Catena Fiorello, Picciridda, 2006

in Sicilia. Mio fratello Pietro, che aveva otto anni

i miei genitori e Pietro. Tutti lì, in un

e dalle grida di Pietro che ci distraeva con

occasioni mancate. ¶ Quella di Pietro fu l’ultima mano

cosa fare. Casomai è Pietro a darmi pensiero. Ma

della mamma e di Pietro?» risposi seccata. ¶ «Zitta, e

da quando io e Pietro eravamo venuti al mondo

solo a loro. ¶ A Pietro, che durante il viaggio

maglietta per me e Pietro, e comodità per la

corredo. E riguardo a Pietro pronosticava: «Se continua così

gridava: «Venite qua, Lucia, Pietro, Cettina, anche voi, mamma

me, la nonna e Pietro, una piccola sala da

treno. E io e Pietro? Anche noi saremmo partiti

dopo era arrivato anche Pietro, chiedendomi se volessi accompagnarlo

nascita del mio amato Pietro. ¶ La merenda e le

miei genitori e di Pietro, anche quelle abitudini cambiarono

mamma e il papà (Pietro non aveva di questi

e tuo padre e Pietro si lavano nei bagni

col cucinino dove dorme Pietro, poi c’è la

tuo fratello ti baciano. ¶ Pietro si è iscritto già

giocattoli miei e di Pietro e una coperta che

anche la mamma e Pietro. ¶ Il possesso di una

resto: «… con noi porteremo Pietro. Lui è troppo piccolo

caro papà e caro Pietro, ¶ come state? ¶ Noi bene

bene. Mi manca tanto Pietro e vorrei sapere che

da parte sua per Pietro. ¶ P. S.: È morta

ditta di spedizioni e Pietro a scuola. Lui era

così è toccato a Pietro venire con voi. ¶ Pensi

per il papà, per Pietro. Mi ero fatta una

parlare con mio fratello Pietro, per raccontargli dei miei

Io, tuo padre e Pietro pensiamo notte e giorno

quello di stare con Pietro alla vigilia. Invece non

a papà e a Pietro che li penso sempre

papà e mio fratello Pietro, e poi inviterei tutti

mamma, il papà e Pietro? Dov’erano in quel

anche mio padre e Pietro, mentre per la mamma

tuo padre e da Pietro, che ormai a scuola

mio padre e di Pietro. Temevo che, perdurando la

Saluta il papà e Pietro. ¶ Vi voglio tanto bene

tutti i giorni e Pietro non mette più il

i miei genitori e Pietro stavano seduti su un

lavorati a mano per Pietro dalla nonna Lina, frutta

la mamma, papà e Pietro a settembre. Emozioni analoghe

penso, era così pure Pietro: sempre in anticipo anche

stare. ¶ Mio padre e Pietro continuavano a guardarmi incuriositi

a Leto, prima di… ¶ Pietro mi stava sempre attaccato

e abbandonarci al sonno, Pietro mi promise che in

andavo il pomeriggio con Pietro e la zia Franca

che si potesse chiedere. ¶ Pietro mi era mancato, e

dormiva. ¶ Era in gamba, Pietro! Mi raccontava di come

Tamburo Lercio, speravo in Pietro. Un giorno, chissà, proprio

seduta in camera con Pietro a giocare a «nomi

non posso, io controllavo Pietro. Per me era sempre

Flörsheim stavo bene. ¶ Con Pietro non ci separavamo mai

tedesco, e io e Pietro perlopiù in italiano e

nostre discussioni finivano subito: «Pietro, digli di no, oggi

incuriosì molto, anche perché Pietro lo maneggiava come se

mia? ¶ Mi dispiaceva che Pietro avesse assimilato tali desideri

potevamo permetterci spese impreviste. ¶ «Pietro ha la febbre per

infatti, l’indomani mattina Pietro era già pimpante. ¶ L

dietro di noi con Pietro in braccio, cercando di

lamentarsi di me e Pietro che, come al solito

di imitare me e Pietro, che eravamo esperti nel

in camera da letto Pietro, che ancora rideva per

dovute alla caduta di Pietro dalla bicicletta, io e

stesso. ¶ Inoltre, io e Pietro avevamo intrapreso le nostre

trasferita a Milano, e Pietro a La Spezia, perché

pezzo. ¶ Ma io e Pietro non la venderemo mai

mio migliore amico. Con Pietro parliamo spesso della nostra