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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «Quando»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
non osava alzarlo, ma quando l’alzò restò di
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1956
passare la pietanza, e quando furono alla frutta, disse
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1956
fu tutto contento, ma quando seppe chi era: – Che
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1956
sulla strada di Parigi. Quando fu notte, Pietro, la
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1956
capita qui ogni mattina. ¶ Quando quell’uomo venne, Pietro
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1956
era innamorata di Pietro. Quando ella vide che il
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1956
quel capanno di frasche, quando l’uccellino gli aveva
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1956
diede il mio sposo quando ci fidanzammo, perché non
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1956
uscire da quest’imbroglio. Quando la figlia del Governatore
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1956
compiuto un lungo tratto, quando si trovarono a traversare
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1956
Re non l’ha. ¶ Quando il Re trovò il
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1956
fecero la pace e quando il Re suocero morì
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1956
il figlio del Re quando non aveva nulla da
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1956
far qualcosa. ¶ La vecchia, quando non c’era più
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1956
una camicia. E lei, quando fu sola, tagliò e
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1956
ho fame, – diceva. Ma quando venne l’arrosto gli
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1956
figlia domandò il sale quando andaste alla fiera, e
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1956
ne avrete ricompensa. Se, quando avrà compiuto dieci anni
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1956
fino a dieci anni. ¶ Quando ebbe compiuti i dieci
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1956
leggere e scrivere. Così quando giunse a diciotto anni
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1956
contenta e senza sospetto, quando una mattina sentono picchiare
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1956
anime buone. ¶ L’Ebreo, quando fu a casa, per
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1956
ancora attaccate all’albero. Quando fu sazia, l’albero
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1956
importa delle pere, – disse quando l’ebbe sentita, – vieni
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1956
Re era ben contento, quando a un tratto certi
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1956
tutto quel che succedeva. Quando seppe che l’Uliva
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1956
Sentite, – disse loro piano, – quando torneremo di là, domandate
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1956
volevano lasciarla passare: ma quando seppero che obbediva a
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1956
più lunga di lui.) ¶ Quando lo seppe, il contadino
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1956
la venuta del bove. ¶ Quando il bove venne e
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1956
alla fine la donna. ¶ Quando furono entrambi fuori dalla
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1956
vista l’isola. E quando al chiaror della luna
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1956
Avevano quasi vent’anni quando un giorno, parlando delle
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1956
disse: – Forno accenditi e quando sei caldo chiamami! – Si
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1956
cercando di ritrovar parola, quando il forno gridò: – Sora
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1956
il pranzo di nozze. ¶ Quando gli Ambasciatori giunsero a
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1956
accesero i servitori, e quando fu caldo, questa sposa
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1956
va’ nella padella! e quando friggi chiamami! ¶ Dopo poco
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1956
sorridendo. ¶ La nuova sposa, quando intese il racconto degli
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1956
la figlia del Sole quando bussarono. Si guardarono intorno
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1956
giorno dei vent’anni, quando seppero il resto scoppiarono
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1956
idea della profezia. E quando fu vicino a compiere
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1956
ma a cavallo, e quando sarà il giorno monterai
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1956
allo sposalizio. Bada bene quando batterò forte una zampa
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1956
età della ragazza, e quando vide il nuovo stalliere
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1956
la madre al Principe quando lui glielo raccontò. ¶ – Eppure
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1956
la sua storia, e quando seppero che era la
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1956
tasca al messaggero, che quando si risvegliò non s
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1956
il capo sbalordita e quando tornò a guardare nel
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1956
riportato giù in prigione. ¶ Quando lo videro tornare, i
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1956
né parlarle. ¶ I carcerati, quando lo rividero, ripresero le
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1956
braccia e la baciò. ¶ Quando venne giorno e il
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1956
ignoto a tutti. E quando gli altri ebbero ognuno
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1956
Andò all’Isola, ma quando sulla porta della città
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1956
tutto il suo indovinello. ¶ Quando arrivò in Portogallo, nella
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1956
Montagna del Fiore, e quando hai questo segreto in
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1956
e la portò via. Quando fu nelle sue stanze
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1956
i giorni ma solo quando ne aveva bisogno; così
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1956
preda a pensieri disperati, quando sui rami d’un
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1956
ugualmente forti e valorosi, quando nella pista entra al
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1956
alla tribuna reale e quando la Principessa tutta ammirata
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1956
raggranellare un nuovo gruzzolo, quando una volta, dormendo in
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1956
rami con la spada, quando a un tratto gli
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1956
sposava la scimmia, e quando invece lo videro uscire
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1956
tetti e sui davanzali. Quando passò la coppia reale
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1956
Fammi presto la matassa. ¶ Quando la Rosina ritornò, a
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1956
quanto il sole, anche quando è nuvolo. E così
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1956
matrigna e la sorellastra quando la videro ancora tanto
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1956
usciva mai di casa quando c’era sole ma
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1956
dopo il tramonto, o quando il cielo era nuvoloso
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1956
l’occhio della carrozza quando ci batte sopra il
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1956
carrozza correva correva, e quando fu mezzogiorno e il
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1956
Il figlio del Re quando aperse la carrozza e
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1956
allora allora dal bosco, quando vide che nel fastello
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1956
in una lontana città, quando sotto la finestra dell
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1956
disse il tappetaio, – che quando ci si mette sopra
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1956
ormai disperava di trovarlo, quando, già sulla via del
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1956
a raggiungere i fratelli. ¶ Quando furono tutti e tre
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1956
bocca la prima cucchiaiata, quando sentì un fruscìo di
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1956
si perdette ancora, e quando venne buio, gli riapparvero
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1956
ancora una volta, e quando siete a tavola fa
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1956
oste: – E come no? Quando lei cammina in pubblico
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1956
una gran rabbia, e quando il padre la mandò
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1956
d’oppio nella bottiglia. Quando Fiordinando e il cacciatore
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1956
tornò nella sua tana. ¶ Quando Fiordinando si svegliò, era
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1956
prese la ciocca, e quando Fiordinando e il cacciatore
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1956
attento quel che succedeva. ¶ Quando, a notte, Fiordinando si
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1956
al cacciatore ancora addormentato, quando l’eremita lo fermò
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1956
la sua grama terra, quando diede col ferro in
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1956
la sua giubba. E quando la sua figlia maggiore
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1956
sul campo. La bambina, quando il padre le disse
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1956
diceva Testa di Bufala, – quando starai per lasciare questa
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1956
una gran disgrazia. ¶ Ma quando venne il figlio del
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1956
era già molto allontanato, quando a un tratto la
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1956
testa per frugarci dentro. Quando si rialzò, si vide
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1956
è contento, la sputi. ¶ Quando il figlio del Re
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1956
fatto a modo suo. Quando si sveglia il mezzano
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1956
una cosa molto grave. Quando sarai sull’inginocchiatoio, non
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1956
m’addormenti? ¶ Andarono, e quando si misero sull’inginocchiatoio
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1956
la Regina scappò via. Quando di lì a poco
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1956
andò da questo fratello. ¶ Quando sentì che era mandato
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1956
indomani, e gli disse: – Quando sarete sul lavoro non
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1956
imprecava come un turco. ¶ Quando fu verso sera, finalmente
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1956
gli era andata male. ¶ Quando Fiore, dopo aver mangiato
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1956
Pìrolo era al lavoro. Quando fu l’ora di
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1956
si avviò a casa. Quando fu in quel campo
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1956
con le mie pecore, quando tutt’a un tratto
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1956
rimedio, è andata così… ¶ Quando furono a cena, Pìrolo
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1956
d’una ciabatta sola? ¶ Quando tornò a casa, l
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1956
noi. ¶ – D’accordo. ¶ – Sentite. Quando siete in cima alla
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1956
si sedette a riposare. Quando suonò mezzogiorno s’infilò
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1956
metterò sotto il letto. Quando lui verrà a letto
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1956
mangiare per l’Orco. – Quando ha fame sente subito
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1956
il puzzo di cristiano; quando ha mangiato non lo
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1956
glielo dico. Glielo dirò quando sarò passato. ¶ Una volta
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1956
stagno. La moglie però, quando il pescatore tornò e
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1956
il pesce così parlò: – Quando sarò morto, cotto e
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1956
Avrete dei figlioli, ma quando a qualcuno di questi
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1956
su tre belle spade. ¶ Quando i ragazzi furono giovanotti
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1956
nera, col suo seguito. Quando furono a metà del
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1956
tutte le altre sei. Quando vide questo il giovane
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1956
fosse giunto all’ultimo quando il Drago era già
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1956
Il cane, che capiva quando il padrone parlava, partì
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1956
cosa fece assai rumore. ¶ Quando fu il secondo banchetto
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1956
dei sette cuscini, e quando fu all’ultimo sparì
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1956
già cacciato molti uccelli, quando si levò un temporale
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1956
alla città reale, e quando la gente, tutta vestita
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1956
stava arrostendo gli uccelli quando comparve la vecchina e
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1956
accaduto. Ma il primogenito quando sentì che gli altri
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1956
sempre cariche d’invidia. ¶ Quando furono più grandi, andavano
131
1956
sono ancora troppo ragazza. Quando sarò più grande, se
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1956
le due figlie maggiori quando intesero che dovevano andare
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1956
a rincorrere i signori! Quando sentirono che erano rimaste
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1956
andò a Livorno, ma quando stava per metter le
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1956
una rosa in dono. Quando il Mostro ebbe sentito
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1956
si fece coraggio, e quando il Mostro le chiese
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1956
volete avrete. ¶ La sera, quando Bellinda si sedette a
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1956
pianto e del riso. – Quando ha le foglie diritte
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1956
casa tua si ride; quando le ha pendenti in
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1956
anello che ti do: quando la pietra s’intorbida
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1956
anche le sorelle, ma quando seppero che lei era
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1956
trafugarono l’anello e quando glielo ridiedero la pietra
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1956
supplicò le sorelle, e quando lo ritrovò la pietra
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1956
disperata per il giardino, quando lo vide steso sotto
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1956
Spaccamuro, venite con me. ¶ Quando fu sera, il ragazzo
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1956
i cani. La mattina quando s’alzò trovò preparato
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1956
Andò a caccia, e quando rincasò trovò la tavola
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1956
casa da sua sorella. Quando arrivò, la sorella, che
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1956
viene da me?» Ma quando vide che era suo
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1956
Drago la lasciò andare. ¶ Quando il ragazzo tornò a
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1956
andò. Stava per spiccarla, quando saltò fuori il Drago
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1956
dalla parte della testa. ¶ Quando i cani videro che
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1956
e ci s’addormentò. Quando tornò in scuola, le
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1956
di’ alla mamma, che quando me la restituisce me
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1956
sì, vi porterò tutto. ¶ Quando fu a casa, la
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1956
per la strada. E quando arrivò da Zio Lupo
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1956
di chiudere il camino. ¶ Quando fu notte e la
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1956
sorelle erano sempre invidiose. Quando il padre fu partito
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1956
a filare alla finestra. Quando passò verso sera la
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1956
stava lì a piangere, quando la Luna aperse la
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1956
a raccontarlo alle sorelle. ¶ Quando la Luna tornò a
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1956
tutti i colori. Ma quando si fu sfogata, le
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1956
ore ad adorarla; e quando usciva chiudeva la stanza
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1956
in cerca di fortuna. Quando fu sera e non
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1956
cenere. ¶ Così fece, e quando arrivò l’Uomo Selvatico
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1956
ti potrà venire buona. Quando avrai da passare dell
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1956
nascose sotto il letto. Quando l’Uomo Selvatico e
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1956
scapparono gridando; e Tabagnino quando fu solo scappò anche
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1956
via con sé, e quando l’Uomo Selvatico andò
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1956
Al palazzo del Re, quando Tabagnino arrivò col pappagallo
171
1956
assi e a inchiodare. Quando la cassa fu pronta
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1956
l’aveva messo, e quando l’ebbe in mano
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1956
la damigella fecero fagotto. ¶ Quando furono dalle due colonne
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1956
per cameriere. La Regina, quando lo vide, le piacque
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1956
a buttar fuori monete. Quando una stanza era piena
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1956
sciolto da ogni impegno. ¶ Quando il Re sentì la
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1956
disse: – O povero me! Quando le mie figlie vedranno
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1956
disse l’Intendente. ¶ Sandrino, quando seppe la richiesta del
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1956
lo mandò al Re. Quando il Re vide quella
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1956
voglio farle tutto io. ¶ Quando le sorelle seppero del
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1956
acqua calda e fredda. Quando le tinozze furono preparate
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1956
che non si lavava! Quando si fu tolto la
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1956
unghie. ¶ La mattina dopo, quando scese di carrozza per
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1956
mia, – disse alla Zosa quando furono soli, – tu va
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1956
rosso e uno nero. Quando era contento andava sul
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1956
contento andava sul bianco, quando era così così sul
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1956
le voleva davvero bene, quando seppe di quest’ordine
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1956
servitore più fidato, – e quando ti domandano cosa costa
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1956
e andavano a letto. Quando Zizola sentì che in
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1956
un po’ domani sera. ¶ Quando fu domani sera, cosa
191
1956
fin davanti all’altare. Quando fu il momento giusto
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1956
e andarono pel mondo. ¶ Quando fu sera si trovarono
193
1956
bollire Pierino Pierone. ¶ Ma quando fece per rovesciare il
194
1956
quell’idea del figlio, quando se lo vide comparire
195
1956
È un’oca che quando qualcuno la tocca, strilla
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1956
al solito sul poggiolo, quando vide arrivare quella compagnia
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1956
e vestire da signore. Quando si ripresentò, il giovane
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1956
nulla, peccato però che quando si hanno tante cose
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1956
dal Vescovo. ¶ Il Vescovo, quando il giovane gli raccontò
200
1956
passarono per un campo, quando tra un filare e
201
1956
s’era appena addormentato, quando il Signore lo svegliò
202
1956
sei un gran dottore. Quando sarai solo nella camera
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1956
le ha raccontato tutto. Quando seppe che i due
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1956
E l’indomani sera, quando i due pellegrini si
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1956
S’erano appena riaddormentati, quando capitò la vedova con
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1956
che avvolse i covoni. Quando si spense si credeva
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1956
si disse alla fine, quando non ne poté più
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1956
gente perde la testa quando fa fortuna, ma io
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1956
testa, e lo vegliarono. ¶ Quando si destò, il sole
210
1956
casa dai miei genitori! – Quando fu tornata a casa
211
1956
dovuto morire di fame. ¶ Quando il cane e il
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1956
può desiderare». ¶ Sua moglie, quando scalarono la montagna la
213
1956
era l’usanza che quando moriva un fratello, la
214
1956
tomba al cimitero, e quando moriva una sorella, doveva
215
1956
al cimitero a vegliarla. ¶ Quando suonò mezzanotte, dalle tombe
216
1956
che avevano i morti. Quando i morti furono rimasti
217
1956
terzo mattino sparane tre. ¶ Quando si fece sera, il
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1956
fazzoletti listati a lutto. ¶ Quando la sera entrò di
219
1956
e aspettò la mezzanotte. Quando batté il dodicesimo rintocco
220
1956
è il lavoro; perciò quando suo figlio compì i
221
1956
occhi chiusi, e solo quando sentiva: «Ciacc!», un fico
222
1956
aveva ancora comprato niente, quando arrivò a un porto
223
1956
un po’ vedere –. E quando l’ebbe vista, chiese
224
1956
damigelle lo portarono su. Quando fu nella torre, sbucò
225
1956
albero e s’addormentò. Quando si sveglia, per prima
226
1956
sotto il letto, e quando arrivò la Bora tutta
227
1956
che passano, tranne me quando vado su a portare
228
1956
sfiorarla con le labbra, quando la mela d’oro
229
1956
lei se li mangiava. Quando se li ebbe mangiati
230
1956
bacchetta e gli disse: – Quando sarai là, non hai
231
1956
di là del mare. ¶ Quando sentì questo, il più
232
1956
del mare. Il Re quando vide la zia, disse
233
1956
l’anello. Il Re quando vide l’anello, disse
234
1956
nel bosco? Il vicino, quando glielo chiese, disse: – Alla
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1956
via la lepre. Ma quando fu vicina a casa
236
1956
figlio e una figlia. Quando venne a morire, li
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1956
da patir la fame. ¶ Quando fu morto, fratello e
238
1956
omino gli disse: – Spezzaferro. ¶ Quando fu ora d’andare
239
1956
l’avrebbe strapazzato. Difatti, quando la ragazza andò per
240
1956
Come si chiama? ¶ – Schiantacatene. ¶ Quando rincasò alla sera con
241
1956
E quei due: – Sì, quando ne abbiamo riempito un
242
1956
per prenderli, – risposero loro, – quando tutt’a un tratto
243
1956
Li avevano quasi raggiunti, quando la figlia del Re
244
1956
vicini, – dissero al Re, – quando ci siamo trovati in
245
1956
calcagna dei due sposi, quando la ragazza mise di
246
1956
Erano seduti a cena, quando dal cortile venne il
247
1956
bussare o non bussare, quando sente un gracidare di
248
1956
disse una rana. ¶ – Da quando la figlia del contadino
249
1956
rimarrete sole al mondo. Quando non ci sarò più
250
1956
a casa a cuocere. Quando venne il lupo a
251
1956
con lei dentro. Ma quando arrivò alla zucca di
252
1956
si scaldava al focolare, quando sentì un rumore giù
253
1956
piede già in terra, quando il carrettiere l’abbrancò
254
1956
dolevano i fianchi. Ma quando ebbero riso ben bene
255
1956
su nella stanza. E quando l’ebbe vicina, felice
256
1956
non ci penso? E quando l’avrò ammazzata? ¶ – Non
257
1956
Vi do un tallero. ¶ Quando sentì dire «tallero» il
258
1956
contemplare il suo granchio, quando sentì suonare la campanella
259
1956
nelle bottiglie il vino. Quando il giovane ebbe mangiato
260
1956
farsi vedere da nessuno. ¶ Quando il giovane rientrò nella
261
1956
che ha in testa». Quando avrai quel fiore in
262
1956
a suonare e cantare. Quando ebbe finito, disse: – Adesso
263
1956
poter raggiungere il fiore quando un’ondata glielo portò
264
1956
ne accorga. ¶ A casa, quando la madre vide tornare
265
1956
era in pericolo. E quando a mezzanotte gli assassini
266
1956
già l’altro scalino, quando vengono avanti due guerrieri
267
1956
con le sue damigelle, quando passò una vecchia. ¶ – Padroncina
268
1956
in lagrime. ¶ Suo padre, quando seppe la ragione del
269
1956
la veglia al morto, quando un giorno sentì gridare
270
1956
a sentire. Faccia così: quando arriva a casa, non
271
1956
darò le tre cose». Quando sarà uscita, gliele posi
272
1956
nascose sotto il letto. Quando lei tornò e non
273
1956
mi ricordo. ¶ – Ti ricordi quando sono andata per il
274
1956
mi ricordo. ¶ – E di quando ho vegliato per un
275
1956
si divertì molto, ma quando, rimasta sola col cavallo
276
1956
Si ricorda, – dice Scorzo, – quando ci siamo fermati a
277
1956
pulita di mezzo orto. Quando la strega tornò e
278
1956
bambina che ti nascerà, quando avrà sette anni, sia
279
1956
bambino abbia un anno. ¶ Quando ebbe un anno, – Bisogna
280
1956
signori della città, e quando i signori saranno in
281
1956
con tanti seggioloni intorno. Quando tutti i signori della
282
1956
mandò fuori il manifesto. ¶ Quando il Mezzo sentì che
283
1956
inclinazione: cosa devo dirgli quando viene a sentire una
284
1956
a mezzo il petto. ¶ Quando scese così giù dalle
285
1956
almeno il viso di quando sono arrivata. Dunque, nonno
286
1956
dopo l’altro e quando si fu tolto l
287
1956
no, – risposero gli ambasciatori quando sollevò l’ultimo velo
288
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suo posto nel sacco. Quando la Strega Bistrega tornò
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buttò giù nel pozzo. ¶ Quando il pastore tornò, non
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te, e ogni giorno quando non ci sei mi
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dormiva nella sua cameretta, quando Naso d’Argento entrò
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fatti vostri? – La sera, quando la ragazza andò a
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di gelsomino. Alla mattina, quando Lucia s’alzò, andò
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mise in un bicchiere. Quando fu pettinata, visto che
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poteva salvare le sorelle. ¶ Quando tornò il Diavolo, Lucia
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un pensiero. ¶ – Che pensiero? ¶ – Quando sono partita da casa
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Ti vedo! Ti vedo!» ¶ Quando venne Naso d’Argento
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tornare a casa scarico. ¶ Quando se ne fu andato
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di Masino, che da quando era partito soldato non
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soffio, e alla mattina quando si svegliava non trovava
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diventava nera, fino a quando non tornò Masino. E
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sentire in silenzio, ma quando Masino disse: – E adesso
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fece per tornar via, quando la cassettina cominciò a
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il figlio del Re. – Quando mio padre ti chiederà
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andò la prima, e quando fu nel bosco, essendo
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se ne portò due. Quando sentì dare il picchio
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quelle di nostra sorella. ¶ Quando la ragazza riebbe le
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per mangiarla sul prato. Quando fu nel prato vide
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per prendere le rose quando il serpente gli s
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m’ama, m’amerà ¶ Quando bella mi vedrà. ¶ E
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m’ama, m’amerà ¶ Quando bella mi vedrà. ¶ Saltò
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una volta si addormentò. Quando si svegliò, gli s
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mezzanotte stava lì piangendo, quando sentì rumor di catenacci
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continuò. ¶ – La notte dopo, quando le streghe posarono la
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da sotto un letto. Quando seppero che non era
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la vecchia, – basta che, quando busso, infili il mignolo
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vecchia. ¶ Così i fratelli quando tornarono a casa assetati
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portava sempre con sé, quando le si presentò una
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la borsa dei danari. Quando lo sconosciuto fa per
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guardie lo troveranno. ¶ Ma quando fece il segno rosso
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la moglie di Croc quando vide dalla finestra il
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aperti. Stava così guardando, quando scorse, a una finestra
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era lì come sempre, quando da dietro a un
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dicendole: – Io ti amo! ¶ Quando s’ebbero detto tutto
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e gli fu concesso. ¶ Quando fu al capezzale dell
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Principessa, senza saper nulla. Quando vide venir avanti la
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è il Vento e quando viene a casa butta
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nascose in casa, e quando venne il Vento e
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madre del Fulmine, e quando viene mio figlio, sei
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compassione, la nascose, e quando venne il Fulmine: ¶ Fum
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finta di dormire, poi, quando fu ben sicuro che
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della maestra. ¶ Al pomeriggio quando Stella Diana apparve tra
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cintura e andò via. ¶ Quando si videro lei sulla
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nascondersi sotto la scala. Quando Stella Diana salì la
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libro aperto. Il giovane, quando vide quel fantasma, cominciò
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vescica piena di lattemiele. Quando dopo le nozze si
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varianti la versione scelta, quando si può farlo serbandone
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a cuocere il pane, quando in Palermo questa occupazione
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dello straordinario vernacolo di quando i montalesi vogliono parlare
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un’età lontana; e quando pure se n’abbia
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di risultati s’avvicinano quando trattano dei «tipi» più
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via si configura; oppure – quando a patire è l
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sono questi, sono di quando la persona amata prima
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a corto d’inventiva quando racconta la vita degli
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comunità basate sull’agricoltura; quando cioè i riti di
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mangiava seduto a tavola, quando dalla cappa del camino
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su una per volta. ¶ Quando furono di nuovo nella
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partire alla ricerca. Ma quando volle ingaggiare l’equipaggio
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che non si sapeva quando sarebbe finito. ¶ Il capitano
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viaggio non si sapeva quando sarebbe finito, i viveri
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lettera che gli darete quando saprà leggere –. Il padre
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a scuola il bambino. Quando ebbe imparato a leggere
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nave a tre piani. Quando la nave fu in
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Adesso, – disse il vecchio, – quando il Re ti dirà
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per pagare, ma dissero: – Quando avrete bisogno di noi
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nasconde il sole? Domattina quando mi sveglio voglio avere
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vinta, – disse la Fata quando vide il lavoro compiuto
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che egli aveva preparato. ¶ Quando il barile fu riempito
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mare col cannocchiale, e quando vide avvicinarsi un bastimento
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tutto contento. Il Tignoso, quando vide il giovane sano
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sbirro che servivano per quando c’era da arrestare
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e tanto mangiona che quando sua madre portava a
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E quattro!… E cinque! – Quando la figlia le chiedeva
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un viaggio, – disse. – Se quando torno avrai filato tutta
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capitano era molto ricco. – Quando sarai mia moglie, tutta
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piangeva e si disperava, quando per la finestra volò
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s’allungarono anch’esse. ¶ Quando il lavoro fu finito
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al pranzo di nozze quando ti sposerai col capitano
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dell’altro e se quando sarò tornato l’avrai
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labbra le si allungavano. Quando in mezz’ora la
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questi gioielli. Stavolta, se quando io torno dal mio
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subito le nozze. ¶ Stavolta, quando, come al solito, la
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mai vista. ¶ Il capitano quando arrivò e vide la
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che doveva invitarle, ma quando fece per pronunciare i
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Era lì nel buio, quando sentì delle voci. ¶ – O
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prendere il fuso, – e quando glielo portò, lo buttò
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che sei ancora piccolo? Quando sarai capace di buttar
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stava già per ripartire quando si sentì chiamare. «Ahi
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una delle mie grinfie; quando te la metterai diventerai
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uno dei miei baffi, quando lo metterai sotto il
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delle mie gambine, e quando tu te la metterai
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si fa per ammazzarlo. ¶ Quando il Mago tornò, Giuanin
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che aspettava la vecchia. Quando la Principessa fu sola
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lei mandò duecento cavalli. Quando il pastore si vide
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uno a uno, e quando non ebbe più capelli
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in un sotterraneo, e quando il maschio arrivò a
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a darle da mangiare. ¶ Quando il fratello, stanco, si
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volta stava per andarsene, quando vide avvicinarsi in mezzo
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vestito nuovo. Mettitelo venerdì, quando vieni. ¶ Il venerdì dopo
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e via, in campagna. Quando furono nel bosco i
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le zampillava dai polsi. Quando il Re vide quei
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stava affacciata al balcone quando per la strada passò
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stava aspettando un bambino quando suo marito ebbe una
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un po’ le gambe. Quando fu per la campagna
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alla fine della cena, quando il vecchio disse ai
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dagli sgherri, fino a quando si era sposata. Il
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allora è mia sorella!» ¶ Quando finì la bambina, cominciò
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resto della storia, da quando sua madre aveva sposato
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il Re fino a quando il buon vecchio li
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fatto dei cagnolini?» ¶ E quando il vecchio, finito che
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Se tu la mangi, quando torno ti prendo per
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e il Drago beveva. Quando lo vide ben ubriaco
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carrozziere: – Aspettatemi qui, e quando vi chiamo io venite
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con grand’impazienza, e quando la vecchia arrivò, fece
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un tratto, le chiese: – Quando vuoi che ci sposiamo
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La Bella gli rispose: – Quando trovi un uomo tutto
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suo fratello Ciccillo, e quando le sette dame gli
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chiavi del palazzo, e quando il Re dormiva del
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di danari e partirono. Quando fece giorno, la Bella
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la testa nel muro quando la mattina delle nozze
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ogni giorno per due. Quando fu grandicello, la cameriera
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e ricca! ¶ La Regina quando la cameriera le riferì
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alla gola l’ammazzò. ¶ Quando al mattino venne la
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sopra l’altro. E quando sarà ora d’andarti
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ti spogli da sola. Quando sarai sola con il
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mette a cena. ¶ E quando fu giorno fatto: – Che
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non ballare con nessuno. Quando vedrai entrare un cavaliere
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noi fai quest’affronto? ¶ Quando andò a coricarsi, la
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rifiutò ogni invito. Ma quando entrò il cavaliere vestito
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dal mulino!».20 ¶ Il marito, quando tutta dolorante e piangente
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sposa. – Era vostro figlio! ¶ Quando seppero che con le
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orba dei due occhi! – quando incontrò una vecchierella. – Che
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cassa da morto, scese; quando s’inchinò sulla cassa
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Re e la Regina, quando seppero tutta la storia
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il latte dell’orsa. Quando arrivò dall’orso, l
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quasi mancare il respiro. ¶ Quando lo raccontò al brigante
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il latte della tigre. Quando lo vide arrivare la
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un giorno v’aiuterà. ¶ Quando la madre lo vide
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resti di mio figlio. ¶ Quando il sarto ebbe il
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danari sotto il guanciale. ¶ Quando ebbe visto cosa c
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che io sto bene; quando s’appanna, piangimi per
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dire che sto bene; quando s’intorbida, piangimi per
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fosse dimenticato del patto, quando, remando in mezzo al
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d’esse in mano, quando sul mare arrivò il
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Al paese di Liombruno quando videro arrivare un cavaliere
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nobile e ricca. – Da quando abbiamo perso il nostro
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Tutti nella casa dormivano, quando Liombruno disse al rubino
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loro meraviglia crebbe ancora quando aperta la finestra apparve
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la porta della città, quando, udendo un gran rumore
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E ora come facciamo, quando torneranno i miei figlioli
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erano messi a tavola quando arrivò l’ultimo figlio
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mangiare a quattro palmenti. Quando furono ben sazi, la
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raccontò la sua storia. ¶ Quando seppero della ricerca della
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pallottola con le molle, quando rientrò Emilio, e lei
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da un altro fucile quando cuoceva il cuore del
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acqua nacque una mortella. – Quando vedrai quest’acqua intorbidarsi
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era vicino a me quando l’ho trovata. ¶ – L
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andò dietro alla ragazza. Quando l’ebbe portato in
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impastoiò il cavallo, ma quando gli chiese del fucile
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casa dell’Orca; ma quando questa scoprì che era
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t’aiuterò lo stesso. Quando sarai al Fiume dei
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proprio di gusto!» E quando sarai al Fiume del
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per le scottature; ma quando il pane era cotto
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sentir male di nuovo. ¶ Quando questa poverina vide entrare
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Principessa maledetta dalle Fate. Quando vide tornare Filomena con
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bambino senza morire solo quando io mi rimetterò le
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Filomena aspettava un bambino. – Quando t’accorgerai che sta
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Oro». ¶ Così fece Filomena. Quando l’Orca sentì: – È
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la quercia si richiuse. ¶ Quando i briganti se ne
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sul fondo dello stoppello. ¶ Quando gli restituirono lo stoppello
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e figuratevi come rimase quando vide un marengo! ¶ Andò
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mescé vino oppiato e quando s’addormentarono gli tagliò
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chiuse gli occhi, e, quando li aprì, era già
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la via del ritorno. ¶ Quando tornò dal padrone, questi
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dal Signore. ¶ L’indomani, quando andò a far la
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faceva sempre più graziosa. Quando stava per compire i
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batuffolo di bambagia, e quando le veniva voglia, quatta
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in terra e morì. ¶ Quando il Re bussando alla
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ad arrampicarsi fin lassù. ¶ Quando trovò quella giovane bella
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disperando in queste domande, quando il giovane Re, salito
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recava tutti i giorni. Quando seppe che in un
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spavento della povera giovane, quando vide la caldaia preparata
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Confessa i tuoi peccati! ¶ Quando seppe che i figli
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sei mesi a impastare; quando l’ebbe impastato, non
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con la sua carrozza. Quando furono in campagna, Re
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sentiva gli animali gridare, quando vide una luce, e
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che è il carcere. Quando sei sotto il palazzo
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già andata, tutta disperata, quando si ricordò del consiglio
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di questi lamenti. ¶ Difatti, quando a giorno Re Pipi
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della Reginotta e via. ¶ Quando la Turca-Cane l
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ciuco e la salvietta. ¶ Quando sentì bussare, sua madre
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entrarci, sta’ sicuro che quando ne uscirò saprò il
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di quel vecchione e quando lui poté alzar le
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e alla fine disse: – Quando sarete arrivati in cima
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già da solo. Insomma, quando spirò l’anno, l
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Saliva per la montagna quando si sentì intorno del
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alla fine della fiera quando piano piano s’avvicinò
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la cavezza al cavallo, quando quel vecchio maledetto, svelto
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Alla sera, la Reginella, quando si spogliò, togliendosi il
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gli occhi di dosso; quando poi seppe tutte le
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venire uno svenimento, ma quando sentì che il Re
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cavolfiore, tira, tira, e quando lo sradicò, in terra
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Mamma Gatta le dava. Quando si alzarono, la ragazza
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in aria. ¶ La ragazza, quando uscì, ficcò le dita
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il mangiare dei gatti. Quando s’alzarono da tavola
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morso perché s’accorciasse. Quando arrivò a casa così
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sentito tutti i discorsi. ¶ Quando al mattino s’alzarono
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Cominciava a far giorno quando arrivarono a casa più
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briciole a ogni passo. Quando rimasero soli di nuovo
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mi tocca nascondervi, perché quando viene Nanni-Orco, vi