Lorenzo de' Medici, Simposio, 1469

sia sempre sua scorta ¶ Quando lui muterà paese, & corte

d'huom che sogna, ¶ Quando mi sopraggiunse qui da

la fiera à Prato, ¶ Quando tolto gli fu di

se ne cruccia, ¶ Che quando simil cose gli è

sorte e' ne vendemmia. ¶ Quando bevuto egli ha, tanto

suon del bicchier balla: ¶ Quando bevuto egli ha, piscia

è Bobi da Diacceto, ¶ Quando com'el Cammel, le

sia cosi minuto. ¶ Che quando e' giunge poi al

E ven'è un, quando lui vi si pone

io ti nieghi, ¶ Ma quando tu mi spaccerai più

ancor fa spesso danno. ¶ Quando gli vien di lettere

l terzo una ghiandaia. ¶ Quando son tutt'a tre

avesse in terra . . . . . . . . . . . . . . ¶ Fu quando . . . . . . . . . . . . . . ¶ Et par che se

a mia natura, ¶ Che quando di piacere ad altri

per ritrovarsì al luogo. ¶ Quando più presso à noi

non dico in fascia. ¶ Quando gli fussi ben il

cheto stato, il Belfradello, ¶ Quando li dottorammo in collettione

di mal rappreso latte, ¶ Quando ch'il porta non