Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

d’uomo, quasi parodiava Raffaele Viviani ma con un

sulla Rampa di San Raffaele, la quale è appena

altare. Si chiamava Padre Raffaele, un monaco altissimo e

questo momento arrivava, Padre Raffaele sospendeva il catechismo e

cui i patrocinati Carluccio, Raffaele, Gennarino, Michele, alternativamente fracassati

dove la Salita San Raffaele fa un gomito e

gomito della Salita San Raffaele. La straripante donnetta sapeva

Nell’aprile del 1920 don Raffaele Caserta era vetturino. Aveva

trasferirsi sul marciapiede, don Raffaele rispose: «Sì; eccellenza» e

dire la natura. Don Raffaele si era semplicemente seduto

purtroppo identificò in don Raffaele un recidivo dei soccorsi

quella sera stessa don Raffaele non era più vetturino

approfittò per riflettere. ¶ Don Raffaele era operoso: perduto un

peraltro mancata. Insomma don Raffaele metteva mano al secondo

donna Assunta e disse: ¶ «Raffaele lo so già, sei

sposasse questo catastrofico don Raffaele, del quale si deve

mesi dopo, quando don Raffaele fu assunto come guardia

e taciturna di don Raffaele, che lo guardava come

per l’arruffato don Raffaele, del quale essa era

odore di pane, don Raffaele la desiderava con le

fatiche alle quali don Raffaele non sapesse adeguarsi per

morti. ¶ Come vetturino don Raffaele non ebbe fortuna, ma

hanno notizia; ma don Raffaele seppe essere altrettanto giudizioso

dichiarato fuori pericolo, don Raffaele vi entrava sorridendo, fra

per l’altro. ¶ Don Raffaele si insinuava tra i

deciso. ¶ D’altronde, don Raffaele riusciva a collocare ex

mortaretto in mano». ¶ Don Raffaele la esortò a munirsi

stessa casa di don Raffaele entrò la disgrazia; se

fino all’alba don Raffaele, seduto sul letto, singhiozzò

soverchiante bellezza. ¶ Infine don Raffaele si alzò e si

quadretto votivo che don Raffaele dipinse non appena cominciò

dal capo di don Raffaele, sotto una dirotta pioggia

dalle sue sofferenze, don Raffaele si inginocchiò ai piedi