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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «Re»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
grande opera al mio Re, voglio, per aiuto, de
2
1562
medesimo a donare a re Francesco, re di Francia
3
1562
donare a re Francesco, re di Francia, con alcuni
4
1562
oltramodo questa medaglia al Re, il virtuosissimo misser Luigi
5
1562
tanto favore, che il Re fece segno di aver
6
1562
Papa donare a il re Francesco, lo volse in
7
1562
a lavorare con il Re di Francia, gli era
8
1562
stava al servizio del Re. Questo Rosso io pensava
9
1562
era al servizio del Re, lo andai, come ho
10
1562
servizio di quel gran Re. Quando costui mi vedde
11
1562
cercai di parlare al Re, al quale m'introdusse
12
1562
io non parlassi al Re. Poiché il ditto messer
13
1562
messemi drento inanzi al Re, da il quale io
14
1562
audienza. E perché il Re era in assetto per
15
1562
a tanto che il Re tornassi dalla guerra, che
16
1562
pensavo che quel gran Re Francesco non si avessi
17
1562
giorni passati questo gran Re Cristianissimo si ricordò di
18
1562
danari da questo magnanimo Re". ¶ Ora avvertisca il mondo
19
1562
che desiderava avere il Re, sì come faceva il
20
1562
agitazion del tempo il re Francesco aveva di già
21
1562
al ditto nunzio del Re, che Sua Maestà non
22
1562
diavolerie così fatte. Il Re di nuovo rispose, che
23
1562
per i favori del Re, si dovessi terminare, tenendo
24
1562
quei gran favori del Re mi avevano molto più
25
1562
Morluc da parte del Re, si erano istate che
26
1562
Da poi che il Re vuole che sia giudicato
27
1562
quale da parte del Re continuamente mi chiedeva; e
28
1562
che, essendo quel gran re Francesco in ogni cosa
29
1562
bene il gusto del Re, ancora lui a pieno
30
1562
chiese da parte del Re con grande istanzia, mostrando
31
1562
istanzia, mostrando che il Re aveva gran desiderio di
32
1562
sono i figliuoli de' re e degli imperatori, e
33
1562
Non la faccendo al Re, dove io ti meno
34
1562
le lettere, dove il Re in un capitolo iscriveva
35
1562
conduca vivo a quel Re che io t'ho
36
1562
in ordine, perché il Re m'aveva domandato: e
37
1562
andare a trovare il Re, il quale con grand
38
1562
del Cardinale e del Re, che non fu quello
39
1562
Trovammo la corte del Re a Fontana Beleò: facemmoci
40
1562
Cardinale, lo disse al Re, il quale subito mi
41
1562
al mondo; questo buon Re mi stette a 'scoltare
42
1562
Queste parole il ditto Re le parlava in franzese
43
1562
ditto veduto che il Re aveva preso grandissimo piacere
44
1562
poco dell'opere il Re s'era promesso di
45
1562
che il traino del Re si strascica continuamente drieto
46
1562
Cardinale che incitassi il Re a mandarmi a lavorare
47
1562
d'aspettare che il Re da sé se ne
48
1562
desinare mi chiamò il Re: cominciò a parlar meco
49
1562
mattina al tavolino del Re; e sentito tutti questi
50
1562
questi ragionamenti, levatosi il Re dalla mensa, il cardinal
51
1562
un simile virtuoso -. Il Re aggiunse che gli aveva
52
1562
quei virtuosi, dicevano: - Il Re non troverrà mai un
53
1562
erano un mandato del Re, insieme con quel mio
54
1562
disse: - Da parte del Re vi dico che prestamente
55
1562
ricordandomi che quando il Re metteva un prigione, stava
56
1562
dove il mandato del Re mi disse. Il quale
57
1562
giunti agli alloggiamenti del Re, noi passammo dinanzi a
58
1562
e disse: - Il nostro Re Cristianissimo da per sé
59
1562
erono offerte da quel Re che gli era. Quel
60
1562
era. Quel mandato del Re, non sapendo chi io
61
1562
offerte da parte del Re, mi chiese molte volte
62
1562
andai a ringraziare il Re, il quale m'impose
63
1562
stato detto nulla. El Re l'ebbe molto per
64
1562
In questo mezzo il Re venne a Parigi; per
65
1562
io ebbi che il Re era sadisfatto delli detti
66
1562
Parigi. A questo il Re disse, che io facessi
67
1562
per suo servizio. Il Re subito disse: - Cotesto luogo
68
1562
di resistenza, dicendo al Re che non lo poteva
69
1562
fare. A questo il Re rispose in còllora che
70
1562
forza. Al quale il Re disse: - Andate adesso, e
71
1562
insulti io ritornai al Re, pregando Sua Maestà che
72
1562
parole mi disse il Re: - Chi siate voi, e
73
1562
sapevo quello che il Re si volessi dire; e
74
1562
standomi così cheto, il Re replicò un'altra volta
75
1562
nome Benvenuto. Disse il Re: - Addunche se voi siete
76
1562
mi potessi nuocere. Il Re, ghignato un pochetto, disse
77
1562
per servire quel maraviglioso Re, e quanto al morire
78
1562
lo aveva dato il Re perché io lo servissi
79
1562
avevo aùto commessione dal Re, che né lui né
80
1562
subito le disse al Re. Il Re crucciato mi
81
1562
disse al Re. Il Re crucciato mi dette in
82
1562
me ne andai dal Re, il quale mi fece
83
1562
me lo portò al Re e gnene fece un
84
1562
fece un presente. Il Re l'ebbe molto caro
85
1562
opera nessuna. E il Re, che era liberalissimo, disse
86
1562
tanto favore fattomi dal Re io era ammirato da
87
1562
In questo conparse el Re a Parigi: io l
88
1562
signori, qual fu il re di Navarra, cognato del
89
1562
di Navarra, cognato del re Francesco, e la Regina
90
1562
Regina, sorella del ditto re Francesco; venne il Dalfino
91
1562
a lavorare. Quando il Re comparse alla porta del
92
1562
mi trovai sopraggiunto dal Re, che io non lo
93
1562
che all'entrare del Re questo putto s'attenne
94
1562
s'attenne addosso al Re: il perché il Re
95
1562
Re: il perché il Re grandemente se ne rise
96
1562
molto smarrito. Cominciò il Re a dimandarmi quello che
97
1562
Sua Maestà -. Pensando il Re che quello che io
98
1562
capacissimo: però confortò il Re che mi lasciassi lavorare
99
1562
XVI. ¶ Restato sadisfatto il Re delle opere mie, se
100
1562
io giunsi, ancora il Re era alla siconda vivanda
101
1562
gliene mostrerrei subito. El Re si risentì con molta
102
1562
Signori, qual era il re di Navarra, el cardinal
103
1562
che io fui dal Re, scopertogli il modello, il
104
1562
scopertogli il modello, il Re maravigliatosi disse: - Questa è
105
1562
voluto vendicare, disse al Re: - Sire, questa è una
106
1562
A questo rispose il Re dicendo che chi cercassi
107
1562
lo credo - disse il Re; e levossi da tavola
108
1562
dissi io. Subito il Re chiamò un suo tesauriere
109
1562
gli aveva detto il Re. Per quanto a me
110
1562
mano sanza saputa del Re a fare un vaso
111
1562
che aveva eletto il Re per sua propria dilettazione
112
1562
che per commession del Re mi venivano a vedere
113
1562
ogni cosa riferivano al Re. Feciono questi dua vecchioni
114
1562
opere. Fattolo intendere al Re, rispose Sua Maestà che
115
1562
quando gli tesaurieri del Re volessin lor far pagare
116
1562
con quei ministri del Re, che fu inistimabile. Tutto
117
1562
Tutto si scrisse al Re, il quale unico liberalissimo
118
1562
Strozzi; e ricordato al Re le sue lettere di
119
1562
lettere di naturalità, il Re subito comandò che fussino
120
1562
vi fa presente il Re, acciò che con maggior
121
1562
gran dimostrazione ringraziai il Re; di poi pregai il
122
1562
da me, tornato al Re, tutto riferì a Sua
123
1562
questa ancora, se il Re mi dava l'argento
124
1562
Tornando al mio gran Re, sì come io ho
125
1562
Fontana Beliò. Subito il Re disse: - Gli è ben
126
1562
gli promessi. Veduto il Re tante opere innanzi, disse
127
1562
mese e mezzo il Re ritornò a Parigi; e
128
1562
io credo che il Re ne piglierebbe molto piacere
129
1562
il Cardinale; propose al Re detti modelli; subito il
130
1562
detti modelli; subito il Re venne dove io avevo
131
1562
questo mezzo tondo il Re desiderava d'averci una
132
1562
de l'imprese del Re: da una banda avevo
133
1562
salamandra, propia impresa del Re, con molti gratissimi altri
134
1562
ionico. ¶ XXII. ¶ Veduto il Re questo modello, subito lo
135
1562
Comincionmi a dimandare il Re che io gli dicessi
136
1562
piedi - (questa parola il Re fe' grandissimo segno di
137
1562
dalla propia bocca del Re, gli generò tanta rabbia
138
1562
lui al tempo -. Il Re mi volse iscusare, e
139
1562
in buona grazia del Re. Disse che non bisognava
140
1562
la medesima sera. Il Re seppe ogni cosa. Dettono
141
1562
causa di quel maraviglioso Re: però rappicco il filo
142
1562
per il servizio del Re. Quanto più umile parlavo
143
1562
assai, lo dipinse al Re; il quale due volte
144
1562
Dalfino suo figliuolo, oggi re di Francia, aveva ricevuto
145
1562
di Navarra, sorella del re Francesco, con tanta virtù
146
1562
mi favorirno, che il Re convertì in riso ogni
147
1562
che la disse al Re: - Io credo che questo
148
1562
A queste parole il Re adirato rispose a madama
149
1562
Fontana Beliò, dove il re stava quasi di continuo
150
1562
doverrebbe domandare a il Re quell'opera della Fonte
151
1562
orecchi di quel gran Re. E quello che fu
152
1562
simile parole, trovato il Re in tempera, compiacque tutto
153
1562
un giudice, luogotenente del Re, del civile, elevato in
154
1562
che se quel buon Re s'adirava una volta
155
1562
i conti del gran Re Cristianissimo e d'altri
156
1562
italiano e servitor del Re, della medesima professione valentissimo
157
1562
potrei scusare con il Re, dicendo con lettere questo
158
1562
Signor giudice, luogotenente del Re Cristianissimo, io vi domando
159
1562
le legge del Cristianissimo Re a tal peccato promettono
160
1562
che io correrei al Re, e direi la ingiustizia
161
1562
a ragionare con il Re, che m'aveva iscritto
162
1562
che avevano commessione dal Re di provvedermi, - questo si
163
1562
pittore ha aùto dal Re commessione di fare il
164
1562
commessione che 'l nostro Re ci aveva dato per
165
1562
grandissima difficultà, perché il Re non gnene voleva dare
166
1562
voi sapevi che il Re m'aveva dato da
167
1562
ero mostro al gran Re, il quale, piaciutogli i
168
1562
si può: se il Re vuol così, che volete
169
1562
porteremo al nostro gran Re; e chi guadagnerà per
170
1562
voi ne parliate al Re o ad altri, io
171
1562
e anda'mene dal Re, e con Sua Maestà
172
1562
li taliani e il Re che ve gli teneva
173
1562
punto. Era ritornato il Re a Parigi, e io
174
1562
posi agli occhi del Re, messe una voce di
175
1562
dette ad intendere al Re, che gli era bene
176
1562
Roma. E diceva al Re, che quando Sua Maestà
177
1562
di quelli antichi. Il Re fu contento, e fecegli
178
1562
Guido Guidi, medico del Re, amicissimo mio, siccome di
179
1562
questo tempo capitò il Re a Parigi; e se
180
1562
suo luogo. Venne il Re a Parigi, come ho
181
1562
quegli di quel maraviglioso Re, al quale sattisfece tanto
182
1562
lasciò passare a il Re questa voluntà. Intanto le
183
1562
al suo servizio -. Il Re fece buone queste ragioni
184
1562
veramente degno di quel Re che gli era, considerò
185
1562
io ho detto, il Re dimostrassi di avergli fatte
186
1562
con il suo cognato re Francesco, il detto Re
187
1562
re Francesco, il detto Re, volendo fare un presente
188
1562
il quale Ercole il Re confessava essere la più
189
1562
ad intendere a il Re che quello era tutto
190
1562
cagione avendo veduto il Re quella mia opera, vidde
191
1562
a il quale il Re fece una maggior maraviglia
192
1562
servito un così gran Re, quant'era Sua Maestà
193
1562
queste mie parole il Re con molta baldanza lietissimo
194
1562
lo misse innanzi al Re: il quale uomo propose
195
1562
quali molto dilettorno al Re; e in questi piaceri
196
1562
ne servivo. Quel buon Re, che cognosceva la cosa
197
1562
disegno, che trovando il Re in una amorosa tempera
198
1562
tenuta da parte del Re questo uomo qui di
199
1562
io dissi: - Del sacro Re è ogni cosa; però
200
1562
di un sì gran Re; e vi protesto che
201
1562
vadia a dolere al Re, io mi difenderò in
202
1562
la propia mana del Re -. A queste mie parole
203
1562
bene con commessione del Re, ma che la non
204
1562
punto l'ubbidienza del Re; di modo che, quando
205
1562
Di poi ricorsi al Re, e li dissi che
206
1562
Maestà. A questo il Re se ne rise, e
207
1562
Beliò, dove era il Re. In questo tempo il
208
1562
niente. Faccendo intendere al Re dove voleva che io
209
1562
di Tampes, disse al Re che non v'era
210
1562
acconcio, aspettai quel gran Re che venissi. Aveva il
211
1562
Tampes aveva trattenuto il Re insino a notte per
212
1562
fatto. Comparse il ditto Re insieme con la sua
213
1562
con la Dalfina, oggi re, con il re di
214
1562
oggi re, con il re di Navarra suo cognato
215
1562
me. Veduto entrare il Re, feci ispignere innanzi da
216
1562
bel Giove incontro al Re: e perché ancora io
217
1562
mia. Subito disse il Re: - Questa è molto più
218
1562
baiate moderne? - Allora il Re si mosse, e gli
219
1562
bene; a questo il Re disse: - Chi ha voluto
220
1562
proprio ischerno. Avvedutosi il Re di quello isdegno e
221
1562
parlare: subito il savio Re disse queste formate parole
222
1562
sdegnosa brontolava; e il Re, più presto assai di
223
1562
grande esercito, e il Re con tutto il suo
224
1562
intermessa, aveva tradito il Re. Altro non mi occorre
225
1562
tribulazioni venne il buon Re a riposarsi alquanto a
226
1562
proposito con quel buon Re de' casi mia, gli
227
1562
udite della bocca del Re. Questa cosa mi messe
228
1562
andai a trovare il Re. Dipoi il suo desinare
229
1562
s'appartiene a un Re, subito con lieta faccia
230
1562
avviai, aspettando questo buon Re, il quale era ito
231
1562
terrebbe compagnia, quando il Re gli ebbe ditto dove
232
1562
volte, volendo svolgere il Re da quella impresa: per
233
1562
poi io tornai dal Re in su quella medesima
234
1562
aver potuto distorre il Re, si misse con la
235
1562
A questo quel buon Re disse, che voleva venire
236
1562
giunto a essa il Re rimase tanto stupefatto, che
237
1562
che voi sì gran Re e io quel poco
238
1562
stizza. Quando quel gran Re s'avvidde che io
239
1562
gran parola a un re non si usa. ¶ XLVII
240
1562
dipoi molti ragionamenti, il Re si dolse del cardinal
241
1562
San Polo, dicendo al Re che mi dessi in
242
1562
regno. A questo il Re disse che molto era
243
1562
non volendo dire al Re il modo che lui
244
1562
Dimandatolo di nuovo il Re, e lui, per piacere
245
1562
bene. A questo il Re per conpagnia si messe
246
1562
in questo tempo il Re quietata la guerra con
247
1562
capo ad altro il Re che ai piaceri, aveva
248
1562
luogo e trovai il Re che era indisposto; el
249
1562
luogo. A questo il Re non rispose nulla, qual
250
1562
veddi benissimo disposto il Re, io pregai Sua Maestà
251
1562
degno ancora me. Il Re, mentre che io gli
252
1562
tratterrebbe benissimo con il Re. Io dissi al ditto
253
1562
lui otterrebbe grazia dal Re che io potrei andare
254
1562
in caso che il Re non si contentassi che
255
1562
stava al soldo del Re e trattenuto dal conte
256
1562
avevo a quel buon Re, e sì per lo
257
1562
con l'argento del Re, e dissono a messer
258
1562
per i vasi del Re; se non che loro
259
1562
grazia di quel buon Re! ¶ L. ¶ In mentre che
260
1562
sospettavo della morte del Re, perché certamente io l
261
1562
io aveva fatte al Re Cristianissimo; e dicendogliele io
262
1562
cominciate per quel gran Re, io lascerei ogni gran
263
1562
io avevo fatte al Re; alla qual cosa volentieri
264
1562
ha fatto quel tuo Re, di chi per tua
265
1562
imperatori e a gran re; e che delli pari
266
1562
avvisato. Fu riferito al Re come io m'ero
267
1562
Sua Maestà. Trovato il Re in còllora, e sentendo
268
1562
cose di Francia. Il Re non poteva inghiottire quel
269
1562
cotal lettere, andavano dal Re e strignevano Sua Maestà
270
1562
dato a me. Il Re, qual era persona buona
271
1562
degni di quel maraviglioso Re e della salvazione dell
272
1562
ero al servizio del Re. Egli si tratteneva in
273
1562
tanti a quel mirabil re Francesco di Francia, solo
274
1562
servizio di quel maraviglioso re Francesco, con el quale
275
1562
mandò a donare al re Filippo, e dappoi sempre
276
1562
e i più gran re del mondo. Io sono
277
1562
Francia sotto quel maravigliosissimo re Francesco, tutte mi sono
278
1562
che sempre quel buon Re mi dava con quelle
279
1562
servizio di quel gran re Francesco, il quale mi
280
1562
papa o imperatori o re; più volentieri io servirei
281
1562
finire il sipulcro del re Arrigo suo marito, e