Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

Alfiere de' Lancieri del Re. ¶ Badate a me: ¶ posso

Borghesi, io vi balocco: re di corona, a me

presenti e passati, ¶ dal re del Belgio, vecchiardo insatirito

Belgio, vecchiardo insatirito, ¶ al re di Serbia, spiccio assassino

ed or professa il Re; ¶ Jaufré rimodernato, ha fatto

teogonia, ¶ alla palinodia de' Re sapienti venuti di lontano

aurora. ¶ Eccoci, Bimbo e Re: ¶ noi del Popolo tutti

Popolo tutti, e tutti Re; ¶ non facciam atto di

per le tombe de' Re, nel paese del the

sangue vivo, ¶ e quel Re con sua Regina ¶ impastaron

e snelli fucilieri del Re: ¶ noi vi staremo a

perfetto cinquecentesimottavo ¶ scampolo di re costituzionale, ¶ Arlecchino pezzato al

ed intogati; ¶ Papi e Re bagascioni e Imperatori, ¶ nobili

sbarazzini ¶ ad intonare al Re, percosso al fascino eterno

trafficar sui popoli dei re ¶ questa Canzone plebea ed

è morto!" ¶ E Thulis re, uscendo dal Tempio di

che hai tu fatto, ¶ re di canaglia iconoclasta, ¶ di

rispondere sull'ultimo Capeto ¶ re, al contrapasso, giustiziato. ¶ Roma

diplomazia di valletti di re civettare coi nemici della

spada acuta, ¶ proferta al Re che l'avea condannata

sciagura domanda a un Re, ¶ commemorando un'altra vittoria

e, mentre avanti al Re passa Perrone morente, ¶ sagace

allegra, - ¶ e morí un Re di Roma, avvelenato di

di Brabante, l'adolescente Re; ¶ viene, sul cocchio imbrigliando