Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

con il nome di Rheingold. Sapevo benissimo chi fosse

volta che l’incontravo. Rheingold era un regista tedesco

riportato un notevole successo. Rheingold non era certo della

ultimo ci parlava, guardai Rheingold con curiosità. Avete mai

regolare, olimpica, quella di Rheingold; e, come quella di

giro da minuscoli omiciattoli. Rheingold si levò in piedi

alla lontana. Disse, indicando Rheingold: «Rheingold ed io stavamo

lontana. Disse, indicando Rheingold: «Rheingold ed io stavamo parlando

stavo appunto dicendo a Rheingold che luogo incantevole sia

la coda dell’occhio Rheingold e vidi che approvava

stavo appunto dicendo a Rheingold che quella villa sarebbe

come facevo osservare a Rheingold, quel paesaggio è intonato

al soggetto del film». ¶ Rheingold disse: «Signor Battista, si

golfo di Napoli». ¶ «Esattamente... Rheingold, però, dice che lui

io guardai in tralice Rheingold: non batteva ciglio. Battista

metallico pure nella dolcezza: «Rheingold mi ha fatto una

in questo mondo... Dunque, Rheingold mi ha detto: gli

si interruppe rivolgendosi verso Rheingold, come incerto sulla citazione

citazione. ¶ «Proprio così», confermò Rheingold, non senza un’espressione

continuò Battista sempre citando Rheingold, «Omero è quello che

poesia». ¶ Guardai di nuovo Rheingold: continuava a sorridere forse

voi due, lei e Rheingold... io so che la

l’apparenza fisica di Rheingold, così maestoso finché era

in piedi. Simile a Rheingold, io sentivo che il

Bibbia, come lo definiva Rheingold, dei popoli mediterranei. Ma

il tempo di rispondermi; Rheingold, in maniera del tutto

che il viso di Rheingold, illuminato da quel suo

un attimo. Dunque, mentre Rheingold chinava verso di me

avvolgeva, la voce di Rheingold che domandava allarmato: «Ma

che mi aveva detto Rheingold: un uomo che ama

Penelope per Ulisse». ¶ Vidi Rheingold scartare con un sorriso

da queste parole di Rheingold, una volta di più

accordo, lei lavorerà con Rheingold». ¶ Risposi con sforzo: «Siamo

soddisfazione, «allora facciamo così: Rheingold deve andare a Parigi

me lo porterà... appena Rheingold rientra da Parigi, andate

subito al lavoro». ¶ Vidi Rheingold alzarsi, dopo questa frase

dell’interpretazione omerica di Rheingold ai miei fatti personali

stretto la mano a Rheingold, mi batté di nuovo

studio. «Signor Molteni», disse Rheingold avvicinandosi a sua volta

che ammiccamento d’intesa. ¶ Rheingold osservò il mio sguardo

dai protagonisti. Quanto a Rheingold, quel suo ambiguo accenno

dell’Odissea insieme con Rheingold... e poi non se

per Emilia, Battista e Rheingold, tutti gli aspetti e

staremo col regista?». ¶ «No, Rheingold abiterà all’albergo». ¶ «Battista

la macchina, parlando con Rheingold, il quale, per l

me, nella mia macchina: Rheingold andrà nella sua, Molteni

andrà con lei e Rheingold verrà con me... ma

trasognato, alla voce di Rheingold che mi diceva: «Allora

la strada per Formia, Rheingold, che sinora aveva taciuto

facilmente d’accordo con Rheingold per un lavoro meno

meno fastidioso del solito. Rheingold, dopo un momento di

appena dalla parte di Rheingold, ad una via traversa

stretta misura un albero. Rheingold si mise a ridere

parli pure: l’ascolto». ¶ Rheingold non si fece pregare

le righe, Molteni». Sentii Rheingold ridere per conto suo

chilometri più avanti. Udii Rheingold riprendere: «Se O’ Neill

sembra piuttosto bello», obbiettai. ¶ Rheingold non rilevò l’interruzione

moderne». ¶ Mi domandavo dove Rheingold volesse andare a parare

suo, un piccolo Ulisse». ¶ Rheingold diede un riso che

dissi nulla, questa volta. Rheingold prosegui: «Qual è la

dissi nulla, di nuovo. Rheingold, imbaldanzito dal mio silenzio

voluto andare a parare Rheingold. Mi meravigliai soltanto di

non averci pensato prima: Rheingold era tedesco, aveva esordito

Troia?». ¶ «Esteriorità, esteriorità...», ripetè Rheingold con impazienza, «ma della

moderno di Roma». ¶ Vidi Rheingold lanciarmi a queste parole

stupito e offeso di Rheingold quando avevo definito la

altro. E ora, invece, Rheingold voleva fare di questo

alla spiaggia. Spiegai a Rheingold: «Sono stato chiuso in

Sentivo che avevo offeso Rheingold, che dovevo riprendere in

mi decisi: «Mi scusi Rheingold», dissi ad un tratto

sempre guardando non a Rheingold ma al mare, «il

giunse la risposta di Rheingold, insieme con la sua

improvvisamente alle mie spalle: «Rheingold, Molteni... ma che fate

Egli si voltò verso Rheingold e domandò: «Tutto bene

e domandò: «Tutto bene, Rheingold?... parlato dell’Odissea?». ¶ «Tutto

Odissea?». ¶ «Tutto bene», rispose Rheingold nello stesso stile telegrafico

vaporetto per Capri?», domandò Rheingold. ¶ «Alle due e mezzo

avviò verso la strada. ¶ Rheingold lo seguì e lo

strada piena di sole. Rheingold, incerto, stava fermo tra

udire dal regista, «con Rheingold ci sono stato fin

mi lasci solo con Rheingold», egli abbassò di nuovo

con un sorriso, «con Rheingold non si può parlare

accanto a lei e Rheingold mi veniva incontro. Montai

macchina anch’io e Rheingold mi sedette accanto. Nello

lontananza e scomparve. ¶ Forse Rheingold si era accorto del

Sorrento. Dopo avere accompagnato Rheingold all’albergo, Battista, Emilia

che cosa pensa di Rheingold?». ¶ Risposi, un po’ stupito

italiano, al fianco di Rheingold appunto perché lo sento

pure», pronunziai con freddezza. ¶ «Rheingold», disse Battista, «io l

naturalmente lo pensa anche Rheingold... ora questo è vero

ad un certo punto... Rheingold crede forse di addormentarmi

non si fida di Rheingold?». ¶ «Mi fido e non

discutere sulle intenzioni di Rheingold. Dissi, mollemente: «Ma che

la prima volta con Rheingold, nel mio ufficio... lei

E cosa le disse Rheingold, per rassicurarla?». ¶ «Non ricordo

rinfrescherò io la memoria... Rheingold le disse che stesse

il mio portavoce presso Rheingold... lei deve ricordare a

lei deve ricordare a Rheingold, ogni volta che ce

interverranno tra me e Rheingold, ai compromessi che non

di Battista e di Rheingold e del luogo così

ho di meglio a Rheingold e Rheingold ne farà

meglio a Rheingold e Rheingold ne farà l’uso

recai all’albergo dove Rheingold abitava. Domandai del regista

gesto di saluto. Era Rheingold, tutto vestito da capitano

il necessario per scrivere. ¶ Rheingold pareva assai allegro. Mi

passeggiata in compagnia di Rheingold avrebbe perduto molto del

dirle molte cose...». ¶ Sedetti, Rheingold si assestò il berretto

tornare a casa», disse Rheingold. Egli tacque un momento

rapporti con sua moglie». ¶ Rheingold tacque un momento senza

vuol dire Molteni», corresse Rheingold forse avvertendo qualche ironia

l’interpretazione psicanalitica di Rheingold rinasceva in me, più

perplesso e trasognato. Intanto Rheingold, con pedanteria, mi spiegava

nulla. Il ragionamento di Rheingold filava benissimo, ed era

invece, nell’interpretazione di Rheingold, veniva avvilito al livello

moralistico e psicologizzante. Intanto, Rheingold, assai contento della sua

quasi con violenza: «Senta, Rheingold, ma questa sua interpretazione

permetta di dirglielo caro Rheingold, rischia invece di farlo

sorriso a mezzaluna di Rheingold lentamente restringersi, cancellarsi, sfumare

come il solito», ribadì Rheingold, «e le dico subito

quasi, scientifico... Naturalmente», proseguì Rheingold, «la civiltà ha i

largo e brillante sorriso: Rheingold, evidentemente, era assai compiaciuto

sua moglie, ebbene caro Rheingold, io sono e mi

volta, con mia meraviglia, Rheingold non si inalberò: «Un

Ci pensi su», ripetè Rheingold alzandosi e tendendomi la

Mi alzai anch’io. Rheingold soggiunse serenamente: «Sono sicuro

albergo. ¶ CAPITOLO DICIOTTESIMO ¶ Con Rheingold non ero rimasto più

riflettere sulle idee di Rheingold, bensì di scacciarne persino

proprio nelle idee di Rheingold, sentivo che c’era

violento alle idee di Rheingold perché in realtà ti

te ed Emilia... Quando Rheingold ha parlato del disprezzo

te lo ha indicato Rheingold... Ulisse, per riconquistare l

rompi ogni rapporto con Rheingold, riparti domani mattina per

agire come appunto, secondo Rheingold, agisce Ulisse”. ¶ Questa volta

più alcun bisogno, come Rheingold mi aveva consigliato, di

mi sarei recato da Rheingold ad annunziargli la mia

idee con quelle di Rheingold, il che, in fondo

colazione al mare, con Rheingold». ¶ Prim’ancora che potessi

piano: andare ad avvertire Rheingold che ci avevo «pensato

giusta. Dopo qualche minuto Rheingold entrò, nell’atrio e

cortesia: «Lei forse dormiva, Rheingold... e io l’ho

a quell’ora deserto. Rheingold, come se avesse voluto

che rinunzio al lavoro». ¶ Rheingold non accolse questa mia

essere d’accordo con Rheingold volesse dire esser d

ma glielo dico sinceramente, Rheingold, tra i due, se

a lei... Mi dispiace Rheingold: per me o si

il desiderio di offendere Rheingold: il suo falso sorriso

non è la sua, Rheingold... e le dirò di

ripugna!». ¶ «Molteni!». Questa volta Rheingold pareva davvero indignato. ¶ «Sì

riguarda l’Odissea», rispose Rheingold in tono profondamente offeso

lontano di lei, caro Rheingold... Fece di Ulisse un

poltrona, fradicio di sudore. Rheingold adesso mi guardava duro

disse ad un tratto Rheingold alzando la voce, «lei

domandai con voce alterata. ¶ Rheingold si protese in avanti

pagato, a qualsiasi patto». ¶ «Rheingold!», gridai ad un tratto

e lui rosso scarlatto. «Rheingold», ripetei sempre con la

e che quel grido: «Rheingold» conteneva piuttosto una preghiera

lo stimavo uomo ottuso, Rheingold sembrò avvertire il dolore

si riempivano di lagrime. Rheingold riprese, dopo un momento

sia ben chiaro, questo, Rheingold». ¶ «Che cosa?», egli domandò

altro regista... ha capito Rheingold?». ¶ Egli capì, finalmente, e

nervoso... va bene così?». ¶ Rheingold parve subito molto sollevato

a dimenticarlo del tutto. Rheingold disse, finalmente: «Eppure mi

tutto calmo ormai: «No Rheingold, erano grandissime... Può darsi

altro silenzio. Io guardavo Rheingold e capivo che, pur

di Ulisse, in Dante, Rheingold?». ¶ «Sì», egli rispose, un

maniera per ripetere a Rheingold certe cose senza rischiare

possibile, priva di enfasi. Rheingold, dopo avermi considerato per

levai in piedi. Anche Rheingold si alzò dalla sua

ma perché?». ¶ Dissi: «Questo, Rheingold, è l’Ulisse che

voluto lavorare con lei, Rheingold». ¶ «Ma allora, perché? Perché

che avevo scambiato con Rheingold: egli aveva detto che

risposi, «ma lo sa Rheingold... sono stato adesso da

improvviso l’interpretazione di Rheingold circa i rapporti tra

i miei rapporti con Rheingold, li avevo rotti con

dopo l’incontro con Rheingold, di riflettere con calma

parole con le quali Rheingold, senza rendersene conto, aveva

Penelope è la primitiva». Rheingold, insomma, dopo aver provocato

interpretazioni dell’Odissea di Rheingold e di Battista i

Sola differenza era che Rheingold e Battista si erano

dell’Odissea, quella di Rheingold, quella di Battista e

approvare la concezione di Rheingold, riduttiva e psicologica; ma

dei Battista e dei Rheingold. Così il cerchio si

mi aveva fatto notare Rheingold, al quale potevo certamente

di Battista e di Rheingold. Che cosa dovevo fare

di Battista, quella di Rheingold, e, finalmente, la mia

di Omero. Perché Battista, Rheingold ed io avevamo tre

ridotta e avvilita di Rheingold era in accordo con