Luigi Pulci, Morgante, 1483

Chiamò Guicciardo, Alardo e Ricciardetto: ¶ - Fate che Montalban sia

alle mura: ¶ Alardo e Ricciardetto v'è a guardarlo

Alardo, di Guicciardo e Ricciardetto. ¶ Ma giunto ove era

ognun fu lieto. ¶ E Ricciardetto, quando ha questo inteso

a questi giorni ¶ a Ricciardetto per dargli conforto: ¶ «Rinaldo

a suo piacere; ¶ ma Ricciardetto, che sapea l'omore

drento nella terra ¶ e Ricciardetto suo, c'ha tanto

venne, e seco ha Ricciardetto ¶ in compagnia e 'l

fil di spada; ¶ e Ricciardetto ancor sia malandrino. - ¶ Rispose

disse: - Io intendo menar Ricciardetto ¶ e d'Inghilterra il

Bartolomeo. ¶ E poi Rinaldo Ricciardetto manda ¶ in piazza per

Rinaldo è fuggito ¶ con Ricciardetto che l'avea seguito

suo cugin volea; ¶ e Ricciardetto e lui truova sospesi

si fecion guernire, ¶ e Ricciardetto con seco menorno, ¶ e

così faceva Orlando e Ricciardetto: ¶ non è lïon sì

volgon le piante. ¶ E Ricciardetto, ch'ha molta possanza

sien drento alla porta. ¶ Ricciardetto era a Ganellone a

si fuggiva innanzi a Ricciardetto; ¶ ma poi che più

ritorna ¶ a Montalban con Ricciardetto insieme. ¶ Ma 'l traditor

a lor consolazione. ¶ E Ricciardetto un dì ne giva

ne gìa ¶ e dètte Ricciardetto preso a Carlo, ¶ ed

Montalbano era tornato, ¶ e Ricciardetto suo non v'ha

ragunava ¶ per dare a Ricciardetto presto aiuto. ¶ Astolfo d

Carlo veniva pregando ¶ che Ricciardetto libero lasciassi, ¶ acciò che

gli debbe alcuna, ¶ che Ricciardetto gli dessi in sua

suo concestoro: ¶ ognun di Ricciardetto assai favella ¶ che Carlo

e comandava loro ¶ che Ricciardetto sùbito legassino ¶ e 'n

vento ¶ prima che fuor Ricciardetto apparisse, ¶ e Smeriglion che

un tratto percosse; ¶ e Ricciardetto suo fu sciolto presto

come morto via. ¶ E Ricciardetto sopra un destrier monta

cosa ¶ ciò che per Ricciardetto fatto aveva ¶ l'alta

perché molto aiutato ha Ricciardetto. ¶ Tornò a Parigi Namo

corte. ¶ E tuttavolta piangea Ricciardetto, ¶ dicendo: «Io so che

simigliante Terigi dicea, ¶ ché Ricciardetto troppo gli dolea. ¶ Avea

a lui e a Ricciardetto. ¶ Gan sia sbandito all

hai sbandito: ¶ Astolfo e Ricciardetto a mille torti ¶ volesti

in un momento; ¶ e Ricciardetto disse: - Io vo' venire

Rinaldo: - E questo è Ricciardetto; ¶ andiàn cercando la nostra

Ulivier volle ire e Ricciardetto. ¶ Volevalo Marsilio accompagnare. ¶ Rinaldo

però son qui salito. - ¶ Ricciardetto, veggendo il saracino ¶ che

adorna, ¶ all'amostante mandò Ricciardetto, ¶ dicendo: - A lui va

venghi alla schermaglia. - ¶ E Ricciardetto andò come e' gl

a tua posta. - ¶ Ma Ricciardetto non fu pazïente, ¶ e

gran baron gli manderòe. - ¶ Ricciardetto tornò nel campo tosto

fatte contese, ¶ Orlando a Ricciardetto s'è abbattuto; ¶ e

sono? ¶ Aresti tu veduto Ricciardetto ¶ o Ulivier? ch'io

turba di pagani; ¶ ma Ricciardetto è in terra qui

alani. - ¶ Orlando guarda, e Ricciardetto vede ¶ che si difende

piede; ¶ e grida: - Ah, Ricciardetto, hai tu paura? ¶ Orlando

saracin, canaglia, porci, ¶ che Ricciardetto mio credete tòrci. - ¶ E

mio credete tòrci. - ¶ E Ricciardetto in sul caval rimonta

l conte Orlando ¶ e Ricciardetto, sì buon cavaliere; ¶ e

senator romano ¶ ed Ulivier, Ricciardetto e Terigi, ¶ e s

Ulivier n'andava e Ricciardetto, ¶ e disse: - Il nostro

certo, Antea! ¶ Or vedi, Ricciardetto, ove noi siamo: ¶ qui

così a me - diceva Ricciardetto. ¶ Accostasi a Rinaldo Orlando

prigionier suo fosse; ¶ e Ricciardetto gli fe' compagnia ¶ acciò

conte Orlando, ¶ e come Ricciardetto era caduto ¶ ed Ulivier

si ricorda già di Ricciardetto, ¶ non si ricorda ch

presto? ¶ O Ulivieri, o Ricciardetto mio, ¶ forse ch'avvolto

egli abbia arrivare, ¶ e Ricciardetto ed Ulivier chiamava: ¶ «A

corse a Ulivieri e Ricciardetto, ¶ e disse: - Or non

Rinaldo gli amava; ¶ e Ricciardetto avea trattato in modo

Questo Ulivieri e questo Ricciardetto ¶ de' miglior paladin son

è in corte, ¶ né Ricciardetto, Ulivieri o Rinaldo: ¶ però

vinsilo, e così poi Ricciardetto, ¶ quantunque io nol facessi

non era tratto ¶ e Ricciardetto, e bagnava le gote

aprir la porta, ¶ a Ricciardetto disse: - Ecco coloro ¶ che

Ulivier suo vedea ¶ e Ricciardetto, parlar non potea. ¶ Il

darete. - ¶ Rispose alle parole Ricciardetto: ¶ - Se ci darà pur

mentre che ciò dice Ricciardetto, ¶ alzava la visiera dell

è pur desso! - ¶ e Ricciardetto l'ha raffigurato: ¶ sùbito

pien di malizia! - ¶ Ma Ricciardetto a ogni sua parola

fra se stesso: ¶ «O Ricciardetto mio, tu se' spacciato

suol, cheto stassi. ¶ Ma Ricciardetto rispose: - Nïente: ¶ noi non

Siete voi cristiani? - ¶ Rispose Ricciardetto: - Sì, messere, ¶ e paladin

fu pur risentito, ¶ e Ricciardetto ed Ulivier destòe: ¶ ognun

giorno. ¶ Quivi Rinaldo, Ulivier, Ricciardetto ¶ abbraccian tutti Morgante lor

e 'l Veglio e Ricciardetto s'è votato ¶ che

sala è ammattonata. ¶ Intanto Ricciardetto, ch'a ciò bada

tornasi a Rinaldo e Ricciardetto. ¶ Una fanciulla che il

la lancia in resta. ¶ Ricciardetto e Rinaldo ed Ulivieri

E disse: - Fatti innanzi, Ricciardetto. - ¶ E Ricciardetto accetta volentieri

Fatti innanzi, Ricciardetto. - ¶ E Ricciardetto accetta volentieri, ¶ e sanza

altro insieme riscontrârsi; ¶ ma Ricciardetto alfin la sella vòta

e volle vendicar lui Ricciardetto, ¶ e disfidava questo giovinetto

fa il marchese e Ricciardetto; ¶ tanto ch'alfin s

parente, ¶ quest'altro è Ricciardetto, tuo cugino. - ¶ Quando Aldighier

ed Ulivier, Rinaldo e Ricciardetto, ¶ e per letizia fuor

fronte; ¶ e questo è Ricciardetto, mio fratello, ¶ ed Aldighieri

il suo ardimento, ¶ né Ricciardetto il suo certo nascose

Orlando ed Aldighieri; ¶ e Ricciardetto ed Ulivier v'andava

l marchese possente; ¶ piangeva Ricciardetto ed Aldighieri; ¶ piangeva insino

con Ulivieri, Alardo e Ricciardetto ¶ e Gan cui traditore

E' non v'è Ricciardetto! - ¶ Dodon soggiunse: - E' v

Ulivieri, ¶ e questo è Ricciardetto, al tuo comando; ¶ questo

disse: - Io vo' sol Ricciardetto, ¶ Guicciardo, Alardo. - E missesi

a giacer la rimbocca. ¶ Ricciardetto una ne punse alla

fanciulle rovescio cadere, ¶ e Ricciardetto e Guicciardo dileggia: ¶ - Io

mattina, risentito, ¶ sùbito a Ricciardetto e gli altri disse

comincian le dolenti note. ¶ Ricciardetto, ove t'ho io

Rinaldo e Fuligatto e Ricciardetto, ¶ Guicciardo, Alardo si ritroverranno

guerra il torto; ¶ e Ricciardetto ed io mancò per

si ritruovi Rinaldo e Ricciardetto ¶ fa' che tu dica

Guicciardo suo, Alardo e Ricciardetto ¶ vollon veder tutto il

tu porti lui con Ricciardetto ¶ in Runcisvalle, dove aspetta

in Baiardo: ¶ Rinaldo e Ricciardetto vi saranno. ¶ Guicciardo non

più presto lui con Ricciardetto. - ¶ Disse il dïavol: - Ricciardetto

Ricciardetto. - ¶ Disse il dïavol: - Ricciardetto ha seco, ¶ per quel

a Rubicante ¶ che porti Ricciardetto, o a Farferello, ¶ che

gittare in un fiume Ricciardetto: ¶ dimmi, Astarotte, s'io

a tutti faceva paura. ¶ Ricciardetto era a contemplar rimaso

ti porto, ¶ e così Ricciardetto Farferello: ¶ ch'io vedrò

Disse Astarotte: - Dàlla a Ricciardetto. - ¶ Rinaldo guarda, e rimase

così si facea. ¶ Ma Ricciardetto pur gli occhi si

che tre tabernacoli! - ¶ E Ricciardetto diceva: - Fratello, ¶ a me

paese si spande, ¶ con Ricciardetto Rinaldo dicea: ¶ - Noi smaltirem

Saltian pur tosto - dicea Ricciardetto. - ¶ Disse Rinaldo: - O mio

fia saltar queste acque! ¶ Ricciardetto ebbe paura e riprezzo

come un gatto. ¶ Diceva Ricciardetto a Farferello, ¶ come e

caval si sentì di Ricciardetto ¶ in un modo annitrir

Non aver sospetto, ¶ o Ricciardetto: tu hai buona guida

in un tratto. - ¶ Rispose Ricciardetto: - Adagio un poco! ¶ Volgi

vede Rinaldo e vede Ricciardetto ¶ che fuor della città

suo gentil fratello ¶ che Ricciardetto per nome è chiamato

all'uscio. ¶ Rinaldo e Ricciardetto in su la sala

su questa baruffa; ¶ e Ricciardetto s'accosta pian piano

e Lucïana accusa; ¶ ma Ricciardetto gli dètte un barnocco

convito, ¶ non si poté Ricciardetto tenere, ¶ ch'un tratto

ritornato ghezzo. ¶ Rinaldo e Ricciardetto, rimontati, ¶ si dipartiron, trastullati

alla battaglia col suo Ricciardetto? ¶ Che ne venìa con

battaglia tuttavia vedea. ¶ E Ricciardetto si consuma e rode

ha veduto, ¶ diceva a Ricciardetto: - E' cala il monte

e da fronte, ¶ e Ricciardetto in qua e in

cavallo in terra. ¶ E Ricciardetto il suo segno ha

disse Rinaldo - e così Ricciardetto; ¶ ma non sono a

truova in Egitto ¶ con Ricciardetto: così Gan m'ha

tolse la vita, ¶ e Ricciardetto è venuto e Rinaldo

la valle meschina; ¶ e Ricciardetto col brando non crocchia

sia sopraggiunto Rinaldo ¶ e Ricciardetto, tuttavolta io temo, ¶ né

manda. ¶ Intanto quivi giugnea Ricciardetto, ¶ ed Angiolino a lui

a fatica favella; ¶ e Ricciardetto lo ripose in sella

pollo ciuffassi un astore. ¶ Ricciardetto era a Rinaldo daccanto

parte degl'ingoffi; ¶ e Ricciardetto par tanto gagliardo ¶ che

arrosta i tafani. ¶ Ma Ricciardetto, come vide questo, ¶ giudicò

Ecùba forsennata sembra. ¶ E Ricciardetto facea cose ancora ¶ che

Rinaldo e Baiardo e Ricciardetto ¶ che n'uccison quel

morte». ¶ Restava Anselmo e Ricciardetto allora, ¶ Turpin, Rinaldo, e

e' vede guadagno; ¶ e Ricciardetto anche fu buon compagno

caval si rizzò di Ricciardetto ¶ indrieto sì che e

fece rizzallo, ¶ e gridòe: - Ricciardetto, hai tu paura? ¶ Piglia

ce n'avanza. - ¶ E Ricciardetto a saltar s'assicura

non vede Rinaldo o Ricciardetto; ¶ tanto che' morti gli

pagana è fuggita. ¶ E Ricciardetto e Turpin poi giugnea

pien d'affezïone, ¶ e Ricciardetto anche al Signor mio

Turpino e Terigi e Ricciardetto, ¶ dicendo: - Io son dello

Rinaldo, a Terigi, a Ricciardetto: ¶ or qui di gaudio

insin d'Egitto ¶ e Ricciardetto, e fatto hanno oggi

tradito. ¶ Turpin, Rinaldo e Ricciardetto solo ¶ campati son di

Turpino e Rinaldo e Ricciardetto, ¶ ch'ognun piangeva doloroso

e tutti, Rinaldo e Ricciardetto, ¶ e ragionorno pur succintamente

si stride: ¶ Rinaldo piange, Ricciardetto plora; ¶ pensa se Namo

Salamone e Namo ¶ e Ricciardetto e Turpino e 'l

cadde quasi addosso a Ricciardetto; ¶ e Ricciardetto, come in

addosso a Ricciardetto; ¶ e Ricciardetto, come in terra il

la morte rintoppa, ¶ ché Ricciardetto e il Danese e

disponsata ha quella. ¶ E Ricciardetto con lei fu mandato

questo a lei e Ricciardetto. ¶ Rinaldo a Carlo Magno

fu Guicciardo, Alardo e Ricciardetto, ¶ e come Carlo l