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Vittorio Alfieri, Bruto secondo, 1789

concordanze di «Roma»

nautoretestoannoconcordanza
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1789
poi di Pompeo, in Roma ¶ ATTO I ¶ SCENA I
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appella ¶ il dittator di Roma. È ver, che rade
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io sempre, ¶ giovarmi in Roma del romano senno; ¶ e
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senno; ¶ e, ridonata pria Roma a se stessa, ¶ consultarne
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grido stolto il suona) ¶ Roma in nulla scemata: al
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manca ¶ alla gloria di Roma; ai Parti e al
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onta, ¶ a darvi in Roma il re dei Parti
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appella ¶ l'onor di Roma, ove l'oltraggio immenso
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chieggo ¶ dal fior di Roma (e, con romana gioia
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e assai più gravi, ¶ Roma punire e vendicar de
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inondar vedea di sangue Roma: ¶ n'è tutta Italia
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debba; e pria rifarsi Roma, ¶ poi vendicarla. Il che
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la sua gloria a Roma, ¶ ma che di Roma
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Roma, ¶ ma che di Roma l'esser, la possanza
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brandi. ¶ Or, ciò che Roma, entro al confin ristretta
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confin del mondo ¶ di Roma il sono? E, sorda
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intorno ne accerchia, a Roma imbelle ¶ vorrian servir? né
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che val? Cesare, e Roma, ¶ sono in duo nomi
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una cosa; ¶ poiché a Roma l'impero alto del
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ell'è Cesare e Roma. — ¶ Breve parla chi dice
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scudo? ei la sua Roma ¶ nei gladiator del circo
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dei Parti ¶ deliberar può Roma; allor, che a segni
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certi, di nuovo riconoscer Roma ¶ noi Romani potremo. Infin
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essa. ¶ Cicerone ¶ Figlio di Roma, e non ingrato, io
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che me stesso: e Roma, il dì che salva
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solo, e qual per Roma io vissi, ¶ per lei
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ognuno il ben di Roma, io parlo. — ¶ Già vediam
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di un cittadin di Roma: al par voi tutti
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ne avanza ¶ tanto in Roma a trattar, dei Parti
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una, ¶ per noi sia Roma; e ad un suo
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nulla a dir di Roma, ¶ a chi vien dopo
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se stesso ha posta ¶ Roma, e neppur dissimularlo or
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in te solo è Roma, ¶ di Roma no, di
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solo è Roma, ¶ di Roma no, di te parlare
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tu, che non ami ¶ Roma; cagion del non mio
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vorrei; perché tu a Roma ¶ puoi giovar, ravvedendoti: tu
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in quel dì, che Roma un breve ¶ tiranno aver
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farti l'oppressor di Roma; ¶ liberator fartene ardisci, e
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Securo asilo, ove di Roma i casi ¶ trattar, non
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l'ultimo crollo a Roma, ¶ come a lei diè
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pende ¶ il destino di Roma. ¶ Cimbro ¶ Ecco venirne ¶ Cassio
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adoprarsi a pro di Roma? ¶ Cicerone ¶ Deh, pur così
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pur così voglian di Roma i Numi! ¶ Io, quant
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fossi, intrepid'oggi udrammi ¶ Roma tuonar liberi accenti: Roma
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Roma tuonar liberi accenti: Roma, ¶ a cui, se estinta
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parlar, fea forza ¶ a Roma spesso: ma, chi omai
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ha: se ti ascoltasse Roma, ¶ potria il maschio tuo
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è più al Tebro Roma: armi, e virtudi, ¶ e
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viva e morta opprimon Roma, è forza ¶ (pur troppo
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riviver che dall'armi, Roma». ¶ Ch'altro a far
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far ne rimane? O Roma è vinta, ¶ e con
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ad arbitrio nostro, a Roma in mezzo, ¶ entro a
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quella sprezzabil vita, ¶ che Roma or tutta indegnamente in
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certo. ¶ Degno è di Roma il trucidar quest'uno
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a ciò che vuol Roma da me. Nol sono
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Cesare odiar, nell'amar Roma, ¶ e nel voler morir
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ferro ¶ svenar Cesare in Roma; or di', qual fora
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giorno, inferma troppo ¶ è Roma ormai. Puossi infiammar la
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Parti, e abbandonar pur Roma, ¶ ove tanti ha nemici
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ei sua vita, a Roma ¶ or sì fatale? in
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solo il puote a Roma, ¶ s'ei cittadin ritorna
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che un cittadin di Roma. ¶ Sol che sua gloria
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che sua gloria a Roma giovi, innanzi ¶ io la
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securi a un tempo ¶ Roma e sé, da chi
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non per sé, per Roma ¶ tremar ben può Cesare
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debbe. ¶ Cesare ¶ Morir per Roma, e per la gloria
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essa. ¶ Vinti ho di Roma io gl'inimici in
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fra le mura di Roma, inerme (oh cielo!) ¶ col
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di Cesare e di Roma. ¶ Antonio ¶ Puoi tu accrescerti
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irresistibil forza. ¶ Vivo me, Roma rimanersi vinta? ¶ Ah! mille
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egra, oppressa, moribonda, è Roma. ¶ Pari desir, cagion diversa
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né il dittator di Roma, ¶ né il vincitor del
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è a Cesare in Roma, ora per forza ¶ suo
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me non lusingo: in Roma, ¶ a te minor di
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Bruto appellar liberator di Roma, ¶ come oppressor ten chiama
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ma penso, ¶ romano, a Roma; e sol per essa
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da me convinto. A Roma ¶ tu primo puoi, tu
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puoi di Bruto, a Roma render tutto; ¶ pace, e
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che in eterno in Roma ¶ nullo Cesare mai, né
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ho aggiunto ¶ gloria a Roma, e possanza: al cessar
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me più non può Roma: il bene ¶ ch'io
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che? tu parli ¶ di Roma già, quasi d'un
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Bruto ¶ Oh padre!... Oh Roma! ¶ Oh natura!... Oh dover
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se in te di Roma a un tempo ¶ ei
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libero anch'egli, in Roma ¶ libera: o Bruto, esser
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a versar tutto per Roma il sangue; ¶ e in
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voci; e Bruto, e Roma, ¶ per te sien uno
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Troppo il servir di Roma è omai maturo: ¶ con
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dunque? ¶ Bruto ¶ O salvar Roma io voglio, ¶ o perir
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me, sublime madre è Roma. — ¶ Deh! non sforzarmi a
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romano Bruto, ¶ che a Roma e vita e libertà
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Ah! no. Bruto ama Roma; ed ama ¶ la gloria
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altri senatori usciva ¶ di Roma or dianzi. ¶ Cassio ¶ Il
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uopo, a pro di Roma, ei serba ¶ e libertade
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certi, di perir con Roma, ¶ nel fior degli anni
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Bruto ¶ Io?... nulla ¶ per Roma; orrore e dolor smisurato
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Cassio ¶ Tu, che di Roma sei, ¶ e di noi
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il deggio ¶ versar per Roma. ¶ Cassio ¶ O Bruto, di
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che un cittadin di Roma non ha padre... ¶ Cimbro
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di Cesare e di Roma. ¶ Nemico aspro, implacabil, del
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ancora, ¶ ch'io di Roma son figlio, a Porzia
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convincer deggio, che da Roma tormi, ¶ né il può
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più fido: amor di Roma, ¶ sangue, amistà, fan che
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novello amore alto per Roma; ¶ le sue per me
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salvezza e libertà di Roma, ¶ ei proporrà: digli, che
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che Bruto allora, ¶ di Roma tutta in faccia, a
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riviver per noi tutti Roma, ¶ come di far rivivere
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e all'utile di Roma. ¶ Cesare omai, messo ei
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Dio tu sei di Roma. ¶ Cimbro ¶ Questo arrogante iniquo
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che a morir per Roma ¶ doman con noi si
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rivolta egli all'afflitta ¶ Roma tremante. Oggi, vel giuro
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in libertà per sempre ¶ Roma ei ripone. ¶ Grido universale
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Antonio alla Italia; abbialo Roma ¶ quasi un altro me
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i nemici avrò di Roma appena, ¶ a darmi in
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nulla, ¶ qual più vorrà. Roma a sua posta avrammi
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or per mia bocca, Roma. ¶ Mira quel Bruto, cui
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non l'esser di Roma? ¶ Cesare ¶ Omai preghiere, ¶ che
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ingiuria in faccia a Roma, io stesso ¶ riserbato lo
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L'util così di Roma impera; e ogni uomo
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o niega, ¶ è di Roma nemico; e lei rubello
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Bruto ¶ Oh padre!... Oh Roma!... ¶ Cimbro ¶ Ma, dei fuggenti
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è spento là, di Roma il re. ¶ Popolo ¶ Che
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Che parli? ¶ Bruto ¶ Di Roma il re, sì, vel
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e di tesoro è Roma, ¶ irne in campo ei
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quanto voi. Libera è Roma; in punto ¶ Bruto morrebbe
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pieno ¶ proprio retaggio suo, Roma lasciarmi. ¶ Popolo ¶ Oh ria
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Bruto ¶ È spento ¶ di Roma il re; grazie agli
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eterna or libertade a Roma. ¶ Popolo ¶ Per Roma, ah
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a Roma. ¶ Popolo ¶ Per Roma, ah! sì, su l