Vittorio Alfieri, Sofonisba, 1789

finto amico. Odimi dunque. — ¶ Roma è tua culla, ed

ella, ¶ al par che Roma, i re; di orgoglio

non serbar tu a Roma? ¶ Siface ¶ — E che dirà

d'ira, ¶ contro a Roma: e se a noi

in sua fé per Roma ¶ ei vacillasse?... O guerrier

men che necessario a Roma, ¶ io per te tremo

quindi ei pospone a Roma tutto; e a nullo

nullo ¶ dei nemici di Roma esser può mite. ¶ Non

son, nemica ¶ implacabil di Roma; or, nel superbo ¶ suo

al carro avvinta in Roma? ¶ Pur, ciò non temo

crescea. Nemico ¶ aspro di Roma eri tu allor, com

allora, ¶ ch'io per Roma pugnassi. Ognor nemico ¶ stato

largamente ¶ compri ho di Roma i benefici poscia, ¶ col

non posso: Affrica e Roma ¶ saper pur denno, che

lustro ¶ debba accrescersi a Roma, e gloria a noi

nostra, ¶ la possanza di Roma, la imminente ¶ total rovina

pensi appigliarti? ¶ Massinissa ¶ — A Roma, ¶ e al mio Scipione

Scipione ¶ Ma, più di Roma, or dimmi, ¶ Sofonisba non

figlia, ¶ e rimaner di Roma amico, e farsi ¶ distruttor

Ai re nemici ¶ di Roma, il sai, qual fera

del giusto sdegno ¶ di Roma in te, ministro farmi

aggiunge alte vittorie a Roma, ¶ al paragon, no, non

mio: ma, dimmi: ¶ son Roma io forse? un cittadin

privato ¶ io son di Roma, il sai; né manca

oggi la preda ¶ a Roma, o a me: se

è pur schiava di Roma. ¶ Scipione ¶ — Ell'era, ¶ e

te. Serba tua preda: ¶ Roma, il senato, accusator mi

e il ben di Roma, e il tuo, ¶ sagrificar

breve ¶ saprà Scipion, di Roma il duce, a quale

odio acerbo ¶ che per Roma hai nel petto, eran

mie, null'uomo ¶ contra Roma eseguir meglio potea, ¶ che

chiaro valor, toglierlo a Roma, e farlo ¶ di Cartagine

Cartagin io, nemica a Roma, ¶ e prigioniera entro il

odio innato ¶ tuo contra Roma. Ancor che Annibal crudo

mi professo, e di Roma: a farmen degna, ¶ deggio

accendea. Siface, allor di Roma ¶ era, non so se

core) ¶ di distorlo da Roma, e di lui scudo

apre a dimostrare a Roma, ¶ qual alma ha in

amico fassi ¶ della esecrabil Roma. — Itene; e nulla ¶ di

or da me. Di Roma è il campo ¶ questo

figlia, in faccia a Roma ¶ pompa vuoi far d

queste abborrite insegne ¶ di Roma io voglio; e per

felice lui! dalla esecrabil Roma ¶ così sottratto... ¶ Scipione ¶ Spirando

intera agli occhi, ¶ di Roma agli occhi, ogni dover

or tu? ¶ Massinissa ¶ Di Roma in mano ¶ ti stai

ti stai... ¶ Sofonisba ¶ Di Roma? Io di me stessa

giuro di sottrarmi a Roma ¶ dal labro udissi del

tue vendetta breve ¶ di Roma avuta: ma per me

mal resister puote ¶ a Roma intera ed una. Avrei

cagione, in precipizio. A Roma ¶ fido serbarti, e al

a me daran di Roma. ¶ Vedi s'è in

ardisci; io viva in Roma ¶ trarre mi lascio, e

tornerà pur grande: a Roma, al mondo ¶ sua debolezza