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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

concordanze di «Roma»

nautoretestoannoconcordanza
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sua, per andare a Roma, dove sperava di trovare
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voleva provare che a Roma sarebbe riescito a farsi
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che si trovava a Roma, si sentiva assillato a
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Era inutile cercare la Roma degli imperatori o dei
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insignificante e antipatica. Sognava Roma forte e intelligente; rinnovata
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tra sè medesimo e Roma come una pacificazione quieta
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serenità piuttosto quieta; e Roma sembrava tutta giovane. ¶ Andarono
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Sabina; come un’apparizione. Roma sembrava più grande, quasi
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si volse a guardare Roma. Le case, sotto la
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dal suo paesello a Roma; e per stare con
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disse: ¶ — È venuto a Roma il Carraresi. ¶ Dario chiese
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lo dire! Starai a Roma, invece, almeno due settimane
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polpastrelli, seguitò: ¶ — La terza Roma mi fa schifo. È
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me ne voglio andare. ¶ Roma lo attraeva come una
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lagrime. Egli voleva amare Roma, e non gli era
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dette la colpa a Roma. Ma non lo scusò
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si aspettava restando a Roma. Ne provava contro di
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me ne vado da Roma; e sento che non
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in aria! Tornerei a Roma, se non altro, per
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restava prima di lasciare Roma. ¶ Scesi dal tranvai e
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collina, dalla parte di Roma, c’era una selvetta
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tornare mai più a Roma. ¶ CAPITOLO X. ¶ Per Dario
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necessità di andare a Roma non più d’una
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voluto portare via tutta Roma con sè, come se
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di essere sempre a Roma; e aveva negli orecchi
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non era più a Roma; e s’avviò verso
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fosse; e andò per Roma, ritrovando quasi senza volere
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più eleganti signorine di Roma! Al suo modo di
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trovare una parte di Roma che facesse per lui
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pietà; e, allora, guardando Roma, in fondo alla pianura
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visto la gente. Ma Roma era troppo vasta, ed
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prima di andare a Roma, erano vere; e voleva
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per qualche strada di Roma, e, poi, di andare
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e alcuni ricordi di Roma le parevano di una
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Era sempre lontano da Roma, quando le stelle già
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un fiore. ¶ Entrando in Roma, si sgomentò. ¶ CAPITOLO XV
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la famiglia. Ma, a Roma, trovò subito una specie
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cupo. Le pareva che Roma la evitasse, e decise
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S’era convinto che Roma fosse una città uguale
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ai suoi amici di Roma; ma era indispensabile non
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e ora il lusso. Roma non aveva aggiunto nulla
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e certe strade di Roma lo avevano lasciato libero
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lo avevano ravveduto. Quantunque Roma lo avesse quasi sempre
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diceva. Andava via da Roma, senza portarne nulla con
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compiere una funzione intellettuale. Roma, per essi, non era
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tutto. Quanti lasciava a Roma in simili presunzioni! A