Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

E c’era Vincenzo Sanges, non ebbe coraggio di

l’avvocato Meola. ¶ Neppure Sanges portava parrucca e sarebbe

giudizio ti sarà prezioso.» ¶ Sanges s’era avvicinato. Le

silenzio. Le pesò. Fu Sanges a intervenire: «Ci avete

gli occhi con disprezzo, Sanges intervenne. ¶ «Giorda’, la devi

alcun velo.» ¶ «Eh!» commentò Sanges, con divertito fastidio. «La

chiese allegramente Guidi. Intervenne Sanges: «Dal ’41 le stanno pagando

ce ne stanno» obiettò Sanges. ¶ «Come non ce ne

avete fatto, finadesso?» disse Sanges, ironico. «A Napoli vi

conosceranno» sillabò l’altro, Sanges scosse la testa. «Per

poi corretti da Vincenzo Sanges. Tra lei e Sanges

Sanges. Tra lei e Sanges era nata gentile, curiosa

lascia scabra, indifferente. Con Sanges era successo così ed

mago. ¶ «Cirillo, invece,» proseguì Sanges, allegramente compiaciuto della meraviglia

non lo so» sorrise Sanges. «Non lo sa lei

tono sacerdotale. ¶ PARTE TERZA ¶ 1 ¶ Sanges davvero l’aiutò a

vi giacevano al sole. ¶ Sanges le mostrò il Pallonetto

d’entrare nel Pallonetto, Sanges disse no. ¶ «Non sopportano

storte» si lamentò, delusa, Sanges tornò a ridere. ¶ «Chi

Castel dell’Ovo» sorrise Sanges, che le aveva seguito

vieni tu pure» rispose Sanges. «Con la vela non

che sanno vivere» sorrideva Sanges. Lei provò freddo, gli

cala di Gielofreddo» spiegava Sanges. «Quella del Portiglione.» ¶ Esclamò

gli stridi dei gabbiani. Sanges bisbigliava i nomi che

quando si mossero,» sorrise Sanges «manifestarono energia spaventevole. Come

non riusciva ad asciugare. ¶ Sanges cercò riparo dove sorgeva

vonne mena’ la mazza». ¶ Sanges fu quasi sgarbato nel

cerca d’aiuti. ¶ Ma Sanges, dopo il sonetto, se

supplichevoli, posarono stizziti su Sanges che faceva il cerimonioso

libera, si precipitò verso Sanges, il quale le sorrise

pelle nuda!». ¶ Finalmente raggiunse Sanges. Nel crocchio si tabaccava

che lei applaudì con Sanges e gli altri al

mi dà rabbia» disse Sanges, scuotendo la testa. «M

stavano cambiando. ¶ Sorrise, mentre Sanges la incitava: c’era

da Giuseppe Raimondi, che Sanges le portò fresco di

massoni come lui» commentò Sanges. «Da quando è venuta

le indicazioni politiche di Sanges, che grazie all’opera

regina. Mariangela Carafa cercava Sanges che tardava, Angiola Cimino

s’infiammavano. Ed ora Sanges voleva si facesse forza

Siete diventata anemica. Ascoltate Sanges, tornate fra gli amici

la notte dai Cassano. Sanges verrà a prendermi. Avrei

archeologo Mazzocchi...), scherzò con Sanges, ascoltò i pettegolezzi delle

capiva certi discorsi di Sanges, Pagano, sulla necessità di

pure lui massone. E Sanges... Ma era sparito. Verso

Provò desiderio di vedere Sanges. Perché non veniva? ¶ Michele

scovare la casa di Sanges, in quella zona ancora

cravattone invece di jabot. ¶ Sanges teneva in mano il

della Dichiarazione americana che Sanges idolatra. ¶ «Noi riteniamo queste

da tener presente» ammonisce Sanges. «Sono pochi i paesi

rispondo con Alfieri» sorride Sanges. «Di libertà maestri i

parfaitement représentée.» Tentennamenti di Sanges, Jeròcades, Meola. Delfico osserva

è misterioso» interviene, serio, Sanges. «Confesso che ne ho

non mi piace» replica Sanges, serio. «Ma non voglio

puopolo napoletano». Ma forse Sanges aveva ragione. A rileggerlo

li schernivano quei pazzi. ¶ Sanges aveva cercato d’aiutarla

rivoluzioni non s’esportano.» ¶ Sanges godeva. ¶ «Vedete? Cuoco è

Belforte, Jeròcades, Primicerio, Cirillo, Sanges, Gennaro. Non è mai

E gli altri? E Sanges?» ¶ «Ah, Sanges ha preso

altri? E Sanges?» ¶ «Ah, Sanges ha preso le distanze

tutto va cambiato.» ¶ «Ma Sanges è per la repubblica

di macerie. Disse a Sanges un giorno: «I versi

visite, i giorni scorsi: Sanges, Cuoco, Conforti. Ventate di

Chiara invita lei, Gennaro, Sanges, a trascorrer l’estate

Astore, Salfi, Pagano. E Sanges: ha quasi cinquant’anni

la Rivoluzione» interviene, sorridendo, Sanges. «Se non ricordo male

sta l’errore» riprende Sanges, pacato. «Da parte di

con voi.» ¶ «Bene» ride Sanges. «In cambio li manderemo

si capiva più nulla: Sanges, Cuoco, Delfico apparivano disgustati

da “Acino de fuoco” Sanges, Cuoco e soprattutto Chiara

non c’è entusiasmo. Sanges è invecchiato, stanco, deluso

che si resti qui?» ¶ Sanges alza le spalle. ¶ «Non

Vincenzo?» chiede Gennaro a Sanges, il quale crolla il

volerà una palomma» dice Sanges. Invece, di lì a

finita la Rivoluzione» commenta Sanges, sorridendo. «Il generale sposa

a un’altra» conferma Sanges. ¶ 3 ¶ Quest’autunno è piovoso

giovani, com’era bello Sanges coi lunghi capelli biondi

braccia ancora forti di Sanges, passa in quelle di

Fasulo per pregiudiziale?» ¶ Acclamazioni. Sanges, che s’è seduto

unito a loro. Delfico, Sanges, Cuoco scambiano occhiate critiche

sala restano in pochi. Sanges e Cuoco sono stati

ripete, macchinalmente. ¶ La distraggono Sanges e Cuoco che escono

posta, scuole. ¶ La interrompono Sanges e Cuoco, è felice

quando parli così» obietta Sanges. «Mi dici come, in

la maggioranza, Lenòr» interviene Sanges. «Ma Cuoco non intende

Cuoco, le labbra di Sanges. ¶ «Va bene» annuisce Cuoco

in un tic. ¶ «Allora, Sanges? Non vieni?» ¶ «Ti raggiungo

apprende cosa significa quando Sanges le presenta Johann Eicholz

posto di poeta?» ¶ A Sanges piace, lo ospita persino

Burger.» ¶ Discorrendo con Johann, Sanges sembra aver recuperato interessi

prima volta, quando Vincenzo Sanges le spiegava Napoli. ¶ Passano

per morire. È Vincenzo Sanges? È lui? ¶ Addio, addio