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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

concordanze di «Sassahà»

nautoretestoannoconcordanza
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il maggiore senza voltarsi. ¶ Sassahà ¶ Un silenzio solenne (la
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il soprannome fu trovato: Sassahà, la gazzella. Perché il
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amici, vuol dire che Sassahà è buono anche lui
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è più lui, è Sassahà. ¶ Sassahà si guarda intorno
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più lui, è Sassahà. ¶ Sassahà si guarda intorno: quella
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se n’è andato, Sassahà è solo. Ma sorride
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si chiamava anche lui Sassahà perché anche lui era
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flessibile come un giunco. Sassahà morì combattendo come soli
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in tutta la valle. ¶ *** ¶ Sassahà ricorda tutto questo in
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lì a spauracchio. Procedeva Sassahà con una voglia pazza
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fureria, sul registro. E Sassahà gli andò accanto mentre
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si scambiarono quella sera. ¶ Sassahà cominciò a imparare che
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Altre cose, moltissime, imparò Sassahà in quei mesi: altre
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prodigava di se stessa. ¶ *** ¶ Sassahà era uno strano padrone
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perché Goitana lo aiutasse, Sassahà già sapeva la cosa
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quando era andato da Sassahà a raccontargli che sua
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il dovuto alla derelitta. Sassahà non solo sapeva, ma
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sacchi di dura. ¶ Inoltre Sassahà non s’arrabbiava mai
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Un signore fa come Sassahà che non risponde subito
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che dia punizione. Dice Sassahà: «Tu abbiamo fatto così
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compagnia per la punizione, Sassahà spiega a tutti perché
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lo sanno perché, e Sassahà, paziente, spiega: «Quando tu
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che tu non sappiamo». ¶ *** ¶ Sassahà sapeva veramente cose che
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a sentire in silenzio. Sassahà sapeva per esempio che
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ascoltare. ¶ E sapeva anche Sassahà parlare alle stelle. Gheremedìn
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in certe sere luminose Sassahà restava a lungo sotto
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e a questo palpito Sassahà rispondeva sorridendo e scotendo
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Terù riprendeva la strada. ¶ Sassahà scherzava, sul muricciolo, con
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c’è, Terù?» disse Sassahà, allontanando gentilmente la scimmietta
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attenti senza dir niente. ¶ Sassahà sorrise come soltanto lui
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presto perché presto venisse Sassahà nella notte accanto a
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a Terù. Perché, quando Sassahà veniva, veniva la luce
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che Terù sognasse di Sassahà in una triste maniera
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di bigio, di strano: Sassahà non camminava più sui
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suo dolce sorriso era Sassahà, ma con un sorriso
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animali, perché tutti amavano Sassahà e capivano che ora
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dicevano che ora, senza Sassahà, non più bello marciare
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vedeva Menghesti chinarsi, baciare Sassahà e Sassahà scomparire e
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chinarsi, baciare Sassahà e Sassahà scomparire e al suo
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entrò nella tenda di Sassahà. ¶ Era di sera e
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il piancito dei tukul. ¶ Sassahà era sempre andato, quel
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era stato ferito e Sassahà rideva e diceva che
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la notte, guardava fisso Sassahà e si faceva sempre
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faceva sempre più serio: Sassahà pallido, gli occhi ombrati
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entrato nella tenda di Sassahà. Nessuno, salvo Terù. ¶ Terù
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dentro la tenda di Sassahà – ma non osava. ¶ Intanto
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sentiva la voce di Sassahà che era debole, come
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veglia sul lettino di Sassahà. Deve dormire Sassahà. Il
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di Sassahà. Deve dormire Sassahà. Il maggiore, che gira
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il triste sorriso di Sassahà (… dove, quando ha visto
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lancia il primo lamento: «Sassahà è morto». Nessuno gliel
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dottore si risveglia, guarda Sassahà che fissa il cielo
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tenda: mamma, forse. ¶ Sì, Sassahà è morto. E gli
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tende, piangono: «Morto è Sassahà nostro padre e noi
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stata uccisa. Morto è Sassahà, perché Dio lo volle
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lo volle. Morto è Sassahà che venne, su una
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bello e coraggioso come Sassahà. Ma forse Sassahà tornerà
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come Sassahà. Ma forse Sassahà tornerà, su una grande
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ascari fedeli. Ma ora Sassahà dorme e i suoi
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è la storia di Sassahà, di Sassahà, di Sassahà
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storia di Sassahà, di Sassahà, di Sassahà». ¶ Per non
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Sassahà, di Sassahà, di Sassahà». ¶ Per non dormire ¶ Ho