Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

fino alla porta, come se avesse voluto mettersi a

perché Giulio andava da sé alla banca, invece di

disse: ¶ — Bada anche tu se ti pare venuta bene

Ormai, mio caro, anche se volessimo smettere, sarebbe tardi

pagare le cambiali! ¶ — E se alla banca scoprono prima

bocca, la prese e se la mise in tasca

modo non si sapeva se faceva sul serio o

richiuse gli occhi come se non ci fosse stato

magari aspettando che tornasse, se non c'era. ¶ Il

Chianti un vino che, se lo bevesse lei, resterebbe

avventò alla porta, come se fuggisse perché non valeva

grande; rispondeva a pena se lo salutavano, tirava via

salutavano, tirava via come se sprezzasse tutti; lesto, come

sprezzasse tutti; lesto, come se non avesse tempo da

poco il collo come se avesse da accomodarsi il

alle frutta vedute, che se le immaginava più buone

e certe pere che... se le potessi assaggiare, darei

Io oggi non mangio, se non mi levo anche

potevano tenere un commesso, se lo faceva sempre chiudere

la bottega; per vedere se c'era qualcuno; sospettoso

a fare in bottega, se non compra mai un

con i nostri denari! Se stesse a casa, il

l'ho saputa! Ma, se non ci credete, per

guardava né meno, come se lo avesse irritato. Giulio

vuol mandare. ¶ — Ma io, se devo andarci, compro anche

fargli anche le moine: ¶ — Se non ci si volesse

Egli era soddisfatto di se stesso e dava occhiate

orgoglio affettuoso; ansando come se avesse dovuto difendere precipitosamente

altri; e aveva piacere se glielo dicevano. Era perciò

voleva ingannarli. ¶ Giudicatosi da sé, accettava soltanto la consapevolezza

ad essere più contento se sta insieme qualche mezz

guardava in viso, come se avesse capito lo scherzo

i bocconi più buoni. Se non ci fosse stato

Giulio cercava di ricordarsi se avevano comprato il parmigiano

maccheroni; e, dentro di sé, diceva: "Chi sa come

vedere il fratello che se la prendeva con la

viso da ridere; e se qualcuno, allora, si preparava

faccio a darti fastidio se non ho aperto bocca

persone danno fastidio anche se stanno zitte! ¶ — Ma io

pareva adirato e come se avesse da leticare: ¶ — Sei

Digli al prete che se lo ficchi in gola

che non sanno vendere. Se capita nella libreria, lo

Diglielo! Dio ne guardi, se mi viene a cercare

spalancò la bocca, come se avesse voluto morderlo. Poi

mi parlate! ¶ Poi, come se il Corsali non ci

è il pollo? ¶ — Credo. ¶ — Se no, vado a mangiare

broscia, lesso, e poi, se c'è, un cirindello

a lui che importava se tu volevi dormire? ¶ — Che

ragione a me. Perché, se io dormo, lui può

avanti, farò così! Anche se tra fratelli ci si

schizzassero via gli occhi, se io ne ho messo

Perché mi avete domandato se ho bevuto l'acqua

Non è vero, Vittorio? Se me lo ripetono un

con la mia pelle! Se avete voglia di questionare

sono sempre pronto; anche se siete in due contro

a Giulio: ¶ — Consiglialo che se ne vada! ¶ E prese

mi farebbe a pezzetti se potesse! ¶ Giulio disse: ¶ — Non

Non mi fate parlare! Se fossimo io e Giulio

più non avrebbero sciorinato. ¶ — Se avete paura di me

ricordi! ¶ — Basta! Basta! Basta! Se lo dico io che

cenno al Corsali che se ne andasse. E, quando

ne andasse. E, quando se ne fu andato, Niccolò

lei e Giulio? Lei se ne sta sempre rincantucciato

suo fratello. ¶ — Lo credo; se me lo dice lei

posso camminare. ¶ — E perché? Se cammino perfino io! ¶ Giulio

di dirlo francamente... Ah, se l'avessi io.... ¶ — Che

Dopo cinque minuti, riprese: ¶ — Se l'avessi io... vorrei

anche a rispondere; come se fosse stato sordo e

sangue alla testa; e, se il cavaliere si tratteneva

lo ridica, mi pare: se il denaro dei vostri

che faceva subito credere: ¶ — Se lei vuole, noi restituiremo

per voi senza pane... se non avessi famiglia! Io

una mezz'ora. Quando se ne andò, Giulio disse

respiriamo! ¶ Niccolò propose: ¶ — E se gli dicessimo della cambiale

parla? ¶ — E che importa se parla in quel modo

Io? Io, finché non se ne accorge, non gli

Ma, un'altra volta, se ci lasci soli quand

si zeppi qui, come se la nostra libreria fosse

le chiacchiere! Io, ora, se mi date i soldi

fidarsi! Datemi i denari; se no, c'è caso

Ed Enrico, prendendole come se fosse riescito a truffarle

facciamo i signori; come se i denari ci fossero

si sarebbe sentito sicuro, se non avesse pensato ai

attorno. ¶ Ella non sapeva se s'ingannava o se

se s'ingannava o se aveva ragione di sospettare

una serietà ostile; come se l'avesse odiata. Qualche

ma a pena egli se ne accorse, le disse

fratello, rispose: ¶ — Con me, se n'è guardata bene

voi. ¶ Giulio chiese, come se riflettesse da sé, a

come se riflettesse da sé, a voce alta: ¶ — È

starete lì soltanto; e, se ce ne sarà bisogno

fatto sopportare quella parte! Se fosse stata sola con

sentiva venire meno, come se le si piegassero le

pieni d'ira. E se, invece, avesse detto una

avrebbe voluto insultare tutti. Se l'avessero sentito sghignazzare

a farli tornare in sé, dicendo: ¶ — Questa baldoria non

ai piatti e taci. ¶ — Se non vuoi ascoltare.... ¶ Giulio

alla buona, cucendo da sé; e di grazioso non

parlavano sempre sottovoce, anche se erano sole; perché credevano

la porta; per vedere se ci fosse la direttrice

che si spaccano come se fossero per sfiancarsi. ¶ Elle

in litigio. E benché se ne sentisse ancora pentita

essere troppo temeraria. ¶ — E, se per caso, mi dovessi

confuse, quasi sperse; come se la croce proibisse loro

tu non esagerare, dunque! Se si riposerà, glielo dirò

mai più! ¶ — Bada che, se le dispiace, la colpa

porti l'ambasciata? ¶ — Da sé non te lo può

sempre le giuccarelle, come se tu non avessi ormai

lo dirà Chiarina da sé! Io non voglio né

allora, cercò di riflettere se aveva detto una cosa

modo, la schiacciava a sé, con il desiderio di

a dietro, fuori di sé dalla contentezza. Modesta aveva

né meno a tavola; se non l'avesse persuasa

orti quel rumore; come se andasse ad appiattarsi laggiù

rendersi meno abbandonato a se stesso. Non aveva fatto

mano aperta sul ventre: ¶ — Se è uno che cerca

è nulla in contrario, se la mia nipote acconsente

lei sia disposto anche se le condizioni... attuali... della

tese la mano; e se ne andò. ¶ Giulio restò

Ero venuto per sapere se lei ha un fascicolo

del Berenson. Mi scusi se io cerco quel che

interessa me. ¶ — Ora, guarderemo se lo troviamo! ¶ — Non ho

risposto. Allora rise come se gli facessero il solletico

Lo so! Ma bada se ti riesce a staccarne

e nessuno ci cambierà: se Dio vuole! Anch'io

vivrei volentieri a Siena se non fosse possibile conoscere

famiglia è nato, e se è un partito da

addormentato da vero? ¶ Niccolò se ne vantò: ¶ — Sognavo perfino

Poggibonsi. Io ci credo! Se no, chi glieli comprerebbe

spasso con gli ufficiali, se li è messi finti

Lo sai anche tu? ¶ — Se non lo so io

è che può imbroccare se si deve dirgli di

no o di sì? ¶ — Se sono innamorati, io direi

si dice che non se ne ricaverà mai nulla

sempre sottomettersi. Dentro di sé, è vero, glie ne

Gli amici non badavano se aveva ragione o torto

mai: ¶ — Che gli faresti se tu avessi un fratello

Ma Dio mi scortichi se nessuno di voi ci

Fanno di me come se fossi un ragazzo! È

buono a niente. Come se fossi incastronito. Ma io

Non dovrebbe essermi riconoscente se io, di mia volontà

io ne sia contento. Se non ci fosse lui

vada a farmi vedere; se no, montan in bestia

pensandoci meglio, dentro di sé non ne trovasse né

che vorrebbe trapelare da sé. Ma, allora, aspettate di

altro. ¶ Il Nisard non se ne andava per non

d'Enrico; ma non se ne fece accorgere. ¶ Enrico

ragione della mia arrabbiatura? Se lo dici, a me

vede come mi trattano? Se non c'era lei

c'era sopra, come se mancasse qualche cosa. Giulio

cappello al sensale; e se la svignò. I tre

per Niccolò, comportandosi come se Giulio non esistesse né

smovendo la lingua come se l'avesse allappata. Sapeva

presto le conseguenze. E se non gliene dicevano niente

diffidenza: "Ma! Soltanto tra sé sanno quel che accade

seconda no. E, poi, se non ci fossero quelle

cassetto della scrivania, come se avesse potuto trovarci qualche

il fratello che per se stesso. Di Enrico pensò

che non sdrucciolasse. Come se fosse ammattito da vero

volete da me? O se io volessi vivere solo

non del tutto rassicurata: ¶ — Se mi vuoi lasciare, io

pensi più? ¶ Giulio, che se n'era un poco

come Enrico. ¶ — Pensavo, invece, se qualcuno di voi si

quale scopo? ¶ — È vero: se tocca a me, anche

da per tutto. ¶ Giulio se ne accorse e gli

mai il mio appetito. Se, stasera, avessimo una mezza

avuto da nostro padre. Se non m'è riescito

chiedere un limite. ¶ — Nessuno, se sapesse ch'io sono

io che seguo te, se non vuoi che io

quasi ad angolo retto se in quel punto la

fatto un'altra volta. ¶ — Se posso, volentieri! ¶ Giulio ebbe

dentro, e continuò come se fosse fatale non potersi

Camminava più lesto, come se non potesse stare più

voltò perfino per vedere se quell'ostacolo era visibile

di quel silenzio cosciente. Se uno avesse parlato di

che ne pensi, e se gli hai detto niente

Modesta. ¶ Giulio rispose come se il fratello cercasse di

sto così bene! ¶ — Allora, se credi, fai il tuo

credere io. E perché se io dicessi a loro

bene anche per loro se io riescissi a far

e scelto bene. E se io non volessi più

che Enrico gli domandò se si sentisse male. ¶ — Io

Siena, ebbe qualche dubbio se avesse dovuto stare insieme

approvarono. "Avrei poco giudizio se io me la prendessi

egli guardava Siena come se la vedesse per la

volse intorno, per vedere se nessuno lo notava. Desiderava

tenute di Monteriggioni: così, se lo avessero cercato, non

credeva approvata da Niccolò: ¶ — Se non trovi un santo

abbonito, quasi contento; come se, anzi, avesse la bramosia

piedi in terra. Badò se ci aveva un mezzo

le ciglia chiudersi da sé, su gli occhi. Enrico

sedia; che scricchiolò come se si sfondasse. E gridò

il Corsali s'arrischiò: ¶ — Se io posso esservi utile

utile.... ¶ Enrico disse, come se si rivolgesse ai fratelli

rivolgesse ai fratelli: ¶ — Non se ne vuole mica andare

e tre fuori di sé dalla collera; ed erano

e me ne vergognassi. Se è fatta, vuol dire

A che cosa servirebbe, se no? Sono doventato un

particolare, li sfogliava come se li accarezzasse. S'intendeva

Giulio disse: ¶ — Domani sapremo se la cambiale sarà accettata

testa. Poi s'impennò: ¶ — Se io fossi certo che

cambiale doventerà viva come se nel suo posto ci

e potrà parlare da sé! ¶ Enrico chiese: ¶ — O, allora

ci siamo tanto rannuvolati? Se viene il Corsali, quando

per gli altri; e se si fosse ritrovato, da

settanta mila lire perdute, se dal fallimento non ci

di prima; senza sapere se andava la sera stessa

trovare i Gambi o se aspettava il giorno dopo

e fosse tornato in sé. La moglie non lo

di botto, sbiancando come se dovesse venirgli male; e

sorridere, chiese: ¶ — Il Nicchioli se n'è andato subito

Non ha detto niente! Se non fosse un imbecille

Per me, sono contento se mi resta questa cassapanca

era incompatibile che vivesse se i suoi occhi vedevano

fratello? Non era immorale se egli, forse tra pochi

a Niccolò? Sapeva da sé quello che ormai era

ma quasi soave; come se i suoi pensieri si

pensieri si purificassero da sé, a contatto di una

Fammi sentire il polso se hai la febbre! ¶ Allora

io! Guai a lei se piange! Non ci dormirei

si voltavano; non smettendo se essi non erano i

e poi.... ¶ — E poi? ¶ — Se io sarò vivo, vedrò

rasente alla Torre; come se fosse stata staccata da

maliziosi, alle finestre, disse: ¶ — Se mi lasciassero entrare dove

montare in furie, anche se Modesta avesse voluto dire

rassicurato, aprì. ¶ Allora, come se fosse stata lì ad

sempre avuta. Lavorava come se avesse potuto riparare a

come il piombo e se ne ha paura; perché

operai, saputo del perché, se n'erano andati. Niccolò

come ancora non sapevo! Se io accettassi di vivere

egli aveva dinanzi a sé soltanto poche ore, per

diretto alla libreria; ma se lei non si vergogna

con lui. Presero, come se l'uno volesse far

punto di parlare di se stesso; e insisteva perché

sembrava tutta raccolta in se stessa e inaccostabile. Mentre

Ci tornerà, ora, da sé? ¶ — Chi lo sa? Oggi

vaga, non si sa se con piacere o con

effetto. Io non sapevo se quel che vedevo era

aprì la porta come se andasse a conoscere la

manico del martello dentro, se un gancio alla trave

di fare presto, come se temessero di essere arrestati

li salutò; andandosene come se avesse avuto furia, con

alle bambine. Anche tu, se credi, arrangiati! ¶ — Dammi almeno

Enrico le strinse e se ne andò; barellando come

ubriaco. ¶ Al processo, come se si fossero messi d

e si scansavano; e, se erano in più d

sono impedito dalla gotta. Se non ci credono, guardino

non so perché. ¶ Ma se Modesta gli si metteva

a nessun costo. Poi, se Modesta cominciava a lagrimare

non voleva nessuno con sé. Andava per strade solitarie

per strade solitarie; e se lo incontravano i ragazzi

la chiucchiurlaia. Egli non se la prendeva; anzi, se

se la prendeva; anzi, se ne vantava; e alla

moglie gliene parlava come se fosse andato ad una

così, perché ritornasse in sé, strafinefatto; e riprendesse subito

in terra, fuori di sé. Questo delirio, che fece

m'importa a me? Se fossi un signore come

il collo, mentre non se l'aspettava, perché sollevava

né meno da mangiare! Se fossi un signore io

nessun modo; e, anche se avessi una coperta, non

passare. Ora, vattene! Bada se raccapezzi qualche altro soldo

qualche altro soldo! Vattene: se no, il passeggio dei

avvicinò. ¶ — Vi ho chiesto se volete niente da me

Tieni: piglia questa cicca. Se tu ne avessi parecchie

levarti la fame! ¶ Enrico se la mise in bocca

I cipressi odoravano; come se la pioggia facesse escire

non fossero passate. ¶ E, se era dentro la bettola

a quelli con lui: ¶ — Se io muoio presto, vi

smosse le labbra, come se ciancicasse. Egli proseguì: ¶ — Sono

sua fiamma rossa come se avesse nello stoppino un