parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «Si»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
si unisce, se non si organizza, ma una lettera
2
1934
pensiero per te. Invece si vede che la buon
3
1934
due brutte copie, infine si decide a scriverle in
4
1934
la speranza che tutto si rimetta in buone col
5
1934
al suo stato. Non si era allontanata da Roma
6
1934
nulla, e che non si doveva preoccupare a mandar
7
1934
da nulla, come lei si giudicava, non può fare
8
1934
madre, capite... Le ristrettezze...» ¶ «, sì, capisco...» disse il
9
1934
capite... Le ristrettezze...» ¶ «Sì, , capisco...» disse il direttore
10
1934
Che farà adesso? Dove si troverà? Sarà tornato dalla
11
1934
inquietanti, poiché di riflesso si sente più sola ed
12
1934
persone di casa. Allora si distende sul letto e
13
1934
è un palpito che si fa sempre più urgente
14
1934
respiro, quando nella mente si ripetono le immagini delle
15
1934
così buono che essa si sente come sollevata sul
16
1934
quando mangia e quando si rade sbirciandosi in un
17
1934
un timido addio che si stempera subito nell’aria
18
1934
più amorevole, più cordiale, si ripete Anna, senza capire
19
1934
non sa resistergli e si lascia baciare: ¶ «Voi mi
20
1934
prorompere come un grido. , basta con quell’altalena
21
1934
aspetta Anna dice di . ¶ L’esperienza di vita
22
1934
paga di lui non si riusciva a tirare avanti
23
1934
barellista, medico e suora si dissero a vicenda: Io
24
1934
Io lo dicevo che si sarebbe ristabilita. Queste cose
25
1934
c’è probabilità che si salvi, meglio di un
26
1934
un essere sano. ¶ Giorgio si recava da lei ogni
27
1934
e qualche fazzoletto che si faceva lavare dalla signora
28
1934
cortile. La signora Pontecorvo si riabbottona il cappotto stinto
29
1934
ora tarda del pomeriggio, si volta e le fa
30
1934
così bene ed essa si sente troppo sporca e
31
1934
il morbillo; e non si finisce proprio più con
32
1934
e robusto. ¶ Domenica Anna si è svegliata più tardi
33
1934
tardi del solito e si è trovata sola nel
34
1934
mai uscito solo. Anna si veste e subito s
35
1934
la strada è deserta, si vedono solo due venditori
36
1934
ne dimentica presto e si limita a farsi una
37
1934
una novità che forse si porta solo a Napoli
38
1934
del lavandino funziona come si deve: due gocce ogni
39
1934
fioriscono in autunno e si asciugano d’estate; una
40
1934
non avesse affatto dormito. Si butta sul letto ancora
41
1934
Il sole è forte: si schiaccia con due macchie
42
1934
bambino dorme ancora, ma si lagna nel sonno; i
43
1934
macchia di sole che si espande, le connessure del
44
1934
odore della polvere che si solleva a ogni ventata
45
1934
un lembo ripiegato le si è stampata nelle reni
46
1934
stampata nelle reni. ¶ Quando si risveglia tutto è come
47
1934
strada bagnata. Nello specchio si ritrova disfatta, i capelli
48
1934
grosse biciclette cigolanti e si danno la voce da
49
1934
giorno seguente, mentre Marco si recava al lavoro, Teodoro
50
1934
al sopraggiungere dell’inverno, si spingono in mare, l
51
1934
in mare, l’acqua si attorciglia ai pali di
52
1934
ai pali di sostegno: si sentono le esalazioni del
53
1934
L’uomo dalla barba si fa avanti dal retrobottega
54
1934
non sa che dire: si guarda le mani, pensando
55
1934
mandargli la paga.» Ora si commuove, come se le
56
1934
sotto l’apparente serietà si celi una grossa burla
57
1934
Teodoro l’assicura di , col capo, mentre in
58
1934
mentre in cuor suo si domanda se può esser
59
1934
gli occhi di lei si dilatano mentre parla, non
60
1934
le stringe le mani. Si baciano, mentre le sedie
61
1934
Ti ricorderai di me?» ¶ «, ti scriverò.» ¶ L’ingresso
62
1934
fortuna. Sempre di qui si comincia, per farsi una
63
1934
vuol dire la cultura, si rincuora lui. Anzi se
64
1934
lui. Anzi se non si è operai e non
65
1934
è operai e non si è patito qualche sofferenza
66
1934
nella lavanderia, con Marco si occupava di sindacato e
67
1934
vederlo nella sua totalità si spaura perché ne scorge
68
1934
per la causa, Teodoro si trasferisce a Reggio. Piove
69
1934
città scalmanati, gridando, non si sa bene che cosa
70
1934
guardano lui e gli si accodano; ed egli dispensa
71
1934
canti e le grida si spengono, e la stazione
72
1934
vide partire. Oh, adesso che l’avrebbe capita
73
1934
possono pagarsi l’abitazione, si sono ridotti a vivere
74
1934
sulla spiaggia. Dal mare si vede questo paesaggio di
75
1934
la costruzione della cabina. Si capì perché essi fossero
76
1934
città” sicché sulla spiaggia si videro spuntare sempre nuove
77
1934
ancora addestrati al lavoro si meravigliavano di quella materia
78
1934
materia grigia e marrone si trasformava in metalli in
79
1934
competenza di quegli uomini si aggiunse lo scontento. Ed
80
1934
lo scontento. Ed essi si riunivano nelle sere d
81
1934
paghe. I tardi pomeriggi si spegnevano inargentati sul mare
82
1934
dovunque, nelle baracche, dove si cantano lunghe canzoni, sulla
83
1934
spiaggia, dove i bambini si stendono con la faccia
84
1934
in quel piccolo centro si sa fare qualche cosa
85
1934
che nessuno voglia capirlo; si domandano anzi scambievolmente fra
86
1934
gli operai che gli si oppongono possono diventare dei
87
1934
fargli del male, e si ricordò delle sue lontane
88
1934
cosa molto importante» e si passa una mano sul
89
1934
dal rullio del mare. ¶ Si ferma dietro le baracche
90
1934
attendere che i gridi si risollevino al pari di
91
1934
negli intervalli di silenzio si sente, sul rumore del
92
1934
puzzo; la calma che si stende lungo tutta la
93
1934
motori ad olio pesante si sovrappone al flusso del
94
1934
un tratto gli strilli si sollevano di nuovo aguzzi
95
1934
nel loro lavoro. ¶ Teodoro si allontana dalla spiaggia, lentamente
96
1934
è segnata se non si unisce, se non si
97
1934
un locale che non si chiude mai. Uno può
98
1934
vale un tesoro.» ¶ «Ah, ?» fa Anna, e ride
99
1934
atmosfera calda e pesante. Si sente il ronfo del
100
1934
al buio i letti si distinguono appena. ¶ «Siamo in
101
1934
libero solo il terzo.» Si sente un rintocco ad
102
1934
un fruscio: un vecchio si rivolta nel letto. ¶ Tre
103
1934
l’avvolge tutta e si fa dolore nei punti
104
1934
membra hanno maggior contatto, si fa sangue, dal sapore
105
1934
sapore nauseabondo, alla lingua, si fa puzzo all’olfatto
106
1934
essa invece di dormire si affaccia sui suoi pensieri
107
1934
perché le palpebre le si riaprano di scatto. Rivede
108
1934
più può per trovarne si è abbandonata a lunghe
109
1934
dove rivolgersi? cosa fare? Si promette che il giorno
110
1934
Un uomo. Rovista e si guarda intorno: ora lei
111
1934
sul comò, come quando si cerca qualche cosa alla
112
1934
cosa alla cieca. Poi si curva e sparisce tra
113
1934
accendono la luce e si guardano l’un l
114
1934
di aver qualche cosa si mettono a frugare tra
115
1934
E nemmeno io.» Qualcuno si avvicina alla finestra e
116
1934
bilancio del furto e si bestemmia. Qualcuno dice che
117
1934
dice che se non si cambia sistema lì non
118
1934
sistema lì non ci si può andar più; il
119
1934
ed oltre il ponte si vedono le prime case
120
1934
di case chiare, che si stendono con ordine a
121
1934
che parla, poiché Teodoro si sente in imbarazzo di
122
1934
anche lui un posticino. Si adatterebbe come me ad
123
1934
qualsiasi. Sapete, il segretario si è dimenticato evidentemente di
124
1934
persone in una volta!» Si ferma un poco, per
125
1934
ridotto con pochi amici...» si arresta di nuovo, grattandosi
126
1934
i tondi di vetro. Si sente un odore di
127
1934
da uno sgabuzzino e si para davanti a Teodoro
128
1934
fare. Ecco qualcuno che si vuol fare la barba
129
1934
sa perché. Intanto essa si dà da fare e
130
1934
qui, mentre il bagno si riempie» ¶ e lo conduce
131
1934
gli siede accanto. Teodoro si domanda perché ella si
132
1934
si domanda perché ella si dia tanto da fare
133
1934
Oh, bella! Per lavorare.» Si corregge: «A fare del
134
1934
Anche lui ride; e si sente trasportato a considerare
135
1934
labbra. ¶ È lei che si ricorda per prima del
136
1934
lei, nello stanzino, che si pulisce un’unghia con
137
1934
fa Teodoro sedendosi. Ma, si sbaglia o la sedia
138
1934
la casa. Ma se si dovesse mangiare coi bagni
139
1934
ci troviamo. Mio marito, , che è meridionale. Ma
140
1934
per esempio, non ci si tiene, lo sa lei
141
1934
trovano sempre lavoro e si fanno il bagno tutte
142
1934
poiché la donna non si ribella, la bacia sulle
143
1934
loro significato. ¶ Teodoro allora si convinse che senza conoscere
144
1934
il quale, per quanto si sforzasse di non farlo
145
1934
fatte dagli aeroplani; ma si vede che sono annoiati
146
1934
passa il sole che si posa sugli oggetti con
147
1934
è stata spenta, e si vede ora il suo
148
1934
Martino, il fuochista; lui si è procurato una raccomandazione
149
1934
e un debosciato.» E si sovviene dei suoi proponimenti
150
1934
appunto perciò egli inconsciamente si ribella. È sicuro che
151
1934
davanti e s’alza. Si ferma sotto l’ingresso
152
1934
cerca di essere calmo. Si vede la sua figura
153
1934
di sole sul banco si vede scorrer l’ombra
154
1934
soffoca ancora, e lui si chiede come mai durante
155
1934
e bianche di sole. Si reca dalla madre; è
156
1934
e che ora non si debba fare altro che
157
1934
per sempre. Ed egli si chiede perché mai non
158
1934
rimasto vicino, perché non si sia più interessato di
159
1934
senza parlargli; poi gli si siede al fianco. «Mangia
160
1934
continua col pensiero, ma si ferma sul punto di
161
1934
casa: ed ora soltanto si spiega quella nessuna meraviglia
162
1934
Vede sua madre che si piange nel palmo della
163
1934
poche cose che vi si riflettono emergono grigie e
164
1934
emergono grigie e confuse. Si sente un odore di
165
1934
vorrebbe dire lui, e si limita invece a pronunziare
166
1934
singhiozzo che non gli si scioglie in lagrime. Ma
167
1934
palazzo dietro di lui si rimpicciolisce fino a perdersi
168
1934
e i palazzi gli si allontanano alle spalle: perché
169
1934
il berretto in mano. Si salutano con un cenno
170
1934
a scambiare qualche parola, si arresta anche lui, e
171
1934
Come vede Teodoro sorpreso si corregge: «Già, ci davamo
172
1934
giù nella lavanderia, non si faceva che parlare di
173
1934
comincia a camminare. «Ah, ? parlavano di me? chi
174
1934
bene, tu, a squagliarti.» ¶ «, è vero» dice distrattamente
175
1934
ripreso: “Comandi?” Allora lui si mette le mani sulla
176
1934
accompagna da una parte, si accovaccia sotto la caldaia
177
1934
uno di quelli che si credono di comandare e
178
1934
la fortuna; quando poi si dice che la fortuna
179
1934
sempre una carta che si va a giocare, e
180
1934
ci potremo spassare.» E si lasciarono. ¶ Poi s’incontrarono
181
1934
letto e lei non si regge. Sono rimasto male
182
1934
che a Taranto non si fa che costruire materiale
183
1934
Risalgono nella vettura, mentre si sentono gli sportelli chiudersi
184
1934
altro. E la stazione si stende nell’aria scura
185
1934
cui le toccava vivere si è aggiunta la mancanza
186
1934
libero, sciocchezze da bambini. Si finiva sempre nell’egoismo
187
1934
qualcuno di loro non si svegliava un terribile complesso
188
1934
con Roma, che già si avviava ad essere una
189
1934
soldi per il tram. Si sa come vanno queste
190
1934
qualche tempo. Arrivederci.» ¶ Anna si è trovata in istrada
191
1934
di puttane. Una donna si avvicina al suo tavolino
192
1934
te ne accorgi?» Anna si sforza d’esser gentile
193
1934
domandava: cos’è, come si può definirlo un operaio
194
1934
a lui; e Teodoro: ¶ « che c’è.» ¶ «E
195
1934
all’idea che Maria si potesse guastare ancora di
196
1934
la testa. ¶ «Voi due, , precisamente voi due, che
197
1934
propria classe.» No, non si potevano applicare le sue
198
1934
operaio, né intellettuale? Allora si riprendeva: «Ma sì, alla
199
1934
Allora si riprendeva: «Ma , alla fine fai bene
200
1934
di Rimini in cui si diceva che la decisione
201
1934
chiudeva i libri e si buttava vestito com’era
202
1934
fondo livido del Vesuvio si stacca la torre scura
203
1934
seduti sul marciapiede: forse si divertono a veder passare
204
1934
superare la curva sembra si sollevi nel cielo. ¶ Teodoro
205
1934
stanco; tanto stanco che si appoggia alle sbarre del
206
1934
troverò ancora disoccupato. Questa che si chiama sfortuna
207
1934
disoccupato. Questa sì che si chiama sfortuna! Perché di
208
1934
ne ho fatti! Non si può dire che me
209
1934
pericolo che il compagno si accorga del rossore che
210
1934
alla Camera del Lavoro.» «, è vero: è un
211
1934
non sa dove pescarti.» «, sì, verrò una di
212
1934
sa dove pescarti.» «Sì, , verrò una di queste
213
1934
È una pazzia. Non si può tornare tra una
214
1934
faccia da bambino. Ora si sente lo sfrigolare dell
215
1934
e per la stanza si diffonde un odore di
216
1934
selciato in macchie alterne che la piazza sembra
217
1934
fuoco nell’aria e si ferma sopra un albero
218
1934
una carrozza, s’ingrandisce, si ferma. È Maria seduta
219
1934
guanto nell’aria e si lascia pregare, scongiurare. Teodoro
220
1934
ventre all’aria, e si passa sul viso una
221
1934
al marciapiede centrale, e si fonde nella zona scura
222
1934
solo i due cerchioni si vedono finché diventano due
223
1934
Anna, seduta sul letto, si spogliava svogliatamente, davanti allo
224
1934
corpo con attenzione e si chiede se ridotta in
225
1934
di noi... forse. Ma si è proposta di non
226
1934
freddo.» ¶ «Infatti» approva lei, «si potrebbe stare anche nudi
227
1934
Anna pensa: se lui si avvicina per primo allora
228
1934
e dirgli tutto; le si spegne la voce nella
229
1934
Teodoro ha compreso, le si accosta, cerca di attrarla
230
1934
io ti spieghi.» ¶ Ella si volta solo quando sente
231
1934
spalla di lui e si lascia accarezzare, come una
232
1934
come una bambina. E si sente naufragare in un
233
1934
brucia. La camicia le si attorciglia al collo: e
234
1934
certezza che Teodoro non si staccherà più da lei
235
1934
nella donna questa sicurezza si ribella, inveendo contro di
236
1934
una precisa ragione. Mentre si vestivano si sono detti
237
1934
ragione. Mentre si vestivano si sono detti improperi e
238
1934
sono detti improperi e si sono scambiati ogni sorta
239
1934
di sole: nel palazzo si sentono canti e grammofoni
240
1934
entra dai finestroni e si spande sui gradini di
241
1934
Sul cielo le nuvole si vanno diradando, sì che
242
1934
nuvole si vanno diradando, che si può prevedere
243
1934
vanno diradando, sì che si può prevedere anche il
244
1934
tinnire di chiavi; e si ferma. Vede un uomo
245
1934
donna vestita di scuro si tira su una calza
246
1934
pioggia, figlio mio!» e si appoggia a lui. «Me
247
1934
le colonne del padiglione si va schiarendo lentamente. Il
248
1934
bel salto nella realtà, si ritrova solo, quello che
249
1934
ma come? E Teodoro si giura che appena ne
250
1934
quell’essere debole. E si era spinto sino a
251
1934
povera Anna. Altrimenti cosa si sarebbe pensato di lui
252
1934
cose andarono peggiorando, egli si considerò perfino indegno di
253
1934
di riavvicinare Anna. Ecco, si diceva in quei momenti
254
1934
fino ad allora. Adesso si tratta della povera ragazza
255
1934
usufruirne! Anzi, se lei si offre di aiutarmi debbo
256
1934
coi capelli che le si dividono sulla fronte. Il
257
1934
una voce che non si riconosce. «Avrai anche tu
258
1934
imposte, e la luce si diffonde nell’ambiente; gli
259
1934
Versa il caffè. Mentre si china Teodoro getta un
260
1934
per ritardare la risposta, si serve lo zucchero lentamente
261
1934
affatto grassa. Anzi.» E si vede riflesso nella sua
262
1934
negli occhi. ¶ E Teodoro si ricorda di quella lontana
263
1934
sera in cui ella si preparava per andare a
264
1934
per andare a ballare; si ricorda di quell’avvocato
265
1934
lo sguardo dalla scarpa, si batte la coscia con
266
1934
domanda Teodoro, che già si sente riconfortato. Se ne
267
1934
fredda. Ma poi subito si riprende: ¶ «Oh! dico così
268
1934
assurda conquista di Maria si è sovrapposto il proposito
269
1934
dietro la quale Maria si veste. Sulla mensola che
270
1934
dietro quella porta, e si veste. Ora s’aggirerà
271
1934
per la stanza, ora si starà allacciando il reggipetto
272
1934
della sua fuga, Anna si precipita a dire assieme
273
1934
noi cosa costa? Vedi: si può mettere per il
274
1934
di questa soluzione: ma si rassicura che solo mettendo
275
1934
un piano di coscienza si può... E Teodoro, dal
276
1934
ma lascia che ella si dia da fare a
277
1934
di sentirsi male, e si è coricato. Ma le
278
1934
l’odore delle lenzuola si fonde con quello che
279
1934
quell’incendio di domenica: si ritrova ad un angolo
280
1934
che penserà di me? Si sente solo, tra estranei
281
1934
E gli occhi gli si riempiono di lagrime; ma
282
1934
fredda della madre gli si posava sulle tempie calde
283
1934
forte. ¶ La notte sogna: si trova su di una
284
1934
Anna era pallido, e si capiva facilmente che soffriva
285
1934
nella casa vuota egli si metteva a leggere e
286
1934
leggere e a studiare, si accorgeva che la sua
287
1934
tutti gli altri?» ¶ «Eh, ! Come tutti gli altri
288
1934
è? E mentre lui si domandava: cos’è, come
289
1934
Umberto diritto: il cielo si va schiarendo e le
290
1934
spunta il sole, tutto si accomoda e le donne
291
1934
corso Umberto il movimento si va diradando, e poi
292
1934
va diradando, e poi si placa. Ecco il Vasto
293
1934
di una porta che si chiude, e il viso
294
1934
Prima di bussare Teodoro si aggiusta la cravatta e
295
1934
aggiusta la cravatta e si soffia il naso. ¶ Gli
296
1934
intanto guarda Maria e si compiace di trovarla più
297
1934
nella mente ad Anna si conforta di vederla così
298
1934
sera?» le chiede, e si pente subito, poiché questa
299
1934
vuole uscire; dice che si annoia fuori. E allora
300
1934
sul far della sera si decide ad andare incontro
301
1934
il minimo turbamento. Perciò si separa da lei sul
302
1934
ipocrita, scorretta: le donne, si dice, ti costringono sempre
303
1934
ipocrisia. Davanti a lui si estende il Vasto, segnato
304
1934
miseri alberi di cartapesta. Si ode il rumore di
305
1934
di un tram che si avvicina stridendo, la luce
306
1934
dall’interno della vettura si proiet ta a quadretti
307
1934
su cui un manifesto si ripete centinaia di volte
308
1934
luminoso del suo finestrino si proietta, con l’ombra
309
1934
la mano destra gli si stanca presto e gli
310
1934
stanca presto e gli si fa di ghiaccio; e
311
1934
e le palpebre gli si chiudono e sente le
312
1934
ha mille gambe, docili; si modellano tra le sue
313
1934
famiglia di operai non si può essere che operai
314
1934
vita libera e indipendente, si ripeteva; magari lavorare, ma
315
1934
suo desiderio di liberazione si acuì, fino a fargli
316
1934
poco, dal niente. Allora si vede libero, tra visi
317
1934
più presto; e allora si domanderà di lui: “cosa
318
1934
S’alza dal letto, si veste con lentezza. Al
319
1934
destra e a sinistra, si può farlo muovere a
320
1934
ha un programma, e si chiede se il suo
321
1934
al padre, ma principalmente si sforza di scacciare dalla
322
1934
precario della vita, perché si hanno i pantaloni bagnati
323
1934
tempaccio, dite un po’. Si ficca le mani nelle
324
1934
su una prateria assolata. ¶ Si guarda intorno; e non
325
1934
fanali sono accesi uno , uno no, uno sì
326
1934
sì, uno no, uno , uno no, uno due
327
1934
i soldi per vivere? Si vedrà dopo. Gli viene
328
1934
abbandonata, alla sua decisione, si commuove. Non bisogna prenderla
329
1934
essa uno degli uomini si lava in un catino
330
1934
cose» dice quello che si lava, «se no gli
331
1934
gli avrei risposto come si conviene! Si crede di
332
1934
risposto come si conviene! Si crede di fare il
333
1934
uomini neri di carbone si ricorda di Marco: del
334
1934
filo di vapore che si dissolve nell’aria; più
335
1934
da fare perché non si pensi che va in
336
1934
perdere tempo. Io sciopero, si dice, mentre percorre il
337
1934
di rosa, i due si fermano. Luigi Barrin bussa
338
1934
Questo è vostro figlio? Si vede; vi somigliate come
339
1934
modo che domani non si senta spaesato.» Luigi Barrin
340
1934
figlio. Già di fuori si sente un puzzo di
341
1934
caldaia. In queste vasche si preparano i bagni di
342
1934
In questa macchina che si chiama lavatrice si lava
343
1934
che si chiama lavatrice si lava la biancheria; qui
344
1934
messa ad asciugare. Questo si chiama “diavolo” nel mestiere
345
1934
mestiere, ma in italiano si dice idroestrattore.» Teodoro guarda
346
1934
guarda quelle cose svogliato. Si aspettava di entrare in
347
1934
un complesso macchinario, invece si trova in un ambiente
348
1934
vecchia macchina a vapore si ode il battito degli
349
1934
colore via via che si avvicina allo spiraglio di
350
1934
una porta chiusa, dove si scontra con una lama
351
1934
ora di sosta Teodoro si avvicina al fuochista Marco
352
1934
i suoi principali non si scomodano neppure a guardarlo
353
1934
diranno di me? Forse si metteranno d’accordo sulla
354
1934
effluvi di vapore che si sollevano da una vasca
355
1934
pensando a lei che si corica la sera. ¶ Si
356
1934
si corica la sera. ¶ Si sente stanco e non
357
1934
pensa alle scarpe Anna si dissolve in una nube
358
1934
finestra dice che quando si è svogliati non si
359
1934
si è svogliati non si combina mai nulla di
360
1934
zoccolo della porta chiusa, si vede la pioggia brillare
361
1934
Eppure i due odori si avvertono solo a mezzogiorno
362
1934
a mezzogiorno quando ci si accorge che le valvole
363
1934
molte perdite di vapore si spandono nell’aria greve
364
1934
lanternino. Il caseggiato che si vede dal lucernario s
365
1934
di ruggine. ¶ Il giovedì si lavora ininterrottamente per approntare
366
1934
di calze di filo. Si sente felice per le
367
1934
Anna; e Anna gli si avvicina che egli nemmeno
368
1934
m’ero distratto.» E si spingono per la campagna
369
1934
voce forte, e lui si pente di essersi spinto
370
1934
è fatta per lui, si vede subito. È una
371
1934
la stanza in sottanina. Si lava i denti, facendo
372
1934
di lei. E mentre si lava ella riprende a
373
1934
la sorella. Eppure Teodoro si sforza di fissare i
374
1934
in America con lui! , andavo giusto con quel
375
1934
soffitto ogni volta che si porta la sigaretta alle
376
1934
dentro la spelonca dove si erano rifugiati e li
377
1934
scarso rendimento. Ma ora si accontenterebbe di un qualunque
378
1934
lavoro ¶ Appena sveglio, Teodoro si ritrova nella stanza gialla
379
1934
e gli occhi torvi. Si veste ed esce in
380
1934
finirai tu!» ¶ Il figlio si guarda le mani, guarda
381
1934
Teodoro, vorrei essere libero, si ripete, senza capire il
382
1934
o è rimbambito...» Infine si è sfogato. Ma passeggia
383
1934
trovi più parole e si commuova alle cose che
384
1934
in queste parole: «Vedrai, , certamente... lavorerò.» Ed esce
385
1934
e quell’odore, che si avventa alle sue nari
386
1934
sull’ingresso, e non si muoverebbe più. Ansima, pare
387
1934
disordine; ora che ci si vede meglio: un bicchiere
388
1934
per terra. Dalle scale si sentono le voci dei
389
1934
nascosto. ¶ Il fattore infine si decide e gli passa
390
1934
labbra secche che gli si sono appiccicate, piega la
391
1934
Lui non piange, né si dispera. Attende che il
392
1934
Attende che il fattore si allontani di nuovo per
393
1934
comperato da Teodoro. ¶ Marco si passa una mano sul
394
1934
perché lo guardano? che si aspettano da lui? Non
395
1934
e tremante? ¶ Il friulano si accosta ad Anna, la
396
1934
Ha pensato che Marco si sia allontanato per evitare
397
1934
un suicidio: che Anna si sia uccisa; e da
398
1934
che brucia nel sole, si ferma nell’ombra che
399
1934
friulano e il fattore si decidono a lasciare la
400
1934
viene percorsa da chi si reca alla stazione. Passa
401
1934
contrada S. Vincenzo e si spinge nella campagna. Ogni
402
1934
cammina lentamente; e quando si sforza di accelerare il
403
1934
di un lungo cigolio. Si ferma tra i binari
404
1934
da Teodoro nel pomeriggio. Si è proposto di rientrare
405
1934
aspetta lungo tempo; impaziente si porta le dita sudaticce
406
1934
anche io? Anche lui, , s’è sentito male
407
1934
È morta!» La gente si volta a guardarlo, non
408
1934
a guardarlo, non chiede. Si è fatto silenzio intorno
409
1934
col calar della sera si spegne come nell’acqua
410
1934
silenzio. I pochi rimasti si sono seduti a terra
411
1934
e la guardia non si riduce, capisce che ogni
412
1934
brevi colline di sabbia. Si distende con l’occipite
413
1934
Un senso di sollievo, si sforza di pensare ad
414
1934
ma le palpebre gli si chiudono: e nell’orecchio
415
1934
nei pori della rena. ¶ Si risveglia che spunta il
416
1934
secca, davanti a lui. Si riporta sulla strada maestra
417
1934
situazione pericolosa di Teodoro. Si sente oppresso da quegli
418
1934
più, ai fatti reali si accavallano le ipotesi, alle
419
1934
i fatti veri: se si interessa di Teodoro, si
420
1934
si interessa di Teodoro, si espone ad un pericolo
421
1934
poche nuvole gialle. Marco si spinge lontano, fino a
422
1934
Anna, ma nella mente si affaccia una figura scolorita
423
1934
che un giorno non si dirà scemo di non
424
1934
le suole a palmizi si stampano nella polvere assolata
425
1934
solo, che va stordito... , un po’ di conforto
426
1934
uno due tre quattro, si stampano netti, con le
427
1934
al cielo. Gli occhi si chiudono: attenderà che tutto
428
1934
fattore ed il friulano si accorgono che Marco se
429
1934
che nemmeno l’altro si sia fatto vedere da
430
1934
aveva? I più coraggiosi si sono spinti fin su
431
1934
carabiniere, e da questo si fa accompagnare alla Casina
432
1934
entrata e la cucina, si rinviene, su un letto
433
1934
sonno agitato: ogni tanto si sveglia di soprassalto come
434
1934
risalire. ¶ Dalle imposte accostate si spande per la stanza
435
1934
di luce solare che si proietta contro il pavimento
436
1934
medicine e di stalla si stende fra i lunghi
437
1934
gli attimi in cui si placa il flusso del
438
1934
avventa sulla spiaggia, le si fanno amici, diventano i
439
1934
quadro soltanto di sole? Si direbbe che il tempo
440
1934
un medico? Il cuore si ferma; non è possibile
441
1934
non è possibile; sosta, si capisce, il piccolo cuore
442
1934
e la gola le si fa arsa che non
443
1934
sotto il cuscino... Ora si riposerà un poco; ma
444
1934
intanto in città, e si recano ai Sindacati; Marco
445
1934
Durante l’attesa Teodoro si mostra annoiato e dice
446
1934
tutto, perché, dice, non si combina mai niente!» ¶ «Come
447
1934
mai niente!» ¶ «Come? Non si combina mai niente? E
448
1934
che s’è fatto?» ¶ «, sarà vero» interviene Teodoro
449
1934
ha capito una parola: «Si vede che sei fuori
450
1934
Ti manca l’esperienza. , lasciami dire: è inesperienza
451
1934
inesperienza, figlio mio! Quando si vuol parlare, bisogna sapere
452
1934
stare al corrente, studiare.» Si ferma un poco: dà
453
1934
Anzi quando gli uomini si mostrano più testardi, allora
454
1934
E intanto la borghesia si organizza, voi lavorate per
455
1934
uomo, lisciandosi i baffi. «Si vede che hai avuto
456
1934
amico massimalista e, allora, si capisce... Il comunismo nasce
457
1934
opportuno non immischiarsene, e si mette a passeggiare per
458
1934
inverso. ¶ Il vice segretario si rigira una matita fra
459
1934
ciascuno e sembrano tranquilli. Si recano alla stazione in
460
1934
quasi l’alba quando si ritrovano nella stazione di
461
1934
prime ore del mattino. ¶ Si fermano fuori del cantiere
462
1934
occhi, chi vuoi che si accorga di te?» ¶ «Va
463
1934
Nessuna risposta: il manovale si dirige verso un banco
464
1934
ancora lavora, gli operai si guardano, si sorvegliano. ¶ Solo
465
1934
gli operai si guardano, si sorvegliano. ¶ Solo Marco, che
466
1934
e dall’altro lato si stende il fitto e
467
1934
pesante. Il cuore gli si è inquietato, ma ora
468
1934
nella sabbia molle gli si inchiodano i piedi e
469
1934
prima che l’uomo si affacci all’uscio con
470
1934
ancora più grave, poiché si tratta di rovinare la
471
1934
ma l’uomo non si decide, e invece bisogna
472
1934
bisogna far presto, affrettarsi, si tratta di uno svenimento
473
1934
perché l’ha pronunciata? Si tratta di uno svenimento
474
1934
dato la casa! Marco si sforza d’indovinare oltre
475
1934
fuori, con aria annoiata; si decide di svegliare un
476
1934
tempesta; anche le onde si son fatte scure e
477
1934
dietro la porta non si celi una disgrazia. Tutto
478
1934
Non vorrebbe neppure che si proseguisse in quel lavoro
479
1934
sospettosi, come estranei che si lascino guidare e invece
480
1934
sul far della sera. Si sente un odore di
481
1934
sotto una pensilina ondulata, si vedono le macchie rosse
482
1934
bellimbusto con te; o si crede che uno è
483
1934
è scemo e non si accorge? Ma la pazienza
484
1934
o mormorate, di Marco, si sfoga con lei, facendole
485
1934
in questo modo non si può andare avanti; non
486
1934
buone notizie la farfalla. Si dice, ma non è
487
1934
conto suo, senza parlarsi si allontanano sulla strada polverosa
488
1934
un’agitazione all’altra si è rimesso decisamente sul
489
1934
a uno sciopero, che si è risolto in tre
490
1934
masse: e il comitato si è servito di lui
491
1934
perché dalle due parti si è rinunziato a discutere
492
1934
lavoro, forse perché non si è dichiarato né massimalista
493
1934
che il loro non si muove e non si
494
1934
si muove e non si muoverà mai. Parlano, riescono
495
1934
tra i due litiganti si sente sempre più attratta
496
1934
arrivare a tanto. Ma» si confonde, «chi mi tirava
497
1934
strilla per niente: non si riesce mai a capirlo
498
1934
Per conto mio...» e si appoggia alla finestra, incrocia
499
1934
finestra, incrocia le braccia. ¶ «, lo devi fare. Fingi
500
1934
che è sfortunata, che si sente male, che nessuno