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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

concordanze di «Siena»

nautoretestoannoconcordanza
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A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, sposò
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Il sabato tornava a Siena perché, essendo giorno di
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Dall'aia si vedeva Siena. ¶ Ogni domenica, a fin
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andare alla messa a Siena. ¶ Disse Giacco, con l
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rosea, era sopra a Siena. Ma i cipressi sparsi
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Domenico, quando andavano a Siena, mangiavano sempre alla sua
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me ne torno a Siena. ¶ Ghìsola suggerì sottovoce a
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stata a zonzo per Siena, invece; e, per le
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nuvole vengono dritte verso Siena, vanno sopra il Monte
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lasciai per venire a Siena. E tu che cos
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il primo corso a Siena. Ma fu la completa
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dal padre, tornò a Siena senza né meno avvertirlo
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suo ritorno spontaneo a Siena, spiegandolo come un ravvedimento
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più antichi palazzi di Siena, tutto disabitato, con la
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ai suoi amici di Siena, ora conosceva lo sbaglio
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s'erano approfittati. A Siena aveva voluto essere amico
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chilometri. ¶ La strada da Siena, dopo essere discesa fin
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ai libri portati da Siena, tolse dalla valigia tutta
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allora sarebbe tornata a Siena non contadina, ma padrona
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che doveva tornare a Siena. Ma, infine, ella gli
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diceva: «Sono proprio a Siena? Non mi pare la
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d'esser sempre a Siena, in cima alla via
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ubbidire, chiese: - Vieni a Siena con me, allora. ¶ Ella
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stesso il treno per Siena; quasi senza parlarsi mai
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aumentavano la noia. ¶ A Siena, ricusò di andare in
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scoprì una parte di Siena, con la chiesa della
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per esser venuta a Siena, lo ringraziò. ¶ Domenico, ch
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sera per riportarlo a Siena. ¶ Di lì a Radda
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l'altra volta a Siena. ¶ Egli temette, allora, che
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non qualche signorina di Siena, una signorina della sua
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la sua vita a Siena. ¶ Se non avesse temuto
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si videro più. ¶ A Siena, Pietro inventò che gli