Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

da oppormici. L'abile Signor Pietro Andolfati, che con

pianto intorno. ¶ ARSINDO ¶ Come, Signor! già trasgredir vorrai ¶ Al

Numi invoca. In te, Signor, sua speme ¶ Fissa la

passo. ¶ ARSINDO ¶ Deh! reprimi, Signor, se pur ti cale

disperato amante. ¶ ARSINDO ¶ Dunque, Signor … ¶ PIRRO ¶ Cedi al mio

debbe. ¶ PIRRO ¶ Ah! ciò, Signor, ch'ho di più

mi tormenta il cuore. ¶ Signor … ¶ (esitando) ¶ Che fo? … ¶ a

pur sulla scelta ¶ Tremo, Signor … ¶ CALCANTE ¶ Trema, ma sul

Arsindo frettoloso. ¶ ARSINDO ¶ Corri, Signor. ¶ (a Pirro) ¶ Tutto è

tremo. ¶ PIRRO ¶ Polissena. ¶ POLISSENA ¶ Signor … ¶ con timore ¶ PIRRO ¶ Conosco

indi alto) ¶ 0h! mio ¶ Signor … lascia, ch'a' piedi

il generoso eccesso. ¶ Ah! Signor … l'onorar la mia

adora. ¶ POLISSENA ¶ Chi? … me, Signor … ¶ PIRRO ¶ Tutto scopersi. Invano

un Tiranno. ¶ POLISSENA ¶ Soprafatta, Signor, da ciò che ascolto

con traspor. ¶ POLISSENA ¶ Come! … Signor … ¶ PIRRO ¶ Dissimular non giova

ardore? ¶ Ma qual tempo, Signor, per far palese ¶ Ciò

E poi qual speme, ¶ Signor, fomenti? Il Greco Campo

Per questa schiava tua, Signor, si teme, ¶ d'un

tale offesa … ¶ Ma tu, Signor … ma tu così mi

cuore ¶ Sospettoso però … ¶ POLISSENA ¶ Signor, tu cerchi ¶ A tormentarti

Ma per pietà rispetta, ¶ Signor, un'infelice; Il mio

POLISSENA ¶ A che giova, Signor … ¶ PIRRO ¶ Parla … ¶ POLISSENA ¶ Non

spietato ¶ È il tuo, Signor, di rimirarmi afflitta? ¶ Sappi

felicità dalla mia fiamma … ¶ Signor - non paventare vivi pur

anima trasporta. ¶ POLISSENA ¶ Fuggi … Signor … ¶ (con tristezza). ¶ lasciami in

Tutto è in calma, Signor; l'intiero Campo ¶ Pirro

la Schiava sua disciolse. ¶ Signor, tel dissi: Invano estinguer

il renda. ¶ ARSINDO ¶ Ma, Signor, la tua gloria, ed

me rispetta ¶ Polissena. ¶ ARSINDO ¶ Signor, ceder m'è duopo

il piede! ¶ Tu fomenti, Signor, senza temerlo ¶ Un'angue

ARSINDO ¶ Fatale errore! - Troppo, Signor, ti lasci ¶ Al periglio

Scena il cadavere. ¶ ARSINDO ¶ Signor, che pronto colpo … ¶ PIRRO

oppresso alla smania ¶ ARSINDO ¶ Signor, dal sen discaccia ¶ Idee

feroce ¶ POLISSENA ¶ tremante ¶ Ah! Signor … ¶ (a parte) ¶ Qual tuon

ne fosse? ¶ POLISSENA ¶ Ah! Signor, qual mio fallo un

Arsindo agitato. ¶ ARSINDO ¶ Ferma, Signor … ¶ PIRRO ¶ volgendosi ¶ Che vuoi

sul sedile ¶ ARSINDO ¶ Udisti, Signor? Se al tuo gran

la tua Schiava oblìa; ¶ Signor … ¶ PIRRO ¶ Vedrai, se in

inganna. ¶ E se giammai, Signor, da una meschina ¶ La

che all'Ara ¶ Lascia, Signor, che il fato mio

POLISSENA ¶ Ah! t'arrendi, Signor. ¶ (a Pirro) ¶ Vinci te