Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

mischia, intrepido e feroce. ¶ " - Signore, sono l'Eroe autentico

soffice riposo della poltrona. ¶ Signore, ¶ sono l'Eroe; ¶ quando

vi ho recato bottino, Signore, pesante, ¶ perché disprezzo un

fantasia, ¶ e molta cortesia. ¶ Signore, ¶ sono l'irresistibile; ¶ alla

gonne mi snerva; ¶ amare, Signore, è necessario, ¶ come combattere

con squisita innocenza. ¶ Ecco, Signore, in molta confidenza, ¶ dentro

e voluttà?... ¶ Non arrossite, Signore, non iscordo ¶ l'obbligo

per nostra mutua soddisfazione. ¶ Signore, ¶ tra le quattro e

ho riserbata una verginità, Signore, insospettata. ¶ Dirò a te

impossibili malinconie. ¶ Ed odimi, Signore, finché mi regge il

foggiati in topé. ¶ Tu, Signore, pensoso e conturbato ¶ fammi

La Canzone del Giovane Signore ¶ Lengua de adulator, ¶ Gengiv

scolacciate e ridenti le Signore ¶ ripetono li inchini delle

Peana. ¶ Ama, riamato, questo signore. ¶ L'estetica si gode

giusto onore, ¶ il turbato Signore e vi trascura, ¶ livido

non sono, Jaufré Rudel, signore di Blaja ¶ alla pazzia

baja ¶ Jaufré Rudello il signore di Blaja ¶ è una

e, ahimè! non divaghiamo, Signore e Signori;... ¶ perdoniamo alli

nutriteci. ¶ Fate in modo, Signore, ¶ che tutte queste machine

fornelli. ¶ E, almeno, prometteteci, Signore, ¶ che al fornello non

pietà, se vi pare, Signore, ¶ dei vagiti in le

Ma, per pietà, guardatevi, Signore, ¶ e sappiate le nostre

Ma, per pietà, guardatevi, Signore: ¶ e non tentate la

arresa a discrezione". ¶ - "Oh Signore, volete rispettare il demoniaco

sacrificio, ¶ di qualche vita, Signore, e il probante ausilio

della Morte? ¶ Oh, chiamate, Signore, ¶ per questi Miti sfatati

ed albagia: ¶ silenzio, dico, Signore innominabili, ¶ passate, non so

occhiello, scollacciature raffazzonate: ¶ ballerine, signore e regine, ¶ benefattrici e

indifettibile e sapiente del Signore: ¶ testè, e questa sera