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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mondo non mi deve nulla, 2014

concordanze di «Sono»

nautoretestoannoconcordanza
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fattori di stress non sono mica una barzelletta e
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furto con destrezza ci sono proprio tutti». Si passò
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tono pedante. «Quindi mi sono detto: qualcuno ha dimenticato
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notare. «Qui ce ne sono tanti di tedeschi, tutto
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l’anno, e non sono mica come te. Sai
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capisci? E io non sono più un semplice ladro
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capito adesso che tipaccio sono?». ¶ La donna gli rivolse
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ceffoni non hanno qualità. Sono degni di un subalterno
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niente di male, sai?». ¶ «Sono una croupier. Anzi, lo
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casinò? Io non ci sono mai stato, ma so
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veramente giocare. Gli uomini sono rozzi, giocano con la
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al bordello. Quelli bravi sono solo furbi, dotati di
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la volpe. E infatti sono destinati a diventare bari
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l’essenza di cui sono fatte le donne. Per
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scherzavi quando dicevi che sono un poveraccio, vero?». La
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farmi incazzare! Che poi sono bravo e buono ma
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le vocazioni. Da quando sono rimasto senza lavoro ho
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si entra più facilmente sono quelle più povere. Mica
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cassaforte. Io però non sono capace ad aprire quella
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Mi scusi ma questi sono affari che non la
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solo dai figli, che sono costretti a portartelo almeno
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lo so che ci sono le bollette da pagare
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manda in confusione. Comunque sono io il ladro, lei
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le parole. ¶ «E così sono diventata una vera professionista
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altro. Grazie alla menzogna sono riuscita a permettermi il
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faccio assaggiare alla Carlina». ¶ «Sono certa che la sua
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fino a quando non sono caduta nel suo tranello
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è divorata quasi tutto. Sono riuscita a salvare quel
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ogni minimo particolare. Quando sono sbarcata dall’ultima nave
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ultima nave ero pronta. Sono scesa dalla passerella come
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gran signora e mi sono trasferita qui a Rimini
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Appena mi hanno licenziato sono andato in rosso e
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già dal nome che sono una patacca». ¶ La donna
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obbedì sospirando. «Pronto… Se sono entrato?» farfugliò guardando la
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La donna scoppiò ridere. ¶ «Sono una croupier, lo sono
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Sono una croupier, lo sono sempre stata. Mi limito
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ribatté la tedesca. «Io sono una vera principessa e
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livello. Nel mio campo sono stata la migliore. Lei
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come avevo deciso. Poi sono stata ingannata e ora
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morte. E comunque non sono così vecchia. Ho sessant
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Magari sei malata. Ci sono dei tumori al giorno
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era già sottoterra». ¶ «Io sono sana come un pesce
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sia vuota. Invece io sono distesa su questo divano
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perché non ho fallito, sono stata ingannata. Deve farsene
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ci pensare nemmeno. Non sono un assassino». ¶ «In questo
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Te lo ripeto: non sono un assassino». ¶ «Dovrebbe parlarne
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dei tuoi amici». ¶ «Ormai sono fuori dal giro». ¶ Il
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ripulirti l’appartamento, talmente sono sottosopra. Voglio solo andare
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Voglio solo andare via. Sono una persona sensibile, sai
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riscuotere. Di alcun tipo. Sono sola, non ho nessuno
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prego, non farlo. Ascoltami, sono disperata». ¶ Lui lasciò cadere
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avevo da fare. Sì, sono ancora dentro. Come che
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E già che ci sono anche la Carlina». ¶ Lui
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Sì, è vero. Lo sono sempre stata. Dentro sono
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sono sempre stata. Dentro sono marcia, malvagia. Per questo
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è mai andata bene, sono uno sfigato, ma non
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scenografia. Le vere star sono la massa di donne
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Maledettamente faticosa. Per questo sono certa che tornerà». ¶ Si
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storia. Io stessa mi sono fatta fregare come una
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pazza. Ma forse lo sono già. Fare l’amore
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devo confessare che non sono rimasta completamente indifferente. Sono
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sono rimasta completamente indifferente. Sono contenta che sia lui
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pregi ma alla fine sono capaci solo di deludere
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era. ¶ «E allora, quando sono sbarcata dall’ultima traversata
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sbarcata dall’ultima traversata, sono venuta qui. I primi
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Gli amici del bar sono una realtà concreta. Gli
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mani e dirti ancora ¶ Sono solo parole ¶ Sono solo
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ancora ¶ Sono solo parole ¶ Sono solo parole ¶ Sperare che
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da qualche parte. Se sono come quelli che ho
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età che ha mi sono fatto una bella scopata
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diceva che le donne sono belle a tutte le
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A Rimini ce ne sono così tante da farti
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capì. «Ma no, non sono venuto per quella faccenda
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Ascolta me, invece, che sono un uomo che sa
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un gesto appena accennato. ¶ «Sono là?». ¶ «Certo che “sono
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Sono là?». ¶ «Certo che “sono là”». ¶ Adelmo si avvicinò
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Miseriaccia ladra! Guarda quante sono». ¶ «Non provare ad allungare
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prima, se io non sono adatto a giocare puoi
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che girano bei soldi». ¶ «Sono giri da poveracci e
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l’altro giorno non sono serviti a niente? Perché
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non mi deve nulla. Sono fuori dai giochi». ¶ «Non
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ne ho voglia, Adelmo. Sono stanca e preoccupata, e
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Di’ che quei fiori sono per la tua Carlina
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favore!». ¶ «Sì, questi fiori sono per la Carlina» mentì
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qui davanti me li sono portati dietro». ¶ La tedesca
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seria». ¶ «Per fortuna che sono per la Carlina, allora
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poi te li dimentichi». ¶ «Sono certo che non mancheresti
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li gettò sul tavolino. «Sono davvero tanto brutti?». ¶ «Sì
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mazzate che non mi sono fatto più vedere. E
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fa paura. Io non sono un duro. Non lo
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un duro. Non lo sono mai stato. A me
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la crisi, invece, mi sono ritrovato in un tritatutto
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con questi discorsi. Non sono venuto qui con i
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Nessuno. So solo che sono a disagio. Fare l
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in considerazione, ma non sono disposta a giacere con
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stasera, mio caro, ci sono le tue impronte dappertutto
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In quel cassetto ci sono centoventimila euro. Torna domani
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l’uomo esasperato. «Non sono mica un killer dei
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di morte. ¶ «Stasera non sono andata a mangiare al
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un’espressione interrogativa. ¶ «Mi sono fatta portare le pietanze
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bianchi e l’orchestra sono pronti da tempo. I
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rovinato tutto». ¶ «Ma tedeschina, sono il tuo comandante…». ¶ «Zitto
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al salotto. ¶ «Adelmo?». ¶ «No, sono la Carlina» rispose una
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di no. I soldi sono nel cassetto?». ¶ «Sì. Ma
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solito buffone». ¶ «I disertori sono adorabili» disse Lise. «Ingenui
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Anche su Adelmo mi sono sbagliata. Alla fine la
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anche un nuovo fidanzato. Sono contento per lei. È
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fuori. ¶ «Invece io mi sono fatto tatuare il suo
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la mano, toccarla. ¶ «Ma sono solo cose che penso
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avevo prima. Me la sono lasciata alle spalle il
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vite che vuole. E sono partito per viverle. Tutte
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chiaro. Semplice. E mi sono salvato. ¶ «Ora cammino nel
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mi vergogno di nulla. Sono in pace con me
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poi, cosa davvero incredibile, sono diventato simpatico alla gente
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mi faceva paura. ¶ «Mi sono comprato un biglietto per