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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «Sono»

nautoretestoannoconcordanza
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non c'è altro! Sono nato un signore, io
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dieci anni! Me ne sono invaghito. ¶ Giulio, divertendosi della
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la cambiale d'oggi, sono cinquemila lire di più
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torna con le frutta? ¶ — Sono dieci minuti soli che
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scoperta che farà effetto! Sono molto contento! ¶ Giulio domandò
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Dite sempre che io sono un egoista! ¶ Il Nisard
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Giulio esclamò: ¶ — Le pere sono belle da vero! ¶ Enrico
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serio a questo modo? ¶ — Sono stato intelligente. Ora, è
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Ma quando non ci sono io, perché oggi non
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son dovuto destare. Quando sono sceso, volevo leticarci. Ma
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volta, non starò zitto. Sono troppo buono! E tu
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da vero. Perché io sono permaloso. E, poi, per
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voglia di questionare, io sono sempre pronto; anche se
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io! Accidenti a quando sono venuto! ¶ Dette un'occhiata
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essere sicuri che non sono né un pettegolo né
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parlo così... perché vi sono amico... ve ne do
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come siete voi?.. Io sono indifferente... non per vantarmene
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Lo sa come io sono lunatico! ¶ Ma il cavaliere
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vuoi mai tentare! ¶ — Perché sono sicuro di quello che
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volle stare più zitta. ¶ — Sono sicura che non mi
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bizze. ¶ — Non faccio bizze: sono stizzita da vero. ¶ — Come
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Non c'è pericolo! Sono abbastanza furbo, benché lei
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mai una mezza questione! ¶ — Sono ubbie del suo cervello
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Sarebbe un bell'imbecille! Sono il primo io a
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il giovine si presentò: ¶ — Sono il ragioniere Bruno Pallini
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condizioni... attuali... della ragazza sono piuttosto modeste. ¶ Il giovine
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piuttosto cattiva. ¶ Giulio sorrise: ¶ — Sono certo che domani tutta
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le persone che non sono di qui, non ce
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dalla compiacenza: ¶ — Scommetto che sono esciti, a quest'ora
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o di sì? ¶ — Se sono innamorati, io direi di
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affogherei. ¶ — Ma tutti non sono come te! ¶ — Perché non
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anni stiamo insieme, e sono già troppo anziano. Ma
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fare come vogliono, e sono remissivo; anzi, dolce. Fanno
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non gioco più; perché sono troppo stordito. ¶ Posò le
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mi potrei affiatare. Ci sono io che penso a
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Perugino, egli disse: ¶ — Io sono del suo parere! Bravo
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vado nella bettola, dove sono stato dianzi. Là ci
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stato dianzi. Là ci sono i miei amici. ¶ Il
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domandò premuroso a Modesta: ¶ — Sono venuti i fratelli? ¶ — Stanno
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ce n'è bisogno. Sono venuto a farvi una
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vuoi lasciare, io ne sono più contenta di te
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stessa sorte: io non sono come Enrico. ¶ — Pensavo, invece
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coraggio? Io non mi sono mai sentito galantuomo e
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meno di qualunque stima. Sono io, proprio io, che
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se sapesse ch'io sono un falsario, mi darebbe
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parlare così, e ti sono fratello, posso apprezzarti. Ma
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te ne deve importare! Sono io che seguo te
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Questi di Siena non sono buoni. ¶ Giulio rispose, ad
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Allora, hai agito bene. ¶ — Sono venuto al mondo stamattina
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anni che ho, non sono mai riescito ad imbastire
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ed io, perciò, mi sono illuso da vero di
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male. ¶ — Io? Perché? Non sono mai stato come oggi
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giubilando, per vantarsi: ¶ — Come sono stato bene! Una giornata
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fumatala mezza, disse: ¶ — Ora sono in ordine! ¶ Si strinse
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cosa servirebbe, se no? Sono doventato un ragazzo che
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banca! ¶ Niccolò rispose: ¶ — Ne sono arcisicuro! ¶ Ma Enrico non
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né meno una! Anzi sono sicuro, appunto perché tu
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quando io non ci sono, ditegli a nome mio
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Non si sapesse, che sono tutti peggio di noi
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fratello, disse: ¶ — Per me, sono contento se mi resta
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e lasciali stare quanti sono. Ora chiudiamo, e andiamo
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mi lasciassero entrare dove sono le pergamene! Altro che
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quest'ora, i colori sono più belli che la
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sera. Io me ne sono convinto venendo qui la
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spezzettature di ogni forma, sono sempre più rari di
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questi pochi minuti che sono stato con lei in
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a che punto mi sono ridotto". Era ormai come
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mettermi a lavorare perché sono impedito dalla gotta. Se
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ho io? E non sono mica guarito dell'uremia
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vorrei insegnare a quanti sono. Mi voglio mettere a
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quasi addormentarmi; ma ci sono i giardinieri che mi
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in quelle grotte che sono giù per la strada
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ricordo di tutte e sono sicuro di non sbagliare
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diceva agli amici: ¶ — Quelle sono due angeli. Ho riguardo
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se ciancicasse. Egli proseguì: ¶ — Sono mesi e mesi che