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Ugo Foscolo, Tieste, 1795

concordanze di «TIESTE»

nautoretestoannoconcordanza
1
1795
ATREO, re d'Argo; ¶ TIESTE, suo fratello; ¶ IPPODAMIA, loro
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1795
figlio di Erope e Tieste, che non parla; ¶ GUARDIE
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1795
O figlio, o di Tieste ¶ sola e trista memoria
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1795
mio figlio! oh! di Tieste è figlio ¶ questo e
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1795
l nome ¶ proferì di Tieste, e i neri inganni
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1795
tu? Rapita ¶ del tuo Tieste dalle braccia, e indotta
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1795
a te dinanzi di Tieste un figlio, ¶ figlio di
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1795
ei mi strinse con Tieste, e truce ¶ all'amor
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1795
più ardea ¶ di me Tieste: di Micene sua, ¶ tu
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1795
vive. Fu il reo Tieste; e pena ahi! troppa
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1795
succede ¶ a orror: veggo Tieste egro ramingo ¶ per le
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1795
mio figlio, e su... Tieste, ¶ ecco m'odo tuonar
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1795
sparsa ¶ fama, che di Tieste... ¶ EROPE ¶ E dove mai
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1795
e non inferocisca ¶ contro Tieste, e contro noi. ¶ EROPE
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1795
ATTO II ¶ SCENA I ¶ TIESTE ¶ Quest'è l'empia
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1795
II ¶ IPPODAMIA, e detto. ¶ TIESTE ¶ O madre, madre... ¶ IPPODAMIA
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1795
madre, madre... ¶ IPPODAMIA ¶ Oh!... Tieste!... se' tu? ¶ TIESTE ¶ Che
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Oh!... Tieste!... se' tu? ¶ TIESTE ¶ Che fai? di'? vive
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Erope? ¶ IPPODAMIA ¶ Erope? lassa! ¶ TIESTE ¶ Basta: intesi. ¶ Erope è
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1795
è morta. ¶ IPPODAMIA ¶ No!... ¶ TIESTE ¶ Vive? ¶ IPPODAMIA ¶ Sì, vive
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1795
IPPODAMIA ¶ Sì, vive; ¶ e... ¶ TIESTE ¶ Oh gioia! oh mio
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1795
Tel dissi: ¶ Erope vive. ¶ TIESTE ¶ ... Ma morrà... deh! prima
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1795
IPPODAMIA ¶ Vaneggi, figlio, tu? ¶ TIESTE ¶ Ma tu mel celi
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1795
IPPODAMIA ¶ Chi tel disse? ¶ TIESTE ¶ Argivo ¶ uom mel disse
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1795
ciò nemmen sel pensò. ¶ TIESTE ¶ Pure giurommi. — ¶ Ma non
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qual folle pensier pasci... Tieste?... ¶ come osasti venir? ¶ TIESTE
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Tieste?... ¶ come osasti venir? ¶ TIESTE ¶ Erope mia ¶ a liberare
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re insidie di morte. ¶ TIESTE ¶ E men'avvidi, ¶ e
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e di te stesso. ¶ TIESTE ¶ Invan scongiuri: ¶ è omai
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1795
i fati ti portano. ¶ TIESTE ¶ Tel dissi: ¶ io di
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1795
Numi! che m'inspirate?) ¶ TIESTE ¶ I tuoi ritardi ¶ esser
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1795
n'esci, sei perduto. ¶ TIESTE ¶ Madre, ¶ veder Erope almen
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1795
finga, ¶ più non vive Tieste — E se... inasprito ¶ l
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e del suo error Tieste ¶ la pena sconta... ¶ ATREO
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1795
istante. — Ma son io Tieste? — ¶ Or tu pon modo
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1795
dovuto; ma se con Tieste ¶ comune ho il sangue
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1795
uccisor del padre mio. — Tieste ¶ a torto incolpi; ei
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1795
donna spietata! ¶ IPPODAMIA ¶ Cessa... ¶ Tieste... Oh stato! ¶ EROPE ¶ — E
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1795
così spento fosse ¶ di Tieste l'ardore. ¶ EROPE ¶ E
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1795
Argo?... ¶ EROPE ¶ Oh ciel! Tieste! E dov'è mai
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1795
ti spiega. ¶ IPPODAMIA ¶ Sì, Tieste è in Argo. ¶ EROPE
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1795
fugga. ¶ E dove?... Atreo... Tieste... — Oh mia smarrita ¶ virtù
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1795
II ¶ IPPODAMIA seguita da TIESTE, EROPE. ¶ TIESTE ¶ Qual vista
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1795
seguita da TIESTE, EROPE. ¶ TIESTE ¶ Qual vista! Erope mia
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1795
fuggi ¶ lungi da me. ¶ TIESTE ¶ Dunque perigli e morte
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1795
ottener! ¶ EROPE ¶ E ben, Tieste, ¶ a che venisti? Se
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1795
che la mia vita. ¶ TIESTE ¶ Io sì morte ti
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1795
tu sol mi cagioni? ¶ TIESTE ¶ Eh, dimmi, ¶ testè non
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1795
disperato furor tuo. ¶ EROPE ¶ Tieste, ¶ troppe abbiam noi cagion
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1795
te lo son io. ¶ TIESTE ¶ Crudel! non venni ¶ onde
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1795
difesa di quel figlio... ¶ TIESTE ¶ Figlio! — ¶ Come? figlio! di
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1795
Tuo figlio e mio. ¶ TIESTE ¶ Numi! ¶ EROPE ¶ Non ti
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1795
d'un'odiata madre. ¶ TIESTE ¶ Ed il feroce Atreo
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1795
han possanza in uom! ¶ TIESTE ¶ Troppo t'avvolge ¶ amor
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1795
fuggi, e ne godi. ¶ TIESTE ¶ Cessa al fin tue
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1795
nè tu per me. ¶ TIESTE ¶ Come! non sei ¶ omai
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1795
da orrore or son. Tieste, è questa ¶ la differenza
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1795
in atto di partire) ¶ TIESTE ¶ Fermati... il figlio... ¶ EROPE
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1795
Ma invan ten penti. ¶ TIESTE ¶ Il figlio mio sì
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1795
venisti mai? fuggiti, va. ¶ TIESTE ¶ O infernale voragine, spalancati
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1795
Vanne, o m'uccido. ¶ TIESTE ¶ Ti diedi io il
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1795
stai? ¶ Vibro... ¶ (come sopra) ¶ TIESTE ¶ Sì, vo. ¶ IPPODAMIA ¶ Trattienti
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1795
e con men rischio. ¶ TIESTE ¶ E il ferro?... ¶ EROPE
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1795
opra io lo serbo. ¶ TIESTE ¶ Esule, inerme ¶ fuggirò dunque
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1795
dunque? ¶ EROPE ¶ E fuggi? ¶ TIESTE ¶ Il giuro. — ¶ EROPE ¶ (dandogli
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1795
intanto in quell'asilo. ¶ TIESTE ¶ ... Addio. ¶ (parte) ¶ SCENA III
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1795
che il puoi. ¶ ATREO ¶ Tieste vive, io tel ripeto
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1795
intorno ¶ spia se innoltra Tieste: entrato, mai ¶ uscir non
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1795
a vendicarmi? — Or giunga ¶ Tieste, e sia così. Vendetta
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1795
lontano chiarore. ¶ EROPE ¶ O Tieste... Tieste... ove mi lasci
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1795
chiarore. ¶ EROPE ¶ O Tieste... Tieste... ove mi lasci? ¶ Ove
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1795
ancor nell'atrio forse ¶ Tieste sta... Dove m'innoltro
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1795
ti sieguo, ¶ t'ubbidisco, Tieste. — O vergognosa ¶ esecrabile idea
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1795
pianto; lascia. ¶ SCENA II ¶ TIESTE, e detta. ¶ TIESTE ¶ (inoltrandosi
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1795
II ¶ TIESTE, e detta. ¶ TIESTE ¶ (inoltrandosi lentamente) ¶ O notte
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1795
voce ¶ suona d'intorno?) ¶ TIESTE ¶ O notte! io ti
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1795
qui gli fia tolto). ¶ TIESTE ¶ Tremo? E pende intanto
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1795
EROPE ¶ Qui sol ferisci. ¶ TIESTE ¶ O! chi se' tu
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1795
EROPE ¶ Iniquo! ¶ (accostandosi a Tieste) ¶ TIESTE ¶ Or tu t
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1795
Iniquo! ¶ (accostandosi a Tieste) ¶ TIESTE ¶ Or tu t'arretra
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1795
Quel ferro ¶ a me, Tieste, a me. ¶ TIESTE ¶ L
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me, Tieste, a me. ¶ TIESTE ¶ L'avrai... fumante. — ¶ Orrido
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1795
morte! ¶ Morte di re! ¶ TIESTE ¶ Quest'è notte di
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1795
e 'l nome di Tieste ¶ tra il silenzio mi
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1795
ti tragge al fratricidio. ¶ TIESTE ¶ Oh donna! ¶ Mal fermo
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1795
feroci eccessi ¶ complice mai. ¶ TIESTE ¶ Il reo son io
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1795
armate tutte ¶ per trucidarti. ¶ TIESTE ¶ Trucidarmi? M'arma ¶ vendetta
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1795
per me non giungerà. ¶ TIESTE ¶ Dicesti? ¶ Ora mi lascia
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1795
creder io mai dovea? ¶ TIESTE ¶ D'abbandonarle ¶ tempo or
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1795
sia, ¶ purchè libero tu. ¶ TIESTE ¶ Nè conoscesti ¶ di qual
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1795
morte ¶ resta solo a Tieste: e questo fia, ¶ se
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1795
può mai? non già Tieste. ¶ TIESTE ¶ Or quella ¶ non
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1795
mai? non già Tieste. ¶ TIESTE ¶ Or quella ¶ non se
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1795
cor tutto mel pianta. ¶ TIESTE ¶ ... Taci. ¶ Non vedi tu
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vedi tu? ¶ EROPE ¶ Vaneggi? ¶ TIESTE ¶ — Ubbidirotti; ¶ ucciderò. —EROPE ¶ Tu
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ucciderò. —EROPE ¶ Tu fremi? ¶ TIESTE ¶ — Il braccio reggi ¶ tu
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io non ti vegga. ¶ TIESTE ¶ Ombra... gigante ¶ qui dinanzi
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Vengo, vengo. ¶ EROPE ¶ Oh! ¶ TIESTE ¶ Vengo, vengo: ¶ sangue chiedi
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precipizi!... ove corri? Deh!... ¶ TIESTE ¶ A tutto: ¶ sia che
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fuggi ¶ o mi trafiggi. ¶ TIESTE ¶ Sì. — Che fo? — T
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ATREO ¶ Quai grida! ¶ (esce) ¶ TIESTE ¶ (avventandosi contro Atreo) ¶ Mori
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ch'Atreo deluder basti. ¶ TIESTE ¶ E chi può forse
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in fame; ¶ non io Tieste insomma. ¶ TIESTE ¶ Rapitore ¶ della
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non io Tieste insomma. ¶ TIESTE ¶ Rapitore ¶ della promessa un
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per regnar mi porse. ¶ TIESTE ¶ Capo Cleonte in Calcide
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bench'io ¶ nol desiassi. ¶ TIESTE ¶ E i tuoi sicari
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onde macchiar mio nome. ¶ TIESTE ¶ O come l'arti
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il figlio... ¶ IPPODAMIA ¶ Numi! ¶ TIESTE ¶ Atreo, morte. ¶ (parte con
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di re: varrommi. ¶ IPPODAMIA ¶ Tieste?... ¶ ATREO ¶ Ei regicida. ¶ IPPODAMIA
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la madre; ahi! che Tieste ¶ è già perduto — Figli
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Non m'udì già Tieste; e m'ode or
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offeso, più feroce. ¶ Cadrà Tieste... Sì! Ben cadrà meco
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ei non è più, Tieste ¶ è figliuol mio; grande
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se obbliar prometti ¶ di Tieste le offese e alla
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l crederesti? E di Tieste ¶ forse in me vedi
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vendicava un figlio, ove Tieste ¶ t'avesse ucciso: ora
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anzi di me. ¶ ATREO ¶ Tieste ¶ morrà: tu meco viverai
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rifulse, d'Erope e Tieste ¶ intorno all'atre carceri
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Guardia) ¶ Emneo, ¶ a me Tieste ed Erope. ¶ (la Guardia
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parte) ¶ Ti calma; ¶ ove Tieste il voglia, io ti
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tu proponi, infame ¶ vita Tieste non accetta mai. ¶ Quindi
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fia più d'Atreo Tieste? ¶ SCENA III ¶ EROPE, TIESTE
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Tieste? ¶ SCENA III ¶ EROPE, TIESTE, accompagnati dalla Guardia che
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nel fondo, ATREO, IPPODAMIA. ¶ TIESTE ¶ (ad Atreo) ¶ Al fin
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a mio figlio, ¶ (abbracciando Tieste) ¶ qui per me solo
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solo giungerà a ferirlo. ¶ TIESTE ¶ Madre, t'arretra; me
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Atreo ¶ non nacque: ¶ (a Tieste) ¶ or vedi, in te
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vedrai. — ¶ E tu, giuri? ¶ TIESTE ¶ Ti giuro odio, tremendo
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salva. — Al figlio mio, Tieste, ¶ cedi. — Deh! perdonatevi. La
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contaminati da men colpe. ¶ TIESTE ¶ Cessa: ¶ tiranno preghi, e
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e di ruina forse. ¶ TIESTE ¶ Io re non nacqui
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vita. ¶ EROPE ¶ Indarno ¶ parli, Tieste. Tu di me per
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tutto ¶ deh! t'arrendi, Tieste: ti scongiura ¶ tua madre
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a me non sia. ¶ TIESTE ¶ (abbracciando Ippodamia) ¶ Madre... ¶ IPPODAMIA
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forse... Sia che può. — Tieste, ¶ abbiti regno, abbiti sposa
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a me più dura. ¶ TIESTE ¶ Madre, Erope, figlio, ¶ a
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ad Atreo) ¶ ATREO ¶ Perdono? ¶ TIESTE ¶ A me fien gravi
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fosti ¶ empio tu meco. ¶ TIESTE ¶ Qual con me se
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or se' pentito ¶ veracemente! ¶ TIESTE ¶ E che a te
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numi, ¶ pentito egli è. ¶ TIESTE ¶ Fratel, ti cedo io
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e perdonami. ¶ (s'abbracciano) ¶ TIESTE ¶ (dopo un breve silenzio
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è perfin la gioia! ¶ TIESTE ¶ O mio fratello! ¶ O
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la tazza: giura. ¶ (a Tieste) ¶ EROPE ¶ Ov'è mio
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porge la tazza a Tieste, e parte) ¶ TIESTE ¶ Bersaglio
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a Tieste, e parte) ¶ TIESTE ¶ Bersaglio ¶ d'aspra sorte
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EROPE ¶ Il figlio mio... ¶ TIESTE ¶ (accostando la tazza alle
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terra) ¶ del misfatto godete. ¶ TIESTE ¶ Un brando, un ferro
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lato ov'è partito Tieste) ¶ Ferma, figlio, deh! ferma
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SCENA V ¶ ATREO, EROPE, TIESTE di dentro che poi
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guata stupida il sangue) ¶ TIESTE ¶ (di dentro) ¶ Via, traditori
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ancora stupida il sangue) ¶ TIESTE ¶ (sostenuto da Ippodamia) ¶ Ah
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EROPE ¶ Figlio! ¶ (cade tramortita) ¶ TIESTE ¶ Erope... madre... ¶ IPPODAMIA ¶ (sostenendo
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madre... ¶ IPPODAMIA ¶ (sostenendo sempre Tieste) ¶ O mio Tieste! — ¶ Ti
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sempre Tieste) ¶ O mio Tieste! — ¶ Ti seguirò. ¶ TIESTE ¶ Vendetta
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mio Tieste! — ¶ Ti seguirò. ¶ TIESTE ¶ Vendetta!... ¶ (spira fra le