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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «Tarmito»

nautoretestoannoconcordanza
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1930
gente gli diceva il Tarmito perchè, da bimbo, un
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1930
ad un mestiere. ¶ Il Tarmito diluviava il pasto. L
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1930
riponevano a tavola. Il Tarmito non alzava la testa
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1930
mea massima culpa. ¶ Il Tarmito affissava, con gli occhi
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1930
soffiava la madre. Il Tarmito trafitto pareva avesse alle
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1930
riponevano a tavola. Il Tarmito spaziava fuor di finestra
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1930
signora palcheggiava spiritata, il Tarmito osservava i tre. ¶ — Non
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1930
scassi le pietre. ¶ Il Tarmito era stonato nella progenie
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1930
mostrava l’ammaccature al Tarmito: — Per via di te
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1930
la maledetta bandiera! — Il Tarmito, vestito di un abito
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1930
dalla demenza cercava il Tarmito. ¶ — Esci di casa nostra
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1930
sembravano morti dissepolti. Il Tarmito aveva della mummia, i
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1930
La madre fiutò il Tarmito come la belva il
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1930
La spia numero 13. ¶ Il Tarmito sussurrò all’orecchio di
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1930
Carnente? ¶ — No! ¶ E il Tarmito chiarì qualcosa negli orecchi
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1930
cieco sulla calata. Il Tarmito volle condurlo e interrogarlo
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1930
parlerai — soggiunse inflessibile il Tarmito. ¶ — Per parlare ho passato
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1930
posso essere spia? ¶ Il Tarmito s’avvicinò al volto
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1930
Parlerò. ¶ — Ascolterò — ribattè il Tarmito. ¶ Il ciabattino era lo
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1930
Remito, Mazzacane, Andronico. Il Tarmito, s’appellò il Beccato
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1930
c’era ascoso il Tarmito che si recava a
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1930
sciolse. ¶ Nell’animo del Tarmito era rimasto, come sui
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1930
pieno di rispetto il Tarmito. ¶ — Lo peso morto — rispose
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1930
quel gigante marmoreo il Tarmito vide ricomposta l’ossatura
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1930
graffito nell’anima del Tarmito scabra e dura come
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1930
vegetavano sui cigli. Il Tarmito s’orientò a quella
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1930
sul baratro sonante, il Tarmito ebbe l’illusione d
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1930
di creta. Scorgendo il Tarmito non provò stupore veruno
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1930
acqua ferma imputridisce! ¶ Il Tarmito guardava estatico Cuore. Quand
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1930
luogo si volse al Tarmito e disse: — Entra! ¶ Nella
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1930
balzare nell’anima del Tarmito un’immagine avvolta di
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1930
si levò giustiziere. ¶ Il Tarmito come un fanciullo s
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1930
riposo. ¶ Una sera il Tarmito disse a sua madre
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1930
benedizione. ¶ — Sì! — rispose il Tarmito e uscì. ¶ La signora
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1930
rientrò in casa il Tarmito. Nel silenzio s’udiva
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1930
compassione. ¶ — Sì — rispose il Tarmito distratto. ¶ L’ultimo giorno
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1930
giorno di permanenza del Tarmito, nella casa, si assisero
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1930
Chi sarà? — disse il Tarmito, e s’avvicinò alla
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1930
mare: CRISTOFORO COLOMBO. ¶ Il Tarmito salì sopra una scarpata
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1930
in una pianura. Il Tarmito girottolava torno torno alla
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1930
saetta. ¶ Nel pomeriggio il Tarmito, dopo aver salito più
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1930
un lastricato verde. Il Tarmito, colto da ribrezzo per
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1930
un risalto abbagliante. Il Tarmito si soffermava ai portali
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1930
APOSTOLO DEL VERO ¶ Il Tarmito contemplò la casa in
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1930
era un foro; il Tarmito guardò dentro e le
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1930
acuminato le cervella del Tarmito: borghese. Egli sentì una
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1930
crivellato di schioppettate. Il Tarmito sentì dai fori del
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1930
e senza isole! ¶ Il Tarmito ascoltava estatico il dialogare
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1930
visi conosciuti. Anche il Tarmito riandò col pensiero all
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1930
disse il compagno al Tarmito mentre si riducevano a
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1930
fece subito combutta col Tarmito. ¶ — S’appresta a fare
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1930
i compagni e il Tarmito; cantavano tutti accordandosi con
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1930
era rimasto solo il Tarmito. Un divano rosso di
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1930
sangue. Quando scorse il Tarmito nella penombra disse con
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1930
cuore. ¶ Da ragazzo il Tarmito aveva fatto la comparsa
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1930
lamentazione preagonica. ¶ — Avvicinati! ¶ Il Tarmito s’avvicinò, con le
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1930
luce il viso del Tarmito parve raddoppiato come sotto
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1930
fissò lungamente incuriosita. Il Tarmito con la nuca poggiata
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1930
rimasto in sala? ¶ Il Tarmito tacque e la guardò
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1930
te lo dico. ¶ Il Tarmito fissò attento il viso
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1930
sopra quelle roventi del Tarmito esclamando: — Come bruci! ¶ La
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1930
del proprio paese. Il Tarmito la guardava e l
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1930
orecchio chi sono. — Il Tarmito avvicinò la testa alla
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1930
La ragazza parlò al Tarmito col medesimo tono di
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1930
scendano i paesani. ¶ Il Tarmito si lasciò condurre come
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1930
e parò dentro il Tarmito, origliò lungamente e dopo
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1930
c’era nascosto il Tarmito. La muraglia d’acciaio
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1930
muraglia grondante lordura. Il Tarmito si sentiva come schiacciato
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1930
primo oblò aperto il Tarmito fece gancio con una
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1930
acciaio il viso del Tarmito sbiancò, palpitando. L’argano
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1930
passò sull’oblò il Tarmito si ritrasse atterrito: un
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1930
concludeva l’infinito. ¶ Il Tarmito s’assopì nel sonno
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1930
come le pale, al Tarmito pareva d’essere imbracato
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1930
contro luce verde, il Tarmito riconobbe la sagoma del
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1930
atterriti dall’ignoto. Il Tarmito, giù, nella stiva, dall
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1930
trassero dalla stiva il Tarmito, lo calarono su di
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1930
scesero a terra. Il Tarmito seguiva quella gente spratichita
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1930
di seta altomare. ¶ Il Tarmito saliva e scendeva come
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1930
del paese tramutò al Tarmito il gran rio nel
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1930
disse: ¶ — Ma sei il Tarmito! ¶ — Sì. ¶ — Si tratta di
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1930
si torna a bordo. Tarmito, coraggio, qui sei come
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1930
misero torno torno al Tarmito quasi volessero sentirne il
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1930
venuto in America? — Il Tarmito pensò un pezzo poi
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1930
e vien meco. — Il Tarmito s’alzò e tenne
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1930
che la madre del Tarmito percuoteva furiosamente insieme quando
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1930
ora lavorano — disse il Tarmito. ¶ Il Tarmito si destò
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1930
disse il Tarmito. ¶ Il Tarmito si destò al picchiottìo
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1930
detto un giorno al Tarmito: — Se ti accadrà di
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1930
centro. — Perchè? — chiese il Tarmito allora. ¶ — Il perchè te
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1930
bene. ¶ Così fece il Tarmito. Salì e discese, rasentò
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1930
omino scrutò accorto il Tarmito come se consultasse, sulle
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1930
rinnegato.... la spia.... ¶ Il Tarmito e lo strillone si
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1930
disse l’ometto al Tarmito — tu sei un compagno
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1930
ti ho scorto. — Il Tarmito strinse nelle sue mani
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1930
fronte e disse al Tarmito: — Sentimi il cuore. ¶ Il
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1930
Sentimi il cuore. ¶ Il Tarmito aprì una mano sul
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1930
è qualcosa! — disse il Tarmito. ¶ — L’aria, la luce
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1930
omino sfaccendava consigliava il Tarmito: — Adopera giudizio perchè si
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1930
mano sulla spalla del Tarmito. Quella di lassù fece
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1930
Ogni tanto sollecitava il Tarmito: Vien via svelto, qui
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1930
L’omino condusse il Tarmito alla taverna dei “Buoni
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1930
disse l’omino al Tarmito. ¶ Una negra sozza e
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1930
macini la ghiaia. ¶ Il Tarmito fu presentato alla comitiva
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1930
una bomba. ¶ Quando il Tarmito uscì dalla sala aveva
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1930
Quando furon soli il Tarmito chiese all’ometto perplesso
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1930
del libraio dove il Tarmito aveva trovato ricetto — ha
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1930
Dopo alcuni giorni il Tarmito e Cesare andarono verso
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1930
i suoi libri. Il Tarmito spingeva le stanghe di
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1930
dava l’idea al Tarmito che fossero stati sciolti
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1930
casa dell’impiccato. Il Tarmito rimase atterrito. Fuori all
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1930
caricato sul carretto, il Tarmito vi stese sopra l
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1930
rovesciato in corte. Il Tarmito e Cesare sceverarono i
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1930
verminaia. ¶ Cesare condusse il Tarmito al “Circolo di studio
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1930
La piccola guardava il Tarmito, il cui viso nel
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1930
passò nel cuore del Tarmito: — Sì. — Il suo corpo
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1930
sul viso scabro. Il Tarmito provò il ribrezzo del
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1930
al pensiero smarrito del Tarmito. Anche le marionette avevano
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1930
piegò sulle braccia del Tarmito come sciolta dal suo
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1930
fioriti di lucciole. Il Tarmito, timido e svergognato, aspettò
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1930
spropositata e tenebrosa il Tarmito non poteva dissociare la
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1930
ad affondarla. Quando il Tarmito si concentrava, vedeva tutti
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1930
collo. ¶ Una sera il Tarmito s’attediava in un
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1930
arnese osservò ridendo il Tarmito e gli fe’ un
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1930
dopo tant’anni. Il Tarmito lo guardò insospettito. L
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1930
con gli occhi il Tarmito alla conversazione. Visto ch
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1930
ghignando: — E due! — Il Tarmito aggrottò il viso sospettoso
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1930
gli occhi scintillanti. ¶ Il Tarmito nel gesto vide la
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1930
artigliò un braccio del Tarmito nella morsa di una
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1930
tratta di confidenze. Il Tarmito allagati gli occhi di
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1930
salive parve oppiare il Tarmito. Nel gran parco solitario
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1930
una cancellata che al Tarmito rimaneva sotto le rotule
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1930
inopinatamente il petto. Il Tarmito ebbe il ribrezzo d
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1930
immani s’abbattevano sul Tarmito, lo inghiottivano, lo facevano
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1930
concitato e folle del Tarmito. ¶ Il Rio, dopo l
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1930
abbarbicati sui tronchi. Il Tarmito si nudò, gli abiti
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1930
stemprò il sangue del Tarmito che, affagottati i panni
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1930
vapora dai porri, il Tarmito infoltò il suo nell
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1930
se ne dissetavano. ¶ Il Tarmito si sentì la gola
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1930
colmo, lo offersero al Tarmito che se lo portò
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1930
uomini della “picada”. ¶ Il Tarmito raccolse una vetta e
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1930
agli occhi ottenebrati del Tarmito. ¶ Lo spettro del negro
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1930
l’impiccato. Se il Tarmito chiudeva gli occhi tutto
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1930
di giustificare. ¶ Quando il Tarmito ricadeva nella meditazione tediosa
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1930
cappio d’infamia. ¶ Il Tarmito s’era appisolato e
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1930
snebbiato dal sonno il Tarmito prese la statuetta e
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1930
il cuore acerbito del Tarmito. In un attimo intorno
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1930
un attimo intorno al Tarmito si radunarono un branco
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1930
fiumi dipinti, trasportava il Tarmito verso l’Estancia d
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1930
ore e ore il Tarmito non scorgeva anima viva
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1930
e borraccina. ¶ Quando il Tarmito, s’approssimò al Catro
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1930
dello smeraldo fuso. ¶ Il Tarmito si assise al posto
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1930
e fe’ cenno al Tarmito di levarsi e lesse
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1930
spedizione? ¶ — Sì — rispose il Tarmito. ¶ — Sarete compreso dai terrori
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1930
preoccupazioni mortali. ¶ XVII. ¶ Il Tarmito a imitazione di Nicodemo
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1930
affrontare l’ignoto. ¶ Il Tarmito con passo misurato senza
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1930
prove della sete. Il Tarmito stette tre notti e
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1930
provvidenza della natura. ¶ Il Tarmito ascoltava estatico Isaia, quella
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1930
veleggiò nel cuore del Tarmito: la Patria! ¶ XIX. ¶ La
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1930
ravvolti nel poncio. Il Tarmito nel profondo della foresta
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1930
luogo dei carovanieri. Il Tarmito, seguito da altri due
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1930
da un tremito. Il Tarmito e i compagni dovettero
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1930
bestie pericolavano, insieme al Tarmito e alla guida s
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1930
riverbero della luna. Il Tarmito dopo essersi dissetato, ritornò
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1930
Don Josè seguito dal Tarmito e dal resto della
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1930
all’addiaccio, soltanto Il Tarmito rimase presso l’ossa
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1930
anima di Nicodemo. ¶ Il Tarmito cadde tramortito in un
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1930
di sogni. ¶ XXI. ¶ Il Tarmito fu destato da un
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1930
di farfalle. ¶ Quando il Tarmito si destava nella cameretta
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1930
d’una finestrella. Il Tarmito posò il capo bollente
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1930
tristi e meschini. ¶ Il Tarmito sui gradini della Misericordia
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1930
offerse la bandiera al Tarmito: — A voi il vessillo
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1930
della vostra Patria. ¶ Il Tarmito prese la bandiera, la
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1930
vedeva il teschio del Tarmito insanguinato, ancor coperto dai
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1930
cui Isaia aspettava il Tarmito, stava all’aspetto dei
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1930
al vertice destro, il Tarmito su quello sinistro. Egli
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1930
addiaccio. ¶ Isaia e il Tarmito rimasero soli: — Una parola
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1930
capo al cielo. ¶ Il Tarmito che brandiva ancora il
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1930
Rivoluzione! disse atono il Tarmito. ¶ Il Tarmito si sgusciò
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1930
atono il Tarmito. ¶ Il Tarmito si sgusciò il poncio
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1930
supplizio del cilicio. Il Tarmito la sciolse e aprì
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1930
baciò il verde: il Tarmito, alzando la sagola, baciò
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1930
quando lo traversarono il Tarmito disse: — Questi un giorno
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1930
ritorniamo alla Patria. ¶ Il Tarmito era da un lato
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1930
il padrone. ¶ XXIV. ¶ Il Tarmito andò in meditazione solo
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1930
echeggi. ¶ Sull’anima del Tarmito balenavano lampi di cose
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1930
col cuore cammina. Il Tarmito, col cuore invelato, filò
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1930
e cammina! Ed il Tarmito risorse e camminò lontano
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1930
collegavano nell’anima del Tarmito che risovvenendosi, mandava il
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1930
calda di sole, il Tarmito pensava alle parole proferite
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1930
le vegliava. ¶ Quando il Tarmito entrò nel salone il
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1930
vi dormivano accanto. Il Tarmito ritornava, spoglio d’ogni
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1930
caduti nello scetticismo. ¶ Il Tarmito aveva veduto l’effigie
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1930
stellata l’animo del Tarmito si schiarì, il celeste
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1930
sopra una canala. ¶ Il Tarmito passeggiava sul pietrato andando
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1930
inchiodati alla colonna. Il Tarmito non stentò molto a
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1930
tritata la dentatura. Il Tarmito avvicinatosi gli battè una
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1930
vaiolo nero intravide il Tarmito come stampato in un
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1930
luminella di Cesare il Tarmito schiarì come riflesso in
199
1930
pozzo: ¶ — Tu sei il Tarmito! O cosa hai fatto
200
1930
l’Argene? — domandò il Tarmito. ¶ — Ti ricordi sempre di
201
1930
mostrò il cibo al Tarmito: il Codice Penale: libro
202
1930
caso — disse Cesare al Tarmito — e leggi. ¶ Il Tarmito
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1930
Tarmito — e leggi. ¶ Il Tarmito aprì il libro e
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1930
arcano? ¶ — Sì — rispose il Tarmito. ¶ — Allora vai oltre nell
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1930
esame dei libri. ¶ II Tarmito continuò a sceverare l
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1930
riannodava il fagotto il Tarmito gli disse: — Io vado
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1930
a una tasca del Tarmito e insieme salirono il
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1930
cognonimato tu? — chiese il Tarmito a Cesare. — In tanti
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1930
faccia del Profeta. Il Tarmito ascoltava a capo basso
210
1930
sempre parole — urlò il Tarmito ai due — questa è
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1930
il nostro destino! Il Tarmito era del tutto estraneo
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1930
l’acqua turbinata. ¶ Il Tarmito, col pensiero, faceva al
213
1930
lontana. I tre: il Tarmito, il Profeta e Cesare
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1930
Isaia fe’ cenno al Tarmito di portargli vicino il
215
1930
fatto — disse inflessibile il Tarmito. ¶ Quella notte Isaia spirò
216
1930
incerata, era soppesato dal Tarmito, dal Profeta e da
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1930
spavento, nella stiva. Il Tarmito e Cesare tacquero, il
218
1930
erano all’erta. Il Tarmito affidò a Cesare i
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1930
nuove bolgie. ¶ XXVII. ¶ Il Tarmito, che era ritornato alla
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1930
cordame dei nervi. Il Tarmito fu preso dalla tentazione
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1930
dolorosi, lacrimosi, scodinzolando. Il Tarmito lo calciò nel costato
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1930
Dopo alcuni passi il Tarmito si volse e il
223
1930
lì fermo. Quando il Tarmito fe’ l’atto d
224
1930
d’una cantonata. ¶ Il Tarmito riprese la salita, ma
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1930
anima. ¶ Da ragazzo al Tarmito avevano narrato che le
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1930
erano anime incarnate. Il Tarmito fissò gli occhi del
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1930
lungo gemito umano. Il Tarmito l’afferrò per il
228
1930
cominciarono a conturbare il Tarmito. Trovare un uomo di
229
1930
in quella bestia. Il Tarmito si volse e il
230
1930
i quali fissarono il Tarmito lungamente: erano due della
231
1930
due della sicurezza. Il Tarmito affrettò il passo verso
232
1930
orme dei passanti. Il Tarmito, nascosto dietro la ceppa
233
1930
diacciare l’ossa del Tarmito. ¶ — Triste presagio! — egli disse
234
1930
una faccia proibita. ¶ Il Tarmito, che da pochi metri
235
1930
caldo del cane. Il Tarmito s’appiattò nel primo
236
1930
Sul primo ripiano il Tarmito si affacciò al mezzanino
237
1930
verso il richiamo. Il Tarmito tremotò sulle scale, scattò
238
1930
Per vicoli oscuri il Tarmito ritornò verso il porto
239
1930
precipizio della calata il Tarmito gettò il cofano nei
240
1930
schiantava nell’anima del Tarmito: i ricordi franavano in
241
1930
appesantito l’ossa del Tarmito, lentamente egli si portò
242
1930
del cane ricordavano al Tarmito quelli affebbrati a stanchi
243
1930
una scimmietta? ¶ Benchè il Tarmito comprendesse il nulla anche
244
1930
padre, di cui il Tarmito non ricordava l’effige
245
1930
pietre fecero precipitare il Tarmito dal Cielo. ¶ — Non ne
246
1930
dove andate? ¶ — Là. — Il Tarmito accennò le caserme che
247
1930
fare altro verbo. Il Tarmito completò a sè stesso
248
1930
crollato e distrutto, il Tarmito pronunziò la terribile parola
249
1930
bugno del cielo, il Tarmito stava per ridarsi in
250
1930
ad arco. Se il Tarmito metteva un braccio teso
251
1930
lanterna che mai il Tarmito aveva visto da vicino
252
1930
di un ago. Il Tarmito vi passò di sotto
253
1930
di pietre. ¶ Quando il Tarmito entrò nella caserma lastricata
254
1930
senapismo degli incerati. ¶ Il Tarmito fu misurato a occhio
255
1930
a te — mugugnò il Tarmito. ¶ — Tu dei esser giovenco
256
1930
il piantone tirò al Tarmito una giubba che ci
257
1930
novelli guardarono stupefatti il Tarmito che si allontanava seminando
258
1930
tricciuoli della montura. ¶ Il Tarmito nella camerata si spogliò
259
1930
stesa per terra. Il Tarmito si vestiva come tutti
260
1930
il suo paese; il Tarmito era partito dall’America
261
1930
nel cuore bollente del Tarmito: poi si vedrà. La
262
1930
era nell’animo del Tarmito: la terra lavata dal
263
1930
anche questo — riflettè il Tarmito dopo molti giorni. ¶ Una
264
1930
che il battaglione del Tarmito partiva per il fronte
265
1930
la libera uscita. ¶ Il Tarmito uscì solo. Di sul
266
1930
silenziose le ciurme. ¶ Il Tarmito scese in una bettola
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1930
e dette luogo al Tarmito d’impancarsi. ¶ — Anche a
268
1930
e la mostrò al Tarmito: — Vedi, sono a scala
269
1930
tu o “Beccato” — il Tarmito tacque. ¶ — Non hai favella
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io domani — rispose il Tarmito senza alzare il capo
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sto seduto — rispose il Tarmito senza alzare il capo
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calate del porto, il Tarmito, si ridusse a piè
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muraglie. Nel buio il Tarmito udì lo zirlo di
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giallo. Da ragazzo il Tarmito aveva veduto incassare una
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ritornano — urlava spesso al Tarmito sua madre: — I morti
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non lo prendi? ¶ Il Tarmito salì lo scalone; su
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ore sono? — domandò al Tarmito. ¶ L’alba diligentò di
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deliranti degli antesignani. Il Tarmito le fissò attonito allora
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anche al paese del Tarmito. Il treno che li
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i prati verdi. Il Tarmito portava la bandiera nera
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La plebe che il Tarmito aveva veduto suppliziata dal
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I ragazzi che il Tarmito aveva portato sulle spalle
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pane. Quelli che il Tarmito aveva condotto seco dalla
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dalla morte improvvisa! ¶ Il Tarmito col capo stillante freddo
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osservarono che anche il Tarmito guardava avido il mare
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si va? — chiese il Tarmito — dillo tu, che sei
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fissò nel viso il Tarmito. ¶ — Ma tu sei stato
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chiamavano di soprannome il Tarmito, ma, un giorno, a
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piano il marinaio al Tarmito. ¶ — Quel vento che ti
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loro lì — e il Tarmito accennò quelli del battaglione
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rivoluzione! — rispose pacato il Tarmito. — Qui c’è un
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l’inferno — disse il Tarmito. ¶ — Sì. ¶ — Allora qui sconterò
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Il Remito e il Tarmito seduti, con le mani
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la guerra? — rispose il Tarmito — Noi abbiamo fatto sempre
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Remito, veduto che il Tarmito divagava col pensiero, disse
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morti aspettano. ¶ XXXII. ¶ Il Tarmito s’era battuto nell
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personali degli sconosciuti. ¶ Il Tarmito camminò timoroso tra le
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mare”. ¶ Una sera il Tarmito e il Remito, per
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diceva queste cose al Tarmito e al Remito che
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hanno capito — sentenziò il Tarmito. ¶ — È un novale — completò
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per strada — rispose il Tarmito. ¶ — È sasso tufoso. ¶ — Pensa
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rispose il soldato al Tarmito — perchè, anche te con
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col pugno chiuso. ¶ Il Tarmito aveva nel sangue l
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da un’eternità. Il Tarmito era come una colossale
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d’eterna alba. ¶ Il Tarmito, aperti gli occhi freddi
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sospirava sul greto. Il Tarmito si tolse le vestimenta
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interire sulle pietre. ¶ Il Tarmito si sentiva cuocere il
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vampò nella fantasia del Tarmito, la fata Morgana lo
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che il troncone del Tarmito. Il rimanente del parentato
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prima volta che il Tarmito lesse questa parola stampata
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chiodate. ¶ I pensieri del Tarmito turbinavano come i fogli
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bufalo. ¶ Nella commozione al Tarmito gli pareva ancora di
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incendiò il sangue del Tarmito che alzandosi di sull
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della corallina. ¶ XL. ¶ Il Tarmito andò di corvée a
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disse un altro. ¶ Il Tarmito ed altri due entrarono
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te — disse risoluto il Tarmito. ¶ Uno prese la gallina
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ci diacciarono dentro. Il Tarmito dal suo trasse una
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per aria. ¶ — Fuoco! ¶ Il Tarmito si sentì nelle vestimenta
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terra su cui il Tarmito posava i piedi parve
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freddo la tempia del Tarmito. I pensieri gli appinzarono