Luigi Pirandello, Diana e la Tuda, 1926

Caravani: Ho capito, sai? ¶ Tuda: Che hai capito? ¶ Caravani

vuoi che sia brutto! ¶ Tuda: Ti farò vendere il

veramente era venuto per... ¶ Tuda: Guai a te, ripeto

Sara: Andate a cercare Tuda, piuttosto. ¶ Jonella: Tuda? L

cercare Tuda, piuttosto. ¶ Jonella: Tuda? L'ho vista io

L'ho vista io, Tuda: ¶ Sara: Ah, sì? Quando

Vengo da casa tua. ¶ Tuda è qua. ¶ Giuncano: Ah

venire fin qua... ¶ Irrompe Tuda, seguita da Giuncano. È

occhi duri, quasi invetrati. ¶ Tuda: Sì, brava, tu Jonè

Che c'entra! Io... ¶ Tuda (contemporaneamente): Ma sì! ma

ho detto, perché lui... ¶ Tuda (a Giuncano): Andiamo! andiamo

un'altra! ¶ Sara (a Tuda): E vi potete calmare

venuto lui a cercarvi! ¶ Tuda: Sì, lui: e diglielo

restare! ¶ Sirio: Tu resterai. ¶ Tuda: No. ¶ A Giuncano: ¶ Verrò

se m'hai promesso - ¶ Tuda: - sì - che tornerò - ¶ Sirio

qua, m'hai promesso - ¶ Tuda: - no, no! - ¶ Sirio: - ma

m'hai detto così. ¶ Tuda: Qua non resto - no

Jonella: E io, allora... ¶ Tuda: Ma non puoi restare

una gatta - ¶ Giuncano: - fustigata! - ¶ Tuda: Odio c'è, odio

S'avvia per uscire. ¶ Tuda: No, aspetta, vengo anch

dato? - Lui - ¶ Sirio: - io? - ¶ Tuda: - tu, tu, sì - approfittandoti

Sara ¶ Sara: - di me? - ¶ Tuda: - di voi, sì - di

avete confessato a me! ¶ Tuda: - e lui l'ha

anche di me, approfittato! ¶ Tuda: Perché non v'amava

sposato voi sul serio. ¶ Tuda: Ah, voi avevate capito

che gelosia, per voi! ¶ Tuda: Ah sì? Ma mi

dico, approfittarsi di me! ¶ Tuda (con impeto, luminosa): No

E ride di nuovo. ¶ Tuda (subito a Giuncano): Lo

e avere quegli occhi! ¶ Tuda: Oh! Ecco! E di

fatto? ¶ Giuncano: Lo so. ¶ Tuda: Per questo l'ho

bada a te! ¶ Mostrandogli Tuda: ¶ Ma lo vedi che

mani il viso di Tuda ¶ Guardala! Guardala! ¶ Tuda (svincolandosi

di Tuda ¶ Guardala! Guardala! ¶ Tuda (svincolandosi, con lucida gajezza

più! ¶ fa per uscire. ¶ Tuda (subito, trattenendola): No, come

No, che! Basta! basta! ¶ Tuda: Ma sì! Perché abbia

questi occhi! ¶ Giuncano (a Tuda): E come, sciocca? se

per un altro verso? ¶ Tuda (con disperazione, smarrendosi): Ah

voltandosi a Sirio, mentre Tuda séguita a piangere: ¶ Un

le avete fatto soffrire. ¶ Tuda (ancora tra il pianto

prezzo: la mia statua! ¶ Tuda (levandosi con impeto frenetico

Sirio (infastidito): - via, lèvati! - ¶ Tuda: - no! no, se poi

sopra): - lèvati, ti dico - ¶ Tuda: - come mi levo? Non

statua! ¶ Sirio: Sei pazza? ¶ Tuda: Sì, sì! Che vi

No! - T'uccido io! ¶ Tuda: Oh Dio, no! lo

immobile a terra: morto. ¶ Tuda, quasi senza voce, allibita

una litania): Cecità... cecità... ¶ Tuda (scende i tre scalini

freddo: morto! ¶ Giuncano: Cecità... ¶ Tuda: Ucciso per me, per

di tutto! ¶ Giuncano: Cecità... ¶ Tuda: Io, io sì, di

l'avrei mai detto! ¶ Tuda: Non importa; lo so

tempo. ¶ Giuncano: Che sai? ¶ Tuda: Che lei soffre tanto

ancora! ¶ Giuncano: E poi? ¶ Tuda: Le dico che posso

te: a vederti così! ¶ Tuda: No no, non creda

sorriso amarissimo): Come prima? ¶ Tuda: Sì: perché non c

quello - ¶ Giuncano: - di chi? - ¶ Tuda: - di Caravani - deve venire

con chi ti piace! - ¶ Tuda: - no: nessuno me l

vendicarmi - ¶ Giuncano: - di che? - ¶ Tuda: - di quello che mi

io! - ¶ Giuncano: - come modella? - ¶ Tuda: - sì: per sfregio! E

tutto! ¶ Giuncano: - non intendo... - ¶ Tuda: - non importa che intenda

Giuncano: Io, un bene? ¶ Tuda: Sì: mi prenda con

Giuncano: Io? che dici? ¶ Tuda: Potrei, potrei per tutto

per te, la pietà! ¶ Tuda: - appunto: per me! Glielo

ma lascia star me! - ¶ Tuda: - vorrei poter dare, veramente

una gioja - ¶ Giuncano: - tu? - ¶ Tuda: - lo so: non sono

essere niente - così viva? ¶ Tuda (con brama esasperata): - già

esser viva per qualcuno! ¶ Tuda: No, no! Per lei

Per te stessa, viva! ¶ Tuda: E che vale? ¶ Giuncano

passa per la mente - ¶ Tuda: - se sapesse che cose

io, ora - che odio - ¶ Tuda (quasi sgomenta): - perché? - ¶ Giuncano

ci sono mai riconosciuto! - ¶ Tuda: - come! - e non è

sempre estraneo a me - ¶ Tuda: - chi? - ¶ Giuncano: - uno: mio

Giuncano: - uno: mio padre! - ¶ Tuda: - estraneo? - ¶ Giuncano: - è orribile

gli altri, da fuori - ¶ Tuda (ingenuamente, aprendo le braccia

tu píglialo a calci - ¶ Tuda: - io? - ¶ Giuncano: - tu, sì

sopra la terra - così! ¶ Tuda: Oh Dio, no, che

lo fai dire tu! ¶ Tuda: Perché voglio...? ¶ Giuncano: La

non mi deve riprendere! ¶ Tuda: Se già l'ha

Non voglio! non voglio! ¶ Tuda: Non sta a noi

quando non si deve. ¶ Tuda: E se non si

si fa altrimenti! ¶ Pausa. ¶ Tuda: È appunto questo, vede

abbia spezzate, fracassate, io? ¶ Tuda: Ah, per questo? ¶ Giuncano

è lì, statua, arte - ¶ Tuda: - non si muove più

qua - ti s'invecchia! ¶ Tuda (con sorpresa quasi ingenua

io - tu - tutti quanti! - ¶ Tuda: - la vita? - ¶ Giuncano: - chiamala

hai finito di morire! ¶ Tuda: È vero. Ma allora

fissarsi in nessun sentimento... ¶ Tuda: Ma lei... ¶ Giuncano (cupo

Esce. Altra pausa lunga. ¶ Tuda rimane assorta a pensare

ripiegato sul braccio. Vede Tuda che gli volta le

baciarla su una guancia. ¶ Tuda scatta in piedi a

Caravani (allo schiaffo): Oh! ¶ Tuda: Non arrischiarti a toccarmi

di venire a prenderti! ¶ Tuda: Sì: ma non per

quadro? ¶ Caravani: Che quadro? ¶ Tuda: La "Diana". Quello che

te l'ha detto? ¶ Tuda: È anche un po

niente affatto una sudiceria. ¶ Tuda: Va bene. Se non

diventi! ¶ Caravani (sorpreso): Come? ¶ Tuda: Lascia fare a me

vorresti farmi da modella? ¶ Tuda: Da modella! da modella

che ne dirà lui? ¶ Tuda: Che t'importa sapere

ma con un lusso... ¶ Tuda (indicando dietro la tenda

avete fatto uno sfoggio... ¶ Tuda: Per la vostra soperchieria

Sara: Ah! mia? soperchieria? - ¶ Tuda: - d'entrare qua da

guardare dietro quella tenda. ¶ Tuda: Oh, per me, quando

Sara: Anche lui, suppongo. ¶ Tuda: No: soltanto io. Non

non so che farmene. ¶ Tuda: Non avreste più diritto

Sara: Neanche all'altra? ¶ Tuda: Neanche. Perché vorrei vedere

cui v'ha sposata. ¶ Tuda: Perché neppure da modella

in posa. ¶ Sara: Provatevi! ¶ Tuda: Ah sì? Mi sfidate

Vi dico di farlo. ¶ Tuda: Vi ritenete tanto forte

la finisca con voi. ¶ Tuda: Se m'ha sposata

per la sua statua. ¶ Tuda: E dunque? ¶ Sara: È

suggerito. Non è vero? ¶ Tuda: È vero. ¶ Si volta

dice, che aveva trovato. ¶ Tuda: Seguitate a sfidarmi? ¶ Sara

Sara: Io? No. Perché? ¶ Tuda: Saprete che ho invitato

ha detto lui stesso. ¶ Tuda: Ah, lui v'ha

venuta qua, per prendervi. ¶ Tuda: Precisamente come voi venite

brutto: Dossi ha ragione!) ¶ Tuda (riflettendo, fosca): Già. Perché

potendo tradirlo come moglie. ¶ Tuda: Voi dunque venite a

addio abiti, addio pellicce! ¶ Tuda (dopo averla guardata, frenandosi

da modella a Caravani:.. ¶ Tuda: Ora che ci ho

Sara: Anzi, tutt'altro! ¶ Tuda: E gli avrete anche

che non è finito. ¶ Tuda: Anche la statua là

a buon punto, credo. ¶ Tuda: Voi non l'avete

vedo da un pezzo. ¶ Tuda: Dovreste andare a vederla

L'ha molto cambiata? ¶ Tuda: Sì, molto. - Credete davvero

cambiata, come voi dite. ¶ Tuda: Ebbene, signora: andate su

Non farete codesta pazzia! ¶ Tuda: Signora, io v'ho

Forse sarà proprio lui. ¶ Tuda: Se è lui, vado

che commetta altre pazzie. ¶ Tuda: Ah, glielo consigliate voi

l'uscio a sinistra. ¶ Tuda (subito, con impeto): Non

vestita! ¶ Giuncano (confuso). Perché? ¶ Tuda: Butto via tutto! via

tutto! ¶ Giuncano: Che dici? ¶ Tuda: Vedo che mi guarda

perché mi dici questo? ¶ Tuda: Vuole impedire davvero che

altra? io non so! ¶ Tuda: Non ha sentito che

ma ti tratterrò io! ¶ Tuda: Sì: lei solo, lei

Che cosa, per me? ¶ Tuda (con intensità di rammarico

capo): - proprio quel giorno - ¶ Tuda: - sì, che lui mi

a parlare di me - ¶ Tuda: - sì; che m'ero

di lui, tante cose... - ¶ Tuda: - perché mi mancò il

Giuncano: - ma sì: naturalissimo! ¶ Tuda: No no: le giuro

che d'essere cattiva - ¶ Tuda: - cattiva? - ¶ Giuncano: - come dicono

Giuncano: - come dicono tutti - ¶ Tuda: - io? chi lo dice

quelli che credono che - ¶ Tuda: - io? a far che

Giuncano: - a farmi impazzire - ¶ Tuda: - dicono così? ¶ Giuncano (con

sdegno): Te ne importa? ¶ Tuda: Perché non è vero

ti scusi: con me? ¶ Tuda: No: perché è così

che io ti dicessi? - ¶ Tuda: L'avesse fatto! ¶ Giuncano

che è fatto apposta. ¶ Tuda (subito): E anch'io

me ne sono seccato! ¶ Tuda: Hai torto. Riflettici bene

Che cosa mi giova? ¶ Tuda: Provocare. ¶ Sirio: Mi pare

pare che provochi tu! ¶ Tuda: No. Io così mi

a me giova provocare? ¶ Tuda: Sì: e non dovresti

se non ti senti. ¶ Tuda: Mi sento, mi sento

Gli uomini sono impazienti. ¶ Tuda (estrosa, riprendendosi): E allora

Sarta (perplessa, prendendolo): - perché? ¶ Tuda: - mi dia! E l

Sarta: - quello da passeggio? ¶ Tuda: - l'ha portato? ¶ La

La Sarta: - sì, eccolo - ¶ Tuda: - me lo dia! No

La Modista (prendendole): - queste? ¶ Tuda: - sì sì! M'ajutino

Risata. ¶ La Sarta: - vestirle? - ¶ Tuda: - sì, lei vesta quella

Ma non le andrà! - ¶ Tuda: Non importa! Provi! Quanto

queste? ¶ mostra le stoffe ¶ Tuda: - drappeggi le altre! Si

ridendo): - eccolo! glielo porge. ¶ Tuda: - qua ¶ lo mette in

Benissimo! ¶ La Sarta: Giustissimo! ¶ Tuda: Il guajo è che

Sì, eccoli - ¶ glieli porge. ¶ Tuda: - ah, brava! ¶ Alla Sarta

La Sarta: Uh, antichi! ¶ Tuda: Uno più bello dell

Dove li ha trovati? ¶ Tuda: Me li hanno portati

sì, va benissimo, benissimo... ¶ Tuda (alla Modista): Ha portato

La Modista: Sì, molti. ¶ Tuda: Fiori, fiori. Faccia vedere

presentando la scatola): Eccoli. ¶ Tuda (cercando e scartando, finché

Modista: Eh, sì, benissimo! ¶ Tuda: Sì sì. Senz'altro

pone sulle spalle di Tuda: ¶ La Sarta: Ah, veramente

la guardano con meraviglia. Tuda séguita a mirarsi nello

mirarsi nello specchio, impassibile. ¶ Tuda (alla Sarta): Sì. Non

Sara: Davvero uno spettacolo - ¶ Tuda: - di pessimo gusto! Ma

Dossi non c'è? ¶ Tuda (alla Sarta): E forse

sempre a quest'ora. ¶ Tuda: Già. Ma sa anche

non sono mai salita. ¶ Tuda (alla Sarta): Bisognerà far

A me? E perché? ¶ Tuda: Appunto: me lo domando

fate bene, fate bene! ¶ Tuda: Sarei sciocca anch'io

codesta cappa d'ermellino! ¶ Tuda: Sì, è vero? Sono

Sara: - sì, molto belle - ¶ Tuda: - venute da un paese

così, vi starà benissimo. ¶ Tuda (alla Sarta): Siamo già

tant'altri, come vede! ¶ Tuda: Sì, perché lo voglio

rimorso: è molto ricco. ¶ Tuda: Senza rimorso: ah questo

E di ottimo gusto. ¶ Tuda: Il cappello! Il cappello

Modista: Eccolo! ¶ Glielo porge. ¶ Tuda (calzandosi il cappello): A

benissimo! Mi piace molto. ¶ Tuda: - Invenzione mia! È vero

vero? ¶ La Modista: Verissimo! ¶ Tuda: Forse questa falda... No

sempre messa sul giusto! ¶ Tuda: Oh, questo poi... ¶ Alla

dentro la scatola. ¶ A Tuda: ¶ Contavo che ne volesse

volesse scegliere qualche altro. ¶ Tuda: No, basta questo per

A rivederla. Riverisco, signora. ¶ Tuda: A rivederci. ¶ La Sarta

destra, portando via tutto. ¶ Tuda (cambiando espressione subito): Parliamoci

Con calma, voglio sperare. ¶ Tuda: Calmissima. Vi siete fatta

potessi pretendere da lui. ¶ Tuda: Con qual diritto? Io

Basta, t'ho detto. ¶ Tuda: Vorrei essere sicura che

tu non venga qua. ¶ Tuda: Ah sì? E io

nessun valore per sé... ¶ Tuda: Ti guasterai con lei

mai, sarà affar mio. ¶ Tuda: E se poi, avendolo

perché lo voglio io - ¶ Tuda: - ora, sì; ma se

pentirmene, non temere. ¶ Pausa. ¶ Tuda: Io dovrò allora servire

per la mia statua. ¶ Tuda: Mi sposi per questo

modella ad altri. - Accetti? ¶ Tuda (sta a guardarlo un

Sirio: Ah - per te... ¶ Tuda: E non pensi che

atteso un po'): - che? ¶ Tuda: - niente: per fare una

tono derisorio): - l'amore? ¶ Tuda: - no, ma - un desiderio

t'è mai nato. ¶ Tuda (guardandolo e poi abbassando

ne sono mai accorto. ¶ Tuda: Perché ti sapevo con

momento, sarebbe stato possibile - ¶ Tuda (vivissimamente): - ah sì? sarebbe

potrà più essere ora. ¶ Tuda: Già - perché diventerei tua

mi farai vedere nessuno! ¶ Tuda: No, penso che... ¶ S

lasciale, purché stiano zitte. ¶ Tuda (rivenendo fuori con Giuditta

guarda: ci caccia lei. ¶ Tuda: Io, io! Non avete

Eh, abbiamo sentito sì... ¶ Tuda: E dunque sono la

Sì sì, senza fiatare! ¶ Tuda (ride; corre verso la

Al levarsi della tela, Tuda in abito da sera

la prova abbia fine. ¶ Tuda: No no, non mi

le sta benissimo, signora! ¶ Tuda: Che benissimo! Non è

lei m'ha detto! ¶ Tuda: Io non le ho

signora: uno splendore, creda. ¶ Tuda: Troppo, troppo; e non

Aspetti, si potrà rimediare! ¶ Tuda: Che vuol rimediare! No

scusi, è un po'... ¶ Tuda: - come? - ¶ La Sarta: - dimagrita

come? - ¶ La Sarta: - dimagrita - ¶ Tuda: - io? - ¶ La Sarta: - Sì

Sì, dall'ultima volta - ¶ Tuda: - possibile? in così pochi

Sarta: - ma sì, creda! - ¶ Tuda: - io sto benissimo! - ¶ La

dico! un corpo maraviglioso - ¶ Tuda: - sfido, modella! ¶ Senza dar

Sarta: - come dovrei chiamarla? - ¶ Tuda: - signora... modella (sanno tutti

levato l'abito e Tuda sarà rimasta in un

un finissimo sottabito rosa. ¶ Tuda: Non mi ci posso

certo, smuore un po'. ¶ Tuda: Se si pensasse, come

sarà un malessere momentaneo! ¶ Tuda (guardandosi bene allo specchio

neppure tentare d'accomodarlo? ¶ Tuda: No no, non mi

Sì, tante: eccole qua. ¶ Tuda: Vediamole, vediamole. - Ma che

Quelli di quest'anno. ¶ Tuda: Non c'è un

quest'anno non va. ¶ Tuda: Ma va a me

Non è di moda. ¶ Tuda: La moda per me

La Modista. A maraviglia! ¶ Tuda: Mi vesto io. ¶ Si

corpo come il suo - ¶ Tuda: - condannato a spogliarsi sempre

pizzo... ¶ La Sarta: Pizzo? ¶ Tuda: Non va neanche il

Se guarda i figurini... ¶ Tuda: Non li guardo. Lo

La Sarta: No, signora. ¶ Tuda: Non importa. Ne ho

dalla tenda. ¶ Sirio: Ancora? ¶ Tuda: Abbi pazienza. Un abito

meglio anche per te. ¶ Tuda (guardandolo con intenzione): No

guardata): Perché dici così? ¶ Tuda (subito, e poi imbarazzata

Volontà fredda e dura. ¶ Tuda: Dicono che il padre

Andò ad arricchirsi lontano. ¶ Tuda: E lei lo conobbe

ne ho viste poche. ¶ Tuda: È quell'unico gesso

da giovane? ¶ Giuncano: Sì. ¶ Tuda: Come doveva esser bella

una cosa sola. ¶ Pausa. ¶ Tuda (assorta): Se davvero è

la vita si chiude... ¶ Tuda: Crede che farà veramente

Capacissimo di farlo. ¶ Pausa. ¶ Tuda: Ma quella signora... ¶ Giuncano

ben poco per lui. ¶ Tuda: Ah no: questo non

mi volevi dir questo. ¶ Tuda: È vero. Io volevo

stufa. ¶ Giuditta: È permesso? ¶ Tuda: Chi è? - Ah, voi

da un pezzo? ¶ A Tuda: ¶ Il signorino dov'è

Il signorino dov'è? ¶ Tuda: Doveva essere nel giardino

Non l'abbiamo veduto. ¶ Tuda: E allora non so

càmice addosso... ¶ Rosa (A Tuda): Ci ha lasciato sempre

Se è ancora accesa... ¶ Tuda: Non so: sarà accesa

Giuncano: Vieni qua. ¶ A Tuda: ¶ Tu dici che non

Mi voglio guardare. ¶ A Tuda, mentre Giuditta sghignazza: ¶ Sai

anni insieme, noi due! ¶ Tuda (meravigliata, sorridente): Ah, con

adesso! ¶ Rosa (volgendosi verso Tuda): E tu, all'età

sarai una pentolaccia squarciata! ¶ Tuda: Ma non v'ho

per me! ¶ Giuditta (a Tuda): E n'era geloso

rifacendosi serio, rivolto a Tuda: ¶ Ricòrdati di questo, per

avviano verso la tenda. ¶ Tuda (dopo un momento di

andavi? Ho da parlarti. ¶ Tuda: Ma ora devo andare

Farò com'hai detto. ¶ Tuda: Farai -? ¶ Sirio: - com'hai

hai detto: ti sposo. ¶ Tuda: Oh bella! Sei impazzito

Sirio: No, cara. Calmissimo. ¶ Tuda: Mi sposi? ¶ Sirio: Per

restare mia modella soltanto. ¶ Tuda: Ah, no! Per dispetto

Sirio: Ma che dispetto! ¶ Tuda: Hai litigato con quella

detto che ho litigato? ¶ Tuda: Eh, v'ho sentito

Sirio: Ma nient'affatto! ¶ Tuda: Perché gelosa di me

me, sì. ¶ Sirio: Smettila! ¶ Tuda: Gelosa, gelosa: l'ha

parlarmi di quella signora. ¶ Tuda: Ah no, aspetta! E

te la tua libertà - ¶ Tuda: - ah sì? - intera? - ¶ Sirio

ti parrà e piacerà. ¶ Tuda: Non te ne importerà

me ne debba importare? ¶ Tuda: Se sarò tua moglie

no, cara, che moglie! ¶ Tuda: Eh, se mi sposi

tutti - ¶ Sirio: - che cosa? - ¶ Tuda: Oh bella! Porterò il

ma no! nessun effetto! ¶ Tuda: - eh via! la moglie

finire la mia statua. ¶ Tuda: Poi t'ucciderai, abbiamo

sì, anche su questo! - ¶ Tuda: Capirai, per un pajo

ottimo affare, stai sicura. ¶ Tuda: Affare! Non è affare

che mi deve servire. ¶ Tuda (dopo una pausa di

tutto quello che vorrai. ¶ Tuda: E - che ne dirà

detto di non parlarne. ¶ Tuda: Vorrei almeno sapere se

sono padrone di me. ¶ Tuda: Libero anche tu, per

tuo - ¶ Sirio: - s'intende - ¶ Tuda: - con lei? ¶ Sirio: Basta

tu sposami! ¶ Sirio: Finiscila! ¶ Tuda: Sarebbe da vedere, caro

io... ¶ Giuncano: Tu, no! ¶ Tuda: Intanto, non mi vuole

Più alto il braccio! ¶ Tuda: Così? ¶ Sirio: Così. ¶ Pausa

Sirio: Così. ¶ Pausa tenuta. ¶ Tuda: Dorme, Maestro? ¶ Giuncano: Fumo

Ti vedo nell'ombra. ¶ Tuda: Sono bella? ¶ Giuncano: Sì

Sì, cara. - ¶ Pausa ¶ - Morta. ¶ Tuda: Come, morta? ¶ Sirio (con

con un urlo). Ferma! ¶ Tuda: Eh, dice morta... ¶ Giuncano

ferma così. ¶ Altra pausa. ¶ Tuda: Ah, dà l'incubo

trovo ancora la pasta. ¶ Tuda: Che pasta? ¶ Giuncano: Ardente

muoverti! Vèstiti e vattene! ¶ Tuda: Abbi pazienza. Ho immaginato

la loro vita divina. ¶ Tuda (che è già balzata

Giuncano (ribellandosi fosco): No! ¶ Tuda (con meraviglia). Non lo

Giuncano: Non mi piace. ¶ Tuda: Ch'io la baci

indicando Sirio): Bacia lui. ¶ Tuda: Grazie. Bacio chi voglio

te. La tua bocca... ¶ Tuda: Che ha la mia

guardala! guardala! ¶ E, come Tuda si scompone scoppiando a

a Sirio: ¶ Ecco: guardala! ¶ Tuda (scomponendosi ancora con finto

Oh, insomma! ¶ Giuncano: Guardala! ¶ Tuda (movendosi in tanto modi

consista, che è? ¶ Nulla. ¶ Tuda: Come come? io, nulla

la statua ¶ per sempre! ¶ Tuda: Grazie! Una statua. ¶ Giuncano

quando vi giacerai, stecchito. ¶ Tuda (quasi cantando e ballando

non la tua carne. ¶ Tuda: E perché hai bisogno

non si muove più? ¶ Tuda: È vero, è vero

grazie, immortale così! ¶ Afferra Tuda per le braccia e

Sente picchiare alla porta. ¶ Tuda: Ah: sarà lui, Caravani

la tenda. Giuncano e Tuda vi si ritirano. Sirio

mossa del capo a Tuda ¶ Sirio: Non sta con

Chiamando forte, con rabbia: ¶ Tuda! ¶ Tuda (da dietro la

forte, con rabbia: ¶ Tuda! ¶ Tuda (da dietro la tenda

furia dietro i due. ¶ Tuda (venendo fuori anche lei

è portato via Caravani. ¶ Tuda: E lui, come uno

Non è uno stupido. ¶ Tuda: Ma non ha visto

Saprà come suole bussare. ¶ Tuda: La prova, scusi, è

i denti: "Che schifo!" ¶ Tuda: Perché s'è accorto

Sarà gelosa di te. ¶ Tuda: Di me? Oh bella

Giuncano: Stupida - lei sì... ¶ Tuda (con orgoglio). E perché

per stare con te. ¶ Tuda: Viene qua a prenderlo

potuto dire di me - ¶ Tuda (supponendo che parli di

io odio le statue - ¶ Tuda: - ah, ma questo l

è uno stupido, lui - ¶ Tuda: - perché lei è vecchio

non puoi ancora capire. ¶ Tuda (seria, con una tenera

e minaccioso.) Che cosa? - ¶ Tuda (gli s'accosta amorevole

che dice. ¶ Giuncano: Io? ¶ Tuda (accentuando la malizia): Non

come sopra). Che altro? ¶ Tuda: Un altro; e non

dire. ¶ Giuncano: Io dico - ¶ Tuda: - sì: una cosa che

a pensare queste cose? ¶ Tuda: Eh, posso anche far

ciò che vuole, questo. ¶ Tuda: E lei crede veramente

sì. Una vera statua. ¶ Tuda (come se le parole

Personaggi. ¶ Tuda, modella. ¶ Nono Giuncano, vecchio

acuti. Veste di nero. ¶ Tuda (dietro la tenda in

tenda): No: ferma lì! ¶ Tuda: Non reggo più! ¶ Giuncano

è passata l'ora. ¶ Tuda: È passata, è passata

Sirio: Ancora un momento! ¶ Tuda: Non ne posso più

pausa. Giuncano smania feroce. ¶ Tuda (prima con un sorriso

che prima non vedevo. ¶ Tuda (ancora dietro la tenda

vai? vuoi lasciarmi lavorare? ¶ Tuda: Non se ne vada

e rimettiti in posa! ¶ Tuda: Ah, no no, basta

a tentare l'esperimento. ¶ Tuda: Che esperimento? Mi dica

di fare altre statue. ¶ Tuda: E allora io? ¶ Giuncano

modella, almeno agli scultori. ¶ Tuda: E ai pittori, sì

Meno male. ¶ Sirio (a Tuda): Dobbiamo dunque rimandare? Fino

rimandare? Fino a quando? ¶ Tuda: Ma se non dovevo

ti ringraziassi per giunta? ¶ Tuda: T'avevo pur detto

Giuncano: Ecco: benissimo: mai. ¶ Tuda: Non dico "mai"; almeno

solo a sentirlo dire. ¶ Tuda: Non è uno studio

costato! ¶ Sirio: La professione... ¶ Tuda (a Giuncano): È vero

la favola del ragazzo! - ¶ Tuda: - lo dicono tutti - ¶ Sirio

eh sì, circola, circola! - ¶ Tuda: - che eseguiva la copia

tutti i tuoi gessi - ¶ Tuda: - già, peccato! - ¶ Sirio: - tra

corpi ancora in piedi - ¶ Tuda: sdegno? perché? ¶ Sirio (seguitando

mi nacque lì, allora - ¶ Tuda: - l'idea? oh guarda

una statua: una sola. ¶ Tuda (distornandosi dall'attenzione): Oh

Sirio: Chi t'aspetta? ¶ Tuda: Non ci sei tu

Non c'è che Tuda: Tanti quadri, tante Tude

lasciare l'abbozzo così. ¶ Tuda: Oh, ma neanche tenermi

la forza, se occorre! ¶ Tuda (a Giuncano): Ne sarebbe

ho fino alla gola! ¶ Tuda: E tu piantalo! Ma

Non dico del lavoro! ¶ Tuda (a Giuncano): Lo guardi

io lo saprò fare. ¶ Tuda: Ma che dice? Parla

Giuncano: Male di famiglia. ¶ Tuda: Oh, puoi smetterle con

sopportare la vostra vista - ¶ Tuda: - grazie! io me ne

tanta afa, ¶ voltandosi a Tuda ¶ che potrei temere piuttosto

riderne. ¶ Poi, volgendosi a Tuda: ¶ Ti sarai riposata: su

sarai riposata: su, andiamo. ¶ Tuda: Ma verrà a prendermi

Per qualche altro lupanare? ¶ Tuda: Lupanare... perché una volta

Come non ti vergogni? ¶ Tuda: Di che? Non faccio

una così pura divinità! ¶ Tuda: - già! e mi sta

no, sai! Glielo proibisco! ¶ Tuda: O ch'è di

gliel'hai suggerito tu! ¶ Tuda: Ma è un'altra

lo tollero sul serio! ¶ Tuda: Sai che diventi insopportabile

coscia - ¶ Sirio: - sta' zitta! - ¶ Tuda: - comodissima! - la testa così

Mi verrebbe di strozzarla! ¶ Tuda: Ne sei geloso? Ma

Sirio: Quanto ti dà? ¶ Tuda: Caravani? La posa; niente

non gli servirebbe meglio? ¶ Tuda: "Una di quelle sue

Perdio, non lo dire! ¶ Tuda: Un corpo come il

che non posso tollerarlo! ¶ Tuda: E tu sposami! ¶ Sirio

aveva voluto! ¶ Giuncano: Cecità... ¶ Tuda (indicando con terrore dietro

Giuncano (come sopra): Cecità... ¶ Tuda: Io che ora sono