Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

morto è Ottai, già Turachina impera ¶ quando Batù fa

si fece proclamar imperatrice. ¶ Turachina Catuna altri l’appella

colle gran beneficenze sue ¶ Turachina innalzò da stato ignoto

corte ¶ teneasi ognor di Turachina allato ¶ e acciò non

appresso pubblica udienza ¶ da Turachina, che lo teme e

allor camparve innanzi a Turachina ¶ con un caftan di

Poscia tutte esaltò di Turachina ¶ l’eccelse qualità, l

ingentilisce in faccia a Turachina. ¶ Mostra ella un volto

Udii sovente dir che Turachina ¶ contrasse pei romanzi orientali

dimora, ¶ poiché la saggia Turachina vuole ¶ chiamar qua l

era compito. ¶ A pietà Turachina alfin si mosse: ¶ tolse

un giovin. Fu da Turachina amato, ¶ morì di consunzione

tu dei saper che Turachina ¶ ha di religion un

or convennero qui di Turachina. ¶ Dunque dotti e filosofi

esagera ogni oggetto; ¶ di Turachina al zibaldone informe ¶ dassi

armata ¶ allato cavalcar di Turachina ¶ in quella tragicomica giornata

della partita ¶ era di Turachina, l’altra suora ¶ era

li bagni son di Turachina: ¶ né mai simili a

disse: ¶ «Va, porta a Turachina questo foglio ¶ e tien

parole in mente fisse: ¶ Turachina altra è in camera

costei, ¶ introdusse Tommaso a Turachina, ¶ che il ricevé benignamente

svogliato ebreo celibatario. ¶ «Eccoti, Turachina, un gran sussidio» ¶ esclamava

il campione sarai di Turachina; ¶ ed io far soglio

fra gli altri gusti Turachina ¶ avea pur anche il

rendere gli omaggi a Turachina. ¶ Cangiaron le lor vesti

paesi, ¶ e gloria a Turachina e onor sen dette

piacer tutta mi dono». ¶ Turachina così tutto il suo

caso ¶ fra quel di Turachina e di Tommaso. ¶ Con

volle il natale ¶ di Turachina, come solit’era ¶ di

lor usi. ¶ Pur dopo Turachina e dopo quegli ¶ che

preferir dalla prima giovinezza. ¶ Turachina Catuna in quel convito

e meco intanto a Turachina ¶ vieni per quell’incognito

Anzi se avvien che Turachina istessa ¶ ti proponga talor

Catuna indi seguillo. ¶ Con Turachina, al giunger di que

guarda. ¶ Per celebrar di Turachina il nome ¶ solenne ricorrea

al genio immortal di Turachina, ¶ grande e sublime in

di Gengis moglie, e Turachina dopo ¶ dei drudi lor

osa il trono a Turachina, ¶ e peste e fame

affar deciso, Toto e Turachina, ¶ ch’erano due politici

l’immortal, l’onnipotente ¶ Turachina, Gran Can di Tartaria

raziocini e tai proteste ¶ Turachina Catuna in quello scritto

palpita in seno a Turachina, ¶ benché affettar tranquillità si

Gengiscan”, l’“Ottai”, la “Turachina”, ¶ lo “Zodiaco”, il “Toto

alzar tre volte: «Evviva Turachina!». ¶ «Turachina!» da lungi echeggia

tre volte: «Evviva Turachina!». ¶ «Turachina!» da lungi echeggia il

lungi echeggia il lido, ¶ «Turachina!» rimbomba la marina. ¶ Triton

vero paradiso della terra. ¶ Turachina, poiché svanì il periglio

voller tutti cantar di Turachina. ¶ E l’ampolloso oriental

ond’egli fu da Turachina accolto. ¶ Quattro lacché di

in pregio sono, ¶ da Turachina a lui mandate in

anello, ¶ poiché ciascun di Turachina è vago ¶ al collo

Chi vuol saper se Turachina è bella, ¶ com’è

pel mondo intero ¶ di Turachina il nome augusto e

ch’essendosi l’augusta Turachina ¶ di restarsi neutral determinata

Onde dicea, rivolto a Turachina: ¶ «O quattro e cinque

fu la concorrenza ¶ che Turachina per veder partire ¶ alle

il carro real di Turachina, ¶ da ventiquattro paggi attorniato

corvi, ai cani? ¶ A Turachina tai barbarie ignote ¶ tengonsi

la plebe mogolla, ¶ di Turachina appresso al carro e

specie d’osanna a Turachina. ¶ In aperta campagna il

che i dì di Turachina ¶ non minaciasse malattia mortale

dì quindici o sedici ¶ Turachina uscì fuor d’ogni

per corrier spedito a Turachina ¶ perch’ella accetti il

verun altra qualità ¶ a Turachina attribuir si de’ ¶ degna

mandaro a offrire ¶ a Turachina, di comune accordo, ¶ quel

potria ¶ Aiton simpatizar con Turachina. ¶ Ma gloria sempre e

Mentre venivan tutti a Turachina ¶ per affar, per dover

la gloria immortal di Turachina, ¶ non avvi di chi

eroe minor la saggia Turachina ¶ dall’eccelso Orenzeb si

momento d’accusarlo a Turachina. ¶ Per dare alle calunie

il corteggio real di Turachina. ¶ Il treno a riguardar

quivi depon la saggia Turachina ¶ e dassi tutta al

suo veleno ¶ insinuar di Turachina in seno. ¶ Le dicea

si potea dir che Turachina ¶ circa la quantità de

l’uom le prime. ¶ Turachina, siccome accade spesso, ¶ se

nessun si mostrò per Turachina. ¶ I miseri abbandona ed

talor, travestito e imbacuccato, ¶ Turachina di notte in un

d’un carro ¶ di Turachina, in un giardin che

suo giorno natale ¶ di Turachina a caso gli sovvenne

non volle aver per Turachina ¶ riguardi che per essa

dunque pel solito cammino ¶ Turachina e Turfana al lor

al lor destino. ¶ Misera Turachina! E chi presagi ¶ fatto

fato ¶ riunisce Tommaso e Turachina ¶ in quell’ermo del

la riconobbe alfin per Turachina, ¶ gli parve esser nell

sembra più strano» ¶ a Turachina rispondea Tommaso ¶ «Una figlia

entrar nell’amorosa lizza ¶ Turachina di nuovo ancor pensava

Naimuni, detta dai Tartari Turachina Catuna e dai Chinesi

divenne favorito dell’imperatrice Turachina. ¶ Come che alcuni fatti