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Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «Ulivieri»

nautoretestoannoconcordanza
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1483
Angiolin di Baiona ed Ulivieri ¶ v'era venuto, e
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spada uccider Gano; ¶ ma Ulivieri in quel mezzo si
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Astolfo, Avino, Avolio ed Ulivieri ¶ piangevan questo, e così
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l suo Dodone ed Ulivieri ¶ da Carlo imperador s
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tempo alla badia ¶ con Ulivieri e Dodone arrivava; ¶ vide
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zuffa s'appicca! - ¶ donde Ulivieri abandonò la micca. ¶ Allora
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partì da Chiaramonte ¶ ed Ulivieri e Dodon, sospirando; ¶ va
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pollo. ¶ Fuggito s'era Ulivieri e Dodone, ¶ che i
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così paürosa ¶ di ritrovare Ulivieri e Dodone, ¶ o tu
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e ritrovò Dodone ed Ulivieri. ¶ Era Ulivier tutto malinconoso
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al paladin famoso; ¶ ed Ulivieri aveva ragionato: ¶ - Penso che
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poco si consiglia: ¶ a Ulivieri furioso più che orso
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uccidren crudele e fella. - ¶ Ulivieri era un gentil damigello
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teneva al pennello: ¶ con Ulivieri in francioso motteggia; ¶ disse
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per lui divotamente. ¶ Ed Ulivieri ancor fece orazione: ¶ raccomandossi
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lo volle ciuffare. ¶ Ma Ulivieri adopera le mane, ¶ ch
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del tristo caso d'Ulivieri e strano; ¶ pur tante
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turbato e Dodone ¶ perch'Ulivieri in terra si riposa
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comandòe ¶ che medicassin diligentemente ¶ Ulivieri e Dodon, ché bisognòe
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passato il core ¶ a Ulivieri e pien sì di
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Lascia la dama, marchese Ulivieri: ¶ non fu di vagheggiar
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baciati la mano; ¶ ed Ulivieri avea potuto appena ¶ - Addio
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La qual, veggendo partire Ulivieri, ¶ avea più volte con
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Intanto vien Dodone ed Ulivieri. ¶ Rinaldo dice questo fatto
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o Ulivier, di Vegliantino. - ¶ Ulivieri scendeva da cavallo. ¶ Rinaldo
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lo vedia, ¶ diceva a Ulivieri: - Hai tu veduto ¶ costui
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la versiera fia? - ¶ Disse Ulivieri: - Iddio ci sia in
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pur Dodon dicea con Ulivieri: ¶ - Io temo sol Rinaldo
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tu fatto di lui, Ulivieri? ¶ Tu gli corresti drieto
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drieto col destrieri. - ¶ Disse Ulivieri: - Egli è nato di
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facci dimoro, ¶ tal ch'Ulivieri e Dodon se ne
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che dice questo, ed Ulivieri ¶ conobbe Orlando sopra il
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intanto smontava di sella, ¶ Ulivieri e Dodon non fe
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farla alla franciosa; ¶ a Ulivieri in sua lingua favella
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più degna cosa! - ¶ Disse Ulivieri: - E' non è in
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noi la risposta. - ¶ (Ah, Ulivieri, amor ti fa sì
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ed avea prima aiutato Ulivieri ¶ armar, che molto di
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ch'egli aveva Cortana. ¶ Ulivieri e 'l signor di
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di tale effetto; ¶ ed Ulivieri spesso sogghignava: ¶ non gli
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Rinaldo: - Egli ha nome Ulivieri ¶ l'un di costor
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volte il suo cugino; ¶ Ulivieri abbracciava il suo cognato
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udì Rinaldo ricordare ¶ ed Ulivieri, avea grande allegrezza, ¶ e
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signor di Montalbano ¶ ed Ulivieri e Dodon con costoro
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e 'l conte ¶ ed Ulivieri scenderanno il monte, ¶ e
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bella e gentil Meredïana ¶ Ulivieri arma, che è 'l
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turba si strugge. ¶ Ed Ulivieri e Dodon giunti sono
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il cavallo spronava, ¶ ed Ulivieri allo scudo giugnea ¶ e
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gli accostava e diceva: - Ulivieri, ¶ rimonta, vuoi tu aiuto
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questo tempo il famoso Ulivieri ¶ era pel campo colla
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si volse al marchese Ulivieri ¶ e chiese a lui
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Orlando con Rinaldo ed Ulivieri ¶ si ritornorno e Dodone
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v'è Rinaldo ed Ulivieri, ¶ e se non v
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son Rinaldo, Orlando o Ulivieri, ¶ ma il franco e
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fussi il conte ed Ulivieri, ¶ io sarei fuor di
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chiamava e Dodone ¶ ed Ulivieri, e contava ogni effetto
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il quale ha lasciato Ulivieri ¶ colla figliuola del re
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in sul corridore; ¶ ed Ulivieri avea detto a Morgante
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amore? - ¶ Disse la dama: - Ulivieri è qui meco, ¶ però
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Carlo di Meredïana. ¶ Disse Ulivieri alla gentil donzella: ¶ - Che
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diguazza il battaglio; ¶ ed Ulivieri innanzi alla sua dama
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di quello ¶ e d'Ulivieri, il suo caro fratello
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e 'l simigliante faceva Ulivieri: ¶ così tutto quell'oste
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ho potuto. - ¶ Avea Faburro, Ulivieri ed Orlando ¶ morti quel
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può più stretto, ¶ ed Ulivieri e Morgante poi afferra
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figlia è diventata ¶ d'Ulivieri, anzi più che meretrice
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corona, come imperadore. ¶ Né Ulivieri ha fatto mancamento, ¶ per
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tu puoi farmi. - ¶ Ah, Ulivieri! amor ti scalda il
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è feroce il gigante. ¶ Ulivieri era ritornato in sala
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Dicea Rinaldo al marchese Ulivieri: ¶ - Vedi che Carlo consente
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un'altra villana, ¶ che Ulivieri il pugno innanzi porse
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in tutto perdonato; ¶ ma Ulivieri incontro 'Astolfo disse, ¶ tanto
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nell'armi molto adatto. ¶ Ulivieri era già venuto al
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dilaccia ¶ al valoroso marchese Ulivieri, ¶ tanto che tutta scoperse
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e 'l duca Namo, Ulivieri e 'l Danese, ¶ ch
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mio dirai ancora, ¶ a Ulivieri e tutta nostra corte
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andava, e così a Ulivieri. ¶ Rinaldo, come e' giugneva
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che lo imperadore ¶ ed Ulivieri, alfin sarebbe vano, ¶ perché
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Parigi tuo liberamente; ¶ ed Ulivieri ed io di compagnia
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Quivi piangeva il marchese Ulivieri, ¶ né riveder credea più
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è il nostro famoso Ulivieri.- ¶ Marsilio guarda questi compagnoni
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proffereva: ¶ guata Rinaldo ed Ulivieri armato ¶ e molta ammirazion
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Chi siete voi, - domandava Ulivieri ¶ - così presuntüosi cavalieri? - ¶ Rinaldo
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e riscontrossi appunto in Ulivieri, ¶ ch'era nel mezzo
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l'aveva abbattuto. ¶ Disse Ulivieri: - In terra mi distese
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Astolfo col Danese ed Ulivieri ¶ e Carlo e Francia
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di vedere ¶ Rinaldo ed Ulivieri e 'l conte Orlando
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così la fanciulla. ¶ Disse Ulivieri: - E' non ne sarà
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gentil signore. - ¶ Allor comincia Ulivieri a pregare: ¶ - Per grazia
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era venuto ¶ Rinaldo ed Ulivieri e 'l conte Orlando
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così Orlando il cognato Ulivieri, ¶ che ciò che tu
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non si ricorda ch'Ulivieri è preso, ¶ che gli
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partito così presto? ¶ O Ulivieri, o Ricciardetto mio, ¶ forse
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nessuna? - ¶ e corse a Ulivieri e Ricciardetto, ¶ e disse
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preso è Parigi. ¶ Questo Ulivieri e questo Ricciardetto ¶ de
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in corte, ¶ né Ricciardetto, Ulivieri o Rinaldo: ¶ però battiamo
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in Persia col vostro Ulivieri, ¶ e vinsilo, e così
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gli ebbe messo, ¶ ed Ulivieri abbraccia il car cognato
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Ricciardetto e Rinaldo ed Ulivieri ¶ e 'l Veglio tutti
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e ricordare Orlando ed Ulivieri ¶ e 'l prenze, ognun
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già in terra; ¶ ed Ulivieri e gli altri ognun
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ognuno abbi paura, ¶ ed Ulivieri e gli altri tenien
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ha tanta fama, ¶ con Ulivieri, Alardo e Ricciardetto ¶ e
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Vanno costoro, Alardo ed Ulivieri, ¶ Guicciardo e Malagigi e
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è Guicciardo, Alardo ed Ulivieri, ¶ e questo è Ricciardetto
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Rinaldo, il fratello ed Ulivieri, ¶ e lascioron cadersi dell
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mal, mal abbia! - ¶ Disse Ulivieri: - Ah, traditor ribaldo! ¶ Io
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ne farà segno. ¶ Era Ulivieri alle volte superbo. ¶ Gan
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cerchi un tratto. - ¶ Disse Ulivieri: - A te si vorre
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le risa smania? ¶ Manda Ulivieri incontro alla reina ¶ a
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ritto, l'abbracciòe, ¶ perché Ulivieri ancor gli par pur
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opra, ¶ ma così dato, Ulivieri, è disopra: ¶ prima che
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Ma se ci fussi, Ulivieri, or Morgante, ¶ noi proverremo
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lasciato Orlando e trovato Ulivieri, ¶ ed avea seco la
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sopra il caval rimontarlo. ¶ Ulivieri era in una pressa
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così gli parea, ¶ ed Ulivieri; e così s'accordorno
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e così sia; ¶ ed Ulivieri; e sai della guanciata
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e cose sorïane; ¶ a Ulivieri una leggiadra vesta ¶ la
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Soria: ¶ - La testa d'Ulivieri al tuo comando, ¶ ché
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parea che conosca paura. ¶ Ulivieri avea il dì dinanzi
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ebbe in resta, ¶ ed Ulivieri a Orlando dicea: ¶ - Che
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spesso risonar qualch'elmo. ¶ Ulivieri Altachiara avea ristretta ¶ e
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battaglia rinforza ¶ e d'Ulivieri e d'Orlando alte
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segno ha scoperto, ¶ ed Ulivieri intanto è quivi giunto
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non avea veduto; ¶ ed Ulivieri alla fine ne leva
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tutti son dintorno a Ulivieri. ¶ Quando Orlando Ulivier vide
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sonare il corno. - ¶ Disse Ulivieri: - Omai non ti bisogna
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vide questo, ¶ giudicò d'Ulivieri il caso presto. ¶ Rinaldo
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uccise una fila, ¶ ed Ulivieri, Anselmo e Sansonetto. ¶ Ma
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con dispetto, ¶ poi che Ulivieri è morto e Sansonetto
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pe' boschi cacciando ¶ con Ulivieri e col suo Sansonetto
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l'altre dolorosa ¶ d'Ulivieri e d'Orlando, meschinella