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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «Un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
d’essere anche lui un uomo, e di avere
2
1911
dettato? ¶ «Egli non è un uomo, o meglio, è
3
1911
spirituale.» ¶ – Bene! ¶ – Bravo! ¶ – Evviva! ¶ «Un’apposita commissione verrà nominata
4
1911
quindi si ritirerà ad un periodo di meditazione e
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1911
vostri fastidi. ¶ – Hanno trovato un’occupazione anche per voi
6
1911
incomincio a sudare. ¶ – Fa un caldo... ¶ – Quelle chaleur! ¶ – Io
7
1911
il salone era ridotto un lavoratorio. La toilette è
8
1911
purché non vada perduto un grado della sua inutile
9
1911
Oliva! Oliva! ¶ – Io ho un magnifico boa grigio. ¶ – Non
10
1911
pensato? Mi faccio fare un cappello in forma di
11
1911
è sempre verde come un cetriolo. ¶ – Come sono carini
12
1911
visto chi ha avuto un’idea felice stasera? ¶ – Chi
13
1911
occhi. ¶ – È vero. ¶ – E un sorriso... sembri un’altra
14
1911
E un sorriso... sembri un’altra donna. ¶ – Ma che
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1911
È quello di Perelà. ¶ – Un cuore di fumo. ¶ – Sfido
16
1911
trovare. ¶ – È sempre stata un tantino pazzarella. ¶ – Come stai
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1911
Delicata espressione... delicata figura... ¶ – Un mesto sorriso della natura
18
1911
signor Perelà, siete davvero un uomo come tutti gli
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1911
baffi di Perelà? ¶ – Sembrano un capriccio di sigaretta. ¶ – Che
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1911
carni puzzolenti? ¶ – Volevo fare un giro con lui: non
21
1911
universo. ¶ – Ma è veramente un uomo, sapete, nella più
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1911
nella più assoluta normalità. ¶ – Un uomo? È l’uomo
23
1911
Diogene? ¶ – In persona. ¶ – Ditemi un poco: quando s’era
24
1911
feste di Corte con un paio di stivali da
25
1911
è l’occhio di un delitto. Io dico sempre
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1911
vi vedo insieme. È un cattivo soggetto. Tutti se
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1911
Va dicendo che è un filosofo, non è vero
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1911
gli date retta, è un pessimo soggetto, una lingua
29
1911
Eppure si fanno. ¶ – Ditemi un poco. ¶ – Cosa c’è
30
1911
immondo è qui da un’ora e non s
31
1911
dolce. ¶ – Sì, ma con un velo di malinconia. ¶ – Perelà
32
1911
non gli faccia annusare un angelico mazzolino, sono così
33
1911
dopo. E questo è un pranzo di Corte. ¶ – Sono
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1911
Perelà? ¶ – Venite a prendere un rinfresco. ¶ – Oliva! Oliva! ¶ – Dia
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1911
quale si vede uscire un pezzettino dallo stivale della
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1911
gamba sinistra, simile a un petalo di rosa. ¶ Mentre
37
1911
a guardarla allontanarsi, con un sorriso d’ammirazione e
38
1911
sé il cuore di un’altra persona, una fanciulla
39
1911
fanciulla il cuore d’un giovane, e un giovane
40
1911
d’un giovane, e un giovane quello di una
41
1911
saprei nemmeno parlare con un’immagine, con quella voce
42
1911
doppio di me. Sareste... un vecchio, un uomo vicino
43
1911
me. Sareste... un vecchio, un uomo vicino a morire
44
1911
siete ancora giovane, e un bel giovane, giovane come
45
1911
il mio cuore è un mondo per voi, tutto
46
1911
si lamenta più, ha un’altra faccia, la bocca
47
1911
il segreto. V’era un tempo una piccola cortigiana
48
1911
certi ingorghi violentissimi in un: glu glu glu glu
49
1911
con Silvio né con un altro uomo. E dopo
50
1911
né ricordare di me un solo particolare. Per me
51
1911
e la morte. Con un uomo non seppi giungere
52
1911
siderale. ¶ «Quando vicina ad un uomo rinascevo alla luce
53
1911
Vidi una volta passare un ventenne, dolce figura dal
54
1911
inanellata, amabilmente scomposta, rigogliosissima. Un adolescente dalla bocca sensuale
55
1911
sensuale e prematuramente sfiorita, un’aria viziata e di
56
1911
Senza il raggio d’un sorriso sopra il labbro
57
1911
ora, ero invasa da un’oppressione... assalita da un
58
1911
un’oppressione... assalita da un’inquietudine ignota... avevo bisogno
59
1911
Giunta al cancello scorgo un’ombra, un’ombra piatta
60
1911
cancello scorgo un’ombra, un’ombra piatta, schiacciata sul
61
1911
Egli mi disse a un tratto: “andiamo laggiù... c
62
1911
una vecchia fotografia. In un punto si fermò, si
63
1911
calma, quasi sorridendo in un attimo di gioia assoluta
64
1911
la morte lo teneva un pochino di più, una
65
1911
diveniva. Mi riscossi. Forse un malore? L’accarezzai, lo
66
1911
strinsi... nulla. Attesi con un’ansia che diveniva disperata
67
1911
attesi sentendomi penetrare da un’angoscia che mi faceva
68
1911
sfinita. ¶ «Le forze ritornarono un poco e la mente
69
1911
tutto, profanato tutto in un istante di smarrimento e
70
1911
di prima. ¶ – Tubercolosi galoppante. ¶ – Un fradiciume. ¶ – Era già cadavere
71
1911
ma vi pare... con un po’ di salute addosso
72
1911
agili e bianche suonano un notturno di Chopin. Ma
73
1911
sono alla sommità di un camino e le sento
74
1911
e di muovere anche un poco le membra. Parlano
75
1911
narra la pena di un cuore; e una spiega
76
1911
occhi, altre mani e un diverso sorriso? Certo, le
77
1911
io vi posso insegnare un giuoco da Regina, quello
78
1911
da questa parte. Alzo un cavaliere, alzate voi la
79
1911
Dio.» ¶ – Ancora, ancora. Ha un regno molto lungo questo
80
1911
e non han tutte un uguale mantello e un
81
1911
un uguale mantello e un velo uguale? Me sola
82
1911
Gelasia. ¶ – Non ti do un bacio perché ti lascerei
83
1911
Come l’incoronazione di un Re. ¶ – Davvero. ¶ – Ma la
84
1911
dentro la cappa di un camino. ¶ – Chi lo direbbe
85
1911
lo direbbe. ¶ – È davvero un prodigio. ¶ – Io avevo paura
86
1911
sua vettura, salutava con un garbo, un garbo... ¶ – Che
87
1911
salutava con un garbo, un garbo... ¶ – Che finezza. ¶ – Affascinante
88
1911
fumo per asfissiarla. ¶ – Dimmi un poco una cosa, se
89
1911
davvero gli avessero tirato un colpo di rivoltella? ¶ – È
90
1911
E magari avrebbe colpito un altro. ¶ – Per carità, c
91
1911
Che finezza! ¶ – Che delicatezza! ¶ – Un sogno. ¶ – Una fantasia. ¶ – Una
92
1911
Ora che abbiamo trovato un uomo tanto carino, subito
93
1911
non fumo è sempre un uomo. Possiamo conciarlo in
94
1911
mio abitino com’è? ¶ – Un rêve. ¶ – È tanto semplice
95
1911
Ma Giorgio è come un bambino, un bambino da
96
1911
è come un bambino, un bambino da prendere a
97
1911
rami si aprirono e un giovane altissimo e grasso
98
1911
rosea di bambino, senza un pelo, apparve in mezzo
99
1911
essere il figliolo d’un piccolo possidente del villaggio
100
1911
Passandomi vicino chiese con un filo di voce così
101
1911
più esile la sua: un filo di seta. Quante
102
1911
avevo tremato vicino ad un uomo, sperando con tutte
103
1911
amara e sconcia, in un crudele sgomento, nella più
104
1911
al prodigio avevo conosciuto un uomo, Carlo aveva trovato
105
1911
il suo fisico di un assieme tanto originale, non
106
1911
Carlo è figliolo d’un piccolo albergatore di quel
107
1911
Ah! Ah! Ah! ¶ – È un bellissimo uomo, a vederlo
108
1911
vederlo, grande e grosso. ¶ – Un colosso. ¶ – Sì, ma un
109
1911
Un colosso. ¶ – Sì, ma un colosso di burro, è
110
1911
Sfido, dove ne troverebbe un altro? ¶ – Io, vedete signor
111
1911
Bonsembiante rimase ucciso in un incidente di caccia. Non
112
1911
Non si sa mai, un giramento di testa... ¶ – Nuota
113
1911
testa... ¶ – Nuota che pare un’anguilla. ¶ – Finché la donna
114
1911
sposa, ogni contatto con un uomo che non è
115
1911
qualvolta sulla testa di un marito cresce qualche cosa
116
1911
ha importanza, sarà per un’altra volta. L’ha
117
1911
al solo pensiero che un uomo mi potesse vedere
118
1911
o il polpastrello di un dito, il pezzettino di
119
1911
dito, il pezzettino di un polso o del collo
120
1911
parola calavo sul viso un fittissimo velo. Non vi
121
1911
esse vedevano in me un esempio celeste di quella
122
1911
a levarmi di dosso un nuovo mantello come sempre
123
1911
piombo. ¶ «Prendevamo il caffè un giorno, e mio marito
124
1911
mio marito bussò per un servizio, entrò, ebbi il
125
1911
erano tornati quelli di un tempo, egli comprese e
126
1911
stupore si rifugiò in un canto della stanza e
127
1911
l’esile corpo, come un serpente dalla veste a
128
1911
ad ogni istante da un mantello. ¶ «Mio marito pregò
129
1911
peggior fastidio. ¶ «Fu poi un amico di mio marito
130
1911
amico di mio marito, un giovane capitano, al quale
131
1911
le sue possibilità... e un giorno furono due... Signor
132
1911
mi maraviglierei di vederti, un giorno o l’altro
133
1911
Perelà a vedere? ¶ – Ha un’aria tanto riservata da
134
1911
una dozzina tutti d’un colpo. ¶ La Duchessa Gelasia
135
1911
Prado SolÍes ¶ – Per darvi un’idea di quale effetto
136
1911
tutti che a rialzarne un pochino le sorti si
137
1911
trattenne amabilmente per ravvivare un poco quel languore di
138
1911
aveva ventisei anni, era un bellissimo giovinotto alto e
139
1911
si allontanava egli trovava un pretesto perché l’altro
140
1911
era non potevo lasciarlo un minuto. Nemmeno quando partiva
141
1911
prendersi ogni sera in un liquido caldo prima d
142
1911
fino in fondo, in un fondo introvabile e infinito
143
1911
non lo so ma un giorno, proprio allorquando ogni
144
1911
Bobì che non abbandonava un solo istante la sua
145
1911
me sarebbe scappata da un pezzo. ¶ – Voi sapete ch
146
1911
ritentare la dura prova: un’illusione come un’altra
147
1911
prova: un’illusione come un’altra. Sono oramai venticinque
148
1911
Egli crede... s’illude un’altra volta... cercando un
149
1911
un’altra volta... cercando un nuovo slancio, o sperimentando
150
1911
nuovo slancio, o sperimentando un nuovo sistema... credendo di
151
1911
Io ebbi, signor Perelà, un’adolescenza molto precoce. Fino
152
1911
dai dodici anni presi un’imponentissima aria maschia, e
153
1911
urgente d’avvicinarmi ad un uomo. Il caso mi
154
1911
sofferenza non avevo trovato un giovane che si fosse
155
1911
guance si facevano di un orribile colore acceso, come
156
1911
che sentivo circolarvi come un liquido infiammato, e trasformarsi
157
1911
Stanca, disfatta, vinta, ritrovai un po’ la coscienza, fui
158
1911
trovare, avrei fatto salire un domestico nella mia stanza
159
1911
a quell’ora era un’intollerabile vergogna. Attraverso la
160
1911
fu da mio padre un amico: era mandato dal
161
1911
la più iniqua violenza. Un essere che non era
162
1911
pattuita il giorno stesso. Un’aspettativa lacerante di dieci
163
1911
che si chiuse in un grido di disgusto e
164
1911
in me, senza saperlo, un uomo, il mio vero
165
1911
schietto, non le trovate un tantino esagerate e terribilmente
166
1911
non rimandò nessuno con un rifiuto. ¶ – La prima volta
167
1911
sé il cuore di un’altra creatura? Una fanciulla
168
1911
fanciulla il cuore di un giovane, e il giovane
169
1911
come il mendico cerca un pezzo di pane. Vagando
170
1911
legittimo proprietario, crediamo a un certo punto d’esserci
171
1911
lo nasconde? Appartiene a un’altra donna? Anche lui
172
1911
migliori uomini del regno, un bell’uomo, sano e
173
1911
per dovere. ¶ – Questa è un’esagerazione bella e buona
174
1911
a cascare. ¶ – È di un romanticismo asfissiante. ¶ – Sempre con
175
1911
Perelà si annoia? ¶ – Parli un’altra. ¶ – Un’altra, sì
176
1911
annoia? ¶ – Parli un’altra. ¶ – Un’altra, sì. ¶ – Donna Giacomina
177
1911
detto. ¶ – Lasciatela parlare. ¶ – Dice un antico proverbio che non
178
1911
energia, e pongono sopra un’asse, una accanto all
179
1911
ne sarà taluna con un grosso buco rotondo, taluna
180
1911
ciambella contro la luce. Un raggio soltanto vi può
181
1911
quella ciambella dove soltanto un raggio può penetrare... sono
182
1911
vi parlo, signor Perelà. Un mese dopo le nozze
183
1911
negato godere. Eravamo in un pittoresco villaggio della montagna
184
1911
parlare una lavandaia d’un certo Carlomignolo. Senza nulla
185
1911
il dito mignolo d’un bambino appena nato.” Mia
186
1911
rivelazione del mistero, diede un grido così alto che
187
1911
cercava di placarla: “è un infelice, un infelice in
188
1911
placarla: “è un infelice, un infelice in piena forma
189
1911
sull’istante, senza perdere un minuto, debbo vederlo ad
190
1911
mattina mi condusse in un leggiadro e solitario boschetto
191
1911
frescura del luogo, sopra un morbido letto di foglie
192
1911
simile alla portiera di un palcoscenico due grandi rami
193
1911
la grande ciminiera di un’officina, ho passato ore
194
1911
sembra abbia in mano un bastone. Un’altra volta
195
1911
in mano un bastone. Un’altra volta vidi uscire
196
1911
venuto nella nostra città un uomo di fumo non
197
1911
ch’io v’accarezzi un pochettino qui, sopra il
198
1911
tutto a questo modo? ¶ – Un gatto. ¶ – Molto di più
199
1911
gatto. ¶ – Molto di più. ¶ – Un cigno. ¶ – Molto di più
200
1911
cigno. ¶ – Molto di più. ¶ – Un marabù. ¶ – Cento volte meglio
201
1911
abito doveva essere di un magnifico velluto. ¶ – Rosso rubino
202
1911
sinistra, mia cara, ha un aspetto tanto leale. ¶ – E
203
1911
mite creatura, ma ha un carattere così fantastico e
204
1911
sue fantasticherie. ¶ – Piuttosto incominciamo un racconto. ¶ – Ma un racconto
205
1911
incominciamo un racconto. ¶ – Ma un racconto leggero... ¶ – Leggerissimo... ¶ – Di
206
1911
Volete ancora del thè? ¶ – Un sandwich? ¶ – Un fondant. ¶ – Un
207
1911
del thè? ¶ – Un sandwich? ¶ – Un fondant. ¶ – Un confetto. ¶ – Un
208
1911
Un sandwich? ¶ – Un fondant. ¶ – Un confetto. ¶ – Un biscottino. ¶ – Ieri
209
1911
Un fondant. ¶ – Un confetto. ¶ – Un biscottino. ¶ – Ieri i signori
210
1911
disposizione così pochi... ¶ – Per un uomo come lui. ¶ – Che
211
1911
uomini possono appostarsi sopra un piedistallo col loro millantato
212
1911
la bellezza può dare un privilegio. La politica non
213
1911
sì e no da un po’ d’amore che
214
1911
fatto morir di crepacuore un barone di settant’anni
215
1911
pellegrini del Santo Padre. ¶ – Un giovane marchese le promise
216
1911
promise d’uccidersi dopo un bacio soltanto. Ella non
217
1911
lo stesso. ¶ – Doveva essere un gran cretino. ¶ – Mia cara
218
1911
quello, non si serbano un istante per studiare il
219
1911
ci hanno rinsaccate in un unico campo. Ebbene, aspettiamoli
220
1911
come l’ubriacone vuota un dopo l’altro i
221
1911
lasciamo scoppiare. Io godo un mondo a vedermeli attorno
222
1911
notte, nel giardino d’un mio buon avo, facevo
223
1911
petrolio, e poi con un fiammifero davo fuoco, lasciandoli
224
1911
com’io rideva a un simile spettacolo. Il mio
225
1911
anca sinistra (siamo a un ballo o ad un
226
1911
un ballo o ad un thè) ho scorto dietro
227
1911
scorto dietro a me un signore che non conosco
228
1911
veste, che sarà di un raso molto lucido o
229
1911
molto lucido o d’un velluto morbidissimo, m’avrà
230
1911
come la pelle di un cetaceo. Ma più ancora
231
1911
dietro a me. Dategli un colpo d’occhio, glie
232
1911
modo assoluto, come fosse un mobile del salotto: ha
233
1911
denti stretti, le labbra un pochino aperte e le
234
1911
punto estrae dal taschino un elegante fazzoletto e se
235
1911
voglia incontenibile di darle un bacio, è tanto buona
236
1911
soltanto... e concluderà con un viaggetto su una spiaggia
237
1911
debba essere tanto imbecille un uomo. ¶ – Io non tradisco
238
1911
noi tutte. ¶ – E tradisci un ordine del Re. ¶ – Ogni
239
1911
affligge tutte quante. ¶ – È un male che si attacca
240
1911
E all’occorrenza... cambiare. ¶ – Un’altra volta? ¶ – Dovevano capitare
241
1911
solo in possesso di un paio di scarpe. ¶ – Queste
242
1911
vengo perciò ad offrirvi un’apertura illimitata di credito
243
1911
subito: non c’è un minuto da perdere, e
244
1911
raggiunta, non è che un grosso biglietto di banca
245
1911
sa da quanto, è un fatto ineluttabile; invece, essendo
246
1911
fatto ineluttabile; invece, essendo un pezzo di carta, leggerissimo
247
1911
poesia, signor Perelà, è un mondo, un globo tutto
248
1911
Perelà, è un mondo, un globo tutto d’oro
249
1911
voi salite con lui? ¶ – Un corpo estraneo? Ohibò! Se
250
1911
vi ha dubbio, basterebbe un granellino della più semplice
251
1911
Comporrò in vostro onore un inno di tredicimila versi
252
1911
tredicimila versi endecasillabi e un settenario sdrucciolo, ve lo
253
1911
tutte insieme non avrebbero un sospiro per esse, viviamo
254
1911
poeti e potremmo scrivere un poema in collaborazione. Lo
255
1911
che vi potrebbe parlare un chiacchierone, un poltrone; Monsieur
256
1911
potrebbe parlare un chiacchierone, un poltrone; Monsieur de Perelà
257
1911
ci va lui, figuratevi un poco, io non mi
258
1911
non mi sposto di un millimetro, ho il cannocchiale
259
1911
Guscio. ¶ – Non sono mica un filosofo sapete, non date
260
1911
che vi dicono. Quando un uomo ha detto della
261
1911
possibile, dicono che è un filosofo. Che cosa intendono
262
1911
le verità dette da un altro, e finisce per
263
1911
Nulla. ¶ – E allora fatene un’altra senza por tempo
264
1911
gli uomini li conoscerete un’altra volta, e non
265
1911
a divenire anche voi un verme roditore come tutti
266
1911
ragione adducono per giustificare un tale rosicchiamento? Dicono che
267
1911
ne ricorda e dà un altro scrollone: ciac! C
268
1911
fatte tante saliere. Ecco un bell’albero, ampio, forte
269
1911
è che non è, un giorno verrete a sapere
270
1911
essi godono ad innalzare un uomo per godere il
271
1911
Sapete che cosa sia un medico? Un medico è
272
1911
cosa sia un medico? Un medico è una fila
273
1911
sapeste con quanta cautela un uomo di scienza deve
274
1911
crepa in men d’un’ora. E se voi
275
1911
fondo non siete che un uomo. ¶ – Molto leggero. ¶ – Eh
276
1911
nel corpo non conta un bel nulla, voi più
277
1911
salire al cielo. È un atto d’umiliazione col
278
1911
non avete mai veduto un uomo salire al cielo
279
1911
ecco. ¶ – Signori, si raccomanda un po’ di calma e
280
1911
po’ di calma e un po’ di silenzio, il
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1911
offriranno al signor Perelà un thè d’onore.» ¶ – Con
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1911
di conoscere, signor Perelà... ¶ – Un uomo come voi. ¶ – Il
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1911
siamo arretrati di almeno un secolo. Poco si parla
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1911
è fatto per ciò. ¶ – Un rudero da gettare nel
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1911
lo beve. ¶ – Ne assaggia un sorsettino da ciascheduna. ¶ – Due
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1911
Tesoro. ¶ – Ma allora siete un uomo come tutti gli
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1911
mai creduto di conoscere un uomo di fumo. ¶ – E
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1911
lo bevesse. ¶ – Mi pare un sogno. ¶ – E quando ieri
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1911
compresi. Udii sul principio un’indistinta cantilena, confuso mormorio
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1911
incominciavano la trama d’un misterioso e delicato lavoro
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1911
della mia esistenza: ero un uomo. Ma non sapevo
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Disgraziato! ¶ – Dev’essere stato un gran brutto momento. ¶ – Intorno
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Che nomi. ¶ – Io conoscevo un uomo che si chiamava
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1911
a leggere, avranno avuto un loro perché. ¶ – Potevano stare
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come le pietre d’un edifizio? In modo che
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O fui introdotto lassù un giorno, uomo come sono
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tre vecchie dovevano avere un segreto. ¶ – È lampante. ¶ – Chiaro
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la luce del sole. ¶ – Un segreto di fumo. ¶ – Chi
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le stesse. Fu questa un’accurata purificazione compiuta dal
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1911
della materia. ¶ – Sarà stato un loro amante, di quelle
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1911
il ganzo. ¶ – E poi... un ganzo in tre. ¶ – Erano
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1911
siete diventato di fumo, un fenomeno naturalissimo. Se bruciamo
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fenomeno naturalissimo. Se bruciamo un qualsiasi oggetto vediamo che
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costruito... il germe d’un uomo ci doveva essere
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ha sempre bisogno di un seme per generare. ¶ – E
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E il seme per un camino è il fumo
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nossignori che lui è un uomo. ¶ – Statene sicuro, signor
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Voi siete, signor Perelà, un uomo purificato da ogni
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gradito ai nostri occhi, un essere d’eccezione e
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1911
è veramente di fumo, un gentiluomo perfetto, non c
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siete uno spagnolo. ¶ – O un francese? ¶ – È un francese
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1911
O un francese? ¶ – È un francese. ¶ – Se fosse francese
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francese si sentirebbe. ¶ – È un cavaliere scappato dalla rivoluzione
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Ma no, è tedesco, un gentiluomo del ciclo romantico
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del ciclo romantico. ¶ – È un veneziano del settecento. ¶ – Un
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un veneziano del settecento. ¶ – Un fiorentino del rinascimento. ¶ – È
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1911
di più eseguite da un ottimo calzolaio. ¶ – Quelle vecchie
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facevano tre vecchie di un paio di stivali? ¶ – È
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1911
Neanche per sogno, è un baronetto della corte d
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papalino. ¶ – Per me è un turco. ¶ – Signor Perelà, finiteci
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e divenuta ostile in un organo del corpo umano
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camino tre poltrone vuote, un grosso libro chiuso e
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1911
avevo posato il piede, un paio di stivali lucidi
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della villa: deserte. Non un segno di vita, né
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né una persona né un animale né un mobile
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né un animale né un mobile. Gridai fino a
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Nessuno: nulla. Urlai come un folle: Pena! Rete! Lama
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come si conviene a un Principe del sangue. ¶ – La
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mi prodigate facendomi conoscere un uomo, sì, dico... un
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un uomo, sì, dico... un uomo come voi, è
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Nessun ritrattista troverà mai un modello quanto voi ispiratore
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che occupo. Anche perché un uomo di sì alto
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quello che spetta ad un uomo. Il fiore che
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Quante cose può dire un pezzo di tela. Questo
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1911
si può dire con un sorriso: «uscite», ad un
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un sorriso: «uscite», ad un uomo? ¶ – No, no certo
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Re... La... ¶ – Voi sareste un uomo, per caso? ¶ – No
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sono una povera vecchia, un uomo per caso sarete
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1911
siete una povera vecchia, un uomo sono io. ¶ – Voi
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1911
siete? ¶ – Io sono leggero... un uomo leggero... tanto leggero
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1911
posta in mezzo d’un giardino, circondata di altissime
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1911
quello non era mica un uomo, sapete. ¶ – Che cos
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1911
invasa dalla polvere, è un uomo di fumo. ¶ – Salame
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1911
uomo di fumo, sarà un arrosto d’asino, ti
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1911
nostri ufficiali. ¶ – Ma è un cavaliere antico. ¶ – Fermatevi un
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un cavaliere antico. ¶ – Fermatevi un momento. ¶ – Perché non torniamo
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mai... ¶ – Io non faccio un passo per niente. ¶ – Scommettiamo
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1911
Che? ¶ – Quello che volete. ¶ – Un paio di stivali come
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1911
discorso. Ci sapreste dire un po’ che bestia siete
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1911
Io sono... tanto... molto... un uomo. Sì, un uomo
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1911
molto... un uomo. Sì, un uomo. ¶ – Voi siete poco
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1911
uomo. ¶ – Voi siete poco un uomo, di uomo mi
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1911
l’avevo detto. È un uomo di fumo, un
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1911
un uomo di fumo, un uomo di fumo. Fumo
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1911
sa che cosa dice. ¶ – Un uomo di fumo. ¶ – Fumo
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1911
è di fumo. ¶ – Sentite un po’, ha visto passare
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1911
po’, ha visto passare un uomo di fumo. ¶ – Senz
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1911
Ah! Ah! ¶ – Voi siete un uomo? ¶ – Naturalmente. ¶ – Sapreste dirmi
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1911
quello? È anche lui un uomo? ¶ – Certo, un soldato
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1911
lui un uomo? ¶ – Certo, un soldato. È pronto per
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1911
ferro e piombo? È un soldato, si capisce. ¶ – La
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1911
sono... molto, molto leggero, un uomo molto leggero. ¶ – Che
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1911
silenziosi come quelli d’un leopardo, leggeri da balzare
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1911
Ora vedo la guerra un’enorme minestra grigia, scodellata
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più delle ali d’un corvo. ¶ – E le bocche
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1911
Come poteva egli, con un cuore solo, corrispondere insieme
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Non dev’essere nemmeno un uomo. ¶ – Che cosa dev
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Che cosa dev’essere? ¶ – Un poco di buono, ecco
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1911
cos’è. ¶ – Non è un uomo! Non è un
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1911
un uomo! Non è un uomo! ¶ – È un nuvolone
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1911
è un uomo! ¶ – È un nuvolone venuto basso basso
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di piombo. ¶ – Sì, è un uomo, ma è vestito
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1911
nel viso, e in un’aureola di ali bianche
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1911
e ha nella mano un pentolo di terra rossa
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1911
si scende. ¶ – Allora è un neonato. ¶ – Neonato così grande
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1911
dovreste serbare una visione, un ricordo di quel tempo
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seno materno si vede un bel corno. ¶ – E lui
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e vedeva nero, ecco: un utero nero. ¶ – L’utero
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1911
è di strano? ¶ – Diteci un poco, signore, come fu
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e scoppiai in pianto, un lungo pianto, dirotto, sconsolato
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1911
dire Perelà? ¶ – Ci fu un Re che si chiamava
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1911
ma la sommità di un camino. ¶ – Ahaaaaa! ¶ – Uhuuuuu! ¶ – Ohooooo
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1911
Ohooooo! ¶ – Ecco. ¶ – Ora capisco. ¶ – Un camino! ¶ – Ho capito tutto
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1911
ardevano perennemente alcuni ceppi, un mite focherello, e una
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1911
arriva qui carica, neppure un attimo riposa, ma getta
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1911
per correre a raccoglierne un’altra. E nell’uscire
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1911
giunta al varco fa un passo celerissimo, impercettibile salto
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1911
L’amore nasce da un incontro, è una scintilla
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1911
la potenza dell’amore. Un dolce inganno. ¶ – E se
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1911
due parti contemporaneamente produce un incendio che rappresenta l
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1911
qui, andrebbero direttamente in un albergo d’infimo ordine
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1911
rotondo è circondato da un viale dove i magnifici
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1911
esse, le teste unite, un sull’altra le bocche
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1911
quasi vecchie, passeggiano con un giovane, quasi un fanciullo
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1911
con un giovane, quasi un fanciullo, incalzano nelle domande
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1911
spingono lo sguardo come un pugnale arabo verso il
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1911
il viale erboso di un verde abbagliante, fiancheggiato da
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1911
quasi vi fosse appeso, un grande disco: il prato
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1911
prato dell’amore. ¶ In un soave ondeggiamento di culla
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1911
si sono avvicinati formando un arco che ricopre, anche
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1911
due a due, e un po’ frettolosi e infreddoliti
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1911
qua e là e un soffocato bisbiglio. ¶ – Qualcuno era
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1911
dalla chiusura ermetica ha un occhio di vetro dal
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1911
rada, i contorni d’un grosso involucro del quale
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1911
di tre pere cotte un naso enorme e bitorzoluto
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1911
faccia è coperta da un vello oscuro, e cadono
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1911
capelli scomposti che formano un sorprendente cespuglio. Due punti
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1911
sopra la morte di un Re, il Re nuovo
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1911
tragica situazione venne esplorato un espediente estremo: «il cittadino
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1911
tintinnante dell’oro, perché un pezzo soltanto non sfuggisse
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1911
sanarne le piaghe in un tempo nel quale il
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1911
mattino dovevano raccogliere come un ammasso di lordure. ¶ Sul
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1911
tutti i giuocatori sono un po’ il vincitore della
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1911
si fanno indietro d’un colpo in un oh
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1911
d’un colpo in un oh!... oh!... oh!... prolungato
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1911
toni e cento voci, un oh!... così istintivo di
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1911
di sdegno, quasi fosse un presentat’arm! a Iba
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1911
respiro, la sala è un cerchio d’occhi che
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1911
forse, o aveva rinvenuto un tesoro? ¶ Furono eseguite minuziose
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1911
città è deserta, né un solo cittadino si trova
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1911
si richiude, viene giù un grosso involucro che va
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1911
sottrarsi al gettito che un po’ alla volta diventa
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1911
e piano piano, come un convoglio funebre, quasi che
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1911
tutta fretta per gettare un ben confezionato fagottino di
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1911
del nuovo Re divenne un fiume così torbido e
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1911
morto in quei giorni un vecchio ebreo d’oriente
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1911
morte in possesso di un quattrino. Avrebbe egli stesso
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1911
è ai suoi piedi un orciuolo colmo di vino
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1911
lordura con la quale un giorno venne incoronato Re
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1911
incoronato Re. ¶ Villa Rosa ¶ – Un Re assoluto, venuto qui
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1911
è stata ricostruita da un pezzo. Napoleone s’accorge
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1911
arriva, una volta staccò un orecchio al vicino di
433
1911
Vedete quello che trafora un pezzo di legno? È
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1911
la testa dello Zar. Un dinamitardo, ma non troppo
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1911
spiega il congegno di un nuovo partito del quale
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1911
persona sono composti in un sorriso angelico. Se taluno
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1911
era immaginata la Divinità un’immensa pergola sopra la
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1911
liquore dolcissimo della clemenza. Un giorno apprese dalla viva
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1911
ma si vide davanti un uomo come tutti gli
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1911
assicura di non essere un uomo, ed è convinto
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1911
uomo, secondo lui, sarebbe un’altra cosa, ma non
442
1911
Tu credi di essere un uomo. Senti senti... Infelice
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1911
Senti senti... Infelice! Disgraziato! Un uomo tu? Non pensarci
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1911
davanti a lui da un momento all’altro. Non
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1911
sarà il prodotto di un equivoco, e può essere
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1911
equivoco, e può essere un frutto dell’immaginazione per
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1911
esisteva in realtà. Per un caso straordinario quella persona
448
1911
era in possesso d’un tremendo segreto della sua
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1911
vent’anni, caduta d’un colpo, cessò in lei
450
1911
Non si può abbandonarlo un istante, è il più
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1911
qualunque persona. Ha creato un certo sistema per il
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1911
sul nostro giornale. Siete un uomo di fumo, non
453
1911
parte. Avete senza dubbio un merito grandissimo, ma come
454
1911
che possano capitare ad un uomo. Quel pazzo di
455
1911
ma no, quello è un povero scemo. Dio, non
456
1911
nulla. Hanno voluto dare un nome al nulla e
457
1911
Dio. Voi potreste essere un Dio per gli uomini
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1911
Hanno bisogno di dare un corpo al nulla, che
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1911
vi accorgerete che ha un naso come il vostro
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1911
come il vostro, e un fazzoletto per poterselo soffiare
461
1911
quale finirà per dirvi un sacco di fesserie, tutto
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1911
lo hanno fatto diventare un pidocchio come loro, non
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1911
Dio, non ne vorrebbero un altro, e chiederebbero di
464
1911
grande. Non appena hanno un morto per le mani
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1911
aver trovato nella vita un appiglio per giustificarla. Non
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1911
e vede in ognuna un’opera d’arte che
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1911
fortuna di vivere dentro un manicomio, e che comunemente
468
1911
mosca che vola o un fuscello che cade fanno
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1911
prima, non appena accade un fenomeno per il quale
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1911
l’espressione più semplice, un atto o un gesto
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1911
semplice, un atto o un gesto valgono a rendervi
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1911
occorre una cosa soltanto: un grande, poderoso, fantastico cervello
473
1911
ho che da suonare un campanello e procedere alla
474
1911
ciò ad abitare in un manicomio. E dicendo così
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1911
guarderei bene dal passare un’ora della mia vita
476
1911
e per iscritto, in un ordine del giorno compilato
477
1911
di quelle povere orecchie. Un altro pazzo al terzo
478
1911
sospiro note dolcissime sotto un balcone, quindi da dittatore
479
1911
ricoverati, uno urlava come un ossesso di volermi direttamente
480
1911
lui era il sole; un altro per il senso
481
1911
nato il Signore, e un altro ancora temendo che
482
1911
formano nella mia mente un poema vissuto e che
483
1911
intitola “la cometa”. Ditemi un poco, mio caro amico
484
1911
mi legano e come un matto qualsiasi mi portano
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1911
sovverrete di me. Per un uomo straordinario non c
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1911
saggia e perbene, per un uomo come voi quella
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1911
dicendole nell’orecchio di un amico nella più stretta
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1911
stretta intimità e con un filo di voce, e
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1911
che incontrandosi si scambiano un saluto amichevole. Vanno cantando
490
1911
ora si abbandona con un flutto di dolcezza nel
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1911
nel mare, gli recò un giorno il boccone più
492
1911
paesi si odiavano di un odio sordo e tenace
493
1911
Non era possibile piantare un arbusto sulla riva di
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1911
là con sinistro fragore. ¶ «Un giorno imperversò sui villaggi
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1911
giorno imperversò sui villaggi un orribile temporale e ben
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1911
occhi scrutatori di Delfo un certo brulicare d’uomini
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1911
e l’alzarsi d’un edificio poi. Da quel
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1911
In Delfo venne iniziato un ben diverso lavoro col
499
1911
Videro e compresero in un lampo rivelatore, con la
500
1911
preparati per potersi coricare. Un paese uguale in tutto