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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Calisto Bassi, Gerusalemme [traduzione da Alphonse Royer e Gustave Vaëz], 1847

concordanze di «Un»

nautoretestoannoconcordanza
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scudiero di Gastone, Tenore ¶ Un Soldato, Basso ¶ Un Araldo
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Tenore ¶ Un Soldato, Basso ¶ Un Araldo, Basso ¶ L’Emiro
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Emiro di Ramla, Basso ¶ Un Ufficiale dell’Emiro, Tenore
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Paggi, Soldati, Pellegrini, Penitenti, un Esecutore, Sceik Arabi, Donne
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che a cenno d’un giusto Iddio ¶ Due stringe
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alma di gioja, e un ben v’infondi ¶ Che
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noi la pace e un ben togliea ¶ Che mai
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No mai!... ¶ Si cerchi un braccio ¶ Che il mio
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Rettor di Roma, ¶ Reca un messaggio. – Urban t’elegge
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QUINTA ¶ Ruggero solo; poi un Soldato. ¶ Invan pel mio
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tua figlia, o fratello, ¶ Un indomato amore ¶ Mi strugge
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strugge sì... che ad un delitto io penso! ¶ Ma
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Io ti attendea. ¶ (Ad un soldato ch’en tra
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d’oro? ¶ Quei che un mantel ricopre ¶ È il
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i soldati accennandosi l’un l’altro la Cappella
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dovrà l’averno; ¶ Ad un supplizio eterno ¶ Verrà che
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Di pianto è sparso un suono. ¶ Sì... vendicato io
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ELENA: Mio padre! (Con un’angoscia straziante.) ¶ (I Soldati
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AMBASCIATORE: Restate, o prodi! Un empio ¶ Dai fulmini del
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fulmini del tempio ¶ Raggiunto un dì sarà. ¶ Il sangue
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Ti nieghi ognun ricetto, ¶ Un pane ed una lagrima
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Questa pena terribile, estrema ¶ Un eterno supplizio sarà. ¶ Se
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Ramla. ¶ Ruggero vestito d’un rozzo sajo e cinto
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macchia di sangue ¶ Potessi un dì!... Signor, del tuo
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l’alma mia; ma... un fratricida, ¶ Dal tuo sdegno
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invan mercè. ¶ Ma pure un ciel ridente ¶ A me
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lascia cadere sovra di un sasso.) ¶ RUGGERO: Che vedo
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sasso.) ¶ RUGGERO: Che vedo!... un uom dalla fatica oppresso
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ed Isaura venendo da un diruto sentiero della montagna
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io son tranquilla!... ¶ RAIMONDO: Un giorno combattendo... ¶ Ma... il
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tutto... tutto ¶ Per vederlo un solo istante. ¶ Ho dell
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dal ferro ¶ Scampò d’un assassino! ¶ AMBASCIATORE: Eccone giunti
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core: ¶ Tradirebbe il rimorso un fratricida!...) ¶ Fra i vostri
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Fra i vostri prodi un misero accogliete... (Ai Cristiani
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accogliete... (Ai Cristiani.) ¶ CONTE: Un uomo santo! ¶ RUGGERO: Un
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Un uomo santo! ¶ RUGGERO: Un peccator che s’offre
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morire siccome il de’ un guerriero; ¶ Che da un
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un guerriero; ¶ Che da un delitto ancora ¶ Assolto è
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Gastone è introdotto da un Muto che gli accenna
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qualche Arabo Sceik, quindi un Ufficiale dell’Emiro. ¶ EMIRO
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accoglieva in me che un sol desire: ¶ Di vederti
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mio! ¶ ELENA: Io detesto un mondo rio! ¶ GASTONE: Oh
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consola. ¶ Me che colse un anatema ¶ Seguir chiedi?... Oh
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che vederti ¶ Correr meco un calle orrendo, ¶ Io rinunzio
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GASTONE: Dio t’inspira un sacrifizio ¶ Che me lieto
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ebbrezza è come ad un tratto colpita da una
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rimembranza.) ¶ A 2: ¶ ELENA: D’un padre oimè! l’imagine
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Fuggire perché? ¶ (Elena fa un movimento d’impazienza) ¶ Si
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Elena, l’Emiro, Séguito. Un Uffiziale dell’Emiro entrando
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cadrà il furor d’un padre irato... ¶ Pietà di
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s’arresta colpita da un pensiero che la spaventa
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sangue voi versate ¶ D’un innocente... il giuro! – ¶ Tormento
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innocente... il giuro! – ¶ Tormento un giorno abbiate ¶ D’oltraggio
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il Signor. ¶ V’inspira un demone – cotal delirio. ¶ Ed
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Il Conte prende per un braccio sua figlia e
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Piazza pubblica di Ramla. Un palco coperto di nero
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sua bandiera, i Cavalieri, un Araldo, un Carnefice, il
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i Cavalieri, un Araldo, un Carnefice, il Popolo di
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E morir posso come un uom lo deve ¶ Del
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Non pietade, non clemenza! ¶ (Un Araldo fa salire Gastone
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è l’elmo d’un infame, ¶ Disleale cavalier. ¶ GASTONE
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Questa targa è d’un infame ¶ Disleale cavalier! ¶ GASTONE
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sua breve risplenda: E un altro quindi al suo
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mio Signor!... ¶ Mertai forse un tal dolor? ¶ POPOLO: La
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è il brando d’un infame ¶ Disleale cavalier! ¶ GASTONE
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incolpato, ¶ Fa che risplenda un dì la tua bontà
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è sortito): Ivi è un gran reo vegliato, ¶ Quale
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sai? ¶ L’armi da un vil carnefice ¶ Infrante al
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Io combattei per voi... ¶ Un carnefice attendo! ¶ ELENA (angosciata
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RUGGERO: Non negare ad un estinto (con voce supplichevole