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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «Una»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
la teneva troppo in una cerchia ristretta. E gli
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1920
pareti che la rinserravano... ¶ Una vecchia domestica entrò, portando
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1920
sguardo in cui era una muta preghiera... ¶ – Fermatevi – disse
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1920
momento di là per una cliente. E torno... ¶ La
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1920
le sue braccia, magre. Una tenerezza profonda lo vinse
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1920
di abbandono soave, di una purezza affettuosa che gli
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1920
stata degna di diventare una fanciulla fine, una donna
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1920
diventare una fanciulla fine, una donna di tutte le
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1920
Gli altri giorni era una disperazione... ¶ – Oggi sto meglio
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1920
Anch'io, se sento una barba lunga... ¶ S'interruppe
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1920
città pare svegliarsi come una tartaruga sopita, e brillare
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1920
la primavera passa come una animazione, quasi come uno
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1920
le vecchie membra in una benda di giovinezza. Laggiù
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1920
quel timore come di una solitudine, quel desiderio come
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1920
difendesse un'altra persona, una giovinezza, che forse un
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1920
questo che gli importava? Una ragazza che lo ignorava
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1920
suoi flirt per lui... Una pettegola, una civettina! Ed
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1920
per lui... Una pettegola, una civettina! Ed egli, Marco
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1920
fascino si aumentasse di una novità. Come camminava bene
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1920
lui, parve illuminarsi e una luce gli penetrò nel
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1920
seguì, come sospinto da una volontà più forte della
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1920
il volto come d'una nostalgia? Tutto in lei
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1920
primaverile e insieme d'una primavera un po' triste
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1920
suo stesso vestito di una foggia liscia e di
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1920
Tanti meno di me! Una paura lo percosse, lo
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1920
di non essere riconosciuto! Una specie d'ilarità sommessa
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1920
ma, dopo, vide passare una carrozza con entro una
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1920
una carrozza con entro una signora che guardò anche
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1920
gli cadesse nella palma una foglia di primavera, calda
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1920
degli ippocastani, come con una leggerezza di forma crepuscolare
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1920
un'abitudine crebbe e una sicurezza parve sgominare ogni
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1920
ingualdrappato, ma svelto in una giacchetta primaverile; e il
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1920
come la compiacenza di una mèta raggiunta o prossima
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1920
parere sempre più come una di quelle amabili comparse
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1920
un uomo arrivato ad una certa età e a
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1920
secondo un codice e una scala di occupazioni e
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1920
un discorso importante su una sarta comune. Come la
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1920
interruppe la signora con una certa precipitazione, per non
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1920
nello stesso tempo con una gentilezza che escludeva qualsiasi
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1920
continuò amichevolmente, quasi con una punta d'intimità. Tanto
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1920
che il tramonto rischiarava. Una vetrata era aperta, mostrava
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1920
come la tristezza di una impossibilità. Nello stesso tempo
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1920
in quella convinzione come una pace non esente di
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1920
vita, il pensiero di una forma femminile, cara, inafferrabile
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1920
prima da molte circostanze, una commissione di sua cugina
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1920
sua cugina da riferire, una informazione da chiedere all
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1920
adattando a quella cornice una figura di cui ormai
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1920
quello che esala da una teca chiusa. ¶ Un giorno
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1920
musica che lo percorresse. Una flessuosità quasi voluttuosa armonizzava
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1920
di quel collo a una leggera e pur visibile
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1920
cedere invece come in una ebrietà vincente. E c
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1920
pochades, e si disse: ¶ – Una ragazza moderna! Che non
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1920
Si è deciso? Traversare una sala le fa tanto
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1920
tanto paura? ¶ – C'è una delizia sottile nell'aspettare
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1920
Ella rise francamente come una buona amica. ¶ – Si sa
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1920
altra un momento. Vide una spalla nuda, carnosa e
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1920
discorso si avviò, con una leggera trama di sottintesi
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1920
sue labbra sorridendo avevano una curva molle, di una
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1920
una curva molle, di una dolcezza inesprimibile, una bocca
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1920
di una dolcezza inesprimibile, una bocca soave su quel
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1920
Il gruppiere le mandò una manciata di monetine d
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1920
si disse Marco. Per una ragazzetta civetta e svelta
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1920
un po' ebbro, come una cortigiana che la vista
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1920
nell'amore? ¶ E, come una piccola febbre lo teneva
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1920
impeti improvvisi ed istintivi una comunicatività a cui mal
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1920
essere pareva addormentato in una compiacenza pigra, in un
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1920
era gettata sulle spalle una mantiglia e veniva verso
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1920
verso di loro come una forma bianca in tutto
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1920
è un pungolo e una curiosità, pare che brillino
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1920
dei galoppi romani, con una punta di galanteria che
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1920
sentire la morbidezza di una curva femminile: ma di
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1920
un cielo stellato di una serenità quasi cupa. Tutta
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1920
caldo, uguale come di una voluttà robusta. Marco si
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1920
incontentabile desiderio maschile in una perenne ascensione, in un
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1920
mondo nel cerchio di una gonna, di riassumerlo in
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1920
rondò: e dal banco una forma chiara si mosse
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1920
Che facevi? ¶ Marco udì una voce che non conosceva
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1920
voce che non conosceva: una voce lenta, calda e
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1920
dentro. ¶ – Nulla! È così una bella sera! Ero venuta
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1920
un convegno clandestino: era una voce migliore. Ma allora
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1920
rapidamente senza voltarsi. ¶ – È una benedetta ragazza, un po
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1920
il desiderio... ¶ – Ginevra! Ginevra! ¶ Una breve lotta. Egli la
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1920
veniva avanti guardinga, per una abitudine presa quando la
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1920
permesso? – disse Marco prendendole una mano. ¶ Laurina sorrise di
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1920
Marco a Giovanna, serio. ¶ – Una bronchite: ha minacciato di
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1920
rispose ingenuamente la madre. ¶ Una specie di rimprovero inconscio
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1920
Laurina. Non bisogna disprezzare una classe per qualche esemplare
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1920
come se avesse detta una spiritosità. – Guardatela un po
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1920
po', lei. Ah! Marco! Una perla questa figliuola. E
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1920
vide nulla. Nulla fuorché una bontà seria, ma indulgente
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1920
snella, ardente, profumata, dandogli una leggera vertigine... Da quanto
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1920
il primo libro. Era una raccolta di pensieri di
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1920
raccolta di pensieri di una scrittrice qualsiasi. Lo aprì
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1920
occhi gli caddero sopra una massima non peregrina, ma
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1920
guardò sorridendo? come con una punta di mite ironia
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1920
così verde, così bella... ¶ Una sete di vita più
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1920
Ma fu un attimo. Una umiltà profonda lo empì
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1920
me! ¶ Gli aveva preso una mano, gliela stringeva. E
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1920
nobis peccata nostra, come una supplicazione più profonda parve
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1920
mio – riprese ella con una dolcezza insolita, quasi con
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1920
stanco... Anche tu hai una faccia che non mi
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1920
umane della salute, come una normale inquietudine materna. Marco
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1920
domani. ¶ – Buona notte, mamma. ¶ Una tenerezza lo curvò di
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1920
Se non fosse stata una donna di mondo, certo
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1920
mondo, certo sarebbe stata una santa! ¶ Ripassò nel salotto
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1920
sorridendo: – Non ancora! – Era una di quelle donne che
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1920
nei suoi gesti talvolta una mollezza lusingatrice, benché ella
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1920
apparenze, l'illusione di una donna misteriosa ed ambigua
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1920
che movevano alla simpatia una sua istintiva finezza, un
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1920
senso di fastidio e una impressione di estraneità. ¶ Lo
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1920
troppo livella, quali esprimenti una individualità mediocre, esente d
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1920
che si prevede compiuto. Una mollezza felice armonizzava i
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1920
quasi col senso di una pretesa. Ma era così
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1920
raffinati o esercitati; di una bellezza serena che più
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1920
le ginestre mettevano come una desolazione vulcanica... ¶ – Non è
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1920
recinto pareva riempito d'una numerosa famiglia in cui
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1920
semisolitudine del luogo creasse una passeggera dimestichezza. Il luogo
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1920
dimestichezza. Il luogo pareva una radura quasi selvaggia, battuta
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1920
pel giovane Andreini d'una passione puerile e senile
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1920
c'era ancora, però, una nota di dignità superstite
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1920
quel giorno in testa una sua tuba grigia, che
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1920
di ufficiali. Si riconosce. Una figura come quella. Una
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1920
Una figura come quella. Una figura splendida! ¶ Ginevra lo
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1920
Rimbecilliva di pianta? Noemi una bella figura con quel
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1920
un arbusto inespresso che una pianta già piena... ¶ – Scendiamo
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1920
aureola di ricchezza, di una di quelle ricchezze di
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1920
solo o quasi solo, una cartella di rendita di
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1920
come la scìa di una curiosità e di una
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1920
una curiosità e di una invidia. ¶ – Sono molto onorato
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1920
Noemi balzava leggermente, mostrando una gamba di una finezza
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1920
mostrando una gamba di una finezza di piccola statua
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1920
piove dall'intorno, come una rugiada, che emana dagli
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1920
emana dagli esseri come una irradiazione interna... ¶ La signora
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1920
a pieni polmoni, sentendo una specie di energia animale
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1920
nome come quello di una ignota... Ma nel nome
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1920
improvviso, come se, rievocata una particella di lei, tutto
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1920
l'idea di rivedere una donna che amava o
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1920
fosse stato innamorato d'una ragazza; di quella Noemi
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1920
venne più forte. Era una così bella sera... Quando
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1920
parve di essere in una campagna remota, remota come
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1920
giovinezza. Il cielo versava una luce, polvere di stelle
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1920
di quell'assenza come una specie di delusione puerile
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1920
fu visto subito da una di esse. ¶ Gli occhi
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1920
al ritmo come per una musica che lo percorresse
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1920
siamo stati molto allegri... ¶ Una piccola punta penetrò nel
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1920
lei molto spesso... ¶ In una pausa di silenzio quelle
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1920
parvero come riempiti di una leggera ironia. ¶ Poi pensò
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1920
Molti i premi. ¶ Ebbe una leggera luce negli occhi
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1920
il vicino Montecarlo... ¶ – Fra una settimana; il quindici di
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1920
era parsa brutta? Ma una bellezza occulta pareva raccogliersi
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1920
suggerì il marito, imparzialmente. – Una settimana non di più
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1920
Torino non è piacevole... ¶ Una specie di rancore indefinibile
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1920
gli parve carico d'una luce trattenuta, come il
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1920
istinto soddisfatto, e di una liberazione conquistata. Noemi, perseguita
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1920
un moto che rivelò una elastica snellezza, del suo
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1920
ché Noemi sopravveniva, recando una tazza a sua madre
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1920
era di ritorno, come una rondine che vola e
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1920
vola e rivola con una grazia veloce. ¶ Questa volta
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1920
è? – insisté Noemi con una ironia appena percettibile. E
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1920
signora Almieri e, dopo una leggera esitazione aggiunse: ¶ – Al
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1920
accenno soltanto, uno sguardo, una parola, un sorriso, non
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1920
guardarlo, ma gli porgeva una mano interrogativa, quasi per
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1920
avere tutto dimenticato, in una di quelle pause, che
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1920
nelle sue parole come una freddezza così profonda, che
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1920
stesse idee. Si respira una boccata d'aria diversa
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1920
suonavano ancora nelle orecchie. Una, una voce giovanile un
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1920
ancora nelle orecchie. Una, una voce giovanile un po
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1920
appiccicaticci, come intrisi di una pece sordida. Fu tentato
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1920
la commedia che conosceva, una pochade famosa, che aveva
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1920
occhi il suo sorriso... ¶ Una giovinetta, quasi una bimba
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1920
sorriso... ¶ Una giovinetta, quasi una bimba... Già, ma una
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1920
una bimba... Già, ma una bimba che si divertiva
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1920
pensiero lo turbò come una contraddizione. Poi si rimproverò
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1920
non occuparsi più di una persona che non lo
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1920
come nel secondo atto una scena più delle altre
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1920
si svolgeva, di nuovo una specie di muto disagio
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1920
che quella partenza fosse una posa. Il suo istinto
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1920
figuretta mancante laggiù aggiunse una nota di più al
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1920
e allora pensò, con una involontaria soddisfazione: ¶ – Se n
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1920
salire a salutarla... ¶ Era una cosa che faceva di
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1920
caminetto si consumava, come una vita al suo termine
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1920
sentì il fruscìo di una pagina voltata. Allora picchiò
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1920
era quasi claustrale. Non una tenda, non un tappeto
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1920
un altro ambiente, in una casa remota, ogni lusso
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1920
la necessità sociale, ad una apparenza di fasto e
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1920
tutto questo, era soltanto una mania sopraggiuntale verso l
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1920
l'età già tarda, una specie di pentimento e
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1920
vuota, disadorna, fredda, come una cella. Un gran crocifisso
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1920
al lume pallido di una vegliatrice, la vecchia signora
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1920
la testa coperta d'una cuffia. ¶ Al rumore che
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1920
figlio mio? – disse con una voce uguale a quella
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1920
un fervore profondo, con una specie di umiltà. Sorpresa
193
1920
ufficio alla cassiera, sotto una piccola lampada, Marco vide
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1920
un po' ingoffita, in una veste che doveva certo
195
1920
leggermente curva, come per una soggezione improvvisa... ¶ – Buona sera
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1920
signor conte! – disse con una voce lenta, non priva
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1920
lenta, non priva di una certa grazia. ¶ Marco le
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1920
era stata in questo una onestissima donna; e si
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1920
verso quella figliuola di una madre onesta. ¶ – È vero
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1920
sorrideva l'idea di una passeggiata per quei viali
201
1920
pur pieni come di una sottile aspettazione di rinnovamento
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1920
rinnoverebbe. Da qualche tempo una specie di amarezza inconscia
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1920
quei fiori, che se una mano li tocchi, lanciano
204
1920
di tanto in tanto, una figura di donna passava
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1920
folla degli adoratori lontani? Una improvvisa fatuità lo tenne
206
1920
la sua persona di una eleganza non ancora sopraffatta
207
1920
delle scale, chiusa da una porta a vetri. Ivi
208
1920
Marco si parlava con una compiacenza quasi di gratitudine
209
1920
Di qua... ¶ Marco seguì una grande galleria a fiori
210
1920
neri, l'espressione di una volgarità che prendeva dalla
211
1920
ch'egli fosse vicino, una voce femminile raggiunse Marco
212
1920
signora; sorgeva di dietro una poltrona, in un angolo
213
1920
busto proteso, gli porgeva una mano, che scintillò nella
214
1920
marito si chinava, con una leggera affettazione di bonomìa
215
1920
E diceva forte, con una voce che invano cercava
216
1920
cercava di modularsi a una mondanità voluta: ¶ – Ho avuto
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1920
un difetto più grave... ¶ – Una bella sera... Così tepida
218
1920
se il freddo fosse una rivincita del pudore. Erano
219
1920
fece avanti, e per una specie di precisione giuridica
220
1920
padrona di casa, di una eleganza quasi eccessiva, ma
221
1920
sé. – Venga a Vedere... Una bella cosa. ¶ Il pittore
222
1920
pittore parlava, si voltarono. Una era una giovinetta, quasi
223
1920
si voltarono. Una era una giovinetta, quasi ancora una
224
1920
una giovinetta, quasi ancora una bimba o tale almeno
225
1920
colore indefinibile ma di una luce quasi guizzante, tosto
226
1920
furono i suoi capelli: una massa, un volume denso
227
1920
la mano della fanciulla; una mano piccola, ma di
228
1920
La signora Almieri aveva una figlia così grande? ¶ Una
229
1920
una figlia così grande? ¶ Una «donna di trent'anni
230
1920
mia moglie – gli disse una voce nell'orecchio... ¶ Marco
231
1920
non erano certo; e una ancora in erba: la
232
1920
coprivano la tovaglia di una fioritura quasi insolente. A
233
1920
sguardo leggermente fisso, come una padrona di casa che
234
1920
signora Ardano disse con una voce neutra come il
235
1920
sostenevano la lode, come una ghirlanda dovuta. ¶ Egli l
236
1920
del braccio nudo, di una curva squisita. Solo il
237
1920
mano si allungava come una rosa sulla tovaglia. Come
238
1920
che la mamma è una bellezza! ¶ Un sorriso, come
239
1920
del buon pranzo con una concorde ammirazione. La signora
240
1920
Ed aggiunse indifferentemente: ¶ – È una cara ragazza... È figlia
241
1920
le parlava come ad una signora e che mostrava
242
1920
aveva preso la mano, una mano piccola e fine
243
1920
voleva possederla; evitò con una prudenza che a lei
244
1920
al chiuso, al sicuro. Una istintiva inconscia paura, una
245
1920
Una istintiva inconscia paura, una paura come di razza
246
1920
gli restava nell'animo: una diffidenza verso quelle ragazze
247
1920
o favorire, un ricatto, una imposizione, una catena... ¶ Del
248
1920
un ricatto, una imposizione, una catena... ¶ Del resto, la
249
1920
famigliare, dov'egli viveva una bella vita, di cavalli
250
1920
lor vite, provava come una tristezza inconscia e come
251
1920
Era un commesso di una casa di mode; un
252
1920
vincolo, la sicurezza di una casa?... Lei che aveva
253
1920
passi adagio come per una specie di irresolutezza che
254
1920
partiva, finì male; con una tristezza, cui non era
255
1920
mandava dei bigliettini da una sua piccola operaia; il
256
1920
uno dell'altro; e una sera, sorpresi da una
257
1920
una sera, sorpresi da una pioggia fine e penetrante
258
1920
e penetrante, avendo presa una carrozza, egli la possedé
259
1920
possedé sui cuscini, con una foga maldestra, cui ella
260
1920
un leggero allontanamento; poi una esasperazione d'amore, di
261
1920
in un letto, in una stanza, per delle ore
262
1920
vederlo di più; ma una tristezza parve espandersi in
263
1920
lo riceveva. Perché? E una sensazione amara gli crebbe
264
1920
nulla... ¶ – Un affare improvviso... Una lettera del notaio... A
265
1920
tutta la viltà d'una seduzione clandestina. ¶ Fu allora
266
1920
di un ricatto, di una imposizione com'erano lontane
267
1920
l'idea di darle una felicità più grande di
268
1920
prevedere. Uno sbalordimento. ¶ – Sposare una ragazza del popolo, tu
269
1920
ci fosse dietro come una volontà diversa, come un
270
1920
ella non consentiva più. Una volta, preso dal desiderio
271
1920
che era malata; e una inquietudine lo prese. Come
272
1920
di mille pericoli, di una malattia grave, fors'anco
273
1920
sé, lo spingeva verso una piccola porta, entro una
274
1920
una piccola porta, entro una piccola stanza, dove, su
275
1920
cercare... Mi ha fatto una scena... Mi ha trattato
276
1920
lo stringe come in una frenesia disperata, e gli
277
1920
gli si abbandona con una sensualità cupa, che sembra
278
1920
era rimasta vedova con una bambina. L'aveva rivista
279
1920
E ci era andato. ¶ Una volta, due volte, così
280
1920
intervalli. Ella era diventata una donna placida e pratica
281
1920
suo «amico». Ma era una relazione onesta, quasi borghese
282
1920
abituato a considerarla come una persona familiare, come considerava
283
1920
aveva visto nascere... E, una volta o due, in
284
1920
ardore, come intriso di una melanconia un po' volgare
285
1920
melanconia un po' volgare. Una di quelle volte quando
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1920
contentezza, come per ridarle una parte di quello che
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Venne subito, vestita come una degna padrona di sartoria
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temperata dalla importanza odierna. Una grossa catena d'oro
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cavaliere... ¶ Marco s'incamminò. Una scala di legno larga
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del piano nobile, secondo una denominazione ancora in uso
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si vedeva dapprima; aveva una faccia troppo moderna, in
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due quasi uguali, di una eleganza sostenuta del tempo
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più vuoto, con soltanto una lampada accesa, in un
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sempre suo figlio con una specie d'indifferenza che
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in cui pareva permanere una inquietudine costante, diceva la
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alla Borsa... ¶ Interessato in una fabbrica di automobili, in
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in procinto di combinare una società di navigazione fluviale
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tavolino dei giornali, ove una lampada a paralume rosso
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a paralume rosso metteva una luce di intimità, quasi
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la luce; benché fosse una voce vecchia, un po
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un po' rauca, con una intonazione ormai spenta di
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si era cristallizzato in una vita metodica tra il
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quarant'anni passava per una bella donna, soltanto un
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un po' appassita da una pigrizia volontaria ed incorreggibile
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sempre sentito per lui una certa affezione oscura, come
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persona fosse un riposo, una sicurezza, una tradizione. Era
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un riposo, una sicurezza, una tradizione. Era così buono
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del nostro San Celso? Una capacità di primo ordine
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a Marco, come accendendosi. – Una donna? ¶ – No. Una fabbrica
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accendendosi. – Una donna? ¶ – No. Una fabbrica di automobili... ¶ L
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Chi lo dice? È una industria! ¶ – Io non parlo
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dare alle sue parole una lontananza incommensurabile di indifferenza
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ella pareva avvilupparlo in una rete di sorveglianza che
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arrivata... Ella nasceva Matenni, una buona famiglia dell'Umbria
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contessa gli abbandonò con una indifferenza leggermente impaziente... ¶ – Curatevi
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state bene oggi... Avete una faccia... Pensate che siete
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si erano mutati in una specie di sussiego affettuoso
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un'abitudine, più che una gioia un dovere... ¶ Ella
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sempre che non era una concessione dettata dall'affetto
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i fiducia; ma come una norma che ella si
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ma per obbedire a una tradizione dello spirito che
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madre: vale a dire una persona che doveva amare
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mancare più che a una legge morale, a un
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tutte ravvivarle e riassumerle. ¶ Una volta sola, nella sua
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con la istintività di una sensazione fisica. La primavera
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sentiva per lui come una affezione, come una inconscia
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come una affezione, come una inconscia simpatia. Perché non
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quel soffio, come di una primavera sua, come di
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conosciuto Giovanna in primavera, una sera che egli errava
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che allora era come una specialità della lor classe
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e di compostezza... ¶ Ma una sera ch'egli si
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paura? ¶ Disse invece, con una grazia leggera: ¶ – Oh! sì
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quando pensava che era una piccola operaia, quella, con
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a prendere notizie di una mia parente ammalata, là
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di lui come in una interrogazione timida e dolce
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Marco, l'aveva sedotta. Una specie di umiltà tenera
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era stato brevissimo: come una rivincita dell'ombra contro
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lo splendore ingannevole di una primavera frettolosa. ¶ Alzato, andò
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vetri. Gli si affacciò una casa uguale a quella
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sorriso, l'invito. E una punta di sogno lo
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sua residenza. C'era una specie di immobilità nel
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signor Almieri stesso, con una fretta di nuovo arricchito
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buona volontà, e con una tenacia toscana alla sua
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e dall'abitudine di una vita serena. Ma segnavano
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gli pareva di trovarvi una intensità più forte, quasi
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cinque o sei sere... Una fanciullaggine? Una realtà? ¶ – Se
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sei sere... Una fanciullaggine? Una realtà? ¶ – Se me ne
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I giudizî variavano da una severità estrema ad una
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una severità estrema ad una estrema riserva. Soltanto, ella
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amabile fino alla civetteria. Una vana? Un'appassionata? Una
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Una vana? Un'appassionata? Una curiosa? ¶ Fine, certo, forse
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voce l'incertezza di una esitazione. Talvolta ella pareva
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carezzare e blandire come una bambina; tal'altra rinchiudersi
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come a coprirsi d'una difesa, come per meditare
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difesa, come per meditare una offesa. Difesa, offesa contro
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di quella donna singolare: una leggera manìa di pubblicità
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un leggero rammarico. ¶ – Peccato! Una bella donna! ¶ Ma di
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lo sfiorava, lo carezzava: una figura argentea e snella
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si sentì pieno d'una lealtà a tutta nuova
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di averla ridotta ad una veglia rumorosa ed estranea
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con la tranquillità di una consuetudine... ¶ – Non vai a
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alla baraonda, al frastuono, una specie di atmosfera placida
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di placidità diventava come una sicurezza borghese, onesta. Mogli
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salì due scale, aperse una porta... ¶ Pareva che lo
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quasi benevoli. La mano, una bella mano bianca, si
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verso di lui e una voce senza asprezza, disse
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acuto, esasperato dal caldo. Una figura d'uomo, due
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fra tante grandezze, con una corta barbetta grigia e
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ingegnere Almieri sorrideva con una cordialità un po' di
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bel viso fresco, di una polpa saporosa e piena
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un segno attirante di una ferita che sanguina. Le
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nudo, leggermente pieno aveva una morbidezza ondulante, metteva sotto
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alta voce commentò, con una osservazione banale, l'animazione
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istinto, diversa nelle forme... Una spostata, certo, con dei
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sereni, adesso, come d'una fanciulla, in un ballo
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trattata del tutto come una signora. E ripensò Enguer
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in pieno, come con una violenza di coriandoli. ¶ – Rientriamo
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sbadigliavano sul corridoio con una tristezza di sgombero, in
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tristezza di sgombero, in una fuga di maschere, come
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da un'agitazione, di una fine che indarno s
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un altro letto nuovo, una vecchia sensazione uguale. Qualche
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tutto parve risplendergli come una scena di teatro, quando
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vent'anni... ¶ Ecco, mentre una specie di vertigine pareva
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uomo, un uomo di una cinquantina d'anni, anche
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forma vegetale in libertà, una carpinata in fondo, accanto
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dava l'aspetto di una di quelle ninfee che
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passa un'ombra d'una nuvola, e disse: ¶ – Uhm
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aggiunse quasi timidamente, con una timidezza che la cambiava
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richiudevano timidi... ¶ Vinto da una tenera curiosità, Marco avrebbe
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rumore di ruote, di una carrozza che avanzava al
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senso quasi dolce di una impossibilità che la difendesse
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in faccia. Poi con una intonazione scherzosa, soggiunse: ¶ – Ne
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vecchio... ¶ E gli fece una piccola smorfia, e se
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nei suoi atteggiamenti come una stanchezza, come un fastidio
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fra i due giovani una intimità non comune, questo
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già come improntata di una patina di precoce vecchiaia
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di precoce vecchiaia, di una vecchiaia di anima inquieta
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torbida, ed esprimente come una specie di cinismo grossolano
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teneva: e insieme come una pietà tenera per la
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profumo e non mostrasse una bella caviglia, tu ti
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canto, che imparava da una famosa maestra, ella, Noemi
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Noemi, lo incantava con una certa lucidezza precisa e
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e di idee, con una vivezza inconscia di sentimenti
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Per suo padre aveva una adorazione. Non ne vedeva
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quasi invisibile miss Craig... ¶ Una volta invece suo padre
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la riviera. Noemi rivedeva una villetta in un angolo
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e poi, poco lontana una fabbrica dove suo padre
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ella era molto piccola... Una volta sola disse che
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a giudicarsi severamente, in una rettitudine di giudizio che
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era risultato? Che, soltanto, una specie di piccola vergogna
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la signora Almieri era una donna di spirito... Di
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certo tempo sul volto una piccola maschera di ambiguità
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lo sanno tutti! Enorme! Una cosa enorme! Ah! Lo
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nostri... È non fare una cosa brutta anche se
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venisse da te... È una cosa dolorosa. Oh! sì
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come chi accerta definitivamente una cosa sempre dubitata: ¶ – Non
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di lui, e come, una volta egli ne aveva
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spesso la malinconia di una vendita non conclusa. ¶ Marco
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antiche maestre... Contavo su una bella giornata... ¶ – Si conta
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Tutti ne parlano... È una cosa dolorosa... ¶ Involontariamente ripeteva
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in uno stupore, in una attesa. Come se non
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bene inteso ella ripeté: ¶ – Una cosa dolorosa? Andreini? ¶ – Lo
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Che gli è successo? Una disgrazia... ¶ Ella era pallida
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come l'impressione di una carezza tattile sovrapposta allo
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Marco, sillabando, come a una bambina che non capisse
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vide sul suo volto una espressione che non era
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era quella temuta. Era una specie di curiosità, di
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tra il timore di una tragedia o l'intuito
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o l'intuito di una comicità... ¶ – Cos'è? Una
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una comicità... ¶ – Cos'è? Una cosa grave? ¶ – Un disonore
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È troppo giovane, è una donna... Nel nostro mondo
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1920
quelle parole frivole per una cosa che a lui
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colpo, sentì, come in una percezione lucida, acuta, che
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percezione lucida, acuta, che una donna che amasse avrebbe
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che lo accusavano? Di una cosa contraria all'etichetta
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angoscia che sono come una tregua fra gli assalti
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soltanto torbido, come per una ignoranza, come per un
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stessa voce. – Quantunque... È una cosa grave quella che
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quella che ha fatto? Una cosa che non si
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pareva quasi diventare smarrita. Una specie di collera la
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pensiero acre? Forse da una sua infanzia ingiustamente colpita
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prese la mano con una emozione profonda... ¶ – Sì... E
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grazioso imbarazzo: ¶ – Vuole accompagnarmi? Una passeggiata in collina le
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a cui si propone una gita. Non pensava neppure
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quell'ombra, come da una polla nascosta in un
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solo l'espressione d'una candidezza ignara? Lo teneva
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sospettata di galanterie verso una fanciulla ventenne, o supponeva
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i mali pensieri. Rimaneva una specie di ebbrezza, una
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una specie di ebbrezza, una felicità quasi materiale: fatta
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attimo, il sorriso di una sartina che passava avviandosi
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che passava avviandosi ad una scampagnata domenicale, il profumo
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verdure invalicabili, risenta di una pace mille miglia lontano
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città per sempre, immaginò una vita nuova, diversa, semplice
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come il tocco di una bacchetta sovra un cristallo
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che si muovevano con una grazia fine di passere
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come i piedi di una viaggiatrice che si affretta
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come empiti invece di una stabilità profonda, di una
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una stabilità profonda, di una profonda sicurezza interiore. La
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la giacchetta, rimase in una blusa sottile, sotto cui
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moglie corresse poi con una punta sottile di gelosia
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descrisse la piccola villa: una casetta quasi rustica, coi
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delle sua figura: e una nostalgia lo pungeva... Oh
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femminea, che dà veramente una sensazione di completo, di
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aria e grazia, come una creazione leggiadra e perfetta
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petto un medaglione. Parve una piccola bimba che cerchi
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turbò come se mimasse una carezza. ¶ Prese il medaglione
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che parevano fili di una voluttà rappresa? ¶ Il mistero
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come il fascino di una irrealità. ¶ Egli la restituì
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come vede, non è una compagnia loquace. Sia buono
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a fianco, un tepore, una curva struggente. Si ricordò
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presentimento vago, simile a una di quelle bolle vane
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di quella scala ove una femminità dominava... ¶ – Un momento
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con un aspetto di una intimità gioconda, ricomposti nitidamente
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Marco stringere tra loro una intimità... ¶ Ma un leggero
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per Marco quello di una felicità traveduta, per Noemi
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ella di nuovo, con una voce un po' lenta
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gorgo. Adesso Noemi taceva. Una leggera fatica le appesantiva
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Noemi mollemente. ¶ Poi con una voce lenta, come assorta
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per me! ¶ Marco sentì una fitta al cuore, come
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c'era a Chambéry una guarnigione di corazzieri francesi
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guarnigione di corazzieri francesi... Una volta, per un alterco
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confessare gli umori di una fanciulla!... ¶ Non si udì
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tardi... Devo ancora fare una visita... ¶ – Dagli Almieri? – proseguì
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parve importuna e inadatta. Una specie di solitudine morale
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antico pensiero e dietro una sua preoccupazione nuova. ¶ – Un
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si curi, che faccia una vita più attiva, forse
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fare? Poi si irrigidì. Una speranza lontana, gli disse
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ha l'aria di una piccola furba matricolata... ¶ – Avete
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Avevate cominciato con dire... ¶ Una terza occhiata. Egli non
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correva? Riconosceva egli ancora una volta meravigliato il suo
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io possa attaccarmi a una ragazza, e meditare un
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e i suoi sogni. Una specie di rancore lo
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studio, trovò sul tavolino una lettera. Guardò la sopraccarta
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e d'ombre, come una estate che ogni tanto
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riprende e arde. Talvolta una rassegnazione di nuovo come
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oscura, com'ella splende! Una bimba tenue e confidente
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si abbandona e teme; una donna orgogliosa e arida
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e fragrante, ora ad una ferita esile e lenta
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e lenta che corroda una giovinezza... ¶ E intorno la
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fascino, da quell'ardore? Una volta i suoi occhi