Vittorio Alfieri, Virginia, 1783

castità ¶ PERSONAGGI ¶ APPIO CLAUDIO ¶ VIRGINIO ¶ NUMITORIA ¶ VIRGINIA ¶ ICILIO ¶ MARCO

a te, caro a Virginio ognora ¶ Icilio fu: Romani

è padre a lei Virginio; e ch'io consorte

io consorte ¶ son di Virginio; e ch'ei per

non sono, ¶ né di Virginio tremo: all'ombra sacra

libera donzella ¶ è di Virginio figlia... Ad un tal

già di splendida ira. ¶ Virginio in campo milita per

giuro io, figlia di Virginio: il volto, ¶ gli atti

sposa? ¶ Icilio ¶ Ognora di Virginio figlia, ¶ d'Icilio sposa

colto all'inganno, era Virginio stesso; ¶ ond'ei credeala

vostro il chieggo, ¶ che Virginio s'aspetti. A lui

un'altra volta ancor; Virginio torni, ¶ e s'aspetti

Popolo ¶ Appio, deh! torni ¶ Virginio; il vogliam tutti... ¶ Appio

Ma, il tornar di Virginio, oh quanto aggiunge ¶ ardimento

Ma, il tornar di Virginio;... e che?... tu il

ATTO III ¶ SCENA I ¶ VIRGINIO ¶ Virginio ¶ Ecco al fin

III ¶ SCENA I ¶ VIRGINIO ¶ Virginio ¶ Ecco al fin giungo

etade. ¶ SCENA II ¶ ICILIO, VIRGINIO ¶ Icilio ¶ Oh!... che vegg

Oh!... che vegg'io?... Virginio? Il Dio di Roma

mi è fausto augurio. ¶ Virginio ¶ Icilio! oh ciel! Dal

è libera, ed illesa. ¶ Virginio ¶ Oh inaspettata gioia! oh

il temono a vicenda. ¶ Virginio ¶ Dunque i miei caldi

popol può; le lagrime. ¶ Virginio ¶ Ma dimmi: ¶ a che

la libertade a Roma. ¶ Virginio ¶ Icilio, il sai, quant

troppa ¶ si reputò virtude? ¶ Virginio ¶ Allor ch'è vana

abbiam, che il brando. ¶ Virginio ¶ Roma per ora serva

oggi d'Italia scherno. ¶ Virginio ¶ Vero è il tuo

vendetta ¶ fare, e morir. ¶ Virginio ¶ La tirannia novella ¶ matura

or deggio ¶ più dirti? ¶ Virginio ¶ No: presto a morir

III ¶ NUMITORIA, VIRGINIA, ICILIO, VIRGINIO ¶ Numitoria ¶ Oh!... s'io

è desso; oh gioia! ¶ Virginio! ¶ Virginia ¶ Padre! ¶ Virginio ¶ Oh

gioia! ¶ Virginio! ¶ Virginia ¶ Padre! ¶ Virginio ¶ Oh ciel! Figlia,... e

aver tu avute mai. ¶ Virginio ¶ ... Donne; non duolmi esser

più non è Roma. ¶ Virginio ¶ E tu non sei

promessa di scambievol morte. ¶ Virginio ¶ Oh miei figli!... E

son; se il fossi... ¶ Virginio ¶ Orribil lampo ¶ tralucer fammi

di salvarla io serbo. ¶ Virginio ed io siam soli

ad un popolo intero. ¶ Virginio ¶ Ah! che pur troppo

rei tiranni in petto. ¶ Virginio ¶ Deh, figlia,... or, qual

Ma intanto ¶ torna, o Virginio, a riveder tuoi Lari

a così immenso affetto. ¶ Virginio ¶ Oh fera notte!... Andiam

I ¶ APPIO, MARCO ¶ Appio ¶ Virginio in Roma? ¶ Marco ¶ Ei

me non tremi. — Va': Virginio veggo ¶ venire a me

esso. ¶ SCENA II ¶ APPIO, VIRGINIO ¶ Appio ¶ E che? le

posta van, tornano, stanno? ¶ Virginio ¶ Tal v'ha ragion

nol dica ¶ la legge? ¶ Virginio ¶ Odimi. — Padre io son

l'oppressor di Roma. ¶ Virginio ¶ Tolte le figlie alle

Or odi ¶ ragion novella! ¶ Virginio ¶ È Icilio sol, che

forse, ¶ vinta da lui. ¶ Virginio ¶ Che più? prove son

unirti pure co' ribelli? ¶ Virginio ¶ Ho fermo ¶ d'aver

ch'io t'amo. ¶ Virginio ¶ E perché m'ami

Degno di viver tu... ¶ Virginio ¶ Degno, t'intendo, ¶ me

a militar comando ¶ avrò... ¶ Virginio ¶ Tentar me di viltade

un fellon tua figlia. ¶ Virginio ¶ Me la puoi... render

Icilio torla ¶ tu vuoi. ¶ Virginio ¶ Glie la giurai. ¶ Appio

con lui non pera. ¶ Virginio ¶ ... Misero padre!... A che

dar segno al macello. ¶ Virginio ¶ Icilio!... Un'ora!... ¶ Appio

tutto sossopra irne dovesse, ¶ Virginio, Icilio, ricondotti a vita

ATTO V ¶ SCENA I ¶ VIRGINIO, ICILIO con seguaci ¶ Virginio

VIRGINIO, ICILIO con seguaci ¶ Virginio ¶ Giunge l'ora fatale

d'altro coraggio,... forse. ¶ Virginio ¶ In lor ti affidi

In me mi affido. ¶ Virginio ¶ E dei, ¶ quanto in

s'Appio nol desta. ¶ Virginio ¶ Ahi tempi infami! anco

veggio: ¶ perciò lo affronto. ¶ Virginio ¶ Oh grande! In te

più che lampo avrai. ¶ Virginio ¶ Vanne; alle inermi donne

qui tutto. ¶ SCENA II ¶ VIRGINIO ¶ Virginio ¶ Oh figlia!... Oh

tutto. ¶ SCENA II ¶ VIRGINIO ¶ Virginio ¶ Oh figlia!... Oh Roma

troppo. ¶ SCENA III ¶ APPIO, VIRGINIO ¶ Appio ¶ Di'; risolvesti al

Di'; risolvesti al fine? ¶ Virginio ¶ È già gran tempo

hai con Icilio dunque? ¶ Virginio ¶ Stringonmi a lui tre

nodi. ¶ Appio ¶ E sono? ¶ Virginio ¶ Sangue, amistà, virtù. ¶ Appio

scorrerà dunque ad eternarli. ¶ Virginio ¶ Io presto ¶ son col

IV ¶ NUMITORIA, VIRGINIA, APPIO, VIRGINIO, MARCO, POPOLO, littori ¶ Numitoria

non sai... ¶ Icilio... oimè!... ¶ Virginio ¶ Dite; che fia? Nol

veggo. ¶ Numitoria ¶ Icilio muore. ¶ Virginio ¶ Oh ciel! che ascolto

è il morir suo. ¶ Virginio ¶ Qual morte ¶ per uom

vista, e qui sospinte. ¶ Virginio ¶ Cade Icilio, o Romani

a' suoi seguaci istessi. ¶ Virginio ¶ Null'uom tu inganni

fra vostre scuri stia Virginio acchiuso, ¶ fin che il

misera! Anco il padre?... ¶ Virginio ¶ È ver, son io

giusto ¶ ben era, che Virginio a tanta lite ¶ presente

ch'anco io perda? ¶ Virginio ¶ O gregge infame di

madre! ¶ Popolo ¶ Oh giorno! ¶ Virginio ¶ Appio, sospendi un sol

mi credi? ¶ Misera me! ¶ Virginio ¶ Qual ch'io ti

via, littori, ¶ s'apra. ¶ Virginio ¶ Deh! vieni al sen

festi?... ¶ Littori, ah! tosto... ¶ Virginio ¶ Agli infernali Dei ¶ con

atroce! Appio è tiranno... ¶ Virginio ¶ Romani, all'ira or

muoia, e i ribelli. ¶ Virginio ¶ Alla vendetta tempo, ¶ pria

morir, prodi, ne resta.Virginio e il popolo in

respingere il popolo e Virginio. ¶ a punir te, pria

di morir, mi avanza. ¶ Virginio ¶ Appio è tiranno; muoia