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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Novelle, 1552

concordanze di «Vitrio»

nautoretestoannoconcordanza
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né il re né Vitrio, suo figliuolo, ebbe per
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morte, chiamò a sé Vitrio, il maestro dell’ospedale
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regno fosse morto. A Vitrio poi diedero nobil compagnia
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Or, tenendo il re Vitrio non solo per nipote
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stette poi molto che Vitrio gravemente infermò e, per
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forse venti di loro. Vitrio, come rotta vide la
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spuntar dell’aurora, abbattessi Vitrio ad alcuni alberi di
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né vedere né bere. Vitrio, per lo travaglio del
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salute alla vita loro. Vitrio si risvegliò in quel
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In cotal modo parlò Vitrio tuttavia camminando. Non seppe
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accordati di lasciarlo. Stanco Vitrio di camminare lungo il
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molto spazioso. Or qui Vitrio ricordossi del precetto paterno
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inviluppato fra le spine. Vitrio non rispose nulla, tuttavia
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tramontò il sole, che Vitrio arrivò ad una popolata
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caso occorso, di che Vitrio, che tutto era umano
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e ne morirono. Se Vitrio della lor morte sentì
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Arzuffo, s’innamorò di Vitrio e più d’una
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più che se stessa. Vitrio, sovvenendogli il precetto del
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serviva nell’albergo di Vitrio, che, tolte alcune sue
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dando la colpa a Vitrio, che n’era innocente
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mila bisanti. Il misero Vitrio, per potersi diffendere da
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Pallioloro mercatante». Udendo allora Vitrio che nobile non fusse
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cavalier, che intese esser Vitrio, il quale egli menava
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figliuola di Pallioloro. Allora Vitrio, alquanto rassicurato, incominciò a
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la verità riseppe: liberò Vitrio per tanto e lei
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mai uomo, poi che Vitrio si partì e di
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entrato in questa camera». Vitrio, che udito aveva il
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basciando e manifestandosi esser Vitrio, et essortogli a non
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pianse. Venuto il giorno, Vitrio appresentossi nel cospetto del
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se fece apparve. ¶ Visse Vitrio lungamente e, prima che