Annie Vivanti, ... Sorella di Messalina, 1922

da un amico, Ignazio Weill, ad una festa in

festa in casa sua. Weill era stato anch'egli

entrata nelle sale di Weill fu trionfale. ¶ Già ferveva

risa e i clamori. ¶ Weill, lungo, magro, un po

parlato e riso troppo. ¶ Weill, seduto a capo tavola

occhi socchiusi. ¶ - Silenzio! - comandò Weill, fermandosi davanti a una

l'idea luminosa di Weill!... ¶ Ma ecco da un

Avete la tosse? - gridò Weill, - applicate al petto questa

luce miracolosa. ¶ - Attenti! - urlò Weill. - Non toccate! Non fissate

ci ritraemmo. Indi felicitando Weill, con applausi, scherzi e

la greca amica di Weill, eseguì la sua famosa

sorriso forzato rivolse a Weill quel suo volto dolente

tempo non esiste! - rise Weill. - È una convenzione; è

tra le braccia di Weill - ah! soprattutto perchè tu

vedere le meraviglie di Weill! ¶ Lo trascinai fuori e

la grande placca che Weill aveva acceso per la

placca di vetro... Rosàlia... Weill... l'ultra-violetto estremo

a me. C'era Weill, e mio padre, e

secoli? Non lo so. Weill e un altro dottore

affrettati; la voce di Weill, altre voci... ¶ - Accendete! accendete

vibrante riprese a narrare). ¶ - Weill voleva tirarsi una rivoltellata

l'appassionato abbraccio di Weill e l'intenso contatto

conforto e di protezione. ¶ - Weill! se sei pietoso, fammi

prorompeva in lacrime, e Weill mi baciava, piangendo, la

uscire; oppure... quando veniva Weill. ¶ Già. Weill, che nei

quando veniva Weill. ¶ Già. Weill, che nei primi giorni

dopo un poco arrivava Weill. ¶ (Adriano tacque per alcuni

Due mesi più tardi Weill si tirò un colpo