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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Camillo Boito, Il maestro di setticlavio, 1891

concordanze di «Zen»

nautoretestoannoconcordanza
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cappella. ¶ Il basso, Luigi Zen, non sapeva fare sul
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intoppi, la faccia dello Zen raggiava di consolazione. Il
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passo, ed allora lo Zen, rannuvolandosi, prendeva le difese
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aringa salata". Il basso Zen era conservatore arrabbiato. Per
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musica è eterna". ¶ Lo Zen abbassò la testa, come
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Per una cosa lo Zen si sarebbe fatto squartare
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accanto, a sinistra, lo Zen, primo basso, che faceva
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canto presso il maestro Zen, cui veniva in aiuto
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diventava corta. Il maestro Zen gli dava ragione: la
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aveva già persuaso lo Zen di chiedere al maestro
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ed asciutta, che lo Zen non ebbe più ardire
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aprire. Era il maestro Zen, che, senza nemmeno salutar
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più vecchi discepoli". ¶ Lo Zen s'era posto a
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come posso aiutarti". ¶ Lo Zen, che sapeva come la
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Guardava in faccia lo Zen tacendo, come se nuove
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mia cara, l'amico Zen ti chiede un favore
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di sì" interruppe lo Zen: "la mia vita è
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senza nemmeno badare allo Zen, che gongolava e le
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dall'esclamare: ¶ "Brava". ¶ Lo Zen farneticava di giubilo. Anche
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una sala offerta allo Zen per mezzo del famoso
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qui la scuola dello Zen non ci entrava proprio
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che gli scolari dello Zen sapessero leggere a prima
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maestri, due eletti dallo Zen, due dalla direzione del
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primi quattro insieme. ¶ Lo Zen, fuori di sé per
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altri maestri, cui lo Zen si rivolse. Il pover
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soprano. ¶ Le faccende dello Zen s'imbrogliavano. Ai quattrini
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manico, nella quale lo Zen trovava l'ispirazione. ¶ L
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donna pallida, mentre lo Zen entrava ansante nella bottega
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antiquario si rivolse allo Zen, che s'impazientiva. La
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l'antiquario, guardando lo Zen; e gli domandò in
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Lo giuro" e lo Zen, dopo qualche altra parola
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anni la scuola dello Zen, che faceva sentire, oltre
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un mese che lo Zen esercitava gli allievi; ma
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riesciva adattissima allo stesso Zen con le sue canne
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tre gole, il maestro Zen si sentiva venire l
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donna di servizio. Lo Zen, consultato Mirate, nella fantasia
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infatti, poche parole dello Zen, dette in furia nell
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fidava della testa dello Zen e della oculatezza della
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volle vedere insieme lo Zen e Maria, la donna
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biondo e sentimentale. Lo Zen non poteva rimanere fermo
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per il concerto dello Zen e specialmente per la
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fissi negli occhi; lo Zen aveva mangiato la sua
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ed un invito dello Zen, ch'era stato accettato
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riluttanza della fanciulla. ¶ Lo Zen dalla vendita del pianoforte
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mettevano in saccoccia; lo Zen aveva afferrato il maestrino
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tavola con Mirate. Lo Zen, sorseggiando l'ultimo mezzo
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quella testa bislacca dello Zen non mi lasciano quieto
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bimbi dell'Orfanotrofio, lo Zen, che non s'era
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ordini, consultandosi con lo Zen, col Chisiola, con altri
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Per cinque giorni lo Zen aveva continuato a presentarsi
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assolutamente veder nessuno. Lo Zen s'informava della malattia
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e faceva segno allo Zen quasi ad ogni scalino
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ma, vedendo che lo Zen non intendeva, soggiunse: ¶ "Lo
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Bene, maestro" rispose lo Zen, mentendo per non dare
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disconosciuto" e perché lo Zen alzava la voce, il
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la mezzanotte quando lo Zen, che aveva vagato per
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essi, appena vide lo Zen, gli gridò: ¶ "Ehi, maestro
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di meno, maestro". ¶ Lo Zen sbarrò gli occhi; avrebbe
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questo bel mobile!". ¶ Lo Zen era già scappato lontano