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Vittorio Alfieri, La congiura de' Pazzi, 1789

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1789
sia per avere giammai; a te dedico questa tragedia
2
1789
e sublime pensare. Destinata a te vivo, non osai
3
1789
osai pur dedicartela, perché a delitto ti potea essere
4
1789
dunque la intitolo. ¶ Parigi, a dì 20 Decembre 1787 ¶ VITTORIO ALFIERI
5
1789
far degg'io? ridotti a tale ¶ ha il parteggiare
6
1789
moto il più lieve, a noi funesto, ¶ fia propizio
7
1789
tempi, ben mille volte, a me fanciullo ¶ con nobil
8
1789
infame, e mal certo. A me non duole ¶ Bianca
9
1789
cittadin ci abborre, ¶ e a dritto il fa; siamo
10
1789
Indi mi parve, ¶ che a rattemprare il tuo bollor
11
1789
Non nacqui io certo a queste ¶ vane insegne d
12
1789
tiranni impreso ¶ di torle a me: tanto più vili
13
1789
più vili insegne, ¶ che a simulata libertà son manto
14
1789
più sempre, da che a lor congiunti ¶ noi vilmente
15
1789
mai non credo abbianti a torre ¶ donato onor, qual
16
1789
alto silenzio è figlia. A te dan norma, ¶ come
17
1789
o figlio, ¶ io soltanto a soffrir ti esorto e
18
1789
oso in lui fidarmi... A queste rive ¶ torni Salviati
19
1789
questi oppressori. — Ahi padre! a me tu mastro ¶ or
20
1789
Raimondo ¶ Io favellai qui a lungo ¶ dianzi col padre
21
1789
pur quindi ¶ tratto sollievo a' mali miei. ¶ Bianca ¶ Buon
22
1789
sai, se nulla ¶ valse a frenar mio sdegno, ognor
23
1789
prieghi ¶ valsero, o Bianca, a ciò; tuoi soli prieghi
24
1789
ricetto? ¶ Bianca ¶ Possenti sono; a che inasprir co' detti
25
1789
io?... — Ma, nulla vale ¶ a placargli oramai... ¶ Bianca ¶ Nulla
26
1789
imperi lor non vogli, ¶ a seguirti dovunque? o, se
27
1789
per te men presta ¶ a favellar, pianger, pregare, ed
28
1789
pianger, pregare, ed anco ¶ a far, se il deggio
29
1789
far, se il deggio, a' miei fratelli forza? ¶ Raimondo
30
1789
ricchezze, armi, seguaci, ¶ onde a lor far tu apertamente
31
1789
apertamente fronte?... ¶ Raimondo ¶ Pari a lor odio, in petto
32
1789
in questo popol vile: a me tu il credi
33
1789
tu il credi. ¶ Credi a me; nata, ed allevata
34
1789
io ne so tutti. A mille a mille i
35
1789
so tutti. A mille a mille i servi ¶ tu
36
1789
periglio; od atti ¶ solo a tradirti. Io, snaturata e
37
1789
da che li veggo ¶ a te sì duri; e
38
1789
e te mi sforzi; a te son moglie, ¶ per
39
1789
deh! non risolver nulla: a me la impresa ¶ di
40
1789
lieto no, securo, ¶ lasciala a me; ch'io 'l
41
1789
appien non so, come a tiranno debba ¶ di un
42
1789
non soffro le ingiurie? a che far noto ¶ ciò
43
1789
denno? ¶ Bianca ¶ Ah!... Se a loro tu parli,... oimè
44
1789
mai motto né cenno a caso ¶ io fo: ti
45
1789
e di che amore!... A vera gloria il campo
46
1789
recesso, ¶ ove l'orecchio a menzognere lodi ¶ s'apre
47
1789
non hai. Deh! vieni: a te il diranno anch
48
1789
Ma, andianne omai. — Se a me sien cari i
49
1789
che mai nol sappi!) a qual funesta stretta ¶ traggano
50
1789
come, ¶ il troppo amargli a perderli lo tragga. ¶ ATTO
51
1789
in me finor credesti: ¶ a te par forse, che
52
1789
di tener favelli ¶ uomini a freno: e il son
53
1789
ma intanto ¶ ei succedendo a Cosmo, e a Piero
54
1789
succedendo a Cosmo, e a Piero noi, ¶ si ottenne
55
1789
gli sguardi ¶ dei cittadini a ereditario dritto. ¶ Dispersi poscia
56
1789
omai tutto ¶ di Cosmo a compier la magnanim'opra
57
1789
faria viltade? ¶ Giuliano ¶ Saggi a fin trarla, il dobbiam
58
1789
la verga è troppo: ¶ a far tremarli, della voce
59
1789
ogni cosa, uguale ¶ fingerti a' tuoi minori. — Ecco i
60
1789
in ciascun si cangi a poco a poco ¶ prima
61
1789
si cangi a poco a poco ¶ prima il pensar
62
1789
quel che riman solo a cangiarsi, il nome. ¶ Lorenzo
63
1789
si denno ¶ schernire, e a ciò mi appresto: è
64
1789
tor di grado; e a suo piacer lasciarlo ¶ spargere
65
1789
egli, ¶ chi spegner puote? A intorbidar lo stato ¶ perché
66
1789
chi cel guarda? basta ¶ a ciò il sospetto? a
67
1789
a ciò il sospetto? a tor quiete ei basta
68
1789
quiete ei basta, ¶ non a dar sicurezza. ¶ Lorenzo ¶ Ardir
69
1789
e scudo. ¶ Farei, tacendo, a nuove offese invito ¶ al
70
1789
fia ludibrio dei molti a chi il fai capo
71
1789
Meglio, il so, meglio a mia cadente etade ¶ liberi
72
1789
alla fortuna vostra e a ria crudele ¶ necessità soggiacqui
73
1789
creder nol posso; che a oltraggiar Raimondo, ¶ e in
74
1789
fia vero, ¶ chiederne lice a voi ragion pur anco
75
1789
niego ¶ io di renderla a lui: né più graditi
76
1789
voi... ¶ Lorenzo ¶ Son noti a me i tuoi sensi
77
1789
perch'uomo impari ¶ meglio a temer; che siete or
78
1789
noi l'impavido scudo; a' rei tuoi pari ¶ fuoco
79
1789
per noi vestito, ¶ dimmi, a qual dritto ei ti
80
1789
toglie il timor vostro: a voi regale ¶ norma e
81
1789
e Nume, il timore. A voi qual manca ¶ pregio
82
1789
vie degli avi calcate: a piene vele, ¶ fin che
83
1789
Non che gli averi, a chi vi spiace tolta
84
1789
tratto non s'hanno, a ciascun uomo esporre ¶ il
85
1789
volta in soggiacer, se a nulla ¶ si cede pur
86
1789
vostri ¶ udito aver, come a voi detto i miei
87
1789
miei. ¶ Or, nuovi mezzi a violenza nuova ¶ vedere attendo
88
1789
meglio si adatti; e a ciò gli giova ¶ coll
89
1789
pur ci abborri, e a noi cedesti, e cedi
90
1789
Or vanne, e narra ¶ a codesto tuo finto picciol
91
1789
il fratello rattempra: e a lui pur narra, ¶ che
92
1789
Giuliano ¶ Odi tu come a noi favellan?... ¶ Lorenzo ¶ Odo
93
1789
Giuliano ¶ Il voler tutto a un tempo, a un
94
1789
tutto a un tempo, a un tempo spesso ¶ fea
95
1789
Oggi, deh! credi, ¶ fratello, a me; deh no, non
96
1789
deh no, non porre a prova ¶ né il poter
97
1789
né l'altrui vendetta. ¶ A me ti arrendi. ¶ Lorenzo
98
1789
provartel spero. — ¶ Ma lagrimosa a noi vien Bianca: oh
99
1789
fia vero, o fratelli? a me pur anco, ¶ essere
100
1789
me pur anco, ¶ essere a me signori aspri vi
101
1789
vi sono; e voi ¶ a Raimondo mi deste: ed
102
1789
credilo. ¶ Bianca ¶ Fratelli, ¶ cari a me siete; ed ei
103
1789
perché darmi ¶ in moglie a lui, se v'era
104
1789
nemico; ¶ perché oltraggiarlo, se a lui poi mi deste
105
1789
il non essere amati a voi pur duole, ¶ chi
106
1789
tu il pensa. ¶ Bianca ¶ A grado io forse ¶ il
107
1789
un, Raimondo fosse: ¶ Raimondo, a cui d'indissolubil nodo
108
1789
seco divido e soffro; a cui d'eterna ¶ fede
109
1789
e numerosa prole: — ¶ Raimondo, a cui tutto a donar
110
1789
Raimondo, a cui tutto a donar son presta. ¶ Giuliano
111
1789
prima indurlo ora dovresti ¶ a rinunziarlo... ¶ Bianca ¶ Ah! ben
112
1789
di pace, d'indugio a vendetta. ¶ Oh! ben sapeste
113
1789
di sangue è tolto a giuoco... ¶ Ahi lassa me
114
1789
noi, non ciò che a lui vien tolto, ¶ mira
115
1789
il non torre. — ¶ Presso a costor vano è il
116
1789
roman Sisto ¶ la benedice; a più inoltrarsi, aspetta ¶ da
117
1789
né saper denno. ¶ Manca a tant'opra il più
118
1789
non volli ¶ della congiura a lui rivelar nulla, ¶ se
119
1789
notte ai pensieri? Oltre a poche ore ¶ bollor non
120
1789
orribil giogo? ¶ non entra a parte dei comuni oltraggi
121
1789
ultimo, ch'io ¶ volli a ogni costo procacciarmi. Ottenga
122
1789
inutil gonfalon, che tolto ¶ a me vien oggi. A
123
1789
a me vien oggi. A mel ritorre, io stesso
124
1789
e luoghi mira, ¶ ove a virtù mescer lo inganno
125
1789
io ciò tutto dirogli: a me si aspetta ¶ d
126
1789
Ma intanto, egli oda a un punto, ¶ che può
127
1789
ti stimo ¶ degno stromento a libertà. Tu nato ¶ sei
128
1789
Fia di gran peso a indur Guglielmo il sacro
129
1789
avi nostri ¶ Roma creduta, a suo piacer nefande ¶ nomò
130
1789
nefande ¶ nomò le imprese a lei dannose; e sante
131
1789
Duolmi, e il dico a te sol; non poco
132
1789
duolmi, ¶ mezzo usar vile a generosa impresa: ¶ la via
133
1789
d'uopo, ¶ più che a stringergli, a sciorli. ¶ Salviati
134
1789
più che a stringergli, a sciorli. ¶ Salviati ¶ Indi più
135
1789
spirti ¶ tornare in Grecia a libertade, o in Roma
136
1789
ma vili morti schiavi, a vita a un tempo
137
1789
morti schiavi, a vita a un tempo ¶ e a
138
1789
a un tempo ¶ e a libertà tornar, ben fia
139
1789
obliar. Qual folle ¶ pensiero a noi ti guida? In
140
1789
pur sia) ¶ increscer puote, a chi la propria vede
141
1789
pugna impazienti, e presti ¶ a imprender tutto a un
142
1789
presti ¶ a imprender tutto a un lieve sol tuo
143
1789
Guglielmo ¶ Oh! quali ¶ cose a me narri? Or fé
144
1789
prestarti? ¶ Chi tanto ottenne a nostro pro? Finora ¶ larghi
145
1789
il giogo: ¶ tu, che a me padre, al par
146
1789
Col tuo vile rifiuto, a noi perenni ¶ fa' i
147
1789
fa' i ceppi, e a te l'infamia; ognun
148
1789
tempo: ¶ quei crin canuti a nuove ingiurie serba; ¶ e
149
1789
ma, più non opro a caso. ¶ Raimondo ¶ Ogni tuo
150
1789
tuo giorno ¶ tu vivi a caso; e tu non
151
1789
e tu non opri a caso? ¶ Che sei? che
152
1789
null'altro siamo: e a me più a perder
153
1789
e a me più a perder resta, ¶ più assai
154
1789
resta, ¶ più assai che a te. Di mia giornata
155
1789
e tu se' giunto a sera: ¶ hai figli, ed
156
1789
quella etade appunto ¶ atta a nulla per sé, fuorché
157
1789
nulla per sé, fuorché a pietate ¶ destar nel core
158
1789
piangente ¶ trovomi al fianco: a me più figli intorno
159
1789
il pensar, che disconviensi a schiavo ¶ l'amar cose
160
1789
lascio ¶ spirar di vita a qual ch'ei sia
161
1789
ne torrai: mancan tiranni a schiavi? ¶ Raimondo ¶ Manca ai
162
1789
armarsi; ¶ ma de' Medici a danno. In queste mura
163
1789
Salviati ¶ Io ti rispondo a ciò. Del re la
164
1789
adduco: ¶ darla e sciorla a vicenda, è di chi
165
1789
all'un di loro a contrastar poi basti, ¶ s
166
1789
allenterei sconsideratamente? ¶ Infiammate parole a te pur dianzi ¶ non
167
1789
pur dianzi ¶ non mossi a caso; e a caso
168
1789
mossi a caso; e a caso non mi udisti
169
1789
di me i tiranni. A lungo io tacqui; ¶ fin
170
1789
mio dir, che loro a ingiuriarmi ha spinto, ¶ prudenza
171
1789
dritto all'offender danno. A mia vendetta ¶ compagni io
172
1789
attento ¶ nomarla mai. Ma, a te, che non sei
173
1789
piombar li vedi, e a libertà dar via. ¶ Guglielmo
174
1789
che non hai? Tu a me maestro, e duce
175
1789
ne vo' i perigli. A compierla non manca, ¶ che
176
1789
il nome mio ¶ spendi a tua posta omai: disponi
177
1789
pensier non cangi? ¶ Guglielmo ¶ A te son padre: ¶ il
178
1789
Oh! Bianca! ¶ Sfuggiamla, amico. A ordir l'ultime fila
179
1789
della gran tela andiamo. A te fra poco, ¶ io
180
1789
parla: sovrasta ¶ sventura forse?... A qual di noi?... ¶ Guglielmo
181
1789
arcano:... e il celi, ¶ a me tu il celi
182
1789
lo sposo ¶ mi deludono a prova? Il ciel, deh
183
1789
vano, ¶ ch'io, paventando, a non temer ti esorti
184
1789
Torna ai figli frattanto: a noi più grata ¶ cosa
185
1789
noi: dei crudi ¶ fratelli, a un tempo, schiverai tu
186
1789
Giuliano ¶ Olà; qui tosto a me Guglielmo adduci. — ¶ SCENA
187
1789
son cieco, ¶ né dato a iniqua oblivione ho il
188
1789
men ti tema. ¶ Forse a popol ben servo è
189
1789
servo è assai più a grado ¶ chi lo sforza
190
1789
grado ¶ chi lo sforza a obbedir, che chi nel
191
1789
io qui non venni ¶ a disputar tai cose... ¶ Guglielmo
192
1789
ma può uscirne ancora, ¶ a tradimento, la rovina nostra
193
1789
sangue, or nol dobbiamo a prova? ¶ Tu tanto or
194
1789
vedi; infra novelli ¶ torbidi, a voi si puote accrescer
195
1789
alquanto; e sol, che a noi minor si dica
196
1789
il poter tuo ¶ tolto a scherno da noi, com
197
1789
stato, ¶ che ogni scherno a me fatto avrei per
198
1789
lasciar, che il dire, a chi del far vien
199
1789
tolta? ¶ Ogni uom parlare a senno suo potrebbe, ¶ s
200
1789
avreste, ed obbedire. — Incontro ¶ a nemici, quai siamo, (è
201
1789
ben, parmi, ¶ di tirannide a te l'arti, le
202
1789
indugio, e il timore: a me natura ¶ diede altra
203
1789
in queste ¶ mura abborrite a nuovi oltraggi io 'l
204
1789
io 'l veggo, ¶ non a vendetta, rimaner; pur troppo
205
1789
vero ¶ non belligera gente; a cui mostrarci ¶ noi dovrem
206
1789
dal Tebro ritorna? e a danno vostro ¶ or si
207
1789
e sì mal, solo a difesa, impugna? ¶ Lorenzo ¶ La
208
1789
noi poscia ¶ con costoro a trattar; ma pria dispersi
209
1789
il tronco ¶ putrido annoso, a cui si appoggia fraude
210
1789
tutto svellerlo si aspetta ¶ a più rimota etade. — Andiam
211
1789
brando, ¶ contro aperto nemico. A me sol duole, ¶ che
212
1789
sol duole, ¶ che, se a fuggiasca gente il tergo
213
1789
regnerà. — Ma regna, ¶ regna a tua posta; al rio
214
1789
già si annotta; e a me non torna il
215
1789
GUGLIELMO ¶ Guglielmo ¶ Oh! dimmi, ¶ a che ne siamo? ¶ Raimondo
216
1789
Al compier, quasi. ¶ Salviati ¶ A noi ¶ arride il ciel
217
1789
non l'era, e a più vendetta, ¶ voi mi
218
1789
qui meco ¶ finor Giuliano a patteggiar togliea ¶ dell'onta
219
1789
le più, ravvolte entro a servile scorza, ¶ grata ai
220
1789
estrane? È ver, che a scherno mostra ¶ Lorenzo averle
221
1789
tutto. ¶ Ma frattanto, stupore a te non rechi ¶ ciò
222
1789
or nel volgo sola: «A trarre i Toschi ¶ dal
223
1789
ma, sorgerà pur troppo a lui quel sole, ¶ ch
224
1789
sen parli. — Anselmo ¶ preste a ogni cenno tien sue
225
1789
perché, nol sann'essi: a un punto vuolsi ¶ da
226
1789
indi appellar la plebe ¶ a libertà: noi giungeremo intanto
227
1789
forse non è, che a scherno iniquo ¶ l'uom
228
1789
si pascon, essi. E a cotai mostri asilo ¶ santo
229
1789
del ferir primo ¶ ottiene? a me qual si riserba
230
1789
voglia ardente troppo, ¶ nuocere a ciò. — Freddo valor feroce
231
1789
avvezzo; ¶ tale esser vuolsi a trucidar tiranni. — ¶ Inopportuno un
232
1789
fia il primo primo: a disbramar lor sete ¶ men
233
1789
ferri poscia, ¶ tosto che a terra nel sangue stramazzino
234
1789
Duolmi, ch'io solo a un tempo trucidarli ¶ ambi
235
1789
verranne ¶ manco doman, che a me la destra e
236
1789
il core. ¶ Guglielmo ¶ Teco a gara ferir, che non
237
1789
tremante ¶ mio cor smentire. — A dileguar mie' dubbi ¶ raggio
238
1789
tu pensasti, ¶ ben provvedesti a tutto; e invano io
239
1789
parlo. ¶ Piacemi assai, che a voi soltanto abbiate ¶ fidato
240
1789
quanta io porto ¶ invidia a voi! — Sol dubitai, che
241
1789
arme omicida e santa ¶ a questi altari un dì
242
1789
al cor empio, che a trafigger scelsi. ¶ Guglielmo ¶ E
243
1789
ferro ¶ già tutto ascondo. — A sguainar fia cenno, ¶ ed
244
1789
o Salviati, che se a vuoto ¶ cade il colpo
245
1789
via, che vuoi? Torna a tue stanze, torna: ¶ lasciami
246
1789
d'ogni mio affanno a parte ¶ men ti vorrei
247
1789
sfuggo, il vedi; ¶ ed a me stesso incresco. ¶ Bianca
248
1789
tu covi alto disegno. A me non stimi, ¶ che
249
1789
me non stimi, ¶ che a dir tu l'abbi
250
1789
nieghi? Io forse posso ¶ a te giovar; ma nuocerti
251
1789
i tuoi repressi ¶ sospiri a forza, ed a vicenda
252
1789
sospiri a forza, ed a vicenda il volto ¶ tinto
253
1789
chi placide notti ¶ sotto a' tiranni dorme? Ognor dall
254
1789
che nomiam noi vita, ¶ a voi sovrasta! de' tiranni
255
1789
voi sovrasta! de' tiranni a un tempo ¶ schiavi e
256
1789
non sien simìli, se a te giova, ¶ più che
257
1789
te giova, ¶ più che a virtude, a servitù serbarli
258
1789
più che a virtude, a servitù serbarli. ¶ Bianca ¶ Oh
259
1789
Raimondo ¶ Ove periglio sorga, a te gli affido. ¶ S
260
1789
tiranni all'ira ¶ pensa a sottrarli tu. ¶ Bianca ¶ Me
261
1789
mal tu fingi: ¶ uso a mentir meco non è
262
1789
tutto ignoro ¶ qual danno a lor sovrasti? A' piedi
263
1789
danno a lor sovrasti? A' piedi tuoi ¶ prostrata io
264
1789
perché taci? ¶ Son moglie a te; null'altro io
265
1789
statti ai figli appresso: a lor tra breve ¶ anch
266
1789
tempio vo; che havvi a temer? deh! resta. ¶ Padre
267
1789
Ahi me misera, che a morte ¶ ei corre! E
268
1789
morte ¶ ei corre! E a me tu di seguirlo
269
1789
tu il lasci ¶ incontro a morte andarne, e tu
270
1789
lascia... Ove corre egli? ¶ A dubbia impresa, il so
271
1789
non debbo ¶ ciò che a sì viva parte di
272
1789
tremo, ¶ che pria ch'a lor non tolga egli
273
1789
stato, ¶ non tolgan essi a lui la vita. ¶ Guglielmo
274
1789
mio ¶ consorte or dunque,... a tradimento,... i miei? ¶ Guglielmo
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tradimento,... i miei? ¶ Guglielmo ¶ A tradimento, sì, versar lor
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pria, che il nostro a tradimento ¶ si bevan essi
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e al duro passo, a forza, ¶ essi ci han
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essi ci han tratti. A te il marito e
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tolti eran, sì, tolti a momenti: ah! d'uopo
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Io stesso, il vedi, a secondar la impresa, ¶ oggi
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cielo ¶ porgi quai voti a te più piace: intanto
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ch'altro sei, torna a' tuoi figli, ah! torna
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io corro, io volo a libertade, o a morte
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volo a libertade, o a morte. ¶ SCENA IV ¶ BIANCA
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ver, ben festi ¶ di a me celar sì abbominevol
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già i miei fratelli a morte ¶ forse... Or chi
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Iniquo, ¶ che festi? parla. A me, perfido, torni ¶ col
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fianco ¶ spiccia il sangue a gran gorghi?... Ah! sposo
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Oh quanti ¶ ne uccidi a un tratto! ¶ Raimondo ¶ A
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a un tratto! ¶ Raimondo ¶ A te nol dissi, o
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pur forza... Duolmi, ¶ che a compier l'opra ogni
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Tu il vedi,... che... a momenti... io passo. ¶ Bianca
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Che mai farò?... Presso a chi star?... Che ascolto
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fugge; ¶ ma invan. Svelgasi a forza... ¶ Bianca ¶ Il mio
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vivo io, vivo; e, a uccider me, ben altra
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L'incrudelir che vale? a morte presso ¶ ei langue
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che il preghi? — ¶ Se a me commessa era tua
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Ecco il ferro. ¶ Bianca ¶ A me il dona... ¶ Lorenzo
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il ferro di mano a Guglielmo, che l'aveva
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Ma intanto, ¶ si stacchi a forza la dolente donna