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invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Mirra, 1786

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1786
omai già troppe, e a te ben conte ¶ tragedie
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1786
qual d´esse meno a te dispiaccia ¶ di te
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Ciniro infelice ¶ l´orrendo a un tempo e innocente
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io di MIRRA consacri a te il dolore. ¶ VITTORIO
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1786
alba; e sì tosto a me venir non suole
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1786
figlia nostra ¶ misera tanto, a me narrar puoi tutto
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1786
madre, il puoi. Quindi a te vengo; e prego
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1786
piangesse ella!... ¶ ma, innanzi a me, tacita stassi; e
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1786
strugger la veggio. ¶ Euriclea ¶ A voi ¶ ella è di
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è di sangue figlia; a me, d´amore; ¶ ch
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1786
quarto lustro è quasi ¶ a mezzo già, che al
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1786
or, fia vero, ¶ che a me, cui tutti i
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da bambina, or chiusa ¶ a me pure si mostri
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del suo dolore, anco a me il niega, e
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di Grecia principi possenti, ¶ a gara tutti concorreano in
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di Epìro ¶ l´erede; a cui, per nobiltà, possanza
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alta ¶ scelta di Mirra a noi pur tanto piacque
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dì?... Squarciar mi sento ¶ a brani a brani a
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1786
mi sento ¶ a brani a brani a una tal
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1786
a brani a brani a una tal vista il
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1786
sue nozze, (oh cielo!) a lei la estrema ¶ temei
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Io balzo in piedi; a lei corro, affannosa: ¶ ella
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1786
ella, appena mi vede, a mezzo taglia ¶ ogni sospiro
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1786
salda voce ¶ mi dice: «A che ne vieni? or
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1786
di passeggera doglia; e a me il comando ¶ di
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1786
oltre, ¶ ch´io tremante a te corro; e te
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sospender le sue nozze: a morte ¶ va la donzella
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1786
custodita; e il core ¶ a passion nessuna aprir potea
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1786
io nol vedessi. E a me lo avria pur
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1786
lo avria pur detto; ¶ a me, cui tiene (è
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il sai, quanto indugiasse ¶ a scegliere. Ma pur, null
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1786
Ella non l´ama; ¶ a me ciò pare: eppur
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eppur, qual altro amarne ¶ a paragon del gran Perèo
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1786
alta non fosse, entrare a lei non puote. ¶ Ciò
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1786
ebbe qui, ch´ella a sua posta ¶ far non
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di speme ¶ raggio nessuno a lei si affaccia: è
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ch´ella ognor chiama, a me deh pria venisse
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1786
venisse! ¶ Almen così, struggersi a lento fuoco ¶ non la
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1786
nozze non vo´, se a noi pur toglier ponno
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1786
tosto vieni. Io torno a lei; mi tarda ¶ di
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1786
se mentre ¶ io così a lungo teco favellava ¶ chi
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1786
appellarla vogl´io, né a lei venirne, ¶ né turbata
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1786
von sì rara figlia, a entrambi ¶ i genitor solo
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1786
sublime Dea di questa ¶ a te devota isola sacra
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1786
te devota isola sacra, a sdegno ¶ la sua troppa
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1786
creduto avrebbe, ¶ che trarla a tal dovessero le nozze
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1786
lo veggio ¶ di Mirra. — A far felice la mia
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fé si rompesse; e a noi terribil anco ¶ esser
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1786
altri miei pari, e a cui son usi ¶ pospor
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1786
dille in un, che a me spiacer non tema
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1786
il voglio ¶ ir preparando a ciò che a me
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1786
preparando a ciò che a me non meno ¶ dorria
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non meno ¶ dorria, che a lui. Ma pur, se
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1786
Ben parli: io volo a lei. — Nel dolor nostro
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1786
CINIRO, PEREO ¶ Pereo ¶ Eccomi a´ cenni tuoi. Lontana molto
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1786
e qual gioia arrechi ¶ a un padre amante d
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1786
uno sposo ¶ voluto avessi a Mirra io stesso scerre
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1786
di tutti in tutto, a senno altrui; ma al
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1786
credi, o brami. ¶ Sposo a Mirra, e tuo genero
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1786
tal tu sei, quasi a mio figlio ¶ io parlarti
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1786
contegno, in ch´ella a me si mostra. ¶ Ciniro
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1786
or sappi, ch´ella a me sempre tremante ¶ viene
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sempre tremante ¶ viene, ed a stento a me si
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1786
viene, ed a stento a me si accosta; in
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1786
de´ begli occhi ¶ dono a me mai non fa
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1786
io bramo e temo a un tempo: io ´l
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1786
se Mirra, in somma, a torto or si pentisse
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1786
mio pianger foss´ella!... A me fia dolce ¶ anco
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1786
v´ha. Deh! come a me l´apristi, ¶ così
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1786
può mirarti, o Mirra, ¶ a nodo indissolubile venirne ¶ in
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1786
ora, è questa, ¶ che a te non lice più
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1786
ch´io ¶ mal rispondo a tua scelta, e che
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1786
ami, ¶ e poco estimi? A me rileva or troppo
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1786
occhi tuoi per sempre a tormi ¶ tosto mi appresto
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1786
giorno; io presta vengo ¶ a compierle; e di me
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1786
T´incresco; il veggo a espressi segni. Amarmi, ¶ io
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1786
di volubil, tu stessa, a te nemica, ¶ vittima farti
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1786
che il nuovo ¶ stato a cui mi avvicino; e
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1786
mai più»;... l´andarne a ignoto ¶ regno; il cangiar
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1786
al certo, più ch´a ogni altro, noti ¶ all
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1786
animo umano. — ¶ Io, data a te spontanea mi sono
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1786
giuro. Ove ciò fosse, ¶ a te il direi: te
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1786
estimo: ¶ né asconder cosa a te potrei,... se pria
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1786
non l´ascondessi anco a me stessa. Or prego
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1786
ove pur darmi ¶ volessi a te, non ti apprezzando
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1786
non l´ardisco ¶ chiedere a te. Fatal domanda! il
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1786
proporrai, che te sottragga ¶ a sì infausti legami; o
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1786
non in te, ritrovo?... A te venìa... ¶ Euriclea ¶ Io
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1786
se tanto ti spiace, a te più dirlo ¶ non
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1786
miei; gl´incensi ¶ ardeano a stento, e in giù
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1786
di abbreviar miei mali. A poco, a poco ¶ strugger
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1786
miei mali. A poco, a poco ¶ strugger tu vedi
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1786
miei genitori uccide; ¶ odiosa a me stessa, altrui dannosa
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1786
fia ´l procacciarmi morte; a te la chieggio... ¶ Euriclea
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1786
chieggio... ¶ Euriclea ¶ Oh cielo!... a me?... Mi manca la
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1786
tu gli alti avvisi a me insegnavi: io spesso
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1786
Oh figlia! oh figlia!... A me la morte chiedi
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1786
morte chiedi? ¶ la morte a me? ¶ Mirra ¶ Non reputarmi
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1786
genitori il tutto ¶ corro a narrar... ¶ Mirra ¶ Nol fare
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1786
tuo amor, ti scongiuro. — A un cor dolente ¶ sfuggon
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1786
cor dolente ¶ sfuggon parole, a cui badar non vuolsi
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1786
non vuolsi. — ¶ Bastante sfogo (a cui concesso il pari
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1786
mio ¶ il vieppiù raffermarmi, a te si aspetta. ¶ Tu
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1786
più che materno, e a un tempo ¶ giovar mi
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1786
sia per anco ¶ venuto a noi Perèo, scontento appieno
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1786
ebbi; e andando ella a tai nozze, ¶ corre (pur
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1786
le ho fatto, che a te venga. ¶ Nessun di
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1786
il sa ben ella, a cui ¶ non siam men
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1786
ciò il suo core a noi, del tutto parmi
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1786
del tutto parmi ¶ impossibile; a noi, che di noi
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1786
Amata figlia, ¶ deh! vieni a noi; deh! vieni. ¶ Mirra
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1786
non temi della madre. A udirti ¶ siam presti entrambi
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temer cosa al mondo, a noi la svela. ¶ Non
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svela. ¶ Non sei tenuta a nulla; e noi primieri
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1786
che maturi ¶ pensier novelli a ciò ti astringan ora
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1786
voler, lo svela, ¶ come a fratelli, a noi. ¶ Cecri
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svela, ¶ come a fratelli, a noi. ¶ Cecri ¶ Deh! sì
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Ciniro ¶ Tu mal cominci: a te non sono ¶ signor
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morte in volto... ¶ Mirra ¶ A me?... ¶ Ciniro ¶ Ma donde
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1786
invan lo ascondo; e a voi vorrei pur dirlo
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1786
egro ei soggiace;... e a lenti passi in tomba
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1786
attristarvi, né di trarvi a vana ¶ pietà di me
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1786
al mio cuore ¶ ridestavansi; a tal, ch´io ben
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1786
l´ultima prova. Oggi a Perèo son io ¶ sposa
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1786
grado, indarno, ¶ vuoi darti a lui... ¶ Mirra ¶ Deh! non
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adesso; ¶ o dammi tosto a morte... È ver, ch
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1786
solo. Oltre ogni dire, a voi gradita ¶ era la
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1786
abbandonarvi (oh ciel!) quanto a me costi, ¶ dir nol
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1786
il dì verrà, che a questo ¶ generoso mio sforzo
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1786
mai?... ¶ Ciniro ¶ Lasciarci? e a noi che resta, ¶ senza
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1786
debbo ¶ con Perèo dimorarmi. A voi ritorno ¶ faremo un
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1786
Numi: e, qual più a grado ¶ a voi sarà
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1786
qual più a grado ¶ a voi sarà tra i
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1786
vostri anni canuti. ¶ Così a questo bel regno erede
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1786
del sangue vostro; poiché a voi negato ¶ prole han
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invincibil sconosciuta possa: ¶ che a voi per sempre io
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detti... ¶ Ma pur, quanto a te piace, appien si
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appaia. — Or mi ritraggo ¶ a mie stanze, per poco
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tue vendette. Scontare, ecco, a me fai, ¶ in questa
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osava ¶ negar io sola a Venere gl´incensi. ¶ Vuoi
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Vuoi più? folle, orgogliosa, a insania tanta ¶ (ahi sconsigliata
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ma l´adorata Mirra ¶ a morte io trarre, ah
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e de´ miei giorni a un tempo ¶ rompasi il
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1786
chiede; e teme, che a lei tolto ¶ sii tu
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1786
sua morte farmi. ¶ Cecri ¶ A te, Perèo, ¶ noi l
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1786
al suo voler più a lungo ¶ cel sofferisse il
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1786
che in lei presso a finir fia ´l duolo
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1786
mi abborre Mirra? ¶ Ciniro ¶ A me tu il puoi
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è con essa; e a tutto ¶ piegherassi ella. Vanne
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1786
piegherassi ella. Vanne; e a lieta pompa ¶ disponti in
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gran tempio all´ara, ¶ a Cipro tutta in faccia
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1786
d´Imenèo canteremo. ¶ Pereo ¶ A vita appieno ¶ tornato m
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tornato m´hai. Volo; a momenti io riedo. ¶ ATTO
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lasciarci mostri... ¶ Pur, se a te giova, io piangerò
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dura io deggio; ¶ ed a me prima io ´l
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1786
nullo dei tanti oggetti a lungo stati ¶ testimon del
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1786
solcar nuovi mari, e a nuovi regni ¶ irne approdando
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1786
al tuo dolore, poiché a ciò mi hai scelto
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1786
ciò mi hai scelto. ¶ A pianger teco, ove tu
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1786
ove tu il brami; a farti, ¶ tra giuochi e
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1786
il tempo ¶ ingannar, se a te giova; a porre
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1786
se a te giova; a porre in opra, ¶ a
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1786
a porre in opra, ¶ a prevenir tutti i desiri
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1786
tutti i desiri tuoi; ¶ a mostrarmiti ognor, qual più
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1786
amante, o servo; ¶ ecco, a quant´io son presto
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1786
sposa, ¶ deh! questo istante a te davver sia fausto
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1786
il più bello è a me del viver mio
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1786
traggo ¶ dal vedervi precedere a noi tutti, ¶ al sacro
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1786
far vie più miti a noi gli Dei, ¶ schiudasi
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1786
che morte. — ¶ Fanc. ¶ Benigno a noi, lieto Imenèo, deh
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1786
co´ suoi stessi inganni ¶ a lui tu l´arco
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abbi i duo figli a lato; ¶ e del bel
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omai mi festi; ed a me stesso ¶ più insoffribil
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stesso ¶ più insoffribil, che a te: non io per
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ora, ¶ qual resti scampo a chi te perde, udrai
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Euriclea ¶ Mirra più presso a morte assai, che a
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1786
a morte assai, che a vita, ¶ stassi: il vedete
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1786
il vedete, ch´io a stento la reggo? ¶ Oh
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1786
Oh figlia!... ¶ Ciniro ¶ Donne, a sé medesma in preda
180
1786
e sol, per trarci ¶ a tal nostr´onta e
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1786
vita misera, abborrita, ¶ davi a me già; tu me
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1786
mano, ¶ me non uccidi, a morir della mia ¶ omai
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1786
omai mi serbi, ed a null´altro. ¶ Ciniro ¶ Oh
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1786
posso... ¶ Ciniro ¶ Oh stato... A sì terribil vista ¶ non
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1786
la pietà. Mi traggo ¶ a pianger solo altrove. Ah
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1786
sforzo ¶ quasi pur troppo a compierle ti trasse; ¶ ma
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1786
vestirmi vo´. Più suora a te, che madre, ¶ spero
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1786
già il tuo pianto a rivi... ¶ Mirra ¶ Deh! perdonami
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1786
quasi... — Ma,... non regge ¶ a tante furie... il languente
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1786
addolorato? è vita ¶ quella, a cui resta, infra sue
191
1786
Mirra? è vita quella, ¶ a cui l´orrido suo
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1786
ira ¶ di offesi Numi a un lagrimar perenne ¶ la
193
1786
ira d´un padre a sue tante sventure? ¶ E
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1786
E abbandonata, e disperata, a lunga ¶ morte lasciarla?... Ah
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1786
Oimè! come si avanza ¶ a tardi passi, e sforzati
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1786
ella ¶ al mio cospetto a morire sen venga ¶ SCENA
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1786
in questo dì fatale ¶ a tutti noi: ma, che
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1786
più nuovo ancora ¶ questo a me giunge. ¶ Mirra ¶ ... Del
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1786
tanti ¶ falli... la pena... a te chiedeva,... io stessa
200
1786
e inorridisci?... e taci? — A te fia dunque ¶ l
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1786
un mare di sangue: a me gli sguardi ¶ pregni
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1786
sospirar grave; il consumarsi a lento ¶ fuoco il tuo
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1786
quasi omai; purché tu a me favelli. ¶ Parlami deh
204
1786
favelli. ¶ Parlami deh! come a fratello. Anch´io ¶ conobbi
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1786
cielo!... ¶ Amo, sì; poiché a dirtelo mi sforzi; ¶ io
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1786
ignora ei stesso... ¶ ed a me quasi io ´l
207
1786
deggio, e voglio. Né a te stessa cruda ¶ esser
208
1786
esser tu puoi, che a un tempo assai nol
209
1786
mia felice!... almen concesso ¶ a lei sarà... di morire
210
1786
punir me... Tu stesso, a viva forza, ¶ l´orrido
211
1786
Oh delitto!... Oh dolore! — A chi il mio pianto
212
1786
mia vista infame;... e a Cecri... ognor... nascondi... ¶ Ciniro
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1786
Oh cielo!Corre incontro a Cecri, e impedendola d
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1786
vista! nel suo sangue a terra giace ¶ Mirra?... ¶ Cecri
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1786
vieni: andiam, ten priego, ¶ a morir d´onta e