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Vittorio Alfieri, Virginia, 1783

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1783
Numitoria ¶ Non men che a te, caro a Virginio
2
1783
che a te, caro a Virginio ognora ¶ Icilio fu
3
1783
ti strinse ¶ il padre a lui, che a tua
4
1783
padre a lui, che a tua beltà non fosse
5
1783
si crede. ¶ Pari fossero a lui que' vili illustri
6
1783
patrizio nome, ¶ serbalo caro; a lor si dee, che
7
1783
si dee, che sono, ¶ a seconda dell'aura o
8
1783
Vadasi intanto. ¶ Virginia ¶ Udrai ¶ a che mi espon questa
9
1783
è sol per quanto a Icilio piace... ¶ SCENA II
10
1783
ai dovuti ceppi. Ella a te figlia ¶ non nacque
11
1783
di ripigliar ciò, che a me spetta, ardire. ¶ Virginia
12
1783
di te schiava? ¶ Numitoria ¶ A me non figlia? ¶ E
13
1783
d'incorrotta stirpe; ¶ che a' rei patrizi ogni delitto
14
1783
fraude ¶ qui spetta, e a' lor clienti: in oltre
15
1783
apprendi, ¶ ch'è padre a lei Virginio; e ch
16
1783
ch'ei fia troppo ¶ a rintuzzar tua vil baldanza
17
1783
non sua prole supponesti a lui, ¶ seppe, né sa
18
1783
ti perda? e teco, a un tratto, ¶ e padre
19
1783
ella segua; o tratta a forza andranne. ¶ Ad incorrotto
20
1783
ampia ragion son presto ¶ a dar dell'opra mia
21
1783
cessa; il popol tutto ¶ a nostre grida accorrerà: fien
22
1783
non v'ha, che a te mi svelga. ¶ Marco
23
1783
Virginia ¶ O prodi ¶ Romani, a me, s'è in
24
1783
stringo al sen materno: a forza ¶ me la torran
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1783
empi? agli occhi vostri? ¶ a Roma in mezzo? ai
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1783
che veggio? ¶ Virginia!... e a lei... ¶ Virginia ¶ Deh! vieni
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1783
alla tua sposa. ¶ Virginia ¶ A te son tolta, ¶ alla
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1783
tolta, ¶ alla madre, ed a me. Costui di schiava
29
1783
ben è dover, che a rinnovar tumulti ¶ onde ognora
30
1783
ch'havvi in Roma, ¶ a tuo dispetto, sagrosante leggi
31
1783
questa; il dico; e a chi provarlo importa, ¶ il
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1783
io, né quanti ¶ simili a te fremon qui in
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1783
e i pochi ¶ simili a lui, qui difensor tremendi
34
1783
nobil cor; me udite; a voi parlo io. ¶ Questa
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1783
che? tu tremi? — ¶ Eccolo, a voi ben noto; ultimo
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1783
vita or vi lascia. — A me promessa è sposa
37
1783
io, non penso, ¶ che a rimembrarvel abbia: io fui
38
1783
men che il nome. — A voi libera chieggo ¶ mia
39
1783
libera chieggo ¶ mia sposa, a voi. Costui non ve
40
1783
dice, e piglia, e a forza tragge. — ¶ Tra Icilio
41
1783
Roma. ¶ Marco ¶ Leggi, che a voi, popolo re, voi
42
1783
son le ragion che a me si oppongon sole
43
1783
primo; e avrommi ¶ compagni a ciò quanti qui son
44
1783
seno ¶ di libertade? Ed a chi schiavi? al fasto
45
1783
e cor. — Ma servi a mille a mille, ¶ purché
46
1783
Ma servi a mille a mille, ¶ purché nol sia
47
1783
pur Roma. — ¶ Romani, intanto a me si creda: è
48
1783
questi esecutor... Deh! Roma, ¶ a qual partito sei?... Nobili
49
1783
la dolce libertade: infami, a cui ¶ la nostra gioia
50
1783
qui vorresti ¶ rifarti forse? A te, ben so, può
51
1783
mezzo oggi ti sia ¶ a sì nefando effetto. Infra
52
1783
arte; ¶ forza null'altra a violenza io voglio ¶ oppor
53
1783
ti elessi ¶ fida compagna; a me ti estimo io
54
1783
Ma, la cagion, che a farti oltraggio spinge ¶ quel
55
1783
altro è quest'Appio, a chi morir ben vuole
56
1783
lari io scorta. ¶ Sollievo a voi, tristo, ma il
57
1783
o donne, ¶ ch'ove a giustizia non rimangan vie
58
1783
col brando aprirne una a vendetta io giuro. ¶ ATTO
59
1783
s'arrendere ai preghi, a forza trarla ¶ ai voler
60
1783
delle leggi all'ombra a tanto crebbi, ¶ anch'oggi
61
1783
spiegarle. ¶ Molt'arte vuolsi a impor perfetto il giogo
62
1783
dì verrà; poca opra ¶ a chi v'ha oppressi
63
1783
chieggo ¶ rispetto, e modo. A popolar salvezza, ¶ non men
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1783
non men che freno a popolar licenza, ¶ qui meco
65
1783
il poter sovrano, ¶ che a me voi deste, or
66
1783
vedi una madre ¶ misera, a cui la figlia unica
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1783
intera io tel richieggo a nome; ¶ rispondi, Appio: son
68
1783
di madre i detti. A te rispondo, ¶ e teco
69
1783
te rispondo, ¶ e teco, a Roma intera. — Ove son
70
1783
chi leggi non infranse. ¶ A te rapir la figlia
71
1783
il tragge ¶ dal genitore a te ben noto, e
72
1783
te ben noto, e a Roma, ¶ ed ai nemici
73
1783
ti sia, ¶ l'averla a sé prescelta Icilio sposa
74
1783
è nata; ¶ quindi, bambina, a me dalla materna ¶ fraude
75
1783
materna ¶ fraude sottratta, e a prezzo d'or venduta
76
1783
prezzo d'or venduta ¶ a Numitoria, che nudrilla in
77
1783
io ti narro, ecco, a giurar son presti. ¶ Numitoria
78
1783
giurar son presti. ¶ Numitoria ¶ A giurar presti i mentitor
79
1783
ascoltan parti? ¶ Ciò che a null'uom si vieta
80
1783
Vuoi tu insegnarmi forse ¶ a giudicar, perché tribuno fosti
81
1783
oh quanto t'inganni! A me sostegno ¶ io son
82
1783
Ben fai; sprezzar chi a te obbedisce dei. ¶ Ma
83
1783
meno altero d'alquanto. A tutti noto, ¶ Appio, omai
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1783
virtù primiera, ¶ prudenza, base a tirannia nascente. ¶ Popolo ¶ Troppo
85
1783
se del mio sangue a costo ¶ oggi a difender
86
1783
sangue a costo ¶ oggi a difender valgo! ¶ Popolo ¶ Oh
87
1783
non fia, no: scudo a lui son io: le
88
1783
forza ¶ fatta ci viene: a noi, fin ch'io
89
1783
Ei nulla teme! ¶ Icilio ¶ A trarla ¶ di qui, t
90
1783
ella non era, ¶ onde a prezzo ei non l
91
1783
Or, che vi resta ¶ a perder più? la mal
92
1783
mal secura vita. ¶ E a che più vita; ove
93
1783
che Virginio s'aspetti. A lui dinanzi, ¶ ed a
94
1783
A lui dinanzi, ¶ ed a voi tutti, discolpar saprommi
95
1783
può. Voi vi accingete a impresa ¶ vana omai, vana
96
1783
e le insolenti grida, ¶ a giustizia ottener d'uopo
97
1783
uopo non fanno, ¶ come a sturbarla inefficaci sono. ¶ Icilio
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1783
la bramata pace; ¶ e a un cenno, a un
99
1783
e a un cenno, a un motto del peggior
100
1783
del peggior di Roma, ¶ a turbarla degg'io presti
101
1783
quest'è, non pace. A rivi scorre ¶ nel campo
102
1783
trafitto in pugna simulata a tergo, ¶ dal traditor decemviral
103
1783
sparso non han; ma a larga mano l'oro
104
1783
morte orribil giogo ¶ imposto a voi da voi; che
105
1783
voi non cade infranto a terra? ¶ Sete Romani voi
106
1783
è, che tronco, o a Roma torre ¶ debbe, o
107
1783
Romani altri non serra, ¶ a Tarquinio novel novello Bruto
108
1783
fia il danno ¶ minore a Roma, e a te
109
1783
minore a Roma, e a te... ¶ Icilio ¶ Che fai
110
1783
Appio preghi? In faccia a Roma, in faccia ¶ a
111
1783
a Roma, in faccia ¶ a me? Se m'ami
112
1783
me? Se m'ami, a non temere impara: ¶ e
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1783
per or non danno a morte; ¶ creder potreste ch
114
1783
e di lui poscia. A veder qui v'invito
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1783
io... ¶ Marco ¶ La plebe a ribellar più pronta, ¶ più
116
1783
aspetto; amaramente ¶ brevi lusinghe a minacciosi detti ¶ irle mescendo
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1783
prischi dritti, ¶ esca possente a non estinto foco, ¶ che
118
1783
Appio ¶ Fin ch'altro a far mi resta, Icilio
119
1783
timido amor: d'Icilio a danno ¶ torneran d'arme
120
1783
aggiunge ¶ ardimento alla plebe, a Icilio forza!... ¶ Appio ¶ Ma
121
1783
non manca ad Appio a ben usarlo ingegno. ¶ ATTO
122
1783
Ma, più mi appresso a mia magion, più tremo
123
1783
Il Dio di Roma ¶ a noi ti mena. Il
124
1783
punto, e il temono a vicenda. ¶ Virginio ¶ Dunque i
125
1783
lagrime. ¶ Virginio ¶ Ma dimmi: ¶ a che siam noi? ¶ Icilio
126
1783
che alla figlia, e a Roma, ¶ e a me
127
1783
e a Roma, ¶ e a me tolto tu fossi
128
1783
la figlia al padre, a me la sposa, ¶ a
129
1783
a me la sposa, ¶ a sé l'onor, la
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1783
l'onor, la libertade a Roma. ¶ Virginio ¶ Icilio, il
131
1783
vana; ¶ allor che danno a chi la segue arreca
132
1783
la segue arreca, ¶ e a chi non l'ha
133
1783
il tuo dire, e a piangere mi sforza, ¶ non
134
1783
due sole alme romane ¶ a tanti vili in mezzo
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1783
tu così; se muori, a vendicarne ¶ chi resta allor
136
1783
tu mercheresti: in mezzo a Roma è l'oste
137
1783
dirti? ¶ Virginio ¶ No: presto a morir son sempre; ¶ e
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1783
io t'avrò compagno ¶ a qualsivoglia impresa. ¶ SCENA III
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1783
sì, finché nomarti ¶ padre a me lice. ¶ Numitoria ¶ Ansie
140
1783
tante, ¶ vincitor dei nemici. A terra china ¶ veggio purtroppo
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1783
funesti: or sei ridotto a tale, ¶ che né moglie
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1783
ancor che amaro molto ¶ a scontar l'abbia. Se
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1783
scontar l'abbia. Se a misfatto in Roma ¶ ai
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1783
frena;... ¶ deh! non sforzarmi a lagrimar. — Non ch'io
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1783
fossi, io figlia tua, ¶ a chi nomarmi ardisse schiava
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1783
vederti ¶ ridotto, e invano, a disputar l'oscura ¶ mia
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1783
se avessimo noi figli: a fero passo ¶ tratti or
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1783
ma noi bastiam soli a dar vita e sdegno
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1783
solo, il ponno. ¶ Roma, a sottrarti dai Tarquini infami
150
1783
immersa. ¶ Virginia ¶ E se a svegliar dal suo letargo
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1783
già non tremo; ¶ date a me il ferro, a
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1783
a me il ferro, a me. Sia il popol
153
1783
prodi ¶ tingan lor brando a gara, e infino all
154
1783
elsa ¶ lo immergan tutti a' rei tiranni in petto
155
1783
Più non si squarci a brano ¶ il cor di
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1783
padre omai romano troppo. ¶ A noi che giova or
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1783
giova or l'esortarci a morte? ¶ Traligniam noi dagli
158
1783
intanto ¶ torna, o Virginio, a riveder tuoi Lari, ¶ con
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1783
padre! ¶ brevi hai momenti a così immenso affetto. ¶ Virginio
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1783
Già pria ¶ io sarovvi a dispor pochi, ma forti
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1783
forse anco i duci ¶ a obbedirti eran lenti... ¶ Appio
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1783
sediziose voci ¶ terribil esca a più terribil fiamma ¶ stanno
163
1783
Va': Virginio veggo ¶ venire a me: lasciami sol con
164
1783
oggi i soldati ¶ dunque a lor posta van, tornano
165
1783
in suon più forte a me nol dica ¶ la
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1783
minacciose voci ¶ di plebe a favor mio: so, che
167
1783
molta in te; che a viva forza urtarla ¶ fia
168
1783
in un te stesso a immenso rischio esponi... ¶ Appio
169
1783
Poss'io la figlia a un vero padre torre
170
1783
anzi del mio sangue a costo ¶ deggio, e il
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1783
sospetti infami; ¶ ei, che a sue mire ambiziose s
172
1783
Or, puoi tu fede ¶ a un tal fellon prestar
173
1783
segnal di ribelle innalza a mezzo, ¶ e a mezzo
174
1783
innalza a mezzo, ¶ e a mezzo quel di traditore
175
1783
e ministro e velo ¶ a sue mire ti vuol
176
1783
vuol, ma non compagno ¶ a sue rapine. Ei sa
177
1783
cela da te; ma a lor non teme, ¶ qual
178
1783
i magistrati fatti ¶ tremendi a noi, più che i
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1783
ch'io d'innalzarti a militar comando ¶ avrò... ¶ Virginio
180
1783
viltade anch'osi? ¶ Premio a virtù dovuto, a me
181
1783
Premio a virtù dovuto, a me il darebbe ¶ d
182
1783
d'un Romano ¶ trafitto a tergo. — È ver, che
183
1783
qual'io ti mostro a mezzo il petto, ¶ quai
184
1783
per te si pugna. — A Roma fede ¶ giurai: s
185
1783
al campo, ¶ Roma rinasca. — A me tu parli scaltro
186
1783
io, che spinga ¶ Marco a muover la lite, ancor
187
1783
periglio alcuno, ¶ senza tumulto, a te la figlia forse
188
1783
render... tu? ¶ Appio ¶ Se a Icilio torla ¶ tu vuoi
189
1783
Or va; ti avanza ¶ a risolver brev'ora. È
190
1783
pera. ¶ Virginio ¶ ... Misero padre!... A che son io ridotto
191
1783
confermo: or forza, ¶ che a me ti tolga, esser
192
1783
non può; ragioni, ¶ che a me ti pieghin, ve
193
1783
tornasse, pari ¶ fora egli a me? se il cor
194
1783
suoi, disegno; ¶ mentr'essi a me obbediscono... ¶ Numitoria ¶ Ed
195
1783
e avanza ¶ sì poco a far, che apertamente io
196
1783
che Icilio t'ami, a lato a me? Sue
197
1783
t'ami, a lato a me? Sue vane ¶ fole
198
1783
lungamente ¶ taceasi; or mezzo a sé riporre in seggio
199
1783
D'amor che parli? A tua libidin rea ¶ tal
200
1783
né in pensiero pure a te mai cadde ¶ di
201
1783
oh rabbia!... ¶ Virginia ¶ Infame; a nessun patto ¶ piegarmi tu
202
1783
Tutti. ¶ Cade chi voglio, a un cenno mio: nel
203
1783
dica. Un'ora manca ¶ a dar segno al macello
204
1783
dovesse, ¶ Virginio, Icilio, ricondotti a vita ¶ foran perciò? ¶ Virginia
205
1783
viva Icilio: io cado ¶ a' piedi tuoi. — Ma, oimè
206
1783
di lor viltade fora: a perder nulla, ¶ lor trafitti
207
1783
cerchio... ¶ Icilio ¶ Io veggo a me dattorno schiera, ¶ benché
208
1783
pochi detti, ¶ ch'io a te ragion chiegga di
209
1783
maggior, de' rei soltanto. — A me romano, ¶ roman tu
210
1783
manchi mai, ¶ quanto, che a te manchi il tuo
211
1783
benché pur dianzi ¶ feroci a me giurasser fede, e
212
1783
me giurasser fede, e a Roma. ¶ Tor me li
213
1783
Roma. ¶ Cedi sol oggi a mia vecchiezza verde ¶ l
214
1783
s'abbia il ferro a vibrar, mia cura sia
215
1783
Icilio dunque? ¶ Virginio ¶ Stringonmi a lui tre forti nodi
216
1783
presto ¶ son col sangue a eternarli. — Invan, m'è
217
1783
veder tormi la figlia, a morte ¶ ir m'apparecchio
218
1783
licenza: il perder anco, ¶ a me fia gloria; a
219
1783
a me fia gloria; a voi fia il vincer
220
1783
suo valor, quand'ecco ¶ a lui da fronte in
221
1783
tutti snudare, e addosso a lui scagliarsi, ¶ quindi è
222
1783
un sol punto. Icilio, a ferir presto ¶ pria ch
223
1783
ferir presto ¶ pria ch'a parlar, rapido a cerchio
224
1783
ch'a parlar, rapido a cerchio ruota ¶ già il
225
1783
altrui non vale ¶ brando a ferirlo; in sé volge
226
1783
punire io mai; caro a voi troppo egli era
227
1783
S'io lo dannava a morte, udiavi a prova
228
1783
dannava a morte, udiavi a prova ¶ di tiranno tacciarmi
229
1783
parve ei di morte a' suoi seguaci istessi. ¶ Virginio
230
1783
vinta omai, più che a mezzo. Appio, prosiegui; ¶ fanne
231
1783
me n'incolpate? Infidi ¶ a infido fur; qual maraviglia
232
1783
infido fur; qual maraviglia? — A voi, ¶ Romani veri, or
233
1783
il giudicio segua. Egli a mal'opra ¶ qui vien
234
1783
ma il tentar forza, a lui si vieti. ¶ Numitoria
235
1783
e sposa niega ¶ prostituire a lui. Convinti appieno ¶ non
236
1783
e con mill'altri, a morte ¶ trar lasciate: ma
237
1783
salvi ¶ l'onorata donzella; a lei sovrasta ¶ peggio che
238
1783
n'è il genitore? — A me il chiedeste, e
239
1783
ben era, che Virginio a tanta lite ¶ presente fosse
240
1783
ragion non posso ¶ negare a te nella tua schiava
241
1783
hai; tu il promettesti: a me lo sposo ¶ è
242
1783
mia, deh! toccar possa ¶ a ognun di voi; peggior
243
1783
ch'or voi serbate a così infame costo. ¶ Appio
244
1783
la non sua figlia a lei dal sen si
245
1783
mai crudel mi mostri a segno, ¶ che un sì
246
1783
un sì dovuto affetto a error ti ascriva. ¶ Tornato
247
1783
deggio, ¶ or ti rispondo. A lui la via, littori
248
1783
il popolo e Virginio. ¶ a punir te, pria di