Remigio Zena, L'ultima cartuccia, 1895?

Ventitre. ¶ - Dove siete nato? ¶ - A Sant’Eufemia di Marmore

qual reato siete chiamato a rispondere? ¶ - Lo so. ¶ - Dite

Sono innocente. ¶ - Seguitate dunque a negare d’essere l

prove e se anche a questi indizi si volesse

anche degli indizi; tocca a voi annientarli. ¶ - Signor colonnello

al furto avvenuto e a queste circostanze dare il

attento. ¶ - Sissignore. ¶ - Voi appartenete a una buona famiglia degli

ventina di mille lire; a sedici anni eravate studente

avevo deciso di recarmi a Roma, dove avrei proseguito

vostri desideri; foste accompagnato a casa, a Sant’Eufemia

foste accompagnato a casa, a Sant’Eufemia, da un

d’un semplice accompagnamento a Sant’Eufemia, se il

biglietto da cento che a tutta prima egli aveva

libri scolastici e classici, a decifrarli da voi solo

decifrarli da voi solo, a superarne le difficoltà, come

sono io il primo a deplorare, ma sfido chiunque

se mi fossi messo a gridare, dalla finestra, nel

Oh! In due, corpo a corpo, coi denti, colle

dovuto quella notte trovarsi a Isernia o a Sulmona

trovarsi a Isernia o a Sulmona, fu così imbecille

così imbecille da credere a una lettera anonima e

lettera anonima e giungere a casa improvvisamente e la

non è vero? Va a caccia dove può, e

la misericordia del Presidente a proposito di fatti molto

fatti molto antichi... estranei a quello che oggi mi

sangue; la vostra permanenza a Sant’Eufemia sarebbe stata

temerario, d’altra parte a voi non sembrava vero

ottima per andarvene, finalmente a Roma, libero, indipendente, con

assegno di cinquanta lire; a Roma costa assai cara

voi che avevate preso a prestito da vostra madre

quale si lasciò indurre a certi sotterfugi di vendite

in un atto, omaggio a un’attrice, beniamina del

come troppo non garbi a lui né al suo

Puntellata giorno per giorno a furia d’espedienti d

nuove non bastavano più a impedire i protesti delle

certi loschi personaggi che a voi, Faraone, avevano prestato

usurai dall’altra, cominciarono a strepitare, vi si strinsero

gente che aveva fatto a fidanza col duca di

presentiva di doversene rimanere a denti asciutti, col danno

ancora per qualche tempo a tener su la baracca

non apriva più che a voi la sua porta

sporgere querela di truffa a carico vostro, tirando in

corso. ¶ - Mi sarei affrettato a dirlo, se voi non

arrabattarsi su e giù, a destra e a sinistra

giù, a destra e a sinistra, di personaggi potenti

altre querele; e frattanto, a Sant’Eufemia, la famiglia

o speranza di tornare a galla, nessuna; vostro padre

genere vi avrebbe condotto a certa morte o in

Transvaal, avrei subito ottenuto a Pretoria un impiego nella

Compagnia delle miniere, grazie a potenti raccomandazioni di una

della moglie, che comandava a Udine un reggimento di

di Padova e poi a suo tempo avrei ottenuto

ottenuto licenza di recarmi a Padova durante il periodo

ostici sul principio, ardito a cavallo, cavaliere elegante, svelto

nei Lancieri di Parma a Savigliano, dove il nuovo

mesi di soggiorno, anche a Savigliano ricominciaste a intavolare

anche a Savigliano ricominciaste a intavolare qualche debito, di

non per denari presi a prestito, ma per una

morale d’essere ammesso a suo tempo alla scuola

che più tardi, qui a Napoli, foste visto qualche

colpa vostra, un poco a causa - come potrei chiamarla

stanza, passò da Savigliano a Napoli, col vostro squadrone

voi andaste in distaccamento a Nocera e fu appunto

del colonnello certe voci a carico vostro... ¶ - Calunniose, ripeto

una trama scellerata, ordita a mio danno per spirito

particolari di genere intimo, a proposito dei quali su

non venne in mente a me solo. Se a

a me solo. Se a lei piace, dichiaro che

ritengo ingiusta, assurda... ¶ - Pensate a scolparvi, invece d’aguzzare

scassinato, quella della lucerna a olio trovata nell’ufficio

e disteso sulla porta a vetri che dà nel

vetro d’una finestra a pianterreno sotto il porticato

Maggiorità è sempre chiuso a catenaccio e il minimo

ancora fresche, si pensò a tutta prima che fossero

un individuo unico, moltiplicate a bello studio anche nel

ho contraddette e seguito a contraddirle, perché mi sembrano

volontà, che s’impone a qualunque esame, a qualunque

impone a qualunque esame, a qualunque scrupolo; in casi

nemmeno, perché è tenente... a furia d’eliminare dalla

più tardi si usò a carico mio per dar

filo, non si venne a capo di nulla, la

e i veri colpevoli a ridere nel buio più

fatta franca in barba a tutte le inchieste, a

a tutte le inchieste, a tutti i codici, a

a tutti i codici, a tutti i tribunali di

accusato siete voi: pensate a difendervi, non ad accusare

famiglia che mi chiamavano a casa, al signor capitano

come i Carabinieri persistano a negare un fatto notorio

al 29 giugno non eravate a Napoli? ¶ - L’ho sempre

mi hanno visto giungere a Sant’Eufemia il 19 mattina

famosa notte del furto? ¶ - A Sant’Eufemia. ¶ - Pare di

il confronto all’udienza, a suo tempo. ¶ - Non mi

prima che essi compariscano a deporre contro di me

e che cosa vengano a deporre. ¶ - Va bene, prima

nascosto sareste ripartito, tornato a Napoli di nascosto, fatto

il colpo, tornato tranquillo a Sant’Eufemia. ¶ - Il Pubblico

Corpo, costui avrebbe differito a sua volta di ventiquattro

dal 28 al 29 giugno eravate a Sant’Eufemia di Marmore

in vostro confronto. ¶ - Seguiterà a mentire. ¶ - Afferma d’avervi

incontrò con voi faccia a faccia. - Bisogna notare che

viva d’avervi incontrato a Napoli quella mattina. ¶ - È

dal capitano istruttore, pensai a tutta una macchina tenebrosa

tutta una macchina tenebrosa, a una cabala fabbricata per

una volta in seguito a mio rapporto si buscò

apposta per essere sobillato a farsi mio calunniatore, astuto

ingiunto di non rivelare a chicchessia di avermi visto

avermi visto quella mattina a Napoli! Ma se realmente

la mia dabbenaggine fino a metterlo sull’avviso, a

a metterlo sull’avviso, a suggerirgli il sospetto che

un fatto qualunque, proibirlo a lui, Cenatiempo, era lo

compromettente, ci si appigli a una risoluzione subitanea, irrimediabile

Cenatiempo, quando verrà qui a deporre, ci dirà perché

l’unica che valesse a suffragare il suo asserto

provinciale da Sant’Eufemia a Sulmona? ¶ - Rammento benissimo, era

non del 27; non andavo a Sulmona, andavo alla stazione

non ci fosse, poiché a Beffi non vi si

lettera ero stato invitato a passare con lui due

Maria di Capua; era a S. Maria di guarnigione

partire; non vedendolo scendere a Beffi, com’eravamo rimasti

che il vostro convegno a Beffi col Caranello fosse

feste consecutive. ¶ - Capisco come a voi giovi sostenere che

toccar Napoli nella sera a chi non parte da

mezzogiorno. ¶ - Passando per Isernia, a qualunque ora si parta

non si può giungere a Napoli che all’indomani

non sarà in base a un rapporto simile che

Avezzano, si può essere a Roma la sera stessa

il 28 mattino voi eravate a Roma. ¶ - Chi lo dice

la mattina del 28 eravate a Roma all’ufficio centrale

che mi avrebbero visto a Roma? ¶ - Che alcuno v

da una parte cesellato a geroglifici egiziani, recante dall

o mi venne rubato a Napoli, poco dopo il

sede del Reggimento. ¶ - Insieme a una moltitudine d’altri

del mio portasigarette avvenne a Napoli e so d

della firma Radamés dava a presumere che il ladro

Crescenzio, Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone; nel frattempo costei

personaggio interposto, molto servizievole, a cui spettasse il compito

portasigarette, si sia affrettato a trovare alla Di Crescenzio

in Napoli si contano a centinaia. ¶ - Va bene. Non

attuale delle cose, che a Napoli abbiate lasciato in

muro, quanto per ovviare a qualunque incontro fortuito sotto

il 28 - quando mi recai a Beffi in bicicletta e

in paese, dopo andata a monte la scampagnata col

disgrazia volle che correndo a tutta forza giù per

mi tradisse e andassi a pigliar d’assalto un

un medico fosse venuto a visitarvi, avreste oggi per

ridotto su questo banco a lottare disperatamente, come può

nell’ufficio di Maggiorità, a mettere olio in una

ladri si fossero indugiati a fornirla dell’occorrente quella

servirmi d’una lampada a petrolio, e pensai di

i soldati, un’indagine a questo riguardo sarebbe stata

indicare gli uomini comandati a quel servizio, ma afferma

colleghi mi sarò trovato a quell’ora nella sala

accusa. ¶ - Non frequentavate qui a Napoli il negozio di

armaiuolo del signor Blunn a Monte Oliveto? ¶ - Acquistai in

ordinanza e delle cartucce a percussione centrale, modello Walsrode

uscita libera andavate spesso a sedervi dal signor Blunn

come da un amico, a far quattro chiacchiere di

chiacchiere di sport e a vedere gli ultimi arrivi

passi fossero spiati fino a questo punto. ¶ - Furono inquisite

su di voi; prima, a nessuno venne mai in

negato poco fa? ¶ - Perché a tutta prima non me

casa di mio padre, a Sant’Eufemia. ¶ - L’autorità

al destino che converte a mio danno le minime

me utili indicazioni. Ritorni a Sant’Eufemia l’autorità

cerchi meglio e troverà; a meno che taluno della

taluno della mia famiglia, a mia insaputa... ¶ - Una perizia

istrumenti alcuni erano idonei a scassinare la serratura dello

con falsa chiave, altri a modificare i congegni di

la ditta Blunn rappresenti a Napoli la casa Jefferson

chiacchiera e l’altra, a titolo di semplice dilettante

fine, poiché mi trovavo a Napoli, di raccogliere notizie

della vostra licenza, vale a dire nel maggio, il

necessità di scrivere lui a vostro padre. ¶ - Eravamo già

egli intendeva di spedire a mio padre, lettera brusca

breve licenza, promettendogli che a qualunque costo sarei tornato

qualunque costo sarei tornato a Napoli in grado di

E i fondi? ¶ - Esposi a mio padre la critica

volta... impetrai perdono... giunsi a manifestare il proposito di

anziché tornare al Reggimento a mani vuote dopo tante

stesse che dovranno dirci a suo tempo se eravate

suo tempo se eravate a Sant’Eufemia gli ultimi

deposizioni, costoro hanno assistito a scene domestiche poco edificanti

d’esser voi riuscito a raggranellare una somma considerevole

un uomo che mette a nudo la sua povertà

lire e non sa a chi rivolgersi per averne

rivolgersi per averne mille. A mio avviso, se egli

L’orefice Amalfitano ebbe a minacciarvi d’una querela

gioielli acquistati da voi a credito e rivenduti immediatamente

credito e rivenduti immediatamente a un prezzo derisorio. Puerile

buona fede venne sorpresa a tradimento! ¶ - Calmatevi, non siete

non siete chiamato qui a rispondere del reato di

sieno volute o soggerite a furia d’artifizi dagli

nelle canne del cerbero, a costo di qualunque sacrificio

d’onore paga sempre, a qualunque costo. ¶ - Avete altro

aggiungere? ¶ - Aggiungo che pagate a don Nicola Capece milleduecento

denaro sonante non arrivai a riscuoterne duemila. ¶ - Avete altro

l’udienza è rinviata a domani mattina. ¶ II ¶ - Sergente

il mezzo d’afferrarmi a un’ultima tavola di

Tribunale di non ascrivermi a colpa se rimasi fino

colpa se rimasi fino a questo punto nell’incertezza

il mio segreto; ripetevo a me stesso: che serve

se bastasse la confessione a redimerla, quasi per intero

sarei ancora in tempo a tornare indietro se volessi

ho mentito! sfacciatamente, ribellandomi a tutti i testimoni, a

a tutti i testimoni, a tutte le prove che

del mio portasigarette rinvenuto a Roma nell’ufficio telegrafico

e assurda, eppure seguitai a negare colla persistenza insensata

di non esser venuto a Napoli durante la licenza

galantuomo e un gentiluomo, a rischio d’essere condannato

rischio d’essere condannato a dieci, a vent’anni

essere condannato a dieci, a vent’anni di reclusione

alla forca, dovrei seguitare a negare! ¶ Ebbene, ammetto d

Mesener, d’essere arrivato a Napoli il 28 nel pomeriggio

indizio? La mia venuta a Napoli. Ebbene: son venuto

Napoli. Ebbene: son venuto a Napoli, lo ammetto, lo

fiscale, certo è che, a voce, qualunque spiegazione mi

un telegramma firmato Radamés a una Rosa Di Crescenzio

Che necessità vi spingeva a mutare i vostri abiti

l’ho ignorato fino a questi ultimi giorni e

Crescenzio ora ridonderebbe tutta a mio vantaggio, confermando la

giustificazione della mia venuta a Napoli. ¶ - Avete altro da

mossi lamento, nessuna umiliazione - a fin di bene, non

neppure una lagnanza diretta a lui o al suo

senz’ombra di atteggiarmi a vittima e senza risentimento

mi riuscì di sottrarli a tutte le perquisizioni, di

io debbo assolutamente rifiutarmi a una violazione di legge

della legge, di unirsi a me e impedire la

oblio ho affidato, agguantandomi a un’ultima tavola di

ordino che si proceda a porte chiuse per ragione

e veda se anche a porte chiuse certi segreti

acqua. ¶ Credo d’avere a sufficienza interpretato i vostri

voluto dare tanta importanza a un carteggio... erotico fin

fortunato e se basta a compromettere irreparabilmente una donna

di discutere e comunicarvi a vicenda le impressioni avute

chiesta da un presidente, a malgrado di tutti i

della vostra discrezione, ma a qual pro’ rimescolare le

tutte quelle indicazioni che a certi zelanti o dilettanti

sergente Faraone sia venuto a Napoli in modo così

dall’istinto di salvazione a rivelare il più geloso

codice dell’umana commedia -, a mettere in piazza l

d’ammettere la venuta a Napoli dopo averla negata

simpatia e ricusiamo fede a un’anima candida e

candida e crediamo ciecamente a un farabutto che si

sua crudezza darebbe adito a restrizioni mentali o anche

anzianità. Sì o no. A lei per il primo

ripetere dai testimoni... ¶ - Anche a Verona, cinque o sei

presidente il colonnello... aiutami a dire... il colonnello... veniva

già morto e sepolto a quell’epoca. Un bel

lo chiamavamo? - Insomma, Presidente a Verona non era l

così mandava il ladro a farsi impiccare da un

condanna. Guardalo là, solo, a masticarsi i baffi e

i vetri. ¶ - Anche Marosetti, a Verona, se noi giudici

lui, faceva il diavolo a quattro. Mi ricordo che

come il tuo Marosetti, a farsi impiccare da un

da far le fusa a Satanasso in persona, ma

spiego? Che fosse presente a Napoli quella notte, per

una donna maritata? Anche a me - ero sottotenente a

a me - ero sottotenente a Bologna, al 29 - toccò di

trovo alla stazione, becco a becco? col mio Capitano

Pensaci, io intanto vado a farmi dare un fiammifero

frastornarlo, se vogliamo arrivare a casa per l’ora

piano, piano, per sollecitarlo a sbrigarsi? ¶ - Sta fermo, che

quell’epistolario galante, letto a vapore dal Presidente? ¶ - Molto

d’una signora, che a giudicarla tra le linee

negli occhi? Leggendo lui a precipizio e a rompicollo

lui a precipizio e a rompicollo, saltando degli interi

camera charitatis, se ho a dirtela schietta, io ebbi

cuore: perché? - Fu svelto a rimettersi subito in carreggiata

in carreggiata, ma quanto a darci il bandolo della

non ci si venga a declamare la predica dello

parlo bene? Francamente. ¶ - Quanto a me, in camera charitatis

conosciuto bene e studiato a fondo più di noi

abbiamo saputo trovare, nemmeno a cercarle col lanternino? Sai

in solitudine sul terrazzo a sfidare il freddo e

intemperie della stagione come a quelle della fortuna. ¶ - E

Reggimento si va sussurrando a bassa voce di qualche

più o meno larvata; a cavallo non monta più

quale come sua moglie: a poco a poco si

sua moglie: a poco a poco si scava la

accorgevo di essere davanti a una sfinge impenetrabile. Non

so se mi spiego: a volte un gesto benigno

vele bianche dell’innocenza, a volte certe mezze parole

qui da noi, scommettano a chi incarna il romanzo

anche questo può darsi, a titolo d’un capriccio

essa pure da aggiungersi a tutte le altre. Comunque

signore... ¶ - Bada, adesso tocca a me suggerirti di parlar

la fine di luglio, a Castellamare, al gran lunch

Tutta vestita di bianco a scintille d’argento: un

favolosa che le scendeva a metà spalla, appena giunta

metà spalla, appena giunta a bordo, con quella sua

e puoi immaginarti se a bordo d’un yacht

gli uni: debiti enormi a insaputa del marito, secondo

che quelle, poveri creditori! - A sentire altre voci, minaccia

tu hai bel difenderla a spada tratta e si

Il Presidente è andato a chiamarlo, segno che la

di gelosia postuma, perché a vederlo con quell’aria

cranio, se non riesco a strapparlo io sono un

deve cedere di fronte a quella della maggioranza. ¶ - Ha

la maggioranza! ¶ - Non tocca a lei sindacarla, e mi

Ah! mancano gli indizi a carico del sergente Faraone

assolto! Bravi. Andrò io a denunciarlo al Procuratore del

altro, e andrò io a denunciarlo. Guardate, se avete

gioco di noi. Pensa a quello che dice? ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …Aprite

lei è in preda a un’eccitazione nervosa... non

Signori ufficiali, si uniscano a me per consigliargli la

un momento, qui, accanto a me. - Mi aiutino a

a me. - Mi aiutino a sbottonargli la giubba. Adagiamolo

Capitano Della Freccia, corra a chiamare un medico, subito

Poveri imbecilli! bisognava andarla a pescare sotto la punta

d’angoscia: perché venire a torturarmi? Perché ho da

solo, quello che vieni a torturare, trasfondendomi nel sangue

come non si dubitava, a imbarcarti per le Americhe

che dei suoi occhi: a casa non tornerà finché

strangolata, in un attimo, a tradimento, mediante la cinghia

signora regge il fanale. A bagno! a bagno! Peggio

il fanale. A bagno! a bagno! Peggio d’un

dentiera di scogli... e a Mergellina... a Mergellina... ¶ - Chiude

scogli... e a Mergellina... a Mergellina... ¶ - Chiude gli occhi

sonno! ¶ - ... Lo troverò io a Mergellina il padrone della

sera capitarono in tre a domandargli la barca... un

schiuma alla bocca, cominciò a delirare... - ... Dorme. - Un deliquio

non solo da individuo a individuo, ma pure nello