Luigi Pirandello, Enrico IV, 1921

entro le cornici rimaste a ricingere il cavo delle

Si apre l'uscio a sinistra ed entra, reggendo

cima, Enrico IV, volto a parlare verso l'interno

diretto al secondo uscio a destra, che dà nei

alla voce, come colpito a tradimento da una rasojata

d'alzare istintivamente, quasi a riparo, le braccia. Chi

esser pazzo davvero. ¶ Frida (a quell'atto di terrore

che si è prestata a fare, ripete un po

il Di Nolli balza a sua volta dallo zoccolo

zoccolo e di qui a terra, e accorre a

a terra, e accorre a Frida che seguita a

a Frida che seguita a gridare convulsa, sul punto

svenire, irrompono - dall'uscio a sinistra - tutti: il Dottore

Enrico IV che rimane a guardare, stupito da quella

la persona, accorrono premurosi a sorreggere e a confortare

premurosi a sorreggere e a confortare Frida, che trema

Dottore Pare! Per quanto a me... ¶ Belcredi Ma sì

tempo! Lo ha confidato a loro! ¶ Di Nolli (ora

Ma come? Se fino a poco fa...? ¶ Belcredi Mah

n'è rimasto, aggruppato, a spiare or l'uno

fa vedere precisa; insorge a questo punto, ferito, con

costringesti fino all'ultimo a presentarsi qua come tua

IV Ma è morta a me «vecchio e lontano

non l'ho pianta a lungo, a lungo, in

ho pianta a lungo, a lungo, in segreto, anche

IV Che dico? Domandando a tutti, se non era

Enrico IV! ¶ Si volge a Frida, come se fosse

che delirio, Dottore! Riprende a recitare la commedia! ¶ Enrico

ha detto burla? ¶ Dottore (a Belcredi, forte). Non lo

Loro! ¶ Enrico IV (voltandosi a guardarli). Voi? Avete detto

E dunque, basta, via! ¶ A Donna Matilde: ¶ Non vi

Guarito, sì! Sono guarito! ¶ A Belcredi: ¶ Ah, ma non

la mano al Belcredi. ¶ A lui sembra ora una

tempo, eh? ¶ Si volta a guardarlo. ¶ Via, ormai, anche

e cravatta bianca? O a casa, tutti e due

rimanere qua ancora, scusa, a perpetuare - solo - quello che

ecco, ecco! E durò a lungo? ¶ Enrico IV (rapidissimo

al dottore). Sì, dottore, a lungo: circa dodici anni

anni. ¶ E subito, tornando a parlare al Belcredi: ¶ E

burla per me, come a te pare! ¶ Belcredi Ma

sanò. Riapro gli occhi a poco a poco, e

gli occhi a poco a poco, e non so

cosa e quella: torno a vedere chiaramente... Ah! - come

come lui dice - ¶ accenna a Belcredi ¶ via, via allora

tratto la foga: ¶ Dove? a far che cosa? a

a far che cosa? a farmi mostrare a dito

cosa? a farmi mostrare a dito da tutti, di

non più così, ma a braccetto con te, tra

Enrico IV Zitti! Zitti! ¶ A Bertoldo: ¶ Tu non ridi

no! Non dicevo mica a te, sai? - Conviene a

a te, sai? - Conviene a tutti, capisci? conviene a

a tutti, capisci? conviene a tutti far credere pazzi

Perché non si resiste a sentirli parlare. Che dico

si può mica credere a quel che dicono i

prova! ¶ E ride. ¶ Landolfo (a nome degli altri, facendosi

miei! Perché trovarsi davanti a un pazzo sapete che

che significa? trovarsi davanti a uno che vi scrolla

costruito in voi, attorno a voi, la logica, la

Perché non par vero a te, a te, a

par vero a te, a te, a te, ¶ indica

a te, a te, a te, ¶ indica tre di

cosa invece par vero a questi centomila altri che

logica! Io so che a me, bambino, appariva vera

parevano vere! E credevo a tutte quelle che mi

vi tenete più forte a ciò che vi par

vi par vero oggi, a ciò che vi parrà

vi affondaste come me a considerare questa cosa orribile

che se siete accanto a un altro, e gli

come un mendico davanti a una porta in cui

toccate; ma uno ignoto a voi, come quell'altro

grande Mascherato, rimasto assorto a contemplare una spaventosa miseria

non sente più attorno a sè e dice: S

avanti). Vuole che vada a prendere la lampa? ¶ Enrico

ad olio per andare a dormire, accendete la luce

così... ¶ lo atteggia, poi a Bertoldo: ¶ E tu così

atteggia: ¶ Così ecco... ¶ Va a sedere anche lui. ¶ E

bel raggio decorativo... Giova, a noi, giova, la luna

mi ci perdo spesso a guardarla dalla mia finestra

finestra. Chi può credere, a guardarla, che lo sappia

l'incanto). Eh, capisci? A sapere che non era

scusarsi). No... ecco... perché a lui ¶ indica Bertoldo ¶ entrato

non per rappresentarlo davanti a me, davanti a chi

davanti a me, davanti a chi viene qua in

tutti i giorni, davanti a nessuno ¶ a Bertoldo, prendendolo

giorni, davanti a nessuno ¶ a Bertoldo, prendendolo per le

e sepolcrale, pensare che a una distanza di otto

la lampa per andare a dormire. ¶ Nè del resto

viene come ogni sera a fare il monacello! ¶ Ordulfo

per amor mio? ¶ Landolfo (a Ordulfo). Dev'essere come

e del mio regno a me favorevoli furono distrutti

da un umile monacello a me devoto, e voi

riderne? ¶ Si rivolge amorosamente a Giovanni e lo invita

Giovanni e lo invita a sedere davanti alla tavola

cartapecora, e si dispone a scriveve sotto dettatura). Eccomi

decreto di pace emanato a Magonza giovò ai meschini

e ai potenti. ¶ Comincia a calare la tela. ¶ Apportò

Ma sì, ne faccio a meno... ne faccio a

a meno... ne faccio a meno... ¶ Di Nolli Anche

via. ¶ Entra dall'uscio a destra Landolfo seguito da

amore segreto debba agire a suo danno sull'animo

Ecco! Benissimo! ¶ Donna Matilde (a Landolfo). Benissimo, già! ¶ Poi

Landolfo). Benissimo, già! ¶ Poi, a Belcredi ¶ Perché è precisamente

immaginava. ¶ Belcredi Ma allora, a meraviglia, cara Marchesa! Seguite

Di Nolli Non cominciare! A me il rimedio pare

pare efficacissimo! ¶ Frida Anche a me, anche a me

Anche a me, anche a me! Già lo avverto

se ne è andato a spiare dietro l'uscio

spiare dietro l'uscio a destra, guardando attraverso il

serratura). Eccoli! Eccoli! Accennano a venire qua... ¶ Di Nolli

allora! Ritiriamoci subito! ¶ Voltandosi a Bertoldo prima di uscire

S'apre l'uscio a destra e Landolfo entra

affatto! ¶ Troncando per rivolgersi a Donna Matilde: ¶ Con permesso

una parola in confidenza a Madonna la Duchessa. ¶ La

che non riesco proprio a spiegarmi. ¶ Landolfo (umile). Forse

mi aveva scomunicato! Dite a Papa Gregorio che ci

Gregorio che ci rivedremo a Bressanone. E voi, Madonna

perché - si sono messe a ridere! ¶ Come in confidenza

Come in confidenza ¶ Capite? - a letto - io senza quest

Non si pensa più a ciò che siamo. L

che non si riesce a contenere nei regni del

qua, ora, che sta a mirarmi a bocca aperta

che sta a mirarmi a bocca aperta... ¶ Lo scrolla

avessi costretti io stesso a mascherarsi, per questo mio

Poi subito, come se, a ripensarci, non se ne

impudenza di presentarsi qua, a me, ora col suo

Perché poi, che riescono a imporre? Parole! parole che

ciascuno intende e ripete a suo modo. Eh, ma

opinioni correnti! E guai a chi un bel giorno

si può star quieti a pensare che c'è

uno che si affanna a persuadere agli altri che

come vi vede lui, a fissarvi nella stima degli

inginocchiatevi! inginocchiatevi! ¶ Li forza a inginocchiarsi tutti a uno

forza a inginocchiarsi tutti a uno a uno: ¶ Vi

inginocchiarsi tutti a uno a uno: ¶ Vi ordino di

di inginocchiarvi tutti davanti a me - così! E toccate

ecco, parlo e comando a voi vivi. Vi voglio

anche questa, che seguitano a farla i morti la

Il tempo è davanti a voi. Un'alba. Questo

tutti i costumi! Mettetevi a parlare! Ripetete tutte le

morti! ¶ Si para davanti a Bertoldo, ormai istupidito. ¶ Non

che Bertoldo, sciocco! Qua a quattr'occhi: come ti

chiamo Fino... ¶ Enrico IV (a un atto di richiamo

tra voi, tante volte! ¶ A Landolfo ¶ Tu ti chiami

tu ti chiami Franco... ¶ A Ordulfo ¶ E tu, aspetta

seggioloni di stile, uno a capo e due per

La comune in fondo. A sinistra due finestre che

che danno sul giardino. A destra un uscio che

dicono gli altri due, a cui tuttavia non può

tuttavia non può fare a meno di prestare orecchio

malgrado, impedendole di concentrarsi a maturare un proposito più

benissimo un travestimento davanti a lui; e assumerlo come

essere per sè, davanti a se stesso, una Immagine

Ecco, benissimo! - Un'immagine, a cui si sono fatte

Ma questo è tutto! A lui naturalmente non è

suo. E il suo a noi s'è mostrato

quanto più egli, quasi a sfida - mi spiego? - indotto

dico. Quand'è venuto a parlarmi da vicino, guardandomi

perciò s'è messo a parlare di lei! ¶ Belcredi

bionda, mi sono presentata a lui come «Adelaide» la

al solito vi mettete a fantasticare! - Dottore, dice che

me... Ha parlato sempre a me e con me

parso che alludesse anche a voi, quando parlava con

Sono stato molto attento a tutto ciò che ha

si tengono più saldi a vicenda. Mi pare che

pare che si riequilibri a stento, ormai, nella sua

Carlo. ¶ Dottore La persuaderà a vincere la paura... ¶ Belcredi

di sera. Se riusciamo a scrollarlo dicevo, a spezzare

riusciamo a scrollarlo dicevo, a spezzare d'un colpo

questa condanna che pare a lui stesso una condanna

che si sia arrestato a una cert'ora. Ecco

che esso si rimetta a segnare il suo tempo

così lungo arresto. ¶ Entra a questo punto dalla comune

Di Nolli Eccola, viene a momenti. ¶ Dottore L'automobile

si presti mal volentieri a uno scherzo fuor di

trono. ¶ Frida (passando accanto a Bertoldo che s'inchina

non ci resisto fino a sera! ¶ Donna Matilde Ma

Poi, accostandosi e invitandola a venire un po' avanti

Si collochi così - qua - a una certa distanza - un

tempo! ¶ Donna Matilde (voltandosi a lui, appena). Vent'anni

la Marchesa: ¶ Da lì a qua? Ma lo raccatterà

qua? Ma lo raccatterà a pezzi col corbello! Signori

che, piombato in mezzo a noi... ¶ il Dottore fa

lo tratterrà subito, strappandogli a un tratto l'illusione

si nasce si comincia a morire, chi per prima

di là, per quanto a lui viene in mente

loro spiegazioni. ¶ Belcredi (piano, a Donna Matilde). Eh, per

veramente? Tanto da prestarvi a questo? è enorme per

Matilde Ma chi pensa a voi in questo momento

sì, faremo così... ¶ Rivolgendosi a Bertoldo: ¶ Oh, voi: andate

Bertoldo: ¶ Oh, voi: andate a chiamare uno di quei

predisporre il vostro licenziamento. ¶ A Belcredi: Tu puoi farne

Belcredi: Tu puoi farne a meno: resta qua! ¶ Belcredi

fa per inchinarsi anche a lui, ma si volge

lui, ma si volge a Landolfo che gli si

Abate. ¶ Enrico IV (torna a spiare il Belcredi con

volge sospeso e imbarazzato a Donna Matilde e al

volgendosi Donna Matilde come a scongiurare un pericolo: ¶ Vi

Belcredi ¶ non fosse venuto a impedirmelo in nome del

era chi si prestava a favorire il ripudio: il

vescovi. ¶ Ritorna umile davanti a Belcredi: ¶ Vi sono grato

fortuna! ¶ Quindi si volge a tutti e dice con

commessi; e anche davanti a voi, Pietro Damiani, mi

resta lì curvo davanti a lui, come piegato da

IV Nulla è bastato a costoro! - Un povero ragazzo

avevo e mi rapirono a mia madre, e contro

piangerla, Madonna. - Mi rivolgo a voi, che dovreste aver

viscere materne. Venne qua a trovarmi, dal suo convento

Enrico IV (si volta a guardarli). Già; e posso

mano: ¶ Eh, italiana... ¶ come a dire: finta; ma senz

vorremmo non avvenissero, e a cui a malincuore ci

avvenissero, e a cui a malincuore ci rassegniamo! ¶ Dottore

Si riaccosta alla Marchesa. ¶ A voi non è mai

che non la svelerò a nessuno!). E che voi

fa tanto dispetto! ¶ Voltandosi a Belcredi, come di sfuggita

non di meno, seguitiamo a tenerci stretti al nostro

cinge la fronte, e a cui m'inchino, o

meno della vostra gioventù. A voi, Pietro Damiani, invece

un sogno. E anche a me - come un sogno

un sogno - e tante, a ripensarci, inesplicabili... - Mah! - Nessuna

vita d'oggi! ¶ Tutt'a un tratto infuriandosi e

sajo, grida loro: ¶ Domani, a Bressanone, ventisette vescovi tedeschi

Arialdo (invitandolo coi gesti a rimettersi il sajo). Badate

rimettersi il sajo). Badate a quello che dite! ¶ Landolfo

dice piano, in confidenza a Landolfo, ad Arialdo e

Landolfo, ad Arialdo e a Ordulfo: ¶ Ma io non

perché, oggi non riesco a essere umile davanti a

a essere umile davanti a quello lì! ¶ E indica

voi, Maestà, vi ostinate a credere che sia Pietro

qui nel Castello; correre a Roma a eleggervi un

Castello; correre a Roma a eleggervi un antipapa; porgere

da prigioniero. Ma guai a chi non sa portare

cangiato ¶ si volta improvvisamente a Belcredi e gli grida

sgomento di tutti, corre a prenderla e a nascondersela

corre a prenderla e a nascondersela sotto il sajo

e sulle labbra torna a inchinarsi ripetutamente e scompare

che casca di schianto a sedere, quasi svenuta. ¶ Tela

sala della villa, contigua a quella del trono, addobbata

mobili antichi e austeri. A destra, a circa due

e austeri. A destra, a circa due palmi dal

una ringhiera di legno a pilastrini, interrotta lateralmente e

sarebbe? ¶ Belcredi Ecco, direi... a freddo... ¶ Donna Matilde Ma

Donna Matilde Ma che a freddo! Era così, dottore

che doveva soffrirne. Aveva, a volte, scatti di rabbia

Quest'è vero! ¶ Belcredi (a Donna Matilde). E perché

E perché? ¶ Al Dottore ¶ A mio vedere, perché quella

presentazione lo poneva fuori, a un tratto, d'ogni

ma come qualche cosa a cui dovesse dare lì

d'intelligenza, per sopperire a quel calore di sincerità

che orrore! Era accanto a me! Lo vidi tra

sì! Venne in mezzo a noi! Credemmo che si

e che avesse preso a recitate anche lui, come

scherzasse! ¶ Donna Matilde Cominciarono a fustigarlo... ¶ Belcredi E allora

sguajate e stravolte, davanti a quella terribile maschera di

può diventare pazzi. ¶ Belcredi (a Frida e al Di

quattro o cinque anni; ¶ a Frida: ¶ a tua madre

cinque anni; ¶ a Frida: ¶ a tua madre pare che

ne è stato assorto a meditare, apre le mani

e fa per mettersi a dare la sua spiegazione

apre il primo uscio a destra (quello più vicino

le porte fossero chiuse a chiave, e che nessuno

Sopravvengono dallo stesso uscio a destra Landolfo e Arialdo

avviarsi verso l'uscio a sinistra. ¶ Di Nolli (subito

Ma chiudete! Chiudete! Andate a chiudere quella porta! ¶ Landolfo

quella porta! ¶ Landolfo va a chiudere. ¶ Arialdo Non sarà

sì, s'è pensato a tutto. ¶ Al Dottore: ¶ Se

no! che armato, dottore! ¶ A Frida: ¶ Scusami, Frida, ma

d'oggi! ¶ Arialdo Crederebbe a un travestimento diabolico. ¶ Di

diabolico. ¶ Di Nolli Come a voi appajono travestiti loro

appajono travestiti loro, così a lui, nei nostri panni

Arialdo Infurierebbe! ¶ Di Nolli (a Belcredi). Ma non è

sono venuta per questo! ¶ A Landolfo: ¶ Io sarò «Adelaide

Ad Arialdo: ¶ Vai, vai! ¶ A Bertoldo: ¶ E anche tu

li vede avviare, ¶ Aspettate. ¶ A Bertoldo: ¶ Porta qua tu

per il primo uscio a destra. ¶ Di Nolli Noi

Frida per l'uscio a sinistra. ¶ Dottore (a Landolfo

uscio a sinistra. ¶ Dottore (a Landolfo). Mi dovrebbe, credo

Eseguisce, e lo porge a Bertoldo. ¶ Landolfo Lo porterai

là. ¶ indica l'uscio a sinistra. ¶ Se la signora

per secondarle, si ha a disposizione un patrimonio... ¶ Landolfo

costumi del tempo, eseguiti a perfezione, su modelli antichi

cura particolare: mi rivolgo a sartorie teatrali competenti. Si

vedendo Belcredi e scoppiando a ridere). Oh Dio! ma

fate proprio ridere! ¶ Dottore (a Landolfo). Ma si fanno

apre il secondo uscio a destra e appare Arialdo

due Valletti che vanno a postarsi ai Piedi del

sajo da penitente, come a Canossa. Ha negli occhi

quell'avvilimento. - Ordulfo regge a due mani la corona

Enrico IV (inchinandosi prima a Donna Matilde, poi al

Non lo so. ¶ Arialdo (a Bertoldo). Vengono a darci

Arialdo (a Bertoldo). Vengono a darci il contenuto, capisci

bell'impiccio! ¶ Giovanni Statemi a sentire! Vogliono entrare qua

Ma che sono venuti a fare? Si può sapere

Sì sì, perché forse a quest'ora si sarà

avviandosi con gli altri, a Giovanni). Ma poi ci

Indica l'altro uscio a destra. ¶ Landolfo, Arialdo e

per il secondo uscio a destra. ¶ Giovanni (ai due

indica il primo uscio a destra ¶ Richiudete la porta

escono dal primo uscio a destra. Giovanni si reca

riesce per un momento a invitar gli altri a

a invitar gli altri a entrare. Entrano prima il

rispondere alle risa che a suo carico le beffe

provoca, non tanto più a suo danno, ma a

a suo danno, ma a danno di lei. È

neanche lui stesso. È, a ogni modo, costernato dalle

Nolli); e parlano dapprima a bassa voce. ¶ Belcredi Ah

Ah, eccolo là! ¶ Mirandolo a giusta distanza, mentre insorgono

non guardo! Per me, a priori, no! ¶ Donna Matilde

Sissignore. E va incontro a quattro piedini di vetro

appunto! ¶ Dottore (seguitando, rivolto a lei). Lei, naturalmente, può

Accenna ai due usci a destra per avvertire che

Donna Matilde No, no. A qual titolo avrei potuto

Accenna verso gli usci a destra, alludendo a Enrico

usci a destra, alludendo a Enrico IV ¶ Di Nolli

io e lei ¶ accenna a Frida ¶ dovremmo essere in

importanza. Ha fatto impressione a me, perché non lo

dir questo! - Propose lui, a lei, di farselo eseguire

sa se fu lui a richiederlo? ¶ Donna Matilde Ah

idea della cavalcata venne a lui? ¶ Belcredi (subito). No

subito). No no, venne a me! venne a me

venne a me! venne a me! ¶ Dottore Prego... ¶ Donna

è proprio necessario stabilire a chi venne l'idea

Belcredi Ma se venne a me! Oh questa è

Bonn, va bene. Parato, a cavallo, in uno degli

studenti nobili, anch'essi a cavallo e in costume

accanto, regina o imperatrice, a cavallo. Cavalli bardati, s

resto neanche lui! ¶ allude a Enrico IV. ¶ Dottore E

ai miei piedi, come a Canossa, Enrico IV. Sì

impressione, ripassandomela per prepararmi a sostenere la mia parte

tra le tante disgrazie a noi donne, caro dottore

di sentimento duraturo! ¶ Scoppia a ridere stridulamente. ¶ Niente di

per paura. Perché forse a una promessa di quegli

di lui. ¶ Belcredi Press'a poco, come di me

bella differenza! - E poi, a voi, vi si ride

alle spalle. ¶ Dottore Veniamo a noi, veniamo a noi

Veniamo a noi, veniamo a noi! - Dunque, già un

un po' esaltato era, a quanto mi pare di

arredi due grandi ritratti a olio moderni, di grandezza

parete di fondo, collocati a poca altezza dal suolo

modo da potercisi mettere a sedere come su una

una lunga panconata), uno a destra e uno a

a destra e uno a sinistra del trono che

Matilde di Toscana». Usci a destra e a sinistra

Usci a destra e a sinistra. ¶ Al levarsi della

stanno sdrajati, e vanno a impostarsi come statue, uno

dopo dal secondo uscio a destra entrano Arialdo, Landolfo

compagni lo ragguagliano pigliandoselo a godere. Tutta la scena

con estrosa vivacità. ¶ Landolfo (a Bertoldo come seguitando una

sala del trono! ¶ Arialdo A Goslar! ¶ Ordulfo O anche

dell'Hartz! ¶ Arialdo O a Worms. ¶ Landolfo Secondo la

o non entra? ¶ Allude a Enrico IV. ¶ Ordulfo No

primo, rifiatando e andando a sdrajarsi di nuovo sullo

sigaretta. ¶ Accende e va a sdrajarsi anche lui, fumando

Bertoldo (che è stato a osservare, tra meravigliato e

è quello di Francia? ¶ A questa domanda, Landolfo, Arialdo

Arialdo e Ordulfo scoppiano a ridere fragorosamente. ¶ Landolfo (sempre

che seguitano anch'essi a ridere, Bertoldo , come per

Bertoldo , come per invitarli a farsi ancora beffe di

gennaio del 1071 siamo davanti a Canossa... ¶ Bertoldo (smarrendosi più

marchesino! Che ci voleva a dirmi...? ¶ Arialdo Ma forse

bastare. Ma lui cominciò a gridare: «Cacciato via Adalberto

Bertoldo! voglio Bertoldo!» - cominciò a gridare così. ¶ Arialdo Noi

Landolfo E comandava anche a Sua Maestà: s'imponeva

aristocrazia per essersi circondato a Corte da giovani della

nostro vestiario si presterebbe a fare una bellissima comparsa

in una rappresentazione storica, a uso di quelle che

perché sì, nessuno neanche a loro aveva dato da

facevano i loro interessi a danno degli altri; vendevano

mio! Scusa! Bisogna rispondere a tono! Saper rispondere a

a tono! Saper rispondere a tono! Guai se lui

tu non sei pronto a rispondergli come vuol lui

niente! Come faccio io a rispondergli a tono, che

faccio io a rispondergli a tono, che mi son

Landolfo, Ordulfo, Arialdo tornano a ridere. ¶ Arialdo Eh, bisogna

moderni qua in mezzo a tutta questa rispettabile antichità

Landolfo Sì, se vai a toccarli: quadri. Ma per

per lui ¶ accenna misteriosamente a destra, alludendo a Enrico

misteriosamente a destra, alludendo a Enrico IV ¶ - che non

vive, qua in mezzo a un mondo che - non

essa. ¶ Ordulfo E diventerai, a questa scuola, sapiente anche

principali. ¶ Arialdo Lascia fare a noi! Un po' l

ospitò il Papa.. . ¶ Landolfo A Canossa, appunto! ¶ Ordulfo Papa

per uscire dall'uscio a destra per cui sono

entrati, quando dall'uscio a sinistra sopravviene il vecchio

Arialdo Fuori! Fuori! ¶ Landolfo (a Bertoldo). Sortilegio, sai! Demonio

potrebbe più...? Ma neanche a pensarlo! Se fu una

chiamavano pazzo, prima, tutti! ¶ A Belcredi ¶ E tu lo

un giorno solo, tutt'a un tratto, riaprendo gli

una fame da lupo a un banchetto già bell

nemmeno quelli che, dietro a me, punsero a sangue

dietro a me, punsero a sangue il mio cavallo

come? ¶ Enrico IV Sì, a tradimento, per farlo springare

Tutti quelli che seguitarono a banchettare e che ormai

quelli che si presentavano a me, a seguitarla, perdio

si presentavano a me, a seguitarla, perdio, per il

vi accuso io, ora, a mia volta! - Sapete? - Credevano

Credevano di potersi mettere a farla anche loro adesso

alle vostre spalle. ¶ Scoppia a ridere. Ridono ma sconcertati

persona. ¶ Voltandosi di nuovo a Belcredi: ¶ Sai? Ci si

cosciente» pazzia! ¶ Si volge a lei: ¶ Parata come già

potreste anche restare qua a viverla, Marchesa... ¶ Donna Matilde

ve ne curate! Seguita a cimentare. Eppure il dottore

di non cimentare. ¶ Voltandosi a Belcredi: ¶ Ma che vuoi

e si rivolge ora a lei indicandole il Belcredi

non l'ho vissuta! - ¶ A Donna Matilde ¶ Mi volevate

non sono un pazzo a modo vostro, dottore! Io

che io possa spaventare. ¶ A Frida: ¶ E ti sei

che ti avevano persuaso a fare, senza intendere che

quasi affascinati, si provano a trattenere automaticamente il Di

d'orrore. Tutti accorrono a sorreggere il Belcredi, esclamando

là, per l'uscio a sinistra protesta ferocemente): No

Escono per l'uscio a sinistra, gridando, e seguitano

e seguitano di là a gridare finché sugli altri

acuto di Donna Matilde, a cui segue un silenzio

forza... ¶ li chiama attorno a sè, come a ripararsi

attorno a sè, come a ripararsi, ¶ qua insieme, qua