Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

la ridarella che riesco a strappare, intervista in televisione

non sarò certo io a aprirgli gli occhi sull

qualcos’altro che ha a che fare con me

L’amore si tradisce. ¶ A fine camminata mi sembra

che l’ha immortalato a stare così, vivo nel

carnivoro che si tende a ogni moscerino di passaggio

di pomiciare. ¶ Dovrà tenere a bada, lo sento, il

Antistress ha offerto soldi a tutti gli inservienti maschi

inservienti maschi per andare a trovarlo in camera e

metteva le mani avanti, a ben pensarci… e i

dell’Antistress, e poi a quell’ora tarda, e

del pomeriggio, sapeva che a me scottava ancora la

allorché lo avevano aiutato a valicare con un salto

ragazzo che mi stava a cuore, io quel poco

che ho vissuto guancia a guancia lo devo vuoi

guancia lo devo vuoi a una falsa vipera vuoi

una falsa vipera vuoi a una vipera che non

fosse riuscito da solo a uscire dall’immobilità dello

mi finisce addosso, ecco, a parte questo non ho

di buon umore, eleganti, a modo loro ma eleganti

e ho fatto fatica a ingoiare il rospo, la

di andare in città a vedere il concerto dei

di brodaglia e Givenchy a sfiorargli la mano, capace

balcone, e ho cominciato a bisbigliare cose senza senso

gelosia che mi sbranava a piccoli morsi con i

anni prima, anche lì a vuoto, è stato più

un quarto di esaltazione a fronte di quattro anni

anni di pena… no, a Menes non racconto questo

che io fossi lì a vederlo in cotanta compagnia

sala gioco del Belvedere a intrattenere le signore meno

i ricami dell’orlo a giorno della psiche, per

tutto per non dare a vedere di esserci, eccome

dello scherzo di fronte a terzi, ma ci vediamo

strappate e io continuo a curarlo, a fare le

io continuo a curarlo, a fare le fusa intorno

l’aria, ma lui a me non fa mai

fa mai una domanda, a parte chiedermi risposte impossibili

paio di donne qui… a parte quella Fiorella scema

fine dopo quattro giorni a stecchetto l’uccello diventa

assurdo, come fa una a chiamarsi con un nome

un nome simile e a non intervenire all’anagrafe

e che spiattella davanti a tutti che gli piacciono

con cui ha avuto a che fare farebbe il

poi mi chiede, Costanzosciò a parte come la cubista

per alcun giornale, come a dire che qualcosa, sì

del genere che piace a lui, la guerra fredda

sollievo del divertito umiliato a vita; la Luisella a

a vita; la Luisella a fine soggiorno lo aspetta

che preferisce farla rimanere a casa del tutto a

a casa del tutto a badare alla famiglia e

conoscendolo bene, dove vada a scaricare la merce nei

da solo e fino a che sono andati alle

giovane, gavetta e sfruttamento a non finire come manovale

gli argini, ha cominciato a sbandare sin da ragazzino

e nei Balcani, partecipa a aste dove magari fanno

donne e lui piace a loro ancora di più

che va al Costanzosciò a farsi pubblicità per le

presa appena hai cominciato a stringere un po’ i

po’ i denti e a fare «ah, vengo»; no

monta», anche alcune camioniste a cottimo e imprenditrici della

scopano poco, tocca sempre a noi Ragazzi del ’99 piegare

ma i travestiti, va’ a travestiti del tutto ma

no, sfogalo, no? proprio a me doveva toccare un

toccare un figlio che a sentir parlare di donne

ma senza moralismo, perché a me quel genere di

ho fatto, di parlargli a quattr’occhi, eravamo solo

della croce e correrebbe a dire una novena.» ¶ L

il cervello, fare soldi a parte, serve solo a

a parte, serve solo a far tirare l’uccello

tirare l’uccello e a vigilare perché l’uccello

vada mai in crisi a causa «di una paturnia

fatto per un riguardo a me, normalmente lui con

pretendere di insegnarti anche a cagare; be’, Menes non

andare nella grande metropoli a farsi conciare i capelli

opere pie e baraccati a parte; io non lo

per lui un raptus a cottimo… un’emozione via

lascia voglia di pensare a una donna fuori dell

di quando non sono a cosce aperte davanti a

a cosce aperte davanti a lui, belle cose, nature

me, un sogno ideologico a due e non una

lastra delle ghiandole sovrapposta a un’altra come su

lo struggimento di continuare a amare da distanti, è

del vostro prossimo suono a due a distanza; lui

prossimo suono a due a distanza; lui no, Menes

sentire esponenziale che sfugge a ogni controllo e confonde

scopa ma poi ognuno a casa sua, hai di

servizio, come la pizza a domicilio, e quindi mancia

fa… non aveva cominciato a farlo… proprio solo per

Andalusia e trapiantata lì a Fritola di Sotto, sì

lei? uomini fissi nemmeno a parlargliene, è lei che

fare, con chi vallo a sapere, sicché Menes è

vede poco perché lei a sua madre, a nonna

lei a sua madre, a nonna Filatterio, per badargli

lei da sua madre a forza di ostie e

lui, è aperta, fino a un certo punto ma

lì, anche se penso a qualcos’altro, lui sorride

io parlo in faccia a qualcuno di lui dietro

personali, stabilisco un contratto a termine, resto laico e

resto laico e impassibile, a parte la gioia eventuale

progetto non più grazie a me quanto alla sua

fra i tanti elementi a sua disposizione nella strategia

mezza bustina di zucchero a quella tale Fiorella… che

quando decido di ricorrere a Menes Filatterio… seppure non

bisogno… sto bene attento a non fare con lui

commesso con me fino a ieri… no, fino a

a ieri… no, fino a oggi quindici che saremo

cominciato tutti in coro a fare propaganda, qui, l

altoatesino che chissà quanto a arte si era dimenticato

confinato troppo in fondo a incancrenirsi col suo comodo

prima culo e camicia a lasagna, e adesso ognuno

ai più e anche a lui, al mio Piccolo

protezione di un macigno a poche decine di metri

pompieri, sì, i pompieri. A forza di gridare verso

si sbracciava in cima a quel costone quasi a

a quel costone quasi a picco sull’asfalto, impossibile

di ferro e portato a terra e ho fatto

di Subi hanno preso a vacillare, non sono più

è memorabile perché racconto a Menes di essermi innamorato

cioè di essere serio a metà perché sentano tutta

prima e quello dopo, a sandwich, davvero memorabili quelli

e non certo perché, a parte quel saluto sbrigativo

capitato di imbatterci faccia a faccia una sola volta

visto da lontano giocare a carte col gruppo dei

pantofolaio con televisore acceso a fare da stella cometa

televisione… perché poi, telegiornali a notte fonda a parte

telegiornali a notte fonda a parte, se mi pagano

visto che non riesce a prendere sonno prima delle

avere mai fatto caso a lui; è tarchiato ma

sotto il collo taurino a dargli la postura di

meno compromettente che mettersi a pensare con la propria

o portare il tacco a spillo dei tuoi sogni

di macho, un tacco a spillo tredici, la faccia

in tuta e giacca a vento anche lui come

dico se va mai a camminare, come no, dice

se poi è lui a pungolare una signora, quella

tornare indietro facendosi venire a prendere col taxi del

speciale. Io la lascerei a marcire lì coi funghi

possono sfuggirle lesti sino a superarci mentre lei chiocciava

malinconia nella voce, come a dire l’estate è

casalinghe molto poco portate a letto e che si

un rapporto al mese, a volte anche ogni due

dieci anni ha, continua a dire Menelao Filatterio, una

anzi, è l’impiegata a dare istruzioni a sua

impiegata a dare istruzioni a sua moglie, nel senso

aiuto non sia servito a niente del tutto, voglio

nell’altra hanno continuato a procrastinare sentendosi da me

protetti e come garantiti a perseverare nella pigrizia, nell

che non erano rispetto a quel loro progetto… illusione

certa cosa che sta a cuore anche a lei

sta a cuore anche a lei, ma la dimostrazione

farà mai, neppure grazie a te, è che, se

occhi senza più ricorrere a te ma all’esempio

primissimo ordine… no, Subi, a Menes non sottolinearlo, questo

anima in pena ricorre a te di persona, insinuandosi

non affiancarti da maestro a un suo progetto di

di essere stato ammesso a bottega e ne va

perché non ho acconsentito a sancire con il mio

ossa e hanno cominciato a perseguitarmi in tutti i

la scusa di portarmi a raccogliere fiorellini di campo

stimarmi per aver resistito a ogni tentazione che mi

per quelli che aspiravano a diventare scrittori, per esempio

per gli aspiranti imbianchini a parte mettergli a disposizione

imbianchini a parte mettergli a disposizione i muri di

e subito dopo, grazie a me, farsi largo nell

Non è andata bene a nessuno, lo standard in

comprensibile: uno si sceglie a maestro il giudice più

di nessun altro preso a maestro; se poi questo

generali dell’imputato testimone a difesa di se stesso

giudice; se non riesce a corromperlo, lo infanga: gli

lì con l’Alpenstock a mezz’aria, mi dirà

che si sono rivolti a me per arricchire la

e da qui cominciare a lavorare contro le false

gli produrrebbe alcun favore a lungo ma che renderebbe

mi renderebbe pubblicamente simile a lui o a lei

simile a lui o a lei, cioè uno come

per parlare e scrivere a vanvera… finirei col diventare

un preteso standard alto a parole e infimo nei

sopra le righe quanto a stima di sé… di

dire ciò che anche a me capita di imparare

che imparerò solo domani a mie spese e con

c’è nessuno che a me venga a dire

che a me venga a dire dove sbaglio, dove

con un occhio esterno, a darmi quella nuova consapevolezza

per qualcuno che ha a che fare solo con

dentro che aveva ragione a metterti in guardia; voglio

che si è rivolta a me e ai miei

esperienza positiva in sé, a esso è preferibile l

di cui potevi fare a meno, perché a quel

fare a meno, perché a quel punto della tua

facevi credito, e portarmi a ammettere al più presto

al contrario e quindi a riconoscere che in te

pedagogica di rivoluzionarsi appaiata a quella di distruzione dei

Ma mio caro Subi, a chi credi di raccontare

bene dove», ma Menes, a parte il fatto che

essere dedicata in parte a me e non del

e non del tutto a sé, non legge i

assoluto che la racconto a tu per tu a

a tu per tu a qualcuno che non sia

la racconto da uomo a uomo e non che

altra sonata, quella là a confronto sono rose e

non sarò certo io a illuminarlo, illuminarmi di che

cosa faccio, ospitate televisive a parte, vado in crisi

figa-droga-sangue-dibattimentolegale a pagina o quei fogli

abbiamo voglia di interessarci a chi va e a

a chi va e a chi viene, siamo tutti

modo di partire, sia a fine maggio, che è

una scorpacciata di ciliegie a fondo valle che nessuno

che nessuno raccoglie, sia a ottobre, quando fra me

miei bagagli sulla motoretta a elettricità del facchino non

in sala pranzo o a fare la seduta di

yoga in palestra o a fare ginnastica, dolce, per

tornante del monte chiuso a sua volta da una

vengo qui non perché a casa non dormo abbastanza

ma perché vorrei imparare a dormire due ore di

un po’ di autoipnosi a undici e così via

e così via, fino a quindici, sedici, diciassette… Che

diciassette… Che sto sveglio a fare? ¶ Malafede, per l

tutti questi giorni insieme a chiacchierare se ne va

forse neppure aver pensato a elaborarne una, almeno di

le donne, prese anche a pagamento se necessario… basta

sia trasversale, melliflua, clericale a modino… e senza battere

una parola, la frase a cui avevo diritto e

alla mia… visuale? ¶ Ma, a volerla e a saperla

Ma, a volerla e a saperla raccontare davvero per

si fa bella grazie a un’omissione, all’omissione

racconti la sua versione a un vincitore nato come

non credere, possibile che a Menes non sia mai

chance! ho appena cominciato a correre giù dai gradini

che non si limita a contraddistinguere solo un volgare

alla penna… si divertiva a chiedermi un consiglio, un

una verifica, e sfacciatamente, a volte addirittura con la

pur di convincere qualcuno a lasciarsi rompere i coglioni

ha fatto da palo a alcun furto fattogli alle

di questa prospettiva impossibile a occhio, e stop. Irradiarla

scavalcati, inclusi o esclusi a capriccio. ¶ Il mio sguardo

mai servito per niente a nessuno, a parte mettersi

per niente a nessuno, a parte mettersi in posa

cui sono stato vicino a qualcuno con tanta generosità

energia per poi venire a lamentarsi che ha fallito

di altri, un regalarmi a fondo, un partecipare di

aiutare qualcuno significasse limitarsi a dargli la risposta cui

È come dare ragione a qualcuno per toglierselo dalle

una cosa sono certo: a uno come Menes non

si stacca per andare a fare da fondale a

a fare da fondale a qualche altra storiella di

né aria sopra, appese a un orizzonte che non

per te… per me a fine recita… ha preso

fine recita… ha preso a scandire un’eternità. ¶ Mica

mani o di mettersi a fischiare, se non ci

battuta che ho preso a recitare la mia storia

giusta… del giusto umiliato a morte dal suo odio

questo mi sono messo a raccontarla proprio a lui

messo a raccontarla proprio a lui, a Menes Filatterio

raccontarla proprio a lui, a Menes Filatterio: perché d

inattendibile e meno propenso a stare a ascoltare una

meno propenso a stare a ascoltare una storia del

dané che lui chiava a turno rassegnato al fatto

spazzolarlo lo spazzolano via? A che cosa ci si

quando ci si aggrappa a una sbobba mineralizzatasi per

attore che si predispone a un inchino più netto

testa nella ghigliottina, prendo a abbassare il capo in

tornato in bell’ordine a riprendere posto, passeggiata dopo

sembrava di portare fuori a prendere aria un tubetto

permetterei nemmeno di andare a prelevare all’asilo nido

di figuccia in erba a citare te ma in

materno da Addis Abeba a Bangkok», e poi ci

l’istinto di pestarlo a sangue era più forte

e che ora tocca a lui. ¶ O Menes se

nel buio della sala a farti strada, forse era

che avevo di dire a qualcuno questa mia storia

mia storia di alienazione a due… a due o

di alienazione a due… a due o fra me

me?… e ora comunque a tre, con Menes… che

sono stato neanche lì a sincerarmi se valeva la

pena di dirla tutta a alta voce fuori dalla

sto dando… l’uomo a rischio al quale ho

solo contrariato, Menes penserà a un tranello, a una

penserà a un tranello, a una vendetta di cui

far fare un passamano a chiodi e martello. ¶ E

chiodi e martello. ¶ E, a proposito o a sproposito

E, a proposito o a sproposito che sia, che

ancora prima che cominciassi a calcolare gli spiragli, a

a calcolare gli spiragli, a aprirmi? Perché io per

che credi solo tua, a quanta gente che non

ti ascolta? E prende a odiarti per avergli raccontato

per non rivelare che a dibattersi è lui che

un androgino procurandoli anche a me, quel rimestio subitaneo

all’attore, saltasse su a stupirmi, «Ma mio caro

non costerò niente, benzina a parte per fare, trenta

detto, sì, ma quanto a arte è la tua

veri… probabili… sentimenti… d’a…?… di lui nei miei

di aver imparato niente a memoria, però sono troppi

momento che mi apro a Menes, stampo campagnolo, e

temprano solo di più, a parte questa insonnia che

specie di sole quadrato a cui tutto deve tornare

troppo tempo, da ottobre a ottobre con salto di

di mezzo, io lì a esaminare ogni possibile versione

è la sua resa a alta, no, a mezza

resa a alta, no, a mezza voce a qualcuno

no, a mezza voce a qualcuno per darle corpo

sotto la muraglia dirimpetto a casa mia di notte

detective della lippa… ma a chi raccontarla? Troppo tempo

chi raccontarla? Troppo tempo a disposizione per non averla

averla stagionata e speziata a mio piacere e per

e che ha preso a parlare in vece mia

mente frenetica di soliloqui a due lui ha preso

due lui ha preso a parlare, solo una volta

suo fallimento verrà finalmente a galla in tutta la

sbollente. ¶ Se mi decido a raccontare a questo Menes

mi decido a raccontare a questo Menes qualcosa che

qualcosa che mi sta a cuore… e anche se

di temperatura fra discorso a mente e discorso a

a mente e discorso a parole, e perché anche

però, trovi di solito a fare il paio nello

personale come un applauso a scena aperta o un

sbuffo di sufficienza come a dire, «Ma piantala mo

perché mi vedesse spettava a me farmi vedere inserendomi

visuale. Non era lui a individuare una preda, toccava

sei cieco o che? ¶ A sostegno dell’impossibilità stessa

una storia d’amore a due voci, di cui

di cui una mancante, a beneficio di una terza

la cordialità in persona… a sostegno della tua volontà

ascolta… questo Menes che a ogni dettaglio intimo sull

Menes guarda fisso davanti a sé come se io

fronde autunnali mentre andiamo a zonzo nel bosco… be

partissi dicendogli che quanto a scopare era ormai solo

prove generali insieme, cioè a due, dell’amore solo

poi stata alcuna Prima a letto… niente sesso, nemmeno

come provino… e niente, a parte alcuni aborti di

te Subi, ti aspetti, a fine racconto, che il

cui parte tocca ancora a te che racconti anche

di chi si interrompe a arte. Pausa, Subi, pausa

sei stato credibile tu a fare la parte che

la parte che compete a lui o la parte

che ne hai fatto, a forza di mimare una

no, convincente o no a evocarlo, il Grosso Salumaio

la loro impensabile morale a ghigliottina, ti cadono in

convinti di una realtà a compartecipazione sociale diventa l

mai la sua versione a nessuno e che, innanzitutto

non l’ha raccontata a me… a parte quella

ha raccontata a me… a parte quella insaccata in

in una barzelletta sporca a uso di quel pettegolo

uso di quel pettegolo a arte del suo amicone

per raccontare la storia a un conoscente occasionale, a

a un conoscente occasionale, a uno spettatore che sta

lo spettatore ormai costretto a ascoltarla non stanno in

esito scontato da tesi a priori e plagiare sin

essere stato solo io a amare lui… si sono

contro, io eiaculo, la a la i la u

Filavattelapesca, anzi, era diretta a lui la mia battuta

battuta, eia eia alalà a parte, ancora tanto che

Hitlerini, e Eve Braun a braccetto di tutti ’sti

che l’avrei raccontata a quel tale Menelao Filaqualcosa

tale Menelao Filaqualcosa o a nessun altro, mi sembrava

mi sembrava uno che, a differenza di lui, il

idealizzato per esserne idealizzati a reciproco e postumo inganno

e sono scoppiati tutti a ridere e uno, un

orbace, uno invecchiato dietro a «Ninfette da sogno, sa

risa, e il sorriso a me, di stima, di

bene dirlo… o vado a donne o ritorno vergine

solo io». Siccome cominciavano a girarmi le spalle, feci

istante e poi giù a ridere, perché mica possono

possono picchiarmi o mettersi a piangere battendosi il petto

Solo mezzo orzo, signorina, a me, perché mi fa

poi si è avvicinata a questo Menelao e gli

stratificazione di gioventù passate a distendersi le rughe più

incombenti, ha detto, prendendo a girare nella tazzina col

quasi due di bustine? A te quante pastiglie ti

sveglia e già pensava a sedurre il primo manico

primo manico di scopa a tiro come se fosse

cazzo è un arto a bacchetta come tanti… e

si procrea nessuno» e a semicerchio ho zumato una

zumato una teatrale occhiata a occhio di pesce e

giubilato, «Non farmi pensare a una prospettiva tanto rosea

fare un figlio anche a ottant’anni, e addirittura

ottant’anni, e addirittura a cinquanta, per far vedere

loro. Starebbero bene inculati a laser, no? Lì godono

niente di anagraficamente superfluo a dire io qui io

di non poter dire a qualcuno finalmente umano e

questa Fiorella ha bofonchiato a mezza voce, «Io scusa

di scena, ho preso a raccontare la mia storia

preliminari, ma qui oltre a preliminari non c’è

eppoi sono troppo concentrato a indovinare le segrete reazioni

biglietto d’entrata: io a Menes Filatterio… Filatterio, ecco

boccuccia piccola e rossa, a cuoricino, e con quei

rete della branda fino a farsi male. Non l

e stretto le dita a raggiera fin quasi a

a raggiera fin quasi a volermele stritolare l’una

e mi ero messo a fare delle flessioni retroflesse

era mai più riuscito a abbracciare nessuno, carcasse di

e assessori nei comizi a parte. Disse che ero

mente di tirargliela fuori a tavola davanti a qualcuno

fuori a tavola davanti a qualcuno, visto che secondo

suicidi. ¶ Menes Filatterio stava a ascoltarmi… ma non mi

tutto dal mio discorso a Menes questo ricordo non

reali con cui hai a che fare dalla mattina

pensione privata. Si divertiva a vedere se imbestialivo o

Voto uno che aspira a un incanto tutto suo

poi sono stato lì a spiegargli segmento di ragionamento

per chi voto scherzi a parte e lui, quando

per altri, perché bastardi a parte non è che

risposta che ho dato a lui: Menes, ma va

lui: Menes, ma va’ a cagare, va’, non esistono

non metterti anche tu a parlare di congiura delle

minacciosa e dolce, e a forza di piegarsi verso

bocche e gli occhi a un centimetro di distanza

istinto avrebbe voluto aiutarmi a rialzarmi, col ragionamento m

che vengo qui fino a qui non c’ero

già faccio tanta fatica a dirgli di lui, non

dirgli di lui stesso a lui. Se lo dica

Piccolo Porco era venuto a salutarmi prima di partire

PC nuovo di zecca a schermo tal dei tali

più; adesso che metto a fuoco bene, o almeno

civetta senza volerlo, poveretto, a restare sgranati in maniera

per vedere se riesco a smetterla di fare il

piumato sulla poltrona, penso a un miraggio dell’inquietudine

ho cercato di raccontare a Menes. Me la sarei

mare dalla Luisella lì a attenderlo, e siccome Menes

troppi reciproci vaffanculo sparsi a raffica qui e là

partivo l’indomani; arriva a una spanna dal ponticello

se faresti meglio prima a darti una specchiatina perché

darti una specchiatina perché a casa mia quelli come

né da donne, né a pagamento né scroccati né

ti resta neanche tempo a sufficienza», senza tirare il

Tu fare la morale a me? Tu… tu…» schiumava

meritorio esercizio di calligrafia a sentire lui; Menes sembrava

io mica demorsi, «Sì, a uno come te la

piuttosto, vaffanculo dal Vittoriale a Salò passando per Fiume

è facile dare qualcosa a uno come me… siamo

con la fontina sciolta a bagnomaria, la casöla, l

lì in piedi pronti a scattare verso le auto

nelle piazzole dell’autostrada a fare conversazione facendo finta

dato; non ho detto a Menes che aspettavo il

aspettavo il mio insalsicciatore a tiro e che ormai

vendicarmi di quel bidone a fronte di quel primissimo

perché mi aveva lasciato a aspettarlo invano e oltretutto

ho detto, «Fa’ pure a meno, non voglio vederti

bidone». Forse ho sbagliato a non accontentarmi di diventare

non si meritano né a altro possono aspirare, forse

un sentimento troppo facile a dirsi per esserci davvero

era niente di paragonabile a lui, il solido Menes

moglie con la permanente a moccio di cemento armato

figli problematici ma poi a guardare quelli degli altri

i baffi, un’azienda a più diramazioni una più

un milioncino di media a botta ma mai diretto

cosa si può contestare a dei dati così, a

a dei dati così, a una fisicità così cieca

parlato di sentimenti incerti, a doppio taglio, anche quella

io non starei tanto a rimuginare su una che

attrazione, un sentimento d’a… una cosa un po

non si è finiti a letto. Se era solo

mi sarei molto vergognato a dover dare un bacio

tutti uguali da Sydney a Berlino a Los Angeles

da Sydney a Berlino a Los Angeles a Senigallia

Berlino a Los Angeles a Senigallia e in cui

i maschi passano ore a titillarsi i capezzoli o

titillarsi i capezzoli o a girarsi e a tirarsi

o a girarsi e a tirarsi i piercing magari

E dovevi proprio andare a sceglierti un fascista dalle

per cotale ideale trallallà a due? ¶ «Io non ti

il complesso del letto a tutti i costi che

resti invisibile, non venga a disturbare i cardini della

ce la faccio più a scopare a patto di

faccio più a scopare a patto di restare invisibile

pasti», e siamo scoppiati a ridere e a saltellare

scoppiati a ridere e a saltellare sull’orlo dello

lui era uno, dissi a Menes, che non era

angolo della bocca come a dire, «Ma vaaa?» o

mi ha detto che a diciassette anni, non so

Ticino, non so se a Vigevano o a Pavia

se a Vigevano o a Pavia o da quelle

donne, e è rimasto a bocca aperta quando gli

che non era stato a letto con te non

che, tanto per cominciare, a letto col Grosso Salumaio

uomini, e poi ripresero a parlare di cubane, di

che hanno quegli slippini a filo dentale sul davanti

due orecchie paonazze incollate a un naso disossato con

una narice sola. Andare a camminare con me era

Anche lui… camminando fino a quello strapiombo di una

brandina aveva sognato… anche a occhi aperti… di abbracciare

si era rimpicciolito sino a diventare l’ombra del

bene… quando va bene a entrambi, perché ben gli

perché ben gli sta a entrambi… lo attirano in

coglioni per me; riuscì a ripescare un ricordo e

ripescare un ricordo e a raccontarmelo quasi in trance

autoscontro, non era riuscito a prendere la coda per

perché uno si umili a chiedertela e poi capace

è una stella neanche a pagarla», e lui, sbattendo

sì eh, sono già a letto… ma piantala, dài

detto di trovarsi già a letto e poi che

pietà, innanzitutto per me, a raccontargli questa storia del

alcun sentimento per te, a parte lo spirito di

l’appunto, davo voce a chi non l’aveva

quello che poteva importare a me e a Menes

importare a me e a Menes, era l’unica

non abbastanza da riuscire a avere dei rapporti sessuali

tipo che certe cose a letto con la propria

dargli una mano, ecco, a uscirne, nel modo tipico

di chi è lui a dare una mano a

a dare una mano a te per entrare nell