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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1919
con gli altri contadini, a sentirle con la chitarra
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1919
di smuovere il cappello a tuba contraendo la pelle
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1919
involtate in cartocci ritagliati a frange con le forbici
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le forbici. ¶ Quando tornava a Poggio a' Meli, aveva
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Quando tornava a Poggio a' Meli, aveva già imparato
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1919
tendenza al disegno, che a lei e a qualche
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che a lei e a qualche avventore era sembrata
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1919
ricopiando un brutto ritratto a stampa, Pietro si chiese
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1919
effetti; ma il disegno, a malgrado de' suoi sforzi
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1919
su le labbra, fino a toccarsi la punta del
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1919
libri di quando andava a scuola, sporchi e slegati
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1919
Una specie di struggimento a lui noto assalì il
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1919
delle mani finché riuscì a non scorgerle più. ¶ Allora
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1919
le camere, passò accanto a lui e gli disse
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borbottando, andò in cucina a mangiare. Dopo un poco
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1919
più il fiato. E a star con te non
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1919
lavorare. Non devo tornare a Radda? Perché state così
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1919
che, talvolta, si divertiva a sciorinare in fila sul
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1919
andò nel campo, cantando a voce alta; e pensando
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1919
smuovendo la lingua, respirando a lungo per i buchi
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1919
allungato in su fino a dovere aprire la bocca
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1919
bocca; scostandosi dalle mangiatoie, a traverso. ¶ Questa volta ella
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casa; e la rivedevano a buio. La nonna andava
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1919
buio. La nonna andava a cercarla per i poderi
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i poderi: era stata a zonzo per Siena, invece
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si spogliava ed entrava a letto senza cenare; arrabbiandosi
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1919
Giacco dava un'occhiata a Masa. ¶ Alla fine, la
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1919
ultimo giorno che stette a Poggio a' Meli, mentr
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1919
che stette a Poggio a' Meli, mentr'era per
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1919
sul tetto della casa a Radda: gemendo, si scosse
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1919
brontolata. Poi rifletté, e a lei parve a voce
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1919
e a lei parve a voce alta: «Non ci
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1919
suoi capelli, sciolti, finivano a punta; e, sopra il
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1919
sopra il capezzale, assomigliavano a una falce. ¶ Le parve
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ella si slanciava addosso a loro; perché andassero nell
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tanto sangue che andava a empire la gora del
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1919
Non aveva mai pensato a quelli di giardino senza
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1919
Ghìsola gli aveva insegnato a far l'inchiostro con
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1919
certi fiori rossicci simili a gigli selvatici; che si
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1919
che Ghìsola era tornata a Radda: Rebecca lo diceva
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1919
ascoltare meglio, e continuò a mangiare; ma stette quasi
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1919
una di quelle piogge a vento che battono sopra
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1919
palazzi antichi stanno addosso a loro. ¶ Cerchi e linee
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1919
per cattiveria, l'obbligassero a camminar sola, tutta molle
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1919
molle. E, pensando così, a lungo, gli venne sonno
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1919
Rebecca, ch'era andata a cercarla per ravviarle i
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capelli, fu la prima a vederla. Ella aprì subito
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1919
cucina e s'affacciò a gridare dalla finestra che
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Allora, Pietro notò come a lui non sfuggiva mai
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Perché non è venuto a me di dirglielo prima
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1919
grembiule, come per invitare a farselo sciogliere. Ma Pietro
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1919
andare, perché non riesciva a dirle niente. ¶ Il ciliegio
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1919
vero?». ¶ Ma Antonio disse a Ghìsola: - È possibile che
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1919
possibile che tu pensi a lui? Non vedi com
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prendesse troppo. Poi seguitò a difenderlo: - Che gliene importa
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1919
Io me ne torno a Siena. ¶ Ghìsola suggerì sottovoce
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1919
Siena. ¶ Ghìsola suggerì sottovoce a Pietro, sapendo che Antonio
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1919
ed ella si mise a guardare Antonio già discosto
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1919
E raggiunse Antonio, prendendolo a braccetto. Cominciarono allora a
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1919
a braccetto. Cominciarono allora a ridacchiare. ¶ Poi, Antonio disse
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1919
Pietro non pensasse più a Ghìsola: - Perché siamo venuti
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Ghìsola: - Perché siamo venuti a Poggio a' Meli? Non
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1919
siamo venuti a Poggio a' Meli? Non ci siamo
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1919
da un brivido, aprendo a tratti i suoi fiori
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1919
il manico d'osso a coda di pesce, spingendolo
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i cerchietti dei nodi, a colpi che assomigliavano al
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1919
non si volse indietro a vedere dove fosse Ghìsola
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1919
ravversarono il cappello aiutandosi a rifarci la piega nel
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1919
più nessuno dei due a Ghìsola. ¶ Ghìsola aveva ripreso
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1919
addosso e la gettò a terra; facendola piangere. Allora
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1919
lesta, alzandosi, lo afferrò a mezza vita; per fare
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1919
vita; per fare altrettanto a lui. Ma Agostino le
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1919
Credevo che volessi venire a mangiare le ciliegie con
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1919
me no. ¶ E seguitava a farla indietreggiare. Ma ambedue
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1919
sa guidare. ¶ Il ciuffo a punta de' suoi capelli
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1919
trovarsi stesa in terra a quel modo. Si alzò
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1919
polpacci delle mani chiuse a pugno; come quando era
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1919
pugno; come quando era a tagliare l'erba e
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1919
si riposava. ¶ Quando era a tagliare l'erba ficcava
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1919
di una saliva, cominciava a cantare; interrompendosi, e stando
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1919
fiori, anche perché vicino a Poggio a' Meli c
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1919
perché vicino a Poggio a' Meli c'era un
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1919
giardino; che andava sempre a vedere, per ambire di
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1919
alla trattoria, le portava a far vedere ogni specie
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1919
erano doventati anche rochi a forza di vociare e
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1919
sopra un mobile verniciato a noce, due ciociare di
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un fiasco d'olio, a tenerle accese quando facevano
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del resto, per rispetto, a farle posto ci pensavano
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1919
alla cintura, stava fino a mezze maniche. Su la
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1919
aveva un vestito rosso a palline bianche e celesti
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1919
e celesti. ¶ Ella diceva a Ghìsola che imparasse a
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1919
a Ghìsola che imparasse a scrivere, almeno un poco
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1919
perché si metteva subito a farle dispetti, lei stessa
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1919
avrebbe imparato volentieri; e, a sapere che Pietro andava
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1919
sapere che Pietro andava a scuola, le faceva un
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1919
canzonette stampate che vendevano a un soldo con il
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calesse, si buttò accanto a Pietro, a cui gridò
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buttò accanto a Pietro, a cui gridò: - Vai più
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Se non fossimo capaci a vangarle in quanti siamo
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del tinaio; le hai a posta. ¶ - Sissignore. Come vuole
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1919
non essere sempre accanto a loro. Talvolta, per la
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1919
violento. ¶ Pensò di tornare a dietro per assicurarsi che
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1919
che nessuno era rimasto a perder tempo nel mezzo
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mezzo del piazzale, magari a parlare di lui. Guardò
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1919
più, non voleva andare a letto. Ma in quei
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1919
era incapace di badare a Pietro. ¶ Le sembrava di
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1919
Dio. ¶ Ella si metteva a guardare Pietro con questo
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desolato; perché era avvezza a dover guarire da sé
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1919
cresceva senza che riuscisse a farselo proprio suo, a
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1919
a farselo proprio suo, a dirgli almeno una di
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1919
Anna ci piangeva, dicendolo a Rebecca; che le domandava
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1919
che fosse affezionato anche a lei, ci sentiva quasi
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1919
delicati, come quando diceva a Masa che non la
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1919
d'anno, pensava sempre a regalarle un vestituccio nuovo
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1919
per averli, andava magari a rubare; e le faceva
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1919
di Domenico, quando andavano a Siena, mangiavano sempre alla
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1919
suo figliolo Antonino imparasse a fare il muratore, come
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1919
fare il muratore, come a Civitella non avrebbe potuto
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1919
affidasse e lo raccomandasse a qualche bravo capomastro. Domenico
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1919
di festa, lo invitava a stare con Pietro; e
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1919
come voleva il trattore, a Poggio a' Meli, dopo
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1919
il trattore, a Poggio a' Meli, dopo qualche mese
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1919
mentire. Che aveva detto a Ghìsola? E perché le
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obbligavano la sua anima a disfarsi! ¶ Gli altri facevano
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1919
quello che volevano, e a lui si stringeva la
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mani troppo grosse; affannandosi a non riflettere a ciò
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1919
affannandosi a non riflettere a ciò, di convincersi del
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1919
faccia non fosse capace a nascondere la lealtà troppo
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1919
altre, tornò con Antonio a Poggio a' Meli; perché
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1919
con Antonio a Poggio a' Meli; perché aveva scommesso
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1919
passare da bugiardo dinanzi a Ghìsola. Ma si vergognava
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1919
promesso di voler bene a me e non a
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a me e non a te. ¶ E, per troncar
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sempre più sicuro, seguitava a ripetere: - Tu non ti
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Tu non ti avvicinerai a lei. ¶ - Né meno tu
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aveva detto! ¶ E seguitarono a camminare accanto. Ma, dopo
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1919
s'avviava nel campo a chiamare il nonno, passando
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di ciliegio da capo a un filare di viti
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Ghìsola rise di più a Pietro; e dette a
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a Pietro; e dette a capire che si fermava
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1919
che vuoi bene soltanto a me? Dimmelo. Se non
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rispose con dolcezza: - Soltanto a lei... Però, Antonio non
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1919
rimproverasse di non stare a solo con lei e
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1919
me le levi? Dàlle a Ghìsola, piuttosto. ¶ Pietro non
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mano, andò a parlare a Giacco che ascoltava con
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la sua confusione simile a una malattia. Ghìsola lo
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1919
segno delle parole dette a Ghìsola. Ma subito dopo
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1919
togliendosi il cappello. Pietro a pena ebbe tempo di
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bocca un piccolo cenno a Ghìsola; ma ella era
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fuori del piazzale mettendosi a trotto a pena nella
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piazzale mettendosi a trotto a pena nella strada. ¶ La
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che rosea, era sopra a Siena. Ma i cipressi
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sparsi da per tutto, a filo o a cerchio
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tutto, a filo o a cerchio in cima alle
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rispondendo con il capo a coloro che lo salutavano
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salutavano. Sorrideva in vece a qualche ragazza che conosceva
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rumore variasse di tempo a seconda delle arie che
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scheggiale dei calzoni, fino a far piangere anche Anna
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più niente. ¶ Anna spiegò a Rebecca: - Sono le imprecazioni
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queste parole: - Pensaci tu a lui. Anche tu ora
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rifacesse con Pietro; stordendolo a forza di pugni, con
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notte era possibile, perché a pena gliene discorreva, stringeva
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oggi? Prima di venire a letto, dovevi contarli. È
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bottega, Pietro saltò fuori a dire: - Imparerò il disegno
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risata. ¶ Pietro lo guardò a lungo, sbigottito dei suoi
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la fronte bassa. Disse a Domenico, con convinzione tranquilla
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fronte, esclamò: - Che importa a lei? ¶ Costui trasse da
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sigaro. Poi disse: - Vai a comprarmi una scatola di
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non ci si metteva a tu per tu. Invece
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aver ragione. E diceva a Pietro: - Stai attento a
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a Pietro: - Stai attento a quello che ti dico
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mandati tutti gli insegnanti a vangare. La terra è
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tempo ci sei andata a scuola tu? ¶ Non ci
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mangiavano tutti insieme. Domenico a capo di tavola, Pietro
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lo sguattero si sedeva a un piccolo tavolo, che
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l'uscio di cucina a fumare una cicca, appoggiandosi
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come un ragazzo, corse a dire allo stalliere che
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mugolìo della sua voce a bocca chiusa; gli dette
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già attaccato; e furono a Poggio a' Meli poco
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e furono a Poggio a' Meli poco prima del
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1919
allora egli si mise a picchiare calci a un
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mise a picchiare calci a un ulivo, che era
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averlo visto. Si rimise a testa bassa, pensando che
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si avvicinò di più a lei quasi tremando. ¶ Tra
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tutta l'ombra dietro a lei e il campo
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il capo. Pietro continuò a starsene lì, sbocconcellando, con
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guardò; e si mise a ridere con Enrico, l
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Che ci fai costì, a sciupare il muro? ¶ E
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al meno, è scappata a tempo! ¶ - Oh, ma per
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e allora Domenico cominciò a sferzarlo sopra i ginocchi
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anche tu non impari a fare il tuo dovere
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Domenico dette la sferza a Pietro, e si riabbottonò
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sputacchiava e si decideva a mangiare. E, tornatagli la
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gaiezza, era primo lui a svegliare Giacomino, mettendogli una
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si rifaceva pensoso, fumando a boccate più lunghe. ¶ Giacomino
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angolo, perché così spuntava a piacere; Giacomino sotto la
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si tirava in dietro a modo suo, magari addormentandosi
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pagavano il conto andando, a uno per volta, dinanzi
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1919
Mezzo posto mi basta a me. Non sono un
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altri che aveva pensato a lavarsele; e in fatti
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1919
poi: - Ho due figliole, a casa, da maritare! Son
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1919
Son belle da vero, a dirvela in un orecchio
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non si sarebbe messo a sedere prima. Tanto che
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dimenticata, doveva dirgli: - Mettetevi a sedere! ¶ - Ah, mi ci
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1919
San Giuseppe. ¶ Da Poggio a' Meli s'udivano gli
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1919
una romba greve. E a Pietro era venuta un
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indefinibili turbamenti del marzo, a cui è unita quasi
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1919
i loro tralci, sparsi a terra, che saranno portati
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1919
frutti, che esitano ancora a fiorire su le rame
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1919
i contadini sono costretti a pulirle con i pollici
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1919
quasi matrimoniale e sconosciuto a noi di tutti gli
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1919
la spalla: - Come cresce a fretta! Scommetto che mi
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sentir male era pronto a girare il collo. ¶ Il
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1919
lo allontanò da sé a poco a poco, ma
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1919
da sé a poco a poco, ma risolutamente. Poi
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1919
palmo della mano. ¶ - Grazie a Dio, ci ho sempre
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1919
focolare, un fuscello acceso. A stento, gli uscì di
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la mamma che andava a un cassetto, in casa
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1919
espressione sbigottita, gli chiese: - A che pensa? ¶ Il vecchio
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disse: - Bisogna che vada a governare le vacche. Dammi
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1919
quanto te. ¶ Poi chiese a Pietro, per distrarlo; credendo
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1919
voluta andare alla messa a Siena. ¶ Disse Giacco, con
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1919
Ha fatto bene. Qui a Poggio a' Meli non
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1919
bene. Qui a Poggio a' Meli non si vede
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1919
vede mai nessuno. ¶ E a Pietro soggiunse: - Credevo che
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1919
come se fosse indecisa a voler dissimulare qualche segreto
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1919
comportava così? Sarebbe andato a trovarla anche in casa
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1919
voglia d'imporlesi. ¶ Ma, a poco a poco, si
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1919
imporlesi. ¶ Ma, a poco a poco, si sentì rappacifichito
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1919
Egli si sentì uguale a quella mano. E il
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1919
non sarebbe stato capace a parlarle per primo. Perciò
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1919
bucata codesto dito? ¶ Riuscendo a parlare, non gli parve
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1919
in terra; e cominciò a frustare l'uscio della
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1919
fila. ¶ Ghìsola si chinò a prendere a manciate il
235
1919
si chinò a prendere a manciate il fieno, con
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1919
sterzo delle stanghe restava a traverso. Anche lo sguardo
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1919
e impacciava Pietro. ¶ - Tiralo a te! ¶ Non aveva più
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1919
ti fo doventare buono a qualche cosa io. ¶ Ghìsola
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1919
del pozzo, uno zoccolo a cui s'era attaccato
240
1919
frusta in mano, andò a parlare a Giacco che
241
1919
soltanto guardandola; per tirarla a pena visto un uccello
242
1919
aveva i polsi eguali a lui, le ciglia, gli
243
1919
perché quando si provava a fare come lui, con
244
1919
lucido, quando si provava a non rispondere alle sue
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1919
dicendo certe cose, che a lei sola potevano venire
246
1919
non riusciva né meno a cantare; e ne aveva
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1919
le faceva qualche dispetto a posta. ¶ Sotto il largo
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1919
che non chiedono nulla a nessuno e rinunziano a
249
1919
a nessuno e rinunziano a tutto; e, non essendo
250
1919
la interessava niente; obbediva a Masa e ai padroni
251
1919
era andata alla trattoria, a chiedere le ghiottonerie che
252
1919
quanto le stanze calde a cui non era abituata
253
1919
con gratitudine, sentiva vicino a Ghìsola le sue prime
254
1919
la natura gli apparve a un tratto misteriosa, con
255
1919
gli pareva di trovarsi a scuola dove tutto a
256
1919
a scuola dove tutto a un tratto entrava una
257
1919
e gli avventori, Poggio a' Meli e gli assalariati
258
1919
con una granata infilata a un vecchio manico d
259
1919
di stoffa bianca intorno a un mestolo. Pietro ebbe
260
1919
bambola, rimasta supina, parve a Pietro che fosse viva
261
1919
le gridò: - Pensi sempre a queste cose? ¶ Pietro, per
262
1919
burlarla, affondò la bambola a calcagnate, nella melma; e
263
1919
tornò in casa; andando a trovare Ghìsola che si
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1919
fatto un grande effetto a impararli; tutto contento di
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1919
suoi scherzi lo portassero a qualche terrore. Gliene venne
266
1919
poi tornò indietro, arrischiandosi a chiederle: - Ti feci male
267
1919
non somigliava né meno a quello supposto; e le
268
1919
forse? ¶ - Subito dopo. ¶ Parve a lui che volesse dire
269
1919
fare ora lo stesso a me... ¶ - Io? ¶ - Ti giuro
270
1919
verità. Non feci male a te? ¶ E le spiegò
271
1919
ed ella, per dargli a intendere che lo prendeva
272
1919
provò uno spiacere disgustoso a stare con lei. «Forse
273
1919
che hanno quelli costretti a ubbidire. ¶ Del resto, credette
274
1919
né meno, si metteva a cantare. ¶ A scuola Pietro
275
1919
si metteva a cantare. ¶ A scuola Pietro motteggiava i
276
1919
ilarità nervosa; li costringeva a dargli retta, li chiamava
277
1919
di comprendere, si sforzava a badare a tutta la
278
1919
si sforzava a badare a tutta la lezione rimanente
279
1919
tempie, incapace di mettersi a studiare; stanco sfinito; senza
280
1919
meno ricchi che desinavano a una tavola lunga, sopra
281
1919
e Pietro le mangiava a pizzichi. ¶ Questi avventori, divenuti
282
1919
affaticarti gli occhi? Vai a ruzzare. ¶ Ma Anna si
283
1919
il rimprovero non toccò a me! Non è vero
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Allora qualcuno proponeva: - Venga a darci da bere. Ma
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ma uno alla volta, a vicenda, si rivolgevano agli
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un racconto; da prima a bassa voce, poi con
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avvezzata male, quando diceva a Domenico che lo servisse
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la pietanza, se era a modo suo respirava meglio
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Anna s'era affezionata a Rebecca, che il suo
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avesse resa madre, e a Domenico piaceva, avevano messo
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gli assalariati di Poggio a' Meli i suoi vecchi
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se n'erano andate a marito. Dopo qualche anno
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una loro nipote nata a Radda, figliola di una
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ella non riusciva mai a far da mangiare a
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a far da mangiare a tempo, Giacco s'impazientiva
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s'impazientiva; e cominciava a imprecarla seguendo con gli
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serbarle per le galline! ¶ A pena entrato, Giacco si
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moglie: - Prima di venire a sedere, metti al fuoco
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Pietro non rivide Poggio a' Meli; udendone solo parlare
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una nuvola era sopra a lui; e, quand'era
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ad ogni passo. ¶ - Mettetevi a sedere. ¶ Risposero, come sempre
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dico che vi mettiate a sedere. ¶ Anna ci teneva
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sedere. ¶ Anna ci teneva a fare la signora e
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voleva bene da vero a quelle donne. ¶ Ghìsola se
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seria e attenta dietro a tutte; e Pietro, che
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non fece più caso a lei se non quando
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che le persone intorno a lui agissero come nei
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e la mamma, rivolgendosi a lui, doveva ripetere due
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canapè, incapace di sottrarsi a una specie di spavento
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una specie di spavento a cui s'era abituato
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maltrattò. Ora Ghìsola apparteneva a quella brusca realtà meno
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perché non si mettesse a piangere, Anna rimandò via
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La mamma, quando fu a letto, gli disse guardandolo
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braccio ma non arrivò a toccarsi la fronte, sentendo
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quel che aveva detto a Ghìsola. S'addormentò vedendo
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la mamma che simile a un'ombra girava intorno
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le mutande. ¶ Si destò a mezzanotte. Udì un usignolo
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gli parvero un discorso, a cui rispondeva un'usignola
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Allora li ascoltò ambedue a lungo, e non avrebbe
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e le persone intorno a lui non gli potessero
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uno schiaffo. Orsola rifletteva, a volto in giù, quale
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ve la prendete. Venite a dirmi quello che vi
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lasciò. ¶ Masa andò incontro a Giacco e a Ghìsola
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incontro a Giacco e a Ghìsola, per assicurarsi che
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morti nel campo. Ma a Giacco, per non essere
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in camera al buio, a cambiarsi il grembiale. ¶ Ma
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le ginocchia; e cominciò a riempire di briciole le
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le dita la testa a tutti; e li cosse
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Orsola, dopo cena, disse a Masa: - Ora non c
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l'oscurità non riusciva a distinguere. Poi guardava un
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con le labbra, tagaliandolo a morsi, con un movimento
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si rompessero le costole a te. ¶ Masa arrossiva; ma
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che aveva due poderi a confine con Poggio a
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a confine con Poggio a' Meli, non voleva che
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che Pietro parlasse troppo a Ghìsola; per quell'amor
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pensava e non diceva a posta. Talvolta gli raccattava
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Rosi, il padrone, rimase a contare in fretta, al
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era capace di pigliare a pugni uno che non
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loro paese di maremma, a Civitella, tra le boscaglie
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le finestre in faccia a una montagna di galestro
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montagna di galestro tanto a ridosso e ripida che
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Egli era troppo astuto! ¶ A pena stabilitosi a Siena
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astuto! ¶ A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni
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pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, sposò Anna
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uno dopo l'altro a pena tolti da balia
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seminaristi, e poi tornavano a casa senza aver l
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era stata sempre soggetta a qualche sintomo isterico: una
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cava l'unghie! ¶ Accanto a Domenico, siccome desideravano un
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per lei simili soltanto a tentativi astratti e dovuti
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e dovuti abbandonare, certo a fine di bene; se
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si sarebbe mai decisa a farlo portare a letto
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decisa a farlo portare a letto da Rebecca; che
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svegliava e lo mandava a letto. E la sera
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La trattoria seguitava fino a tardi ad esser piena
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Se restava ancora qualcuno a tavola, spengevano l'uno
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il fruttivendolo era riuscito a dargliene uno di buccia
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per lo più, andava a letto, se le era
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briaco che s'ostinava a non uscir di bottega
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stare più che poteva a Poggio a' Meli, al
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che poteva a Poggio a' Meli, al podere comprato
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poco. Il sabato tornava a Siena perché, essendo giorno
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vivande, nel suo legnetto a due posti; stringendola con
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perché non cadesse. ¶ Poggio a' Meli si trovava fuori
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Palazzo dei Diavoli va a finire poco più in
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casetta rintonacata di rosso, a un piano solo; e
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rosso pareva molto bello a Domenico; mentre Anna, come
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parte e un pergolato a cerchio, sotto il quale
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il quale Domenico teneva, a stagione buona, una dozzina
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coltivato bene; il resto a pendice, fino al fosso
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vedeva Siena. ¶ Ogni domenica, a fin di mese, gli
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via. Poi, ripetuti sempre a voce più forte gli
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se ne potevano tornare a casa; ed egli, perché
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che gli avventori andavano a mangiare, si tirava su
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una dolcezza che invogliava a starci: cinque cipressi, in
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e sodo, quasi giallo. A primavera, meno il lavorato
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metteva un bel pezzo a scolorirli. ¶ Per la strada
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strada passavano, di solito, a seconda delle ore, qualche
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i mendicanti che andavano a mangiare la zuppa del
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la sera. Le domeniche, a tempo bello, qualche comitiva
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uno sciocco, comincia presto a modificarsi in un modo
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Rosi cambiò addirittura Poggio a' Meli. Egli fermava il
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foglie sole; e pigliava a frustate Toppa, che abbaiava
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andava lungo i filari, a vedere se c'era
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vanga, per arrivare più a fondo. ¶ Durante le svinature
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cui aveva già detto, a modo suo, della visita
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non sarebbero stati possibili a loro. Finita la lettera
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anche per l'allegrezza, a camminare con i tacchi
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con i tacchi e a girare su se stessa
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ma chiese: - Come fai a volergli bene? ¶ - Così. ¶ E
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le domandò sottovoce: - Anche a lui? ¶ Ella si rialzò
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Il signor Alberto credette a Ghìsola, e ne fu
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Temendo che stesse troppo a pensare, gli disse: - Che
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lume. Poi si mise a girare un dito intorno
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fallo, volse la testa. ¶ - ...a fare il comodo vostro
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lisciò i baffi, andò a guardarla negli occhi, le
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comica: - Non ti riesce a farti baciare da lui
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donna entrava, si sederono a cenare. ¶ Ghìsola, lusingata perché
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lettera, andò lei stessa a trovarlo. Non poteva darsi
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E allora sarebbe tornata a Siena non contadina, ma
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uno solo; e pensava a Ghìsola. No; egli non
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aveva mai detto così a nessuna donna! ¶ Ella, quasi
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era bella! ¶ Si sederono a faccia, provando egli un
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egli un piacere impacciato a sorriderle, ed ella badando
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sorriderle, ed ella badando a fare come lui. Poi
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gli sorrideva, quasi invitandolo a capire e a smettere
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invitandolo a capire e a smettere di amarla a
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a smettere di amarla a quel modo, con la
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lesta: - Bisogna che torni a casa. ¶ Pietro pensò: «È
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E gli sorrise come a un ragazzo; già con
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che non fosse costretta a mentirgli, chiese: - Quella che
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che vidi quando venni a trovarti? ¶ Ma Ghìsola se
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mai. Ed egli stette a vederla sparire dietro una
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volto; se fosse stato a Poggio a' Meli, l
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fosse stato a Poggio a' Meli, l'avrebbe presa
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l'avrebbe presa. ¶ Ghìsola, a pena distante, le parve
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non rispondere. ¶ Andò invece a cercare Ghìsola, con un
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aspettavi? ¶ Ella, per tenerlo a bada, rispose: - Forse. ¶ Allora
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specie di contrarietà anche a parlare, gli venne detto
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soltanto per non mancare a ciò che egli stesso
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loro ombre parevano chiome: a pena si distinguevano da
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quelle vere. ¶ Ella venne a passi rapidi. Era senza
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dicendole che doveva tornare a Siena. Ma, infine, ella
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chiese sospirando: - Penserai sempre a me? ¶ Allora Ghìsola rispose
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Egli si soffermò dinanzi a lei, e l'obbligò
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lei, e l'obbligò a fare lo stesso. ¶ - La
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è? ¶ - Anno, quando venne a trovarmi. ¶ - E ti vuol
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Se non lo dici a me! ¶ - Non lo so
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E siccome si mise a camminare lesta lesta come
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Pietro si commoveva fino a pensare: «Se anche fosse
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approfittarne. Piangerei. L'aiuterei a fare in modo che
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si diceva: «Sono proprio a Siena? Non mi pare
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agosto, decise d'andare a prenderla, perché tornasse a
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di seguito! È uguale a quello delle pietre aggavignate
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sopra, quasi si mettessero a guardare; e par che
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meno il vento riesca a smuoverle. ¶ Talvolta sono immobili
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il villaggio, si volge a gomito, in salita, come
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E in quel punto, a destra, seguitano altre colline
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poco più alte. Mentre, a sinistra, sono sempre più
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e Montemaggio; e dietro a loro si stendono altre
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file di monti, che a vederli di lassù sono
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lo più, i contadini a coccoloni per stare più
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che avevano i bambini a raspare la terra, quasi
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ne fosse bisogno, andava a sfogarsi con gli amici
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il solco della lingua a punta; una lingua aguzzata
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aguzzata con il coltello. ¶ A mezzogiorno, quando il sole
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del paese si avviavano a mangiare; indugiandosi, però, al
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i cani che scodinzolavano a tutti. ¶ La metà superiore
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le boscaglie; che continuava a cantare per conto proprio
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che quello ha. Ora, a Ghìsola, s'erano aggiunte
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anzi si divertiva riconoscendo a uno a uno quegli
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divertiva riconoscendo a uno a uno quegli che cantavano
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che cantavano senza badare a lei, dicendo mentalmente i
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anche la valle tortuosa, a nicchia: quella musica quasi
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persona che li scopriva a andava a dirlo. Così
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li scopriva a andava a dirlo. Così non avevano
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nei dintorni di Badia a Ripoli; dove da tutti
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tempo degli esami, andò a trovarla. ¶ Suonò al piccolo
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troppo fiato durasse fatica a passargli per le narici
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impressione non aveva corrisposto a quella aspettata: c'era
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di ostilità. Non pensò a nulla; ma cercò di
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una mano, lo invitò a sedersi; e si appoggiò
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con una disinvoltura, che a Pietro dispiacque; e, tenendo
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guardarla: - Ho pensato sempre a te. ¶ Ghìsola si volse
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Ella non si trovò a corto di bugie; e
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Si è affezionata ora a lei, come prima a
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a lei, come prima a Giacco e a Masa
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prima a Giacco e a Masa!». E disse, per
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prese: non doveva prometterle a un tratto il suo
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tu hai mai pensato a me? ¶ Sentì che con
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incredula, aggiungendo: - Ma non a me sola! ¶ Egli era
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dovuto combattere per chiamarla a sé. Il suo sogno
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bellezza non sarebbe valsa a niente se non avesse
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stanza, dette un'occhiata a Ghìsola, le stese la
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le pareti sono fatte a brandelli dalle finestre troppo
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chiesa di San Iacopo, a sponda del fiume, e
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luce e lontani. ¶ Tornò a casa molto tardi; cambiò
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disse, sempre con gioia, a voce alta: - A domani
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gioia, a voce alta: - A domani c'è poco
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i suoi movimenti intorno a lui. Il colore del
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lettera dal suo amico; a cui aveva già detto
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sbagliava. Non avrebbe obbedito a Pietro, né mai gli
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E dette un'occhiata a Carlo, che rideva. ¶ Ma
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non ho voluto alludere a te. ¶ - E a chi
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alludere a te. ¶ - E a chi, dunque? Il cervello
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sempre... ¶ Carlo, allora, cominciò a bestemmiare e a pigliarsela
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cominciò a bestemmiare e a pigliarsela con il cane
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facesse il viso bianco a quel modo. E Giacco
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per dispetto. ¶ Masa, venuta a vederlo mettere sotterra, si
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sa! ¶ Sospirò; e, seguitando a camminare innanzi agli altri
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mandata via da Poggio a' Meli, con astuta precauzione
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impicci. ¶ Ella era andata a Poggio a' Meli a
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era andata a Poggio a' Meli a dodici anni
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a Poggio a' Meli a dodici anni ed era
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anni ed era tornata a Radda a diciassette. ¶ Conosceva
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era tornata a Radda a diciassette. ¶ Conosceva quasi soltanto
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vivevano insieme; ma andarono a prenderla alla diligenza, mettendosi
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che Ghìsola si voltava a lei, perché non voleva
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disse niente. ¶ Quando giunsero a casa, dove l'aspettavano
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genitori, Ghìsola si mise a piangere. Ma, poi, fecero
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andava sola; e ripensava a Poggio a' Meli. Già