parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ignazio Silone, Severina, 1981

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1981
immaginari e qualsiasi riferimento a persone reali è puramente
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vecchio né invalido) bensì a un deterioramento del carattere
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si riusciva con precisione a definire. Presso molti fedeli
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certa importanza, di rivolgersi a lui tramite la vecchia
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della folla dei fedeli. A causa di ciò, alcuni
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conosceva. Anche questo sembrò a molti una stranezza, che
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alla porta tenuta aperta a causa dell’afa. Le
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alcune lodi potevano sembrare a doppio taglio. «Quanti sacrifizi
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Superiora, fecero le condoglianze a Maria Filomena, una vecchia
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ricevute» borbottò Maria Filomena a bassa voce. ¶ Ma in
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don Gabriele si trovava a breve distanza dall’Istituto
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in una casetta decorosa a un solo piano, con
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visitatrici e le invitò a entrare, rispondendo appena al
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Mentre suor Gemma prese a dire le parole di
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anima di donna Adele, a cui le suore si
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rimase silenzioso e assorto, a testa china, e quel
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sanno tutto» sfuggì detto a don Gabriele. «Sopratutto San
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tanto la Chiesa riesce a modificare qualche suo insegnamento
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ufficialmente abolito il Limbo.» ¶ A questo punto suor Severina
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punto suor Severina, interpretando a modo suo le parole
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vero museo, è ridotto a un paio di bacheche
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vederla. ¶ «Scusatemi» si affrettò a dire don Gabriele, «dimenticavo
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Gabriele, «dimenticavo di parlare a delle suore. Discorriamo d
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museo» egli si mise a spiegare con qualche incertezza
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del mio ultimo viaggio a Roma. Il sacerdote che
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che ora sembrava decisa a proseguire la conversazione. Ma
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Invitata da don Gabriele a rimanere, ella cominciò a
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a rimanere, ella cominciò a parlare del tempo. ¶ «Un
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Purgatorio» disse suor Gemma a don Gabriele, congedandosi. ¶ Al
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la Madre Superiora raggiunse a fatica il suo posto
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mano invitò suor Severina a sedersi di fronte a
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a sedersi di fronte a lei. La stanzetta era
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posato sul tavolo accanto a un crocefisso d’avorio
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nostra piazzetta. Non sto a ricordare la mia fosca
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oculare estraneo ai fatti a cui il tribunale non
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immaginare» ella disse «che a cuore leggero io possa
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leggero io possa esporre a una prova tanto difficile
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pausa la Superiora riprese a dire: «Intanto stanno per
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quale non avrebbe esitato a sacrificare la vita. ¶ «Ne
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della faccenda don Antonio.» ¶ A questo nome suor Severina
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suor Severina non riuscì a trattenere un’esclamazione: «Don
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tua obiezione» si affrettò a dire la Superiora con
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di lui. Facciamo bene a parlarne subito, dato che
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tribunale. Fu lei, Madre, a consigliarmi in quel senso
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per diventare cappellano militare.» ¶ A queste notizie suor Severina
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Superiora tacque per consentire a suor Severina di esprimere
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la testa china. ¶ «Francamente, a te posso dirlo, io
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so che pensare» riprese a dire la Superiora. «Tutto
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un’operazione di polizia a cui dovremmo collaborare. Chi
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altri dell’Istituto, oltre a te, che assisté al
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alterata dall’emozione troppo a lungo repressa. «Per ottenere
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reazione di suor Severina. ¶ «A giudicare da questo promemoria
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che questa potesse mormorare a fatica: ¶ «Cosa proponi tu
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insolita della sera, risuonò a lungo. Non poteva essere
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ma se è costretta a parlare, può dire solo
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assembramento di persone, arrivate a breve distanza di tempo
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in bicicletta e chi a piedi, si dispose per
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cancelliere, gli avvocati, oltre a due carabinieri, a qualche
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oltre a due carabinieri, a qualche giornalista, a poliziotti
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carabinieri, a qualche giornalista, a poliziotti o presunti tali
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furono fatte varie prove, a porte chiuse e semiaperte
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supponeva. Ella si diresse a passi decisi verso il
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età, magrolino, con occhiali a pince-nez e una
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tono benevolo l’invitò a raccontare quello che lei
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ricordava della turbolenta scenata a cui assistette. ¶ «Attraversai la
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per la cresima» cominciò a raccontare suor Severina. «Potevano
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alto clamore si levò a queste parole da buona
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parte dei presenti, assieme a grida di «a verbale
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assieme a grida di «a verbale». Quello dei camion
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restringevano sempre più, fino a includere le porte della
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lasciati liberi di tornare a casa; ma, a loro
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tornare a casa; ma, a loro volta, essi furono
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1981
pulizia e di onestà, a cui la voce aggiungeva
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1981
sulla porta» ella riprese a dire con voce più
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1981
ordine, che lo finirono a pugni e a calci
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1981
finirono a pugni e a calci. Sembrava che ognuno
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Il giudice si affrettò a dichiarare terminato il sopraluogo
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e aiutò il cancelliere a raccogliere le carte sparse
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1981
svenire. Ella riuscì invece a rimanere in piedi, fece
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1981
fece un leggero inchino a don Gabriele e al
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1981
accompagnarla e questo indusse a un rispettoso ritegno quelli
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1981
fredda e piovosa, contribuiva a rendere appartata la vita
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la vita familiare e a riunire i bevitori e
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1981
collo, egli camminava curvo, a passi lenti, apparentemente preoccupato
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1981
in modo da costringerlo a fermarsi. ¶ «Ho una buona
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1981
sta meglio, anzi, grazie a Dio, è da tempo
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1981
non era neppure tornato a casa a cambiarsi, sembrava
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1981
neppure tornato a casa a cambiarsi, sembrava un mendicante
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regolarsi con quell’uomo, a lei sconosciuto, che pretendeva
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un sorriso don Gabriele a seguirla. ¶ All’inizio delle
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1981
Don Gabriele faceva fatica a seguire il passo della
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1981
riconoscevano solo quelle coltivate a lattuga e a cavoli
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1981
coltivate a lattuga e a cavoli. L’orto era
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1981
dell’infermeria non tardò a riaprirsi, e don Gabriele
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1981
Si fece avanti sorretta a un braccio dalla vecchia
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che si chinò davanti a lui per baciargli la
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1981
questa giovane, si decise a confidarsi con lei. ¶ «Vorrei
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dovere di dirle, anche a rischio di perdere la
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1981
e rimase un po’ a occhi chiusi, poi aggiunse
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1981
Forse egli si rivelerà a noi un giorno. Allora
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1981
rivoluzione, e mi limito a citare solo alcuni dei
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che cosa dobbiamo fare?» ¶ «A mie spese, ho imparato
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1981
Prima di dimenticarmene, vado a prenderli». ¶ «Li tenga pure
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1981
della visita del reverendo a suor Severina e se
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1981
libri glieli farò avere a casa entro domani. La
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grande conforto.» E fece a don Gabriele il rituale
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1981
durante la sua visita a suor Severina. Egli era
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1981
Superiora o tornarsene direttamente a casa. Intanto venne attorniato
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1981
Gemma che timidamente ricordò a don Gabriele di essere
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1981
gli rimase che rassegnarsi a seguire la suora. Dall
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1981
si fermò assorto davanti a un quadro che riproduceva
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1981
miracolo. Fortunatamente ella era a letto con febbre altissima
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1981
è colmo dei messaggi a lei indirizzati.» ¶ «Nella sua
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1981
la suora insegnante, anche a nome del marito.» ¶ «Tutto
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1981
Per ora vado solo a Castelvecchio, da mio padre
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1981
Maria Teresa» aggiunse rivolta a suor Gemma. «Ti ho
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1981
Poi bruscamente si volse a Maria Teresa. ¶ «Sbrighiamoci» le
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1981
Dopo aver attraversato Civitella a buona andatura, l’automobile
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1981
sorpresa. «La troveremo anche a Castelvecchio?» ¶ «Un po’ meno
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1981
voleva rimandare il viaggio a causa del maltempo; ma
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1981
Teodolinda l’ha persuaso a mantenere la promessa». ¶ «Chi
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1981
alla suora. «Fu lei a convincere vostro padre di
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1981
vostro padre di ricorrere a questa soluzione, contro la
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1981
diverso. Vostro padre, grazie a Dio, non aveva nessun
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1981
Ma finì col cedere a donna Teodolinda che per
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1981
neve. L’automobile procedeva a passo d’uomo. Nell
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1981
la gente è incattivita.» ¶ A un lato dell’antica
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1981
automobile si fermò davanti a un portoncino. ¶ «Adesso si
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1981
suora e l’aiutò a scendere dalla vettura. ¶ «Fulgenzio
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1981
sentì rassicurata. Aveva cominciato a ricordare alcune usanze della
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1981
riuscì appena in tempo a sorreggerla. La fece quindi
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1981
accorsa l’aiutò poi a mettersi a letto. ¶ «Sarà
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1981
aiutò poi a mettersi a letto. ¶ «Sarà per il
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1981
medicinali, solo molto riposo a letto e una dieta
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1981
Suor Severina si rassegnò a seguire il consiglio del
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1981
la quale dovette ricorrere a piccole astuzie innocenti per
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1981
domenica dal suo arrivo a Castelvecchio. ¶ «Il tempo non
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1981
detto di essere pronto a portarle la comunione in
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1981
Teodolinda che fu costretta a sbrigarsi. ¶ «Ricordi la vigna
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1981
San Camillo de Lellis a Civitella. Aggiunse che don
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1981
suor Severina fosse tornata a casa; evitavano domande e
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1981
quel coraggio?» chiese Teodolinda. «A vederti da vicino, così
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1981
po’, quindi si decise a parlare. ¶ «Lo scontro tra
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1981
per terra e andò a fare colazione. Rinvenni nella
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1981
vigna» disse, sostando davanti a un cancello. «Ce l
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di fatti storici assodati. A ripensarci ora, mi sembra
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1981
fisico e mi incoraggia a sperare.» ¶ «Vi sono parentele
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volta Severina si mise a tavola col padre e
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1981
Cominciò con voce allegra a chiedere notizie del fratello
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1981
Roberto?» ¶ «Come sai, abita a Torino, dove lavora come
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1981
quando si è trasferito a Torino mi ha scritto
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1981
forza ha dovuto andarsene. A Castelvecchio, si capisce, non
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1981
commenti. ¶ Maria Teresa portò a tavola un grande piatto
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1981
rese conto di stare a suo agio in una
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1981
alzò, fece un inchino a donna Teodolinda e a
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1981
a donna Teodolinda e a don Fulgenzio, poi si
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in rovina, dovetti rassegnarmi a combattere da solo con
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1981
cercavo di restare fedele a quella. Non l’avrei
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superfluo: potevate benissimo venire a trovare in camera la
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1981
è estranea. Sono abituata a sentirmi povera. Non è
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ho trovato in fondo a me. È come se
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1981
inesplicabile sentimento di appartenenza a loro, di fraternità con
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egoisti, e se riescono a salire d’un piccolo
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rendersi conto, se va a vivere tra i poveri
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murati, incorporati, da capo a piedi. L’esistenza vi
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tanto tempo che penso a queste cose ma finora
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gli avvenimenti di Civitella a farti capire che non
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1981
all’assoluto dovesse andare a finire nell’Istituto Femminile
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San Camillo de Lellis” a Civitella, beh, ti avevo
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tua madre fosse morta: a quel punto ero arrivato
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collegio di suore francesi a Firenze, forse per sprovincializzarmi
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1981
religione in una maniera a me fino allora sconosciuta
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1981
Gli anni di università a Roma, dopo, non fecero
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1981
Firenze» osservò don Fulgenzio. ¶ «A Firenze le suore erano
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1981
avevano bisogno di me. A Civitella credevo di poter
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1981
dovevo fare continuamente violenza a me stessa perché volevo
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proprio essere reale riesce a sottrarsi alla schiavitù dell
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1981
tuo avvenire. Qui sei a casa tua e noi
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capolinea. Severina discese assieme a una ventina di viaggiatori
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1981
di sopra dell’abitato, a mezza costa d’una
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1981
d’una collina coltivata a vigne, azzurrognole per una
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1981
subito il prete. «Assieme a me, fanno parte del
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1981
forse sua sorella, vestita a lutto, all’antica, dal
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1981
e si avviò incontro a quelli, pronto al sacrifizio
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1981
prete aveva appena cominciato a scorrerla quando un leggero
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1981
tetro, severo, i capelli a spazzola e i neri
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1981
Il prete si affrettò a presentargli i due postulanti
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1981
amministratore dell’Istituto. ¶ «Sono a sua disposizione, signorina» disse
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1981
lasciò i due soli. ¶ «A quale partito lei è
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1981
iscritta?» domandò il prete. ¶ «A nessuno» rispose Severina. ¶ «Male
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1981
Benissimo. Lei farà bene a seguire suo padre. Ma
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1981
i motivi. Posso invitarla a cena?» ¶ «Grazie, ma prendo
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1981
ma prendo i pasti a casa. Non ho mai
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1981
fuori casa.» ¶ «Lei aspira a una importante funzione pubblica
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1981
dunque stasera alle otto a questo ristorante.» Scrisse il
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1981
di carta che consegnò a Severina. «Conosco la padrona
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1981
l’uomo che procedeva a stento. Severina rallentò il
198
1981
autobus per il ritorno a Sulmona, già in attesa
199
1981
lì accanto. Severina fece a piccoli pezzetti il foglio
200
1981
trovare un’occupazione dignitosa a Severina parvero finalmente coronati
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1981
preside che non riuscì a nascondere un certo imbarazzo
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1981
sulla sua eventuale nomina a supplente. Non posso dirle
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1981
burocratiche e la convinse a tornarsene da sola a
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1981
a tornarsene da sola a Castelvecchio. ¶ Nel pomeriggio la
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1981
e qualche esitazione, chiese a Severina se voleva dare
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1981
dare lezioni di latino a una studentessa e a
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1981
a una studentessa e a uno studente, di cui
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1981
le relative famiglie. «Naturalmente a pagamento, secondo le consuetudini
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1981
conosciamo» disse Severina sorridendo a Lamberto. ¶ «Sì» lui rispose
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1981
cercò di calmare e a cui mise fine prendendo
211
1981
serata lo trascorse scrivendo a donna Teodolinda una lunga
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1981
agli oppressi, ma proprio a lei non oso dire
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1981
anzitutto per il cuore. A lei non si spiegano
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1981
l’onore di venire a mangiare una pizza con
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1981
d’accordo per andare a prendere la professoressa. A
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1981
a prendere la professoressa. A che ora le va
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1981
pronta» disse Severina. ¶ «Allora a stasera.» E raggiunse di
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1981
avviati verso il liceo. ¶ A quell’ora la pizzeria
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1981
era un lavoratore agricolo a giornata, il che non
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1981
tante braccia, di lavoratori a giornata per esempio. Ma
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1981
che ha contribuito parecchio a peggiorare la disoccupazione, cioè
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1981
Non vogliono fare male a nessuno. Non vogliono la
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1981
con la funivia fino a Campo Imperatore, solo mille
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1981
progetto improvviso di Severina, a quell’ora, ma finalmente
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1981
ma finalmente si rassegnò a spiegarle i dettagli, dov
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1981
di soldi in tasca. ¶ «A più tardi!» disse allegramente
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1981
il capolinea dell’autobus. ¶ A quell’ora mattutina era
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1981
mezz’ora per portarla a Campo Imperatore. Da lì
229
1981
Da lì, Severina cominciò a salire lungo la pista
230
1981
tutta la natura attorno a lei sembrava appena creata
231
1981
lei. ¶ Severina rimase lassù a lungo. Si sentiva infinitamente
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1981
sentiva infinitamente piccola davanti a quell’immensità, eppure pervasa
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1981
Non aveva mai assistito a nulla del genere. Per
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1981
manifestanti. ¶ Elena venne puntualmente a prenderla, scusandosi che Lamberto
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1981
avanti nel corteo, dietro a lui, in modo che
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1981
il consiglio di Lamberto. A parte diverse studentesse, c
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1981
con canti in coro, a Severina sconosciuti. Qualche grido
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1981
si allargò subito fino a riempirla. Gruppi di carabinieri
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1981
poi improvvisamente si misero a turno a perorare la
240
1981
si misero a turno a perorare la loro causa
241
1981
forza disperata Severina riuscì a farsi strada fra la
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1981
statua di Sallustio e a salire sulla gradinata. Non
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1981
minuti. I carabinieri cominciarono a sparare in aria. In
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1981
nella mischia, facendosi strada a gomitate. Gli spari in
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1981
riuscì in qualche maniera a passare il cordone e
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1981
passare il cordone e a raggiungere Elena. Le afferrò
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1981
dalla folla. Si mise a gridare: «L’avete uccisa
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1981
riuscirono con lo sfollagente a disperdere la folla. Ad
249
1981
di loro che accennarono a sollevare il corpo inerte
250
1981
ma Remo era riuscito a raggiungerli. Ai carabinieri gridò
251
1981
noi! Per noi! Fino a ieri non sapeva nulla
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1981
la adagiarono sulla barella. A Lamberto il medico disse
253
1981
Bisogna avvertire suo padre, a Castelvecchio, senza però allarmarlo
254
1981
tratto Remo si mise a piangere dicendo «è colpa
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1981
estratto il proiettile» disse a Lamberto. ¶ «Allora è salva
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1981
stata la mia fidanzata a telefonarle. Le spiegheremo dopo
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1981
sala operatoria. L’accompagno a cercare il medico col
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1981
ho parlato poc’anzi.» ¶ A don Fulgenzio, quando si
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1981
è mio dovere dire a lei in confidenza che
260
1981
E dica per favore a quei ragazzi che hanno
261
1981
la notte di andarsene a fare altrettanto. Dovremo poter
262
1981
che facevano ressa, tenuti a bada da carabinieri e
263
1981
vi dicono i medici? A me, si capisce, non
264
1981
notte l’ho passata a pensare alla mia vita
265
1981
gravi. Rassicuratevi, non soffro: a ciò, immagino, hanno pensato
266
1981
qui per la convalescenza a Castelvecchio, non ne parleremo
267
1981
significa firmare una condanna a morte. È una precauzione
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1981
signor De Angelis?» chiese. ¶ «A patto di non stancarla
269
1981
in presenza di Severina, a firmare per lei l
270
1981
perché lei non riusciva a tenere la penna in
271
1981
più. Ma non ditelo a nessuno. Lamberto sta già
272
1981
sdrammatizzare. Figuriamoci se venissero a sapere la storia del
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1981
per impedire l’ingresso a qualche eventuale giornalista o
274
1981
da indurre don Fulgenzio a suggerire che, essendone la
275
1981
maggior parte probabilmente noti a Lamberto, egli fosse incaricato
276
1981
Sai» stava dicendo sottovoce a Teodolinda, «sai bene che
277
1981
Maria Teresa. ¶ «Scusate» disse a donna Teodolinda, «scusate, ma
278
1981
tempo. Vuoi scrivere tu a Roberto, a nome mio
279
1981
scrivere tu a Roberto, a nome mio, dicendogli che
280
1981
importante. E non dirlo a nessuno». ¶ «È già tanto
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1981
quando starò meglio.» ¶ «Io, a scrivere ci riesco» disse
282
1981
Teresa era stata ammonita a non piangere ma le
283
1981
si preoccupi, signora» disse a Maria Teresa, «rimanga pure
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sapeva più che dire a Severina e questa si
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già raccontato di lui a Castelvecchio ed egli non
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suora di guardia venisse a chiamare don Gabriele. Tornato
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avrei rinunziato per sempre a questa gioia, pur di
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lungo spiegarle i motivi, a parte il fatto che
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è un cimitero. Guai a dirlo ai medici! Ignoravo
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che cosa ci sto a fare. Mi sono rintanato
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private.» ¶ «Ho pensato tanto a lei» disse Severina. «I
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Gabriele rimase in silenzio. A Severina tornarono a mente
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silenzio. A Severina tornarono a mente i suoi pensieri
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e gli oppressi. Davanti a sé aveva un umiliato
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si trovò di fronte a suor Gemma, di cui
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giovanotto. Lei sa benissimo a chi alludo.» ¶ Lamberto ebbe
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attesa e si trovò a bussare alla porta di
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chiusi. Suor Gemma scoppiò a piangere a dirotto, inginocchiandosi
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Gemma scoppiò a piangere a dirotto, inginocchiandosi accanto al
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fazzoletto bianco ma continuava a piangere in silenzio. Poi
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silenzio. Poi si rivolse a don Gabriele: ¶ «Ma ha
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Ma ha pensato lei a portarle i Sacramenti? Il
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gli occhi e riuscì a sorridere a tutti, anche
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e riuscì a sorridere a tutti, anche a suor
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sorridere a tutti, anche a suor Gemma che non
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le disse: «Sai, continuerò a vivere. Gli occhi, i
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tua bella anima… Severina, a nome anche della Madre