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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Magalotti, Lettere su le terre odorose a monsignor Leone Strozzi, 1705

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1705
diritto d’esigerle, trovandomi a conto di Buccheri onorato
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1705
poco che m’impegnai a prometterle per via del
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del dottor Wogel intorno a’ Buccheri, benché (per quanto
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1705
supplicar V. S. Illustriss. a dar per mia parte
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preziosi acquisti, come adattati a servire nell’istesso tempo
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1705
regalo e all’erudizione. ¶ A proposito di quello che
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1705
di fragranza, ella inclinerebbe a crederle più tosto artifiziali
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1705
mi sovviene di motivare a V. S. Illustriss. d
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1705
gentilissimo, arrivandosi, mi dicono, a pigliar in cambio di
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1705
cavi in Sassonia vicino a Leipsich, e in tanta
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gagliardo da non averlo a braccheggiare né col naso
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1705
e tuttavia, come fatto a mano, non incapace di
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1705
che col mio ritorno a Firenze mi riesca di
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Buccheri di Sessa, che a Napoli chiamano Buccheri villani
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altra cosa rende sopportabile a mio giudizio, che il
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vasi poco meno che a prezzo di pignatte o
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ben forte d’avere a poter servire V. S
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1705
Indias, d’una vastità, a mio credere, inaudita, e
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giorni prima che S. A. partisse a questa volta
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che S. A. partisse a questa volta, non sono
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1705
poco di tempo, intorno a questi ancora spero di
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1705
un poco più distinta. ¶ A proposito di Porcellane, posso
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dire fino da ora a V. S. Illustriss. esserne
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1705
Firenze, non so se a tempo del G. D
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1705
assicuro di poter mandare a V. S. Illustriss. il
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1705
disegno, anzi il colorito a olio di qualche vaso
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1705
del Fiore, essendo difficile a credersi che ell’abbia
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1705
questi cenni ad accreditare a V. S. Illustriss. la
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e conta gli eserciti a centinara di migliara di
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1705
obbligante temerità, che abbia a fare questa parte un
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1705
buono ad altro che a correr risico di farsi
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1705
poco in questa guerra a fare da tamburino, e
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se non vorranno trovarsi a qualche brutto scherzo, bisognerà
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1705
Empoli. Qui sono dietro a vedere se mi riesce
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1705
trionfo della sig. Marchesa, a conto di che mi
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mi è convenuto mandare a Madrid diverse notizie, e
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1705
in impegno di mandare a Parigi, e questo non
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1705
rendermene meritevole col mettermi a studiare e allindare i
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io possa ancora avere a scrivere al sig. D
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1705
non domando altra grazia a V. S. Illustriss. che
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riserbi ad altro che a me le proteste del
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1705
presente Imbasciatrice d’Alemagna a Madrid per la seconda
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1705
da Contessa di Petting. A considerarla per distesa da
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1705
dover servir d’istruzione a un Cavaliere, che scriva
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Io la mando stasera a Madrid ad amico capace
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1705
totalmente allo scuro, onde a V. S. Illustriss. ne
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1705
imbastiti di bambagia tenuta a profumare in uno scatolone
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scatolone per più giorni a fumo di cazolette assai
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che nella prima funzione, a tener coperto lo scatolone
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1705
lo scatolone da capo a piedi con buoni coltroni
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assicella di cipresso, adattata a incastrare in una piccola
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Cordova, ricordandole che hanno a essere abluzioni, e non
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non vi s’hanno a immergere infino ai capelli
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1705
acqua, che servirà benissimo a una ventina. Quattro o
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1705
buon animo per coadiuvare a questa lavanda di piedi
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1705
debiti. In tanto soddisfò a quello del mio ossequio
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1705
l’impegnare il gonzo a imbarcarsi senza biscotto. Io
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pellegrine e galanti, tagliate a solleticare certi geni gentili
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1705
sento un maraviglioso penchant a rendere ossequio alle morbidezze
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1705
secolo, e in conseguenza a perpetuarne la memoria; non
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non m’impegno poi a dire, se a sua
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poi a dire, se a sua gloria o a
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a sua gloria o a sua confusione; e questa
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mia passione è arrivata a segno che io vado
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di quadri, che venga a essere come una serie
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si fanno far vento a i Negri nell’atto
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aria di voler arrivare a crocifiggere la speculativa de
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che saranno di qui a duemil’anni, come senza
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misteriosi strumenti di rovescio a i busti delle Dame
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1705
di tutto questo servirebbe a persuadere V. S. Illustriss
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dall’obbligo d’averli a passare in città, dove
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più dottore, si riducono a poco più di quelle
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e che ho scritte a V. S. Illustriss. Ora
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1705
parli di cose moderne, a non volere scrivere una
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in simili casi ha a diventare come i granelli
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terra cotta, e entrare a conciliare il luogo famoso
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insieme tanto capitale intorno a’ Buccheri e alle Porcellane
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metta conto l’impegnarsi a farne trattati a parte
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impegnarsi a farne trattati a parte, per uno particolarmente
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1705
detto quel che basti a sodisfare ogni più curioso
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1705
fregona spagnuola dall’altra a fare una scena di
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1705
mettersi per corpo morto a rintracciarne ogni più minuta
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1705
e rasciutto. Solamente sospendo a mandarlo tanto che io
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originale si lascia disporre a permettermi di far segare
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1705
in un involto diretto a V. S. Illustriss. il
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1705
Clemente Vitelli, che abbattutosi a vederlo iermattina qui in
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in camera, e inteso a quel che era destinato
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1705
con l’istesso marchio, a conto del quale m
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e ridotta più propriamente a una pizza, segno del
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Illustriss. d’avere scritto a Dresda fino da Pisa
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1705
in una cassettina diretta a V. S. Illustriss. alcune
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dalle mie premure parte a favorirmi di propri componimenti
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propri componimenti, e parte a procurarmene da altri amici
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1705
loro. Tutti questi serviranno a deciferare alla sig. Marchesa
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supplicai V. S. Illustriss. a farle per mia parte
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mercedi. E devo dire a V. S. Illustriss. essermegli
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essermegli di più esteso a fargli sperare che la
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quello che possa parere a V. S. Illustriss. di
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se stesso, la supplico a considerarne il motivo per
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quel protocollo di cartone a un libro stampato dal
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accolto in porpora solamente a i figliuoli degl’Imperatori
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Imperatori d’Oriente. Anzi a questo proposito, per quanto
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libreria, avvertite bene, dico, a non farlo legare altrimenti
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1705
vorrei che vi obbligasse a quella medesima attitudine, nella
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di Buccheri in mano a Giannettone cocchiere eh? M
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di stabbio, vi risolviate a mandarmela in occasione del
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qualche Regina, di ritorno a’ suoi Stati, dopo essere
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1705
Stati, dopo essere stata a vedere il Culiseo. E
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siate arrisicato) di mandarmi a donare un Bucchero per
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Quanto mai siete addietro a conoscere i Buccheri! Non
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chiunque li possiede, privativamente a ogni stato, sesso, e
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è, ne chiedesse uno a me, che sono un
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detti l’anno passato a una Dama, che cominciava
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una Dama, che cominciava a aprire gli occhi a
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1705
a aprire gli occhi a questo diletto. Infino a
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a questo diletto. Infino a tanto che quando uno
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che quando uno viene a proporre a V. S
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uno viene a proporre a V. S. di cambiare
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rabbia che l’obblighi a far gettare colui dalla
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del quale vengano condizionati a far l’istesso miracolo
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l’istesso miracolo, che a detta vostra ha fatto
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per un seme atto a riprodurle nell’istessa specie
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menti che lo ricevono. A voi pare una gran
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iv fatt Mssier Ludvig a truvar’ tant’ minchiunarie?» Vero
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le vostre no, mentre, a ben considerarle, sono più
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gran fantasia di ridurre a terra di Bucchero il
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una simile idea, cominciai a dir tra me stesso
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che non seguì fino a tanto che, passando d
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un’altra, non arrivai a quell’epifonema. «In somma
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favellare, mentre più dite a guisa d’Arpocrate col
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sustanza io mi accomodavo a adottare per parto della
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Buccheri, che ho veduto a i miei giorni. E
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di quel paese ridotte a bicchieri, in uno de
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1705
enorme, mi son trovato a bere in Oxford, nel
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tutto questo non servì a farmi far capitale d
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capitale d’un’immaginazione, a mio giudizio, affatto aerea
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quali ha gran correlazione a i barri rossi quello
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o in un altro a i Buccheri, se il
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lettere, e di scrivere a una dama. Mi direte
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mi sono voluto emancipare a far menzione di colui
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ex utraque parte corporis. A conto della grazia, che
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acquista l’acqua bevuta a i Buccheri, calzava benissimo
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queste ciarle, e venghiamo a quello che importa. Io
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io ritorno adesso debitore a tutti, per l’estensione
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per poterne render conto a persona che merita bene
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d’addizioni?... ¶ Firenze, 14 aprile 1699. ¶ A quell’antifona «l’ambasciatore
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pietà. Iddio lo rimeriti a lei, e a voi
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rimeriti a lei, e a voi, e voi contentatevi
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creduto di doverla avventurare a un deliquio, non potendo
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letto prima di andare a dormire, e intanto prego
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né fuoco, né fumo. A me non dà fastidio
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di servirmene di tutti a un tratto, trovandomi ancora
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nuova, che sarete obbligato a concepire maggiore stima de
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se io possa arrisicarmi a metterci un poco d
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Accademico della Crusca; e a me fece un gran
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tempo all’Arciconsolo e a me. Beato voi, e
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Marchesa, che può mettere a sicuro capitale per a
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a sicuro capitale per a quel tempo tutti i
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Falconieri vi si fosse a bastanza lasciato intendere, che
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fatto e vi torno a fare questi tanti scongiuri
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l’ho né meno a lasciarli sodisfare in tutti
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de verbo ad verbum a lettere d’oro nel
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e di poeti stiracchiabili a dritto o a traverso
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stiracchiabili a dritto o a traverso a i Buccheri
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dritto o a traverso a i Buccheri, non ci
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al costume di scrivere a una dama da cavaliere
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però professai di ristrignermi a quel luogo di Plinio
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indirettamente, come per servire a un altro intento. Nell
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ho in capitale, almeno a quel segno che bisognerebbe
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volta che avevo preso a trattar con una dama
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e se vi anderà a fagiuolo, ne imbratterete qualcheduno
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oziosi, che vi averebbero a insegnare a guardarvi da
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vi averebbero a insegnare a guardarvi da quelle letture
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voi burliate: ma se a sorte diceste da vero
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non s’era obbligato a più. Ma delle Porcellane
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uomo non può entrare a parlarne se non dopo
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raffinata, che chi piglia a scrivere d’una cosa