parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1545
e veggia 'l fine a tante pene e duoli
2
1545
s'io son morto, a che cercar piú morte
3
1545
L'Oglio piú volte a sí gravosi accenti ¶ il
4
1545
accende chi la mira a poco a poco, ¶ ed
5
1545
la mira a poco a poco, ¶ ed arde il
6
1545
appaga. ¶ 118. ¶ Quell'arti ch'a real, gientil fanciulla ¶ convengon
7
1545
vertú disio: ¶ beato ch'a tal fuoco s'infollio
8
1545
chi vuol gioia poggi, a questi s'erga, ¶ ma
9
1545
e fido; ¶ ch'innanzi a sí begli occhi unqua
10
1545
regge e gira sfera, ¶ a questi ha dato il
11
1545
di gioia in petto a l'uomo fanno ¶ che
12
1545
sí s'avviva innanzi a que' begli occhi ¶ che
13
1545
e l'arra dar a voi del paradiso; ¶ ché
14
1545
mira spiega l'ale ¶ a la ragion di sé
15
1545
ch'indi si leva a contemplar il vero ¶ Motor
16
1545
pompe, ¶ e sí potente a l'ombra lor si
17
1545
Amor i grandi regni ¶ a lui soggietti (mercé di
18
1545
sovvra tutti degni, ¶ possenti a rischiarar gli abissi rei
19
1545
delicato e molle ¶ ch'a salir non bisognan gradi
20
1545
e tutti piglia. ¶ N'a pena tocchi gli ha
21
1545
fatto è 'l vizio a cui l'uomo s
22
1545
doglia. ¶ 140. ¶ Disser le Grazie a la fanciulla: "Vedi ¶ due
23
1545
fin che tu giunga a la dolente cima, ¶ ove
24
1545
n pena, ¶ ché sol a morte questa strada mena
25
1545
sprezzato e sempre mostro a dito, ¶ da i buon
26
1545
fatt'è l'opra a la vertute amica, ¶ passa
27
1545
il saldo cor fermato, ¶ a la vertú sí facil
28
1545
lato, ¶ ma con piacer a glorïose imprese ¶ le voglie
29
1545
L'abito ha fatto a l'opra vertüosa, ¶ che
30
1545
quasi vien natura. ¶ 149. ¶ Ch'a tal si viene in
31
1545
l destro camin tiene". ¶ 150. ¶ A questo attenta, la real
32
1545
spirti le restaro accensi ¶ a penetrar de li poeti
33
1545
che par sí aperto ¶ a prima vista, e quanto
34
1545
subito il vero mette a lui per contra". ¶ 157. ¶ Indi
35
1545
vero sempre attese, ¶ ed a saper real si diede
36
1545
ora mi credo ch'a bastanza ¶ i' t'abbia
37
1545
fin ch'io poso a ragionar m' aspetti. ¶ 159. ¶ Mentre
38
1545
il Re che regna a noi disopra, ¶ di tanta
39
1545
d'umano modo ¶ dánno a' mortai stupor e meraviglia
40
1545
Eridania i' n'odo, ¶ a cosa sol cieleste s
41
1545
vorrian portar da Calpe a i liti Eoi, ¶ dal
42
1545
liti Eoi, ¶ dal Carro a l'Ostro, e far
43
1545
n'oscura tomba ¶ tarpar a vostra fama le bell
44
1545
v'ha dato, ¶ (tant'a quel piacque farvi singulare
45
1545
chi sia cantato, ¶ possa a chi 'l canta eterna
46
1545
chiaro sole? ¶ 7. ¶ Per questo a dir di voi mosso
47
1545
canto, ¶ (vostra mercé), ch'a voi men volo a
48
1545
a voi men volo a canto. ¶ 8. ¶ E porta il
49
1545
mondo grata e grata a tutti i dèi. ¶ 47. ¶ Quest
50
1545
divina vera forma ¶ diero a l'aventurosa e bella
51
1545
d'amanti innoverabil torma ¶ a seguitarla ogni cor accende
52
1545
eterna pompa e acquista a meraviglia, ¶ e sferza il
53
1545
sferza il mondo sempre a rimirarla, ¶ seguirla, riverirla ed
54
1545
ed eccellenti; ¶ e quegli a poetar sí scalda e
55
1545
albergava e Scorpio seco a canto: ¶ questi la fan
56
1545
dimora ¶ non fa, ch'a ben donar gli istima
57
1545
senso e sopra umano ¶ a chi cosí mirò mai
58
1545
mai, ¶ e: "Del saper a pochi noto ancora," ¶ disse
59
1545
di prudenzia pieno, ¶ ch'a mille effetti mostra chiaro
60
1545
non dir il tutto a parte a parte, ¶ ché
61
1545
il tutto a parte a parte, ¶ ché troppo lungo
62
1545
allora ¶ perch'ogni male a li mortali doni, ¶ data
63
1545
innata altezza e leggiadria. ¶ A che dunque stupir se
64
1545
stella? ¶ Dunque si ponno a lei le lodi darsi
65
1545
che si den dar a piú perfetta e bella
66
1545
formose ¶ per nodo marital a quello unite, ¶ e quante
67
1545
cor sincero ¶ gioioso innanzi a sé trarrebbe e chino
68
1545
s'alzaro i cigni a volo, ¶ empiendo l'aria
69
1545
grate e snelle, ¶ com'a serve convien di Citerea
70
1545
allor in braccio pose a quelle ¶ la bella figlia
71
1545
e la cura lasciaro a le tre dive, ¶ tal
72
1545
ciascuna ogni or vicina ¶ a quella è stata e
73
1545
il fiore. ¶ 85. ¶ Piú bella a lor par questa assai
74
1545
di Gonzaga. ¶ 86. ¶ O raro a queste dato, o sacro
75
1545
dica): ¶ i' so ch'a mal il vero unqua
76
1545
l ver ami e a quel ti mostri amica
77
1545
quel ti mostri amica. ¶ A quante il sol ne
78
1545
viso ogni uomo assembra ¶ a matutina rosa, quando per
79
1545
per serbar l'onore, ¶ a questa non parrá mai
80
1545
tre Grazie, acciò ch'a quella nulla ¶ mancasse de
81
1545
d'una sol dramma ¶ a farla di vertú salda
82
1545
vaga ¶ ch'ogni vista a mirarla in lei s
83
1545
occhi mira, ¶ giura ch'a Citerea simil appare: ¶ altri
84
1545
etá che le fanciull'a pena ¶ e mamma e
85
1545
vaghe donne in mezzo a' cavalieri, ¶ u' si parle
86
1545
mare ¶ che meraviglia porge a' circostanti. ¶ E tanta grazia
87
1545
ch'ella ha sempre a lato. ¶ 98. ¶ L'insegnâr queste
88
1545
e ben fondata torre, ¶ a sé da sé col
89
1545
giá moveva molte donne a sdegno ¶ l'almo favor
90
1545
seco ogni elemento, ¶ perch'a tal grado il viver
91
1545
ti ricchiese allora ¶ ch'a lui n'andassi a
92
1545
a lui n'andassi a dargli alcun conforto? ¶ Ove
93
1545
bel sol mandato avea a l'occaso. ¶ 105. ¶ Ei mezza
94
1545
un medemo speco ¶ sepolto a starti eternamente a canto
95
1545
sepolto a starti eternamente a canto? ¶ Com'esser può
96
1545
sará quel dí ch'a lei men voli, ¶ e
97
1545
ma ritrosetta alquanto e a lui rubella, ¶ di dentro
98
1545
bella e piú leggiadra a tutti mostra. ¶ 117. ¶ Dico piú
99
1545
quella fronte sí allegra a meraviglia, ¶ ruga non ha
100
1545
scherzan su la fronte a tutte l'ore. ¶ 120. ¶ Que
101
1545
che tante grazie rare ¶ a pien non loda stil
102
1545
s'era. ¶ E mentre a lui cantando me ne
103
1545
tu fra gli altri a lei cosí sarai ¶ soggietto
104
1545
e tanto il ciel a ciò t'inclina, ¶ che
105
1545
pensava che giá mai ¶ a l'uom non manca
106
1545
e guai ¶ spesso pietosa a quel si volge e
107
1545
e con qual diligenza a quell'attese ¶ ogni segno
108
1545
che s'avalori ed a ben far s'indonne
109
1545
Motore, ¶ seguendo lor natura a tutte l'ore. ¶ 11. ¶ Quegli
110
1545
e 'n ogni luoco, ¶ a fruir son sí fermi
111
1545
ma l'uom simile a Dio da lui formato
112
1545
Dio da lui formato, ¶ a cui libero arbitrio in
113
1545
quanto gli aggrada oprar a modo sò. ¶ 13. ¶ Può la
114
1545
ché non s'apiglia a lor il fier uncino
115
1545
Se questa grazia Iddio a te non dona, ¶ ma
116
1545
trar del solco fòri ¶ a c'han lo spirto
117
1545
stanno, ¶ e falsi consiglier a voi si fanno. ¶ 18. ¶ Lodate
118
1545
Lodate Iddio e grazie a lui rendete, ¶ ch'uomini
119
1545
ben che possedete ¶ seguite a farvi eterni ed immortali
120
1545
E se tal or a certo tempo e etate
121
1545
tutti i dèi ¶ uniti a farla d'ogni grazia
122
1545
sempre c'ha voluto a voi ¶ donar aíta o
123
1545
openïone ¶ che non lasciava a l'uom il ver
124
1545
bocca l'api standosi a giacere, ¶ e le labra
125
1545
mèl ibleo, ¶ alto presagio a tanto semideo. ¶ 24. ¶ Fur l
126
1545
è trovato punto ¶ ch'a' suoi purgati scritti sia
127
1545
perfetta ella si dice, ¶ a te d'amarla e
128
1545
l mondo brama, ¶ ed a questo natura ogni or
129
1545
natura e 'l ciel a lei ti chiama, ¶ sprezza
130
1545
vedrai come questa giovanetta ¶ a riverirla Amor con gli
131
1545
e caro ostello. ¶ 32. ¶ Innanzi a l'alta rocca era
132
1545
alta rocca era Mercurio, ¶ a mortal occhio non visibil
133
1545
Ecco l'albergo," disse, "a punto a punto, ¶ ove
134
1545
albergo," disse, "a punto a punto, ¶ ove le Grazie
135
1545
augurio ¶ avran le grazie a tal beltá congiunto, ¶ qual
136
1545
in luoco, ¶ fin ch'a la stanza fortunata arriva
137
1545
si ferma ed indi a poco a poco ¶ canta
138
1545
ed indi a poco a poco ¶ canta suoi carmi
139
1545
ambrosia poi diffonde, ¶ ed a quanti vi son sé
140
1545
numi che gli stanno a lato. ¶ Il caducèo dopo
141
1545
che comincia l'aria a rischiararse. ¶ Rare le stelle
142
1545
altro mal l'addoglia. ¶ 41. ¶ A la madre un miracol
143
1545
ciel aventurosa piacque. ¶ Ivi a Lucina piú che mai
144
1545
in quello punto, ¶ ch'a simil grado mai non
145
1545
Si vede l'Ongaria a brano a brano ¶ a
146
1545
l'Ongaria a brano a brano ¶ a dura servitú
147
1545
a brano a brano ¶ a dura servitú star sottomessa
148
1545
parole, ¶ ché nessun move a tant'impresa il piede
149
1545
è spada e scudo a la romana chiesa, ¶ che
150
1545
Galli andarono in persona ¶ a Roma armati sol per
151
1545
terra santa presa, ¶ n'a la fede di Cristo
152
1545
d'ora in ora a commun danno. ¶ 64. ¶ Né per
153
1545
cotanti lustri. ¶ 67. ¶ Lodovico morí, a cui succede ¶ il magnanimo
154
1545
di vertute amico: ¶ egli a l'Italia il nuovo
155
1545
largo e cortese, ¶ ch'a par d'ogn'alto
156
1545
un uom onore. ¶ 72. ¶ Successe a questi il generoso figlio
157
1545
ferma ¶ che 'n cima a l'alto Olimpo ella
158
1545
tal fu 'l principio a farsi il piú perfetto
159
1545
rar si può far a lui disdetto, ¶ onde lasciò
160
1545
canto. ¶ Di quant'imprese a questi Carlo ha date
161
1545
l'arme ancora, ¶ ch'a gloria ed a vertú
162
1545
ch'a gloria ed a vertú dieron ricetto, ¶ onde
163
1545
di Roma Pio senese ¶ a far l'armata contra
164
1545
prudente, ¶ che l'ira a molti spesso venir meno
165
1545
rapiva, ¶ la gran mitra a gli augei di Giove
166
1545
le Muse sempre amico, ¶ a Francesco fratel, figlio a
167
1545
a Francesco fratel, figlio a Fedrico. ¶ 79. ¶ Vi fu di
168
1545
cui vertute ¶ non basta a dir e l'uno
169
1545
dotto i dotti ama, a quelli dá ricetto, ¶ sincero
170
1545
nero e crespo cirro. ¶ 86. ¶ A l'arme si dè
171
1545
li corresse, ch'egli a lato, ¶ anzi piú tosto
172
1545
dálle, ¶ e le ricchezze a mantenerla spande: ¶ e tenne
173
1545
Pirro meno, ¶ né ch'a sé quella con pregar
174
1545
prezzi o brami ¶ ch'a rischio por per lei
175
1545
vi condusse armata, ¶ ed a quanto si fe' sempre
176
1545
l'infida mente, ¶ ed a Fedrico nel secreto aperse
177
1545
con Alcide stato fôra a fronte: ¶ se poi cantava
178
1545
al monte: ¶ fu sacro a Febo, fu compagno a
179
1545
a Febo, fu compagno a Marte, ¶ come fan fede
180
1545
e de l'oro ¶ a molti impregionati dè ristoro
181
1545
le putte e genti a Dio rubelle: ¶ si vedevano
182
1545
tosto Cristo ¶ in preda a' lupi mandi questi cani
183
1545
che straziar si vedranno a brano a brano. ¶ 98. ¶ Chi
184
1545
si vedranno a brano a brano. ¶ 98. ¶ Chi non vide
185
1545
in quell'orrendo caso a Cristo e santi, ¶ e
186
1545
che 'l buon Fedrico a l'alma chiesa diede
187
1545
canto, ¶ e mi mancrebbe a raccontarlo l'ora. ¶ Basti
188
1545
la bella Bentivoglia singulare. ¶ 105. ¶ A piè de l'Apennin
189
1545
il piè vi pose, ¶ a tutt'Italia il chiaro
190
1545
tacer potrò, e seco a paro ¶ quella che mai
191
1545
alzâr con cortesie fin a le stelle, ¶ ed in
192
1545
dolcezza pieno. ¶ 112. ¶ Ma com'a te narrar vuo' queste
193
1545
il mondo può tirarsi a buona via, ¶ ché tanta
194
1545
pria. ¶ Ed or attendi a quanto ti vuo' dire
195
1545
sperando che questa verginella ¶ a' vizii debbia por la
196
1545
con sí bella figlia a paro a paro ¶ del
197
1545
bella figlia a paro a paro ¶ del carcer la
198
1545
levasse con le Grazie a volo ¶ lasciando il vizio
199
1545
in sempiterno duolo. ¶ 17. ¶ Onde a Mercurio Giove rivoltato ¶ con
200
1545
mio," disse, "il carco a te fia dato ¶ che
201
1545
gl'impose ciò ch'a far avea ¶ nel nascer
202
1545
il padre, ¶ si pose a i piedi le bell
203
1545
arriva, ¶ il lungo volo a poco a poco frena
204
1545
lungo volo a poco a poco frena, ¶ e da
205
1545
siede. ¶ 22. ¶ Indi si leva a volo e com'augello
206
1545
tra piscosi scogli ¶ vicino a l'acque porta il
207
1545
verso quel tutto liggiero, ¶ a mortal occhio non visibil
208
1545
molte sante cose, ¶ ch'a voi mortali sono in
209
1545
d'erbe sono, còlte a piena luna, ¶ e di
210
1545
levar nel partorire, ¶ ed a la madre tal donar
211
1545
Mercurio alquanto, ¶ ché tosto a lui col dir farò
212
1545
uno e l'altro a par de gli occhi
213
1545
sotto 'l Sirio geme, ¶ a tesser cominciasti il caro
214
1545
si spoglia. ¶ 31. ¶ Ma ritornando a ciò che dir volea
215
1545
lasciato, ¶ venne in Italia a prender nuovo stato. ¶ 33. ¶ Ei
216
1545
giacque: ¶ indi si diede a bellicose imprese: ¶ tanto l
217
1545
tanto l'arme vestir a quelli piacque ¶ ch'altro
218
1545
qual piú gagliardo fosse, a l'una o due
219
1545
prole, ¶ che d'Austro a Borea, dal mar Indo
220
1545
Borea, dal mar Indo a Tile, ¶ è de le
221
1545
cominciò Carlo in campo a contrastare. ¶ 37. ¶ Al fin da
222
1545
nome estinto, ¶ in mezzo a le campagne e selve
223
1545
vago luoco cinto, ¶ ch'a gli abitanti approdi e
224
1545
ne l'altro canto ¶ a far un nuovo e
225
1545
figli pose il freno ¶ a' suoi nemici, e fe
226
1545
e pieno. ¶ E diede a' mantovani tal ristoro, ¶ ch
227
1545
terre appresso ¶ lo scettro a lor da i cittadin
228
1545
e supreme ¶ dal Carro a l'Austro e da
229
1545
Austro e da Calpe a gli Eoi ¶ son chiari
230
1545
e tanti ne condusse a morte, ¶ ei sempre di
231
1545
Galeazzo su la guerra ¶ a pugna singular tratto per
232
1545
Colubri ¶ cinser d'armati a Mantova le mura, ¶ che
233
1545
Italia con gl'Insubri ¶ a far la guerra perigliosa
234
1545
d'ogni guerra. ¶ 53. ¶ Ed a sí alto grado il
235
1545
l'albergo avea, ¶ ch'a questi in cura il
236
1545
unisse tutt'Europa insieme ¶ a prender l'arme contra
237
1545
e por la mitra a rischio e la persona
238
1545
alma resa, ¶ che vola a quel Signor in cui
239
1545
cui mi fido, ¶ andate a ritrovar il re Corvino
240
1545
che sempr'è stato a' turchi aspro vicino. - ¶ 58. ¶ Era
241
1545
elementi uscí di fòra, ¶ a tanta maiestate, al sacro
242
1545
convertito, ¶ ch'umana carne a manducar m'appose; ¶ e
243
1545
i' fei. ¶ 77. ¶ Indi mosso a pietá rifeci il mondo
244
1545
che pria fecondo ¶ moltiplicasse a i mesi tristi e
245
1545
l'acque e pomi a tutte l'ore. ¶ 80. ¶ Sentí
246
1545
del fuoco feo, ¶ ignudo a l'avoltor ei porge
247
1545
tutto pur si prende a gioco, ¶ e nulla stima
248
1545
Né questo punto giova a far che torni ¶ come
249
1545
nefande e dire, ¶ ed a voi dèi appor tanti
250
1545
assai sovente ¶ di coppa a mensa e spesso di
251
1545
lana trasse ¶ la Luna a far di Pan tutte
252
1545
pastor ancora dásse, ¶ ch'a pascer le sue bianche
253
1545
giú del letto atterra, ¶ a tutti li discopre a
254
1545
a tutti li discopre a pel per pelo, ¶ e
255
1545
ch'altrui, non ch'a noi, son vituperose. ¶ 90. ¶ E
256
1545
adoperarla omai ¶ per dar a' tristi eterni e duri
257
1545
fermato e dritto, ¶ n'a cosa vil potrá giá
258
1545
la Franza tutt'Italia a paro, ¶ perché resti la
259
1545
con furia il tutto a fuoco ¶ il luteran che
260
1545
palese il disonore ¶ ch'a Roma si fará da
261
1545
non ti levasti irato a volo ¶ celando il lume
262
1545
volo ¶ celando il lume a quelle scelerate ¶ genti feroci
263
1545
quelle scelerate ¶ genti feroci, a tanto crudo stuolo, ¶ colmo
264
1545
che 'l bel paese, ¶ a lunghi passi va di
265
1545
Milano ¶ or caccia questi, a quelli dá la mano
266
1545
chiaramente, ¶ che 'n ripa a l'Oglio adesso nascer
267
1545
adesso nascer dée ¶ donna, a cui par in quest
268
1545
mai sará chi giunga a par di questa, ¶ sí
269
1545
vizio caccierá al profondo ¶ a starsi sempre in sempiterni
270
1545
di lei si debbia a far che sia ¶ perfetta
271
1545
qual d'i giganti a Flegra. ¶ 113. ¶ Ond'io vi
272
1545
sagramento d'estrema forza a i dèi), ¶ che quanto
273
1545
de li santi numi, ¶ a favor di costei, di
274
1545
tempo e vede ¶ ch'a li suoi segni non
275
1545
prima che si mova a far vendetta, ¶ e 'l
276
1545
vibrar ardente e forte, ¶ a lento passo va, e
277
1545
al vizio corre e a sempiterna morte, ¶ la tarditá
278
1545
che si facevan venne a ritrovarlo, ¶ e segni diede
279
1545
che l'ira spanda ¶ a questi dí del mondo
280
1545
maggiore ¶ del soccorso divino a nostr' aíta? ¶ E quando
281
1545
con Cristo l'Alemagna a terra getta: ¶ i santi
282
1545
di porr' in fuoco a gara ogni or s
283
1545
figli nodrir, e moglie a lato metta: ¶ discioglie e
284
1545
e d'ogni tempo a voglia loro ¶ mangiar, ber
285
1545
legge fòri? ¶ Aver licenza a stender le false ali
286
1545
stender le false ali ¶ a profanate leggi e gravi
287
1545
errori? ¶ Lasciar il freno a tutt'i vizii e
288
1545
e le terre levar a i ver signori? ¶ Ma
289
1545
che metton per volar a i piedi l'ali
290
1545
coro ¶ quivi condutt'avesse a concistoro. ¶ 21. ¶ Ma sol veggiendo
291
1545
esser non può dinanzi a sí bel viso ¶ altro
292
1545
me s'avide allora a punto, ¶ e lasciò 'l
293
1545
sonar il canto, ¶ ed a me volta, ch'era
294
1545
stava de la riva a canto, ¶ disse: - Qui non
295
1545
nel vostro mondo, ¶ com'a Giove, che 'l tutto
296
1545
pensier che 'n petto a quelli nacque, ¶ che quella
297
1545
bella ad Amor e a te nemica. - ¶ 24. ¶ - Or ben
298
1545
fòr che star sempre a rimirarti teco; ¶ e se
299
1545
giá l'invita ¶ ch'a lui sen voli; ed
300
1545
ché 'l sesso nostro a lei tanto soggiace, ¶ quanto
301
1545
sol dá 'l lume a l'altre stelle, ¶ cosí
302
1545
cosí beltá dá questa a l'altre belle. ¶ 28. ¶ Piú
303
1545
che da' primi anni a l'ombra e al
304
1545
sole ¶ soffristi in ripa a l'Arno tra Vïole
305
1545
non ti parrá s'a questa tu t'affronte
306
1545
che staran teco fin' a l'ultime ore. ¶ 32. ¶ Perciò
307
1545
piú vaghe e snelle ¶ a par di questa ugual
308
1545
uscita in questa riva ¶ a te vicina mi porrò
309
1545
par non have; ¶ 36. ¶ ch'a pena cominciò toccar la
310
1545
che come il ferro a sé la pietra tira
311
1545
come l'ape intorno a i fior s'aggira
312
1545
buono, ¶ i' vidi innanzi a lei venir allora ¶ arbori
313
1545
meno, ¶ l'olmo ch'a' viti il suo favor
314
1545
che la vita leva ¶ a chi la nutre e
315
1545
l'ebeno nero e, a par de l'osso
316
1545
dritto e puro ¶ frassino a lanze e dardi ben
317
1545
v'era il fagiuol a par del pesco grande
318
1545
si vedesse allor assiso a l'ombra, ¶ e quanti
319
1545
ne venne fòra, ¶ mostrando a i fiumi la muscosa
320
1545
e seco l'Oglio a paro ¶ piú de l
321
1545
vi stava, e: - Meco a canto, ¶ - diceva, - il Lambro
322
1545
che la fama toglie ¶ a molti chiari ed onorati
323
1545
di' che la fama a quel e 'l nome
324
1545
ei le tue ninfe a chiara fama guida, ¶ tal
325
1545
ameno, ¶ erano quivi tutti a parte a parte: ¶ e
326
1545
quivi tutti a parte a parte: ¶ e vidi Schirmia
327
1545
i' condurrò le Muse a la sua riva, ¶ e
328
1545
con gli altri postosi a sedere. ¶ 56. ¶ L'Ibero si
329
1545
d'un sito, ¶ sedeva a canto a canto di
330
1545
sito, ¶ sedeva a canto a canto di costoro: ¶ e
331
1545
Termodonte con le Donne a lato, ¶ e l'Indo
332
1545
Muluca quivi stava seco a fronte, ¶ con altri fiumi
333
1545
almo latino, ¶ o ch'a Barbari chiude l'erto
334
1545
Liceo aveva con Parnaso a canto. ¶ Citero, Lamio, Arvisio
335
1545
mai né grati fôro ¶ a la tua vista gli
336
1545
chiarezza), ¶ del tuo favor a le mie labra spira
337
1545
DESCRITTE ¶ PAOLO BATTISTA FREGOSO A LA MOLTO ¶ ILLUSTRE E
338
1545
persuasioni m'ingegnai indurre a volerle dare fòra, e
339
1545
se ne fosse cagione, a le mie oneste persuasioni
340
1545
uomo nasciuto piú tosto a compiacere a gli amici
341
1545
piú tosto a compiacere a gli amici suoi che
342
1545
gli amici suoi che a se stesso. E io
343
1545
poema stampato, poi che a piú di uno segno
344
1545
e non le dare a modo alcuno la desiata
345
1545
luce, feci tanto che a le dette stanze, non
346
1545
bene ch'elle vennero a salva mano in mio
347
1545
sia non fatto. Né a questo mi sarei io
348
1545
allora esso Bandello donò a la felice e onorata
349
1545
fatte, levare di bocca a' tarli, e non lasciarle
350
1545
non le dedicarebbe che a l'onorato e valoroso
351
1545
vedesse posto per iscudo a queste sue composizioni, io
352
1545
non li satisfacendo cosí a pieno, come averebbe voluto
353
1545
averebbe voluto, egli consacrò a Vulcano? Però, col mezzo
354
1545
Signoria. Lascierò il giudicio a quelli che le vorranno
355
1545
leggere, giovandomi credere che a tutti in qualche parte
356
1545
ci possa trovare cibo a lo stomaco suo convenevole
357
1545
in vece del quale a tanti suoi criati e
358
1545
di alleggiamento e refrigerio a le sue mordaci cure
359
1545
mai di porgli innanti a gli occhi di quale
360
1545
sono figliuoli? Ma tornando a queste poesie, dico che
361
1545
signor suo consorte, che, a mal grado di morte
362
1545
saranno uno acuto sperone a tutti e' Fregosi di
363
1545
d'imitarlo, e massimamente a li signori suoi figliuoli
364
1545
e averlo sempre innanzi a gli occhi. Vederá anco
365
1545
terreno egli si levi a parlare de l'Amor
366
1545
con cui si ritorna a Dio. Ritroverá poi il
367
1545
tempio di pudicizia meritevolemente a quella ha preparato. Del
368
1545
lungamente la conservi. E a la sua buona grazia
369
1545
mi raccomando. ¶ IL BANDELLO A LA VERTUOSA EROINA LA
370
1545
s'abbaglia, e mai ¶ a par del vero non
371
1545
talora, ¶ quanto sia bello a pieno mai no' scrissi
372
1545
manifesti? ¶ 2. ¶ Porgi la mano a l'onorata penna, ¶ e
373
1545
l'alma fisse, ¶ ch'a voi soggietta sol da
374
1545
le spalle piú pavento ¶ a questa faticosa e grave
375
1545
di voi mi levo a volo ¶ col vostro nome
376
1545
volo ¶ col vostro nome a l'uno e a
377
1545
a l'uno e a l'altro polo. ¶ 8. ¶ Ne
378
1545
gran parte ¶ bagnando circondava a parte a parte. ¶ 10. ¶ Ché
379
1545
bagnando circondava a parte a parte. ¶ 10. ¶ Ché da l
380
1545
l'orezza, ¶ e lieto a quel concento allor m
381
1545
mirai ¶ quella bellezza bell'a meraviglia, ¶ ch'ogni tristo
382
1545
ch'era sol avezzo a la beltate ¶ che fa
383
1545
so che spirava, ¶ ch'a l'afflitt'alme può
384
1545
le ninfe, che dietro a gli animali, ¶ van per
385
1545
mio, ¶ ch'ancor fanciullo a te tutto mi diedi
386
1545
sol disio ¶ in mezzo a l'academia porr'i
387
1545
me ne tolse, ¶ ed a quel di Stagira mi
388
1545
suo genio gli spira a seguire, ¶ e quanto contra
389
1545
fasse ¶ vedi di raro a fin perfetto gire; ¶ per
390
1545
precetti tuoi ¶ mi posi a seguitar chi non presume
391
1545
la prova, ¶ o sillogismo a ciò per forza il
392
1545
il muova. ¶ 101. ¶ Però, maestro, a te perdono i' cheggio
393
1545
giá dipinte sono, ¶ ed a la mente torna ciò
394
1545
arte dotto dimostrarsi, ¶ perch'a memoria il buon villan
395
1545
ch'i' sedessi seco a canto, ¶ e con atto
396
1545
m'assisi non tropp'a lui lontano, ¶ e mi
397
1545
Amor tu se' ch'a nostre menti spire ¶ col
398
1545
e l'alme dolcemente a te ritire ¶ con un
399
1545
have e che verrá a le genti. ¶ Perché perfetta
400
1545
e vera grazia apporti a li tuoi servi. ¶ 112. ¶ Ti
401
1545
che noi mortali aguaglia a gli altri dèi. ¶ 113. ¶ L
402
1545
fur mai. ¶ 114. ¶ In grembo a questa oscura e cupa
403
1545
l giorno suo natale a concistoro ¶ Venere i dèi
404
1545
concistoro ¶ Venere i dèi a ricca mensa invita, ¶ u
405
1545
forme, ¶ acciò ch'egli a l'effetto si conforme
406
1545
cor con puro zelo ¶ a ciò che detto i
407
1545
seconda, ¶ ch'Amor innanzi a tutti è generato, ¶ di
408
1545
bei lumi ed ombre a quello dánno, ¶ sí ben
409
1545
d'Amor s'accese. ¶ A le sfere poi volta
410
1545
volse, ¶ con l'altro a li pianeti si rivolse
411
1545
l'uno, l'altro a l'intelletto, ¶ com'a
412
1545
a l'intelletto, ¶ com'a suo seggio dritto, ogni
413
1545
chiamato; ¶ ma qual bontate a par d'Amor si
414
1545
beato chi s'attiene a quello. ¶ 129. ¶ Or dir i
415
1545
sí chiara e certa ¶ a chi l'opre soperbe
416
1545
utile ch'Amor dona a' mortali ¶ non si può
417
1545
tali ¶ ch'opra infinita a raccontarli fôra. ¶ Qui de
418
1545
ceppi e i libri a lungo dánno, ¶ gli strali
419
1545
mette il piede, ¶ voltar a' vizii con prestezza il
420
1545
con prestezza il tergo? ¶ A le fiamme d'Amor
421
1545
fugge i vizii e a poco a poco ¶ d
422
1545
vizii e a poco a poco ¶ d'ogni vertute
423
1545
che mai non piacque a quel piú cosa vile
424
1545
egli disprezza, ¶ com'inetti a fruir tanta bellezza. ¶ 139. ¶ Son
425
1545
Quivi la mente dietro a quel si smaga, ¶ ch
426
1545
quel si smaga, ¶ ch'a vero Amor seguir unqua
427
1545
ogni or si move a sdegno. ¶ Un animo gientil
428
1545
perché sol s'appiglia ¶ a ciò che deve, ed
429
1545
ti restasse sempre mai, ¶ a fin ch'a tempo
430
1545
mai, ¶ a fin ch'a tempo e luoco i
431
1545
m'hai, ¶ riponi ben a parte, ed io fra
432
1545
son la cagion ch'a noi sovente in core
433
1545
giogo, ¶ che sta dinanzi a quel quieto e umano
434
1545
muta luogo, ¶ e quel a lui si volga in
435
1545
dire: ¶ 52. ¶ tal io dinanzi a quella diveniva, ¶ se di
436
1545
né da me stesso a me mai piú sovenni
437
1545
onorando e me tenendo a schivo, ¶ né stanza mai
438
1545
poi che le labra a disfogarmi apersi, ¶ dubito che
439
1545
sempre, ¶ ch'un lustro a raccontargli assai non fòra
440
1545
per tempo, ¶ sí spesso a me dinanzi si dilegua
441
1545
altra cura e attendi a ciò ch'i' dico
442
1545
m'ingombra: ¶ scoprirti com'a te tu se' nemico
443
1545
se' nemico. - ¶ Allor vicino a lui m'assisi a
444
1545
a lui m'assisi a l'ombra ¶ del verd
445
1545
volte altrui tirar cercasti ¶ a lasciar questa e seguir
446
1545
per guida il ciel a' tuoi prim'anni diede
447
1545
divin cerebro ¶ ch'innanzi a gli anni fu sí
448
1545
polvi ed acque, ¶ com'a' medici allor curar ti
449
1545
e sí cortese ¶ ch'a donar sempre piú ch
450
1545
donar sempre piú ch'a tòrr'attese. ¶ 70. ¶ Tu eri
451
1545
né smeraldo, né suco a questo vale, ¶ a dentro
452
1545
suco a questo vale, ¶ a dentro sí penètra il
453
1545
pien di tosco suol a' suoi donare, ¶ e prometteva
454
1545
senza noia. ¶ 74. ¶ Parte credesti a sue parole e parte
455
1545
ciance e falsi nodi a sé soggietto, ¶ e fusti
456
1545
fu sempre tale, ¶ ch'a tuoi desir tarpò con
457
1545
dir si vede ¶ ch'a buon camin ti rivolgeva
458
1545
accorta e saggia ¶ avolse a' tuoi disir un duro
459
1545
or sereno, ¶ tal ella a te pietosa ed or
460
1545
dare ¶ esiglio e morte a tanti che tu sai
461
1545
sí diletto. ¶ 83. ¶ Facesti quant'a te si convenia, ¶ ma
462
1545
di diece? ¶ Non tenne a mente ch'era in
463
1545
tant'amasti ed ami a tutte l'ore; ¶ ma
464
1545
l'uomo sovente dietro a van desire, ¶ e cangiar
465
1545
saggia Minerva ti volgesti a Marte, ¶ seguendo quel Gonzaga
466
1545
esso Fregoso ti ponesti a l'ombra, ¶ che bianco
467
1545
l'Adorno, ¶ che sol a conservarti sempr'attese, ¶ da
468
1545
ogni tumulto e scorno? ¶ A questo anco ora tien
469
1545
in questa t'incontrasti, ¶ a te sí forte e
470
1545
caldo di costei ch'a poco a poco, ¶ qual
471
1545
costei ch'a poco a poco, ¶ qual ferro ardente
472
1545
al genio e volgi a lui le spalle, ¶ ché
473
1545
se con occhio sano a me ti giri, ¶ forza
474
1545
annebbia. - ¶ 95. ¶ Le sue parole a mente mi tornaro ¶ quanto
475
1545
quanto se n'era a lungo andar uscito, ¶ e
476
1545
sí preclaro ¶ ratto conobbi a me tanto gradito, ¶ onde
477
1545
mi scoloraro, ¶ qual ch'a ragion si sente esser
478
1545
bassi ¶ levai, e riverente a lui mi volsi, ¶ né
479
1545
tremando sciolsi: ¶ - Qual pena a' fuggitivi servi dassi, ¶ tu
480
1545
tu puoi ben dar a me, poi che mi
481
1545
s'io restai ¶ dentro a' begli occhi preso ed
482
1545
prova ed arte. ¶ Anzi a dentro il vigor cosí
483
1545
di que' begli occhi a i rai, ¶ arsi in
484
1545
morir è breve pena, ¶ a par del fier martír
485
1545
e afflitto e presso a gli ultimi anni ¶ in
486
1545
di ragion mi spoglia. ¶ A piaga vecchia, che rimedio
487
1545
giunto in quest'etate a tale ¶ che di me
488
1545
alma liberarsi vale, ¶ ch'a Madonna sen va e
489
1545
ria. ¶ Sol stava innanzi a lei umile e attento
490
1545
lei umile e attento ¶ a' cenni suoi, mirando tutta
491
1545
passava tutto 'l giorno ¶ a l'ombra de l
492
1545
qual ghiaccio in cima a l'Apennino, ¶ ch'a
493
1545
a l'Apennino, ¶ ch'a lei dinanzi, lasso! m
494
1545
men vissi, ¶ sempre pensando a la nemica mia, ¶ i
495
1545
faceva stando in vita. ¶ 21. ¶ A rivederla al fin me
496
1545
dolor sí fier ch'a lagrimar m'invoglia! ¶ E
497
1545
com'uom che morte a suo buon grado toglia
498
1545
per non far noia a que' begli occhi sui
499
1545
e chi devea scemarlo a poco a poco ¶ ésca
500
1545
devea scemarlo a poco a poco ¶ ésca porgeva a