Francesco Muzzopappa, Affari di famiglia, 2014

consorte. ¶ Una volta riuscì a sequestrarmi per tre giri

avvolta in un velo a triangolo in pizzo nero

passata da anziana donna a sventurata settantaduenne. Ancora qualche

mi sono risvegliata stesa a terra. Di ciò che

bum e sono caduta a terra. ¶ Povera Anna. Nessun

scritta passa più volte a intervalli regolari. ¶ Mi fa

che speravo. ¶ Il piano, a quanto pare, sta funzionando

alla telecamera e comincia a singhiozzare, esibendo l’espressione

di ragazza che piace a mio figlio. Ancora ricordo

ricordo quando mi portò a casa una cretina che

si può impressionare davanti a queste cose vi sbagliate

spunta da una borsetta a forma di sfilatino di

cellophane e mi spingo a grossi passi verso la

cucina. ¶ Spalanco la porta a soffietto e mi lancio

vacanze estive, mi dilettavo a giocare nel nostro parco

e conoscenti facoltosi pronti a offrire cifre spropositate pur

che ogni settimana provvedevo a modificare nell’abbigliamento. ¶ Grande

i suoi rigogliosi baffi a punta. ¶ Non sono portata

metteva un punto conclusivo a qualunque discorso. ¶ Al termine

de La Chambre Syndicale a Parigi, dove frequentai corsi

Qualunque cosa tu vada a disegnare, da uno scarabocchio

capolavoro di ingegno. Muovono a pietà quasi quanto i

previsto. Sono stata attenta a non lasciare impronte usando

efficace e, senza arrivare a toni esasperati, mi sembra

dubito il casato riuscirà a sopravvivere a ulteriori scossoni

casato riuscirà a sopravvivere a ulteriori scossoni finanziari. E

loro non sanno che a me non interessa ricevere

solo che sia sottratto a quella specie di giunco

dubbi, abboccherà. Finalmente comincerà a preoccuparsi. Può trascurare le

capolinea. ¶ Ho provato persino a chiedere nuove informazioni sul

suo lavoro da somigliare a uno di quei bambini

le dita cicciotte, pronte a dare scacco matto in

mezzo della mia colazione a base di latte caldo

faccio, dedicandogli uno sguardo a forma di «si può

Deve insistere e mettere a frutto il suo talento

ne sono certa, riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi

nel senso di «vado a fare la spesa e

in gioco. Voglio provare a vendere i miei pezzi

questa passione, che so, a dicembre? ¶ Le passioni non

ne vado in giro a vendere bottiglie di Martini

la sfiga si ostini a bussare sempre alla mia

se ne sta lì a fissare il soffitto con

scendi». ¶ Chissà se riuscirò a sgusciare indenne da questa

mostre feline ai ricevimenti a Buckingham Palace, ma mai

ma mai si arriva a pensare di auto-rapirsi

mondane ci si ritrovava a tavola con un mucchio

gente ben vestita, giunta a palazzo con l’unico

delle volte si limitava a pronunciare qualcuno dei suoi

in cui è venuto a conoscenza della mia scomparsa

che avrei fatto prima a diseredarlo, quel cretino di

con la mia foto a tutta pagina e un

che si è riusciti a salvare dallo sbriciolamento il

di Donatello, ormai ridotto a un paio di granelli

anni. ¶ Quanto mi manca. ¶ A me sono sempre piaciuti

mi invitò al cinema a vedere My Fair Lady

come sempre. ¶ Mi alzai a fatica, con tutti i

preziosi da farmi scoppiare a piangere come una ragazzina

di mutismo per ricominciare a combinare qualcuna di quelle

tinte pastello, Emanuele seguitava a restare chiuso nella sua

volte lo sentivo tirare a freccette, sfogo che in

in seguito mi costrinse a cambiare la carta da

il mio sguardo. Cominciai a pensare ce l’avesse

un attimo seduta accanto a mio figlio, sul suo

parola, insomma, che servisse a riaccendere il dialogo. ¶ Niente

non sono più riuscita a impormi. ¶ Quando Amedeo apriva

ai diciotto anni riuscivo a dirgli «tagliati quei capelli

barbone», gradualmente sono passata a «che ne diresti di

tagliare i capelli?», fino a un più arreso «almeno

appartamento in pieno centro a Torino, se n’è

di pensare e tornare a discorrere con il rapinatore

di quando ho imparato a usare la pialla! Sa

il famoso rapinatore educato a sua disposizione. ¶ Ecco, anche

lavoro. Dobbiamo dare sostanza a questo rapimento. Anzitutto ci

che considero molto probabile, a palazzo mi hanno già

grandi che ti invitano a danzare. E invece è

per barche che aspirino a una certa dignità. Nessun

DI MARE, né scriverebbe a caratteri cubitali sulla fiancata

mistero più grande continua a rimanere proprio questa doppia

l’altra, si metta a svaligiare case. ¶ Incrocio le

avanti come farei davanti a un dipinto autentico di

di mente possa appassionarsi a questo mozzo con un

Non le sembra che a questo marinaio manchi qualcosa

indicando una buffa barchetta a remi, molto piccola, su

di se stesso. Comincio a non sopportarlo. ¶ In cuor

ambasciatrice, lui si limitava a sollevare un sopracciglio e

deve demordere, dico, provando a consolarlo. ¶ Dice sul serio

Deve insistere e mettere a frutto il suo talento

ne sono certa, riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi

non staremmo neanche qui a discuterne. ¶ Sarà, risponde, grattandosi

per favore, mi aiuti a portarla di sotto. Ho

mi raccomando: niente Gocciole. ¶ 11 ¶ A essere sincera, mi sarei

ad accendersi, fa fatica a spegnersi, si riscalda con

mani incrociate sulle ginocchia a fissare nello schermo un

piano si ingrandiva fino a diventare immagine. ¶ Poi, finalmente

e parlo per difetto – a diverse decine di migliaia

energia: può tenerti ore a parlare dei poteri benefici

via il passamontagna. ¶ Orecchie a sventola, naso a patata

Orecchie a sventola, naso a patata, zampe di gallina

inerpica sulle guance fino a circondare occhiaie scure e

somiglia in modo impressionante a una palla da bowling

Oddio! Cosa sono? ¶ Lenti a contatto, per sviare la

un ebanista? ¶ Mi limito a fissarlo, tanto secondo me

non sono più riuscito a trovare un impiego. Vuole

mai il ragazzo continui a credersi ospite di un

se svegliati mentre passeggiano a occhi chiusi per i

una certa notorietà, fino a diventare il famoso rapinatore

testa corrisponde grosso modo a uno stia qui e

giornali. Sulla copertina disegnata a mano, un omino rachitico

EDUCATO. ¶ Forte, eh? ¶ Inizio a provare quasi tenerezza. Si

Io sono questa macchia a destra, dietro il cespuglio

l’album e posandolo a terra. Posso offrirle qualcosa

nascosto dietro una porta a soffietto. ¶ Di un malvivente

l’aria di appartenere a quella categoria di trovatelli

che spaccano un’anguria a quindici metri di distanza

alito gonfio di formaggio a farmi compagnia. ¶ Con lui

Più tardi. ORA VENIAMO A NOI!, aggiungo con un

dica, risponde, accomodandosi accanto a me, giocherellando nervosamente con

Mi fermo un attimo a riflettere. ¶ Non so nemmeno

io come sia arrivata a una soluzione del genere

linoleum effetto parquet, fino a bloccarsi contro i piedi

dell’ordine e soprattutto a mio figlio che io

d’Adamo che continua a sbattergli in gola. ¶ Gliel

Devo convincerlo. ¶ Se torno a casa finirà che prima

pignorerà la tenuta costringendomi a trascorrere gli ultimi anni

di quelle roulotte argentate a specchio che si vedono

gli chiedo accomodandomi accanto a lui, arpionandogli il braccio

spennapolli per poi dedicarsi a furti più consistenti. Crede

che merita. Ovviamente tutto a spese mie. ¶ Ma lei

alla poltrona come naufraghi a un pezzo di legno

le capacità per aiutarmi a portare a termine il

per aiutarmi a portare a termine il mio piano

mio discorso lo rapisce a tal punto da renderlo

da renderlo molto somigliante a uno di quei tizi

molto lontano, da quando a due anni gli cadde

c’è traccia. Ma a quanto pare nella sua

come mai sia arrivato a rubare in una pasticceria

non addirittura il piano A. ¶ Rubo per vivere, ha

strada se solo imparassero a lavorare con la pialla

lavorare con la pialla? ¶ A questa domanda, devo ammettere

chiusi in camera, costretti a lavorare ciocchi di abete

accartocciati su una seggiola, a lume di candela, più

infelici di David Copperfield, a dare pennellate di vernice

Magari ha anche provato a parlarmene, ma io avrò

arrivato. ¶ Ho ben altro a cui pensare: l’espressione

un branco di tigri a suon di schiaffi. ¶ Be

suon di schiaffi. ¶ Be’, a questo punto credo tu

elegante dell’anno ma a quanto pare è una

del farabutto. Non riesco a fissare altro. ¶ Tento inoltre

domando, inoltre, come faccia a sopportare un passamontagna di

dozzinale. ¶ È molto simile a un obbrobrio che fui

obbrobrio che fui costretta a comperare a mio figlio

fui costretta a comperare a mio figlio nella decisiva

in testa di insegnargli a sciare. ¶ Durante la prima

la prima lezione riuscì a cadere la bellezza di

del cretino, quel viaggio a St. Moritz mi costò

Carlo. ¶ Ed eccomi qui a impegnare il tempo in

un paio di passi a una cassettiera che apre

apre con delicatezza. ¶ Finché, a fine perquisizione si ferma

fine perquisizione si ferma a scrutarmi con più interesse

di periferia. Oppure fatta a pezzi e ficcata in

in qualche frigo americano a doppia anta, di quelli

tutto non può fare a meno di emettere un

alto! ¶ Il ragazzo torna a guardarmi con gli stessi

un’idea. ¶ Come sarebbe a dire «ho un’idea

idea»? ¶ Andiamo. ¶ Come sarebbe a dire «andiamo»? ¶ Venga con

di ospite d’onore a qualche «prima» importante, spesso

di dover sfilare davanti a eserciti di giornalisti e

la nostra vecchia Audi A8 data via per una

epiche quali «non provate a inseguirci o le faccio

suo bambino. Io sorrido a tutti con la cortesia

campagna e mi invita a scendere aprendo con estrema

una macchina che appartiene a un farabutto di professione

professione. ¶ Ma il buongusto, a volte, è come l

caso. ¶ Ripartiamo con acceleratore a tavoletta. ¶ Mi sbaglierò, ma

la rapina. Non riesco a decifrarne bene l’aroma

mi capita di avere a bordo una persona come

passamontagna non riesco proprio a decifrare i lineamenti. ¶ Ha

lineamenti. ¶ Ha forse lavorato a palazzo?, gli chiedo, sinceramente

cui il giovanotto provvede a spolpare le sua dita

Eppure sono famoso, continua a dire parlottando da solo

parte delle sue giornate a bordo piscina, non per

farebbe cariare i denti a qualunque ascoltatore al di

Pozzo della Cisterna fuggendo a bordo di una Punto

rapirla?, mi chiede, premendo a tavoletta sull’acceleratore. ¶ Cioè

soli per strada. Intorno a noi un panorama fosco

e capelli lunghi tagliati a colpi di accetta. ¶ Di

Come descriverla. ¶ Somiglia molto a una di quelle baite

e potremmo benissimo essere a Saint Vincent negli anni

Il giovanotto mi invita a fare il mio ingresso

mostre di arte contemporanea. ¶ A Torino, purtroppo, sono una

grossi cucchiai si alternavano a grossi coltelli e, a

a grossi coltelli e, a sorpresa, piccole forchettine da

esci!, gli dico, mentre a grosse falcate si defila

Sole 24 Ore» si divertiranno a trafiggerci come arrosticini abruzzesi

ora mi ripaga così. ¶ A questo punto è molto

ripetutamente cercato di mandare a fuoco la mia vestaglia

nella Sala dei Ritratti a essere stato dipinto con

nonna Maria Vittoria affrontò a mani nude l’attacco

mi sforzerò di pensare a una soluzione. ¶ Forse potrei

la stracciatella. Mi aiuterà a sbrogliare la matassa dei

di combinare? È andato a regalare il Koh-i

Noor. ¶ Oh! ¶ Fai bene a dire «Oh!». Quel diamante

quando al liceo tornò a casa per dieci giorni

del filo da torcere a mia sorella. ¶ Ah sì

fila» organizzando una cena a lume di candela in

famoso per i menù a base di crudité, escargot

molto presto. ¶ Hai provato a spostare alle undici? ¶ Non

terremoto del febbraio del 1887, a sostenere le spese per

sotto carico. ¶ Abbiamo contribuito a salvare i resti del

Teatro Romano e messo a nuovo la Cripta Reale

denaro che abbiamo destinato a favore della collettività. E

direttore, sempre diligentemente piegato a novanta, e mi avvio

che deve aver superato a fatica un paio di

box. La trovo ingobbita a scrivere su un quadernetto

del reddito fisso. ¶ Perfetto. ¶ A questo ha fatto seguito

davvero preoccupante. ¶ Molto bene. ¶ A cui si è aggiunto

accidente. ¶ Sono scesa troppo a fondo nei dettagli? ¶ Fin

direi. ¶ Mi scusi. Proverò a sintetizzare. ¶ Meglio. ¶ Nei periodi

di crisi si tende a trattenere i cosiddetti “beni

rifugio così prezioso equivale a, non so come dire

o poi sarò costretta a commettere nei confronti di

mia conoscenza, dico, pensando a quel cretino di mio

ultimi ammanchi, sommati poi a un’eccessiva e improvvisa

indicando con la penna, a quest’altra cifra che

O dovremo essere costretti a ipotecare la casa. ¶ La

il caso del diamante, a quanto ammontano al momento

momento le perdite? ¶ Be’, a quel che risulta dai

suoi capelli, molto simili a uno di quei cespugli

solidarietà femminile mi spinge a parlarle con franchezza. ¶ Anna

cifre e numeri ormai a pochi zeri. Ma per

uscita da un conflitto a fuoco! ¶ Davvero? ¶ Devi curarti

su due zampe che a malapena sanno come reggersi

riuniscono nei bar davanti a una media chiara si

media chiara si mettano a discutere di quanto siano

mia abitudine elargire complimenti a chi non li merita

merita. Non li feci a Salvador Dalì quando mi

mi capitava di assistere a un saccheggio dal mio

un furfante in groppa a un cammello visibilmente anziano

in bocca. ¶ Mi difesi a modo mio, riservandogli qualcuno

Stia tranquilla. Siamo abituati a questo genere di visite

raccontare una pièce teatrale a un commensale «finto aristocratico

in questione, ha preso a parlarmi dei suoi episodi

episodi, delle sue serate a teatro e del suo

l’ho sempre detto, a volte sono troppe. ¶ Per

televisione non mi limito a guardarla: la divoro. ¶ Normalmente

la cosa si debba a mio padre, che pur

televisori profondi quanto forni a legna, io ero obbligata

legna, io ero obbligata a passarle seduta di fronte

passarle seduta di fronte a una radio, fissando valvole

di siepi. ¶ Solo fino a qualche anno fa era

del globo. Posso dirlo a ragion veduta, avendo visitato

circa tre ettari coltivati a rose nere, il giardino

di spighe dorate miste a lussureggianti tulipani rossi e

il parco è ridotto a una distesa di gramigna

Questo ovviamente non depone a favore dei laureati. ¶ La

periodo, infatti, che cominciai a soffrire di lunghe coliti

mi costrinsero più volte a imbottirmi di antidolorifici. ¶ All

tanto disse che provò a prepararsi per l’esame

anno fa è riuscito a laurearsi. ¶ Tuttora ho il

perché proprio non riesco a spiegarmi come una mente

latte e il dado a quattro facce, invenzioni inutili

mamme che perde tempo a riempire di lusinghe i

lusinghe i figli, spronandoli a suonare flauti traverso o

suonare flauti traverso o a saltare in groppa a

a saltare in groppa a cavalline. Vuoi dedicare la

quanto sei bravo appeso a quegli anelli. ¶ Non fa

che un abito lilla a strisce fucsia sia un

abita in un loft a Torino che funge anche

strambi, credo dovrebbe iniziare a mangiare solo patate come

di fioretto. Non riesco a fare a meno di

Non riesco a fare a meno di punzecchiarlo, è

gente non occorra attaccarsi a termini volgari. Riesco perfettamente

termini volgari. Riesco perfettamente a mettere una persona a

a mettere una persona a disagio usando sorrisi acidi

terminato e sei venuto a elemosinare soldi dal mio

Milano. Di solito viene a raccontarmi una serie di

dimmi, cosa sei venuto a fare? Ho una giornata

possiede dal 1887. Fu donato a mio nonno dalla popolazione

Pradesh in India. Appartenne a diversi sovrani indiani e

morte, lo ha regalato a Emanuele e non a

a Emanuele e non a me. A pensarci bene

e non a me. A pensarci bene mio marito

regalarlo alla donna migliore, a una persona degna e

ma io» fosse sufficiente a farmi calmare. ¶ Ma io

sbagliato, che corri subito a sfilarglielo dal dito per

PARLA! ¶ Nulla. Mi guarda a bocca aperta, nemmeno fossi

nostre finanze stiano crollando a picco? Li leggi i

tu. Non so quanto a lungo le mie coronarie

che io stessa provvedo a versare ogni mese. ¶ Butler

torta al formaggio», continuo a chiamarlo maggiordomo. ¶ Ligio al

quei valletti che riescono a leggere nel pensiero. Con

anno, merita sempre una A. ¶ Nel 2009 addirittura un’A

A. ¶ Nel 2009 addirittura un’A+, in seguito a quello

un’A+, in seguito a quello strepitoso tacchino ripieno

si chiuse in casa a scottare il suo fegato

di Jane Austen, attento a non urtare mai la

mia suscettibilità, usando termini a volte estinti da secoli

secoli. ¶ Buongiorno, contessa. ¶ Buongiorno a te!, rispondo stropicciando gli

chiacchierate mattutine sono paragonabili a una telenovela argentina: nel

dialoghi lasciano un po’ a desiderare. ¶ Con gesti ampi

con fette di limone a parte e, per finire

amati biscotti per dedicarmi a latte di soia, prugne

col grembiulino. Mi fermai a mensa con loro, mangiando

alla piastra che mise a dura prova il lavoro

mio dentista. E poi, a sorpresa, sotto il piatto

piatti e cucchiaini, ¶ Siede a mensa coi piccini, ¶ Mangia

scuole elementari. ¶ Sarà fatto. ¶ A seguire? ¶ Alle 12,30 è attesa

scusa, spara qualche malattia a casaccio, varicella, pustole. Qualunque

creda e non venga a farmi scenate. Non sopporto

Non sopporto i melodrammi a teatro, figuriamoci in casa

rivista che mi capita a tiro: qualche pagina dedicata

tiro: qualche pagina dedicata a una modella che racconta

nudo sullo yacht insieme a una donna in topless

se dalla sua giacca a pallini non l’avessimo

disgrazie del mio casato. A meno che il tizio

tizio con la giacca a pallini non ci riguardi

uno scherzo, vero?, chiedo a Orlando, sollevando con terrore

da camera. Ero pronta a tutto, Orlando, ma non

palcoscenico non si nega a nessuno: una donna sgraziata

da meno. ¶ Mi siedo a bordo letto, afferro gli

carne risucchiato dalle natiche. A giudicare dalle immagini, la

della morte uno chalet a Cortina e un sedici

cuspide bilancia-scorpione, 1988) e a suo padre Leonardo Castrazi

ora si sia attaccata a mio figlio come un

chiedere informazioni più dettagliate a qualche giornalista amico. ¶ Orlando

uno scoop, sono pronti a portarsela da casa. ¶ Capisco

William Blake, ha preso a dilettarsi nell’imitazione di

zeppa di dipinti dedicati a una progenie che ha

per la Svizzera. ¶ Imparai a tirare con l’arco

tirare con l’arco, a cavalcare un purosangue e

cavalcare un purosangue e a sparare usando il fucile

sessuale, ma totalmente inadatte a una bambina di dieci

in collegio che iniziai a odiare la letteratura. Quando

Ford Madox Ford, giuri a te stessa che una

in camera. Intendo partecipare a un concorso di poesia

ne sono sempre meno. A patto che si parli

di tuo marito svenuto a terra, le gambette di

mia linea, sono riuscita a tirare fuori quello che

più di un neonato, a prima vista sembrava un

di pianto, non riuscivo a vederlo come mio. Ma

nuova varietà di anthurium a stelo lungo, ma se

dedicare tutta la vita a cercare protoni e spaccare

tre decadi è riuscito a spaccare ben altro. ¶ Sin

alcun tipo di attitudine: a scuola faticava a prendere

attitudine: a scuola faticava a prendere 6, in palestra non

in palestra non riusciva a stare aggrappato a una

riusciva a stare aggrappato a una pertica per più

Pensando fosse più adatto a uno strumento discreto, gli

gli scoiattoli tornarono finalmente a ripopolare il giardino della

bellezza nei giovani porta a pensare che la vita

attesa di piombare addosso a un albero. ¶ E così

in testa di conferire a Emanuele tutto questo potere

di famiglia, si getta a petto nudo in un

un branco di tigri a digiuno da mesi. Da

parte di un pollo a metà cottura. ¶ Ma non

la risposta in sé a preoccuparmi. La mia sofferenza

che obbligano i figli a seguire le loro orme

ho mai forzato Emanuele a dedicarsi alla gestione del

dimezzato il capitale, obbligandomi a vendere gran parte delle

ha costretta non solo a impegnare il mobilio, ma

impegnare il mobilio, ma a risparmiare per giunta anche

prigione per debiti, costretta a dividere la cella con

ragazzona ben piazzata, impegnata a occupare il tempo tatuandosi

peggio non mi aiuta a comprimere i costi. ¶ Pur

petto florido è disposto a spendere cifre a molti

disposto a spendere cifre a molti zeri: regala Maserati

Ghibli, bilocali, cavalli arabi a pelo corto. E soprattutto

discussioni che mi ritrovo a fare da sola, lanciando

della mano destra fino a farlo diventare viola. ¶ La

dei fatti, si defilano. ¶ A me sta anche bene

alla mia vecchiaia come a un periodo sereno della

cervello per dedicarmi esclusivamente a consigliare spettacoli teatrali e

purtroppo, non riuscirebbe nemmeno a disegnare con i pastelli

l’ho. ¶ Potrei farne a meno, lo so, ma

dell’Arkansas tutti verrebbero a sapere che sono a

a sapere che sono a un metro dalla bancarotta

dedicarmi copertine in cui, a mezzo busto e con

e invecchiato, sono accostata a un bue e a

a un bue e a un asinello dall’aria

la parola maggiordomo porta a pensare a un periodo

maggiordomo porta a pensare a un periodo in cui

un ricco signore alimentando a intervalli regolari una stufa

intervalli regolari una stufa a cherosene posta nella stanza

Ma non è così. ¶ A oggi, i maggiordomi in

di chi dichiara guerra a uno Stato di medie

negli anni ha provveduto a cancellare senza darsi pena

che scendono in strada a dare da mangiare a

a dare da mangiare a gatti dal pelo rovinato

dieci giorni, ormai: tonno a filetti, ventresca di tonno

annoio. ¶ Ho provato persino a fare un giro in

biondo con i capelli a caschetto che ciondola avanti

ciondola avanti e indietro a intervalli regolari, come stesse

tratterebbe di un rapimento a scopo estorsivo. In cambio

se l’è pappata a colazione. ¶ Per discutere del

contessa sia stata venduta a una banda di rapitori

riscatto, poi, fa pensare a una personalità strana, monomaniaca

troppi elementi che conducono a questa soluzione: il ritaglio

Insomma, siamo di fronte a una manualità di certo

che non vedevo addosso a un uomo dai tempi

cui Amedeo mi portò a Memphis per seguire uno

e compunto legge davanti a una calca di giornalisti

di giornalisti schie­rati a semicerchio una riga di

che si rende disponibile a fare qualunque cosa per

giardinetto pubblico e chiedessi a un poppante in cosa

ripetente del CEPU arriverebbe a tanto. ¶ Non lasceremo il

È vecchia, ormai. Cade a pezzi. L’ho visitata

certo darlo in pasto a delinquenti qualunque. Questo lo

sarei ritrovata da sola a dover gestire il mio

preferito andarsene in giro a vendere velieri, probabilmente sarei

amore per i nati a novembre sia da attribuire

una televendita di ricostituenti a base di magnesio e

compagnia ho anche cominciato a parlare da sola. ¶ Ciao

Ciao Maria Vittoria. ¶ Ciao a te, Maria Vittoria. Come

buon tè, sono scoppiata a piangere. Mi sono fatta

intero giorno alla finestra a dare una forma alle

senza proboscide, una capra a due teste e una

improvviso, mi avrebbe sottratto a questo stato ormai continuo

me ne starò qui a borbottare da sola, devo

giardino, autorimesse e piscina a forma di cuore. ¶ Entro

fuori moda, pessime camicie a quadrettoni da boscaiolo, una

Poi, finalmente, in fondo a un cassetto pieno di

trovo una vecchia radio a transistor. ¶ Velocemente, sfilo le

fatto mio marito, riesco a centrare una stazione che

stazione che trasmette preghiere a rullo continuo. ¶ Ascolto la

solo non avessi preso a cazzotti la TV. ¶ Non

passeggia su e giù a bordo strada, con il

Per farmi coraggio, penso a quando tornerò a casa

penso a quando tornerò a casa e le mie

preoccupazioni saranno disdire partecipazioni a orribili vernissage o chiamare

Giro il pomello fino a far scattare la serratura

seduto su una lapide a bordo strada. ¶ Però! Due

di Detroit, prossima capitale, a quanto pare, delle auto

raffreddore. ¶ Quando mi avvicino a una persona che non

conosco, di norma tendo a inquadrarla sfruttando la mia

età di un giovane a cui sono da poco

e glabre. Sulla maglietta a maniche corte, nera, la

con la scritta TVNY. ¶ A questo punto deve trattarsi

Victory New York? Vai a capire. ¶ E lei chi

O peggio ancora, dannazione. ¶ A dire la verità io

farsi dare i numeri? ¶ A questo punto uno come

verso destra. ¶ Non riusciamo a capirci, gli dico. Io

testa lo abbia indotto a credere che lo ritenga

mi capitava di avere a che fare con un

una richiesta così esagerata. ¶ A braccia conserte, si volta

giro di mezzo minuto a bordo di quello che

un vespino truccato, aggrappata a uno spacciatore e nel

mia baita per andare a fare spese in un

sue catene per andare a farsi un giro e

Bovary della Guerritore. ¶ Arriviamo a destinazione in metà giro

una marmitta evolution, campana a denti dritti con frizione

il ragazzino è impegnato a legare la motocicletta con

avessi ceduto negli anni a quegli interventi di chirurgia

potrei andare in giro a viso scoperto. Sarei irriconoscibile

elettrico. ¶ Non ero così a disagio dalla cena di

dalla cena di gala a Montecarlo nel ’98, quando Emanuele

fasciato mi rende paragonabile a una specie di attrazione

bastasse, il ragazzo accanto a me non corre il

da dio! ¶ Come sarebbe a dire «un posto dove

portando indietro il volto a ogni «ehi». Le condizioni

ho dovuto pranzare davanti a un vassoio da portata

qualche mese dopo ricambiai a modo mio donandole gli

In quell’occasione, rimasi a letto per una decina

e con la stufa a tutto calore, credo volesse

siècle in argento cesellato a mano. ¶ Mi ci potevo

spazio al grigio. ¶ Niente a che vedere, ovvio, con

rendermi conto di quanto a volte, la realtà sia

questa specie di palazzo a due piani unto e

che è stata lei a chiedermi della senape piccante

piccante»! Ho detto «senape a parte»! ¶ Be’, se proprio

non vengo certo qui a fargliele pesare. ¶ Mi fermo

Mi fermo un attimo a fissarlo. ¶ Pare di capire

Ho le emorroidi» equivale a un caloroso abbraccio. ¶ Dopo

argomento di conversazione, continuando a rimboccare la stola di

la fortuna di avere a che fare con gente

miss!, mi fa, masticando a tutta ganascia. E comunque

io, pur essendo nemmeno a metà del mio, usando

molto simile, come stazza, a un grosso pupazzo di

considerarmi una vecchia babbiona a un passo dalla tomba

di qualcosa?, mi chiede a sorpresa un commesso dai

commesso dai capelli rossi a spazzola. Ha indosso una

quei tizi che vogliono a tutti i costi venderti

grazie!, gli rispondo, ma a quanto pare il ragazzo

alle vendite. ¶ Be’, vallo a fare da un’altra

con gli occhi ridotti a una fessura. ¶ Io, invece

lavatrici, si finge interessato a una Candy bianca con

asciugatore incorporato; poi torna a me e mi trapana

lentamente, con una bocca a forma di O, sempre

ne starei in giardino a potare le mie piante

Rapirsi da sola!, continua a ripetere il ragazzino, guardandomi

Mi creda, avrei fatto a meno. ¶ Fatto a meno

fatto a meno. ¶ Fatto a meno un cazzo! Questa

anche se non torno a casa la sera non

muovendo la mano come a dire «guardi quanta scelta

di quel modello lì a schermo piatto?, suggerisco, indicando

Sa quanti televisori riesco a tirare su per una

Valley. ¶ Vada per quello a centocinquanta, ragazzo mio, e

attorno alla testa che a stento riesco a girare

che a stento riesco a girare il collo. ¶ Nell

una freccia somiglierei molto a un dipinto di San

e la testa ruotata a centottanta gradi per capire