parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
banchetto! ¶ Marco l'aiutò a sollevarsi di più sul
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1920
Come poco ci voleva a renderla un piccolo essere
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1920
sua importanza? Marco ripensò a tutti i particolari che
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1920
lavoro occulto, per cui, a un certo punto, essi
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1920
signor Suardi... ¶ – Viene spesso a pranzo? – interrogò Marco involontariamente
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per non costringere Marco a pensare che la sua
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1920
era contenta. Timidamente disse a Marco: ¶ – Adesso che sarò
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rifiutare sempre d'impegnarsi a breve scadenza? Laurina sorrise
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1920
scadenza? Laurina sorrise egualmente: ¶ – A venerdì. ¶ Si chinò a
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1920
A venerdì. ¶ Si chinò a baciarla sui capelli, come
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1920
paesi del nord, ignoto a quelli più felici dove
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1920
primavera è sempre sospesa a mezz'aria e ogni
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1920
un diverbio con Bardosi. A proposito di Andreini. Bardosi
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1920
che passava sul viale, a pochi metri da lui
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1920
già donnesche. Tutto, intorno a lui, parve illuminarsi e
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1920
più forte della sua. A un crocevia, tra vetture
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1920
di un tessuto scozzese, a grandi quadri, come costumavano
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1920
sul capo, un po' a sghembo, che metteva sul
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che questa stava cedendo a quella e che i
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1920
Siamo state qualche giorno a Genova con papà... Poi
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Poi... E lei? ¶ – Io? A Montecarlo. Sono qua da
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1920
lei; poi aggiunse: ¶ – Venga a trovarci... La mamma ha
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1920
lui e si sporse a salutarlo... ¶ – Sua cugina! ¶ – Ah
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1920
Gli stese la mano: a lui parve gli cadesse
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1920
gli aveva sorriso, come a dirgli: ¶ – Siamo tra noi
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1920
Marco capì meglio allora a quali influenze, oltre che
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1920
ella vedeva aprirsi, dinanzi a sé, il mondo fino
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1920
nomi di persone note a Marco come quelle che
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1920
conoscenza che si avviava a diventar consueta. E il
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1920
una certa età e a certi pensieri ammira fors
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1920
presente, egli si applicò a far dimenticare ogni suo
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1920
dimenticare ogni suo demerito, a lusingare abilmente quella vanità
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1920
discretamente come per intonarsi a quella mondanità. Marco ricordò
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1920
È da un pezzo a Torino? – interruppe la signora
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1920
troverà sempre in casa a quest'ora... Noemi gliel
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1920
Marco si decise malinconicamente a prendere congedo. Sua cugina
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1920
si trovò nella galleria a vetri che il tramonto
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Chi era seduto accanto a lei? Andreini, che lo
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1920
pareva leggermente tediata. ¶ – Vado a salutare sua madre... – disse
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1920
sto spesso... Quando verrà a trovare me... ¶ – Ero venuto
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1920
le cose intorno, adattando a quella cornice una figura
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1920
egli più non discerneva a chi appartenesse, ma gli
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1920
leggero e dolce, simile a quello che esala da
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1920
sedie di vimini, davanti a un tavolino con dei
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1920
quelle ninfee che crescono a fior d'acqua nelle
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1920
la volta di Marco a provarne un po' di
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1920
fondo di serietà superiore a' suoi vent'anni. Pareva
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1920
senza sospetto. E parlarono a lungo, nella pace di
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1920
fiera e dolce, davanti a sé in un'attenzione
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1920
e le campanelle squillavano a intervalli, chiamando i cavalieri
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1920
silenzio, quindi un clamore. A un certo punto Marco
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1920
vide più, si trovò a fianco di Enguer. ¶ – Bel
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1920
dirtelo. Ero lì vicino a lei. Ti cercava. ¶ Da
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1920
non esserle stato accanto. A fianco? Il pensiero si
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1920
calessino? Mando il groom a piedi. ¶ Ed egli salì
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1920
L'altro invece ammoniva a cogliere l'ora che
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1920
un ansare del seno. ¶ A poco a poco, per
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1920
del seno. ¶ A poco a poco, per Marco ogni
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1920
atteggiamento. Ed egli prolungava a disegno quell'ebrietà e
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1920
di non avere che a tender la mano perché
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1920
ella pareva leggermente rabbrividire. – A star fermi non fa
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1920
alzò quasi complicemente. Davanti a loro si apriva un
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1920
Perché esitava? E tutto a un tratto trasalì. C
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1920
era un banco vicino a un rondò: e dal
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1920
la mano, la traeva a sé violentemente, cercando la
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1920
di dover quell'assalto a qualche cosa di estraneo
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1920
qualche cosa di estraneo a lei, alla sua bellezza
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1920
della madre, la fanciulla, a sedere sul letto, si
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1920
la febbre. Adesso, grazie a Dio, da tre giorni
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1920
è stato? – chiese Marco a Giovanna, serio. ¶ – Una bronchite
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1920
te... ¶ Questo era detto a bassa voce, nel vano
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1920
il letto e accennò a tastarle il polso. ¶ – Adesso
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1920
Laurina. ¶ Marco si affrettò a protestare, gravemente. ¶ – Non lo
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1920
anche non si valuta a lavoro compiuto o a
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1920
a lavoro compiuto o a danaro guadagnato, o a
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1920
a danaro guadagnato, o a prodotto creato. Un esemplare
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1920
che lo era stato a sentire attentamente, ebbe un
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1920
testa, quasi ad approvarlo, a dire che capiva... ¶ – Certo
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1920
Certo! Certo! – disse Giovanna a cui l'uomo lavoratore
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1920
e di riverenza, guardò a sua volta dei libri
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1920
posati sul comodino vicini a un vaso di fiori
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1920
Che leggevi, Laurina? ¶ Prese a caso il primo libro
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1920
pas son devoir, n'a pas le droit de
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1920
piccola e allegra, accanto a quel capezzale, egli provava
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1920
ch'egli avesse abbandonato, a cui ritornasse dopo un
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1920
anima umana... ¶ – Verrò spesso a trovarti, Laurina – concluse egli
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1920
di mite ironia, quasi a dirgli: Buoni propositi, ma
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1920
giorni era rimasto là a far la spola tra
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1920
erano delle belle toilettes a Montecarlo? – aggiunse Giovanna, presa
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1920
Laurina, che cosa ricordavano a Marco quelle viole. Ne
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1920
ce n'è anche a Torino, adesso, con l
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1920
E gli parve che a lui pure avrebbe fatto
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1920
un vassoio. Disse qualcosa a Giovanna piano. Giovanna fece
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1920
fece un cenno come a dire: Venga. Poi, alla
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1920
la madre. – Fate compagnia a Laurina mentre mangia. Io
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1920
vassoio sul letto, davanti a Laurina. La minestra fumava
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1920
Arrivato con loro, dava a loro tutto il tempo
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1920
un giro di ballo a Noemi, e di rallegrarla
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1920
strada quasi rupestre, dove a tratti le ginestre mettevano
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1920
mia cara! – diceva ella a Ginevra. –Come monta bene
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1920
tenuta in gran conto, a causa della sua eleganza
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1920
tutto l'anno. Certo, a starci molto, qual malinconia
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Uno d'essi venne a salutarla, fendendosi la via
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1920
il barone si lanciò a capofitto, malgrado la tuba
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1920
notava invece che forse, a quella piccola landa selvaggia
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1920
centro del recinto, quali a discutere, quali a congedarsi
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1920
quali a discutere, quali a congedarsi. Il tramonto scendeva
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1920
preoccupata, intenta com'era a raggiustare il cappello di
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1920
prima ne aveva data a sua madre. Non aveva
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1920
so. ¶ Poi, lentamente, aggiunse, a scusarsi: ¶ – Mi arriva Marè
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1920
Egli l'aveva seguìta. ¶ – A che ora? ¶ – Non so
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1920
piccola statua. La paragonò a quella della signora Almieri
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1920
parve riflettersi un ringraziamento a Dio di aver creato
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1920
al suo flirt come a un divertimento più intenso
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1920
Come aveva fatto bene a venire! Un affare che
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1920
che lo chiamava improvvisamente a Cuneo, aveva rotto, dopo
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1920
ulivi, il mare... ¶ Respirò a pieni polmoni, sentendo una
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1920
No! Che ci verrei a fare? Tu sei giovane
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1920
anno bastasse un mese a compirla... ¶ La figlia? Ah
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1920
corpo agro, quelle braccia a nodi... ¶ La signora Ginevra
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1920
gli aveva fatto battere a martello il cuore. Adesso
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1920
che se veniva qualcuno a cercarle le troverebbero al
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1920
accompagnato nella salita riusciva a questo, e non trovar
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1920
oscuro che ancora insisteva a tratti nel suo cuore
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1920
uguali, Montecarlo, ad esempio, a tentar la fortuna del
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1920
sorridendo. Sarebbe andato fino a lei quando il ballo
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1920
Ballava con un giovine a lui ignoto, il figlio
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1920
La riconobbe al profilo, a un bagliore della nuca
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Il viso pareva sfuggirlo a disegno con la grazia
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1920
curva di quel collo a una leggera e pur
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1920
non si poteva guardarlo a lungo senza sentirsene turbati
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1920
di bocche che pensavano a baciarsi. ¶ – Si va a
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a baciarsi. ¶ – Si va a giuocare, un momento, con
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1920
Andreini... ¶ Noemi era davanti a loro. Non aveva neppur
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1920
già tratta di là. ¶ – A giocare, va a giocare
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là. ¶ – A giocare, va a giocare? ¶ Ma ella non
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1920
suo sereno equilibrio. – Anche a me non dispiace. ¶ Anch
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1920
ragazzetta civetta e svelta! A quarant'anni! Dopo avere
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1920
ragazza che sorrideva adesso a quel ragazzaccio di Andreini
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1920
ed istintivi una comunicatività a cui mal si resiste
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1920
Qui si sta bene! ¶ A trarlo d'imbarazzo sopraggiunse
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bimba e disse: ¶ – Andiamo a casa? Che ore sono
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si dispongono sui palchi a veder meglio, con dei
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po' ansiosa come dinanzi a un pericolo appassionante. ¶ E
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Remo. E dir questo a sua madre? ¶ – Abbiamo parlato
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pare che lo mandino a prendere al Circolo? ¶ – Lo
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Marco uscì, di lì a poco, leggermente infastidito. E
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tornato all'inverno, vale a dire era rientrato nell
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l'altra sera. ¶ Come a contrasto con quest'annuncio
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qua e là, gettato a tutti gli angoli del
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1920
mondo, o in preda a tutte le decadenze della
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per effetto del caso? ¶ A pranzo finito, degli ufficiali
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1920
si comincia ad interessare a qualcuno, tutte le cose
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l'altro! – disse Andreini a Marco. – Lei viene? ¶ Marco
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pensava che certe cose a farsi e a dirsi
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cose a farsi e a dirsi non c'è
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la ragazza, era venuta a quella commedia che non
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esistevano ancora? ¶ Si costrinse a guardare la scena, a
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a guardare la scena, a non occuparsi più di
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meglio non venire! mormorò a sé stesso. E la
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1920
la traversava di galoppo a grandi passi, tornando verso
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e penetrante. Egli pensò a sua madre che aveva
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raffreddore e volle salire a salutarla... ¶ Era una cosa
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pronto, e che andava a letto alle undici regolarmente
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nel buio, un istante, a ricomporre quell'avanzo di
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avvolta in uno scialle a scacchi bianchi e neri
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con una voce uguale a quella con cui l
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Filialmente egli accennava adesso a piegarle le spalle verso
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spalle verso i guanciali, a trarle in su le
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1920
parlò: ¶ – Hai fatto bene a venire, Marco. Pensavo a
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a venire, Marco. Pensavo a te: pregavo anche per
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1920
di Marco... ¶ – Ora va a letto, figlio mio – riprese
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1920
Senza volerlo, egli ridiceva a sé stesso, la ragione
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1920
Lo spingeva anche lei a partire? Un attimo, in
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1920
in quell'ombra, dinanzi a lui ricrebbe la visione
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1920
aveva che un segno a fare, che un ordine
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1920
fare, che un ordine a dare, l'indomani mattina
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1920
poteva esser là, simile a quello di un tempo
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1920
E adesso, buona notte. A domani. ¶ – Buona notte, mamma
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1920
tepore della riviera. Ma a che gli sarebbe giovato
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1920
corpo. Così poteva dare a chi la riguardava superficialmente
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1920
la riguardava superficialmente, o a chi non sapeva intendere
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Anche Marco l'aveva a prima vista giudicata così
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1920
qualche ambiguità tentatrice. ¶ Ella, a sua volta, non aveva
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1920
estraneità. ¶ Lo amava però a modo suo; e non
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la teneva ancora incatenata a sé, come un padrone
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1920
egli si fosse ritratto a disegno dal proposito di
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1920
primo invito, che indirettamente, a disegno, ella gli aveva
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nessuno ivi pareva attendere a sognare o ad amare
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1920
e quasi angolosa, che a Torino poteva interessare un
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1920
sostando ivi alcun poco a empirsi il cuore e
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1920
giunco che si prepara a fiorire... ¶ Nel pomeriggio, il
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1920
usciva presto per andare a teatro. Egli guardava, pensava
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1920
costo? ¶ – Imbecille! – si disse a quest'ultimo pensiero e
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1920
Siccardi, vedeva vaneggiare innanzi a lui, immensa, oscura, l
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chiusa da una porta a vetri. Ivi gli aperse
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seguì una grande galleria a fiori, a sedie di
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1920
grande galleria a fiori, a sedie di vimini, con
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1920
invano cercava di modularsi a una mondanità voluta: ¶ – Ho
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1920
presentò: Marco ne intese a mezzo il nome... ¶ – L
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1920
di precisione giuridica, disse a Marco, accennando la signora
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1920
traendolo con sé. – Venga a Vedere... Una bella cosa
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1920
aveva raffigurata la signora a mezzo busto, in abito
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1920
o tale almeno parve a Marco. Era vestita di
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1920
un vestito leggermente pompadour a ghirlandine di rose e
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1920
il signor Almieri. Poi, a Marco: ¶ – Mia figlia... La
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1920
mostrando il suo viso a occhiali, segaligno e bonario
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1920
denari? ¶ La frase parve a Marco singolare. Ma non
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1920
di trent'anni pareva, a dargliene molti... E la
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1920
osservato. Erano in nove a tavola. Ma le grazie
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1920
una fioritura quasi insolente. A contrasto con esse, la
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1920
degli affari... ¶ – Non cominciamo a parlar di affari! – disse
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1920
rilevò il sorriso: chiese a Marco: ¶ – Lei conosceva Noemi
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1920
egli era passato accanto a molte senza conoscerle, a
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1920
a molte senza conoscerle, a qualcuna conoscendola troppo. Quelle
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1920
collo magro, troppo bruno, a contrasto col bianco dell
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1920
divertita, sì – disse lei. – A cena, dopo, siamo stati
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1920
parlava di un «dopo» a cui egli non aveva
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1920
partecipato? ¶ – Io ho pensato a lei molto spesso... ¶ In
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1920
pensò: Deve essere abituata a sentire i complimenti rivolti
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1920
sentire i complimenti rivolti a sua madre... Ma quella
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1920
mediocri, quei discorsi insignificanti? ¶ A uno di questi però
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1920
ai premi aggiunse: ¶ – E a San Remo: in riva
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1920
suo vicino, ora taciturno. ¶ – A San Remo. Al Concorso
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1920
le rose della tavola. – A metà di marzo avremo
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1920
su... ¶ Un leggero imbarazzo a quell'insistenza familiare parve
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1920
intanto che io sono a Genova per la Fiamma
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1920
disse la signora volgendosi a Marco. – E Torino non
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1920
in tavola. E fu a proposito di Monte Carlo
230
1920
proposito di Monte Carlo, a cui i viaggiatori della
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1920
venne di un balzo a fianco della matrigna e
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1920
perse, nel gran salone, a cui la signora si
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1920
Ella aveva già dimenticato? ¶ – A San Remo. ¶ – Chissà! – rispose
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1920
sopravveniva, recando una tazza a sua madre. E un
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1920
lei, col marchese Casero... A proposito, devo scrivere il
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1920
Il sorriso cessò. Parve a Marco di aver reciso
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1920
battito delle ciglia rispondere a quelle parole. Di tra
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1920
lo investì; parve chiedere a lui e a lei
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1920
chiedere a lui e a lei stessa: ¶ – È serio
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1920
levava appena la testa a guardarlo, ma gli porgeva
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1920
Una lettera del notaio... A proposito, io devo uscire
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1920
Come vorresti che facessero a non sapere? ¶ – Non ho
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1920
attimo alla risoluzione estrema: a sposarla. Le sue antiche
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1920
come fare? ¶ Ne parlò a Bardosi, un giorno che
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1920
tutta la vita davanti a te e puoi divertirti
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1920
l'altro aggiunse: ¶ – Parlarne a tua madre? Ma sei
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1920
matto? Neanche ci penserebbe, a consentire!... E ha ragione
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1920
anche dal suo pensiero, a poco a poco, il
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1920
suo pensiero, a poco a poco, il ricordo del
250
1920
pacato... Tanto pacato, che a lui parve ci fosse
251
1920
le occasioni. Era lui a pregarla adesso: ella a
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1920
a pregarla adesso: ella a negare. Anche nei loro
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1920
travide per via accanto a suo padre e a
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1920
a suo padre e a sua madre. Era guarita
255
1920
pensarci, senza rifletterci, deciso a tutto, egli corse da
256
1920
egli corse da lei, a casa sua; montò per
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1920
per la prima volta a quella porta... ¶ Poi che
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1920
scuro, egli non riconobbe a tutta prima chi gli
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1920
e rapidamente lo traeva a sé, lo spingeva verso
260
1920
ogni giorno. ¶ Anche adesso, a distanza di tanti anni
261
1920
freme, gli dice: ¶ – Arrivi a proposito... Sono sola in
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1920
madre mi è venuta a cercare... Mi ha fatto
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1920
dunque il loro amore? A lui parve che sì
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1920
è vicino... E tutt'a un tratto, allora, si
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1920
istinto di prudenza superstite a salvare le stoffe e
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1920
era passato, quanto tempo! A ripensarci Marco sorrideva: ma
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1920
incontrati un giorno faccia a faccia, si erano parlati
268
1920
gli aveva detto: ¶ – Venga a vedermi. Sto in via
269
1920
detto di nuovo: ¶ – Venga a vedermi. ¶ E ci era
270
1920
volta, due volte, così, a lunghi intervalli. Ella era
271
1920
onesta, quasi borghese. E a poco a poco Marco
272
1920
borghese. E a poco a poco Marco si era
273
1920
Marco si era abituato a considerarla come una persona
274
1920
senza parlare. Avutili, correva a rifugiarsi accanto a sua
275
1920
correva a rifugiarsi accanto a sua madre come per
276
1920
E Marco, involontariamente, pensò a certe doglianze che Giovanna
277
1920
soli ella aveva ripreso a dargli del tu. L
278
1920
fare aspettare Laurina. Va a letto presto... ¶ – Mi avevi
279
1920
presto... ¶ – Mi avevi detto a quest'ora... Di giorno
280
1920
chiese Marco alzandosi, come a indicare che la visita
281
1920
studiosa e intelligente. ¶ E a un cenno di Marco
282
1920
Marco, ella aggiunse: ¶ – Andiamo a vederla... La faremo contenta
283
1920
dover sempre qualche cosa a quella donna. Inconsciamente, malgrado
284
1920
doveva certo essere appartenuta a sua madre, rifatta per
285
1920
come un'aurora. ¶ – Verrò a vederti, Laurina e ti
286
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le otto. Poteva andare a piedi. Gli sorrideva l
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e poi la visita a Giovanna lo avevano più
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pareva di sentire intorno a sé un'aridità, come
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alla contessa che allora a quarant'anni passava per
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essere cresciuto vedendolo declinare a poco a poco, come
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vedendolo declinare a poco a poco, come un vecchio
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sciupare... ¶ – Come si sta a teatri in questa quaresima
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questa quaresima? – seguitò Bardosi a Marco; piano, come se
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Eh?! – fece Marco tornando a lui. – Che dite? ¶ Ma
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disse: ¶ – Perché non resti a pranzo con me? Avvisiamo
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Fiamma? – chiese piano Bardosi a Marco, come accendendosi. – Una
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hanno montato la testa a tutti. Verrà la reazione
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hai detto che andavi a pranzo da loro, stasera
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giovani? ¶ – La corte?... – provò a correggere Bardosi; ma davanti
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un senso di rancore... ¶ – A che ora è il
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sgomentò. Guardò l'orologio a pendolo, un delizioso orologio
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Anch'egli si chinò a baciarle la mano, che
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cerimonia mite. Egli andava a salutarla ogni sera, faceva
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si imponesse visibilmente, e a cui occultamente non tenesse
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abbiano, ma per obbedire a una tradizione dello spirito
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era sua madre: vale a dire una persona che
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come mancare più che a una legge morale, a
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a una legge morale, a un principio di signorilità
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amore non contraddice visibilmente a nessuna legge di armonia
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peso della dominazione materna. A proposito di Giovanna, quando
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l'idea di andare a piedi. Aveva tempo. Poi
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non lo guardava. Talvolta a trent'anni si era
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po' di caldo intorno a sé. Bardosi lo amava
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Grazie Marco... ¶ – Chi trovate a pranzo? ¶ – I soliti – mormorò
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Almieri. Dò l'indirizzo a Giovanni? ¶ – No! – rispose Marco
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volte un particolare concreto, a rievocarle. Quella sera, l
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donna di adesso, era a quel tempo snella, vivace
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egli la vide davanti a sé, sola. Riconobbe subito
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giurato di no. Ma a un certo punto ella
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e compiaciuto, si chinava a un saluto, balbettava con
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altro, come per lasciare, a disegno, la curiosità di
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giovane corpo così vicino a lui, ammirava meglio la
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stasera. E dovevo andare a prendere notizie di una
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ebbene sì, era sciocco a dirsi, ma era così
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pur senza rimpianto? ¶ Poi a poco a poco le
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rimpianto? ¶ Poi a poco a poco le carezze di
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notturna aiutava il desiderio a sbocciare. I viali di
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con una prudenza che a lei talvolta parve calcolo
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e la donna ardente. A Marco quasi bastavano quei
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un gemito, in mezzo a quel profumo notturno che
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cacce, di ogni sport. A intervalli radi, venendo a
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A intervalli radi, venendo a Torino, la rivide: male
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casa, senza esser costretta a subire orari e rabbuffi
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così tutti i giorni, a tutte le ore, a
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a tutte le ore, a tutti i capi della
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fece viaggi più frequenti a Torino per vederla... ¶ Un
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Alzato, andò un momento a guardare dai vetri. Gli
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affacciò una casa uguale a quella dov'egli era
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che l'ammirava discretamente, a teatro, per via. Si
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chiesa di S. Filippo a due passi. Gran parte
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più comoda, metteva Marco a due passi dalla sua
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aveva pensato qualche volta a sostituirlo; ma sapeva che
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male. Ma pensò pure a sua madre. E, come
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signor Ettore. ¶ Doveva andare a salutarla prima, o dopo
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ch'era stata vanità a vent'anni diventava adesso
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Per chi? ¶ Ripensò involontariamente a quante volte nella vita
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profumo, quel profumo che a un tratto credé di
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incerto. Forestiera, era venuta a Torino qualche anno prima
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sé, raccogliersi quasi, come a coprirsi d'una difesa
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avvicinato, ella aveva avuto, a guardarlo, un lampo degli
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appariva correttissima, pareva designarla a far parte di un
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snella, in un vestito a squame di pesce, gli
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pieno d'una lealtà a tutta nuova... ¶ Non di
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in tempo... In tempo a che? Gli anni erano
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aveva fermato e accennava a parlargli, non con l
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una consuetudine... ¶ – Non vai a cena? Non sei nel
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sempre di te... Vieni a vederla... ¶ – Te ne vai
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l'atto di attrarla a sé. Ella sorrise, ma
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di averla avuta giovinetta, a vent'anni, forse il
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insaccato nelle spalle. Accanto a cui, grande, quasi atletico
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un momento? Nel corridoio, a quest'altezza, si respira
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dell'abito che accennava a cadere. La sua voce
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esitare, mentr'ella cominciava a parlare senza guardarlo: ¶ – Come
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Come mai è venuto a trovarmi in palco? ¶ Marco
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Marco ricordò l'invito a pranzo... il personaggio... Era
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umiliazione di un rifiuto a un invito formale... ¶ – Amor
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l'altro sera venga a pranzo da noi... Sa
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Rientriamo! – diss'ella rapidamente a Marco. – Mi riporti ai
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la mano, si chinò a baciarla. Ella ripeté: ¶ – A
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a baciarla. Ella ripeté: ¶ – A giovedì. È inteso? ¶ E
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prossima spronasse più acutamente a stordirsi, a inebriarsi, a
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più acutamente a stordirsi, a inebriarsi, a illudersi. E
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a stordirsi, a inebriarsi, a illudersi. E pure la
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sul punto di amarla? A questo pensiero tutto parve
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così ardente, così nuova, a vent'anni!... ¶ II. ¶ Vestito
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appartamenti di sua madre a salutarla. ¶ Sul passo dell
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passò rapidamente, un'anticamera a stucchi non dissimili da
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poltrona sua solita. Accanto a lei, su uno sgabello
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di affetto. ¶ Così, faccia a faccia, i due apparvero
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giornali, ove una lampada a paralume rosso metteva una
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belli, eh!? – diss'egli a Marco, farcendogli posto vicino
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Marco, farcendogli posto vicino a sé. – Malgrado la quaresima
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gran pezzo d'uomo a grandi baffi, a grandi
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uomo a grandi baffi, a grandi ciglia, alto, magro
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di dietro la carpinata, a un tratto, un rumore
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si metteva spesso accanto a lui, parlandogli con consapevolezza
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trovò sola, nella veranda a leggere. Allora sostava un
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Alla mia età! ¶ – Anche a teatro può sentire di
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disse di averla vista a teatro quella sera. Ella
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Marco risolveva l'enigma a suo modo... ¶ Che ci
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con lei, parlavano sovente a bassa voce insieme. E
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la mamma partiva, andava a raggiungerlo per qualche giorno
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raggiungerlo per qualche giorno a Roma, a Genova, a
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qualche giorno a Roma, a Genova, a Parigi. Ed
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a Roma, a Genova, a Parigi. Ed ella rimaneva
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se ne ricordava. Stavano a Genova, allora: e di
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che ella parve consentire a gettare sulla oscurità del
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Che importava tutto questo a Marco? Ogni giorno che
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si sentiva più legato a lei, legato dalla sua
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di quell'amore. Uso a giudicarsi severamente, in una
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sentirsi ormai tanto inadatto a destare l'amore in
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andata. Ella acconsentiva financo a farsi credere un po
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Bardosi non veniva mai a cercarlo, sapendo che si
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per far venire Bardosi a quell'ora da lui
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chi? esclamò Marco, che a un dipresso credeva di
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un pensiero più profondo. A lui, invece, un altro
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non mi piaceva, neppure a me. ¶ Partito, finito, liquidato
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il suo sorriso vicino a quello di lui, e
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sopra, nella galleria aperta a quel temporale di maggio
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che si sentono più a loro agio nelle parole
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con quelle dànno credito a queste. Noemi che d
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basta poi nella vita a dimenticarla, si divertiva ai
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quello sciagurato, si faceva, a dir così, più concreto
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anche Laudi si alzò, a prender congedo. Non rimaneva
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collina, al Sacro Cuore a visitare le mie antiche
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Ella si era avvicinata a Noemi, le aveva detto
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ma era troppo tardi a ritrarsi. ¶ – Devo dirglielo... È
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Soltanto... È stato sorpreso a barare ieri sera, è
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Perché? ¶ – È stato sorpreso a barare! – ripeté Marco, sillabando
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ripeté Marco, sillabando, come a una bambina che non
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bambina che non capisse... – A barare al giuoco – spiegò
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vedendo ch'ella continuava a guardarlo... ¶ – Ah! ¶ Marco aveva
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per una cosa che a lui pareva così grave
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lei è venuto subito a dirmelo? Ho visto subito
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domani... domani l'altro... A Torino si... sa tutto
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anche gli altri diranno a mezza voce: Quella povera
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Era lì così vicina a lui, con quel leggero
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contento, come uno scolaro a cui si propone una
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rassegnazione, la promessa fatta a sé stesso di amarla
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tutti gli innamorati. ¶ Riuscirebbe a farsi amare? Chissà... Ecco
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Ecco un altro limite a cui il suo pensiero
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della villa in faccia a lui, agili come le
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le foglie degli alberi a specchio del ruscelletto su
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tempietto, e fu vicino a Noemi. ¶ – L'abbiamo fatto
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fece lei. – Non crederò a nulla di quanto dice
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campestre e alpestre: limitata a destra dal ruscello, e
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sconfinante tra il verde. A un punto miss Craig
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un momento? – disse Noemi a Marco. – Poi riscenderemo. ¶ Come
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Tutto pareva irreale avanti a loro: ogni realtà era
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dell'estate... ¶ – Mezza montagna, a settecento metri... ¶ – Sul mare
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sulla strada, da Torino a Parigi. All'andata e
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lo pungeva... Oh esserle a fianco sempre. La sua
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disegnavano le sue parole. A un punto le loro
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Noemi forse sapeva, prestavano a quella piccola miniatura come
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quasi, ella si rivolse a Marco: ¶ – Due belle ore
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questa estate qualche settimana a La Grange anche lei
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E mentre si preparava a rispondere, senza lasciargliene il
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Noemi seguitò: ¶ – Ci penseremo a questo... Intanto più semplicemente
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Intanto più semplicemente, venga a colazione da noi adesso
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Sia buono... ¶ Marco pensò a sua madre che l
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detto niente... ¶ – Può telefonare a casa sua – disse Noemi
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giovinezza anteriore, dall'altro a un suo futuro incerto
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Il ponte slanciava innanzi a loro i suoi archi
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con lei, di sentirsela a fianco, un tepore, una
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aver sognato quella vicinanza a S. Remo... Ecco, di
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con i suoi vetri a colori, che parevano accennare
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un presentimento vago, simile a una di quelle bolle
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agilmente, tese la mano a lei, la raccolse quasi
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dominava... ¶ – Un momento: andiamo a levarci il cappello e
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buona compagnia... ¶ Marco andò a telefonare a sua madre
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Marco andò a telefonare a sua madre, poi rientrò
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salotto. Indugiò un istante a guardare più attentamente i
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di buttarsi per terra, a' suoi piedi, di essere
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andiamo! Marè, qua vicino a me... ¶ Non era la
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materiale in comune parve a Marco stringere tra loro
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come da due persiane a fili di seta... ¶ Noemi
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diede ad un tratto a Marco la sensazione di
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lenta, come assorta: ¶ – Pensavo a quei! disgraziato... Le sono
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non mi avrà aspettato a colazione. ¶ – Dicevate, Bardosi? ¶ Bardosi
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contessa. – La Savoia? Parlatene a me che ci sono
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Veramente ella era nata a Torino: ma per essere
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nata, però, non mise a contributo, per descrivere la
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Bardosi che dovette continuare: ¶ – A' miei tempi c'era
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miei tempi c'era a Chambéry una guarnigione di
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come soddisfatta. ¶ Poi rivolgendosi a Marco: ¶ – E dove sei
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E dove sei stato a colazione, tu? ¶ Fu la
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per la Savoia? ¶ – Presto. A fin di giugno. Ettore
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giugno. Ettore deve andare a Parigi e vuole installarmi
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zia severamente. ¶ Passando accanto a Marco ella gli sorrise
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si avvicinò un momento a sua madre: ¶ – E lei
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Dovrò andare... Dovrò andare... ¶ – A La... A La... anche
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Dovrò andare... ¶ – A La... A La... anche te? Come
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Marco volle dire: Io a La Grange? Che ci
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Grange? Che ci andrei a fare? Poi si irrigidì
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Che ve ne pare a voi di questa amicizia
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Ettore per quegli Almieri? ¶ – A me? – chiese l'interpellato
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Ernestina che ci ha a fare?... Gente per bene
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disse ancor più seccamente: ¶ – A piedi! ¶ Poi continuò: ¶ – Quella
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crede io possa attaccarmi a una ragazza, e meditare
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in un proposito: andare a La Grange anche lui
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diventava meno grande intorno a lui. Povera piccola! Che
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Non è più venuto a vedermi, signor conte: si
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Marco è in Savoia a La Grange. E questo
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suo viso, e modellano a loro volta la sua
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Marco. ¶ – Perché papà va a Parigi e ci accompagna
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uno sguardo che pare a Marco gli rievochi qualche
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della bronchite primaverile. Starà a Rapallo il mese di
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luglio soltanto. Poi tornerà a Torino. ¶ – Voi dove sarete
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dei pique-niques, giuocheremo a tennis, a bridge, al
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niques, giuocheremo a tennis, a bridge, al diabolo, a