parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
le frivole maldicenze dirette a smascherare i segreti altrui
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1910
una sera l’invitò a pranzo; Carletto Santorre gli
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1910
però con discrezione, riuscendo a piacere. Spesso, dopo teatro
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1910
teatro, conduceva la Ruskaia a cenare in un ristorante
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1910
dove il gesuita giocava a carte con l’ebreo
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1910
lasciava beffare dai buoni a nulla o dai perditempo
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1910
cravatta floscia, che ingoiando a lenti sorsi un mezzo
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1910
dato fama in origine a questo ristorante; poi la
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1910
trattasse d’un circolo a porte spalancate, ove l
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1910
vi si formavano, vivendo a lato senza darsi noia
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1910
darsi noia, ma disprezzandosi a vicenda. E ciascuna teneva
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1910
costumi vi reggevano, così a dir loro, quando impazzavano
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1910
lampioni elettrici s’apprestava a menare una vita quasi
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1910
un piccolo cuore. Vicino a lui, bella ed altera
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1910
osservatore, s’era divertito a sciuparsi, a manomettersi con
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1910
era divertito a sciuparsi, a manomettersi con una voluttà
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1910
giungevano d’altre città, a mescersi per qualche sera
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1910
cenacoli d’arte; venuti a spalleggiare un dramma, a
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1910
a spalleggiare un dramma, a proporre una pubblicazione, a
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a proporre una pubblicazione, a recitare un poema. E
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1910
più giostre onorevoli, deciso a conquistarsi la vita con
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1910
sala clamorosa, e venivano a cogliervi qualche significante attitudine
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1910
significante attitudine umana od a temperarvi in silenzio acutissimi
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1910
egli sapeva diffondere intorno a sé. Gli artisti lo
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1910
de’ suoi ripieghi bastassero a tenerlo in bilico durante
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1910
stratagemmi. Tutto gli servì a trovar denaro nei giorni
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1910
chi poco. Riuscì perfino a riconciliarsi col terribile Riotti
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1910
della sua vita crescevano a dismisura. Con molti buoni
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1910
arredato con mobili presi a credito, ma scelti con
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1910
desiderava che fosse impossibile a’ suoi nuovi amici ritrovar
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1910
quale era giunto sino a loro, e voleva che
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1910
mondo potessero mai venire a conoscenza della sua stirpe
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1910
girar per i teatri a fianco della Ruskaia sfavillante
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1910
doveva sapere quanto costassero a lui di fatica e
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1910
faceva spendere, per esempio a cena, in capricciose ghiottonerie
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1910
poteva capitargli di tornarsene a casa con le tasche
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1910
che si sperpera intorno a lei. ¶ Qualche volta, vedendolo
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1910
d’ amarla; s’attorcigliava a lui, gelosa e piagnucolosa
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1910
alle strette, egli giunse a confessarle, scapigliato e convulso
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1910
triste insieme, perchè intorno a tutte le cose che
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1910
di Arrigo, il Riotti a suo malgrado si lasciò
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1910
spiantato si è messo a fare il ladro, perchè
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1910
proprio di zecca, e a diciotto carati. ¶ — Quanto a
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1910
a diciotto carati. ¶ — Quanto a carati forse ne crescono
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1910
regali non si fanno a casaccio. ¶ Intanto la sorella
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1910
calma, seria, e destinata a non esser altro che
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1910
faceva che fermarsi davanti a sarte, modiste, profumieri; si
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1910
genere di vita che a lei pure piaceva: il
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1910
viziati, nei cuori avvezzi a soddisfare con troppa facilità
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1910
libera, ne avrebbe riso a cuore aperto, con quel
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1910
se potrò domandare anche a voi, per esempio: Chi
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1910
Chi siete?... e continuare a dirvi le cose un
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1910
Fuori la neve cominciava a cadere, lieve, piana. ¶ XII
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1910
XII. ¶ Erano divenuti amanti. ¶ A lui, dopo trascorsa la
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1910
e si sentiva pronto a ben maggiori destini. Ma
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1910
la sua passione giungesse a lacerarle il velo trasparente
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1910
trasparente dell’anima od a turbare quella chiara fontana
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1910
di riso, e mettersi a cantare tra i vapori
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1910
strisciare sui piccoli sandali a rifugiarsi contro di lui
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1910
collo, baciarlo e mettersi a piangere... Diceva di volergli
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1910
inaspettatamente un giorno andarsene a lato per la città
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1910
Ruskaia? Innamorarla per davvero, a quanto pareva! Taluno si
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1910
ricordò d’essere stato a scuola con lui; talaltro
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1910
spoglie; ultimamente veniva spesso a pranzare nei ristoranti centrali
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1910
cene, e vario allegrie. ¶ A costoro era dato il
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1910
Or la brigata che a buon diritto, nei tempi
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1910
donna dell’anno fosse a lei ritolta per opera
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1910
d’esserne l’Abate, a don Carletto Santorre, damerino
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1910
Santorre, damerino compiuto, fino a Totò Rigoli, buontempone di
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1910
non trovarsi di fronte a qualche ostilità, così vivo
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1910
suo, quel giovine agognasse a divenir dei loro e
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1910
importuno, e aver adito a visitare le signore ch
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1910
intenzione di dar noia a Paolo del Bassano, che
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1910
più volte nell’anno a Londra, sacrificando altri lussi
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1910
della fisionomia. — Tutto viene a suo tempo: il bel
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1910
altro i mezzi che a lui procacciavano con facilità
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1910
innata spesso ci muove a schernire in altri il
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1910
si cominciò nel palco a magnificare ed esaltare la
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1910
questo bei tipo! — prese a dire Totò Rigoli. — Non
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1910
innanzi fare la corte a lui. Dico ciò per
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1910
se ne interessano... Quanto a me, grazie a Dio
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1910
Quanto a me, grazie a Dio, me ne infischio
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1910
ne infischio! ¶ Aveva benaltro a pensare, lui! Pieno di
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1910
quando s’è troppi a circuire una donna, questa
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1910
di visita in visita a comunicare quest’ultima notizia
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1910
frizzi e leggiadre ambasciate a quelli che notoriamente eran
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1910
dai davanzali dei palchi a riconoscere l’avventuroso. ¶ Da
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1910
in teatro, taluna diceva a tal’altra sottovoce: « Ecco
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1910
vengon tra le quinte a combinarvi una cena e
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1910
d’Albi lo prese a benvolere dopo che l
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1910
fece vedere in pubblico a discorrere con lui. Questo
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1910
che altri potesser muovere a suo danno. II marchese
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1910
e similmente lo prese a benvolere. ¶ Il direttore del
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1910
direttore d’orchestra entrarono a lor volta in una
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1910
sua piccola persona, prese a trattar familiarmente Arrigo e
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1910
Arrigo e fu pronto a spezzare qualche lancia in
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1910
quando non devon accompagnare a teatro la consorte, ahimè
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1910
esotica, ed una sera a condusse a cena. Fu
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1910
una sera a condusse a cena. Fu male forse
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1910
mamma Gilda si mise a ridere di così buon
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1910
dovesse imbizzarrirsi o riderne a sua volta. ¶ Del resto
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1910
furbi sotto gli occhiali a cerchio d’oro. Non
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1910
da questo fatto incominciò a correre la fama dèArrigo
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1910
peripezie, non avevano tardato a sapere il come ed
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1910
tutti la sapevano già. ¶ A quelli cui la medesima
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1910
di gioielli da capo a piedi, leggiadrissima e capricciosamente
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1910
non ci avevano barattato a prezzo d’oro per
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1910
torre eburnea che riesce a disperare la pazienza de
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1910
amore, non ebbe che a scegliere fra chi le
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1910
impensieriva. Ne fu discusso a lungo, anche nei palchi
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1910
e le diverse vite. A stagione chiusa, avrebbe fatto
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1910
pomate, i baffi tagliati a fil di labbro, lo
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1910
sognava di sdraiarsi vicino a lui, tutta morbida, tutta
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1910
sulla scena, e tornò a casa irritato, svogliato, alla
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1910
più solo, perchè intorno a quella donna bella come
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1910
di splendente irrealità. ¶ Intorno a lei era quel color
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1910
di tutte le cose a lui negate. Non un
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1910
compierla. ¶ Si mise lungamente a ragionare fra sé. ¶ Non
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1910
quali farsi condurre fino a lei, non era un
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1910
ragioni di mestiere hanno a che fare col palcoscenico
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1910
era uscita di casa, a piedi, verso le tre
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1910
veniva da lei commisto a profumo. ¶ La vide entrare
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1910
viole e si mise a guardare. ¶ — Per la signora
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1910
i fiori, si volse a pagare con discretezza, ed
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1910
in noi quando riusciamo a piacerle. Ed è forse
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1910
aveva studiato poco tempo a scuola, poi vi si
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1910
libro, facendo la corte a qualche canzonettista francese. ¶ Rinunziò
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1910
canzonettista francese. ¶ Rinunziò dunque a mandarle una lettera, ebbe
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1910
carrozza chiusa, per cantare. ¶ A quell’ora gli strilloni
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1910
disse in fretta: ¶ — Venite a trovarmi... — E passò via
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1910
di profumo. ¶ Egli rimase a guardare come un ebete
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1910
che trascorron da palazzo a palazzo; automobili silenziose, veloci
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1910
s’intreccian, si fermano a ciarlare dei lor casi
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1910
fra queste cose, respirando a pieni polmoni lèaria frizzante
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1910
stendeva sul dorso, fino a mezza schiena, la medesima
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1910
tardi; se ne andò a pranzare. ¶ Ella sedeva davanti
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1910
sgabello girevole del pianoforte, a mezzo rivolta verso di
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1910
rivolta verso di lui, a mezzo verso il leggìo
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1910
riluceva nella penombra, sogguardando a lui dal volto chino
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1910
altro modo per avvicinarmi a voi, — dissèegli per iscusarsi
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1910
in viso, ma sorridendo a lei che gli era
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1910
senza volerlo aveva pensato a lui, di giorno, di
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1910
egli non avesse pensato a mandarle fiori. ¶ Quest’uomo
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1910
ecco, era lì davanti a lei, le parlava. ¶ Si
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1910
in lui, pensò che a ribellarsi c’era tempo
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1910
amicizie il padre giunse a trovargli un posto d
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1910
d’alpagà, si mise a frequentar ogni mattina l
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1910
ufficio, puntualmente, riuscendo persino a farsi benvolere, perchèera di
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1910
egli non s’apparecchiava a vivere da mediocre né
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da bottegaio: era vicino a compiere i vent’anni
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1910
delle cene? Perchè schiantarsi a lavoro, per essere miserabili
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1910
calma volontà che serve a riuscire nella vita, non
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1910
delle sfere nell’orologio a pendolo. ¶ Questo pensava la
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1910
non aveva osato venirgli a parlare; le due famiglie
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1910
degli uomini non riescano a porre in dimenticanza. ¶ Così
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1910
messa con soave pazienza a preparare il suo corredo
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1910
E doveva rimanersene solo a rimasticar la sua collera
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1910
il bisogno di venirgli a dir qualcosa? ¶ Il figliuol
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1910
di vederselo venir davanti, a ginocchi, sommesso a tutte
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1910
davanti, a ginocchi, sommesso a tutte le sue folgori
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1910
del vicino e mettersi a gridare improperi finché ne
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1910
e noi i risolversi a muovere il primo passo
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1910
Non avevan subito consentito a quella riparazione, che infatti
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1910
Ebbene, se lo venga a prender lui, se lo
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1910
due piedi. ¶ Il padre, a tale notizia, montò in
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1910
uomo ha il diritto, a una certa età, di
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1910
non intendo far sacrifizio a nessuno. ¶ Il padre non
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1910
incontrarsi, quando potevano farne a meno. Ma ora che
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1910
il giovinetto pareva prendersi a gabbo la faccenda del
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non seppe tacere più a lungo, ed una sera
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1910
acqua? Ci vuol tempo a riflettere. Quanto al giorno
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1910
ho evitato di venirvi a parlare perchè mi sentivo
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1910
ed io sono pronto a farlo, se così vi
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1910
che amo giuocare, andare a teatro, spendere, divertirmi con
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1910
sposandola. Solo non venite a parlarmi del giorno, del
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1910
ho data. Ma fino a quel tempo, vi prego
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1910
se io m’impegno a sposar l’Eugenia, l
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1910
me. ¶ — Ah, càspita! — scoppiò a dire il farmacista, che
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insultato né di venire a male parole con uomini
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1910
e trascorse ore insonni ¶ a ragionar col demone che
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1910
suo vestire. ¶ Allora cominciarono a giungere nella modesta casa
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1910
vistosa; le sorelle accorrevano a guardare con una curiosità
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1910
con que’ capelli tirati a lustro, d’una forma
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1910
nervi altrui. Poi sapeva, a tempo e luogo, essere
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1910
partito preso. Faceva piacere a tutti vederlo uscire, attillato
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1910
lèabito nero per andarsene a teatro in poltrona. Che
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1910
cose ch’erano intorno a lui. Questo era avvenuto
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1910
lontano aguzzava l’occhio a tante novità, non osava
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1910
in quei ritrovi equivoci, a brigate di cinque o
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1910
suburbano tutta sera stavano a rimirarle con occhi affascinati
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1910
o come torna comodo a questi noleggiatori di donne
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1910
donne, che si recano a trovarle prima del pranzo
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1910
In campagna... — diss’egli a mezza voce; — sapete... come
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1910
quel muso li viene a batter cassa! — interruppe la
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1910
non se ne stupì a lungo. ¶ — Peuh!... — fece, — roba
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1910
precisò. La Mercedes cominciò a smaniare di gelosia. ¶ — Ah
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1910
me lo vieni anche a dire! Incinta!... Benissimo! E
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1910
anticipato! Non vi ridurmi a pagar io la lavatrice
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1910
Arrigo persuase l’Eugenia a recarsi da mamma Gilda
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1910
patti chiari. Perchè, se a lui piaceva passare il
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1910
nè due nè quattro a tornarsene con Giannotto, il
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1910
obbiezioni. Tutte le donne, a qualsiasi classe appartengano e
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1910
dèun tratto si mise a piangere contro la sua
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1910
dicendole molte cose amorevoli a bassa voce. ¶ Poichè Arrigo
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1910
mandaron via, e dissero a lei, dopo averla sottomessa
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1910
lei, dopo averla sottomessa a qualche preparativo, di tornare
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1910
facciamo notare. Occorre prudenza... A rivederla. ¶ E con un
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1910
mordeva il labbro smorto; a un certo punto si
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1910
si divisero; ella trascinandosi a fatica, salì nelle sue
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1910
seduto presso l’uscio a leggere il giornale, ogni
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1910
ogni tanto in bottega a vendere medicine. ¶ Era già
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1910
come un pazzo mettendosi a gridare: ¶ — Venite! Venite! Donna
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1910
per le scale, chi a pian terreno. Solo Arrigo
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1910
sangue, sangue. ¶ Paolo andò a telefonare per un medico
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1910
d’acqua, sua moglie a far compresse. Le diedero
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1910
compresse. Le diedero aceto a fiutare, le aspersero la
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1910
pazzo? ¶ — Emorragìa in seguito a procurato aborto, — ribadì chiaramente
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1910
pacatezza dell’uomo solito a lenire il male altrui
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1910
sia generato, si mise a prodigarle i rimedi e
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1910
Riotti fece, non è a potersi dire. Prese colui
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1910
sera; poi si diede a girare per la camera
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1910
o l’avrebbe cacciato a forza, poiché, se il
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1910
peccato. ¶ Ma quando scesero a cercare di lui, egli
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1910
e sopra tutto invocando a propria difesa quella promessa
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1910
tanto che gli bastasse a non morir di fame
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1910
e venivano da mattina a sera. ¶ Cinque o sei
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1910
di piedi per andar a mettere rocchio fra le
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1910
sue belle tonalità, chiedeva a Donna Grazia come andasse
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1910
né Stefano ardiva venirgli a parlare, sebbene quell’uomo
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1910
finalmente, preso il coraggio a due mani, l’occhialaio
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1910
il bisogno di venirti a chieder scusa e spero
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1910
che sei qui, veniamo a patti chiari. ¶ L’altro
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1910
semplice: fa uno stato a tuo figlio, mettilo in
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1910
siano felici o vadano a finire in malora, a
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1910
a finire in malora, a me poco importa; ma
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1910
Via — mormorò lèocchialaio. ¶ — Quanto a noialtri, come se non
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1910
ci conoscessimo neppure. Ognuno a casa propria. Perchè, dopo
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1910
guarita, persuase la moglie a non bazzicare più in
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1910
focolare paterno. Era pronto a lasciarsi rabbuffare nel peggior
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1910
peggior modo, era deciso a cacciarsi nellèuragano come un
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1910
disse di sì, risoluto a mantenere almeno la prima
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1910
stava in cucina volentieri a veder bollire le pentole
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1910
in fasce quando cominciavano a strillare. ¶ Paolo, il fratello
244
1910
scatola ad intarsio ed a fuoco, lavoro di cui
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1910
che aveva dieci anni a quel tempo, era sopra
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1910
sopra con la mamma, a chiacchierare senza tregua, a
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1910
a chiacchierare senza tregua, a far celie, a mettere
248
1910
tregua, a far celie, a mettere il suo nasino
249
1910
vicina, che aveva mandato a chiamare il medico lì
250
1910
per li, essendo prossima a sgravarsi e temendo un
251
1910
in piedi e sgambettava. A proposito dell’Eugenia, avrei
252
1910
Non voglio chiedere favori a nessuno! — disse con una
253
1910
caricarvela su le spalle a vostre spese; avrei pagata
254
1910
perchè ci tengo — io! — a non dover nulla a
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1910
a non dover nulla a nessuno. ¶ Nonostante l’allusione
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1910
del sobborgo, fattosi ricco a furia di misturar vino
257
1910
malanni. ¶ C’era intorno a lui quel sapore di
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1910
campestri, s’era messo a far la corte ad
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1910
dell’estate, gli cominciò a bruciare nel sangue un
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1910
esseri o di cose. ¶ A poco a poco, in
261
1910
di cose. ¶ A poco a poco, in quell’ombra
262
1910
di quei corpi salire a lui come una vampa
263
1910
rise, parlò. Si mise a camminare per la stanza
264
1910
arcate, larghe, apparvero intere a chi guardava. E i
265
1910
le molle, si distese a giacere. ¶ Si volsero l
266
1910
Eugenia; poi s’interruppe. ¶ — A cosa? ¶ — Al desiderio di
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1910
staccava dal cervello. Cominciò a farlesi attorno, carezzevole, audace
268
1910
sentì come sopraffatta. Anche a lei l’estate metteva
269
1910
piano piano, tutta tremando, a piedi scalzi... — e v
270
1910
ne ringiovanì. Paolo andò a caccia di grilli, e
271
1910
curvo tutta la settimana a metter lenti negli occhiali
272
1910
e le stracciarono fiocco a fiocco, lembo a lembo
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1910
fiocco a fiocco, lembo a lembo, come ventagli di
274
1910
tra i dirupi, cominciarono a vaiare; ed il grillo
275
1910
ma nessuno pensava ormai a lamentarsi del caldo, poich
276
1910
sola che non riuscisse a togliersi la vampa di
277
1910
che le pareva crescesse a vista d’occhio, le
278
1910
lunga fredda lama. Intorno a lei non danzavano più
279
1910
con qual candore veniva a dirglielo!... In ogni modo
280
1910
e se ne andò a trovare la Mercedes. ¶ Quella
281
1910
queste cose. La Mercedes a quell’ora — erano le
282
1910
addosso e si mise a baciarlo, mentre Mamma Gilda
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1910
voluto un bel tempo a mettere fuor dai piedi
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1910
Arrigo tuttavia si mise a ridere: ¶ — Che quattrini! Che
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non chiedo mai nulla a nessuno, e con le
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volle proteggerlo e disse a Mamma Gilda: ¶ — Ti ho
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1910
proprio passato, sena riuscire a nascondere un senso d
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1910
e mutande, si mise a sedere, con le gambe
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scuola; gli affari prosperavano a sufficienza per poter pagare
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1910
si credeva un Paganini, a lui seccava moltissimo di
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1910
seccava moltissimo di sentirsi a quel modo scorticar le
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1910
le orecchie da mattino a sera. Quanto alla sua
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1910
alla sua Eugenia, imparasse a far la calza e
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1910
nella casa, il primogenito a cui si trasmette il
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1910
anni cambiò carattere. Cominciò a frequentare qualche brigata di
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1910
dolce alle sartine, prese a vuotar bicchieri, imparò le
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e della scuola prese a non curarsi più. Quattro
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fare di questo fanciullo a modo un ragazzaccio di
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1910
riottoso per contendergli palmo a palmo quella china del
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1910
anima viva. Arrigo principiò a spiegare nella famiglia quella
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1910
si dava d’attorno a raggranellarne qua e là
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sapeva negare mai nulla a quel suo bel ragazzaccio
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in fallo, si mise a fare un tal chiasso
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un tal chiasso indiavolato, a portare così veementi ragioni
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ormai! S’era messo a giocare, non tanto per
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Ve ne sono tanti a cui va bene. Perchè
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brillantini; rivestirsi da capo a piedi, farsi fare un
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farsi fare un soprabito a sacco, sfoderato, con le
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vita da principe, cenava a Sciampagna nei gabinetti riservati
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donne! ¶ Vincere!... potersene andare a teatro tutte le sere
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Lilina, che buona ragazza! A lui non costava un
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io perchè... » ¶ La Lilina, a parte tutto, era una
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1910
qualche volta preferiva andarsene a letto alle dieci, anche
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ammogliato, che l’andava a trovare tre volte la
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che mai; egli tornava a casa ogni notte senza
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1910
incuteva paura, e svegliandosi a mezzodì, ancor sentiva nelle
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volte. Il Riotti, messo a parte di questi piccoli
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1910
per lei non temo. A sedici anni, è pura
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e Arrigo restò sempre a doverle una cinquantina di
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rosso e quel bianco a cui va tanto bene
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E così avvenne. Andarono a casa quella sera, stretti
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testa, prese il Riotti a parte e fece la
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proprio lui, Riotti, avesse a sborsare un millesimo per
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scalzacane?... E rideva, rideva a crepapelle. Gli pareva davvero
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col suo passo lento, a capo chino. Ma questa
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Ma che avesse pensato a rovinare anche lui, questa
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anche poca fatica andarli a prendere... Ma rendevano già
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la pena di metterli a repentaglio. In tutt’ altra
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denaro? Si fa presto a dire l’otto per
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1910
sempre paura di nuocere a sé stesso nel far
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1910
lì vicino; voleva bene a quel timido occhialaio come
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e che, per quanto a lui desse un insopportabile
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1910
Finalmente avrebbe parlato lui, a quattr’occhi, senza peli
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poi. ¶ Arrigo si sottomise a tutte le condizioni che
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condizioni furono che andasse a passare con la famiglia
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1910
l’occhialaio soleva provvedere a’ suoi di casa; ma
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dilapidò. Egli lo venne a sapere più tardi; fu
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il prossimo né gettarsi a capofitto nel gran pelago
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uno spostato; si mise a speculare e perdette, a
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a speculare e perdette, a commerciare e falli. ¶ Egli
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varietà prima di andare a nozze; che avesse avuto
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d’amore. Si diede a Stefano una sera ch
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ch’ egli le andò a genio — e questo non
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giorno ch’ella venne a dirgli d’essere incinta
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dirgli d’essere incinta. ¶ A quel tempo egli era
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persuadere una bellissima donna a prendersi un marito di
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così devoto, riusciva talvolta a suscitare in lei un
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non lo era stata a nessuno, mai. Era nata
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della ribellione; si rassegnò a questa come a tutte
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rassegnò a questa come a tutte l’altre disgrazie
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ridussero in pochi anni a non possedere quasi più
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altro gradino, si ritrasse a vivere nel suburbio della
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nozione d’ottica prese a fare l’occhialaio. Questo
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si emendò; piano piano, a forza di lavoro e
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piccola bottega si mise a prosperare. I figli crescevano
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sera innanzi, era stato a sentire il «Rigoletto» — serata
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sentire il «Rigoletto» — serata a prezzi popolari — così, tra
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la pelle d’oca a un satanasso di turco
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del Ferrante stavano bottega a bottega, ed anzi all
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la stessa corte, venne a passar di lì il
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che se n’andava a scuola. ¶ «Dove l’avranno
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era un fanciullo veramente a modo: si teneva molto
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della sua piccola vita. A scuola, per esempio, — una
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poco nel dover rincasare a piedi, seguendo un’arruffata
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serbava il suo primogenito a miracolosi destini. Il piccolo
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le «toilettes» delle sorelline, a scuola chiamava «miss» quella
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sistematicamente di parer contrario a quello del suo vicino
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per tutte le scienze a base di calcolo e
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figlia, che aveva press’a poco l’età di
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venivano dalla vicina corte a disturbare le sue pacifiche
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d’occhiali, può dirsi a buon diritto un uomo
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egli andava la sera a discorrere col suo vicino
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con divenirgli amico. Amico a modo suo, beninteso; il
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criticare, sputar sentenze, sdottorare a diritto ed a rovescio
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sdottorare a diritto ed a rovescio, essere curioso, pettegolo
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moglie, lanciasse qualche scappellotto a’ suoi bambini: e tutto
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tirannica e sopraffattrice. Così, a poco a poco, la
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sopraffattrice. Così, a poco a poco, la casa del
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una cert’ora cantava a squarciagola; c’era la
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lèEugenia, mo’, che ragazza a modo!... ¶ « Oh, mio caro
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corta barba fuligginosa soggiungeva a sé medesimo con un
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erano imbrattate nè logore; a farne il paragone con
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lì nella corte, glèinsegnò a suonarlo. Era docile, ma
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il padre lo accontentò, a patto che non trascurasse
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che non posso rinunziare a te... Non essere così
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Insomma, si fa presto a commettere una sciocchezza! ¶ Roteò
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un galantuomo dovrei darmi a voi? Non è una
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che forse piacerebbe anche a me. Non sono certo
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da dire ad uno, a voi per esempio: « Mio
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impiegava un certo tempo a cavarsi d’impaccio; in
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nemmeno udire. ¶ — So bene a che alludete!... — ella fece
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più se volessi sottostare a certe discipline familiari che
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avesse innamorata e... Sciupata, a lavarsene le mani, continuando
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la schiena, e tenendolo a guisa di sbarra nella
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insidia e lasciandosi venire a fior di labbro un
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venne, Arrigo, si recò a prenderla, mentre ancora, su
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era di tornarvi oggi? ¶ A colazione aveva coperto d
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cibo, si era messo a borbottar sottovoce: ¶ — La signorina
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del pomeriggio aveva cominciato a rivestirsi, piano piano, con
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Era stata un’ora a lisciarsi i capelli, a
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a lisciarsi i capelli, a strofinarsi le unghie, pure
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un lungo brivido. Nondimeno, a dispetto di tante cure
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pronta, ti conduco fuori a pranzo, se vuoi... ¶ — Ben
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per dire. ¶ Stavano mettendosi a tavola; Paolo era già
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Bah!... — disse il vecchio a mo’ di conclusione, — se
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ne andate, noi cominciamo a mangiare. ¶ La domestica aveva
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e cominciarono lentamente, golosamente a mangiare. ¶ L’antica tavola
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andata la sorella maggiore, a farsi un’altro focolare
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paura. Non osarono parlarsi a tutta prima. Loretta prese
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fra la gente folta, a passi frettolosi. Il rumore
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cuore si sentiva spinto a desiderare più in là
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Com’è bello camminare a quest’ora, — disse Loretta
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Molta gente si voltava a guardarli. ¶ Giunsero nelle strade
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Entrarono da un fiorista a comprare fiori; poi, camminando
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poi, camminando, si fermavano a guardare i negozi dalle
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l’esercito per debiti; a teatro prende solo il
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l’usuraio, così riesce a pagarne le spese. ¶ E
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Arrigo gli sorrisero; Arrigo, a sua volta, non salutò
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profumo. Loretta si rivolse a guardarle; domandò: ¶ — Le conosci
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Perchè li hanno sorriso a quel modo? ¶ — Che modo
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Loretta rimase un momento a riflettere, poi disse; ¶ — Ma
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donne? Arrigo si mise a ridere. ¶ — Lo stesso piacere
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che voi donne provate a cambiar d’abiti. ¶ La
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se tu volessi bene a me... — diss’ella, piano
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dolore. ¶ — Vuoi che andiamo a pranzo? — domandò Arrigo. ¶ — Andiamo
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ciottoli, il cavalluccio cominciò a trottare. ¶ Ora qualche strato
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altro. ¶ Ella si tese a lui come per fargli
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tua sorella, voglio bene a te? ¶ — Taci, non dire
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cosa brutta, come pare a noi, essa non accadrebbe
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sua mano, e raccostatasi a lui, gli sfasciò, gli
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lo sapevo. ¶ Si protese a lui, così che gli
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destino era di camminare, a forza d’inciampi e
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Rafa se ne andò a fumare in ridotto. Ma
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ha l’aria lugubre! ¶ — A lui, tutte le belle
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civetta. ¶ Continuavano allegramente ciascuno a dir la sua. Poi
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sua. Poi si misero a celiare sul conto di
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imbronciato. Alcuni risero. ¶ — Sta a vedere, — disse un altro
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detto la Clelia; domandalo a lei. ¶ Alcuni zittirono i
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si era dunque divertita a sembrargli da meno che
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con le donne che a lui piacessero, e se
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se n’accendeva sino a diventar ridicolo, sino a
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a diventar ridicolo, sino a dimagrar d’amore. Ma
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superato ogni altro accendimento. ¶ A un certo punto il
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vide; scendeva dallo scalone a braccio del fratello, parlando
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il fiocco, gettatole sopra a guisa di scialle, raccolto
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più sentita umile davanti a lui, non si sarebbe
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dietro cui ¶ Si sguinzagliano a frotte, in una caccia
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non ad altri che a lui. Ma c’era
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nelle alcove dei palazzi, a far piangere le cortigiane
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far piangere le cortigiane, a ingelosire i gentiluomini; un
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il giorno stava pensando a lui, le ritornavan le
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imbiancava i gradini, tenendosi a braccio, avendo per tutte
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aperse l’uscio; entraron a tastoni, nel buio. Ed
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sofferenza infinita... e davanti a’ suoi occhi ripassavano densi
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d’una bevanda forte. A lui, ch’ era consumato
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una voce opaca: ¶ — Vatti a vestire, Loretta. ¶ E poich
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e, chinando il volto, a piccoli passi andò verso
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sentiva di spargere intorno a sé. ¶ Con un gesto
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le mani e cominciò a camminare. Fischiettava piano piano
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il vetro e stette a guardare. ¶ Fuori, la luna
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un divano, si mise a carezzarla piano piano, a
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a carezzarla piano piano, a toccarla paurosamente. ¶ Dopo qualche
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cervello, dalle sue vene, a poco a poco. ¶ — Dimmi
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sue vene, a poco a poco. ¶ — Dimmi... — ella mormorò
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al peccato. ¶ E tornarono a piedi, per la notte
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ch’egli si risolvesse a qualche grande imprudenza!... Loretta
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Li avevan messi lì, a consumare la loro triste
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li avevan messi lì, a nascondere le tristi penne
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nascondere le tristi penne, a beccare qualche duro grano
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non l’avesse persuasa a continuare nel suo gioco
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trovò dunque molto impacciato a cominciare il discorso. ¶ — Vi
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color nocciuola, i calzoni a quadrettini e le ghette
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Ma ora che sapete a quale famiglia appartengo... Insomma
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che accada, ma rinunziare a voi, no! ¶ — Siate buono
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questo non serve che a farvi ridere... Tuttavia comprenderete
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questo, Loretta: non pensate a ritogliermi quel pochissimo che
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Non prendete le cose a questo modo e non
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se mio fratello venisse a saperlo?... ¶ — Non lo saprà
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calmò un poco dinanzi a tali ragioni. ¶ — Ebbene, aumenteremo
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mio caro, si viene a sapere ogni cosa, e
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l’invita, — rispose costui a mo’ di scusa. ¶ — Allora
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scusa. ¶ — Allora buona sera a tutti, — fece Arrigo. ¶ E
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non ti troveresti ora a far da burattino in
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primogenito era presente, limitandosi a ribattere con ironie un
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suoi ventiquattr’anni parevano a lei stessa d’una
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la sera, nel mettersi a letto, ne piangeva per
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tu manchi di « temperamento! » ¶ A questa parola « temperamento », che
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messo gli occhi addosso a Paolo, benché il ragazzotto
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dissolutezze. Gliel’avrebbe data a braccia aperte, anche dopo
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sua smoderata ambizione fino a desiderar come genero quel
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Paolo, dai capelli rasi a macchina ed ignorante come
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e Loretta erano giunti a casa, frettolosi ed un
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sera, come se andassero a commettere un peccato. Era
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C’erano le scarpine, a piè del letto, piccolissime
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una sciarpa di velo a pagliuzze luccicanti. ¶ A quell
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velo a pagliuzze luccicanti. ¶ A quell’ora il domestico
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naturalmente... — ella disse, quasi a malincuore. — Ma ti chiamerò
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levata la camicetta, rimanendo a braccia nude in un
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in su in giù, a piccoli passi; l’asciugamano
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del suo giornale parevano a lui un arabesco incomprensibile