parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1985
albero. Per miracolo riusciva a trovare intatta la sua
2
1985
pietra, e si metteva a cantare e a suonare
3
1985
metteva a cantare e a suonare il suo triste
4
1985
Così riusciva un poco a sfogare il dolore e
5
1985
sapeva come sarebbero andate a finire le cose. Era
6
1985
intiere popolazioni erano costrette a migrare e a perdere
7
1985
costrette a migrare e a perdere la loro terra
8
1985
guerra, era stato costretto a lasciare lei e a
9
1985
a lasciare lei e a salire in montagna. Tutti
10
1985
non era di servizio, a far la guardia a
11
1985
a far la guardia a tutto ciò che i
12
1985
non era in giro a procacciare cibo o fieno
13
1985
dai rapsodi cosacchi, simili a quelli che componevano i
14
1985
labirinto pieno di incognite. ¶ A Marta i cosacchi facevano
15
1985
i partigiani che stavano a morire di freddo sulle
16
1985
deformò. Paure antiche cominciavano a salire dal profondo, e
17
1985
di cibo, per costringerli a vivere di rapina, e
18
1985
spingere le due popolazioni a scannarsi a vicenda. Li
19
1985
due popolazioni a scannarsi a vicenda. Li odiavano perché
20
1985
se un cosacco regalasse a un altro cosacco un
21
1985
come una trappola, che a volte scattava in modi
22
1985
paese che non riuscivano a trovare. Era una notte
23
1985
solchi duri come pietre. A un tratto una folata
24
1985
alla vista del soldato. A lui parve l’effetto
25
1985
uno scherzo sinistro proprio a loro. L’altro, rimasto
26
1985
scomparsa, inghiottita dalla notte. A un certo punto non
27
1985
L’altro si mise a lanciare imprecazioni. Senza carta
28
1985
o due talpe cacciate a forza dai loro cunicoli
29
1985
piedi, perché riuscivano quasi a fiutare la minaccia dei
30
1985
di vedere appostati dietro a ogni abete, o faggio
31
1985
la sorte, si rimisero a correre all’impazzata, lungo
32
1985
montagne, ma non riuscivano a scorgerle bene. Non ne
33
1985
un solo desiderio, rivedere a un certo punto le
34
1985
non riuscivano se non a percorrere giravolte e saliscendi
35
1985
volevano chiedere la strada a nessuno. Erano convinti che
36
1985
vallate. Giravano e rigiravano a vuoto. Il rombo della
37
1985
loro tane e portavano a termine, con velocità impressionante
38
1985
di passare in mezzo a una stanitša cosacca, udendo
39
1985
fossero capitati in mezzo a un accampamento di barbari
40
1985
una pattuglia di cosacchi a cavallo, in perlustrazione, comandata
41
1985
non volle lasciargliela passare a buon mercato. Cavalcò verso
42
1985
come fossero le armi a loro più congeniali. I
43
1985
la tranquillità e tornò a scivolare nel sonno. Ma
44
1985
moto fu smontata, ridotta a viti e bulloni, e
45
1985
abbondanti di quei giorni a cancellarli completamente. Tutto il
46
1985
un assalto fossero andati a buon fine. Era un
47
1985
festeggiare. «Vina, vina!» cominciarono a chiedere ai montanari spaventati
48
1985
case, illuminate con fanali a petrolio, oscurate perfettamente all
49
1985
i cani da guardia a quattro partizany male armati
50
1985
ancora non si decidevano a lanciare l’Armata cosacca
51
1985
e le veniva dicendo a Urvàn, a Ghirei, e
52
1985
veniva dicendo a Urvàn, a Ghirei, e, quando capitava
53
1985
e, quando capitava, anche a Marta. Ci teneva che
54
1985
aveva bisogno di confidare a qualcuno ciò che gli
55
1985
pazienza nel dare ascolto a tutti quanti. Quando era
56
1985
le sue funzioni, perdersi a guardare i tramonti precoci
57
1985
gli aerei che andavano a bombardare le città di
58
1985
V ¶ La metamorfosi ¶ Gavrila a volte si perdeva a
59
1985
a volte si perdeva a raccontare a Marta il
60
1985
si perdeva a raccontare a Marta il suo esilio
61
1985
anche queste cose segrete a Marta, ma lei adesso
62
1985
Gavrila qualcosa che andò a ripescare in cantina e
63
1985
in una casa lussuosa, a contatto con la famiglia
64
1985
convinti d’essere condotti a salvamento. Si fidavano ciecamente
65
1985
un’infinità di volte, a pescare le trote e
66
1985
pescare le trote e a nuotare, nei pomeriggi caldissimi
67
1985
che passava, anziché avvicinarlo a quello del ritorno, sembrava
68
1985
combattevano una battaglia affine a quella sognata dai cosacchi
69
1985
Krassnov era vivo e a capo di tutta l
70
1985
sapeva neanche lui giustificare a se stesso questa convinzione
71
1985
invece, che stava sempre a Berlino e trafficava coi
72
1985
potuto farlo ancora. Vlasov a Gavrila pareva una figura
73
1985
tipografo. ¶ Marta riusciva vagamente a immaginarsi ciò che gli
74
1985
sue antenne enigmatiche, rivolte a cogliere l’antico, le
75
1985
rivolgere i suoi pensieri a Marta, costui non poteva
76
1985
era senza esitazione dedicato a quelli più umili, come
77
1985
e per nutrirli andava a requisire il fieno nelle
78
1985
assunto un aspetto simile a quello delle stanitše cosacche
79
1985
kubànke dei cosacchi, tutti a metà strada tra il
80
1985
Dunaika, lo lasciavano seccare a bella posta, per poi
81
1985
posta, per poi raccoglierlo a tempo opportuno, ben secco
82
1985
cataste? Qui non siamo a casa nostra. Qui dobbiamo
83
1985
madre di Ghirei, continuando a tenere ben saldo il
84
1985
strappò di mano, andò a rovesciarlo sulla concimaia e
85
1985
tenebre stavano per calare a tradimento sul paese. In
86
1985
prima fila. Ognuno pensava a portare due volte al
87
1985
botteghe del villaggio cominciarono a comparire merci per i
88
1985
friulani avevano già cominciato a confezionare nelle loro botteghe
89
1985
il quale aveva ricominciato a vagabondare per le contingenze
90
1985
kazàk. Urvàn era soprattutto a questo che pensava, e
91
1985
di Krassnov. Marta provò a leggerlo. Era fatto di
92
1985
villaggio brulicava di cosacchi a tutte le ore. Dalle
93
1985
come asiatici, pugnali arcuati, a volte con i fregi
94
1985
in altre valli, e a quelle dei cosacchi del
95
1985
brio per esser riusciti a scovare il vino dei
96
1985
dei loro ospitanti, e a berne senza misura. ¶ Una
97
1985
Ogni tanto Marta, trovandosi a preparare il pasto a
98
1985
a preparare il pasto a un passo dalla bábuška
99
1985
stravolti perché non riusciva a vedere nemici da nessuna
100
1985
del suo non riuscire a capire la guerra. Essa
101
1985
Non riusciva non solo a odiare ma nemmeno a
102
1985
a odiare ma nemmeno a modellare sopra i cosacchi
103
1985
un giorno sparassero addosso a Ivos e agli altri
104
1985
sempre serio come voi? A che vi serve, la
105
1985
l’altra, si metteva a ridere senza freni. Né
106
1985
dagli invisibili guerriglieri. ¶ Anche a Ghirei ogni tanto toccava
107
1985
pur essendo stato fino a ieri poco più che
108
1985
gli parevano molto diverse. A lui sembrava, tutto sommato
109
1985
che pareva proprio uguale a quello che passava tra
110
1985
la sensazione di stare a fare la guardia al
111
1985
dalle vallate del Caucaso a insidiare le stanitše cosacche
112
1985
le stanitše cosacche. Riuscire a catturare un Abrek, nell
113
1985
giorni e giorni. ¶ Anche a Urvàn toccavano spesso quelle
114
1985
notti di guardia, e a lui da una parte
115
1985
più piccolo in Polonia, a causa degli stenti e
116
1985
erano benedetti o maledetti a seconda delle cose che
117
1985
che vi succedevano, e a lui in Polonia erano
118
1985
sventure. Ancora non riusciva a darsi pace. Ripensava soprattutto
119
1985
darsi pace. Ripensava soprattutto a quella pallottola dispersa, sparata
120
1985
che gli rimaneva, e a cui doveva pensare, era
121
1985
Erano rimasti nella stanitša a coltivare le zucche e
122
1985
quale lui aveva partecipato a vent’anni, in Ucraina
123
1985
un giovinotto, ma subito a lui era parso che
124
1985
insensatezza così smisurata che a causa di essa aveva
125
1985
alla sua gente. Attorno a tutto ciò che faceva
126
1985
presidio fecero una ricognizione a cavallo per tutta la
127
1985
la valle. Cavalcavano silenziosi, a un passo sempre uguale
128
1985
attorno, come per riuscire a raccapezzarsi in quel paesaggio
129
1985
non ci attaccano?» chiedeva a Gavrila. ¶ «Combattono a modo
130
1985
chiedeva a Gavrila. ¶ «Combattono a modo loro. Fanno saltare
131
1985
Ghirei non si rassegnavano a quel modo di fare
132
1985
non era possibile andare a snidarli. Forse era pensabile
133
1985
era pensabile un attacco a sorpresa, magari seguendo le
134
1985
una forte ripugnanza soltanto a pensare di farlo perché
135
1985
tre anni prima pareva a portata di mano e
136
1985
dovute rimandare le nozze a tempi più tranquilli, ma
137
1985
non era avvenuto mai, a causa della fuga e
138
1985
attaccanti. Ricordava l’armata a cavallo di Budenny, che
139
1985
anni passati in Francia a fare l’amministratore in
140
1985
che sventravano da cima a fondo tutto ciò che
141
1985
civile, e avesse ricominciato a scorrere, sia pure in
142
1985
di ignorarne il motivo. ¶ A Vlasov, a Berlino, ne
143
1985
il motivo. ¶ A Vlasov, a Berlino, ne raccontavano ogni
144
1985
guerra, adatti al massimo a fare i cani da
145
1985
Marta arrivò alla villa a notte già calata, con
146
1985
la grandine, che girava a capriccio, e a chi
147
1985
girava a capriccio, e a chi toccava toccava. ¶ L
148
1985
loro colpi di mano a sorpresa, simili a lupi
149
1985
mano a sorpresa, simili a lupi nella notte. Essi
150
1985
fermarsi un po’ più a lungo, dopo tanto peregrinare
151
1985
per loro? ¶ Vlasov era a Berlino, e cercava disperatamente
152
1985
di convincere i tedeschi a metter vicino un’Armata
153
1985
case. Portarono i cavalli a bere nella vasca della
154
1985
la gente li stava a guardare silenziosa dalle finestre
155
1985
fosse neppure. Poi cominciarono a pensare a se stessi
156
1985
Poi cominciarono a pensare a se stessi. In ogni
157
1985
al cavallo e poi a se stesso. Eressero dei
158
1985
spellati. Quasi ci tenevano a tirarli fuori e a
159
1985
a tirarli fuori e a farli vedere alla gente
160
1985
vedere alla gente, come a ribadire che loro avevano
161
1985
valenki e si misero a dormire. Ma altri avevano
162
1985
un diverso progetto. Cominciarono a picchiare agli usci delle
163
1985
entrati nelle stanze, girarono a lungo gli occhi attorno
164
1985
sempre un’affermazione. Continuavano a fare ogni cosa senza
165
1985
cosa senza chiedere niente a nessuno, come fossero in
166
1985
e sapienti, quasi obbedissero a un rituale ben noto
167
1985
gli porgeva e accennando a sfiorarla con le labbra
168
1985
non era mai riuscito a ottenere qualcosa da un
169
1985
tutti i cosacchi appartenessero a un popolo di straccioni
170
1985
Gavrila disse queste cose a bassa voce, come non
171
1985
del popolo, ci teneva a non guadagnarsi la patente
172
1985
il colonnello. Marta continuava a restare nella sua camera
173
1985
proprio motivo di confonderli. A volte, quando era sopra
174
1985
girando per i boschi a far legna, o a
175
1985
a far legna, o a raccogliere notizie di ogni
176
1985
ogni colore, adesso vicino a Luca gli pareva che
177
1985
lui, gli bastava stare a guardarlo da lontano, seduto
178
1985
cosa accadeva un po’ a tutti quanti. Luca, con
179
1985
cane, aveva la tendenza a riempire la casa e
180
1985
riempire la casa e a creare in essa un
181
1985
e poi eseguiva. Andava a raccogliere sassi e bastoni
182
1985
coda, di girare attorno a se stesso. In più
183
1985
suo carattere si accordava a pennello con quello di
184
1985
Baldo quel rumore corrispondeva a un ordine solenne cui
185
1985
Se Baldo imparò subito a obbedire a ordini dati
186
1985
imparò subito a obbedire a ordini dati in russo
187
1985
non fu meno veloce a impadronirsi del friulano e
188
1985
ordinanza del colonnello, portava a casa conigli, galline con
189
1985
spampanate, capretti sanguinolenti scuoiati a metà. Ogni volta guardava
190
1985
e preferiva comunque riuscire a guadagnare la cucina senza
191
1985
alla cucina orientale né a quella occidentale, ed era
192
1985
occidentale, ed era prontissimo a mangiare qualsiasi cosa, senza
193
1985
adesso, cosa ci mettiamo a fare?» Anita l’ascoltava
194
1985
guai fosse Marta, e a lei toccasse inventare qualcosa
195
1985
accompagnato e dato ascolto a boscaioli, partigiani, sbandati, profughi
196
1985
incosciente…» ¶ Anita si mise a piangere sommessamente, perché adesso
197
1985
avrà noi per badare a lui. È già molto
198
1985
suo malgrado. ¶ «Ma va’. A questo mondo ci sarà
199
1985
anche al paese e a tutta la valle. Mai
200
1985
sentì la popolana decisa a tener duro e a
201
1985
a tener duro e a superare tutte le difficoltà
202
1985
sua allegria, e cominciò a fare salti, a rigirarsi
203
1985
cominciò a fare salti, a rigirarsi, a emettere brevi
204
1985
fare salti, a rigirarsi, a emettere brevi mugolii, come
205
1985
una ragazzina, interamente affidata a lei, e non era
206
1985
magari ora per ora. A fermarsi sul pensiero di
207
1985
gli italiani erano andati a combattere nel loro stesso
208
1985
correvano. Marta si rivolse a Dio, che per lei
209
1985
lontano si sarebbe tornati a parlare di cose liete
210
1985
di cose liete e a fare progetti per il
211
1985
con ostinazione di costringersi a pensare proprio a cose
212
1985
costringersi a pensare proprio a cose di quel genere
213
1985
andava apposta in paese a trovare Alda, la ragazza
214
1985
bella del villaggio, perché a lei piaceva di vedere
215
1985
di piglio deciso, determinata a farsi rispettare. Suo padre
216
1985
bloccato lassù e costretto a lavorare in un’industria
217
1985
era solo possibile pensare a quelle cose, in quell
218
1985
se i cosacchi continuavano a discendere dai treni, a
219
1985
a discendere dai treni, a pochi chilometri dal paese
220
1985
come quando avevano cominciato a venir giù dai valichi
221
1985
in cosa sperare e a che santo votarsi. Intanto
222
1985
che si era adattato a quella condizione di nomadismo
223
1985
e complicate. Desiderò andare a vederli. Lasciò il vecchio
224
1985
Lasciò il vecchio Haha a custodia di Anita, alla
225
1985
Polonia su carri simili a quelli. Cosa voleva dire
226
1985
Perché mai, dunque, continuava a sembrarle un segno funesto
227
1985
giovane cosacco fece segno a un bambino che stava
228
1985
voluto scendere; poi cominciò a prenderci gusto, a sorridere
229
1985
cominciò a prenderci gusto, a sorridere e a guardarsi
230
1985
gusto, a sorridere e a guardarsi intorno, con la
231
1985
che fosse toccata proprio a lui. La madre lo
232
1985
uscite, timorose, per correre a prendere i loro bambini
233
1985
i loro bambini e a portarli al sicuro dentro
234
1985
donna non rispose, limitandosi a guardare. Sopra la pelle
235
1985
pelle degli stalloni, che a tratti abbassavano il muso
236
1985
i capelli neri pettinati a crocchia. Gli stalloni battevano
237
1985
rinfrescare, di essere giunti a una meta purchessia. Alcuni
238
1985
li pilotavano sussurrando loro, a mezza voce: “Trrr, trrr
239
1985
e piena di buche a causa degli acquazzoni dell
240
1985
di San Canciano, dovevano a quell’ora essere stipate
241
1985
complicazioni, egli cominciò sobriamente a parlare. Lo fece probabilmente
242
1985
che aveva dovuto percorrere a piedi, con gli scarponi
243
1985
con gli scarponi sfondati, a volte con i piedi
244
1985
di salirvi, per tornare a casa con essi, c
245
1985
nella vallata del Natisone, a Trieste, a Roma e
246
1985
del Natisone, a Trieste, a Roma e in tutti
247
1985
caparbio nelle steppe, finché a chi lo sentiva pareva
248
1985
nella marcia di ritorno, a volte passavano un giorno
249
1985
usciva dalle isbe. Ma a volte la gioia di
250
1985
di scansare la guerra. A volte spuntava in loro
251
1985
stato mitragliato. ¶ Ivos parlava a voce bassa e uguale
252
1985
alla verità e continuava a sperare, al di là
253
1985
se non osava dirlo a nessuno, e a Marta
254
1985
dirlo a nessuno, e a Marta meno che mai
255
1985
Ma lei si apprestava a non credere alla sua
256
1985
sua presenza e cominciavano a sentirlo come uno di
257
1985
partigiani. Marta non riusciva a capire quella fretta, perché
258
1985
che si andava preparando a lasciare la villa. ¶ «Deve
259
1985
sarà diretto se non a renderla più breve…» ¶ Era
260
1985
di un’ora, riuscendo a sottrarle magari soltanto dieci
261
1985
mandare su un fronte, a patire per il freddo
262
1985
lasciavano andare come bambini a fantasie di successi e
263
1985
guerra, sparando ancora addosso a coloro che l’avevano
264
1985
della presenza di Marta. A momenti stava a guardare
265
1985
Marta. A momenti stava a guardare la sua bellezza
266
1985
che lui fosse forzato a lasciare quel luogo e
267
1985
lasciare quel luogo e a condurre fino in fondo
268
1985
proprio compito. Si perdeva a guardarle il collo sottile
269
1985
era arrivato alla casa a lui destinata soltanto per
270
1985
sentire di essere arrivato a casa soltanto per tornare
271
1985
sotterranea che già esisteva… ¶ A ogni occasione lui diceva
272
1985
vedeva un suo nervosismo a fior di pelle, simile
273
1985
fior di pelle, simile a un certo nervosismo di
274
1985
Marta. Lui sapeva bene a che cosa tendevano ambedue
275
1985
sono già tutti condannati a morte dalla natura. Non
276
1985
non bisogna pensare troppo, a questo mondo. Se no
277
1985
piuttosto che perder tempo a pensare, cercava di agire
278
1985
ha già fatta» diceva a Ivos qualche volta. ¶ «Non
279
1985
i tedeschi sono venuti a prendere la sua padrona
280
1985
parola per dare forma a un sogno impossibile. Ma
281
1985
per caso, si abbandonò a un pianto silenzioso, con
282
1985
addormentò per un poco, a causa della stanchezza, e
283
1985
qualche cisterna profonda, ricominciava a versare dentro di lei
284
1985
se ne va?» chiese a Ivos. ¶ «Stasera.» ¶ «No, domani
285
1985
vuole.» ¶ Marta mandò Anita a dormire altrove, con una
286
1985
luttuosa della mente umana a crearsi da sola le
287
1985
ciò che non negava a se stessa? Finché, sul
288
1985
di lana. Anita lavorava a maglia, quando lei non
289
1985
volta, quando vivevano ancora a Roma, poco prima della
290
1985
occasione si era attaccato a lei con una forza
291
1985
una forza disperata, come a un’àncora di salvezza
292
1985
punto di essere spedito a morire sui fronti. Così
293
1985
e ancora non accennava a fare intuire la vicinanza
294
1985
Neanche la villa, vicina a un paese da nulla
295
1985
sicuro, era stata sufficiente a custodire il segreto della
296
1985
I cavalli, che continuavano a nitrire spaventati, li condusse
297
1985
Sentiva un visibile disagio a vivere in casa, a
298
1985
a vivere in casa, a mangiare seduto a tavola
299
1985
casa, a mangiare seduto a tavola, a dormire in
300
1985
mangiare seduto a tavola, a dormire in un letto
301
1985
quel modo riusciva ancora a raccogliere voci e novità
302
1985
e novità. ¶ Fu lui a dare alle donne per
303
1985
li aveva raggiunti. Più a nord le montagne pullulavano
304
1985
tutto ciò che serviva a dare ordine e senso
305
1985
o stava in cortile a spaccare la legna e
306
1985
spaccare la legna e a giocare col cane, come
307
1985
sportelli spalancati. Baldo ululava a lungo, e il suo
308
1985
che non si vergognasse a dar sfogo al suo
309
1985
conteneva, che avrebbe restituito a Esther quando fosse ritornata
310
1985
battaglia soltanto per riuscire a mettere qualcosa in tavola
311
1985
mettere qualcosa in tavola a pranzo e a cena
312
1985
tavola a pranzo e a cena. I contadini tendevano
313
1985
cena. I contadini tendevano a tenere tutto per sé
314
1985
per sé, e riuscire a farsi pagare gli affitti
315
1985
prodotti significava spesso combattere a lungo con le parole
316
1985
di quattrini, dovette cominciare a vendere qualcosa di ciò
317
1985
liberamente, armati e decisi a difendersi. Si seppe di
318
1985
e gli altri, come a esempio un certo Ugo
319
1985
un lusso senza pari, a cui per destino non
320
1985
avere pace e abbaiava a non finire, non forte
321
1985
degli scoppi di bombe a mano o di mortai
322
1985
mortai. Poi si cominciò a sentire il rombo compatto
323
1985
e gigantesche. Marta girò a destra e a sinistra
324
1985
girò a destra e a sinistra, s’immerse nel
325
1985
epoca romana, e arrivavano a quella dei celti carni
326
1985
la sua vitalità somigliasse a quella di Baldo, o
327
1985
intenzione avesse mai. Arrivarono a un vecchio mulino abbandonato
328
1985
di ritirarli. Stavano lì a prendersi la rugiada, e
329
1985
momento non aveva vicino a sé altra creatura con
330
1985
sua allegria, e cominciò a correre e ad abbracciare
331
1985
Poi Baldo si mise a latrare più forte e
332
1985
latrare più forte e a correre verso il mulino
333
1985
modo per far festa a qualcuno, e soprattutto per
334
1985
l’uomo. ¶ «Vuole appoggiarsi a me?» ¶ «Non serve. Mi
335
1985
il polpaccio da parte a parte, senza offendere né
336
1985
ciò che poteva accadere a un soldato. Perciò tutte
337
1985
A mia madre ¶ Questo è
338
1985
fatti di luglio parve a Marta che ogni cosa
339
1985
della guerra stesse ormai a portata di mano. Ogni
340
1985
governanti non si decidessero a firmare la pace, dal
341
1985
Marta non riusciva neppure a trovar parole per tranquillizzare
342
1985
Ormai niente riusciva più a rassicurare la signora Esther
343
1985
gli ebrei avevano cominciato a prendere corpo e sostanza
344
1985
di sfuggire in bicicletta a una banda di giovinastri
345
1985
lo inseguivano. ¶ Spesso stava a spiare dalle finestre della
346
1985
casa. La paura continuava a non lasciarla in pace
347
1985
non lasciarla in pace, a svegliarla di soprassalto anche
348
1985
soprassalto anche di notte, a renderle il respiro difficoltoso
349
1985
sentiva o vedeva attorno a sé la metteva in
350
1985
pace…» ¶ La signora scoppiava a piangere, e grosse lacrime
351
1985
fratello, l’avevano costretto a partire per la Russia
352
1985
povero soldato fu condannato a morte ¶ lontan dalla consorte
353
1985
se i soldati, costretti a combattere di qua e
354
1985
quando si sarebbe messa a latrare e a mordere
355
1985
messa a latrare e a mordere. Marta la sentiva
356
1985
aveva un’inarrestabile attitudine a inserirsi nel mondo e
357
1985
inserirsi nel mondo e a devastarlo da cima a
358
1985
a devastarlo da cima a fondo, come una muffa
359
1985
ogni distruzione incominciavano subito a riedificare, appena le masnade
360
1985
realtà. ¶ Certe volte continuava a lavorare in casa quando
361
1985
ed Anita erano già a letto e dormivano profondamente
362
1985
del paese le vennero a dire che Anita si
363
1985
uomini di passaggio. Pensando a come la ragazza era
364
1985
aveva nessuno, era affidata a lei, e lei, d
365
1985
incattivita. I cavalli, legati a pioli piantati per terra
366
1985
nella sera solitaria. ¶ «Andiamo a vedere. Forse incontriamo il
367
1985
riconobbero, e si misero a dar fuori nitriti strazianti
368
1985
senza spiegazione. Non riusciva a capire cosa fosse successo
369
1985
ne fossero andati così a precipizio, come fossero stati
370
1985
per andare in paese, a vedere se qualcuno ne
371
1985
signora Esther!» si mise a chiamare, e le rispondeva
372
1985
colpo, che qualche terrore a lungo covato fosse esploso
373
1985
gente dei carrozzoni. ¶ Chiamarono a lungo la signora, nei
374
1985
camion. Marta incominciò vagamente a intuire qualcosa, ma in
375
1985
più vicina alla villa, a cercare la conferma del
376
1985
i cani abbaiare. Provò a chiamare, ma nessuno le
377
1985
domani» confermò Anita. ¶ Andarono a dormire nella stessa camera
378
1985
però Marta non riusciva a prendere sonno, e a
379
1985
a prendere sonno, e a mezzanotte stava rigirandosi tra
380
1985
subito, e dormiva profondamente. A una cert’ora di
381
1985
terrorizzato, e quasi stentava a cucire parole una dietro
382
1985
e di stregato, riuscissero a leggere i segreti nella
383
1985
più volte era venuto a svelare i misfatti dei
384
1985
lei, come era accaduto a Esther negli ultimi tempi
385
1985
primo sole. Ghirei stette a guardarla incantato. Non l
386
1985
Il cavallo rubato ¶ Parve a Ghirei che qualunque cosa
387
1985
di baldanza, che assaporava a narici spalancate la freschezza
388
1985
persona. ¶ Faceva quasi fatica a contenere i suoi spiriti
389
1985
del destino di lui. A proposito di esso non
390
1985
e gioioso. Stava spesso a guardia di ponti o
391
1985
al giorno lo ammoniva a non fare imprudenze, a
392
1985
a non fare imprudenze, a non fare pazzie, a
393
1985
a non fare pazzie, a stare con gli altri
394
1985
accordo.» ¶ «Stai sempre vicino a Urvàn e Gavrila. Loro
395
1985
come vuoi, madre…» ¶ Invece a volte si dimenticava ogni
396
1985
di prudenza, e andava a cavallo lungo i viottoli
397
1985
strada e andò avanti a casaccio, con un filo
398
1985
andare avanti un po’ a caso, incitando il suo
399
1985
partizan e di portarlo a valle legato come un
400
1985
dove si trovava e a un certo punto si
401
1985
di agnello bianco. Accanto a lui v’erano alcuni
402
1985
che vengano i partigiani a rubare il bestiame. Hanno
403
1985
più conoscevano e mandavano a salutare amici suoi. Ma
404
1985
salutare amici suoi. Ma a mano a mano che
405
1985
suoi. Ma a mano a mano che si avvicinava
406
1985
quello che aveva mandato a salutare Marta pareva così
407
1985
un capo partigiano. Cominciò a riflettere che lui aveva
408
1985
non essere stato ammazzato a sua volta. Sì, quelli
409
1985
con cui erano riusciti a sentire il govorít Moskvà
410
1985
che si chiudeva attorno a loro, di una trappola
411
1985
quando. I tedeschi continuavano a parlare di vittoria e
412
1985
che Dio aveva cominciato a voltare le spalle e
413
1985
voltare le spalle e a distogliere l’occhio dal
414
1985
tutto era malridotto, disceso a uno squallore disperante. Anche
415
1985
Solo qualche audace riusciva a forzare il blocco, di
416
1985
fame, si era costretti a macellare le bestie. ¶ I
417
1985
bestie. ¶ I cavalli dimagrivano a vista: quando erano liberi
418
1985
di essa. Quando riuscivano a predare pecore e capre
419
1985
Russia, riempiendosi la pancia a più non posso, perché
420
1985
al contrattacco, e cominciarono a sparire cavalli e puledri
421
1985
e il tartaro cominciò a girare alla sua ricerca
422
1985
la gente del paese, a quell’ora Belùk era
423
1985
mano al delitto. Cominciò a salire dentro di lui
424
1985
bella, e si mise a ridere biecamente. ¶ «Perché fai
425
1985
tutto era rapidamente risolto. A volte le ragazze non
426
1985
perché lui era abituato a vivere libero come un
427
1985
piagnistei. ¶ Akmek si mise a bofonchiare. Invecchiando gli aveva
428
1985
o una pecora, andava a caccia di frequente con
429
1985
poco da cacciare. Riuscire a prendere una pernice o
430
1985
ricurvo, e s’ingegnava a preparare arrosti succulenti, odorosi
431
1985
uno sfregio alle spalle. A volte, quand’era solo
432
1985
sua lugubre esasperazione riusciva a farsi venire idee di
433
1985
a trovare ogni cosa. A tutti parve eccellente e
434
1985
e riunirono le dita a mazzetto per i molti
435
1985
quali si erano introdotti a forza) sentendosi abbandonati e
436
1985
macchie in continuazione. Mettevano a bollire dei paioli d
437
1985
Una volta Burlak venne a far bottino nel cortile
438
1985
di raccapriccio. Tuttavia continuava a non perdere d’occhio
439
1985
con il proprio cavallo a una festa kazàk, per
440
1985
occhi qualcosa di adatto a lui, e a un
441
1985
adatto a lui, e a un certo punto lo
442
1985
tavola da lavare appoggiata a un mastello. Burlak, sempre
443
1985
lascio passare. Lo denuncerò a Urvàn e a Gavrila
444
1985
denuncerò a Urvàn e a Gavrila” pensò Marta. Ma
445
1985
d’incontrarsi di nuovo a tu per tu, con
446
1985
Urvàn erano dovuti ricorrere a pubbliche punizioni, ossia qualche
447
1985
ricordava ogni momento che a tutti, zingari e cosacchi
448
1985
cui Marta non riusciva a capacitarsi. A questo pensiero
449
1985
non riusciva a capacitarsi. A questo pensiero provava dentro
450
1985
Pian piano Marta cominciava a decifrare, per vie intuitive
451
1985
con una quieta follia. A volte usciva, anche di
452
1985
essi non servivano più a nessuno, ne avevano fatto
453
1985
posto e si mise a perlustrarlo con attenzione stranita
454
1985
insepolti dei suoi familiari. A un certo punto smise
455
1985
e si sedette accanto a lui. ¶ «Li hanno portati
456
1985
Sono campi di sterminio. A quest’ora sono tutti
457
1985
esitanti, si era mascherata a lungo, ma adesso era
458
1985
sua decisione di sopravvivere a ogni costo e di
459
1985
di lei. Accompagnò Haha a casa, poi tornò fuori
460
1985
continuavano in qualche modo a non esistere, a restare
461
1985
modo a non esistere, a restare per lei nella
462
1985
soltanto di poter continuare a fare le cose di
463
1985
camicie di seta, ballarono a lungo il kazačiòk. Si
464
1985
suo diritto di restare a questo mondo, anche se
465
1985
cortili e si misero a sparare in aria, con
466
1985
uno splendore raddoppiato rispetto a quello normale. Faceva un
467
1985
Poi i cosacchi cominciarono a tirar fuori la gente
468
1985
la gente dalle case, a portarla alla caserma o
469
1985
dei traditori, perché stavano a bere con l’invasore
470
1985
con l’invasore e a far festa con lui
471
1985
di lei la induceva a guardare da quella parte
472
1985
pace! Quando ti decidi a lasciarmi in pace? Ci
473
1985
inchiodata alla finestra. ¶ «Vai a farti vedere dalle ragazze
474
1985
tua casa, e venirci a stare giorno e notte
475
1985
un vagabondo. Lei, grazie a Dio, non era come
476
1985
fiamme al viso soltanto a pensarci. Quindi non poteva
477
1985
non poteva che continuare a dire di no a
478
1985
a dire di no a Ghirei, no, no e
479
1985
fino alla fine, e a maltrattarlo col suo rifiuto
480
1985
sul ballatoio di legno a raccogliere della biancheria, che
481
1985
calze da aggiustare.» ¶ «Datele a me. Ci penso io
482
1985
al lavoro. Urvàn stette a guardarla in silenzio, mentre
483
1985
di appartenere anche lui a una generazione perduta, come
484
1985
il kazàk fosse venuto a invadere le terre di
485
1985
si accorgeva di pensare a lei, in un momento
486
1985
suo turno di guardia a un ponte, e aveva
487
1985
nella villa erano andati a dormire, mentre Marta lavorava
488
1985
dormire, mentre Marta lavorava a rammendare indumenti di lana
489
1985
debole lampada della cucina. A Urvàn parve che fosse
490
1985
sapeva risolversi di andare a dormire. Continuamente andava inventando
491
1985
è diverso. Voi siete a casa vostra.» ¶ «Mi sembrate
492
1985
era e non aveva. A lei invece una sola
493
1985
in cui tutto tendeva a diventare sottile, pieno di
494
1985
perfino elementare, che attorno a sé, come sempre, non
495
1985
come sempre, non riusciva a vedere se non uomini
496
1985
paura d’essere mandati a morire, tutti desideravano stare
497
1985
e comunque non simile a tutti gli altri… ¶ Adesso
498
1985
di Ivos, e poi a quella, un po’ meno
499
1985
aveva bisogno di dedicarsi a uomini di carne e
500
1985
la situazione, ma solo a patto che essa gli