parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico Starnone, Fare scene, 2010

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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2010
era una cosa difficilissima a Napoli. Quando mi pareva
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2010
cose anche complicate; mentre a Napoli, per corso Garibaldi
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2010
Napoli, per corso Garibaldi, a piazza Carlo iii, quasi
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2010
quasi nessuno è disposto a uscire dal dialetto e
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2010
uscire dal dialetto e a fare un gesto ben
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un gesto ben calibrato, a pronunciare una frase che
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2010
diventare finto. Perciò pensavo a mio padre con invidia
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2010
invidia mista ad astio. A suo modo, a forza
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astio. A suo modo, a forza di pittare anche
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non stava mai veramente a Napoli ma, quando faceva
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era come se vivesse a Parigi, e quando si
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2010
da confuse com’erano a nitide e precise come
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2010
quell’uomo. Stavo attento a tutto quello che faceva
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grandezza, e dobbiamo prepararci a fare cose grandi, dando
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dando una bella lezione a chi pensa solo ai
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libri che lui portava a casa li potevo leggere
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prima volta di fronte a una cosa di cui
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mestiere lo sceneggiatore e a un certo punto, aggiornando
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subiva o faceva riuscivano a renderlo un uomo ammirevole
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davvero ammirevoli, amabili, divertenti. A fare il film – conclusi
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lo scriveva. Infatti, stando a quel giallo Mondadori, lo
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in un certo posto a lungo o per pochissimo
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il primo in assoluto, a vedere il film; tutti
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cose che vengono giù a pioggia, ma persino quando
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l’Albergo dei Poveri, a piazza Carlo III. ¶ Il
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due film di seguito a biglietto – 2 grandi film 2, diceva
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la scritta the end a colori, e si accesero
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biglietto soprattutto per mettersi a dormire al caldo per
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piaceri possibili bastava addestrarmi a cambiare occhi e testa
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cambiare occhi e testa a seconda dei film. Così
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dei film. Così imparai a gioire dell’Angelo sterminatore
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Certe volte vedevo fino a tre film al giorno
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mia età, si fermò a un passo dal traguardo
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l’ordine che riusciamo a inventarci. ¶ Morì mia nonna
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una monocamera al Vomero, a pochi passi dalla via
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il cinema Stadio. Stentavo a pagare l’affitto, stentavo
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pagare l’affitto, stentavo a nutrirmi, ma ero contento
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Parigi, anche se vivevo a Napoli. ¶ A volte mi
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se vivevo a Napoli. ¶ A volte mi rilassavo andando
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cinema Colibrì, che stava a pochi passi da casa
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All’uscita non riuscivo a liberarmi del contrasto tra
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avevo visto che accanto a lei s’era seduto
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vassoio delle caramelle, chiacchieravano a bassa voce, lei sorrideva
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Non avevo detto niente a mio padre per evitare
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fronte, se la metteva a posto con le dita
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dita. ¶ Mi ero chinato a baciarla, prima che la
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chiudessero nella bara, e a quel bacio ci pensavo
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INTERVALLO ¶ Stamattina sono rimasto a fissare non so per
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prima di bagnarsi, perché a causa della malattia non
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sullo schermo, proprio noi, a colori, contemporaneamente in carne
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casa e parenti, tutti a occhi sgranati, mio padre
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sgranati, mio padre cominciò a fare il superiore. Disse
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Un giorno si presentò a casa con una cinepresa
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suoi quadri si ispirasse a qualche foto lo faceva
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tempo libero lo passava a disegnare scorci di strade
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noi e se stesso. ¶ A rifare la sua faccia
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invitava gli altri ferrovieri a prendere la tessera era
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i posti dove andava a lavorare. Qua­li fotografie
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lui, che rifaceva tutto a regola d’arte, non
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soldi è stato costretto a fare i ritratti americani
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i ritratti americani – vale a dire ricavare ritratti a
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a dire ricavare ritratti a olio da foto piccole
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da cui era costretto a partire (foto di donne
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tutto ciò che aveva a che fare con la
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Fu lui il primo a disegnarmi sul bordo di
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questo coso qui. ¶ Cominciò a filmarci di continuo. Poi
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un uomo generoso, passò a filmare anche i parenti
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modo si divertivano molto a essere filmati. Voi resterete
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questo mondo solo grazie a me, diceva e intendeva
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ho comprato questa cinepresa. ¶ A volte lasciava filmare anche
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che era l’unico a meritarselo. La cosa mi
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veniva tremolante o riprendevo a vanvera, che so, un
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altre le stesse dicendo a mia madre sorridendo affettuoso
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mentre lo tiravano su. ¶ A filmato fatto la pellicola
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più agli acquerelli che a quelli dei film nello
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gran viavai di pellicole. A Pasqua si faceva il
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si faceva il film, a Natale si faceva il
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avvolta intorno, accorrevano folle a fare gli spettatori di
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che disordine. Appena cominciava a ronzare la cinepresa, tutti
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mai fatto. Se dicevi a un parente, a un
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2010
dicevi a un parente, a un amico: aspetta, ti
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Che saluti esagerati chissà a chi, quante capriole e
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perché visibilmente si impegnavano a non esagerare, avevano qualcosa
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2010
anche mio padre, perché a un certo punto si
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certo punto si presentò a casa con un oggetto
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metallo. Disse che serviva a cambiare ordine ai film
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tagliava e poi, grazie a quella macchinetta, si incollava
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si voleva. ¶ Mi provai a fare cose di quel
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insieme ad altro, mirando a che la nostra vita
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seccò. ¶ Me l’ebbi a male. Non ci provai
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Non ci provai più a dare una sistemata ai
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li avevo già visti: a un certo punto mandarono
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2010
indiana. Mio padre scoppiò a ridere. Come è successo
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2010
tendenza segreta di lei a fare l’amante invece
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2010
anche ci macchiava. Vale a dire: o era guastata
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2010
uno nell’altro. Cominciai a uscire. Passavo il pomeriggio
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2010
fianco, o dovevamo puntare a essere signorini d’eccezione
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sociale, non puntava, come a tratti avrebbe voluto mia
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orologi e gioielli, vale a dire i parenti di
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2010
bastavano e che anzi, a vivere di stipendio, sarebbe
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2010
sì, i soldi andavano a chi non li sapeva
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feltro. Diceva sfottendo: parìte ’a caricatura d’Anfribògart; ma
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specchio per dimostrare innanzitutto a se stesso che invece
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lui andava in strada a vedere, diceva bene, facciamoci
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2010
quella si poteva andare a Parigi, nelle piazze di
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2010
la mano, si metteva a sfottere sui trucchi per
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tanto che restò muto a guardare con un mezzo
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2010
commerciante anche lui, venne a trovarci con una macchina
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2010
e volle portarci tutti a provare l’ebbrezza della
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2010
e tornò di sopra a cercare di capire cosa
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2010
delle forze e provarono a loro volta a darsi
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2010
provarono a loro volta a darsi al commercio, ma
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2010
alla Utrillo lavorando fino a notte fonda, cosa che
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2010
ferrovie; e intanto cominciò a vendere le sue opere
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sacco di artista, che, a differenza dei meschini quadri
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2010
orgogliosamente con il cognome a stampatello, in rosso. ¶ Fu
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2010
questo loro attivismo che a un certo punto il
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2010
la via Appia, lasciando a bocca aperta i parenti
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bisogno, invece di andare a Torregaveta con la corriera
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2010
o mandare i figli a tuffarsi dalla scogliera di
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2010
scogliera di via Caracciolo, a un passo dal Lido
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modi garbati – si trovò a suo agio e, avendo
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2010
di quelle che fino a qualche tempo fa, al
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c’è una sedia a sdraio su cui è
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2010
sono i miei genitori. A sinistra, dal lato di
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2010
collocato io in ginocchio. A destra si trovano Geppe
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2010
come se poco oltre, a sinistra, ci fosse un
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2010
che non riuscivano più a essere se stessi, nemmeno
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che non riesco più a sentirli per quello che
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2010
si immaginavano di essere. A guardarla, tutto ciò che
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2010
le piccole azioni rivolte a prendere quella posa non
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po’ di carne addosso a parte il piccolo Walter
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2010
di sapienza. Quell’uomo, a pagamento, ti filmava, vale
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2010
pagamento, ti filmava, vale a dire ti metteva nella
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2010
bianco e nero o a colori?» ¶ «Che bianco e
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2010
Che bianco e nero: a colori». ¶ Una cosa al
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2010
mi emozionavo anche solo a pensarci. I tempi però
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2010
avrebbe mandato la pellicola a sviluppare alla Ferraniacolor, a
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2010
a sviluppare alla Ferraniacolor, a Milano. La Ferraniacolor ce
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in spiaggia ma restava a casa a cucinare come
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2010
ma restava a casa a cucinare come la negra
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2010
fu lei stessa, imbronciata, a chiedere a mia madre
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stessa, imbronciata, a chiedere a mia madre: ¶ «Ma io
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come no, state sempre a sfottere, voi». ¶ «Per favore
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2010
punto in bianco cominciò a mostrarsi svogliato. Poiché era
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2010
Se ne andava invece a una sedia in un
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acquattava. Lo trovavo lì a battere i denti, tutto
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e gli dicevo vieni a giocare, ma lui rispondeva
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un bambino superattivo cominciò a dare nell’occhio. Fu
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2010
spesso una scena ispirata a un passaggio delle Avventure
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2010
subcomandante che mi veniva a chiamare di corsa per
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2010
soldi da buttare, tornò a casa con una grande
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Mio padre spiegò, soprattutto a mia madre, come mai
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una rotella in alto a una rotella in basso
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cortesia che si deve a uno non in buona
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avrebbe potuto fargli male. A sedere, dunque: mio fratello
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accomodarsi in prima fila a godersi lo spettacolo che
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2010
lui si rassegnò. Tornò a sedersi accanto al proiettore
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proiettore. Quando papà era a fare il ferroviere, organizzavamo
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2010
voleva metterci le mani a rischio della salute. Lo
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2010
mandavo in prima fila a guardare il film. ¶ Ma
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2010
schermo. Come si faceva a guardare Charlot in trincea
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2010
presto che fosse lui a occuparsi di tutto l
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2010
mia nonna. Toni provò a mettere anche lui mano
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2010
degli spettatori attenti, cominciarono a fare quella degli spettatori
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2010
che gridava di continuo a Geppe: stuó, miéttapellìcola, formula
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2010
urlava di norma, sghignazzando, a qualsiasi proiezionista quando l
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2010
aveva niente di storto, a parte tutte quelle maglie
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non se l’ebbe a male e anzi smise
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2010
volentieri di venire. ¶ Presto, a dire la verità, non
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2010
solo Geppe e io a proiettarci sempre gli stessi
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2010
di Stanlio e Ollio. ¶ A cosa seguì cosa, una
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2010
tuo computer portatile. Ma a quei tempi? A quei
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2010
Ma a quei tempi? A quei tempi, a Napoli
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2010
tempi? A quei tempi, a Napoli, prima dell’avvento
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2010
sorprendente avanguardia che, grazie a mio padre, passo passo
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2010
con quello dei colori a olio? Chi vedeva tanti
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2010
zie nubili che lavoravano a domicilio facendo i guanti
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2010
le parenti di lei – a parte mia nonna che
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2010
giovanissima un operaio, morto a ventiquattro anni – a un
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2010
morto a ventiquattro anni – a un certo punto s
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2010
i cui miasmi seguitavamo a respirare senza accorgercene; e
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2010
mostrato subito poco propenso a restare al posto suo
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2010
suo. ¶ Entrato nelle ferrovie a diciotto anni con la
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2010
di ferroviere – da operaio a capostazione in pochi anni
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2010
anni – e aveva cominciato a dimostrare a se stesso
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2010
aveva cominciato a dimostrare a se stesso e agli
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2010
dieci anni aveva cominciato a lavorare come guantaia e
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2010
che poi aveva imparato a fare la sarta, una
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2010
di ferroviere e passare a quello del promettente pittore
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2010
quindi ci siamo trovati a crescere senza sapere mai
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2010
di giochi dell’appartamento a fianco, o dovevamo puntare
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2010
Fu uno sfinimento uguale a quello che provavo tutte
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2010
stomaco e mi andavo a buttare sul letto per
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2010
proprio delle ossa – simile a quello che avevo provato
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2010
del suo latte anche a noi. ¶ Non ho mai
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in quell’occasione andarono a precipitare tutti lì. Per
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2010
In lui non riuscivo a immedesimarmi, probabilmente per le
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2010
non ho mai giocato a fare Tarzan e Jane
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2010
si divertiva mio padre a vedere Totò Tarzan, il
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2010
liberamente. ¶ Mia madre invece, a quelle uscite del marito
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2010
contenta se uno così a posto le fa l
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2010
e presto si allargò a tutte quante le donne
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2010
alto che una volta a casa non c’era
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2010
ciò che sfuggiva anche a lui, vale a dire
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2010
anche a lui, vale a dire che Silvana Mangano
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2010
era capitata e cedeva a Vittorio Gassman. Invece, fin
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2010
di sangue geloso, cominciavano a premere per scavalcare la
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2010
Silvana Mangano aveva fatto a Raf Vallone, mettendolo così
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2010
letto, e non riuscivo a prendere sonno – strillava in
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2010
nel caso ammazzo prima a te e poi a
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2010
a te e poi a chillustrùnz. ¶ Ma quale stronzo
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2010
il cinema, diceva, e a me piaceva quell’idea
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2010
Anche io stavo imparando a usare i libri e
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2010
mi rasserenava apprendere, grazie a Catene, che quando confessavano
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2010
una falsa confessione, fatta a fin di bene come
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2010
e dopo girellava intorno a mia madre facendo cose
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2010
sentivo che era disposto a tutto pur di essere
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2010
femmine non voleva averci a che fare nemmeno alla
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2010
gesso, proprio come succedeva a Gregory Peck per amore
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2010
Silvana Mangano e grazie a lei trovare una sua
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2010
detto, trovava piacevolissimo che a Totò Tarzan si alzasse
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2010
le donne. E io a quell’età pensavo in
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2010
credo sia stato Totò, a conti fatti, il tramite
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2010
lo avvicinava di colpo a Jimmy Stewart, tanto che
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2010
sapere ormai. Mi immedesimai a tal punto in quell
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2010
bacio che lui diede a Deborah Kerr, lì sul
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2010
ramo comodo e accogliente, a Deborah Kerr, proprio a
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2010
a Deborah Kerr, proprio a lei, contemporaneamente, lo diedi
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2010
ma non sono riuscito a utilizzare tutto il materiale
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2010
specialmente ciò che ha a che fare col cinema
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2010
pezzi sfilacciati che finivano a gelarsi sul pavimento. Perciò
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2010
gelarsi sul pavimento. Perciò a volte, lì sotto il
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2010
prendevo e li appoggiavo a un piede di mia
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2010
pensavano le lavoranti stesse a ripulire la cucina a
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2010
a ripulire la cucina a fine giornata. ¶ Solo di
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2010
con cui avevo fino a quel momento guardato i
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2010
stracarico di energie, cominciò a stancarsi troppo presto di
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2010
tazza del cesso, vale a dire la riva del
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2010
sragionavo di tronchi trasportati a rischio della vita, lui
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2010
ridotti a volte solo a qualche quinterno, senza titolo
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2010
Perciò mi affezionavo sia a pochi quinterni coi fili
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2010
coi fili arricciolati, sia a libri interi: erano tutti
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2010
è venuta la tendenza a leggiucchiare libri in libreria
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2010
alle pagine finali e a quelle iniziali: non provo
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2010
sia di quelle letture a brandelli, sia della possibilità
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2010
di entrare al cinema a spettacolo iniziato. Ci filosofeggio
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2010
che correva dal pizzicato a comprare coi soldi strappati
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2010
comprare coi soldi strappati a mia nonna le mou
250
2010
mou o le liquerizie a rotella, Toni che voleva
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2010
povere dimensioni che irrompeva a tradimento, sconnessa, mal parlata
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2010
l’intervallo. Mi pesco a farlo ancora adesso che
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2010
era ancora luce tornavo a chiuderli. O era mio
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2010
faceva i fatti suoi, a dirmi: perché stai con
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2010
In pochi minuti riuscivo a farmi due o tre
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2010
ciò che avevo intorno a luci accese. Ma il
257
2010
fine o the end. ¶ A quel punto si riaccendevano
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2010
in pochi, pareva che a fine e the end
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2010
quasi tutto. Geppe strappava a mia nonna altre poche
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2010
poche lire per correre a prendere le gassose, Toni
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2010
sullo schermo con musiche a effetto: La carica dei
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2010
mi sia piaciuta: filmluce, a pensarci, doveva essere per
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2010
Una volta ho provato a scrivere un racconto sul
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2010
Ma probabilmente quel tempo a occhi chiusi dentro un
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2010
cos’è un maremoto. A un certo punto si
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2010
i miei fratelli, terrorizzato, a essere travolto dal mare
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2010
tanto che volevo telefonare a mio fratello Geppe per
268
2010
maremoto è entrato stabilmente a far parte dei miei
269
2010
titoli che immagini, perché a pensarci i film cominciavano
270
2010
il momento di andare a vedere ciò che custodivano
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2010
cui retro avevo disegnato a sette-otto anni indiani
272
2010
miei sgorbi: le immagini a colori delle locandine dei
273
2010
era di. Propendo perciò a credere che a un
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2010
perciò a credere che a un certo punto io
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2010
punto io abbia imparato a identificare figure specifiche e
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2010
identificare figure specifiche e a chiamarle John Wayne, Gregory
277
2010
tanto che, quando giocavo a fare il cowboy, sceglievo
278
2010
lo sentiva più vicino a lui e si incazzava
279
2010
madre diceva qualche parola a favore di Gregory Peck
280
2010
po’ di famiglia, assomigliava a mio nonno, c’era
281
2010
grande venissi proprio identico a lui e quindi potessi
282
2010
mai fatto ma che a me sarebbe piaciuto fare
283
2010
avrebbero mai avuto niente a che fare. ¶ James Stewart
284
2010
indiana, mi venne persino, a un certo punto, un
285
2010
almeno fino al petto, a meno che non ce
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2010
dall’Ultimo apache. ¶ Comunque, a causarmi al cinema il
287
2010
vedevo questo film, quando a un certo punto Stewart
288
2010
Deborah Kerr si mettono a scappare per la giungla
289
2010
Geppe se l’ebbe a male, strepitò divincolandosi, voleva
290
2010
strepitò divincolandosi, voleva continuare a correre ruotando il braccio
291
2010
aereo. La nostra fissazione, a quell’epoca, era fare
292
2010
fregava e si allenava a volare in ogni occasione
293
2010
rinunciato. ¶ Dove avevo scoperto, a cinque anni, che un
294
2010
una carlinga. Tendo perciò a credere che un aereo
295
2010
avessi visto al cinema. A cinque anni ti inventi
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è allora che comincio a guardare in modo consapevole
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in continuazione. Sono stato a occhio e croce come
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parla Coleridge, che giocano a rimproverare i fiori fingendo
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vissute) e piacere (vale a dire godimento nel rifare
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piccolo, altro che limitarsi a rimproverare fiori con le
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Se no come facevo a credermi pilota, a sentire
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facevo a credermi pilota, a sentire punto per punto
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di avere un aereo, a considerare il davanzale non
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film, si è messo a correre tutt’intorno: piccolo
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l’elica. Mio padre a un certo punto si
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ha rimesso seduto accanto a lui: fermo qua. Ma
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di nuovo, ha ricominciato a correre. Quello che c
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al cinema e cominciarono a portare me solo, che
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sbarrati, la bocca aperta, a fissare lo schermo come
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cretino. ¶ Questo aggiunse emozione a emozione. Mentre con mia
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pianti, non si riusciva a calmarlo. Dovevo quindi starmene
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nonna per essere aiutato a trovarmi, e io intanto
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stesse cose che piacevano a lui. Gettava sguardi intorno
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ci saremmo battuti fianco a fianco contro chi ci
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stava buona: sibilava rimproveri a Geppe che si agitava
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annoiava, piagnucolava; li portava a passeggio per il buio
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in santa pace. Grazie a lei finivo dentro il
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un dopo, non assomigliava a nessun’altra durata, era
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dentro il cinema, continuava a fluttuare senza di me
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con cui mi riadattavo a spazi che non avevano
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frasi in dialetto dette a caso, movimenti senza commento
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era desiderato e imperdibile. ¶ A dir la verità, conoscevo
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in dialetto, e leggevo, a sette-otto anni, tutto
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di bella signorina diceva a sant’Antonio, tentandolo: sant
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punte di zizze identiche a quelle che avevo spiato
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la sera si metteva a letto. Per esempio, quando
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mia madre in cima a un’onda schiumeggiante, il
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questo nitore del cinema, a renderlo meno potente del
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cosa incivile quell’entrare a piacimento, quel restare in
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chi era éss, vale a dire lui e lei
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bionda là». ¶ Perché – grazie a mio padre che, come
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e pur potendomi lasciare a casa con la nonna
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mi piaceva quell’ingresso a caso nel film, mi
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in cui mi afferravo a ogni dettaglio per capire
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mi sottoponevo per necessità a prove complicate. I libri
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volumi scuciti, scollati, ridotti a volte solo a qualche
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a Geppe, ai fratelli ¶ PRIMO
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per lasciarli in pace a lavorare ci portava spesso
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le forbici e passava a lavorare con la macchina
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la stoffa superflua finita a brani sul pavimento, mentre
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delle giovani donne piegate a cucire. ¶ Mi piaceva anche
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figurine grigie di donne a spasso per Place de
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tanto che non riuscivo a trattenermi e cominciavo a
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a trattenermi e cominciavo a correre per casa gridando
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ce la facevano più a sopportare il casino dei
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sole stanze e dicevano a mia nonna: suocera (o
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se era mia madre a parlare), purtàte chisti scassacazz
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mia madre si limitava a dire: chisticcà, ma ci
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e turnàte stasera. ¶ Ocìmmena. ¶ A cinema. ¶ Al cinema. ¶ Mia
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pavimenti o per strigliare a forza noi nipoti, e
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Poiché il cocco tendeva a scombinarsi subito, lei lo
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tutti i suoi beni a parte gli orecchini a
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a parte gli orecchini a rosetta che le restavano
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cose che potevano servire a noi bambini. Se io
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per uscire: guagliù, venite a dare il bacio a
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a dare il bacio a papà, divertitevi, ma mi
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mi raccomando, statev’attiént’a vostra nonna e a
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a vostra nonna e a ’o pizzicato. ¶ Il pizzicato
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o almeno così pareva a noi bambini. Si chiamava
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noi bambini. Si chiamava a quel modo perché aveva
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cui erano esposte liquerizie a rotella, a laccio, a
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esposte liquerizie a rotella, a laccio, a scarpetta, e
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a rotella, a laccio, a scarpetta, e caramelle di
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un ordine di affrettarsi a comprare, e dopo si
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lento. Bisognava stare attenti a quell’uomo, aveva detto
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voglia di stare attento a niente, solo al film
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quattro passi, la conoscevo a memoria. Portava verso i
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Antignano e lì andavo a prendere le sigarette per
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mio fratello Toni, io – a sinistra, poi ancora a
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a sinistra, poi ancora a sinistra e quindi sempre
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marciapiede che finite sotto a una macchina. Mi fermavo
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ingigantivano. Entravamo quasi sempre a luci spente, questo è
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fratelli, e ora veniva a recuperarmi strattonandomi. Era lei
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abbassarmi il sedile e a costringermi a sedere. Fosse
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sedile e a costringermi a sedere. Fosse stato per
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pellicciotto di gatto grigio. A sinistra ci sono io
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pochi mesi, mio padre, a giudicare dai nostri abiti
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macchina, gliel’avevano prestata?) a febbraio o a marzo
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prestata?) a febbraio o a marzo di quell’anno
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vivo addosso e fremeva a stare fermo in posa
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un respiro trattenuto troppo a lungo. Geppe a tradimento
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troppo a lungo. Geppe a tradimento si staccò da
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mia madre e cominciò a correre giù per la
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mio padre bestemmiò e a lunghe falcate si gettò
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tentativo di verità, vale a dire prescindendo da ogni
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Alda poteva persino arrivare a cancellarmi dal novero dei
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cara ragazza. ¶ La prima a farsi viva fu Alda
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dalla moglie, era tornato a casa; ma – mi aveva
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già morto. Chiese bruscamente a noi tre, quasi con
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Susi. ¶ «Abbiamo lavorato gomito a gomito», testimoniò Raggalli. ¶ «Chissà
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disse Nello, «prima, gomito a gomito, voi due queste
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sta cercando una sceneggiatrice. ¶ A Raggalli e a me
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sceneggiatrice. ¶ A Raggalli e a me, accomiatandosi, rinnovò i
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soprattutto voleva dare dimostrazione a Susi che, se la
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il potere di dire a uno stronzo di burocrate
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attraverso i suoi amici, a tutto l’arco costituzionale
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e gli disse molto a malincuore che il copione
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interventi puntuti tipo: perché a quello, che è un
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cinque milioni, e perché a quell’altro, che dovrebbe
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milioni che avete dato a palate, sì sì sì
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me lo volete dire a me, ve lo faccio
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ve lo faccio dire a chi di dovere, ah
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momento eccetera eccetera, riuscì a strappare altri duecentomila euro
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facesse subito un contratto a Valerio Mastandrea e a
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a Valerio Mastandrea e a Giovanna Mezzogiorno (che avevano
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quell’altro ero io) a dare questo compito noiosissimo
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dare questo compito noiosissimo a Susi, lo so che
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Quanto al copione – dimostrai a Raggalli indicandogli lo schermo
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e non ti metti a inventare lì sul set
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inventare lì sul set, a un film di un
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è perché non riesce a racimolare i soldi che
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è risparmiare su tutto, a cominciare dalle settimane di
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abbastanza per far fronte a tutte le spese che
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dovevo rimettermi d’urgenza a lavorare. Perciò telefonai ad
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piaciuto. Mi dichiarai pronto a scrivere io le sei
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regione dove si va a girare) in Italia si
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sempre detto». ¶ «Sciatto dillo a tua sorella». ¶ Silenzio. ¶ «Nello
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anni stentava sempre più a mantenere le promesse. Il
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Sì. L’ho detta a Nello ed è entusiasta
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Susi?» ¶ «È entusiasta». ¶ Telefonai a Susi. Mi diede poco
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Sanchez accettò, ma solo a patto che Raggalli le
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contenti. Ciao. ¶ Si cominciò a girare, ma non lo
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più dalla sua tendenza a esaltare con garbo tutto
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stati cancellati gli inserti a cartone animato, troppo costosi
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consultare per tutto». ¶ Telefonai a Susi per lamentarmi e
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le aveva detto: venitemi a trovare sul set. ¶ «Venitemi
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disse vaga. ¶ Susi riuscì a convincere Nello a pagarci
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riuscì a convincere Nello a pagarci l’aereo, un
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affitto e l’albergo a Ravenna per una notte
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da fare per venire a perdere tempo sul set
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seduti davanti al monitor a guardare come si pavoneggiava
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promettente Clorinda Sanchez seguitava a non mantenere le sue
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Susi e intanto dissi a Raggalli: ¶ «Aspetta, che significa
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nelle retrovie, decidemmo che a parlamentare con Nello era
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grane ed eravamo pronti a dire a Nello, se
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eravamo pronti a dire a Nello, se avesse telefonato
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aveva anche telefonato davanti a lei alla funzionaria Rai
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andò via per correre a cena con un suo
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più. Poi lui telefonò a Nello e gli disse
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qualità: è acerba, ma a differenza di Raggalli sa
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Passarono i giorni, cominciammo a riscrivere il copione. La
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quasi sempre il sottoscritto a sgobbare; ma adesso, quando
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buone e poi attaccava a distruggermele, Susi ascoltava in
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Bravi, e come fate a comunicare l’impressione di
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cui l’operaio va a far visita alla nonna
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nonna e la trova a letto, molto malata, sola
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si fa una scena a questo modo, quando poi
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che lui si china a baciare la nonna. Poi
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del cane, per andare a immobilizzarsi ai piedi di
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venute bene, anche se, a dire la verità, non
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soddisfazione di inventare, citandole a tradimento il famoso monumento
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di energia e salute a differenza del fidanzato mingherlino
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cattiva che ci svelava a noi stessi per quello
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se fossi stato io a scriverla: così sì che
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su tutto Susi riusciva a trovare la giusta mediazione
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che cercassimo di incularci a parole perché non avevamo
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quel settore della verbalizzazione a dare il meglio di
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altra cazzata. ¶ «È tutto a posto», lei ci rassicurava
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di seguito in testa a Raggalli. In genere il
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e lui incanagliva. Susi a un certo punto non
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ce la fece più a sentirci battagliare. Si alzò
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Poiché eravamo in riunione a casa mia, mi preoccupai
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mi preoccupai e andai a bussare con discrezione per
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non l’avesse spinta a fare come l’operaio
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di crampo allo stomaco, a vederla. Sia io che
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lavorava appassionatamente, salisse fino a diventare insostenibile. Lei non
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di prima. Raggalli arrivò a prenderle una mano tra
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roca: io sono disposto a fare anche quello, Susi
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fare anche quello, Susi, a me è possibile. ¶ Susi
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dagli affetti che usava a istinto tutti i trucchi
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volgari per strappare lacrime a chiunque, anche a chi
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lacrime a chiunque, anche a chi lacrime non ne
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la rilessi da cima a fondo. Ommioddio, cos’era
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diventato quel film. Assomigliava a un barattolo rovesciato di
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odierna condizione operaia seguitava a essere la materia del
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racconto; eravamo riusciti persino a tenere il suicidio finale
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fintodivertite o pseudocommoventi che a leggerle mi davano un
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l’avevano ispirato ma a quel po’ di voci
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bassi istinti desideravano, vale a dire la ripetizione dei
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primo anno di vita a oggi. Non scopiazza, tutt
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lavoro cercando di pensare a una seconda stesura che
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i rimproveri e passavamo a concordare modifiche più sostanziose
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era scritturata per partecipare a uno spettacolo di risonanza
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chiudevo in casa, lavoravo a far quadrare il testo
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non conciliabili: voleva girare a tutti i costi il
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se si fosse rassegnato a girare un altro film
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ancora più difficile riuscire a girare un suo film
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roba buona, la mandavo a Raggalli. Raggalli, sempre più
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disperato, inviava il testo a Nello per essere incoraggiato
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Nello per essere incoraggiato a proseguire sulla linea che
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consulenti. Gli interventi, oltre a dilatare le scene a
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a dilatare le scene a misure insostenibili, terremotavano la
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suo fidanzato francese, o a tutt’e due, le
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le nostre pensate mescolate a quelle di Nello. Se
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viceversa), eccoci di nuovo a tentennare, a buttare tutto
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di nuovo a tentennare, a buttare tutto per aria
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mi consolavo. ¶ Così arrivammo a un punto che Raggalli
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che si sentiva costretto a privarsi della mia collaborazione
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si proponevano di stimolarci a far meglio, sempre meglio
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strepitoso al botteghino. ¶ Ricominciammo a lavorare, ma piuttosto imbronciati