Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

aspro e pugnace". ¶ III ¶ A me ne l'ombra

in abito da ballo, ¶ a giuocar tra la grandine

vessillo azzurro e pigro ¶ a sventolare d'oltre il

bestemmie boeme; ¶ galli bruni a ferir sicuri e esperti

cadaveri: ¶ ed ostaggi lontani a viaggiare. ¶ Vigliacchi e smorti

bionde tra i feriti a raccorre. ¶ Manara destinato alla

fieno, ¶ cerchio d'incendio a proteggere il vinto, ¶ inutile

crudeltà. ¶ IV ¶ . . . . . . . . . . . v'invita ¶ A vera morte, . . . . . . ¶ U. FOSCOLO

Bonaparte del Direttorio; ¶ Venezia a Pepe si confida e

e accomanda; ¶ egli addottrina a triplice ventura, ¶ all'assedio

di nostra favella; ¶ giungevano a riscossa, unica meta ¶ la

meraviglie, disordini, bellezze; ¶ tutto a vampar nell'estate fatale

estate fatale, ¶ e tutto a culminare per liriche altezze

li estuarii indolenti, ¶ secreti a ripollare tra la ghiaja

come il grano falciato a maturanza, ¶ questi manipoli d

of the south. ¶ C. A. SWINBURNE, A song in

south. ¶ C. A. SWINBURNE, A song in Time of

e, nella galloppata, ¶ vibrata a doppio taglio con gran

lama della sua spada, ¶ a cui l'adolescente s

biblico Pastore, ¶ georgico tornato a dirazzare i bovi ¶ sopra

cranii rocciosi delle Spregne a Caprera; ¶ e il sicuro

prova, ¶ storia e leggenda a riapparire, ¶ risuscitate intatte dai

da San Marino sfuggito a Gorzcowski: ¶ dimmi l'angoscia

intrecciare ¶ corona di rosario a corona d'imperio; ¶ se

s name, Rome. ¶ C. A. SWINBURNE, To Joseph Mazzini

Francia falsa repubblica bigotta, ¶ a soffocar nel nido de

imberbe Miseno mancò, ¶ captivo a meraviglia in sul letto

un uragano d'acciajo a caricare. - ¶ Mangiagalli magnifico d

audacia, ¶ illeso e invulnerabile a piú strano valore, ¶ fortunato

trenta ferite ed ostinato a vivere. - ¶ Scosso il Vascello

vivere. - ¶ Scosso il Vascello a franare muraglie ¶ nella bufera

classico rudere, ¶ Ajace-Medici a contrastar la presa. - ¶ Ultima

Ultima e generosa spavalderia a festa, ¶ San Pietro illuminato

notte, da sul Gianicolo a Porta Angelica, ¶ i fuochi

manovra spiccia e allegra, ¶ a San Pancrazio, aperta esplosion

vulcano, ¶ da Porta Portese, a' Cavalleggeri, sulle difese, ¶ vedilo

alla coscia ¶ la lancia a fiamma lucida inalberata. ¶ E

aggrotta ¶ sulla bandiera sventolante a sbrendoli: ¶ San Pietro appare

tutti hanno fatto sagramento a Lei, ¶ massima tra li

Tempo; ¶ altra sciagura domanda a un Re, ¶ commemorando un

ultima prova, Novara! ¶ suggello a un trono sulla Nazione

salotto, ¶ e Ramorino fucilato a torto confusi nel cimento

this kingdom come! ¶ C. A. SWINBURNE, Before a Crucifix

C. A. SWINBURNE, Before a Crucifix. ¶ Quindi, silenzio e

vigilia del rimorire, ¶ rinnova a Italia l'abbraccio e

altri Giuda. ¶ Non dimandare a loro il perché vile

proposito, una stola viene a ribenedire le straziate ¶ vittime

alla traccia, ¶ da Racconigi, a Tombolo, a Caserta, ¶ le

sementa sul campo, ¶ propizia a sé la Terra e

il Mondo è divino ¶ a riflesso dell'Uomo! ¶ Serenità

allo scarlatto tragico, ¶ dentro a cui muore il giorno

corpo, ¶ l'Iddio-persona a sofrire sé stesso, nella

e rispondon nel coro a battuta. ¶ Sogghigna il Fauno

chiome color d'acqua a sciorinare al sole ¶ l

Poeti. ¶ Lidia s'appressa a paragone, ¶ col suono della

metallo e imperio. ¶ Chreistos, a una turba confusa di

placidi canali d'Alessandria a Canopo; ¶ non piú vermiglie

Vecchi cenciosi, luridi, feroci a sé stessi e a

a sé stessi e a tutti, ¶ procedono gravati di

arche preziose derubate, ¶ palleggiano a demenza, taumaturghe reliquie di

trapassando da Fra Savonarola, ¶ a Calvino autocrata, ¶ dallo Scioano

sepolcro ¶ del diacono Paris a Saint-Médard; ¶ e sul

inchinasti le labra avide a suggere ¶ ulceri di lebbrose

di lebbrose, ¶ le mani a brancicar fetore di cadaveri

dopo la morte! ¶ VIII ¶ A Manete, che insegna Dio

e astuto d'indulgenze a braccare il peccato rimuneratore

sacrifica ¶ come un giorno a Cibele, ¶ l'inguina svelte

svelte e corre, ¶ squassandole a trionfo in cima ad

del dí che rasserena, ¶ a battere sul Cristo antifoneta

in sulle Loggie vaticane a guardare trepido in giú

questo fu mio!" ¶ Fortuna a te, pescator giudeo ¶ che

apocrifa alla Chiesa. ¶ Fortuna a te, che fuor dell

barca, reti ed equipaggio ¶ a piú ricche e munifiche

sul rogo, invocando sacrificio a rispondere sull'ultimo Capeto

carneficine: ¶ ed ammise Lojola a sua malizia, ¶ Amadigi di

sciancato. ¶ Roma si presta a Bertuccino, cardinale e cinedo

nelle sale di marmo, ¶ a chierici e valletti, in

e li Esicati accolti a contemplarsi il bellico, ¶ oziosi

che incalza la speranza a concretarsi. ¶ Sofri: sofrire è

sono le Allegorie personate a popolar la Terra. ¶ Dai

Natura assicura il miracolo a questa nostra immortalità, ¶ ricompleta

ricompleta la Storia coll'A venire ¶ per le crisi

mother of men. ¶ C. A. SWINBURNE, The halt before

vagisce, e si prova a volere; ¶ si riconosce spasima

che la riguarda ¶ miracolosamente a nascere. ¶ Primavera interrompe le

una all'altra rama, a richiamo del maschio? ¶ Corrono

of the night? ¶ C. A. SWINBURNE, A Watch in

night? ¶ C. A. SWINBURNE, A Watch in the night

in the night. ¶ Furono, a preparare i lieviti nascosti

i segni del conoscimento. ¶ A quando, a quando? ¶ Al

del conoscimento. ¶ A quando, a quando? ¶ Al gran sommovimento

darà lave e fomento? ¶ A quando, a quando? - ¶ Oggi

e fomento? ¶ A quando, a quando? - ¶ Oggi? Domani? Presto

testa reclina. ¶ Come Cristo a guardare nel sarcofago, ¶ perché

senza preghiera e culto, ¶ a traverso l'insulto del

impiagati di morte, ¶ e, a trascinar per sospettosa cura

sorso d'amore. ¶ Vengano a noi! ¶ Sgroppiam le terga

al giuoco alterno galloppasi a battuta. ¶ Stirinsi i muscoli

inconscio prurito verginale. ¶ Venite a Noi! ¶ Vi sono de

non può sciuparsi. ¶ Venite a Noi, venite! ¶ Siamo il

sposo di lassú. ¶ Venite a Noi, venite! ¶ Vi spiegheremo

dell'intima stoviglia. ¶ Venite a Noi, venite! ¶ E divampiamo

voluttà. - ¶ Tutta, su, venga a Noi, gente della Città

il cielo non basta a coprire, ¶ enormi ribellioni fermentano

bacio di lama brandita a riscossa... ¶ Or, su, venite

luogo la dominazione, ¶ contro a Dio, contro al Trono

incarogniti ¶ di lue celtica a buon mercato! ¶ Silenzio, bagascie

Canzon di Prostitute, ¶ ritornami a cantare le battute ¶ della

Passa al fiato diaccio, a quando a quando, ¶ lungo

fiato diaccio, a quando a quando, ¶ lungo velo di

velo di Lorelei funerea a spasimare, ¶ velo, tristezza, sulla

un affamato. ¶ Tristezza, candidezza; ¶ a nascere d'inverno, per

Fisco l'ha condannata a scomparire. ¶ Il tuo vagire

famiglia. ¶ Starà la data a questa ricorrenza? ¶ Avremo un

nella neve, ¶ sucida neve a dissolversi in fango, ¶ coscienze

della novella; ¶ il cielo a notte risplenda di facelle

alla tua, ¶ altri infanti a vagire ¶ per un lungo

un lungo sofrire. ¶ Ma a te non interessa. Vivi

improba fatica d'incominciare a vivere: ¶ dondola in pace

Lucidi cavalieri ti stanno a lato; ¶ il gendarme, sul

piú sicuro; ¶ e pensa a un Ser Chiappini, ¶ che

Convien chinare il capo a penitenza; ¶ Domeneiddio ha tolto

s'incurvan sulle labra; ¶ a salpar per l'oceano

del 1902. ¶ Per un Infante ¶ A salpar per l'oceano

polverose, ¶ dei cadaveri stesi a putrefare sulli svolti dei

E sono, in torno a Te, molti sorrisi ¶ di

opposte sponde. ¶ Esultiam dunque a battuta ¶ col danzar la

prati, sbraitando, ¶ e declama, a quando a quando, rime

e declama, a quando a quando, rime e laudi

e laudi gabrielline. ¶ Viva a Te, per il perché

perché dei genitali! ¶ Viva a noi che siam l

col fervor del forcipe ¶ a rinsaldar Centanni e Benedetti

nasce, e, laggiú, salmodiano a mortorio; ¶ l'apoteosi si

attendono all'opera, piega a un lungo sacrificio ¶ od

sacrificio ¶ od Innocente predestinato a svolgere un mistero. ¶ Hai

aggredirono duecento studenti italiani a Vienna e i caduti

e ferirono ancora: ed a vergogna della monarchia, complice

garibaldini; ¶ ora, si incinga, a vostra simiglianza ¶ la gioventú

di sangue; ¶ difendi contro a te stessa, Savoja, ¶ l

impazienti verso l'Isonzo, ¶ a sfolgorar la Guerra, arcangelo

i lampi della Resurrezione; ¶ a fiammeggiar nel sole ¶ le

fourbi des cathedrales ¶ Ispirent a mon cœur des sentiments

vapore ¶ e lo creò, a sé stessa, Genio vendicatore

alle stagioni, comando all'a venire. ¶ IV ¶ Or l

Re: ¶ noi vi staremo a bersaglio coi petti. ¶ Intingerete

crepuscolare: ¶ delle nuvole pazze a volare, ¶ nuvole di scarlatto

sotto vento, ¶ bandiere accese a gridar la rivolta ¶ contro

sferra la gonfia minaccia; ¶ a stento i palazzi della

due popolani lo reggono a braccia ¶ - "Sí, per voi

lunga astinenza; ¶ provate, Amici, a volere, a pretendere; ¶ io

provate, Amici, a volere, a pretendere; ¶ io pretendo con

dell'ora occidua, ¶ braccia a rizzarsi e pugna. La

e sicura:... ¶ il voto. - A me, per voi, ¶ poi

la bellezza della Patria ¶ a me, che sono tutta

Due popolani lo tengono a braccia, ¶ sulla bonaccia del

ma senza la memoria a che serve ¶ la scienza

vento. ¶ Sogguarda strabica dietro a un comignolo; ¶ ghigna, sogghigna

Per chi si intende a buggerare, - ¶ ghigna la Luna

s'attinge con sapienza ¶ a molte e rapide compromissioni

vermiglia, ¶ e m'assomiglia a vecchia prostituta; ¶ per colui

lingua scaltra ed untuosa ¶ a servizio d'ognuno, ¶ con

il no sovversivo, ¶ Deputato, a far coda al Governo

zazzera discapigliata, ¶ come raggiera a un ostensorio ¶ barocco di

per fiorir di galere a buon mercato, ¶ stati d

village, trimaient du soir a l'aube, abataient de

e maupassiane mi eccitò a paragone. - Del resto, era

per le medesime ragioni, a Torino. - In una bara

gratis per loro! ¶ Sopra a questo valsente negativo ¶ si

dalla nevrastenia, ¶ postreme Odalische a richiesta d'ognuno; ¶ carne

andare queste eleganze, ¶ scendete a terra, ¶ accontentatevi, come noi

molta magistratura costituzionale ¶ trae a Voi col vizietto eccezionale

smunti scolaretti, ¶ se vengono a sbirciar, di sotto via

che le allaccia; ¶ bocca a succiar la bocca; ¶ ginnastica

Cigno; ¶ Pasifae al Toro a cui soggiace; ¶ Salomè danza

onanismo e di succubi ¶ a delirare colle labra contratte

ha pagato, o pagherà, ¶ a richiesta del vuoto malinconico

ragazze, ultime veritiere, ¶ sfacciate a disonore ¶ della ipocrita e

eterne. ¶ So la potenza a Voi franca e concessa

in crisi di pubertà. ¶ A Voi, dal tempio, la

e punica. ¶ Sui crotali a danzar, quando la luna

incorna ¶ al fiume sacro, a Benares, ritornano ¶ le Bajadere

Tutta l'anima umana a boccheggiar sul sesso; ¶ tutto

sesso; ¶ tutto il corpo a pretender l'abbraccio!... ¶ Voi

l'abbraccio!... ¶ Voi, dunque, a compatir misericordiose, ¶ a prestarvi

dunque, a compatir misericordiose, ¶ a prestarvi, a lenire lo

compatir misericordiose, ¶ a prestarvi, a lenire lo spasimo, ¶ creature

strozzato ¶ tra le lagrime a volte, sempre nel vino

fumo azzurrino ¶ e ascende, a spira, dalle sigarette, ¶ esalata

un castelletto bigio dentro a un parco, ¶ il crepuscolo

Oh, Gretchen, e voi?... - A mezza notte, ¶ singulti al

lagrime, ¶ ritta sul busto a ricordare. - ¶ Ma tu che

passione, ¶ anime osanni, anime a pascersi di luce per

ritornerà sotto ai ponti a scorrere: ¶ si gonfierà; scardinerà

Incominciano subito. ¶ Natura abhorret a vacuo". - ¶ - "La solita comedia

torrente per la china ¶ a schiumeggiare, ad estuare, ¶ a

a schiumeggiare, ad estuare, ¶ a morire nel mare de

longue: ¶ ma, in quanto a muoverci?... ¶ Mio dio, per

féerie cattolica, gnostica presunzione, ¶ a vagire, a promettere; e

gnostica presunzione, ¶ a vagire, a promettere; e poi?..." - ¶ - "Gesú

ma non li vede a fatto. ¶ Egli accoglie le

il cammino: è lenta a tornar sú". - ¶ - "Dunque, né

per le nostalgie dell'a venire, ¶ già mi era

già mi era sorpreso a dire: ¶ "Veniamo verso te

anche il sogno servisse a qualche cosa. ¶ Tenne dopo

allori e di proventi ¶ a chi, di sul Giordano

danza del ventre, ¶ davanti a Erode insatirito. ¶ I Filistei

Dunque, annojarci cosí, ¶ sempre a guardarci nelli occhi, cosí

da bene; ¶ li vidi a rabberciar cocci e cervelli

pragmatiche; ¶ e li vidi a castrar le poesie ¶ per

conobbi li arguti carrozzieri ¶ a reggere le briglie, ¶ o

e carrossello degno, ¶ vennero a amministrar buona giustizia, ¶ col

suscitati dal voto vennero a barattare ¶ coscienze con prebende

mi regge il cuore ¶ a venerare questa poltrona ¶ decrepita

hanno chiamato i chimici a ripulirla ¶ dalla mota e

dei visi conosciuti assai ¶ a ripeter le viete funzioni

funzioni, ¶ nascoste di sotto a larve inedite: ¶ han verniciato

d'Atella; ¶ conviene fescennare a paragone; ¶ chi non ghigna

sola ne consola, ¶ danza a tondo intorno al rogo

popolare! ¶ Sinfonia di fuoco a San Giovanni; ¶ San Giovanni

consolatore caustico, ¶ signor dell'a venire, ¶ memoria eterna della

devastazione: ¶ i pasciuti riusciti a pontificare, ¶ dopo il dominio

pe' Fermieri: ¶ tal fu a sedere, su seggiole stemmate

promiscua, ¶ tra li amici a testa mozza, ¶ necessarie vittime

liquidi fan da rugiada a tutti i fiori. ¶ State

sopra le nuche prone a riceverla? ¶ Quanti gilii ha

che non falla, e, a richiesta, dispensa ¶ scintille ammaestrate

si rubesta e gavazza a festa ¶ per le vie

e le piazze. ¶ Viva a Te, e fatti onore

o come una bombarda, ¶ a far men tarda la

se verrai, come sarà, ¶ a giudicare il Secolo col

profundis e Ça-ira. ¶ A Te sola l'augurio

nostra civiltà. ¶ Carmagnola, ¶ danza, a tondo, in torno al

fuoco. ¶ gira, volta, e, a poco a poco, ¶ t

volta, e, a poco a poco, ¶ t'acquieta e

allo sforzo de' muscoli ¶ a diromper la gleba, a

a diromper la gleba, a falciare le spighe. ¶ Ecco

li sdrusci per ferirci a pelle nuda; ¶ e per

mausolei ¶ dalle scolpite borie a pompa richieste ¶ per riverire

non muojan di fame". ¶ - "A suggellare il Patto tra

epirema; ¶ confermano l'arresa a discrezione". ¶ - "Oh Signore, volete

pace, con grandi promesse ¶ a scadenza mirifica e illimitata

tende del parlamentarismo. ¶ Ho a dovizia, Signora, ¶ i futuri

male d'amore? ¶ Quanto a me vi confesso, Signora

e goffe, ¶ colla forchetta, a impedir un pleonasmo ingombrante

del Vostro rinascere! ¶ Guardate a scintillar le bianche armate

rivoluzionarii. ¶ Non facciamoci scorgere a baciarci ¶ da questi sporchi

in pompa ¶ si conservino a miglior putrefazione, ¶ i soliti

Tutta Italia ha poeti a dovizia, ¶ che raglieranno versi

aux braves malhereux! ¶ NAPOLÉON à la Bataille d'Essling

Signori; ¶ mi porge, inanzi a voi, povero gentiluomo sfortunato

intemerata, ¶ schietta e nuda a sorgere, ¶ limpida come un

al gazzettiere, ¶ che specula a rubarmi la mia gloria

italico, immersi nella salina, ¶ a lavorar per tutti, innominati

per l'isole immonde a raccorre pidocchi, ¶ li intolleranti

sinecure delle magre conquiste ¶ a uno scrittor balzano, ¶ e

ho elevato il brigante ¶ a nazionale instituzione. ¶ Badate al

che porto alla città, ¶ a Lucca silenziosa e spopolata

silenziosa e spopolata, ¶ che, a San Frediano, m'aggiunge

amministrazione, ¶ uomini e avvenimenti, a richiamo di genti, ¶ com

di Spiombi; ¶ machine fumigose a schiacciar pei quadrivi, ¶ (inesperto

e lupanare, ¶ pei delicati a gioje economiche, o care

Oh, la distinta ragunata a torno! ¶ E li amici

E la dolce carezza a me piovente dalli occhi

piovente dalli occhi indagatori ¶ a traverso la lente incastonata

del diritto sofistico, pretesa ¶ a sfruttar la nomea estemporanea

colle manette ai polsi a sofrir la passione;... ¶ e

cristalline; ¶ e vaghe montanine, ¶ a offrirmi carne sana per

comandi; ¶ e perenne Vittoria a incoronare ¶ di lauri foschi

classico e nero cappello a cono, ¶ nastri scarlatti e

Brigante? ¶ Sollevate l'istoria a codesta memoria: ¶ da Romolo

silence, s'écria, tout à coup transporté de joie

Ho visto l'Imbecille a discutere Iddio ¶ senza averlo

all'ignoranza, ¶ ma sopra a quanto avanza, ¶ combinano un

giuocherello; ¶ preparano il giubbetto a chi diffida, ¶ al rosso

buoi, ¶ l'eroi dell'a venire. ¶ Ho veduto dei

Imbecilli ¶ girar poc'anzi a stuolo per il mio

veduto l'altr'jeri a concistoro in un palazzo

lezion buona e severa a chi verrà. ¶ Ho veduto

Quadrantarie, ¶ scendere in piazza a sciabolar la Plebe. ¶ Ho

sciatta un pungitopo grigio, a prodigio, gli intreccia sopra

colla sua blandizia, ¶ rimbambola a dispetto delle età, la

Imbecille, nella grave bigoncia, ¶ a salvar la morale, dopo

are, ¶ le preclare vanno a torno a buggerare, ¶ le

preclare vanno a torno a buggerare, ¶ le piú care

piú care sono preste a malignare, ¶ le piú avare

seccare, stenta un poco a preparare ¶ funerali e bare

e i Ciurmatori fanno a gara coi Signori: ¶ in

Imbecille è un uomo a modo: ¶ è un animale

s'imbrattano l'ale ¶ a stramazzar nei promiscui cortili

uomo sbiancato e miserabile, ¶ a pubblica e lodata edificazione

tegame. ¶ Divinità d'acciajo: a scerner nel pollajo ¶ Moloch

una natural massoneria ¶ furono a scuola dalla ipocrisia: ¶ queste

dalla ipocrisia: ¶ queste Oche a modo sapranno dire ¶ come

mondi di gastronomia; ¶ e a rosicchiar piú calmi e

sfumare e svampare; ¶ tornare, a cielo terso, se gavazza

testè, squassando la cresta a cimiero, ¶ pettoruto foriero di

ribelle impenitente; ¶ non consente a confessare i suoi delitti

i suoi delitti. ¶ Uditelo a cantare chiricchichí! ¶ sul far

d'opale, ¶ si sofferma a guardare e a riverire

sofferma a guardare e a riverire, mentre s'avanza

becco delle Gallinelle, ¶ invito a disertare pei campi ¶ dietro

alle lucide piume, ¶ metalliche a corazza, metalliche a cimiero

metalliche a corazza, metalliche a cimiero, ¶ e lo veste

annojarsi sopra la covata, ¶ a viver di spiluzzico, ¶ giorno

scende dall'angusto sportello a pescare, ¶ dentro al chiuso

pentolone. ¶ Paradiso non era a speranza nella religione ¶ dei

termina per stordirsi e a cantare per sé ¶ un

Villano ¶ che ha pollajo a confine e non ha

le zampe palmate, ¶ anfibie a pastricciare sopra i margini

di tuffarsi, se piove, a riparo nel fiume, ¶ e

de' bargigli. ¶ In fatti, a che cantare, Gallo del

Pollajo ¶ venne lustrando e a soppesar le vittime, ¶ (i

fiero. ¶ Tese le mani a palpeggiar le membra, ¶ n

natural vendetta imbarbarito, ¶ sacrificò a dispetto la trepida innocenza

insegnare il mio canto ¶ a tutti quanti. Grassa truppa

rivolto all'aurora. ¶ Lai a Melisanda Contessa di Tripoli

Melisanda, mosulmana per forza, a Tarabulissi, dove intendono le

nel porto tripolino; ¶ rullano, a festa, per il mare

festa, per il mare a Voi ¶ solleciti e benigni

in viso ai Gentiluomini ¶ a viso nudo, o sfolgorante

ed indecente: ¶ or gettatelo a mare; ¶ portate cappellini di

in torno spioni eunuchi ¶ a guardia invisi, e sfoggi

di ciarlatano. ¶ Tal sia, a riguardar le rose autoctone

treccie Vostre, ¶ tal sia, a riguardar rosea Tangeri, ¶ Anadiomene

africana sponda: ¶ tal sia a riguardar le vaporiere, ¶ sostituite

camelli del Corano, ¶ e a mirar i piumetti bersaglieri

galli bruni ed allobroghi a danzare ¶ la presta monferrina

poderoso ¶ non può attendere a tutte, in giusto onore

E li Armeni straccioni a lamentarsi! ¶ E l'Orsa

l'Orsa bianca vicino a braccare! ¶ E un Galletto

E un Galletto protervio a schiamazzare! ¶ E un subdolo

figure dipinte e primavere, ¶ a splender, dai topazzi dell

sulla nave, ¶ in cospetto a Tangeri ¶ (Contessa che è

che bebbe in fresco a Cristo e ai porcellini

lercia schiera, ¶ avidi, macilenti a contendersi il pane, ¶ come

accontenteranno ¶ di cercarvi lavoro a buon mercato, ¶ poi cresceranno

dall'anima mia, ¶ contro a tutti, ribelle e superbo

cadastrale et mélodramatique, suffit à lui donner l'illusion

fè libero di convolare a nozze piú decenti. ¶ Eccomi

virilità, ¶ l'ho riserbata a voi ed alla Patria

vecchio Giappone, ¶ in torno a cui s'avvoltola un

Perciò desidero d'andare a Tripoli, ¶ pacifico guerriero, ¶ per

ritentar, con voi, sopra a queste dovizie, ¶ in mille

conchiglie di sete rosate ¶ a paragone delle membra nude

giunchiglie: ¶ per tutte, fiori a profusione, ¶ profumi, carezze, sollazzo

Lancieri del Re. ¶ Badate a me: ¶ posso offrirvi una

sul no ambigui, ¶ credete a me, amiamoci con squisita

per le ballerine; ¶ tartufi a discrezione. ¶ E poi, che

provveduto, eroicamente, ¶ al mio a venire ed alla magnificenza

avec moi?... qu'y a un bon feu... ¶ JEHAN

breve scuola, ¶ ad offrirmi, a fuggire, a tentennare, ¶ a

ad offrirmi, a fuggire, a tentennare, ¶ a bilanciarmi in

a fuggire, a tentennare, ¶ a bilanciarmi in sull'ambiguo

rammarico, ricordo, inattuale pretesto a piangere. ¶ Davanzale del piccolo

abbaino, ¶ sporto sul tetto a cappuccina, ¶ primo ad accoglier

ad accoglier il sole a mattina, ¶ erto sopra le

erto sopra le tegole a guardar l'oriente intenerito

perfetta; ¶ o cameretta, dove a me piacque ¶ numerare sul

acconciature, ¶ sopra li avvisi a finger le avventure della

della ribalta: ¶ ed eccomi a recare cure e pazienza

i piú frusti vengono a me. ¶ Sono un albergo

dò sotto la veste a scialo ¶ e sotto la

udite risa che scrosciano a trilli, ¶ gorgoglian soffocate sotto

balocco: re di corona, a me: ¶ sovverto l'ordine

disciplina, ¶ ed il burocrata a me vicino torna bambino

membra ammorbidite e stilizzate ¶ a richiesta dell'epoca: ¶ i

vittima; ¶ il monosillabo condanna a morte, se nega e

sino alla morte. ¶ Ma a te solo, che sei

verginità, Signore, insospettata. ¶ Dirò a te, che comprendi, le

regge il cuore ¶ dentro a questa tormenta che sembra

sembrano spine d'argento a pungere ¶ contro il fango

disseta, ¶ febrile, spaventato, come a una prima notte, ¶ sacerdotessa

di vita. ¶ D'oggi a dimani sarò il vituperio

il busto ai Signori ¶ a cui difetta l'anatomia

lirica; ¶ foggiane un'altra a paragone, ¶ per il trionfo

miei pari: ¶ eccomi, Gentiluomo, a paragone ¶ ultimo e primo

cima un grugno impiumato a morione. ¶ Sono il Saccard

mani scabre di brillanti, ¶ a invigilar la cassa, basilisco

ribasso. ¶ Porto camicie stirate a Londra e panciotti sgargianti

e secenteschi, ¶ di porticati a ogiva, ampii e freschi

irochese nella inurbanità; ¶ ospite, a parassiti inconfessabili; ¶ compromesso bastardo

e sospiro ed affanno, ¶ a quarant'anni, di tutte

d'aprile. ¶ Ho scritto a mastro sul Dare e

in ogni giorno ed a tavola e in letto

da Racconigi, a Tombolo, a Caserta, ¶ le palle sapienti

Pallavicino. ¶ Ed abbiamo creduto a carità fraterna, ¶ colla menzogna

Noi ci siamo accucciati a lor piedi: ¶ ci hanno

la Popolana che batte a rivolta ¶ vedemmo sudar sangue

sanie rappresa. ¶ Tal venga a confermare Ipocrisia ¶ il reciproco

uno sgherro boemo infuria a Trieste, ¶ gli risponda a

a Trieste, ¶ gli risponda a Milano un piemontese; ¶ riconfermin

vostro unico figlio abbiate a provare tutto lo strazio

dove volle eretta, delizia a sé e ai nepoti

aiuole, ¶ tornano le Fantasime a convegno, ¶ con seguito chiassoso

per Germania, grande patria a sorreggere ¶ nelle vicende, Ombre

e freddo lavacro, ¶ Absburgo, a preparare sull'ultimo e

incontra sui viali, pazza ¶ a mirar le ferite in

d'assunzione. ¶ Le cavalcano a fianco le Valchirie sorelle

incalzando le colpe imperiali ¶ a queste amare espiazioni lente

Nel giubileo, venga, augurando ¶ a Francesco Giuseppe, l'amica

Bohême, ¶ maestra d'eleganza a Clara Pearl ed a

a Clara Pearl ed a Nana, ¶ cortigiane di sfarzo

al fosco Luigi promettente ¶ a Francia egemonia ed al

giorno corrusche di moerri, ¶ a postillare il bosco tra

viva, rizzarsi in contro a lei ¶ dal rombo ignivomo

dal can-can, decapitato a Metz, ¶ boja Bazaine. Ecco

l'Epoca e stette ¶ a riassorbirla, Mane insistente e

ultimo nato, ¶ Napoleone Eugenio a cui speranza ¶ fremente balzava

fiammante, ¶ tra le nubi a bandiera scarlatte, ¶ messianico Ruffini

bandiera scarlatte, ¶ messianico Ruffini a suggellare colla vita il

fittizie ¶ d'in torno a lui, ingannate e sorprese

Giuseppe Mazzini ¶ Il Corpo a Genova, - il Nome ¶ ai

i rigogli son tardi a sbocciare ¶ e le speranze

piazze, ¶ quasi in cima a una acropoli, ¶ sta una

acropoli, ¶ sta una colonna a faro. ¶ Qui, riconosciti nel

monumento. ¶ Due di fronte a riguardarsi immoti: ¶ due, il

avvenire; ¶ per chi, correndo a una conquista, venne, ¶ colla

Cintraco e del Grifo, ¶ a mirar dileguarsi nell'alto

li scogli; ¶ le donne a salutare lacrimando. ¶ Cuori nel

nel gesto ultimo, baci ¶ a spiccarsi dal molo, ¶ colombe

Faro, ¶ lungi, sull'acque a portare l'addio, ¶ italica

attese la fiaccola accesa a vittoria, ¶ nell'ora che

siciliano, ¶ non ultima prova a confine perfetto e poema

il suo veggente. ¶ Vengono a lei senza arrossire: ¶ serpeggian

No, chi non viene a schiera a por corone

non viene a schiera a por corone, ¶ a sventolar

schiera a por corone, ¶ a sventolar vessilli a celebrarti

corone, ¶ a sventolar vessilli a celebrarti, ¶ nelle pompe ufficiali

vergogna. ¶ Bisagno garrulo, ¶ rotola a mare, ¶ ti manderem le

manderem le amare disillusioni a beverti. ¶ Ti sfruttano la

primavera, ¶ glorie di morte a rampogna per chi serve

Sta; nel tuo sacrificio a un pregiudizio, ¶ violento e

héros... ¶ AMILCARE CIPRIANI, Réponse à mes Calomniateurs, Paris, 1900; Le

noi il pio innamorato ¶ a rivolger lo sguardo calmo

il Mago Galileo, Agni a morir per noi, sopra

al gesto orrendo ¶ sopra a lui, donde venne tua

letture dentro alla muda: ¶ a cercare, con Paolo giustiziato

di Roma, l'amore, ¶ a cercar, con il critico

percosso e fu sferzato a sangue, ¶ per quanto non

peccato. ¶ Portò ed offerse a noi Cristo e Barabba

sentenze; ¶ né lo vedemmo a piangere. ¶ Li occhi non

pugne Prometeo allo Zeus; ¶ a indovinare cieco, ed a

a indovinare cieco, ed a rispondere, ¶ si svolse dalla

passione: stai. ¶ Troppo vicini a Te, noi non possiamo

e non vogliamo conoscerti a fondo. ¶ Dei fiori rossi

baci e di pace, ¶ a piangere, ad urlare ¶ Prefiche

che vi ho convitati ¶ a nozze gaie, per assassinarvi

l'arme sicura, ¶ vengo a colpire, senza paura, ¶ giusto

la universa vigliaccheria, ¶ tutti, a cartone lucido e specchiante

passo, ¶ molli tentaculi sporgono a prova; ¶ or sí, or