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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Tansillo, Stanze a Bernardino Martirano, 1540

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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e, dato in preda a la fortuna, al caso
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la vita credo, ¶ dietro a l'insegne del mio
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de la bella Leucopetra, ¶ a l'umil cura d
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qual non viene ¶ incontro a noi mai sì lucente
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lucente e puro, ¶ che a me non sembri turbido
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cala, ¶ e 'l legno a sé tirando, anela e
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sen van la notte, a torma a torma, ¶ desti
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la notte, a torma a torma, ¶ desti a la
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torma a torma, ¶ desti a la guardia, perché alcun
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alto, egli è dolcissimo, a rispetto ¶ di quel ch
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nascosto, ¶ ogni delitto ch'a morir condanna. ¶ Ch'a
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a morir condanna. ¶ Ch'a negar nel tormento ei
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al cielo, e calansi a l'inferno? ¶ e giorno
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l'inferno? ¶ e giorno a gli occhi e terra
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arbori le vele, et a le sponde ¶ i remi
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si vede una volta a tal partito ¶ il piè
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si dole e pave ¶ a l'affanno del parto
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consiglio, ¶ finché si vede a lui tratto di bocca
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ch'io gusto ¶ quando a colui che in mar
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Il conversar suo dolce, a cui applaude ¶ ogni alma
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al loco, al tempo, a l'opre, a le
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tempo, a l'opre, a le persone. ¶ 24 ¶ Mentre a
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a le persone. ¶ 24 ¶ Mentre a maturo onor giovene sale
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ale, ¶ che i fiori a lui nascessero sul mento
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sarebbe onore. ¶ 25 ¶ Non meno a gloria si terrà il
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la balia del Troiano ¶ a quel di Scilla, ciò
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solo: ¶ 27 ¶ E nella terra a le sue man commessa
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il suo gran nome a Lete! ¶ Ma potea nel
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io, che suo vivo, a voi, che suo vivete
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parliamo d'amor, cibo a noi caro; ¶ o di
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divino, ¶ narra qualche atto a' tempi nostri raro; ¶ e
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e tra i disagi, ¶ a le delizie, a gli
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disagi, ¶ a le delizie, a gli ozi dei palagi
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che, gli occhi suoi ¶ a così bello oggetto avendo
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che, d'amor giunto a voi, ¶ non vi brami
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ella non mi degna a tanto dono, ¶ rimedio alcun
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mi disgiunge, ¶ mi leva a volo, e a me
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leva a volo, e a me mi ricongiunge. ¶ 38 ¶ Caro
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il pregio dar che a te conviensi, ¶ sì alto
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alto le tue lodi a porre andrebbe, ¶ che a
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a porre andrebbe, ¶ che a pena il volo tuo
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m'accompagna: ¶ ch'or a la falda d'un
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e 'l mar che a lei fa giro, ¶ non
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tutto nuova forma; ¶ ma a far ch'uom viva
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sol né stella ¶ restasse a lui, né parte che
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giovenetta Cerere vestita ¶ era a verde, e la terra
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verde, e la terra a color mille, ¶ allor ch
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empia dipartita, ¶ e trassi a riva l'ore mie
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lontan; né so, se a primavera ¶ l'arbor de
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e segua Marte! ¶ 53 ¶ Se a ricchezza aspirava; e qual
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lodato, ¶ oprando cose onde a te fossi grato! ¶ 54 ¶ E
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eterna si sarebbon fatte ¶ a chi, per tôrre il
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vederse, ¶ che meraviglia porga a gli occhi nostri: ¶ e
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l'anima mia, che a te sen vola! ¶ 60 ¶ Se
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di Atlante, ¶ piacciavi (quando a voi parrà di farlo
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baciar la man, che a tante ¶ genti dà legge
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onda e 'l vento a lui mi nasconde, io