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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gabriele D'Annunzio, Il fuoco, 1900

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1900
febbre che erasi accesa a un tratto nel dolce
2
1900
tratto nel dolce amico a cui per tanto tempo
3
1900
omai. Tutto era devastato a un tratto, come un
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1900
anima tenera, così facile a essere uccisa, a esser
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1900
facile a essere uccisa, a esser distrutta, immolata senza
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1900
più, di avere dinanzi a sé una creatura ignota
7
1900
lontananza dei canali. Parve, a un tratto, che i
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1900
noi dobbiamo andare incontro a non so quale alba
9
1900
non vedeva più dinanzi a sé una forma corporea
10
1900
creava in quell’involucro a vicenda la fralezza dei
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1900
il nuovo accento trasfigurarsi a un tratto la sua
12
1900
cielo segreto che ora a un tratto s’è
13
1900
filtro che doveva legarlo a sé ultimamente. ¶ Egli sentì
14
1900
si disperdesse nella terra a bagnare le radici dei
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1900
di frutti, vivamente inarcata a guisa delle sue labbra
16
1900
e dell’aver toccato a una a una tutte
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1900
aver toccato a una a una tutte le cose
18
1900
La donna si chinò a raccogliere su l’erba
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1900
contorse e vibrò intorno a un nucleo di fuoco
20
1900
ginocchia piegarsi come sotto a una percossa e la
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1900
il freddo del ferro a cui s’era appoggiata
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1900
eran venuti senza strepito a leccarle le mani. ¶ – Addio
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1900
svegliò di soprassalto, balzò a poppa, afferrò il remo
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1900
uomo e il legno a un tempo erano desti
25
1900
un corpo solo, pronti a scorrere su l’acqua
26
1900
Orio, egli si volse a riguardare il palazzo ch
27
1900
vergine chiusa si disponeva a ritornare verso il luogo
28
1900
Myrta che aveva visitato a Palermo la Villa d
29
1900
forse Venezia aveva dato a lui, come già ad
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1900
e di pesci, simile a una smisurata cornucopia che
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1900
frutti terrestri e marini a nutrirne la Città Dominante
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1900
crescere del fulgore dava a Stelio l’illusione d
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1900
lavorato da scalpelli abili a trovar melodie come i
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1900
dell’aurora…» ¶ Egli ripeteva a sé, all’aria, all
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1900
della pece che cominciava a bollire in uno squero
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1900
El paron vorìa montar a bordo – rispose Zorzi. ¶ L
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1900
scala penzola. ¶ L’attaccò a mezzapoppa. Era fatta d
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1900
d’una sola corda a doppino logora. Ma anch
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1900
del rozzo legno, parve a Stelio una cosa straordinariamente
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1900
l’aiutò, lo tirò a bordo con una stratta
41
1900
La riva parve inarcarsi a sospingerla. Nella scia si
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1900
Vecchia di Francesco Torbido, a quella donna rugosa sdentata
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1900
più sorridere né piangere, a quella specie di ruina
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1900
è peggiore della putredine, a quella specie di Parca
45
1900
sentito il suo cuore a poco a poco appesantirsi
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1900
suo cuore a poco a poco appesantirsi e discendere
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1900
Andiamo. ¶ Camminarono l’una a fianco dell’altro, verso
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1900
te – le disse egli a un tratto, piano, presso
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1900
emanava dalla donna dionisiaca a cui saliva la lode
50
1900
quegli spiriti ferventi. ¶ Ella a un tratto era divenuta
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1900
memorabili parevano vivere intorno a lei e vibrare indefinitamente
52
1900
tutte le folle barbariche a cui ella era apparsa
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1900
tutte le torme ignare a cui ella aveva parlato
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1900
lei, si allargava intorno a lei, pulsava col ritmo
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1900
della sua virtù tragica? A quali fonti d’amaritudine
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1900
Così per lui vanendo a un tratto la visione
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1900
idee che furono attuate a Bayreuth, compresi i precetti
58
1900
de Lizo – fece rappresentare a Roma un’opera per
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1900
da un cielo interiore a rischiarare i fondi più
60
1900
emerso dal silenzio originario a esprimere quel che v
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1900
animatore, turbato, non riuscendo a contenere la crescente pienezza
62
1900
melodia del mondo passare a traverso la loro estasi
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1900
greco che sia giunto a una perfezione di stile
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1900
quasi tre secoli innanzi, a Mantova, nel famoso teatro
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1900
più semplici mezzi giunge a toccare il sommo grado
66
1900
grado di quella bellezza a cui s’avvicinò rare
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1900
ora io mi congiunga a te e, pur se
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1900
in cui avevano veduto a un tratto levarsi le
69
1900
in quell’attimo dinanzi a loro una immensità ignota
70
1900
la tragedia sacra continuava a innalzarsi nell’eloquenza dell
71
1900
il promesso Eroe inviato a guarire la piaga immedicabile
72
1900
pertinace ch’era riuscito a infiammare di sé il
73
1900
Anche colui aveva posto a sua disciplina lo sforzo
74
1900
tempo scendevano le aquile a portare i presagi, non
75
1900
scariche elettriche nell’uragano. A tratti, era come s
76
1900
di cristallo per entro a cui avea veduto ascendere
77
1900
l’episodio. Allora, quasi a ricondurre verso il gioco
78
1900
quel mondo ideale, inteso a misurare lo sforzo necessario
79
1900
tutte le impurità, dinanzi a una schiera di crapuloni
80
1900
un turbamento profondo, simile a quello del prigioniere che
81
1900
della liberazione si spandeva a poco a poco nei
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1900
si spandeva a poco a poco nei più abietti
83
1900
verità originarie da porre a norma degli statuti nuovi
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1900
alemanna sorgano i combattenti! – A Sadowa, a Sedan, i
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1900
i combattenti! – A Sadowa, a Sedan, i combattenti avevano
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1900
figure musicali avevano contribuito a esaltare e a perpetuare
87
1900
contribuito a esaltare e a perpetuare l’anima della
88
1900
si sollevò, s’ingigantì a somiglianza della sua opera
89
1900
vento in una foresta. A un tratto, la giovinezza
90
1900
te stesso, e rinunzia a me!» Anche una volta
91
1900
mito settentrionale si sovrapponevano a quelle della sua passione
92
1900
Il giovine aveva dinanzi a sé il cammino segnato
93
1900
convergere tutte le energie a quella, senza tregua, senza
94
1900
quell’agile sangue latino, a contatto del barbaro. «Ora
95
1900
contatto del barbaro. «Ora a voi il volere!» aveva
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1900
colei che era destinata a soggiacere nelle improvvise convulsioni
97
1900
della Foscarina così stretta a quella di Donatella Arvale
98
1900
un turbamento non dissimile a quello che avrebbe provato
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1900
sul margine di bronzo a guardare in quel cupo
100
1900
quell’anima segreta che a simiglianza di quello specchio
101
1900
argenteo palagio nettunio construtto a similitudine delle tortili forme
102
1900
di galere simiglianti forse a quelle che navigano nel
103
1900
serbatoi d’essenze destinati a macerar le spose dei
104
1900
piloti e la conducessero a consumarsi, in conspetto del
105
1900
adorazione. Ella arde tutta, a traverso il suo velo
106
1900
che era ben nota a Stelio e che, per
107
1900
disse – per aver portata a questa armonia la nota
108
1900
per indurre la cantatrice a parlare, se non pel
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1900
aiutò le due amiche a discendere nella gondola; quindi
110
1900
rematore. – Sapete, Èffrena? Avremo a cena qualcuno dei vostri
111
1900
veduti di mostruosa ricchezza, a simiglianza di quelle adunazioni
112
1900
nome; e quella gravezza a poco a poco divenne
113
1900
quella gravezza a poco a poco divenne quasi intollerabile
114
1900
quasi intollerabile. Pur tuttavia a Stelio, che le era
115
1900
Rimarrete ancóra qualche tempo a Venezia? ¶ Egli aveva cercato
116
1900
e tutte quelle venutegli a fior delle labbra lo
117
1900
dovesse tornare per sottomettersi a una tortura ben nota
118
1900
temprato nelle lacrime, scintillò a traverso il velo della
119
1900
propria e circonscritta, simile a un’alta opera su
120
1900
appassionata impazienza non dissimile a quella dell’uomo curioso
121
1900
dell’uomo curioso dinanzi a una chiusura ermetica che
122
1900
oblio – ella disse – che a me manca. ¶ Un’amarezza
123
1900
parole; in cui parve a Stelio di scoprire l
124
1900
l’orrore del sacrificio a cui pareva costringersi, il
125
1900
quel drappo funebre che a un tratto aveva mutato
126
1900
una bottega d’anticaglie a San Samuele. Due fortune
127
1900
seduce e ci persuade a inclinarci verso i piaceri
128
1900
braccia invisibili. E, intorno a quella voluttà accolta, le
129
1900
l’imagine di sé a traverso il vetro suggellato
130
1900
la reggeva. ¶ Non sfuggì a Stelio quel gesto, vigilando
131
1900
qualche attimo ma commista a una impazienza quasi irosa
132
1900
che non più varranno a risollevare il divieto abolito
133
1900
mia anima è venuta a voi per la promessa
134
1900
e riserbata? Discendendo insieme a quella per la grande
135
1900
vol, ¶ Lassé che vaga! ¶ A un tratto, dinanzi il
136
1900
parapetti, su pei castelli, a poppa, a prua, con
137
1900
pei castelli, a poppa, a prua, con una esplosione
138
1900
e dall’altra, fino a San Vitale, fino a
139
1900
a San Vitale, fino a Rialto. Il bucentoro disparve
140
1900
il capo come sotto a una tempesta, difendendo con
141
1900
per qualche ora dunque, a Venezia, il ritmo dell
142
1900
mensa il suo calice a cui mancava la patèna
143
1900
bellezza le tre persone a cui dobbiamo il miracolo
144
1900
idea, che presto sarà a noi rivelata, se ci
145
1900
mutamente quel dono igneo a colei che custodiva laggiù
146
1900
il divino bestiame zodiacale. «A te, Perdita!» Ma la
147
1900
la donna sorrideva rivolta a una persona lontana; sorrideva
148
1900
un’imagine interiore, generata a un tratto in quella
149
1900
ancóra inespressi. ¶ «Una città a cui tali creatori composero
150
1900
occhi quando c’inchinammo a cercar troppo intentamente nell
151
1900
antico diadema. ¶ «Tuttavia come a un rifugio benigno non
152
1900
so di taluno che a mezzo dei suoi riposi
153
1900
per modo che talvolta a sera rinveniamo tra le
154
1900
e là nell’uditorio, a questa sentenza che parve
155
1900
quelli che di sotto a una ruina avevan creduto
156
1900
avrebbe ora voluto chiamare a riconoscere i loro mali
157
1900
un presentimento, aperte risposte a ciò che noi non
158
1900
intelletto, ma si rivelano a noi per una specie
159
1900
sua mistica chioma. ¶ «Donde a loro viene lo smisurato
160
1900
le cui essenze rimangono a loro ignote come i
161
1900
ch’ella non giunge a stampare integri nelle sue
162
1900
il poeta le rivelava a un tratto in forma
163
1900
splendore; ma sentiva intorno a sé e sotto di
164
1900
del passato, vi circolassero a similitudine di aure libere
165
1900
riconoscere il suo diritto a un antico retaggio di
166
1900
cui fosse stata dispogliata: a quel retaggio che il
167
1900
proferita da quel Vinci a cui la Verità balenò
168
1900
si libra nell’aria a volo con un serto
169
1900
dalla novissima barbarie tenuti a vile. I discepoli si
170
1900
l’animatore ne tremò a dentro e fu attraversato
171
1900
omai la fiamma inestinguibile a traverso il velo dell
172
1900
di ritrovare in fondo a qualche canale taciturno l
173
1900
diffusa e come dissipata a traverso l’anima innumerevole
174
1900
un mare d’estate. A celebrar quell’imagine gli
175
1900
quel principio medesimo intorno a cui, come intorno a
176
1900
a cui, come intorno a un tirso, egli aveva
177
1900
i violoncelli lo cantarono a gara; gli squilli improvvisi
178
1900
uno stupor religioso davanti a quell’annunziazione. Egli comprese
179
1900
figura demoniaca che veniva a visitarlo quivi segretamente per
180
1900
su letti ineffabili», «simile a un giovine nella prima
181
1900
dalla sonorità eroica sorgere a un tratto un largo
182
1900
inclinavano dai balaustri aerei a bevere il canto. ¶ Ma
183
1900
rimasto in piedi vicino a un fianco del palco
184
1900
aveva dischiuso le labbra a proferire la prima sillaba
185
1900
nuova. ¶ Egli udì intorno a sé qualcuno bisbigliare il
186
1900
e i violoncelli unirono a quel ploro supplice un
187
1900
tracio aveva dato vita a una forma sublime dell
188
1900
Quella forma dell’Arte, a cui tendeva ora lo
189
1900
e robusto pareva risplendere a traverso il tessuto del
190
1900
vestimento come una fiamma a traverso la tenuità di
191
1900
di cristallo per entro a cui vedesse ascendere la
192
1900
fosse venuto d’improvviso a dilatare i petti angusti
193
1900
spirito di vita bastevole a rinnovare il più alto
194
1900
potrò io mai comunicare a chi m’ascolta questa
195
1900
del periodo si chiudeva a similitudine d’una figura
196
1900
con una commozione profonda a quella prova audace, quasi
197
1900
che essi avessero dinanzi a loro svelato il lavorio
198
1900
disfatta, se avesse ceduto a quello smarrimento e la
199
1900
tale aspetto ella apparve a Paolo mentre colui cercava
200
1900
ebbe l’anima simile a quel fiume lidio dagli
201
1900
non una fiamma inestinguibile a traverso un velo d
202
1900
fuor del pericolo, atto a trascinar nei cerchi del
203
1900
come per renderle conformi a un’idea e convergerle
204
1900
un’idea e convergerle a un fine meditato. Sembra
205
1900
pensiero, quegli è presso a conoscere il segreto della
206
1900
e di aspettazione, anelanti a infrangere l’angustia della
207
1900
lor servitù cotidiana e a conoscere qualche libera ebrezza
208
1900
sua eloquenza. Egli sentiva a poco a poco il
209
1900
Egli sentiva a poco a poco il suo sforzo
210
1900
da un nume impetuoso a cui l’organo inconscio
211
1900
Una meraviglia non dissimile a quella svegliavasi ora in
212
1900
compatti che si distruggevano a poco a poco come
213
1900
si distruggevano a poco a poco come ammassi di
214
1900
aspetto di natura valeva a magnificare la rarità di
215
1900
si offre? – io chiedeva a me medesimo, sopraffatto dall
216
1900
tutte le cose intorno a me esprimevano come invase
217
1900
in cui fossero figurate a miriadi imagini d’un
218
1900
sentimento della Bellezza come a un apice non mai
219
1900
e continuare i ritmi a cui obbedivano tutta quella
220
1900
nelle sostanze più durevoli a testimoniare la nobiltà d
221
1900
sensazioni recenti ma appartenere a un mondo di sogno
222
1900
della vita e agognante a sollevarsi pur una volta
223
1900
nella pausa, egli riprese a parlare con un accento
224
1900
tal figura» egli riprese a dire «in tal figura
225
1900
ideale. ¶ «Tal sembra veramente a me la creazione d
226
1900
latte; e s’affrettarono a bere il vino in
227
1900
loro polsi sembra persistere a traverso i secoli come
228
1900
vergine una freschezza simile a quella del mattino: INFANTIA
229
1900
di un’anima cupida a cui la vita appare
230
1900
note, certo, se valgono a operare nel musico una
231
1900
obliquo e intenso, rivolto a una parte come per
232
1900
che correvano in giro; a simiglianza di un orlo
233
1900
una sciarpa leggera intorno a spalle ignude in cui
234
1900
donna promessa, che mostravasi a lui come il fulcro
235
1900
egli ora si legava a lei. E l’opera
236
1900
le tre generazioni, viventi a un tempo, che illumina
237
1900
anima umana l’aspirazione a trascendere l’angustia dell
238
1900
ignora; e taluno giunge a negare la sua esistenza
239
1900
chiamato “portatore di fuoco”, a simiglianza di Prometeo. ¶ «Quando
240
1900
giovini cavalieri ateniesi partivasi a gran galoppo dal Ceramico
241
1900
Una promessa? – soggiunse egli a capo chino, tutto in
242
1900
inamidati! Torniamo indietro: andiamo a sentir l’odore dell
243
1900
se l’arringa valesse a impedire o a precipitare
244
1900
valesse a impedire o a precipitare un atto irreparabile
245
1900
parola scritta sia adoperata a creare una pura forma
246
1900
chiude come un tabernacolo a cui non si accede
247
1900
rivolta in modo diretto a una moltitudine, non debba
248
1900
pure un’azione violenta. A questo solo patto uno
249
1900
un breve mormorio discreto, a cui risponderò con un
250
1900
teco perché sei riuscito a imprimere per qualche ora
251
1900
una città immemore e a farci intravedere di quali
252
1900
mente, si domandava: «Piacerà a Stelio Èffrena?» Se tu
253
1900
tra i giovani, fanno a sé medesimi una simile
254
1900
chimera. Sono tutti quelli a cui tu hai promesso
255
1900
più forte, tutti quelli a cui tu hai annunziato
256
1900
dire che tu parlerai a Venezia, nel Palazzo Ducale
257
1900
magnificenza inestimabile che sembra a loro il quadro appropriato
258
1900
per colui che parla a molti, può essere adempiuta
259
1900
Tuttavia, – soggiunse gaiamente volgendosi a Piero Martello – suscitare una
260
1900
pilastro angolare del portico, a contatto con la folla
261
1900
navigante dell’estrema laguna a cui quella luce appariva
262
1900
bocca porporina e vorace a contrasto con la delicatezza
263
1900
un’ora Venezia offrirà a qualche amante neroniano celato
264
1900
sorrise nel notare fino a qual punto i suoi
265
1900
folla come dall’elemento a cui ell’era asservita
266
1900
viva massa umana, simile a quello che sul mare
267
1900
le Arti si chinavano a lei cariche di doni
268
1900
perle. Tu avrai dinanzi a te un roveto di
269
1900
patriziato veneto. ¶ – Guarda, Stelio, a piè della Scala – disse
270
1900
un’anima segreta che a simiglianza di quello specchio
271
1900
impeto soverchio, s’accostava a una statua e la
272
1900
desiderio egli fosse lanciato a traverso la vita. Anche
273
1900
volta egli voleva mostrare a costoro che, per ottener
274
1900
dalla capellatura raccolta indietro a guisa di borsa grave
275
1900
le analogie che congiungono a quest’arte la tua
276
1900
tu faccia sentir questo a chi t’ascolta; poiché
277
1900
d’orgoglio lo aiutò a riprendere il dominio di
278
1900
inchinò alla Regina e a Donna Andriana Duodo, che
279
1900
aspettante gli si presentò a imagine d’una smisurata
280
1900
luce che facevano pensare a un miracoloso granire visibile
281
1900
busto chimerico donde giungeva a Stelio il tiepido effluvio
282
1900
cieca di pensiero innanzi a colui che solo in
283
1900
occhi adoratori, egli cominciò a parlare con estrema lentezza
284
1900
nel mio pensiero come a un intimo spettacolo, alla
285
1900
dell’acqua vibrar quivi a quando a quando come
286
1900
vibrar quivi a quando a quando come un polso
287
1900
Città d’arte aspira a una suprema condizione di
288
1900
dar fiori. Ella tende a rivelar sé medesima in
289
1900
dovevano apparirgli a volta a volta in figura di
290
1900
saranno condotti nelle opere a quella acutezza, a quella
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opere a quella acutezza, a quella fiamma e a
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a quella fiamma e a quell’opulenza inchiusa. Voi
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per affinità, sono condotto a svilupparmi secondo il genio
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conseguire naturalmente l’effetto a cui son destinate. «Natura
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preparava al prossimo sforzo. A tratti, come in un
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ben singolare, Perdita, – riprese a dire guardando le lontane
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la bassa marea cominciavano a negreggiare le velme – come
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di certe apparenze rispetto a un fine da noi
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nativa persistente in fondo a lui. ¶ – Guardate, Perdita, – soggiunse
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da Donna Andriana Duodo a Burano. Passammo la mattina
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refe; nel pomeriggio andammo a visitare Torcello. Come in
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io avevo già incominciato a vivere nel mito di
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lode mi risvegliò. Alludendo a me, Francesco de Lizo
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sue parole – fosse costretto a vivere in disparte, lontano
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ottusa e ostile, e a celebrare le feste «dei
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solitario. Egli si abbandonava a un moto lirico ricordando
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ch’essi moltiplicavano intorno a loro rispecchiandole in imagini
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che Stelio Èffrena avrà a Venezia la sua festa
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primo, e mi diedi a spogliare l’albero consanguineo
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nel palazzo dei Dogi, a imitazione di quelle che
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Cinquecento. Ella ha pensato a risollevar dall’oblio l
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di Benedetto Marcello e a farla sospirare nel luogo
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tranquilla certezza – io verrò a prendere il sorbetto nel
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nel vostro giardino e a compiacermi nella vista del
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se non quelle attitudini a cui Natura mi dispone
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festa e mi invitò a farle onore, io mi
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onore, io mi misi a comporre un discorso di
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come ieri mattina giunsi a Venezia, e passando pel
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rosei e violetti somigliando a un mare glauco popolato
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poema obliato che incominciai a comporre in nona rima
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in nona rima qui a Venezia, quando venni la
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idea non era giunta a quel grado d’intensità
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risorge nel momento opportuno a chiedere con una specie
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incomparabile. Come farò io a dimenticarlo per abbandonarmi ai
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ilare ch’egli rivolgeva a sé stesso nelle ultime
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pena riflessa non dissimile a quella che avrebbe provato
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avrebbe provato se dinanzi a lei egli avesse voluto
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colui che voleva attrarre a sé l’universo per
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Ella si affrettava ora a trattenerlo, a farlo prigione
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affrettava ora a trattenerlo, a farlo prigione, come se
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qualche filtro per legarlo a sé ultimamente. E, mentre
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con un’atroce lucidità a traverso la fiamma da
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vostro – rispose il giovine, a voce bassa, senza guardarla
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intimo cuore, avendo innanzi a sé le due mire
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nel sogno, e destinate a deludere la sua aspettazione
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più imperiosa che fosse a un tempo nelle sue
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ogni cosa è favorevole a voi. In una sera
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la folla è disposta a ricevere la vostra rivelazione
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disdegnoso quale voi siete. A voi solo era riserbata
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tazza che si offre a chi va verso l
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sien rimaste vivacemente colorate a imagine delle vecchie tele
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nota indimenticabile!); si fermò a lungo, avendo diffusa per
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forse l’oscura aspirazione a trascendere l’angustia della
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della vita volgare e a raccogliere i doni dall
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un edificio nettunio construtto a similitudine delle tortili forme
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ella possa almeno guardare a traverso le sue palpebre
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e rossa muraglia chiusa a stringere la somma delle
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dell’Arte. E, quasi a favorire l’evocazione dell
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ricolme di frutti simili a grandi canestri natanti, spandendo
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capitelli. ¶ – Conoscete, Perdita, – riprese a dire Stelio guardando con
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violetti accumulati da poppa a prua non senza armonia
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attonita come una fanciulla a cui si mostri un
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invaso dal calore fecondo. – A Venezia, come non si
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per imagini. Esse vengono a noi da ogni parte
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angusta. Noi possiamo chinarci a scrutare la profondità delle
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tutta ingombra; e somigliava a un bell’albero carico
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già conseguito quelle virtù a cui di continuo aspiro
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mia anima se non a compiere simili esaltazioni. Per
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concede di stare vicino a voi, mi sembrate necessaria
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vi chiamo Perdita – soggiunse, a voce più bassa, dopo
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Se pure esso giunga a toccarvi, il gelo tiene
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l’attraeva egli forse a vivere in quella stessa
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splendide larve? – Ma, mentre a lei non era dato
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creazione. ¶ Egli era giunto a compiere in sé stesso
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con la vita e a ritrovare così nel fondo
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armonie. Egli era giunto a perpetuare nel suo spirito
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opera di bellezza e a trasformare così d’un
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facoltà verbale, egli riusciva a tradurre istantaneamente nel suo
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parola, dava maggior risalto a questa singolar qualità del
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eguagliava il suo intelletto, a quanti gli stavano da
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amavano era facile ricevere a traverso il cristallo della
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parole che Ade rivolge a Persefone nel drama sacro
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chiama lungi dal giorno a regnare su l’Ombre
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col vostro solo gesto a portare in luce nella
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consacrare la mia opera a voi, come a una
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opera a voi, come a una Lucina ideale. ¶ Ella
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ella sentiva in fondo a lui ripullulare di continuo
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segni oroscopanti. Intendo che a simiglianza di coloro i
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terrena, per modo che a poco a poco questa
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modo che a poco a poco questa impregnandosi della
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quale effetto benefico venga a noi dal comunicare intensamente
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la nostra anima divenga, a quando a quando, simile
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anima divenga, a quando a quando, simile all’amadriade
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quali appunto dovevano apparirgli a volta a volta in
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custode? ¶ – È andato incontro a qualche altro visitatore. ¶ – Chi
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su la Fondamenta Pesaro a guardare la bella pentafora
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anno, le rondini. ¶ – Veramente, a primavera, mi condurrai su
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Bonaparte sta meno bene a Sant’Elena.» Ma il
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L’aria già comincia a rinfrescare. ¶ – Hai freddo? ¶ – No
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treno. Torneremo col treno a Venezia. ¶ – Sì. ¶ – C’è
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ella rispose. ¶ S’indugiarono a mirare quel gioco fallace
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della paura puerile. ¶ – Rimarremo a girare in eterno. ¶ – Non
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indietro! Torna! ¶ – Vieni tu a cercarmi. ¶ – Stelio, torna indietro
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balzare il suo cuore a quel nome, poi serrarsi
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la voce di lontano, a traverso le siepi vive
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Ed ella non riusciva a separare col suo pensiero
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di singhiozzare, di gettarsi a terra, di dibattersi, di
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era insinuato nel cespuglio, a capo scoperto. Sentiva sotto
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somigliasse, un petto fresco a cui egli potesse comunicare
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Stelio… Mi lascio cadere a terra. ¶ La Foscarina gittò
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una mano che passava a traverso il cespuglio. Si
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suo pensiero non riescì a porre un intervallo tra
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L’altra si sovrappose a lei, la oppresse, la
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divinazione lo aveva colpito a dentro. ¶ – Aspetta, aspetta un
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spandeva un rossore simile a un riverbero di boschi
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anitre selvatiche passava ordinata a triangolo, tesa i lunghi
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in furia la scala a chiocciola; ebbe la vertigine
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raggi, la pianura simile a una palude cinerea, il
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invaso dagli sterpi, simile a una mina e a
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a una mina e a una macchia, selvaggio e
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come una creatura condannata a un supplizio vano, a
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a un supplizio vano, a un affanno inutile ma
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soglia. Stelio l’incontrò a piè della torre. Insieme
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paonazzo. «La troverò svenuta a terra?» ¶ Egli trasalì vedendo
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vedendo d’improvviso apparire a una svolta la figura
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sino al mento, attraversata a quando a quando da
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mento, attraversata a quando a quando da brividi forti
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d’un lividore simile a quello della febbre palustre
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La terra pareva perdere a ora a ora la
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pareva perdere a ora a ora la sua saldezza
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passavano passavano. ¶ – Pensate spesso a Donatella Arvale, Stelio? – chiese
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chi si trovi dinanzi a una difficoltà imprevista. Il
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con le mammelle scoperte a simiglianza delle honeste meretrici
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nel museo, gemere lentamente a gocciole sonore da un
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di margheritine danzavano intorno a una fontanella di calcedonia
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obliata aria di danza, a cui mancavano alcune note
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quelle figurine che danzavano a quei suoni più lenti
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Vorrei ch’ella consentisse a cantare le parti liriche
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episodio. La Tanagra consente a danzare. Confido nei vostri
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faccia velata dell’amante. A mal suo grado, egli
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della sua impresa magnifica. A mal suo grado, turbato
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posso rinunziare nella vita a nessuna cosa che ècciti
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del Petrarca, senza domandare a nessuno la via. Porteremo
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ora. «Io non beverò a quella fontana» voleva rispondere
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Alga. Fra poco siamo a Fusina. ¶ Passò l’isoletta
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presenza. Siete qui accanto a me, prendo la vostra
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come quelli, là, intorno a quella foglia che è
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era data lo sollevava a un grado di riconoscenza
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fosse stato chino dinanzi a lei nell’ombra. Ma
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quando posero il piede a terra, quando videro quella
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le sue parole rispondessero a un interno fervore. Ella
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già discosto, era già a una ricerca nuova: i
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lei il viso, intento a considerare le campagne umide
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che gli era salita a poco a poco sino
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era salita a poco a poco sino alla gola
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campagna si distendeva intorno a loro silenziosa come se
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le sue labbra – stringiti a me, abbandónati a me
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stringiti a me, abbandónati a me, sicura. Io non
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immutabile. Non ti chiudere a me, non soffrire sola
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sepolcreto; e le apparve a fior della bocca un
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un sorriso tenuissimo, eguale a quello ch’era diffuso
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sopra un neo, intorno a un cagnolino o dietro
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un cagnolino o dietro a un bombé – si disgregavano
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ombre, che s’allungavano a poco a poco su
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s’allungavano a poco a poco su la campagna
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Di rado parlavano, ma a quando a quando si
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parlavano, ma a quando a quando si guardavano nelle
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strettamente, come se fossero a una strana prova, risoluti
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risoluti di esperimentare sino a qual profondità potessero giungere
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le lontananze della campagna a ogni sguardo più s
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dello statuario nel distinguere a una a una con
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nel distinguere a una a una con lo scalpello
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amante regale ed ella a lui. E vissero sempre
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in un gracile lampadario a gocciole di cristallo pendente
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sua anima per incitarla a sorpassar sé medesima e
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il gelo si discioglie a primavera. Ella ripensò i
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scomparirò, me ne andrò a morire lontano, amore, amore
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Ella non era riuscita a vincere la tristezza né
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vincere la tristezza né a rinnovellare la speranza in
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tempo tu hai dinanzi a te! Sei giovine. Avrai
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impazienza che non riuscì a contenere. – Ma che pensi
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Ella tremò di sgomento a quella interrogazione che le
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m’aspetta? ¶ Ecco che a un tratto, là, in
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più gagliardo. Ecco che a un tratto sopra tutte
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con l’anima sospesa a quelle ciglia come quelle
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attirante e ostile, pronta a combattere e a donarsi
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pronta a combattere e a donarsi. Ma la sua
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di lei, le baciava a una a una le
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le baciava a una a una le falangi più
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ne sentiva i brividi a ogni tócco delle sue
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con una svelta ondulazione a imagine di quel passo
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animale del suo colore, a cui per un profondo
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Avevo ammaestrato un uomo a liberare dal guinzaglio i
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io seguivo la corsa a cavallo… Certo, Magog è
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Gog galoppava con Cambise a paro, lanciandosi di tratto
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cavallo mi si gettò a destra e nello scarto
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cane che si mise a guaire sollevando la zampa
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spezzata alla caviglia. Frenai a stento la bestia sbigottita
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Sofia, mia sorella, prese a lavare la ferita con
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come se già incominciasse a penetrarla il gelo vespertino
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una boccia in cima a uno stecco. I cani
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in una gran battuta a cui assistevo? – gli domandò
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cavallo. Fu veduta piombare a terra. Accorremmo tutti; e
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Dove andrò? Dove andrò?» A traverso la sua agitazione
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sue ciglia bionde rilucevano a sommo delle gote. «Ah
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Ella sentiva le cose a volta a volta estranee
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le cose a volta a volta estranee, remote, inesistenti
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della sua intima vita. A volta a volta ella
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intima vita. A volta a volta ella credeva ritrovarsi
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sconosciuti e in mezzo a forme che le appartenessero